Gli albergatori hanno proposto, con una intervista al Tirreno, di abbattere IMU e TARI per le strutture turistico ricettive. parlano di rapportare l'importo TARI al periodo di effettiva apertura ed analogamente ragionano per una riduzione dell'IMU che peraltro viene incassata dai comuni per conto dello stato, cioè non entra in cassa ai comuni.
Non sembrano proposte assurde ma ragionevoli. cosa faranno i comuni? certo è che al momento Portoferraio, per esempio, ha confermato l'imposizione tributaria degli anni precedenti. ha detto che è un bilancio proforma, anzi come ha scritto chi lo ha prodotto e poi validato, il ragioniere capo, è un mero esercizio contabile redatto su dati storici (e chissà se effettivamente corretto e legittimo allora?) che richiede da subito una verifica per capire se l'avanzo di amministrazione libero, cioè realmente spendibile senza vincoli di destinazione, che si dice ammonti a 1,4 milioni sia effettivamente spendibile e disponibile. come dire che siamo alle chiacchiere e ci vorrà tempo prima che si arrivi se e quanto potranno essere limitate le imposizioni tributarie. ma appare chiara una cosa che per la crisi attuale se non c'è questa riduzione saltano per aria molte aziende e l'occupazione. il comuni si vogliono assumere responsabilità o sono irresponsabili?
113273 messaggi.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/leoni.JPG[/IMGSX] Caro Piero, donare un libro va oltre il regalo, è un BEL GESTO che personalmente apprezzo moltissimo.
Non appena dalla Padania potrò mettere piede sullo scoglio, lo recupererò e magari ci scapperà anche un caffè.
Vedo, dalle bordate sul blog, che le sacche testicolari mal trattengono e a ragione, tutta l’entropia generata da inadeguate quanto estemporanee strategie di gestione della situazione attuale nazionale.
Non parliamo poi di quelle per il superamento della crisi ed in particolare sull’ Elba.
Pletore di soggetti da spiaggia ci straziano i timpani con un gracidio assordante di gargarismi econo-intellettuali, mentre altri si cimentano in sillogismi Lanero_Madionici senza rendersi conto che, posto ‘il cittadino Elbano’ come termine medio delle preposizioni premesse, la conclusione dedotta non terrà conto del ‘cittadino Elbano’.
Credo tu abbia ragione, oramai sono cresciuti troppi Gattopardi e anche troppe iene che vivono dei loro avanzi.
Bisognerebbe partire dalle elementari se non dall’asilo per preparare qualcosa di migliore, ma questa è un’altra storia.
Saluti
Carneade
In tempi di NON CORONAVIRUS il vostro documento sarebbe da condividere in toto, e per cetti aspetti lo condivido anche ora, ma parlare di feste e uso di denaro in buona parte pubblico, in una situazione come quella in cui ci troviamo dove (pare) diversi alberghi non aprono, i ristoranti probabilmente salteranno la stagione, molti dipendenti stagionali tra un po si troveranno enza ammortizzatori sociali e molti cittadini letteralmente alla fame, quanto meno era il caso per il momento di soprassedere, ed eventualmente dirottare quelle somme per acquistare beni di prima necessita' per quelle famiglie che se fanno il pranzo non fanno la cena.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] CONSEGNATA ALLA ASL FORNITURA DI GEL IGIENIZZANTE [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/moretti.JPG[/IMGSX] Uno degli aspetti positivi generati dall’emergenza Covid19 è la bella gara di solidarietà creatasi fra associazioni di servizio e di volontariato per portare aiuto a chi è maggiormente colpito dalla crisi sanitaria ed economica. In quest’ambito si è determinato l’ultimo intervento del Lions Club Isola d’Elba che, rispondendo ad una segnalazione ASL del Direttore responsabile della Zona Distretto dell’Elba Dr. Fabio Chetoni, ha consegnato all’Ente un quantitativo di lt. 40 di gel igienizzante a integrazione di quanto già fornito gratuitamente dalla Farmacia Giusti di Porto Azzurro.
La consegna è avvenuta direttamente al farmacista dell’ospedale Dr. Francesco Brera negli uffici di S. Rocco per mano dello stesso presidente dei lions elbani Alessandro Moretti la mattina di lunedì 27 aprile nel corso di un breve e cautelato incontro.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] Si costituisce Pro Loco Elba, con un programma comune di iniziative per la valorizzazione dei Paesi e dell’Isola [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/proloco.JPG[/IMGSX] La GAT ha accolto l’istanza partita dalle Pro Loco dell’Isola, dopo la lettera aperta inviata ai Comuni, all’UNPLI Toscana ed alla Regione Toscana, che per la prima volta si sono riunite in un Coordinamento, che le ricomprende tutte, per dare il loro contributo alla costruzione di un progetto che rilanci l’economia elbana, e non solo quella turistica.
Le Pro Loco, come nel resto d’Italia, hanno storicamente un compito socialmente rilevante, essendo una libera associazione fra i cittadini che amano i loro territori e vogliono contribuire alla conservazione delle tradizioni e alla loro promozione e valorizzazione.
Svolgono inoltre una funzione fondamentale di “cerniera” fra le Amministrazioni locali, abitanti e i turisti, cioè coloro che sono fonte di ricchezza dell’Elba. Alcune gestiscono i “Punti informazione” o organizzano la vita sociale dei Paesi, nel rispetto delle vecchie usanze, conservando le tradizioni enogastronomiche, raccontando i luoghi di interesse storico culturale, accompagnando i turisti nella conoscenza e nel rispetto del territorio, puntando ad un ”turismo sostenibile” sempre più alla ricerca di autenticità e unicità.
I rappresentanti delle Pro Loco di Rio, Lacona, Porto Azzurro, Capoliveri, Marciana Marina, Campo nell’Elba, Procchio e la costituenda Pro Loco di Portoferraio stanno lavorando per definire strategie comuni per valorizzare sia i propri territori che l’Isola nel suo insieme, coordinando la loro immagine, sviluppando progetti di promozione congiunta e stilando un unico calendario delle manifestazioni culturali e degli spettacoli più importanti che si svolgono abitualmente nelle diverse località, in modo da non sovrapporre, per quanto possibile, date e contenuti.
Per il prossimo futuro le Pro Loco intendono chiedere alle Amministrazioni ed alla GAT la possibilità di far parte con una loro rappresentanza all’Osservatorio di Destinazione Turistica recentemente costituitosi. Chiedono inoltre di gestire, in collaborazione con gli Enti, la formazione degli addetti all’accoglienza e degli operatori che si trovano a contatto con i turisti. Obiettivo del Coordinamento Pro Loco Elba è quello di fornire contenuti utili per la realizzazione di materiali promozionali off e on line, quali siti internet, eventuali App per un progetto tipo “Elba Smart”, pagine social, educational per Media nazionali e internazionali o quant’altro si renda necessario per promuovere l’Isola.
I cittadini, che sono i primi conoscitori e ambasciatori del loro territorio, potranno esprimersi attraverso le Pro Loco e favorire quel processo di partecipazione democratica che è alla base del vivere civile.
L’emergenza è riuscita a connettere persone e territori, spesso distanti, che sentono l’urgenza di fare qualcosa di concreto per l’Elba, nella convinzione che l’isolamento e la concorrenza non portano i frutti desiderati. Con l’occasione si invitano gli abitanti dei Paesi, e gli ospiti dell’Isola, che vogliono contribuire con idee e suggerimenti a contattare le rispettive Pro Loco.
Indirizzi email delle Pro Loco Elbane partecipanti al Coordinamento
info@prolocorio.it, prolocomarcianamarina@gmail.com, infoareacapoliveri@gmail.com, portoferraio2020@gmail.com
prolococamponellelba@gmail.com, prolocoprocchio@gmail.com, prolocolacona@gmail.com, info@prolocoportoazzurro.it, prolococapoliveri@gmail.com
PER INFROMAZIONI: Patrizia Lupi - Presidente Pro Loco Marciana Marina cell. 3396974753 – prolocomarcianamarina@gmail.com
Gentile sig Riccardo Campitelli,
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/marcello2.JPG[/IMGSX] Grazie per l'attenzione e la considerazione sul mio post.
Nessuno mette in dubbio che se il turismo balneare non parte si rischia un inverno da dopoguerra proprio perchè esso è l'unica reale risorsa che attualmente c'è.
Lunga vita pertanto a questa risorsa ma che essendo l'unica trainante tutta l'economia elbana e per di più stagionale dimostra tutta la fragilità di questa economia isolana.
Se ad essa la politica,gli imprenditori riuscissero ad affiancare altri tipi di attività economica che le risorse presenti sull'Elba possono offrire di poter creare ,la fragilità di cui sopra si riduce.Per far questo è necessario programmare ,fare scelte e creare nuovo lavoro che non sia legato solo a spiaggia e mare.
Lo dico sopratutto per i giovani che sono costretti a dover lavorare solo pochi mesi l'anno quando potrebbe esservi la possibilità di un lavoro stabile e per tutto l'anno.
Sviluppo della itticoltura,agricoltura,castagneti da valorizzare,granito da estrarre,beni culturali da fruire con una valorizzazione mirata .
Un cordiale saluto
Marcello Camici
BOSCO E RIMBOSCHIMENTO. ma, seriamente???
Ognuno coltiva i suoi interessi ma direi che questo argomento adesso mi sembra sconnesso dalla realtà!!! Come quelli che mi vengono a parlare di acqua torbida e abitat in seguito al imminente rinascimento a Cavoli. Il prossimo?Sono appassionato di fotografia avevo in mente di proporre un workshop di macro fotografia sul macaone endemico...
Poi se quest'inverno parte un programma di rimboschimento che da lavoro a 3000 4000 persone chiedo scusa.
ALLORA LO SCRIVO MEGLIO PIU CHIARO E CITO UN AMICO CHE STIMO:
"se il turismo balneare, unica reale concreta risorsa, non parte si rischia di vedere un inverno da dopoguerra, col solo vantaggio che le case son rimaste in piedi."
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/alpino.JPG[/IMGSX]
Con riferimento al post odierno dal titolo "Bosco e rimboschimento" del dr. Marcello Camici,che condivido, allego un'immagine che magari può anche sembrare un pò forte, ma che è eloquente, e non ha bisogno di ulteriori commenti. Se vogliamo destagionallizzare, allungare in futuro la stagione turistica, dobbiamo valorizzare adeguatamente anche l' entroterra dell' Isola. Dobbiamo scommettere meno sul mattone e più sul verde.
Per accedere, e vivere al meglio il nostro territorio interno, la rete sentieristica deve essere mantenuta come merita, con interventi immediati e soprattutto costanti nel tempo. Questo è da sempre il mio pensiero e da svariati anni, la mia azione locale. Sono auspicabili meno annunci e più risultati concreti sul campo. Ringrazio per l' attenzione.
Pasquale Granata
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/miracoli.JPG[/IMGSX] Mentre si susseguono, a fronte dell’epidemia, provvedimenti ritenuti giusti dal nostro e da molti altri governi mondiali, personalmente trovo altrettanto giusto considerare e valutare freddamente il rovescio della medaglia.
Mi riferisco ai pesanti effetti negativi del lock down e mi domando se, alla fine, i sacrifici a cui siamo sottoposti non avranno ottenuto altro che un risultato molto peggiore della tanto deprecata e immorale ‘immunità di gruppo’, non solo in termini di disastro economico, ma anche in fatto di vittime.
Jean-Marc Dupuis di ‘Santé Nature Innovation’ riporta, da un’intervista, lo sfogo del filosofo André Comte-Sponville contro le misure di confinamento in Francia e nel mondo: ne faccio un riassunto.
‘Ho 68 anni e non ho paura di morire di questo virus, mi spaventa molto meno dell’Alzheimer perché, se lo dovessi contrarre, avrei la probabilità del 95% di uscirne guarito.
Aumentare le spese per la sanità? Benissimo, ma come farlo se l’economia sprofonda?
Credere che i soldi necessari pioveranno dal cielo è un’illusione! Saranno i nostri figli che pagheranno il debito!
Se non accettiamo la morte, saremo travolti dal panico ad ogni epidemia.
E poi, perché tanta compassione per i morti del covid e non per quelli enormemente superiori della guerra in Siria, dei migranti, dei nove milioni di esseri umani che muoiono di malnutrizione, dei 2,6 milioni uccisi ogni anno dalla mancanza d’acqua e dei 400 mila che muoiono di malaria per non disporre neppure dei pochi spiccioli che costa la medicina? È moralmente e psicologicamente insopportabile’.
Il giornalista prosegue poi:
Da parte mia sono molto preoccupato per l’avvenire: stiamo salvando molte vite, ma al prezzo di molti più morti per la mancanza di soldi a garantire un’adeguata assistenza sanitaria da ora in avanti.
Ci siamo dimenticati che le cure non sono gratuite: lo sembrano perchè milioni di contribuenti partecipano alla spesa, ma nel momento in cui, causa il confinamento in casa, smettono di lavorare, smettono anche di pagare e di finanziare le medicine, le operazioni, il personale medico e la ricerca.
Peggio, se si mettono in cassa d’integrazione o si pensionano, sottraggono ulteriori risorse al sistema statale e quindi alla sanità pubblica.
Parliamo ad esempio del cancro: da quando esiste il confinamento, gli esami giudicati ‘non vitali’ sono annullati. Ci si comporta come se il tumore fosse statico, ma si sa bene che non è così e quando la situazione del male sarà peggiorata, sarà troppo tardi per curarlo. Si tratta di migliaia di casi non controllati, e quindi non curati, che porteranno alla morte il paziente.
Molte altre patologie seguono lo stesso criterio del rinvio a data da destinarsi, ma della gravità di questa situazione paradossale non si discute, la cosa sembra non interessare nessuno: salviamo dal virus delle vite senza preoccuparci delle molte di più che già stiamo perdendo e che perderemo nel prossimo futuro per la certezza di un profondo degrado del nostro sistema sanitario negli anni a venire.
La Svezia, che non ha confinato nessuno, conta proporzionalmente molti meno morti della Francia.
Ci saranno infine, a peggiorare ulteriormente la situazione, anche degli scioperi del personale sanitario per protestare contro la mancanza di mezzi: con tutte le ragioni, ma a chi si darà la colpa del disastro?
P.S. Se posso aggiungere anche un fatto personali, vedi caso io stesso avevo una visita medica a Portoferraio confermata per il 10 marzo e un intervento chirurgico in continente per il 23 marzo, entrambi rinviati a data da destinarsi (speriamo in bene, ma qualche preoccupazione ce l’ho…).
Per i resto, l’unico vantaggio - che però si verificherà solo se avremo ben imparato la lezione - sarà aver ridotto la mortalità da inquinamento (e relative spese sanitarie) eliminando la peste nera del petrolio.
Sarà un respiro di sollievo per tutta la biosfera, la salvezza del pianeta e motivo di non poca soddisfazione perché, diversamente, forse avremmo continuato ad avvelenarci.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/saluto.JPG[/IMGSX]
Questi beceri orchestrali del PD hanno veramente toccato il fondo!
Accusare un onesto erede del compianto Giorgio Almirante di fare il saluto romano! Siamo veramente alla morte della democrazia, intervenga subito il presidente Mattarella per condannare questo ‘bieco tentativo di distorcere e strumentalizzare la realtà dei fatti’!.
Basta guardare la foto per capire il vero significato del gesto da esemplare politico on the working triclinium of opposition, nel pieno ed operoso esercizio delle sue frenetiche funzioni di angelo custode del ‘destino dei cittadini dei territori da loro amministrati’!
E' bello che Fratelli d'italia ,come emerge dalle polemiche sul presunto saluto romano del consigliere La nera, ritenga detto saluto qualcosa di cui vergognarsi.
MA QUALE FINE QUARANTENA, DAL 4 MAGGIO INIZIA LA "CINQUANTENA":
"Non possiamo permetterci di dire che si esce liberamente", cosi' conte ci ha sepolti di nuovo.
la scuola iniziera gia' a settembre e il turismo ripartira' l'anno prossimo, forse.
''la fase due è 'na fase uno co la socera''.
''non se scopa neanche dal 4 maggio. riassunto breve'' -
Non posso invitarvi al mio compleanno ma solo al mio funerale -
In pratica si può uscire quando si vuole e se ti fermano: “vado da zio”
La fase 2 sarà il fallimento delle imprese? – un’azienda su due è in difficoltà: chi ha lavorato fatica a incassare e tutti gli altri sono senza un euro da due mesi. per ottenere la liquidità promessa dal governo ci sono norme troppo stringenti e spesso i prestiti vengono rifiutati (o hanno tassi di interesse troppo alti) – e molti autonomi non hanno visto un euro dei 600 del bonus.
Cassa integrazione: i pagamenti INPS a che punto sono? Pagamenti cassa integrazione in deroga: in ritardo alcune regioni
ALLEGRIA
Interessante ieri sera il servizio al Tgr3 della Campania delle 19,30, si parlava di Ischia e del suo ospedale che si è diviso in due, ospedale normale e ospedale Covid, ieri c'era un ricoverato Covid in terapia intensiva Covid, e sei ricoverati Covid in medicina Covid, nell'isola leggendo la stampa pare ci siano stati sette casi di Covid di residenti e ventuno casi covid di gente venuta da fuori, ventotto casi totali, e due morti.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/avviso.JPG[/IMGSX]
Mercoledì 15 aprile, in un momento così complicato e allineandosi alle indicazioni previste dall’ultimo DPCM, il punto vendita Upim di Carpani, situato al piano superiore del supermercato Conad, aprirà al pubblico il solo reparto BLUKIDS - bambino/ bambina. Verranno seguite tutte le indicazioni e le norme sanitarie previste dalla presidenza del consiglio a tutela della salute di chi lavora e di chi si recherà in negozio. All’ingresso è prevista la consegna di guanti e mascherine mono uso, vi sarà il contenitore con il disinfettante per le mani, il percorso sarà obbligato e non sarà possibile accedere agli altri reparti. L’orario di apertura sarà il seguente: dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. L’altro punto vendita Upim situato nel piazzale dell’Arcipelago Toscano davanti al Conad Superstore rimarrà ancora chiuso. “Crediamo che proprio in momenti come questi sia importante contare sugli altri”.
Upim
[COLOR=green][SIZE=4] BOSCO E RIMBOSCHIMENTO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/bosco.JPG[/IMGSX] La provincia di Livorno, di cui l’Elba fa parte, ha una superficie forestale di circa 45.000 ettari, di cui la maggior parte si configura come macchia e superficie boscata (Fonte: Provincia di Livorno. Piano Locale di sviluppo rurale 2007-13.Coordinato con il PLSR della comunità montana dell’arcipelago). Per quanto riguarda l’Elba la superfice forestale è pari ad ettari 14038 ed è costituita da macchia mediterranea e bosco :bosco sempreverde di sclerofille, bosco a dominanza di conifere, bosco misto di altre latifoglie decidue,macchie,arbusteti ,bosco a a dominanza di castagno,roverella,cerro E’così suddivisa in ettari per comune: Campo nell’Elba (3071 ettari) ,Capoliveri (2285 ettari) ,Marciana (3487 ettari),Marciana Marina ( 427 ettari),Portoa azzurro(490 ettari),Portoferraio(2120 ettari),Rio Marina 1249(ettari),Rio Elba (909 ettari) (Fonte :Idem come sopra). Il territorio dell’Elba è stato oggetto di cura ed attenzione da parte dell’amministrazione statale sin dai tempi del Granducato di Toscana: nel gennaio del 1817 si aprono “cantieri di lavoro” per espletare “lavoro pubblici comunitativi”. Essendo “una critica annata” dovuta agli “effetti della scarsità delle raccolte” ,la Sovrana Munificenza ha determinato “doversi aprire lavori pubblici comunitativi per dar mezzo di sussistenza ai poveri braccianti in questa critica annata”,lavori a carico del Regio Erario (vedi http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=6842 Dopo il secondo conflitto mondiale il bosco dell’Elba ha avuto notevoli trasformazioni con opere di rimboschimento e sistemazione idraulico-forestale. Con la legge .del 29 aprile 1949, n. 264 (.Provvedimenti in materia di avviamento lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati) furono creati i cosidetti “cantieri di lavoro e di rimboschimento “ con il duplice scòpo di realizzare opere di pubblica utilità e di inserire in una attività lavorativa i disoccupati (numerosi all’Elba dopo la chiusura degli stabilimenti siderurgici)permettendo loro di percepire un compenso che integrava il sussidio di disoccupazione,al quale conservano il diritto.I cantieri di rimboschimento erano gestiti dalla camera di commercio,se investivano zone di proprietà privata ,dall’ispettorato forestale se si trattava di terreni demaniali. Dalla promulgazione della legge fino al settembre 1960 sono stati gestiti all’Elba 90 cantieri che portarono al rimboschimento di 984 ettari di terreno con un impegno di 5015 lavoranti (Fonte :Alberto Mori “Studi geografici dell’isola d’Elba”1960). Con legge n 646 del 10 agosto 1950 è istituita la Cassa per opere straordinarie di pubblico interesse nell’Italia meridionale(Cassa per il Mezzogiorno) e all’articolo 3 di detta legge l’Elba viene inclusa in questa cassa per il mezzogiorno. Il programma duodecennale della legge riguarda la sistemazione dei bacini montani e prevede l’esecuzione di tutte le opere atte ad assicurare il buon regime delle acque,comprese le opere di rimboschimento. Per l’Elba i bacini montani individuati sono cinque. All’Elba negli anni 1950-56 i lavori eseguiti in applicazione della legge relativa alla cassa per il mezzogiorno rimboschirono una superfice pari ad ettari 457 (fonte Alberto Mori idem come sopra) Le due leggi sopra accennate portarono lavoro di rimboschimento che si affiancò a quello già presente del Consorzio provinciale di rimboschimento (costituito a norma dell’art 75 delle legge n 3267 del 30 dicembre 1923) il quale operò rimboschimento nel periodo 1931-1951 (fonte Alberto Mori idem come sopra). Scriveva nel 1960 il Mori”quando il bosco avrà rioccupato all’Elba le vaste zone in cui è stato distrutto ,esso contribuirà certamente ad accrescere le attrattive dell’isola e la silvicoltura un’importante risorsa economica per i suoi abitanti” Credo che il passato possa insegnare qualcosa anche per l’oggi.. Anche ora come allora c’è forte disoccupazione specie giovanile. I nostri avi vi fecero fronte investendo denaro pubblico per creare lavoro ai disoccupati. Con leggi , individuarono il bosco,uno dei patrimoni dello stato,dove investire denaro pubblico per creare lavoro,lavoro che vi fu per molti e per anni e per tutto l’anno.
Marcello Camici
Estate alle porte urgono soluzioni. Buonasera a tutti, non ho potuto fare a meno di notare la molteplicità di interventi riguardo la fantomatica proposta del sindaco Gelsi, cioè annettere parte delle spiagge libere agli stabilimenti balneari o ai punti blu e lì da apriti cielo, una moltitudine di attacchi:
-Gelsi ma come si fa!!ma ci sono tante altre alternative.. ma dico questo ci vuole togliere le spiagge per regalarle a balneari .. non potrò andare al mare, già sono mesi che non esco, sta a vedere che non posso andare al mare in casa mia…per fortuna lo dicono anche alcuni turisti che sono intervenuti, ci vogliono le spiagge libere, e poi anche loro hanno detto che si viene all’ Elba mica solo per il mare ci sono le montagne, le piste in bicicletta i sentieri .. le gare sportive e poi con i quelli del reddito di cittadinanza le spiagge si possono controllare …e insomma abbiamo votato per lei!!-
Ma dico ci fate o ci siete?
Nell'immediato non ci sono alternative che possono favorire un turismo economicamente rilevante, perché per anni la montagna e i sentieri sono stati abbandonati e lasciati al buon cuore di pochi volontari che sono stati pure criticati da istituzioni ingessate in uffici al calduccio.
Detto questo, cerchiamo di capire, il grosso dei clienti tipo vengono qui per andare al mare, per avere dei servizi connessi alle spiagge che poi son gli stessi ovunque nel mondo.
Procediamo con ordine, se le cose con COVID 19 restano come oggi, non c’è modo di tenere le spiagge libere aperte e questo non lo dice Gelsi ma la maggior parte dei governatori regionali.(ancora peggio pensare ad una ipotetica chiusura dei confini regionali, dovendo contare solo su i "nostri" avventori fiorentini che saranno investiti da un forte calo del loro stesso turismo estero stimato in circa il 70% del totale.)
Esemplifichiamo il perché spiagge libere sono a rischio, immaginiamo di andare al mare, sulla libera ci distanziamo ben bene, tutti autogestiti.. e già.. vorrei vedere.. poi uno si alza e se ne va, arrivo io, vedo libero e mi metto proprio li… fatemi capire, tanto vale andare al mare tutti a braccetto!
Da operatore del settore, dopo tanti anni ho imparato che alla prima crisi economica, la spiaggia libera è sempre la prima a svuotarsi, è per definizione una clientela più delicata che sia autoescluderà, è brutto dirlo ma son sincero e obbiettivo, è una clientela che in questo momento non ci può aiutare ,in questo momento non ci occorrono persone che si trasferiscono all’Elba per magiare i panini in spiaggia libera, non sono le Coop le Conad o l' Eurospin ad aver bisogno di lavorare.
E gli stabilimenti balneari? Oggi sono vincolati a normative che conteggiano i metri quadri totali, che non permettono ad esempio in caso di ripascimenti o depositi naturali di sfruttare i metri quadri acquisti di fronte ad una concessione, sarebbe invece opportuno per quest’anno andare in deroga a questa norma se non e addirittura anche quella dei 5 metri di bagnasciuga abbassando la fascia di rispetto a 3 metri come avviene già sulle coste sottoposte ad erosione. Domani con il Covid? ci saranno nuove norme molto stringenti oltre che costose, probabilmente la capacità “ospitativa” sarà sicuramente dimezzata se non peggio ridotta ad un terzo. Per avere un idea, nelle associazioni di categoria, si discute di distanziare gli ombrelli nella misura di quattro metri , introdurre degli stuart che verifichino costantemente le distanze tra utenti, ancora addetti agli ingressi e addetti alla coda toilette, addetti alla pulizia continua dei servizi igienici, igienizzazione di spiaggia e lettini giornaliere in più paiano impensabili noleggi per mezza giornata. A questo punto pare chiaro che anche riempiendo, dovranno escludere dei clienti e i costi supereranno i comunque i ricavi… il rischio è quello di non aprire.. Gli albergatori dal canto loro si stanno organizzando, mezza pensione ,solo colazione… ma anche li, se le spiagge non sono accessibili a chi le venderanno le camere? oh bimbi e lo sanno anche fuori che c’è il CORONA VIRUS!! LO SANNO ANCHE I TURISTI, i posti saranno limitati, perciò quest’anno la gente, prima prenota la spiaggia e poi, dico poi.. dopo se trova posto in spiaggia, prenota l’ albergo, è quindi plausibile pensare che gli alberghi avranno difficoltà a vendere un buon numero di camere.
E da qui la proposta di Gelsi, dare una risposta che sia una risorsa, diamo la possibilità al primo anello della catena di ospitare quanta più gente possibile, cosi a seguire gli alberghi a loro volta potranno ospitare più clienti e da li la ruota comincia a girare, ristoranti, pescherie, fornitori, negozi , idraulici, manovali, elettricisti etc etc e magari zoppicando traballando soffrendo un po’ arriviamo alla prossima stagione.
Detto chiaramente la proposta di Gelsi può sembrare impopolare, ma è quello che mi aspetto da un amministratore, che prenda decisioni o abbia iniziative per il bene della collettività che vadano oltre le logiche di consenso del momento, l ‘idea è buona, anzi andrebbe estesa a tutta la toscana, che a differenza della costa ligure ha ancora tanta spiaggia libera che potrebbe essere impiegata , sia chiaro, solo e solamente in questo momento di emergenza covid, come una risorsa.
Ma attenzione non sto dicendo che tutti quelli che hanno criticato non capiscono nulla, dico che hanno visto solo il loro orticello, non c è niente di male è umano, ora dico bene veniamoci incontro, si può stimare che verosimilmente fino a luglio non serviranno questi ombrelloni in più da mettere sulla libera, ma si potrebbero attrezzare ugualmente le spiagge per lasciare posto ai residenti in modo gratuito e in seguito lasciare alcuni ombrelli per i residenti, non credo sia un gran sacrificio per i balneari.. vado a ruota libera, se è vero che è impossibile pensare di usare solo quelli che prendono il reddito di cittadinanza(alcuni lavoreranno presumo quest’estate, e le spiagge sono troppe) si può pensare di impiegarli sulle spiagge più piccole dove non vi sono stabilimenti; e ancora per quelli aventi diritto dei paventati bonus vacanze(che presumibilmente sfruttavano la spiaggia libera) si potrebbe prevedere un ulteriore piccolo sconto dei balneari, sto suggerendo di azionare un volano che probabilmente sarebbe auspicabile anche senza il blocco delle spiagge libere, un volano di cui tutti andremmo a beneficiare..
Ultima riflessione è che spesso l’Elba, ha campato non per capacità, ma per le disgrazie altrui e a pensarci bene, se sfruttiamo questa risorsa che sono le spiagge libere, questa cosa potrebbe salvarci ancora, mi riferisco ala vicina Liguria(114 km di spiagge) dove le spiagge libere sono mosche bianche, dove i lettini sono tutti attaccati, è plausibile pensare che se le norme di distanziamento in spiaggia saranno uguali per tutte le regioni, c’ è la possibilità che un gran numero di turisti fuoriesca dal bacino ligure per mancanza di posti…
Per i residenti che vogliono andare al mare... torno a dire che è il momento di capire oggi più che mai, la parola indotto, o si fa uno sforzo adesso, oppure abbiamo tempo fino a giugno 2021 per studiare bene sul vocabolario o ancor peggio capirlo con esperienze e drammi personali.
STELLA È STATA RITROVATA!!!!ringrazio di cuore tutti coloro che in questi giorni ci hanno sostenuto ed aiutato per ritrovare la nostra canina! Dopo 3 gg è stata ritrovata!!! GRAZIE A TUTTI
[COLOR=darkblue][SIZE=4] È MANCATO NICOLA CARACCIOLO, AVEVA 86 ANNI. [/SIZE] [/COLOR]
Abbiamo perduto l'amato e stimatissimo Presidente onorario di Italia Nostra nazionale, nonché Presidente per tanti anni di Italia Nostra Toscana.
Ci mancherà molto la sua onestà intellettuale, la sua signorilità e capacità di capire quali fossero le battaglie fondamentali da sostenere con coraggio, la sua capacità nella comunicazione. Non lo dimenticheremo, continueremo a portare avanti le sue sacrosante battaglie in difesa dell'ambiente, col suo impegno costante in difesa dei beni culturali e del Paesaggio toscano emblema del bel Paese.
Per l’Arcipelago Toscano e la nostra Sezione, lo ricordiamo nel 2009 anche all’isola del Giglio, quando inaugurò la nostra nuova Sede presentando il restauro, da noi curato, di tre quadri e un prezioso Cristo eburneo, poi esposto a Palazzo Pitti.
Cecilia Pacini
Presidente
Italia Nostra Toscana e Sezione Arcipelago Toscano
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/stre.JPG[/IMGSX] Lanera ci salva anche dalla noia.
Il PD doveva creare il "caso" per giustificare un appiattimento in Consiglio Comunale dove ha trovato una minoranza composta e attenta come non altri, e in alcuni casi collaborativa. Non è bastata la lunga esposizione disarticolata sul coronavirus che tutti conosciamo servita solo per non rispondere al consigliere Di Tursi (ma non esistono regole precise per gli interventi o sono state annullate per stancarci?). Così come non è bastato un bilancio presumibile con una ingente somma a disposizione da utilizzare che a detta della maggioranza Ferrari non ha fatto. Però Ferrari l'ha accumulata anche se non l'ha spesa mentre ora non abbiamo segni di risparmio e di spese per la città e cittadino (mascherine dalla Regione e buoni pasto dal Governo).
Ci è voluto il presunto gesto di Lanera per distogliere gli sguardi dei tanti dal cellulare, solo che lui in realtà ha alzato la mano per dire "favorevole" nella stessa maniera di tanti altri della maggioranza. Guardate bene il video anzi, una consigliera di maggioranza per dirsi favorevole all'immediata esecuzione ha deposto la bandiera e ha alzata la mano in maniera più sanzionabile del consigliere Lanera. Il "caso" non può sostituire la confusione.
Umiltà per favore.
[COLOR=darkred][SIZE=4] FRATELLI D’ITALIA PRENDE POSIZIONE IN DIFESA DI LUIGI LANERA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/saluto.JPG[/IMGSX] A seguito delle infondate e denigratorie polemiche dirette ed orchestrate dalla sezione elbana del PD, nei confronti del consigliere comunale Luigi LANERA, ritengo che il Partito democratico, debba ufficialmente presentare le proprie scuse, non soltanto nei confronti di quest’ultimo, ma anche nei confronti di Fratelli d’Italia.
Emerge chiaramente, rivedendo la registrazione della seduta del consiglio comunale di Portoferraio del 23.04 u.s., come le accuse mosse dal consigliere comunale Scelza, nei confronti del portavoce di Fratelli d’Italia dell’Isola d’Elba Luigi Lanera, siano soltanto un bieco tentativo di distorcere e strumentalizzare la realtà dei fatti. La politica è una cosa seria, ed è per questo che in un momento come questo di gravissima crisi sanitaria ed economica, i rappresentanti politici che ricoprono cariche elettive, devono capire che il loro operato e le loro scelte possono, ora più che mai, incidere pesantemente sul destino dei cittadini dei territori da loro amministrati. Dietro il voto favorevole del consigliere Lanera, espresso come da prassi con una alzata di mano, non si celava certamente un saluto romano, quanto piuttosto un chiaro segno di maturità e senso civico, avendo il consigliere di Fratelli d’Italia votato favorevolmente al bilancio, ben comprendendo come l’attuale situazione, per poter essere fronteggiata, necessitasse anche del contributo delle forze di opposizione.
Avv. Giacomo Lensi (Portavoce Provinciale Fratelli d’Italia Livorno) SEDE : 57125 - Livorno Via Mayer n. 60