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TERRA NOSTRA pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 9:07
[COLOR=darkblue][SIZE=4] TERRA NOSTRA ANALIZZA LE DIMISSIONI DELL’EX ASS. CINZIA BATTAGLIA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/terra.JPG[/IMGSX]Le dimissioni irrevocabili dell’ass. Battaglia stanno a denotare alcune cose, che TERRA NOSTRA esprime da tempo. La prima, è che la Giunta di Rio opera senza avere una programmazione generale, a spot, sulla base dell’emergenza continua e senza alcun filo conduttore coerente. La seconda, che cercare di imporre una cosa come questa in un luogo dove esistono forze contrarie, che lavorano per fini opposti affinché non cambi nulla in paese e tutto resti com’è (“…..il cammino reale dei progetti non ha potuto decollare….”), in modo da affermare un clima di soffocante paternalismo, di relazione interpersonale, di diritto fatto passare come un favore, è una cosa pressoché inutile. Come terzo, che una donna di sinistra, come la dr.ssa Battaglia si definisce e specifica nella lettera, la dice lunga sulla qualità della sintesi che il sindaco Corsini sappia fare fra sensibilità e provenienze diverse. Il paese, come diciamo in altri comunicati, è in mano ad un gruppo di potere, dove si sa bene chi comanda (funzionari che gestiscono ed “entrano” in tutti i servizi comunali), altri bravi, che invece vengono esautorati, come dimostrano i precedenti dell’apicale dei tributi – prima- e adesso il responsabile dell’urbanistica, che pur aveva dato buona prova di saper lavorare. E poi, tecnici esterni che fanno la voce grossa, forti di strette parentele, e altri amministratori inesistenti, ai quali il sindaco cambia in continuazione le deleghe, cercando di dargli quelle giuste secondo le (scarse) possibilità espresse. L’unico che invece crede di comandare davvero, è Lui, l’avv. Corsini. Beato lui che passeggia sulle macerie di un Comune glorioso come quello di Rio, dove eppur un tempo c’è stata la democrazia, il senso civico dei valori, come quelli dell’antifascismo, il rispetto delle istituzioni, il rapporto con la gente con il fine di far crescere un paese, di aggregarlo senza paternalismi, senza far pagare alcun prezzo per governare . E governare senza la paura di far vedere, alla luce del sole, convinti che anche una critica faccia bene a tutti ed aiuti a crescere. Non sappiamo le motivazioni di sostanza per le quali l’assessore si sia dimessa, e con lei, ci siamo scontrati più volte per le idee che aveva, spesso opposte alle nostre. Ma ciò non significa che quanto sosteniamo abbia meno valore, perché le persone intelligenti, al di là di tutto, si rendono conto che con questo clima, oltre a tradire il voto degli elettori, si porta il paese allo sfascio. Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
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Rosy da Elba pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 8:54
per Francesco: la ringrazio per la "considerazione", ma se vuole vedere i virologi della domenica, deve guardare le trasmissioni di Fazio. Che il virus sia meno forte non è opinione mia, ma del professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, che pure ammette di non sapere il perchè. Visto che me la serve su un piatto d'argento, le chiedo di riflettere un momento su come siano state scelte sempre le testimonianze - in tv e sulla stampa - di virologi o immunologi o cosiddetti tali, spesso autoreferenziati, che avvallano il tema della pandemia, della catastrofe e del panico. Altri scienziati, con curriculum di ENORME rispetto, qualcuno candidato al premio Nobel, qualcuno addirittura lo ha già vinto, che però la pensano diversamente, sono stati derisi e calunniati prima, e censurati poi. Le faccio qualche nome, faccia una ricerca sul web e controlli il loro curriculum, poi decida lei se sono persone di cui si può ignorare l'opinione: Salvatore Rainò; Stefano Montanari; Luc Montagnier... ce ne sono altri, in tutto il mondo, le risparmio l'elenco perchè da noi non sono conosciuti, ma se è interessato le posterò un link al riguardo... La ringrazio comunque, io ho chiesto se qualcuno vuole decidersi a farsi delle domande, sì o no. Lei, come è suo pieno diritto, ha risposto di no.
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X ROSY (UN’ALTRA VOX CLAMANS IN DESERTO) da piero in campo pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 8:38
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/riflessione.JPG[/IMGSX] Condivido pienamente quanto scrive Rosy e mi rallegro (stupito) che finalmente qualcun’altro l’ abbia fatto: l’ho già riferito più volte anch’io che questa follia collettiva molto probabilmente è una montatura che poteva essere contenuta entro termini ragionevolmente accettabili se solo si fosse provveduto tempestivamente ad isolare le persone infette e non, viceversa, le persone sane. Quando faremo i conti, ci accorgeremo che avremo speso molto di più, non solo in termini di disastro economico, ma anche in fatto di vite umane: i morti per mancata assistenza sanitaria supereranno di gran lunga quelli del covid. Valeva la pena di morire di fame e di altre malattie non curate per questo risultato? Ieri sera, sulla 7, il punto di Paolo Pagliaro ha riferito proprio questo concetto: lo stesso che avevo riportato il 27 aprile su questo blog e cioè che i danni diretti e indiretti del lockdown saranno incalcolabili e molto superiori ad ogni altra diversa iniziativa. Venendo a quello che ci interessa più da vicino in questo momento, il governo, i nostri sindaci, il GAT e quant’altri farneticano sul salvataggio di una stagione turistica già morta in partenza con le prescrizioni surreali che propongono di adottare. La cruda realtà è che nessun turista sarà disposto a fare le vacanze in tuta da astronauta e se qualcuno, bontà sua, verrà non rispetterà regole draconiane inapplicabili e comunque impossibili da far rispettare: quindi, se un eventuale contagio vorrà ripresentarsi, lo farà ugualmente e ci saremo rovinati la vita per niente. Lo stesso dicasi per il 90 per cento degli operatori turistici che non avranno la convenienza economica e che, se anche faranno l’eroico tentativo di aprire, non potranno materialmente lavorare alle condizioni imposte. Se è inutile anche fare appello, in generale, al senso di responsabilità degli italiani (come ha dimostrato da nord a sud la folla sui Navigli a Milano e sui treni a Napoli), qui è del tutto impossibile. Non dico di fare come se niente fosse successo ma, o ci si limita a poche norme prudenziali di facciata (tanto per dire che qualche precauzione è stata presa), o si fa come hanno già annunciato Grecia e Croazia: il virus è un lontano ricordo, venite da noi che qui non c’è nessun problema. Tutto il resto è pura fantasia: ad impossibilia, nemo tenetur . Ne riparleremo a fine stagione, quando ci ricorderemo di un pessimista che diceva: ahi pentirommi e spesso, ma sconsolato, volgerommi indietro.
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uno qualunque da rio pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 8:02
IL FANTASIOSO BAZOOKA DI CONTE E' DIVENTATO UN.......FUCILETTO A TAPPO Se i soldi che sono passati attraverso i microfoni e la carta stampata, fossero arrivati nelle tasche di chi ne aveva bisogno anziché sperdersi nell'etere, oggi la ripresa produttiva sarebbe stata una realtà anche se difficile Caro Conte, di se e di ma, di promesse fatte e non mantenute, di scarico di responsabilità di cose dette e non fatte, ne siamo ormai pieni e non ne possiamo più. Al governo non avete ancora capito che è il momento di far uscire il prodotto allo stato di semi lavorazione, l'affinazione potrà avvenire in un secondo tempo. Mi viene da pensare che quel bazooka sia un'arma che esiste solo a livello di buone intenzioni e che quello che dovrebbe sparare, manca come le “ mascherine”. Che Dio ce la mandi buona oh Italia mia. P.S dimenticavo di fare ciò che mi sono proposto di fare a costo di disturbare i benpensanti: NON COMPERATE ROBA TEDESCA NE' ZOCCOLI OLANDESI!!!!
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OCCHIO AL CARTELLO "LUI" E' TORNATO! pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 7:42
[COLOR=darkred][SIZE=4] TORNA IL VIRUS “PENNELLO SELVAGGIO”. [/SIZE] [/COLOR] Nonostante l’emergenza contagio COVID19, nonostante il lockdown e i controlli delle forze dell’ordine , è passato ancora inosservato il reiterato e gratuito vandalismo del solito Pennello selvaggio , che imperterrito è tornato a vandalizzare i riferimenti pubblicitari delle rotonde vanto del progetto “Adotta un aiuola” e rimessi a nuovo negli ultimi anni più di una volta sempre per essere stati massacrati da questo personaggio che si reputa un difensore della legalità e della sua attivita di promotore pubblicitario. Questo sconsiderato imbrattatore seriale probabilmente (ieri o questa notte) , visto l’opera di ripristino effettuata a proprie spese dai gestori la cartellonistica pubblicitaria , si è prodotto in una delle sue peggiori performance pittoriche e armato di colla e pennello ha ben pensato di imbrattare nuovamente i riferimenti pubblicitari apponendo una scritta che avvisa trattarsi di CARTELLO ABUSIVO. Personaggio chiacchierato e conosciuto nella Ferraja alta E già salito al disonore delle cronache per altri vandalismi , ricevendo reiterate denunce, avvisi e minacce , dobbiamo constatare con grande stupore e rammarico che queste non hanno prodotto quel pentimento che tutti auspicavano. Ma possibile che nessuno sia capace di trovare un vaccino per questo impavido paladino senza macchia e senza paura?
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Elbana per Rosy da Da casa mia... pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 7:39
Nella domanda che pone ha già la risposta,infatti tra le infezioni contratte negli ospedali e Pandemia,la differenza è abissale. 🤔🤔
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ELBA DICE NO TASSE CONTRIBUTI IMU TARI SE SI LAVORERA' POCO O NON SI LAVORERA' QUEST'ESTATE CAUSA CORONAVIRUS da ISCRIVETEVI AL GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/211740620047340/ pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 7:21
Credete davvero che arriveranno quest'estate tanti turisti per l'Elba con più corse delle navi che porteranno meno gente per il distanziamento sociale, credete davvero al ministro Franceschini, che dice al corriere della sera che il governo darà due miliardi per mandare tutti gli italiani al mare? Questa mattina gli albergatori più leggevano l’intervista, e più s'incazzavano, più approfondivano la bozza di decreto e più la presa per il culo aumentava; a tal punto che perfino la prudente Confindustria ha sollecitato tutte le associazioni di settore, con una nota formale, a scrivere al governo. I soldi ci sono, è il governo che, non solo non è capace di spenderli, ma soprattutto vuole che gli italiani diano fondo ai loro risparmi. Se non siete contenti di pagare senza poter lavorare, iscrivetevi al gruppo facebook: https://www.facebook.com/groups/211740620047340/
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MAX pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 6:07
Brava Rosy, hai espresso perfettamente quello che io e tantissime altre persone pensiamo. Non bisogna credere che il pensiero unico propagandato dai media H24 sia comune a tutti. Grazie.
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Trasporti Marittimo da Molo Massimo pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 5:25
Caro Luigi, Leggiamo con grande piacere che il Rina Consulting ha stilato per Caronte & Tourist il protocollo “Covid free” per garantire la massima sicurezza ai passeggeri delle navi che solcano lo Stretto di Messina e collegano la Sicilia alle isole minori. Cosa ne pensi di questo? Possiamo obbligare anche noi le 3 compagnie di navigazione ad adottare questo protocollo con il Rina? Cosa ne pensa della nave nuova che arriva questo fine settimana per le merci pericolose? Sicuramente ne sarà stato informato!? Con un po' di concorrenza sulle merci pericolose scenderanno i prezzi benzina e gasolio? Ieri in continente 1.08 € litri il gasolio Utente Attento
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Rosy pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 4:34
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/domande.JPG[/IMGSX] Io capisco bene che dopo essere stati un mese e mezzo in casa davanti alla tv si faccia fatica a pensare in maniera coerente e autonoma. Però: se uno è da solo in mezzo ad un bosco o su una spiaggia, che senso ha il DOVER portare la mascherina? Credete davvero in cuor vostro che si riuscirà a disinfettare tutto, ma proprio tutto, in qualunque posto, in qualunque luogo, in qualunque attività? C'è qualcuno davvero convinto che sterilizzare tutto e tutti ci proteggerà da questo o da altri virus? Quindi la soluzione sarebbe da ora in poi vivere in una bolla di plastica ( ovviamente sanificata)? E sarebbe vita, questa? O piuttosto questa è l'unica soluzione che ha trovato il governo: state a casa, lavatevi le mani ( al lavaggio del cervello ci pensiamo noi) e speriamo che il virus passi da solo, perchè non sappiamo che pesci prendere. Le malattie ci sono sempre state, anche molto più gravi del Covid, checchè ne dicano i tg e la stampa ( prendetevi la briga di consultare i bollettini dell'Istituto Superiore di Sanità, emanazione del Ministero, e le conclusioni che traggono sono parecchio diverse dalla narrazione televisiva), e ne siamo venuti fuori. In secondo luogo: sono l'unica a chiedersi come mai da che mondo è mondo sono i malati ad essere chiusi in quarantena, e invece ci siamo stati tutti, sani, guariti, tutti? Avrebbe avuto un senso se contemporaneamente avessero fatto gli esami a tutti (esami, non tamponi, quelli sono parecchio discutibili ), di conseguenza chi è sano o ha gli anticorpi esce e ricomincia a lavorare, senza troppe storie, e chi ne ha bisogno sta a casa e si cura. L'obiezione che non ci sono soldi per pagare gli esami a tutti è ridicola. Sarebbe costata molto di meno delle manovre che hanno fatto e della catastrofe economica che sta già cominciando a mietere le prime vittime ( di cui, curiosamente, non c'è alcuna traccia sui giornali, neanche quelli locali, eppure solo qui all'Elba ho notizia di almeno due suicidi, passati sotto silenzio...). E avremmo addirittura potuto pagarceli da soli, sempre più conveniente che smettere di lavorare o aspettare i 600 euro. E sono l'unica a pensare che la cosiddetta tutela della salute comincia ad essere una scusa sempre meno credibile, per toglierci qualsiasi libertà di lavoro e di movimento? Il virus è molto meno forte di prima, la gente guarisce più facilmente, anche perchè finalmente hanno capito come curarla, o non si ammala affatto, probabilmente ci sono da uno a due terzi degli italiani che l'hanno preso e debellato senza neanche accorgersene ( il sierologico darebbe conferma di questo, e ci libererebbe in gran numero ) eppure continuano a minacciarci che "si aspettano comunque un picco di ritorno", e ci saranno di nuovo un sacco di morti, quindi non uscite troppo, e state larghi. Sarebbe questa tutta la prevenzione che sono in grado di fare? Naturalmente solo fino al tanto atteso vaccino... E' abbastanza controproducente continuare a dire che è meglio chiudere per quest'anno, perchè è la salute che conta. La salute è certo molto importante. Prendere il covid, però, è un rischio, una eventualità, una possibilità. Restare senza lavoro e quindi senza soldi, da qui fino a Pasqua 2021, quando forse potremo sperare di nuovo in una stagione "normale" è una certezza. Che si può permettere solo chi i soldi ce li ha comunque. E in ogni caso, mi piacerebbe poterlo decidere da me, di che morte morire... Ah, prima che partano gli insulti, vorrei informarvi che dalle prime autopsie effettuate sui morti con Covid, pare che si evidenzi che un ruolo fondamentale lo hanno rivestito le infezioni che i malati hanno contratto in ambiente ospedaliero una volta ricoverati, le stesse che nel 2019 hanno ucciso - sotto silenzio - 50000 persone... eppure nessuno ha mai gridato alla pandemia o ha trovato necessario fare almeno una semplice sanificazione! ( e, per inciso, anche il CDC di Atlanta, il centro più autorevole del mondo in tema di epidemie non considera quella del Covid una pandemia, solo un'epidemia) Volete farvi qualche domanda, si o no? Ma soprattutto, volete prendere in considerazione le risposte, anche se non vi piacciono?
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Francesco pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 22:38
“ Il virus è molto meno forte di prima” ... ecco anche sull’isola i virologi della domenica. Se la discussione sulla ripartenza è a questo livello, o a quello di un tale che al Tg1 davanti a milioni di telespettatori si inventa “faremo venire solo chi è sano, faremo noi i controlli sierologici a Piombino” senza averne né l’autorità né la possibilità, allora forse è meglio mettersi l’animo in pace, saltare un giro, rinunciare del tutto alla stagione e prepararsi direttamente all’estate 2021. Un bel tacer non fu mai scritto.
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X Rosy da Elba pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 20:24
Brava Rosy finalmente una voce fuori dal coro, sono completamente della tua opinione. Stiamo attenti perché tutto questo sta alimentando un sistema per tenerci tutti ulteriormente sotto controllo ..... al di là dell'importanza della salute di tutti noi, penso che la libertà personale, sempre nel rispetto degli altri, non vada mai compromessa.
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Francesca da Per Rosy pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 19:49
Anch'io sono d'accordo con tutto ciò che ha scritto e sono sicura che molti altri la pensano allo stesso modo.Grazie davvero
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Chiara Tenerini – Adalberto Bertucci pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 19:47
L’EMERGENZA COVID NON PUÒ RENDERE DEFINITIVA UNA SITUAZIONE GIÀ DI PER SÉ DELICATA. Da sempre ha aleggiato nell’aria la notizia di un futuro accorpamento dell’area chirurgica con quella medica ed il conseguente taglio dei servizi. Le previsioni parlavano di una “salita” della chirurgia dal primo al terzo piano unificandosi con l’area medica, che ha disponibili al suo interno anche alcuni posti letto di psichiatria per i casi particolarmente gravi. Causa emergenza COVID l’U.O di chirurgia generale e di ortopedia sono state accorpate con la medicina generale al terzo piano del nosocomio. Visto che ormai i casi stanno calando in tutta Italia e si stanno liberando posti, riteniamo che si debba tornare, se pur con gradualità, alla situazione precedente. Notizie attendibili riferiscono un numero di attese per gli interventi programmati in chirurgia di circa 80 persone, pertanto era ed è tutt’ora in fase di attesa l’inizio delle pre-ospedalizzazioni per gli interventi programmati, dobbiamo sbloccare la sospensione degli interventi chirurgici. Inoltre, l’ accorpamento aggiuntivo dell’ Ospedale di Comunità ha accentuato la criticità della situazione assistenziale e clinica. Chiediamo a sostegno del personale medico ed infermieristico il ripristino dell’ organizzazione del nosocomio pre-covid19. E’ necessario che i reparti abbiano la disponibilità di spazi indipendenti e divisi, la promiscuità delle patologie più provocare un aumento del rischio di errori clinici e di potenziale contagio fra i pazienti ed il personale assistenziale. Chiara Tenerini Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia Adalberto Bertucci Coordinatore Isola d’ Elba
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Adolfo Santoro pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 18:54
[COLOR=darkred][SIZE=4] ALCUNE NOTE SUL COVID19 [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/santoro.JPG[/IMGSX] L’esperienza della malattia infettiva del Covid-19 ha mostrato la fragilità dell’organizzazione economico propria della globalizzazione, ma anche l’importanza della politica nel recuperare, almeno in parte, la propria centralità, ad esempio nei rapporti con l’Europa, colmando quel vuoto che era stato delegato ai meccanismi finanziari. Ma, se guardiamo ai comportamenti dei nostri concittadini isolani, nella fase dei “divieti” si è rafforzata la solidarietà nelle famiglie, nel vicinato e nelle reti di amici, anche attraverso l’uso di strumenti mediatici; ora nella fase delle “regole” c’è il bisogno di trasformare l’esperienza negativa in voglia di cambiamento. I 105 medici e i 28 infermieri morti testimoniano il fatto che i sanitari sono stati in prima linea, ma purtroppo segnalano anche le carenze organizzative e l’isolamento che hanno subito in particolare i Medici di Medicina Generale. All’Elba il Covid è arrivato in maniera più soft ed ha lasciato tempi e modi per organizzare la protezione degli operatori territoriali, che è migliorata, anche se è ancora migliorabile. Da marzo scorso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) approvato 27 sperimentazioni relative al Coronavirus e molte altre sperimentazioni attendono di essere approvate. Alcune sperimentazioni riguardano la clorochina e l’idroclorochina, due antimalarici, che però hanno effetti collaterali potenzialmente gravi. Altre riguardano la colchicina, un farmaco usato soprattutto nella gotta, che ha una certa attività anti-infiammatoria. Altre ancora riguardano un antitrombotico e fibrinolitico (Defibrotide), farmaci antitumorali (Reparixin, Selinexor), un farmaco usato nell’artrite reumatoide (Baricitinib). Alcune riguardano gli anticorpi monoclonali (tocilizumab, sarilumab, emapalumab, canakinumab, siltuximab, pamrevlumab), farmaci particolarmente costosi, ma anche l’uso di Interferone. Tra i farmaci anti-virali sono oggetto di sperimentazione il Remdesivir, il primo farmaco approvato dall’FDA – l’agenzia statunitense per il farmaco -, il Favipiravir, il Darunavir, il Ritonavir, il Lopinavir, il Ritonavir. Altri studi riguardano l’eparina ed in uno studio è stato considerato anche l’efficacia di un corticosteroide, il prednisolone, nel prevenire il peggioramento della funzione respiratoria in pazienti con Covid moderata. Si tratta di due studi: uno studio multicentrico sta verificando gli esiti di dosaggi di enoxiparina proporzionali al peso corporeo e li confronta con un dosaggio di enoxiparina di 4.000 Unità. Un altro confronta la somministrazione di enoxiparina 4.000 Unità una volta al giorno con la somministrazione di enoxiparina al dosaggio di due volte al giorno. Ricordo comunque che un’analisi retrospettiva su 415 casi consecutivi di polmonite grave in corso di COVID-19 ricoverati nell’ospedale di Wuhan, ha mostrato che, nei pazienti in cui si dimostri l’attivazione della coagulazione, la somministrazione di eparina per almeno 7 giorni determinerebbe un vantaggio in termini di sopravvivenza. Tra altre sperimentazioni che attendono di essere approvate e a me note c’è soprattutto l’uso del plasma (esperienza della fondazione Veronesi) o degli anticorpi ricavati del plasma dei “guariti” da Covid, che permette spesso un miglioramento sintomatico in breve tempo; questa è una via a basso costo e potenzialmente estendibile alla gran massa dei pazienti, anche in considerazione del fatto che il vaccino non è dietro l’angolo. Interessante appare anche l’ossigeno-ozono-terapia, associata ad anti-virali, destinata a pazienti gravi (esperienza ad Udine, ma anche in altri paesi europei).
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Caccia all'isola d'Elba pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 18:44
[COLOR=darkred][SIZE=4] ASSOCIAZIONI VENATORIE ELBANE SUL TEMA DEL CINGHIALE ALL'ISOLA D'ELBA. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ungu.JPG[/IMGSX] Da giorni leggiamo articoli allarmistici e densi di preoccupazioni riguardanti la problematica ungulati all'Isola d'Elba. In alcuni di essi, purtroppo come spesso accade, quando si vuol spostare l'attenzione dalle vere responsabilità, si attacca il mondo venatorio addossandogli ipotetiche e non dimostrate colpe di oltre cinquant'anni fa, senza dare nessun riscontro certo. Queste sono le accuse di un mondo ambientalista/animalista che nella nostra Isola vuole nascondere le colpe di una pessima gestione del Parco, che hanno portato a questi risultati e all'esasperazione di molti residenti. Come si possa pensare di avere una densità sostenibile di ungulati, in un areale vasto ed impervio come quello isolano, dove la caccia è interdetta in oltre il cinquanta per cento del territorio, proprio non riusciamo a capirlo senza contare i divieti dovuti alle normative vigenti in tema di esercizio venatorio e legati al rispetto delle distanze da abitazioni ,strade e colture in atto, il tutto in un periodo limitato di tempo che solitamente è compreso tra il primo novembre ed il 31 gennaio di ogni anno, per non più di tre volte a settimana. Da un semplice conto matematico emerge un dato incontrovertibile: sono al massimo 36 le occasioni in cui è consentito cacciare il cinghiale, secondo il calendario regionale. A queste vanno sottratti i giorni di maltempo che nel periodo in questione sono frequenti. Come Associazioni Venatorie non possiamo fare altro che puntare il dito accusatorio contro coloro che da prima, per perorare uno spirito ambientalista hanno voluto un Parco "selvaggio", mentre ora lo vorrebbero privo di tutta la popolazione di cinghiali e mufloni, circostanza biologicamente e tecnicamente impossibile. Non possiamo non sorridere leggendo su un articolo a firma di Legambiente e pubblicato sulle testate locali , la richiesta di una eradicazione che non sia una strage e non debba causare la sofferenza agli animali. Come pensano di eliminare la specie dal territorio, mettendo dei cartelli con scritto "cari cinghiali siete pregati di andare via a nuoto" o continuando con le catture tramite gabbie che fino ad oggi hanno portato al risultato che è sotto gli occhi di tutti ? Oppure si pensa di adoperare dei farmaci per la sterilizzazione che, non solo colpirebbe la popolazione di ungulati, ma anche quelle di roditori, martore, uccelli e chissà forse anche l'uomo che si ciba della carne di cinghiale o muflone? Per favore siamo seri; per noi parlano i numeri e non le chiacchiere. Nell'ultima stagione venatoria , le 3 squadre di cinghiale Elbane hanno abbattuto 389 esemplari e grazie a questo e a tutte le opere di prevenzione, messe in atto dall'ATC, nel 2019 c'è stata una sola richiesta di danno all'agricoltura nella zona gestita a caccia programmata (territorio cacciabile). Si chieda all'Ente Parco il resoconto annuale delle catture a mezzo gabbie considerando che queste sono posizionate nel territorio tutelato 365 giorni all'anno h 24. E' evidente che c'è qualcosa che non torna. Il Parco , con la Presidenza Tanelli , aveva intuito da subito il problema ed individuato la soluzione nei cacciatori. Venivano organizzate delle "battute" o braccate , che dir si voglia, con le squadre del cinghiale locali che , con la vigilanza e collaborazione del CFS , provvedevano alla battuta nel territorio del Parco all'uopo destinato. Terminata la Presidenza Tanelli, il nulla. E' evidente che il nocciolo del problema è l'area protetta, che è un vero e proprio serbatoio vivente in continua prolificazione , dove il selvatico vive e scorazza indisturbato e che non conosce confini. Non a caso si verificano danni in misura più eclatante e numerosa nelle zone poste a confine o dentro l'area protetta, leggasi gli ultimi proclami del Sindaco di Marciana. E si propone di fare dichiarare "territorio non vocato" alla caccia al cinghiale un'isola come l'Elba? Per i profani della materia informiamo che significherebbe non cacciare più il cinghiale. La cosa è veramente paradossale e ridicola e si tradurrebbe automaticamente in un disastro ancor più grave ampiamente annunciato. E' stato sufficiente un paio di mesi di assenza della "specie umana" fuori dai centri abitati per vedere il sopravvento degli ungulati e il risultato delle loro scorrerie, non certamente per diletto, ma per mangiare , bere e sopravvivere. Ci rivolgiamo ai Sindaci dell’Isola d’Elba, affinchè sia vista la caccia ed i cacciatori come una risorsa, l'unica che voglia e possa darvi un contributo tangibile. Agli agricoltori diciamo che quando c'è stato bisogno il mondo venatorio è stato sempre presente sia nella prevenzione che nel risarcire i danni, dato che questi vengono pagati esclusivamente con i soldi versati dai seguaci di Diana con i versamenti che annualmente vengono fatti all'ATC. Non solo, quando c'è da essere sul campo, a "sporcarsi le mani ", tocca sempre e solo a noi aiutarvi. Nessuno ha la bacchetta magica per poter ricreare, nell'immediato, un'equilibrio sostenibile tra fauna e mondo agricolo rurale, ma solo con un progetto che veda tutti noi portatori di interesse, con un unanime coinvolgimento, che potremmo avere dei risultati sul territorio di tutta l'Isola d'Elba. ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERA CACCIA ISOLA D'ELBA FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA ISOLA D'ELBA ARCICACCIA ISOLA D'ELBA
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franco da rm pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 18:27
x Rosy al 100%100 d'accordo con lei, lo so che il mio appoggio vale poco però glielo do perchè bisogna ragionare così altrimenti moriamo di altre 100 cose che non sia il virus
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 16:55
Ho letto la lesta sortita del consigliere Scelza del PD su futuro del turismo. Ha criticato gli albergatori perchè fanno il loro mestiere, ma se si dovesse criticare i politici perchè non fanno il loro mestiere, che si dovrebbe fare? il consigliere Scelza si è accorto di quanto accaduto e di quanto accade? si è accorto che il comune di cui fa parte e di cui sostiene la giunta è in splendido silenzio e assenza, mentre i negozi sono chiusi, le attività non sanno che futuro avranno? non è che solletica l'assistenzialismo invece che un sano attivismo? e poi lo sa il consigliere Scelza che mentre dice amenità, proprio in Regione guidata dal PD si sta lavorando per far ripartire il turismo rapportandosi con le associazioni di categoria? verrebbe da dire, ma dove vive?
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 16:51
Per Bianca Ridi il semaforo di S.Giovanni è morto o comunque sta per morire. doveva già esserci la rotatoria, ma sembra morta prima di nascere. dovrebbe esserci in comune chi avrebbe dovuto riparare il semaforo e fare la rotatoria, ma evidentemente anche quello sta poco bene, eppure c'erano i soldi già pronti da tempo insomma si sta male, ma sono sicuro che il comune di Portoferraio ci darà ampie e puntuali risposte e garanzie buonaserata
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Giornata mondiale della fibromialgia pubblicato il 11 Maggio 2020 alle 15:54
[COLOR=darkblue][SIZE=4] 12 MAGGIO GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fibro.JPG[/IMGSX] Torna, Martedi 12 maggio 2020, la Giornata Mondiale della Fibromialgia, una malattia caratterizzata da dolore cronico diffuso associato alla presenza di punti dolorosi. Questa sindrome conta più di 100 sintomi, tra cui stanchezza e fatica cronica, disturbi del sonno, stato confusionale, disturbi della vista, ipersensibilità, palpitazioni cardiache, dolore toracico, disturbi digestivi, dolore pelvico. Le persone affette sono circa 2 milioni in Italia (in prevalenza donne) e faticano a far sentire la propria voce, in quanto il paziente fibromialgico non è considerato come malato ed è ritenuto sano dalla collettività. Si presume che su base statistica all’Elba vi siano circa 1000 pazienti con Fibromialgia. Molti pazienti fibromialgici elbani in era Covid-19, anche se non hanno potuto effettuare visite di controllo, hanno potuto avere contatti telefonici con il nostro ambulatorio e sono stati rassicurati circa la opportunita’ di proseguire le terapie in atto, al fine di evitare temute ricadute. Il dolore rappresenta il sintomo predominante della fibromialgia e generalmente, si manifesta in tutto il corpo, sebbene possa iniziare in una sede localizzata, come il rachide cervicale e le spalle, e successivamente diffondersi in altre sedi col passar del tempo. Il dolore fibromialgico viene descritto in una vari modi comprendenti la sensazione di bruciore, rigidità, contrattura, tensione ecc. Spesso varia in relazione ai momenti della giornata, ai livelli di attività, alle condizioni atmosferiche. Il dolore è avvertito principalmente ai muscoli e sono presenti sintomi di malessere generale. Per alcune persone con fibromialgia, il dolore può essere molto intenso e interferire negativamente sulle attivita’ della vita quotidiana e lavorativa. Purtroppo non esiste un esame di laboratorio o radiologico che possa diagnosticare la fibromialgia. Non tutti i medici sono perciò a conoscenza di tale sindrome, ma lo specialista di questa malattia e cioe’ il reumatologo sa come eseguire la valutazione dei punti dolorosi (quasi sempre presenti su entrambi i lati del corpo) per arrivare a una diagnosi di fibromialgia. A cura di:Dott. Riccardo Cecchetti Specialista in Reumatologia e Medicina Interna Direttore UOC Medicina Interna, Osp. Portoferraio
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