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113265 messaggi.
Fabry da PORTOFERRAIO pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 19:53
Adalberto(per me Adao) sei un grande , non ti curar di loro ma guarda e passa , almeno qualcosa facevate, questi da radical chic presuntuosi che hanno fatto? Un disastro al Paese , hanno il coraggio di risponderti, lo devono fare con i fatti non con le parole, ma come diceva il povero Ghette sono dei redicoli e un pò. Si devono vergognare
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Strafalcioni Biscottieri da Portoferraio pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 17:03
Ci vuole un bel coraggio. Bertucci attacca, Zini risponde. Ma a chi volete interessi quello che NON fate e quello che Non Avete Fatto? Non avete ancora capito che ALLA GENTE NON GLI INTERESSA PIÙ NIENTE DELLA VOSTRA POLITICA DEL BOTTA E RISPOSTA ? Chi volete che vi voti alle prossime elezioni politiche, che non si capisce se il Berlusca sta col Pd o con la Meloni? La festa è finita in campo nazionale, figuratevi all'Elba. O statevene ale vostre case, che è meglio
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VASCO da FERAJA pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 16:55
Evvai con le uscite che sembrano entrate... l'ex assessore B. che canta la canzone di Silvio "meno male che Forzaitalia c'èeeee"" e quell'altri che gli rispondono nemmeno l'avesse morsi la tarantola... ma invece di rispondere alle c@zz@te perchè non raccontano cosa fanno tutti i giorni asseragliati nella Biscotteria? ACCIDENTI AL MEGLIO
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I MESSAGGERI DEL MARE pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 16:37
[COLOR=darkblue][SIZE=3] ANCHE LA RAI INCONTRA I MESSAGGERI DEL MARE ELBANI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/mess.JPG[/IMGSX] Nuovi impegni per i Messaggeri del Mare che non si fermano nemmeno durante questa dura pandemia. Lionel Cardin e Pierluigi Costa, uomini-delfino isolani mandano avanti le missioni di solidarietà, spesso accompagnate dalle loro nuotate e infatti hanno in corso, da oltre un anno, la “Staffetta nazionale in favore dei piccoli ospedali italiani”. Ma ecco nuovi appuntamenti: i due alfieri isolani, nel pomeriggio di domani, venerdì, avranno a disposizione una troupe della Rai che girerà un video su di loro, hanno poi avuto a che fare con l'Istituto tecnico Ginori di Firenze, diretto da Laura Giannini, con gli alunni seguiti da Lina Amelio, e giorni addietro, i Messaggeri sono stati coinvolti pure da due bambini che avevano raccolto una piccola tartaruga marina spiaggiata. Infine Lionel e Pierluigi rilanciano il progetto del Comitato di solidarietà dell'isola d'Elba, teso a creare un Centro di accoglienza temporaneo per persone in difficoltà esistenziale. Vediamo nel dettaglio. Le riprese Tv di domani saranno attuate da una troupe che agisce per la trasmissione del sabato, su Rai 2, delle 17.15 chiamata "Il provinciale", condotta da Federico Quaranta e il servizio descriverà l'azione dei due campioni di solidarietà in ogni aspetto. Si arricchisce quindi l'archivio fatto di numerosi video sulle missioni dei due volontari, visibili sul sito www.messaggeridelmare.it, citandone alcuni ricordiamo i tanti filmati di Sky Sport sulle nuotate per l'Arcipelago Toscano compiute dai Messaggeri o a Lampedusa ed anche nel mare ligure di Genova, con bracciate mosse nel blu del Tirreno in favore dell'ospedale Gaslini, dove si curano i bambini. Poi il video del giornalista Rai Daniele Rotondo per "Storie - Racconti della settimana" e molti altri ed uno è finito ad un festival di Giacarta in Indonesia. E i Messaggeri sono stati ringraziati da Greta, studentessa fiorentina a capo della Consulta ambientale dell'istituto Ginori, organismo che ha nominato i due isolani testimonial dell'azione solidale dei giovani allievi, che hanno fatto adozioni a distanza di piccoli pachistani in difficoltà, versando dei contributi, anche al fine di inviare ai piccoli dei beni di prima necessità e indumenti, tramite la Humanitas del capoluogo toscano. Inoltre i due volontari, di recente, hanno incontrato sulla loro spiaggia abituale di Chiessi, due bimbi che avevano ritrovato una piccola tartaruga, giunta morta sul lido, vale a dire i giovanissimi Mattia e Samuele Chirico che hanno consegnato l'animale a Lionel e Pierluigi ed erano presenti pure Marco Sartore, l'ingegnere del team dei Messaggeri, Renzo Mazzei, Manuela Adami e Camilla figlia di Sartore. Marco ha prontamente informato del ritrovamento il Centro scientifico Tartamare di Grosseto. E infine i due sportivi, stante la situazione di crisi pandemica, rilanciano l'idea, nata alcuni anni fa, su proposta della Caritas, della Fondazione Onlus San Giuseppe e dal Circolo Pertini, tesa a creare un Centro di accoglienza temporaneo all'Elba, intitolato alla memoria di don Mario Marcolini, per avere un luogo protetto per senzatetto, che purtroppo esistono anche sull'isola o per nuclei familiari o donne in difficoltà esistenziale. “Nello scorso maggio 2020- concludono Lionel e Pierluigi- le cronache elbane portarono alla ribalta il triste fatto che oltre 1000 persone erano state aiutate dai Comuni, perché erano in forte crisi economica. Dobbiamo rilanciare quel progetto di accoglienza e anche il sindacato dei pensionati, di recente, ha proposto un'azione coordinata tra tutti gli enti pubblici e privati dell'isola per garantire aiuti a chi è in difficoltà".
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isolaoinnamorato da li pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 12:09
Chiacchere e polemiche senza senso. Questo il botta e risposta tra Bertucci e Giunta ZIni. Ogni amministrazione eredita quanto fatto dalla precedente, in positivo e negativo. il debito fuori ilancio se debito produttivo è una prassi scorretta proceduralmente per il controllo della spesa, ma non è una tragedia, tutte le amministrazioni se lo portano dietro. quella di portoferraio chissà perchè? forse proprio per storica gestione finanziaria. Elba sharing è stato iniziato dalla giunta ferrari che ha fatto molto in proposito, il progetto della rotatoria di s.giovanni l'aveva fatto la provincia e corretto la giunta Ferrari che aveva conquistato anche un cofinanziamento della GAT. e poi che dire allora del piano urbanistico fatto sotto Peria, utilizzato da Ferrari e poi consegnatio a Zini? non sono queste le cose che determinano il successo di una amministrazione. il successo è dato dalla capacità di organizzare e far funzionare la macchina comunale e non 'è riuscito Ferrari, di più Peria, tanto da aver consegnato a Zini un comune stremato e privo di risorse umane. ma lo sappiamo per anni è prevalsa la logica contabile della forma del bilancio contro la sostanza delle cose ed il conto l'hanno pagato tutti. risparmiateci stupide polemiche, diteci con chiarezza, chi governa come chi sta all'opposizione, cosa volete fare per il futuro di questa isola: per la scuola, per il turismo, per garantire la transizione ecologica e ditelo fuori dalla stupida lista di genericità, tanto siamo tutti per l'ambiente, per l'occupazione, per lo sviluppo del turismo. siete in grado di farlo?
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Cordoglio a Capoliveri pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 11:53
Il Cordoglio dell’amministrazione comunale di Capoliveri per la scomparsa del dott. Maurizio Lazzeri [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/lutto.JPG[/IMGSX] Il Sindaco di Capoliveri e l’amministrazione comunale tutta esprimono profondo cordoglio e commozione per l’improvvisa scomparsa del caro concittadino dott. Maurizio Lazzeri, farmacista emerito, modello di umanità e professionalità di cui tutta la comunità capoliverese conserverà per sempre ricordo indelebile. “Giungano alla moglie, ai figli e alla famiglia tutta le nostre più sentite condoglianze insieme ad un sincero ringraziamento per il servizio prestato per una vita intera con dedizione nella comunità di Capoliveri”. Il Sindaco Walter Montagna
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Michelangelo Zecchini pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 10:33
[COLOR=darkblue][SIZE=3] IL RELITTO DEL III SECOLO SCOPERTO A PUNTA CERA. È ON LINE UNA RICERCA DI MICHELANGELO ZECCHINI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/vaso.JPG[/IMGSX] Dopo l’edizione digitale dei relitti di Procchio, Chiessi, S. Andrea, Porto Azzurro, oggi Michelangelo Zecchini presenta on line su Academia.edu la scoperta di un relitto di età imperiale a Punta Cera. Il relitto, individuato nel 1961 in un fondale di 35 metri, fu largamente depredato. La testimonianza del campione subacqueo Carlo Gasparri, che lo osservò prima delle incursioni clandestine, è indispensabile non solo per stabilire l’ampiezza del campo di anfore (25 metri x 10) e, di conseguenza, le probabili dimensioni (35-40 metri) e la capacità di carico (circa 400 tonnellate) dell’imbarcazione, ma anche per ricostruire un’associazione di tipi diversi di anfore, che altrimenti avremmo perduto per sempre. Gasparri ricorda infatti di aver visto, oltre alle cosiddette africane grandi, prevalenti, anche anfore cilindriche più piccole (africane di forma 1A) e pochissimi esemplari di anfore ‘a cuore’ di produzione gallica. È ragionevole ipotizzare che il naufragio della nave oneraria, collocabile nel primo quarto del III secolo d. C., sia avvenuto prima o dopo lo scalo nel vicino Portus longus, la cui intensa frequentazione da parte di navi ‘africane’ è attestata dal recupero nell’area portuale di una vasta gamma di ceramiche e di tipi anforici (compresi quelli presenti nel relitto di Punta Cera) prodotti nei centri manifatturieri della costa africana. È possibile leggere o scaricare lo studio di Zecchini a questo link: https://www.academia.edu/45145388/RELITTO_DEL_III_SECOLO_A_PUNTA_CERA_ISOLA_DELBA
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Italo Sapere pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 8:01
DIRITTO DI REPLICA AD ASA [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sapere.JPG[/IMGSX] Rispondo al Direttore del Parco, allegando la lettera di ASA in originale, spedita dopo il primo parere “critico” espresso dal Parco. Con la speranza che venga pubblicata in formato facilmente leggibile. Chi avrà voglia di leggerla si renderà conto che le “rassicurazioni” scritte da chi propone il dissalatore sono veramente futili e non riusciamo a capire come possano avere fatto cambiare idea al Parco. Per facilità di lettura, in grassetto sono riportati parti del parere a firma del Direttore e di seguito le osservazioni di ASA. Il modo in cui il Parco considera l’ambiente dentro e fuori il perimetro di propria competenza mette in evidenza le sue contraddizioni, dato che tratta in modo diverso lo stesso valore ambientale. Un esempio: Cava EURIT a Porto Azzurro. Riguardo l’ampliamento della cava, il Parco aveva espresso giustamente un parere tecnico negativo , pur non essendo la cava all’interno del perimetro del Parco, né in zona limitrofa, affermando che “non è possibile escludere con sufficiente certezza che il progetto considerato determini un'incidenza negativa significativa sugli obiettivi di conservazione dei siti ZPS Elba Orientale e SIR Zone umide del Golfo di Mola”. Il dissalatore, per l’appunto, si trova invece in una zona limitrofa. Parere del Parco: “questo Ente ritiene che possa essere esclusa la presenza di effetti negativi significativi sull’ambiente.” La cava si trova a circa 2 km in linea d’aria dalla zona umida di Mola. Il dissalatore 800 metri. Esempio di ipocrisia politica o negazionismo ambientale? Per nostra fortuna, le Aree Marine Protette sono normative ancora non approvate e spero ben lungi da arrivare, visto la considerazione che il nostro Parco ha per tutto ciò che è si trova sotto la superficie del mare. Italo Sapere Comitato per la difesa di Lido e Golfo Stella Si allega nota integrativa di ASA Testo inviato da ASA Oggetto: nota prot.n. 4278 del 30.06.2020 del PNAT. Chiarimenti. In relazione al contributo di cui in oggetto trasmesso al competente settore regionale nell'ambito del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a VIA della variante delle opere a mare del progetto riguardante la realizzazione del dissalatore per l'Isola d'Elba, liberamente accessibile sul sito internet della Regione , Toscana (Richiedente: Regione Toscana, Pratica Parco n. 095/2020), considerato che nello stesso Si ravvisa la necessity di approfondimenti e pertanto di non potete escludere effetti negativi significativi per l'ambiente a seguito della variante proposta, riteniamo con la presente di poter fornire un contributo alla lettura della documentazione presentata che possa consentire di chiarire i rilievi fatti. Si riportano in corsivo gli estratti del parere PNAT ed a seguire i chiarimenti. In particolare, questo Ente, con riferimento alla modifica delle caratteristiche della condotta di scarico del concentrato salino in termini di lunghezza, ritiene vi sia la necessity di approfondire con ulteriori studi la questione relativa alle correnti marine dell'Isola d'Elba durante tutto l'anno al fine di valutare se tale scarico sia sufficientemente lontano da garantire effetti non negativi sull'area ed, in particolare, sulle coste dell'isola (area del Monte Calamita - ZPS IT5160102 "Elba Orientale") o possa essere valutato un ulteriore allontanamento dello stesso. Con riferimento alla distanza della condotta di scarico dalla ZPS indicata, si ricorda come tali aree siano siti Natura 2000 designati a norma della direttiva Uccelli e le opere di variante sono tutte ubicate sotto la superficie marina come si deduce dalla documentazione a supporto dell'istanza di verifica. Dalle tavole 20_tav 1 B l_OP_M (Planimetria condotta a mare confronto approvato 2017/definitivo) e 25_tav 6 B2_OP_M (Profili longitudinali condotte a mare) 6 evidente come it nuovo tracciato delle condotte proposto con la variante si allontana dal perimetro della ZPS sia come distanza orizzontale che come profondita (-45m contro -25m).Si richiama infine come it Parco, in occasione del procedimento di Verifica di assoggettabilita a VIA del 2017 e con rigUardo alle stesse aree di tutela si esprimeva come segue (cfr. Decreto Regionale n. 4515 del 12/04/2017, pag. 18): " si comunica che l'area oggetto di intervento non ricade all'interno del perimetro del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e, pertanto, l'intervento di cui all'oggetto non risulta soggetto al previsto e prescritto nulla osta dell'Ente Parco ai sensi dell'art. 14 - "Nulla osta e valutazione d'impatto ambientale" delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano del Parco Arcipelago Toscano approvato con Delibera di Consiglio Regionale della Toscana n. 87 del 23.12.2009 e pubblicato sul BURT n. 4 del 27.01.2010 e sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 del 26.01.2010.Si comunica, infine, che, vista la documentazione progettuale ed ambientale, in considerazione del fatto che l'area oggetto di intervento non ricade ma risulta essere limitrofa ad una piii ampia zona individuata come Sito di Importanza Comunitaria - SIC e/o Zona di Protezione Speciale - ZPS, per quanto di competenza, questo Ente ritiene che possa essere esclusa la presenza di effetti negativi significativi sull'ambiente, tali da richiedere per la loro precisa individuazione e valutazione, e per l'individuazione delle eventuali misure di mitigazione ad essi relative, l'elaborazione di uno studio di impatto ambientale e lo svolgimento di una procedura di valutazione ...". Per quanto riguarda le correnti marine nella stessa documentazione e presente la relazione generale Ol_A3_Rel_escl VIA, che riporta it confronto trail vecchio progetto ed it nuovo (p. 19, 20, 21) ed it rinvio ad una specifica relazione sulla diffusione della salinita 16_A15. In particolare nelle figure 1 e 2 a pagina 20 della relazione generale si rappresenta come "con l'allungamento della condotta, lo scarico raggiunge una zona priva di Posidonia oceanica e confluisce in un'area caratterizzata da un forte idro dinamismo legato alle correnti che lambiscono it Golfo Stella." Lo studio delle correnti a stato sviluppato nel documento 16_Al 5 Studio della diffusione della salinita a cui si rimanda per maggiori dettagli ed in cui sono riportate le modellazioni effettuate nelle varie ipotesi di esercizio. Analoghe considerazioni sono da farsi relativamente allo schema di esercizio degli scarichi (concentrato salino e reflui di fognatura) e sull'utilizzo delle due condotte sottomarine. Si fa presente, infatti, che dagli elaborati allegati, gli impatti a mare vengono analizzati solo sulle praterie di posidonia e solo per quanto riguarda l'andamento della concentrazione salina del flusso di salamoia e non Oa per la sommatoria dei due scarichi. Per quanto riguarda gli effetti in fase di esercizio si rimanda sempre alla relazione generale 0 l_A3_Rel_escl VIA allo specifico paragrafo 5.5.2 IMPATTI AMBIENTALI FASE ESERCIZIO E MANUTENZIONE a pag. 41 ed it paragrafo 6.2 MISURE PER LA FASE DI ESERCIZIO a pag. 51. Inoltre, sempre it documento 16A15 riporta nel paragrafo 3. CONSIDERAZIONI SULLO SCARICO FOGNARIO a pag. 27, quanto segue: "Con la nuova soluzione progettuale viene convogliato lo scarico dei liquami all'interno della tubazione di scarico della salamoia; tale soluzione ha un duplice effetto positivo: 1. Abbattimento della carica batterica che, percorrendo la condotta lunga 1650 m circa, viene in contatto con una soluzione salina ad elevata concentrazione (55 g/l circa ovvero 55000 ppm) e quindi viene abbattuta prima dell 'immissione in mare. 2. Il liquame viene diluito, notevolmente, rispetto al precedente scarico; infatti, considerando i seguenti dati di calcolo.; - portata di liquame: 5-10 Us in tempo asciutto (con concentrazione di BOD ipotizzabile in circa 200 mg/1 considerando che trattasi di un liquame per lo pill di "tipo civile') fino a 50 Vs in tempo di pioggia; - portata di scarico variabile da 120 a 170 1/s ovvero: portata della salamoia +portata del liquame; Con tali valori si ottiene una concentrazione di BOD allo scarico stimabile tra 10 e 15 mg/l, entro i limiti del D.Lgs. 152/2006, senza considerare l'effetto di degradazione e diluizione nel moto in condotta e la diluizione in mare a valle dei diffusori." Il fatto, inoltre, che tra le misure di mitigazione che dovrebbero costituire aspetti prescrittivi cke dovranno essere ulteriormente approfonditi ed applicati nelle successive fasi di progettazione dell'intervento, siano elencati interventi di piantumazione di Posidonia oceanica e che per questi ultimi si precisi che i risultati in termini di successo, in base ai dati disponibili su scala mondiale, restano alquanto contrastanti, desta qualche forte perplessita sull'opera e, per tale ragione, si chiede di approfondire ed ampliare gli studi sull'area a mare e le possibili ripercussioni sull'ambiente marino e sulle coste circostanti. Nel parere PNAT e stato riportato un estratto (p. 43) della relazione 05_A3c, peraltro gia allegata alla verifica di assoggettabilita del 2017 e pertanto esaminata, in cui si parla in generale degli indirizzi per la piantumazione della Posidonia oceanica e si citano dati di letteratura. Si trascurano per() le altre relazioni di approfondimento e aggiornamento presenti nella documentazione che riportano it resoconto del progetto sperimentale operato a partire dal 2017 nel golfo di Lido di Capoliveri: 06 A3d, 09_Progetto Pilota_l e 10_Prog pilota_2. Da queste relazioni si puo concludere the e stato possibile individuare un sistema tecnico di ripiantumazione in grado di resistere alle forti mareggiate e con percentuali di attecchimento a due anni del 55% che assicurano quindi la corretta ripresa delle fanerogame oggetto di studio. Come non sottolineare it fatto che l'allungamento della condotta di scarico, oltrepassando it limite inferiore della prateria, si trova a diffondere e diluire la soluzione ipersalina in un'area totalmente priva della pianta protetta con evidenti vantaggi per l'ecosisterna complessivo. Risulta sicuramente necessario tale approfondimento pill che nella fase di costruzione, limitata nel tempo, in quella di funzionamento dell'opera a pieno regime indipendentemente dal fatto che le "sostanze restituite in mare" si configurano o meno come inquinanti. Infatti nelr analisi degli effetti non sembra sufficiente escludere eventuali impala sull'ambiente solo in funzione della catalogazione delle sostanze come inquinanti o meno. Per tali rilievi si rimanda ai seguenti documenti citati: 1_A3_Rel_escl VIA (relazione generale) e 16_Al 5 (Studio della diffusione della salinita). Alla luce dei chiarimenti sopra riportati e ritenuto che la variante sia migliorativa rispetto alle criticita evidenziate nel parere in oggetto, Vi chiediamo di voler riconsiderare la posizione espressa nei contributi gia trasmessi. Con l'occasione porgiamo distinti saluti.
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STEFANO BALLARINI pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 5:29
È bene chiarire che tutte le ditte installatrici impianti di condizionamento e riscaldamento possono applicare lo sconto del 65% come da legge 34 del 2020 detta(ecobonus) in fattura previa autorizzazione della banca e dichiarazione del beneficiario dell'eco onus all'agenzia delle entrate, pagamento della differenza chiaramente tracciabile con bonifico bancario. Per Elbatermoidraulica Stefano Ballarini
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Amministrazione Comunale Portoferraio pubblicato il 18 Febbraio 2021 alle 5:21
‼ Aggiornamento situazione COVID alle ore 20.30 del 17 Febbraio 2021 Oggi si registrano 3 NUOVI CASI POSITIVI: si tratta di persone residenti o domiciliate nel Comune di Portoferraio. Alcune di queste si trovavano già in isolamento poichè contatti stretti di casi positivi. ❗❗Ricordiamo che la Toscana é in ZONA ARANCIONE!! ➡ Continua il tracciamento dei contatti stretti di persone positive e l'effettuazione dei tamponi presso il presidio ospedaliero. Si ricorda l'importanza di rispettare le misure di quarantena, anche in attesa di decreto dell'Azienda Sanitaria. ❗️Richiamiamo l'attenzione sull'importanza di comportamenti responsabili: indossare la mascherina, evitare assembramenti e rispettare il distanziamento. È importante non sottovalutare la situazione!
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isolaoinnamorato da li pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 21:30
Giovanni Arpino va ringraziato. tuttavia va detto che non ho contestato il risanamento della Cosimo. Fa bene Zini a farlo e dare nuova prospettiva. ho detto che ci aveva già messo mano la giunta Ferrari che nel bilancio consolidato nel 2017 aveva, per volontà del commissario prefettizio, appostato specifiche risorse per circa 500.000 euro. Allora non è chiaro chi e perchè dal 2018 non ha provveduto a pagare. Poi però Arpino ci dice che teme la vendetta su Zini perche salverà la Cosimo da parte di chi tra un anno rientrerà, ma se fosse così la cosa sarebbe grave e non ci sarebbe da aggiungere altro. fermo restando che ritorneremo punto e a capo circa il disastro nella manutenzione della città. E voglio chiarire bene non avevo e non ho niente contro la Cosimo. Voglio solo che i ferajesi aprano occhi e comprendano chi porta la responsabilità dello stato delle cose di cui i politici per le loro debolezze portano sicuramente una parte. poi speriamo che a Siena vada tutto bene, anche certe strane alleanze
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Giovanni Arpino da Cosmopoli pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 18:24
Per il Sig. Isolanoinnamorato. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/medici.JPG[/IMGSX] La giunta Ferrari non aveva risolto il problema della Cosimo De' Medici. Chissa perché e chissa per chi? A tal proposito riporto, pari pari, un articolo, a firma Valentina Caffieri, ripreso da Tenews del 20 novembre 2011 che così recitava: PORTOFERRAIO — Non cesserà di esistere la Cosimo de' Medici ma anzi obiettivo dell'amministrazione comunale di Portoferraio è quello di normalizzare la situazione e ripartire ampliando anche i servizi affidati alla partecipata comunale, che attualmente gestisce il porto turistico, i siti culturali e gli impianti sportivi della città. Angelo Zini, sindaco di Portoferraio, oggi, nel corso di una conferenza stampa, dopo il Consiglio comunale del 17 novembre scorso, ha voluto fare chiarezza sulle sorti della Cosimo de' Medici che il sindaco stesso ha sottolineato essere “come un dipartimento del Comune o come un ufficio dello stesso”. In risposta a chi ha criticato l'amministrazione, accusandola di voler affossare la partecipata o a chi diffonde messaggi scorretti (leggi qui l'articolo), il sindaco ha così voluto spiegare ai cittadini il percorso intrapreso e quali sono le condizioni in cui la partecipata si trovava al momento del suo insediamento nel 2019. “La partecipata infatti vantava crediti verso il Comune di Portoferraio per circa 900mila euro, - ha spiegato il sindaco - crediti derivati da fatture non pagate fra il 2001 ed il 2018 dovuti a prestazioni richieste dal Comune ma senza essere stati accompagnati dall'iter amministrativo previsto e perciò difficile da ricostruire a distanza di anni”. Una situazione che, come ha sottolineato Zini, “si è inasprita con la precedente amministrazione al punto tale che la partecipata ha denunciato il Comune per vedersi riconosciuti i pagamenti, senza mettersi ad un tavolo e trovare una soluzione e addirittura l'amministrazione è arrivata a chiedere le dimissioni del Cda”. Zini ha quindi spiegato che le soluzioni che si ponevano per normalizzare la situazione della partecipata che, a causa di questa controversia, ancora deve approvare i bilanci del 2018 e del 2019, erano due: portare in tribunale i libri contabili della società con tutte le conseguenze e incertezze che ne sarebbero derivate per i servizi alla città e per i lavoratori della società oppure riconoscere in Consiglio comunale i debiti fuori bilancio e pagarli. Tuttavia Zini ha spiegato che “i debiti fuori bilancio hanno un iter che deve essere tempestivo e in cui devono essere ricostruite le motivazioni ed i servizi ed essendo passati tanti anni non era possibile procedere per questa strada, che tra l'altro è già stata tentata per ben due volte”. Perciò l'amministrazione comunale ha chiesto un parere ad uno studio legale per trovare una via d'uscita valida e praticabile ad una situazione così complessa. Quindi l'amministrazione guidata da Zini ha deciso di “non riconoscere i debiti fuori bilancio vantati dalla Cosimo, cosa avvenuta nel Consiglio comunale del 17 novembre scorso. La partecipata dovrà quindi cancellare queste poste dal bilancio e andrà in perdita”. Ma ha aggiunto Zini “nel prossimo Consiglio comunale, che si svolgerà entro il 30 del mese, l'amministrazione comunale andrà alla copertura della perdita di esercizio e alla ricapitalizzazione della società partecipata”. "Dopo che quindi la situazione sarà normalizzata – ha spiegato Zini – si procederà ad un nuovo contratto con la Cosimo e l'obiettivo dell'amministrazione è quello di ampliare i servizi della partecipata, aggiungendo la manutenzione del verde della città, le piccole opere di manutenzione, fino ad arrivare anche alla gestione dei parcheggi”. Il sindaco ha inoltre sottolineato come fin dal suo insediamento e anche durante vari Consigli comunali abbia sempre ribadito il fatto che la Cosimo de' Medici per il Comune è strategica proprio per tutti i servizi che svolge e può svolgere per la città. “Come amministrazione ci siamo assunti una grande responsabilità ma abbiamo anche fatto un atto di grande generosità.– ha sottolineato Zini – Si tratta di un percorso che è stato condiviso con il Cda della Cosimo con il quale siamo in quotidiano contatto e con il quale i rapporti sono ottimi”. Il sindaco ha anche detto che valutare eventuali responsabilità di quanto si è determinato riguardo alla società partecipata negli anni non spetta al Comune ma entrambe le delibere di Consiglio comunale, quello svoltosi e quello da svolgersi, saranno poi inviate alla Procura della Corte dei Conti. “A chi critica volendo far passare una realtà diversa – ha aggiunto Zini – segnalo che la delibera di martedì scorso è stata votata solo dai consiglieri della maggioranza. Vedremo se per la prossima, che prevede la ricapitalizzazione della società, ci sarà anche il contributo delle minoranze”. Infine il sindaco ha auspicato che una volta risolta la questione della partecipata, la stessa potrà anche essere importante per attivare alcuni posti di lavoro in ragione dei servizi ulteriori che le saranno affidati dal Comune, spiegando che le assunzioni, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, però dovranno avvenire con le stesse procedure del Comune e quindi rispettando le regole. Caro "Isolanoinnamorato" le consiglio di leggere oltre le righe anche "tra le righe". Come ha fatto a intendere che sono contento? Forse il "troppo amore" la offusca? Mi capisca. Ma non è meglio per un dirigente allontanarsi per un anno e lasciare ad altri la soluzione dei problemi illustrati? Chi avrebbe dovuto mettere, secondo lei, i pareri di regolarità contabile sulle delibere? Forse il Sindaco ? No. Il dirigente? Si . Ma il parere poteva essere negativo e la società rimanere ancora "bloccata". Dopo un anno il dirigente tornerà e, probabilmente l'Amministrazione avrà trovato una soluzione che vedrà espresso, ancora probabilmente, un parere positivo dal sostituto. Risultato il vecchio dirigente di ritorno, potrà inviare bigliettini augurali alla Procura, Alla Corte dei Conti ed alla stampa amica, asserendo che negli atti non c'è il suo parere. La colpa? Ovviamente di chi ha consentito la sua stessa promozione e del soggetto che avrà messo i pareri favorevoli. Come già successo, a quel punto anche al Sindaco e Giunta attuali verrà il "cagotto" che derminerà i cambi direzione come quelli di Peria e Ferrari. Il futuro probabile aspirante sindaco vincerà le prossime elezioni "pigiando " proprio sugli atti adottati per Cosimo e oneri. Il nuovo sindaco dovrà, per riconoscenza, lustrare di nuovo il trono del dirigente "di ritorno" che imperverserà fino alla pensione. Il tutto in ossequio alla teoria di Giambattista Vico e alle buche stradali perenni ed ai semafori eternamente guasti.
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LUIGI LANERA consigliere comunale pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 18:19
UN COLPEVOLE E INACCETTABILE SILENZIO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/lanera.JPG[/IMGSX] Ad oggi , dopo il mio ultimo intervento sulla problematica della Camera Iperbarica , non ho ancora ricevuto risposta dal sindaco Zini responsabile politico della sanità Elbana . Come cittadino , come consigliere comunale e come esponente politico di Fdi sollecito nuovamente il sindaco nel dare risposta ai cittadini Elbani affinché si sappia con certezza quando inizieranno le cure per i pazienti che necessitano di questa apparecchiatura . Chiedo , inoltre, se sono stati sentiti i medici di base dei vari comuni al fine di predisporre un progetto di cure per le varie patologie mediante tale macchinario e di conseguenza si possa finalmente ridurre al massimo la necessità di trasferte fuori Elba dei nostri cittadini . Concludo ricordando a chi ha la responsabilità politica e dirigenziale del nostro ospedale che i cittadini Elbani non sono di serie B ......Ps Ci è stata dato dall Asl un macchinario di elevatissima qualità e quindi pretendiamo che sia utilizzata a breve al 100x100 . Luigi Lanera Fdi
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Alberto Zei pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 17:47
[COLOR=darkblue][SIZE=2] Tra il serio e il faceto del dissalatore di Mola e la “morta gora” del Condotto [/SIZE] [/COLOR] “Innanzi mi si fece pien di fango disse: “Chi se’ tu che vieni anzi ora?” Mentre noi corravam la morta gora” di Alberto Zei Si apprende in questi giorni che lo scorso gennaio è stata emanato dalla regione Toscana un decreto con il quale viene deciso di riprendere i lavori sospesi per la costruzione del noto dissalatore di mola; decisione che si riteneva dovesse essere subordinata ad ulteriori precisazioni e chiarimenti dalle Autorità regionali con maggiori vincoli su questo delicato argomento. Si trattava di tener presente prima di ogni altra azione operativa, le condizioni che erano state stabilite precedentemente dal Consiglio di Stato, sia dal Comune di Capoliveri, sia dalle stesse decisioni adottate dalle autorità competenti della Toscana che nella circostanza aspettavano chiarimenti. Primo lotto del dissalatore Quale accordo A quanto pare quei chiarimenti sono già pervenuti e approvati al punto di autorizzare la Regione Toscana a procedere alla ripresa dei lavori sul sito di mola. Il fatto però, è che i due Comuni interessati di Capoliveri e di Porto Azzurro fino a poco tempo fa non erano ancora ufficialmente a conoscenza di quanto è stato deliberato dalla Regione Toscana. Si ricorda però, che il proseguimento della costruzione sembrava dovesse essere subordinato ad una serie di fattori tutti ancora da accertare. Tra questi va ancora precisato che il Consiglio di Stato aveva stabilito in occasione di un ricorso sullo stesso argomento, che l’avvio dei lavori per la costruzione del dissalatore doveva essere condizionato ad un accordo tra le parti, ossia tra la società committente e il Comune nel quale veniva realizzata l’opera. Lo stesso Consiglio aveva anche inequivocabilmente stabilito che senza quest’accordo i lavori non potevano avere luogo. A quanto pare, fino adesso non è stata stipulata alcuna intesa in tal senso è pertanto la ripresa della costruzione del manufatto appare abbastanza oscura. Né le altalenanti decisioni attraverso i ripensamenti a stretto giro di tempo dei portavoce dell’ Ente Parco evidenziate questa settimana, sulla stampa, possano costituire malgrado gli intenti, alcunché di variato rispetto alla realtà dei fatti, se non in relazione all’ aspetto fiduciario nei confronti di coloro a cui sono stati affidati i beni tutelati. Le varianti Doveva altresì essere valutato l’impatto che la variante urbanistica causata dal dissalatore e dal relativo manufatto, avrebbe potuto avere con il piano operativo regionale di Protezione civile e con quello dello stesso comune di Capoliveri a suo tempo approntato nell’interesse della tutela della cittadinanza, in caso di necessità. Ora, presentare il dissalatore come risorsa idrica che nulla costa agli elbani, ha soltanto uno scopo maliziosamente accattivante per il consenso dell’ opinione pubblica in quanto i costi di esercizio saranno ben altro che gratuiti. Ma anche per la costruzione del complesso industriale e suoi accessori, le risorse erariali di finanziamento non provengono dal pozzo di San Patrizio ma dalle tasse dei contribuenti. In questo senso sarà interessante sapere in che modo sono state spese le somme relative alle varie versioni del dissalatore dell’Elba e in che modo è stato progettato e abbandonato il famigerato laghetto del Condotto. La “morta gora” Si tratta di un progetto errato al punto tale da chiedere ragione della consapevolezza dei progettisti e degli Enti pubblici che lo hanno finanziato con stanziamenti milionari. Adesso la zona è abbandonata e il laghetto così chiamato è ora una morta gora putrescente divenuta una discarica di tutto su una strada impervia che collegava San Giovanni a Monte reciso; strada arbitrariamente interrotta nella parte alta per decisione non certo del Comune di Portoferraio. In quell’ acquitrino si ritiene che nessuno metterà più mano perché a quanto si dice, emergerebbero seri problemi per i suoi inquietanti contenuti. A questo punto sono molti a domandarsi con quali criteri direttivi la società di gestione dell’acquedotto elbano incaricata alla costruzione del laghetto milionario, gestisce il pubblico denaro dedicato ad un’opera come questa, il cui risultato è così disastroso da poter servire soltanto alla emotività romanzesca per chi intende visitare l’inferno dantesco della ”morta gora”. Potrebbe infatti essere utilizzata per un’esposizione a carattere museale dell’orrore, inscenando una rievocazione con qualcuno che questa volta vuole indietro i soldi, nuotando fino alla barca. “Sulle sudice onde già scorger puoi colui che qui s’ aspetta, se il fumo del pantan nol ti nasconde”
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Beyfin da Portoferajo pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 17:35
Confermo quanto detto... Peccato non ho scattato , e me ne pento , fotografie della chiazza ... le avrei pubblicate volentieri...
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Per Massimo da Portoferraio pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 17:06
Si, Edison in via Manganaro a Portoferraio
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isolaoinnamorato da li pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 16:55
per il sig. Arpino Non si sbilanci la ricapitalizzazione della Cosimo era già stata deliberata da un bilancio della giunta Ferrari poi non si è capito che è stato fatto per il rimborso oneri non c'è niente di straordinario, sono dovuti, caso mai è stato assurdo che la dirigenza del comune abbia speso soldi in consulenze legali quando non c'era alcunchè da discutere. Ovvero hanno gettato dei soldi, alla faccia della capacità dirigenziale come peraltro già avvenuto ad esempio per le cause con ESAOM CESA su questione pagamenti TARI, ma se lei è contento dello stato della città, beato lei!
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Ditta condizionatori da Portoferraio pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 14:32
Credo che la ditta MAG Impianti sia in grado di farlo , basta chiamare e chiedere. E' di Portoferraio
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"Zio Mauro" pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 13:15
A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE ! Terra di Siena...........Terra di Siena Naturale............Terra di Siena Bruciata:..........quante sfumature per uno stesso colore scelte sapientemente dal pittore per ragioni sostanziali.....e soprattutto sostanziose...........ecc....ecc...... ma che scelta intelligente 😛
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Massimo da Portoferraio pubblicato il 17 Febbraio 2021 alle 12:46
Sull'isola c'è qualche ditta che installa climatizzatori con cessione del credito? Grazie
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