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113604 messaggi.
X TRAGHETTO da X TRAGHETTO pubblicato il 10 Ottobre 2009 alle 5:43
CONCORDO SU QUANTO DICI SULLA QUESTIONE DI TOREMAR. E TI CONFERMO CHE ANCHE IO HO SENTITO PARLARE DI MEZZI VELOCI, FANNO UN GRAN CASINO E' VERO, MA LA COSA CHE MI PREOCCUPA DI PIU E' L'ONDA CHE CREANO ANDANDO SU E GIU NEL CANALE TUTTO IL GIORNO IN ESTATE. MI PREOCCUPA QUANDO ENTRANO NELLA RADA DI PORTOFERRAIO L'ONDA ANOMALA CHE CREERANNO. IN SOSTANZA VEDO L'ENNESIMA FREGATURA PER NOI. IO NON SONO UN TECNICO MA SPERO CHE CHI NE SAPPIA PIU DI ME POSSA FARMI CAPIRE MEGLIO LA QUESTIONE. CIAO A TUTTI SANDOKAN
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ELBA WORLD da ELBA WORLD pubblicato il 10 Ottobre 2009 alle 4:27
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TRAGHETTI da TRAGHETTI pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 22:54
Nei giorni scorsi è apparso sulla stampa che l'ennesima terza compagnia si sia interessata a fare la linea per Piombino. Mi domando, proprio ora che è in corso la definizione della vicenda Toremar? Era proprio ilcaso? E poi, traghetti nuovi personale nuovo, e ai lavoratori imbarcati sulla toremar chi ci pensa? che fine faranno tutte quelle famiglie? Mi sembra un qualcosa di scentificamente organizzato a tavolino...tipo alitalia....Il colpo finale per affossare la compagnia pubblica! Poi, la ferries o come cavolo si chiama lei, non ha solo mezzi veloci? Perchè se è così allora è tutta una bufala, Ma l'aliscafo quante volte si ferma in inverno per il mare mosso? Quindi c'è tanto sentore di venire a sfruttare il traffico estivo e lasciarci nella ca...a a noi in inverno!!! E poi, quei mezzi veloci, io una volta sul porto di Piombino li ho visti, fanno un casino di nulla..un rumore assordante quando sono in porto e manovrano..... Ma di tutto questo non ne parla nessuno? i nostri rappresentanti a cosa pensano???? W l'Elba
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SCANDALO? da SCANDALO? pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 20:47
Con riferimento all'operazione trasparenza ho avuto modo di vedere gli stipendi del Comune di Campo nell'Elba. Ebbene quasi tutti gli stupendi appaiono giustamente quantificati rispetto alle reali responsabilità eccetto UNO. Quello del Responsabile Area Ufficio SCUOLA E BIBLIOTECA.€ 43.496,28 PER CHI CONOSCE DI CHI STIAMO PARLANDO, SONO UNA VERA ENORMITA'. Detto ufficio di fatto non alcuna responsabilità e i suoi compiti sono veramente miseri.COME NON SCANDALIZZARSI!!!!!PERCHE' NESSUNO SI INDIGNA PER QUESTE INGIUSTIZIE? EGREGIO SINDACO E' VERAMENTE CONTENTO DI QUESTO TRATTAMENTO ECONOMICO PER UN SETTORE .....di scarsissima responsabilità?Perchè vista la laurea in GIURISPRUDENZA non gli si affida l'ufficio LEGALE dell'Ente senza spendere tanti quattrini di noi cittadini????Dia una risposta a noi tutti caro Sindaco, Lei dovrebbe essere maestro nella gestione del personale vista la Sua carriera.La ringrazio fin da ora per quanto potrà chiarire a noi Campesi.
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Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 20:29
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un ricorso amministrativo prodotto da chi vuole tutelare un proprio diritto o interesse legittimo, contro atti della pubblica amministrazione che è presentato al Presidente della Repubblica Italiana. Benché formalmente riferito al Presidente il ricorso è in verità deciso dal Consiglio di Stato. Caratteri Le caratteristiche che rendono ancora attuale questa tipologia di ricorso sono essenzialmente il fatto che il termine per ricorrere è più ampio di quello previsto per il ricorso giudiziale e che non è necessario il patrocinio legale. Si può ricorrere contro un atto amministrativo se questo è viziato per soli motivi di legittimità (art. 8 d.p.r 1199 1971), se si tratta di un atto definitivo o se non è possibile ricorrere contro l'atto per via gerarchica. Il ricorso straordinario al capo dello stato è alternativo alla via giudiziaria, per cui se si utilizza questo strumento, poi non si può più ricorrere ai T.A.R. o al Consiglio di Stato, come se si ricorre a questi, poi non è più esperibile il ricorso amministrativo straordinario al capo dello stato. Non si applica contro gli atti degli enti locali della Provincia Autonoma di Bolzano. Procedura Il ricorso va proposto entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento. Va notificato entro il termine predetto ad almeno uno dei controinteressati (coloro che hanno un interesse contrario a quello del ricorrente, il quale impugna l’atto e ne chiede l’annullamento mentre il controinteressato che ha un vantaggio da quell’atto ha una posizione che collima con quella dell’amm.ne, cioè difende l’atto perché gli dà un vantaggio) e presentato con la prova della notifica all'organo che ha emanato l'atto o al ministero competente. Se presentato all'organo questo lo trasmette immediatamente al Ministero competente. I controinteressati possono entro 60 g.g. presentare deduzioni e documenti. I controinteressati possono accettare la sede giudiziaria scelta dal ricorrente o proporre opposizione per chiedere la trasposizione del giudizio in sede giurisdizionale davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. Nel caso quest'ultimo non abbia giurisdizione poiché l'oggetto della domanda riguardi diritti soggettivi il giudizio continua presso la sede originaria allo scopo di non far perdere la tutela al ricorrente. Terminata l'istruttoria del Ministero entro 120 g.g. dal termine per presentare le deduzioni da parte dei controinteressati, il gravame viene trasmesso al Consiglio di Stato per il parere. La decisione viene emanata sotto forma di dpr del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero e sentito il parere del Consiglio di Stato. Effetti La decisione può essere di vario contenuto: il ricorso può essere accolto, vi può essere la dichiarazione di inammissibilità se si riconosce che il ricorso non poteva essere proposto, ad esempio l’atto non era definitivo, salva la facoltà della assegnazione di un breve termine per presentare all’organo competente il ricorso proposto, per errore ritenuto scusabile, contro atti non definitivi. Se si presenta contro atti non definitivi un ricorso straordinario, il ricorso è inammissibile. Possono essere dedotti i seguenti vizi dell'atto amministrativo : incompetenza relativa, eccesso di potere e violazione di legge, se sono infondati, il ricorso viene rigettato mentre in caso contrario si ha l’accoglimento. Nel caso in cui viene riconosciuto fondato un motivo di competenza l’affare viene rimesso all’organo competente.
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Federica baldetti da Federica baldetti pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 18:41
E'nata l'Associazione l'Amico del Cuore! Ha lo scopo di raccogliere dei fondi attraverso delle manifestazioni sportive e musicali, per far fare ai ragazzi elbani degli esami cardiaci gratuiti . Chi fosse interessato a far parte dell'Associazione è pregato di mettersi in contatto con Federica al 340/9350717 dopo le ore 14.00 o con Alberto 0565/968659
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Senza casa da Senza casa pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 18:30
Sono uno dei tanti senza casa a Portoferaio, fra l'altro appartengo ad una categoria in divisa, volevo ringraziare il Sindaco Peria la sua Maggioranza e l'opposizione del PDL che hanno votato la variante per la zona di Albereto, non capisco il motivo per il quale l'altra opposizione quella di Gente Comune si sia astenuta, pensa caro Fabrizio che io l'ho anche votata!!!! Ora che l'iter è iniziato speriamo che si proceda celermente perchè abitando in affitto e che affitto vi lascio immaginare: Grazie di nuovo da parte mia di mia moglie e del mio piccolo erede
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Gioeledan da Gioeledan pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 17:45
Sono pienamante daccordo con "un Genitore", quando una persona fa un bel gesto,salva qualcuno ecc... è giusto sapere il nome e magari una foto sul giornale per fargli i complimenti che si merita, e perchè se fa qulcosa a delinquere non si può sapere chi è? anzi va protetto come brava persona per il suo gesto.... complimenti alla magistratura!!!! Saluti a tutti.
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SPERANZA da SPERANZA pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 17:34
RRO, ATTORI-DETENUTI E TEATRO IN CARCERE di Davide DE CRESCENZO (Intoscana.it) Con un pizzico di incoscienza, stretti nei loro jeans, non hanno avuto paura di confrontarsi con un mito della tragedia greca come "Ifigenia in Tauride", opera di Euripide il cui primo allestimento risalirebbe addirittura al 414 avanti Cristo. Gli attori-detenuti della Casa di reclusione di Porto Azzurro all'isola d'Elba - guidati dalla doppia regia di Manola Scali e Adriana Michetti - hanno portato sul palco un lavoro corale, riscritto sulle note e il taglio di un grande regista aretino come Massimo Castri, capace di andare oltre i limiti oggettivi di uno spettacolo che solo in parte ha risentito della cronica limitatezza delle risorse economiche disponibili per il teatro in carcere. Gli attori, per esempio, hanno recitato senza costumi con una scenografia scarna ed essenziale. Quasi in "contraddizione" con il nome datosi - "Il Carro dei Tespi" (semileggendario poeta e drammaturgo della Grecia antica, a cui viene attribuita l'invenzione della tragedia greca con la sepazione dell'attore dalla voce corale) - il gruppo teatrale reinterpreta e rafforza proprio il ruolo del coro, chiave narrativa e motore di questa performance teatrale. Sono loro, gli attori-detenuti, circa una ventina, con le loro specificità linguistiche ed espressive a dettare i tempi di una rappresentazione che ruota attorno alla appassionata interpretazione dell'unica vera e brava attrice (Lucia Monaco-Ifigenia) presente sul palco insieme a Giuseppe Insalaco nel ruolo di Morfeo, perno di un'architettura teatrale in cui trovano pienamente senso i sentimenti e le emozioni dei reclusi. Ed è proprio qui la parte più sincera dello spettacolo. La troviamo nella sofferenza di Ifigenia, scampata al sacrificio del padre Agamennone ma creduta morta, lontana da casa e prigioniera ormai di un ruolo (quello di sacerdotessa di Artemide in Tauride) che la porta a reiterare un barbaro rito di sangue contro tutti gli stranieri che approdano nella sua nuova terra e ad essere proprio lei, un tempo vittima, ora carnefice. Ma anche nella disperazione di Oreste, fratello di Ifigenia, accusato di matricidio e incaricato da Apollo di rubare una statua sacra ad Artemide e di portarla ad Atene per liberarsi dai tormenti e dai rimorsi. Senza dimenticare l'amicizia tra lo stesso Oreste e Pilade, compagno di avventure e sventure ("Il saggio sa cogliere l'occasione propizia") del figlio di Agamennone. Su tutto incombe fatale la sorte, positiva o negativa, la forza del destino che porta i due fratelli a ritrovarsi nella "prigione" della Tauride (Crimea), vittime di un destino avverso, ma in grado alla fine di fuggire dopo un riconoscimento che segna per loro l'inizio di una nuova vita nel segno dell'amore fraterno. Lo spettacolo, seguito da un pubblico composto da addetti ai lavori, studenti, insegnanti,volontari, familiari e disabili, si fa apprezzare per la partecipazione corale degli attori-detenuti e per le musiche, originali, composte dai ragazzi della scuola di musica di Donoratico. Restano alla fine i volti "liberati" dal teatro e "liberi" (almeno per un attimo) degli attori-detenuti e un generale senso di unione, quasi catartico, nell'atmosfera soleggiata di un carcere-fortezza affacciato da secoli su uno degli angoli più belli della Toscana. giovedì 8 ottobre 2009 - 01.05 DEDICATO A UNA RAGAZZA DI CAPOLIVERI GRAZIE PRIANTI
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Gianluigi da Gianluigi pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 17:22
Il dibattito aperto dall’intervento di Marchetti merita probabilmente una riflessione più approfondita. E’ necessario, a mio parere, tenere ben distinte la vicenda umana di chi è stato colpito in prima persona da eventi giudiziari avversi, dalla analisi politica su quanto è successo recentemente della nostra isola. Dal lato umano non si può non essere solidali con quanto successo alla famiglia Ageno così come genera turbamento la testimonianza della Dott.ssa Maltinti. Tuttavia questi aspetti, che colpiscono profondamente l’animo, non devono rappresentare lo scudo per non analizzare dal punto di vista politico ciò che è successo in questi anni nella nostra isola. E’ indubbio che le amministrazioni elbane, in un recente passato, siano state devastate da numerose iniziative giudiziarie (che qualcuno in maniera un po’ affrettata ha definito con il termine “Elbopoli”). Molte di quelle vicende sono tutt’altro che chiarite. Puntualmente i politici e gli amministratori locali erano rispettivamente giustizialisti o garantisti in base al colore degli imputati i quali, per la maggior parte, si definivano perseguitati dalla legge. Passata la stagione di veleni nessuno ha ritenuto opportuno analizzare con pacatezza ma rigore quanto era successo. Nessuno da destra a sinistra ha avuto l’ardire di spiegare per quale motivo la Magistratura è intervenuta sull’isola in maniera così devastante. Nessuno si è mai chiesto se, a livello politico potesse esistere un vulnus che potesse giustificare i numerosi interventi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e di conseguenza le azioni della Magistratura. Delle due, una: o esiste una sorta di Spectra livornese che ha partorito un disegno golpistico atto a sovvertire l’equilibrio politico locale, oppure qualche problemino di malapolitica lo abbiamo. E purtroppo esempi in questi anni ne abbiamo tanti, e spesso sotto l’occhio di tutti, come nel caso del mostro di Procchio, o dell’ipertrofico PEEP di Campo. La mala politica non è necessariamente quella cha va contro la legge. Malapolitica comprende tutte quelle azioni (o non azioni) che non vanno verso la direzione del benessere e della tutela del cittadino. Anche in questo caso esempi ne abbiamo da vendere. Dalla pluriennale difficoltà di assicurare la continuità territoriale agli elbani, non essendo in grado di mettere a disposizione ai residenti trasporti degni di questo nome, all’incapacità di un sviluppo turistico all’altezza di una delle zone più belle d’Europa, dall’attenzione verso temi sociali in un’isola che di inverno si scopre sola, alla devastazione ambientale cementizia degna dei palazzinari romani degli anni ‘50. Non possiamo quindi certo meravigliarci se, in un modo così improvvisato di gestire la “cosa pubblica”, si sia incappato nelle “attenzioni” della Magistratura. Solo attraverso un approfondito esame di coscienza di tutta la politica locale, che vada oltre le convenienze personali e le ideologie, si può girare pagina e guardare al futuro con più serenità. Gianluigi Palombi
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Utente della strada da Utente della strada pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 17:14
Come molti anche io sono perfettamente conscio che l'Elba ormai è precipitata nel terzomondismo per i colpa dei servizi offerti ai propri abitanti e ospiti. La nostra paura a discutere e protestare ci regala ogni giorno perle di disservizi vari e niente ormai dovrebbe più farmi indignare. Oggi invece dopo 25 minuti di sosta forzata ad un cantiere della Sales ( Terna ) mi sono arrabbiato ed ho pensato di prendere " carta e penna " per denunciare a voi il fattaccio. Ma è mai possibile che i nostri amministratori ( Rio Marina) non si rendano conto che 2 , dico due semafori, nell'arco di 400 metri siano troppi e che il disagio causato agli automobilisti è enorme. Perchè non si obbliga questa gente a sincronizzare i semafori o addirittura, vista la distanza, a usarne uno solo ? Perchè quando questi lavoratori debbono usare le due carreggiate in contemporanea per lavori particolari non lo fanno di notte per alleviare al mininimo i disagi ? So che tutto, come sempre, rimarrà lettera morta, ma se non altro ci ho provato. :bad: :bad: :bad:
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CARLO da CARLO pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:57
DOMANI,[SIZE=3][COLOR=darkred] SABATO 10 E DOMENICA 11 OTTOBRE [/COLOR] [/SIZE] , SE IL TEMPO CE LO PERMETTE, L'ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA SCENDE IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA CON LA CONSUETA VENDITA DELLE MELE PER DARE UN'AIUTO ALLA RICERCA...MI RACCOMANDO VENITE IN TANTI COME DEL RESTO AVETE FATTO ANCHE NEGLI ANNI PASSATI, LA GENTE DELL'ELBA SI E' SEMPRE DIMOSTRATA SENSIBILE A QUESTO PROBLEMA E NOI RINGRAZIAMO ANTICIPATAMENTE, PERCHE' SAPPIAMO CHE VERRETE IN TANTI... GRAZIE E CI VEDIAMO NELLE PIAZZE DELL'ELBA SABATO E DOMENICA.
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Yuri da Yuri pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:45
[FONT=comic sans ms][COLOR=red]Yuri cosa rispondi? Prima eri sempre presente su questo blog e ora da eletto...........[/COLOR] [/FONT] Ora, da eletto, sono un pochino più impegnato... 🙂 ..e in più, con l'ADSL rotta..... Comunque ti rispondo volentieri: per quanto riguarda la differenziata, così come per gli altri problemi "grandi", stiamo lavorando a pienissimo ritmo. Sui rifiuti le difficvoltà sono spesso enormi, e trovare delle soluzioni immediate è impossibile: per il 17% di differenziata, posso ad esempio dirti che a tale risibile percentuale contribuiscono anche 1.400 tonnellate di posidonia spiaggiata (90% acqua e preziosa sabbia) che ci sono costate non solo la bellezza di 380.000 euro di solo smaltimento, ma che, finendo nell'indifferenziata, abbassano non poco la percentuale totale. Problema che ho personalmente sollevato in consiglio comunale, e su cui c'è chi lavora con grande competenza e impegno. Quanto poi alla frase "il volontariato non è della maggioranza", scusa ma non la capisco. Il volontariato deve essere patrimonio di tutti. Anche suddividere correttamente la spazzatura è, in fondo, "volontariato".... e senza la collaborazione dei cittadini, le percentuali difficilmente si alzeranno. Che piaccia o no, non si può solo pretendere dallo "Stato": ci sono dei limiti oggettivi. Possiamo pretendere che i soldi pubblici siano spesi bene, anzi, al meglio possibile: poi però, dobbiamo anche metterci del nostro. Chi vuole e chi può, ovviamente, senza obblighi se non quelli derivanti dall'evangelico sentirsi "uomini di buona volontà". Da parte mia, cercherò come più volte detto di coordinare certe operazioni di pulizia, specie di spiagge e coste, e anche coi volontari, in modo ciclico e continuativo, fornendo mezzi e supporto logistico per quanto mi sarà consentito dal mio piccolo ruolo pubblico. Per ora, credo di averlo fatto abbastanza bene, grazie soprattutto alle tante persone "di buona volontà" che sono state capaci di guardare alla sostanza delle cose. 🙂 Ps: approfitto per un particolarissimo ringraziamento a Giovanni Muti, che così come Francesco Miliani e tanti altri ha dimostrato con i FATTI che si possono fare tante cose, tutti insieme, per il bene di tutti... 🙂 🙂 🙂
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Vinello da Vinello pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:41
Per il genitore preoccupato: uno dovrebbe anche controllare i propri figli!!!
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Trasporti scolastici da Trasporti scolastici pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:38
Trasporto scolastico gratuito, sicuro ed obbligatorio Mimmo DIDONNA Codacons Settore scuola sicura [SIZE=1]Con il decreto ministeriale (Lavori Pubblici di concerto con la Pubblica istruzione) 18/12/75 (G.U. nr. 29 del 2/2/76) [URL]http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dm181275.html[/URL] avente titolo "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica" , oltre a stabilire le caratteristiche dell'edilizia scolastica (dimensione e caratteristiche delle aule, dei corridoi, delle aeree verdi, delle mense, delle cucine, delle palestre, degli uffici, dei laboratori, dei corridoi, delle scale, del mobilio, della qualità dell'aria, dell’illuminazione, benessere termoigrometrico, antinfortunistica, 20 gradi e 45-55% di umidità, ecc.), furono fissati, secondo le considerazioni ed i principi stabiliti dalla stessa norma (punto 1.1.2.), i principi di localizzazione (bacino d'utenza) delle scuole (punto 1.1.) stabilendone le distanze ed i tempi massimi di percorrenza (tabella 1 - distanze : materna 300 mt.; elementari 500 mt.; medie inf.1000 mt.; medie sup. Non previste. tempi di percorrenza con mezzi di trasporto: materna Non previste; elementari: 15'; medie inf. 15'-30'; medie sup. 20'-45'.). Nello stesso decreto, al fine di evitare un eccessivo frazionamento delle attrezzature scolastiche, inopportuno sotto il profilo didattico ed economico, fu ammessa una deroga purché l'ente obbligato (Comuni e Provincie) istituzionalizzi e gestisca un servizio di trasporto gratuito per gli alunni della scuola materna e della scuola dell'obbligo. (punto 1.1.3.) I suddetti principi ed indici restano ancora in vigore, come all'art. 5 comma 3 Legge 23/96 [URL]http://www.edscuola.it/archivio/norme/leggi/l023_96.html.[/URL] Anche se il citato D.M. risulta abolito (con riserva) dall'art. 12 comma 5 della Legge nr. 23/96, il fatto che il Ministero della PI non abbia ancora emanato le norme quadro nè le Regioni e le Province autonome abbiano fatto altrettanto con le relative specifiche e conseguenziali norme tecniche esecutive (art. 5 commi 1 e 2 Legge 11/01/96 nr. 23), fa sì che gli enti competenti debbano prendere in considerazione gli indici di riferimento sopra specificati, come espressamente previsto fino all'approvazione (ripeto, non ancora avvenuta) delle norme tecniche regionali. Infatti, non può essere lasciato un vuoto normativo fino alla definitiva chiusura della questione da riformare. Bene. Chiarito il fatto che il DM del 1975 è attualmente ancora vigente ed imperativo, oltre che obbligatorio, passiamo alle considerazioni utili per valutare l'obbligatorietà, le caratteristiche e l'opportunità della fornitura del servizio di trasporto pubblico scolastico. 1) almeno per la scuola dell'obbligo, tenuto conto di quanto segue: che non si possono obbligare i genitori a dotarsi di autovettura; che possono esserci condizioni meteo proibitive; che non si può intralciare il traffico davanti alle scuole e delle questioni d'inquinamento; che la politica attuale è quella di favorire il trasporto pubblico collettivo su quello privato individuale; che non si possono inviare a scuola i bambini da soli per ovvie ragioni di sicurezza (pedofilia e problemi vari); dell’eventuale necessità di pagare almeno due abbonamenti (mamma e figlio/i) al mezzo pubblico generico; che le distanze dall’abitazione alla fermata del bus e dalla discesa dal bus alla scuola spesso superano le distanze e i tempi di percorrenza massimi previsti dal D.M; ne consegue che il trasporto scolastico deve essere assicurato e Gratuito. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali non possono beneficiare di due deroghe ( eccessivo frazionamento ed obbligo di istituire il trasporto) a totale discapito dell'utenza. Se, data l’autonomia scolastica e considerato il criterio della territorialità (carta dei servizi scolastici - punto 4 del DPCM 7/6/95) [URL]http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpcm7695.html,[/URL] l'utente ha la possibilità di scegliere una scuola sita nel bacino d'utenza, non si capisce perché dovrebbero esimersi dall'istituire il servizio di trasporto (scolastico) gratuito. 2) Per gli Istituti superiori, se non rientranti nella scuola dell'obbligo (salva riforma Moratti in itinere), vale il discorso precedente eccetto per il fatto che, essendo gli studenti autonomi negli spostamenti, le istituzioni invece di mettere a disposizione un trasporto scolastico per derogare alla localizzazione degli edifici, devono garantire che i collegamenti ad opera dei mezzi pubblici siano compatibili con i previsti tempi massimi di percorrenza e prevedere forme di pagamento agevolative (abbonamenti per studenti). Ora passiamo alla sicurezza del trasporto. Siccome il datore di lavoro (D.S.) è responsabile (obblighi) anche dell'infortunio che si verifichi mezz'ora prima o dopo l'orario di lavoro (di lezione) - cd. infortunio in itinere ed avvenuto sul percorso di andata e ritorno dal lavoro - anche se il trasporto è istituito e gestito (appalto) da altro datore di lavoro (funzionario responsabile del Comune o Provincia), il D. S. è tenuto a verificare che lo stesso trasporto sia effettuato con mezzi idonei ed omologati per la specifica funzione e che tali mezzi, potenzialmente, non possano procurare degli infortuni ai trasportati. Le caratteristiche tecniche di autobus e scuolabus sono stabilite dal Codice della Strada e relativo regolamento (che prevede che l'autista debba essere munito di idoneo CAP - Certificato di Abilitazione Professionale), nonché dal Decreto Ministero trasporti 18/04/1977 (G.U. 19 maggio 1997 nr. 135) e successive modifiche ed integrazioni. Per scuolabus e miniscuolabus, al contrario degli autobus, sono state dettate una serie dì caratteristiche tecniche costruttive ed ergonomiche idonee a garantire la sicurezza della tipologia particolare di utenza (bambini): colorazione giallo limone che identifica il particolare pericolo connesso all'imprevedibilità dell'utenza del trasporto, pianale basso, finestre ampie, sedili ergonomici, ecc.. E' superfluo specificare le motivazioni che hanno indotto il legislatore a prevedere tali caratteristiche. Vi è solo il dato di fatto che molti bambini, cadendo dai gradini (alti) dei pullman gran turismo, utilizzati per il trasporto al posto degli scuolabus, si sono fatti seriamente male: ma le potenziali denuncie sono state subito messe a tacere facendo intervenire immediatamente le assicurazioni a liquidare con celerità il danno. Quindi e pacifico che il trasporto scolastico, anche se affidato a ditte private, per essere sicuro e di qualità, deve essere effettuato con mezzi omologati scuolabus o miniscuolabus ed aventi le prescritte caratteristiche tecniche. Infatti, tale pacificità era stata ratificata ed affermata con il D. M. trasporti 02/02/96 (G.U. 26/02/96 nr. 47) che prevedeva l'effettuazione del trasporto scolastico solo con gli scuolabus. Poco tempo dopo, sulla spinta di alcuni Comuni, il ministero con D.M. 29/04/96 (G.U. 8/5/96 nr. 106) ha sospeso l'applicazione del predetto decreto stabilendo anche che i trasporti con scuolabus dovevano essere effettuati in condizioni di sicurezza idonee a garantire la protezione dei soggetti trasportati. Con D.M. 31/01/97 (G.U. 27/02/97 nr. 48) il Ministro dei trasporti, senza aver concertato con il Ministro della Pubblica Istruzione, ha abolito il D.M. del 02/02/96 ed ha stabilito che il trasporto scolastico può essere effettuato sia con scuolabus o miniscuolabus, che con autobus o anche (addirittura!) con autovetture in barba a tutti i concetti ed ai rischi su esposti. Grazie alle nuove norme, infatti, i Comuni, hanno immediatamente appaltato il servizio di trasporto a ditte private utilizzando autobus gran turismo che, come è noto, hanno pianali altissimi (sotto vanno i bagagli), sedili per adulti, vetrate non ampie e non idonee per i soccorsi e, inoltre, non hanno la colorazione gialla che identifica il particolare trasporto: insomma non hanno alcuna delle caratteristiche previste per gli scuolabus. Veramente intelligenti e volpini. Di contro, i D.S., convinti di non aver alcuna responsabilità connessa al trasporto, non rilevano il rischio, non si adoperano affinché lo stesso sia eliminato ai sensi del D. Lgs. 626/94 e nemmeno lo segnalano ai Comuni che non sono datori di lavoro dei bambini scolari, in barba a quanto previsto dall'art. 2 lettera g della 626 e da altre disposizioni. Praticamente: il Comune (o la Provincia) non si interessa perché il ministro dei trasporti con il DM del 1997 gli ha fornito la scappatoia; il D.S. se ne lava le mani pensando di non doverne rispondere e, di conseguenza, il trasporto dei bambini non è sicuro. Si tratta, in sostanza, di un vero e proprio abuso e di un sopruso che, dall’essere un provvedimento provvisorio limitato all'anno 97-98 (vedi preambolo DM 29/4/96) (per garantire alcuni aspetti), ha poi assunto una veste definitiva alla stregua dell'inno Nazionale (quando fu istituito l'inno nazionale, vi erano due correnti: una pro-Mameli e l'altra pro-Nabucco. Con Decreto istitutivo di tipo provvisorio fu deciso, allora, che si adottasse Mameli , ma tale provvisorietà è durata fino ai giorni nostri ).[/SIZE]
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LOREDANA da LOREDANA pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:29
E' veramente un pregevole lavoro... le immagini e foto sono eccezionali. Bravi anche per l'intento di fornire uno spazio di ricerca comune! A presto Loredana
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Campese da Campese pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 16:15
Allora, i centauri, se così possiamo definirli, dovrebbero essere persone più mature, almeno all'anagrafe, ma non si dimostrano tali. I vari P., S. e c. dovrebbero prestare più attenzione al prossimo, poichè della loro vita indubbiamente possono disporne come meglio credono. Non costrigeteci ad intervenire legalmente.
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ASA Informa da ASA Informa pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 14:52
[SIZE=4][COLOR=darkblue]CAUSA GUASTO ALLE LINEE TELEFONICHE, OGGI IL CALL CENTER NON E’ STATO ATTIVO DALLE 8 ALLE 13 [/COLOR] [/SIZE] Livorno, 9 ottobre 2009. ASA SpA informa che oggi, venerdì 9 ottobre 2009, non ha potuto garantire il servizio di call center dalle ore 8:00 alle 13:00 a causa di un guasto che ha interessato le linee telefoniche. L’azienda si scusa con la cittadinanza.
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Soloxlelba da Soloxlelba pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 14:05
Consumi elettrici in forte calo in Italia Energia elettrica: in forte calo la domanda a settembre Diminuisce del 6,9% il volume di energia elettrica richiesta in Italia nel mese di settembre, pari a 26,9 miliardi di kilowattora, rispetto ai volumi consumati nello stesso mese dell'anno precedente. Il calo della domanda è ancora piu' rilevante se si tiene conto della temperatura media mensile, superiore di oltre due gradi rispetto all'anno passato: in questo caso la variazione è pari a -8,4%. Come vi ho fatto notare una altra volta,a mio parere, non serve una nuova tratta elettrica all'elba in questo momento. Sia con i tralicci che interrata. 🙂 Saluti
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mamma in.....ta da mamma in.....ta pubblicato il 9 Ottobre 2009 alle 13:18
A proposito del pagamento del pulmino.....esiste una legge che prevede il trasporto gratuito per le scuole dell'obbligo,quindi svegliamoci e andiamo a far casino dal caro segnini.......meno male che doveva cambiare campo,siiii ma in peggio!!!!!!!! bad:
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