Il codice penale prevede diverse ipotesi di corruzione.
Questi i tipi di corruzione presenti nel nostro ordinamento
318 c.p. – Corruzione per l'esercizio della funzione. (Corruzione per un atto d'ufficio)
319 c.p. – Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.
319 ter c.p. – Corruzione in atti giudiziari.
Art. 319-quater. c.p. Induzione indebita a dare o promettere utilità.
320 c.p. Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
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La grande curiosità che mi accompagna in quest'ultimo periodo è che i tanti che applaudono il green pass per i traghetti non si siano battuti da giugno con l'inizio della stagione estiva per introdurlo,nessuno "scienziato" ha tirato fuori dal cilindro un'iniziativa così???Tutti zitti perché in quel periodo sparisce ogni cosa e tutto è concesso.Bene... adesso che siamo in pochi e d'inverno nessuno deve"fare cassa" andiamo in letargo!!! Voglio vedere se questa situazione durerà fino ad aprile/maggio leggerò ancora questi messaggi.Alla cattiveria che aleggia in questi anni non c'è vaccino che tenga!!!
Scritta di pessimo gusto perché atto vile e inutile, comunque non nascondiamoci dietro ad un dito, non è un pensiero così raro tra i Portoferraiesi.
Buon Santo Stefano
Qui non ci sono né vincitori né vinti,poi quel termine "no vax",usato con disprezzo,ignoranza,cattiveria: che ti interessa se non chiedono green-pass? Sei vaccinato da capo a piedi.
Invece di aver così paura dei non vaccinati,quasi come se fossero degli assassini dei delinquenti,fatti un esame di coscienza e ti renderai conto che più che del virus,c'è da preoccuparsi di questo clima di odio fomentato e autorizzato dai principali media che vengono strapagati dal governo, per creare queste spaccature sociali.
Ricorda di come eravamo prima del 9 marzo 2020 e confronta con quel che siamo diventati oggi: non c'è green-pass che tenga.
Carissimo sembra che Lei non sia aggiornato sulle ultime notizie mediche. Lei il covid lo può prendere sia se è vaccinato, sia se non è vaccinato, non c'entra niente la gente non vaccinata, il virus circola ugualmente anche tra i vaccinati. Purtroppo questo dato si sa da Luglio, ma in Italia hanno cercano in ogni modo di tenerlo nascosto. Le parla uno che è vaccinato e che non ha paura dei no-vax, ma anzi delle abitudini malsane di chi con il green pass si è sentito immune.
Sembra che i no vax elbani abbiano vinto senza neanche bisogno di un atto formale: a parte i primissimi giorni di vigore della norma, sui traghetti nessuno controlla più il green pass. E siamo a 54.000 contagi giornalieri e alle soglie di un nuovo lockdown. Ci sarebbe anche l’obbligo di portare sui mezzi pubblici la mascherina FFP2 - giusto o sbagliato che sia - e anche qui, pure se basterebbe uno sguardo quando si entra, nessuno controlla nulla. Le solite cialtronate e illegalità di queste prade. Ma qui le regole è in grado di rispettarle qualcuno? Io che sto attento e sto alle regole devo rischiare di prendermi il Covid perché c’è gente che ha paura di una punturina e gente che non ha voglia di fare il suo lavoro?
SCRITTA OFFENSIVA CONTRO IL SINDACO SUL MURO CIMITERIALE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/muro.JPG[/IMGSX]
Scritta offensiva contro la persona del sindaco, Angelo Zini ,una volgare accusa che è apparsa questa mattina di Natale sui muri del cimitero della Misericordia a Portoferraio .
Un atto di vile vandalismo che indigna tutta la comunità e di cui ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano a risalire ai responsabili.
La redazione di camminando esprime la propria solidarietà verso il primo cittadino
IL TRADIZIONALE BAGNO AUGURALE DELL’EX SINDACO FERRARI ...
Ed anche per questo Natale 2021 missione compiuta nel rispetto delle norme di sicurezza: ambulanza con medico a bordo e pattuglia di carabinieri..
E’ successo come ogni anno stamani intorno alle 11 alle Ghiaie in una giornata piovosa con mare calmo forza olio, che l'ex Sindaco Mario Ferrari, e i consueti inseparabili amici tra cui non poteva mancare l’inossidabile Fornino , che novelli Argonauti con alto sprezzo del pericolo si sono gettati tra le non proprio tiepide onde del mare nostrum per augurare a tutti i Ferraiesi un Buon Natale e un 2022 colmo di speranze, , in sintesi un tuffo ed una nuotata veloce per poi di corsa raggiungere la postazione dove ad attenderli oltre ai servizi di sicurezza c'era un corroborante bicchiere di vin brulè…. Qualcuno dal bordo spiaggia ha evidenziato sorridendo una doverosa quanto mai opportuna constatazione ….ma gli altri tra politici attuali, minoranze gruppi misti e comandanti marittimi...tutti assenti ? Pensare che per gli attuali reggenti poteva essere l'occasione per produrre uno spot ideale per mostrare ai cittadini di Cosmopoli ,plagiando La venere del Botticelli, come loro finalmente risorgeranno dalle acque……ma va bene lo stesso .....sarà per il prossimo tuffo…..ci contiamo…
La tua credibilità l'hai persa completamente non accettando l'invito a bere un caffè insieme dicendo che te non bevi questa bevanda. Ti ricordo che nei bar si può consumare altro, io all'appuntamento c'ero, ma nessuno delle persone presenti mi si è avvicinato.
PS- Un saluto dalla mia "baracca" di campagna.
Ti ricordo che fin'ora... Casa ne hai una. Ma fingendo di crederti allora usufruirai anche te della riduzione DEL L'IMU.
BUON NATALE
[COLOR=darkblue][SIZE=2] IL NATALE DI UNA VOLTA……QUANDO VERAMENTE ERAVAMO POVERA GENTE… [/SIZE] [/COLOR]
Ogni anno in questi giorni mi piace ricordare la mia gioventù quando nella seconda quindicina di Dicembre Firenze come ogni altra città o paese d’Italia Arrivava il giorno di Natale
Tutte le strade erano un via vai di persone indaffarate, gli abeti sembrava camminassero da soli in braccio a gente che li aveva appena acquistati, di tanto in tanto la musica di "Tu scendi dalle stelle" richiamava all'atmosfera della natività incombente: la suonavano gli zampognari, con i loro vestiti di pelle di pecora o capra, i loro strani calzari legati sino sotto le ginocchia che gli fasciavano le gambe coperte da grossi calzettoni di lana grezza ; a noi bambini piacevano gli zampognari e ci chiedevamo come facessero a suonare senza mai (in apparenza) prendere fiato.
Ricordo che ogni chiesa aveva un suo presepe, chi grande, chi piccolo, chi di gesso, chi di cartone ma tutti egualmente belli e significativi.
Una settimana circa prima del 25 immancabilmente arrivava a casa il babbo con l'abete, solitamente lo metteva in salotto, la stanza più grande della casa…poi la sera il babbo tirava fuori dallo "stanzino" un grosso scatolone, dove ogni anno venivano riposte con la massima cura avvolte meticolosamente nella carta di giornale le palline colorate, il puntale, le candeline di cera mezze consumate dalle feste precedenti, ed i fili argentati.
Il "mi babbo" quindi prendeva un vecchio scaleo di legno ed iniziava a "vestire" l'albero, mentre io e i miei fratelli entusiasti partecipavamo passandogli le palline e le altre cose che ci chiedeva in ordinata sequenza.
Una volta esaurite le scorte dello scatolone si metteva appeso ad una fronda dell’abete qualcosa di nuovo comperato per l'occasione, perché era tradizione che ogni anno bisognava rinnovare qualcosa, avrebbe portato fortune e prosperità. Il tocco finale era un sacchetto di cotone idrofilo che babbo stiracchiava e poggiava su rami simulando la neve.
Poi finalmente ecco il giorno di Natale…. dopo una notte insonne, ci si alzava di buon'ora si faceva colazione con la cioccolata bollente ed una fetta di torta fatta dalla nonna , quindi, sotto gli occhi vigili della mamma, s'indossava il vestito delle grandi occasioni con la camicina bianca, la cravatta color argento (a sciacquone) e si andava in chiesa per la funzione.
Qualche tempo dopo ci ritrovavamo a casa dove alle tredici precise con i nonni, gli zii, i cugini, dopo avere acceso le candeline dell'abete si mangiava tutti insieme e ci si scambiavano i modesti regalini.
Ecco amici miei il Natale di una volta più o meno era tutto qui , una festa semplice, dedicata interamente alla famiglia senza la distrazione moderna di Tv Telefonini ecc.. cc.…….
Ho voluto riproporre questo ricordo proprio in questi giorni di pandemia per regalarlo a chi ha vissuto quei tempi lontano dalla modernità , lontano da virus e da clausure , ed approfitto per dirvi che se torniamo per qualche tempo ad essere umili e rispettare le regole, ad accontentarci di quello che oggi “passa il convento”, forse ce la faremo ….. ascoltate come nell’aria purtroppo non risuonino le vecchie zampogne dei pastori ma solo un ricorrente lamentar di sirene ed il battere ossessivo delle pale di un elicottero.....ma
Il Natale passerà ugualmente , è vero saremo lontani fisicamente ma forse più vicini col cuore .
Tanti auguri se potete…..
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Ribadiamo con forza la richiesta di attenzione e precauzione da parte di TUTTI I CITTADINI ad avere comportamenti responsabili in ogni conteso!!!!!! 3 su 4 ce l'avevano,i cittadini hanno compreso.
A "Nonno" Fabrizio .........la letterina
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/vecio.JPG[/IMGSX] Caro Nonno, quanto mi è piaciuta le Tua letterina, speriamo che i destinatari, molti di "udito torpido", leggano le Tue sagge e giuste parole, riflettendo affinché facciano quello che il buon senso di un vero padre di famiglia farebbe, pensando ed agendo sul vero interesse della collettività che non desidera essere vessata da "inappropriate ed inutili", quanto costose edificazioni, a solo vantaggio di pochi, e operino invece sulle tante carenze che vediamo tutti i giorni (sanità, strade, ambiente, ecc....).
Che la Tua letterina abbia la lettura e l'ascolto che merita.
Resta sempre sulla cresta dell'onda, ed io non mancherò di evidenziare tutto quanto vedo come "stortura", sia in locale sulla nostra amata Isola, sia in generale su come viene gestito il nostro Paese.
E come disse Gesù : " ama il prossimo tuo come te stesso...grazie a questo tutti sapranno che siete miei discepoli (quindi i soli veri cristiani), se avrete amore fra voi".
Con affetto
lo " Zio" Mauro che Ti segue da tanti lustri.
Tantissimi auguroni di buon natale al mio bel paese longonese e paesani sono tornato e con dispiacere passegendo nel paese sto vedendo le palme che stanno morendo da quel maledetto pungiglione dopo tanti anni che mancavo o visto invecchiare tanti paesani come me . Stando in Francia pur amando porto longone ma siamo indietro anni luce cambierà con una nuova generazione e poi la vogliono chiamare la Montecarlo si ma non ci sono mai stati
Buon natale e buon anno
Francesco il longonese
Sig. Roberto, le discoteche e le feste nei locali sono già chiuse dal decreto che il ministro Speranza ha illustrato ieri sera in conferenza stampa.
Volevo suggerire al Sindaco Montagna visto l'aumento spropositato dei casi Covid all'Elba se fosse necessario chiudere discoteche e feste private nei locali, visto che gli ultimi casi sono tutte persone giovani. Spero che ci abbia già pensato da solo.
Caro interlocutore, L'IMU sulle seconde, terze e così via la pago anch'io, e come avrai letto sui miei numerosi interventi non ho mai parlato di questo aspetto ma solo della TARI e IRPEF sui meno abbienti.
Avendo io superato i settanta da poco, conosco molto bene la storia di Capoliveri e ricordo nitidamente quando noi TUTTI avevamo le pezze al culo dei pantaloni, le scarpe rotte che venivano risolte dai due artigiani oltretutto simpatici uno in via Roma accanto alla chiesa e l'altro in piazza Garibaldi e si mangiava il pollo (chi se lo poteva permettere) che si prendeva al mercato il giovedì.
Per quanto riguarda l'aspetto dolciario, ricordo anche che il venerdì molte donne andavano a Portoferraio dove il mercato era più grande, e al ritorno, noi ragazzi eravamo felici perché finalmente potevamo mangiare le paste comprate sotto una delle porte di Portoferraio.
Ora tutto questo non esiste più, e in molti o in pochi
questo non lo so, pare che abbiano dimenticato il loro passato, mentre altri, spero tanti, si schierano dalla parte dei meno abbienti avendo provato sulla propria pelle le sofferenze di chi poteva fare il pranzo e saltava la cena, mentre il Natale era l'occasione per togliersi un po di grinze dallo stomaco.
PS- Se puoi mettiti l'anima in pace, io continuerò imperterrito le mie battaglie a difesa dei meno abbienti, in particolare a livello locale.