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Marcello Camici pubblicato il 21 Aprile 2022 alle 7:52
1600. I FORZATI AL LAVORO NELL’ARSENALE DELLE GALEAZZE DI PORTOFERRAIO Parte Quarta L’arsenale delle Galeazze insieme con quello di Livorno e Pisa era luogo dove non solo si costruivano ma si riparavano le galeazze che avevano ricevuto danni.(Vedi foto arsenale delle galeazze). Le galeazze erano navi da guerra più grandi delle galee , a propulsione mista : remo e vela. Nell’arsenale delle galeazze a Portoferraio trovavano il luogo per essere ricoverate e riparate . Le funi che sì grande importanza hanno per la navigazione venivano intrecciate e lavorate nel Vicolo dei Funai lungo il bastione adiacente a via dell’Amore. Ne parla nel 1729 il governatore della città Vincenzo Coresi del Bruno “ MEMORIE Sopra le Galeazze di S.A.R. che erano in Portoferraio Memorie delle due galeazze di quando si tirorno dentro questi Arsenali ,e prima ….A dì 3 novembre 1638 venne la galera S. Cosimo la quale vi stiede mesi tre, A dì 6 detto fu principiato il lavoro in notare tutto legname d’un Arsenale e zappato terra per affondarlo dal quale s’argusse che i detti arsenali fossero di già fatti A dì 26 detto restorono disalberate le due galeazze A dì 8 gennaio 1638 ab inc.ne restò tirata in terra e posta a suo luogo la galeazza Capitana A dì 26 detto restò tirata e posta a suo luogo la Galeazza Padrona…..” ( pg 154-155 di “Zibaldone di memorie “Manoscritto. 1729. Vincenzo Coresi del Bruno. Copia dattiloscritta conservata nella bliblioteca comune Portoferraio) Aurelio Scetti galeotto fiorentino dal 1565 al 1567 ha lasciato un disegno dove descrive la darsena di Portoferraio con le galee.(vedi foto) Amelio Fara scrive “…Nel 1561 il Camerini compila il progetto di due corpi di fabbrica per l’arsenale .Nel maggio è in attesa di procedere alle opere di scavo e fondazione dei pilastri. Nel giugno si dà l’ordine di iniziare a cavare e fondamenti dè pilastri delli arsenali.In ottobre si è ancora in attesa di inuziare i pilastri e il lavoro subsce un arresto definitivo presumibilmente per la mancanza di fondi…Nel 1571 Buontalenti deve essersi ispirato al progetto camerinesco nello studiare la struttura dell’arsenale da costruirsi a Portoferraio pensando anche di applicarla all’arsenale di Pisa ,L’arsenale di Portoferraio risulta comunque terminato nei suoi due corpi ,secondo il progetto elaborato dal Buontalenti,all’inizio del 1575… “ (Cfr pg 19-20 di “Portoferraio.Architettura e urbanistica 1548-1877. A. Fara ,Tipolito Subalpina srl.Torino.1997)(Vedi foto) In questi arsenali di S.A.R. in Portoferraio lavoravano i forzati alla catena. Ce lo fa vedere con molta evidenza e chiarezza un disegno di Fabroni intitolato “ Nel Arsenale di Portoferraio “(vedi foto)dove si riconoscono lavoranti forzati alla catena che sono schiavi musulmani turchi in quanto rasati col ciuffetto di capelli ,in alcuni si vede anche la catena alla caviglia. E’ un disegno ricco di particolari sui quali il Fabroni vuole richiamare l’attenzione : fa infatti capire che si tratta di forzati alla catena perché mostra sempre la catena con l’anello ad una caviglia della gamba,inoltre i vestiti ,la testa rasata di alcuni col ciuffetto dimostra che si tratta di forzati turchi resi schiavi al remo della galera. IGNAZIO FABRONI (1642-1693)descrive la vita dei forzati alle galee con disegni ( in tutto 842) disposti in uno codice legato in pergamena col titolo “Album di ricordi di viaggi e di navigazioni sopra le galere toscane dall’anno 1664 all’anno 1687 del cavaliere Ignazio Fabroni “La raccolta di immagini è conservata presso la biblioteca nazionale Centrale di Firenze nel fondo Rossi Cassigoli e costituisce fonte di grande interesse per la conoscenza che apre a chi osserva tali disegni poiché descrivono gli aspetti più vari della vita che veniva condotta sulle navi dell’ordine di S. Stefano. Il Fabroni realizza i disegni soffermandosi sui rematori musulmani,sui cavalieri di S.Stefano che come lui prestavano servizio militare a bordo,su alcune patologie osservate presenti nella ciurma ,sulle differenze strutturali tra le varie imbarcazioni ,sul paesaggio e sulle architetture di monumenti di alcune località toccate durante la navigazione. Il tratto del suo disegno è efficace ed il colore,generalmente seppia, accresce il pregio visivo rendendo amabili le scene in cui le varie figure spiccano con i loro abiti,le loro acconciature, i loro volti ,offrendo così una visione della vita quotidiana di cavalieri, soldati ,schiavi, contadini, abitanti. Il Fabroni,pistoiese, è cavaliere dell’ordine di S. Stefano istituto da Cosimo I de Medici nel 1561 .Questo è un nuovo ordine militare-religioso.che ricorda un po’ quello estinto dei templari. L’ordine dei cavalieri di S. Stefano è voluto da Cosimo , da lui fondato il 1 ottobre 1561 e approvato dal pontefice Pio IV per tener libero il mare dai pirati barbareschi musulmani e proteggere il commercio marittimo specialmente in quel tratto di mare che si stende da Livorno all’isola d’Elba davanti alla costa toscana. A Cosimo ,l’idea di decidere l’istituzione di questo nuovo ordine nacque in seguito ad un episodio bellico accaduto nel 1560 . Così scrive Emanuele Foresi “ …Compiuti questi atti che altro non rilevano il suo ingegno ,cercò sempre più di incoraggiare il commercio marittimo o nella stessa maniera armarsi tenendo purgate le coste toscane dalle infestazioni ,specialmente quel tratto di mare che si estende da Livorno all’isola d’Elba ; conoscendo che le sole galere pagate dallo stato non avrebbero potuto eseguir tanto ,a motivo che i Turchi erano soliti presentarvisi come successe nel 5 settembre del 1560 quando tre galere partite dall’Elba sotto gli ordini di Pietro Macchiavelli fiorentino ,nelle acque di Monte Argentale ,furono assalite da 16 galeotte turche comandate da un certo Menrè Corso rinegato.La zuffa fu tremenda ma di fronte alla maggiore forza del nemico le galere toscane doverono abbandonare la battaglia e darsi alla fuga, decise istituire un ordine militare ad imitazione dei cavalieri templari già estinti ,il quale dovesse tenere lontani i Barbareschi dai mari dell’Etruria ; e per eternare la memoria dei felici successi delle sue armi in terra per due volte segnalatesi negli anni avanti il giorno 2 Agosto invocò pel nuovo ordine militare la protezione del Santo martire Stefano papa,la cui festa si solennizza dalla chiesa cattolica in detto giorno. Il Duca Cosimo raccomandò quest’ordine ed egli stesso si fece Gran Maestro ,dando ai componenti vari privilegi,obbligandoli a militare contro gli infedeli portando sul petto e pendente dal collo una croce simile a quella dei cavalieri di Malta ; nella forma stessa , ma di colore vermiglio ornata intorno d’oro.Ed avendo intenzione di destinare per loro residenza e seggio la città di Portoferraio , a tale effetto fece erigere nel 1562 una chiesa ed un convento sotto il titolo l’Invocazione di San Salvatore…. “ (Cfr pg 76 di “Storia antica e moderna dell’isola dell’Elba” E. Foresi. Parte Seconda .Portoferraio Tipografia Elbana 1884) Il Fabroni è imbarcato nella primavera del 1664 come cavaliere sulla galera S. Cosimo della flotta granducale stefaniana dopo aver ottenuto la vestizione dell’Abito “per giustizia”. Con un abito bianco e davanti una croce rossa solca i mari del Mediterraneo. La marina stefaniana dopo essersi servita per circa un quarantennio del porto di Cosmopolis- Portoferraio con la creazione del porto di Livorno trovò una nuova base navale .Ogni anno le galere uscivano dal porto di Livorno con il compito di svolgere il solito viaggio di corso annuale ,chiamato la “caravana”,per combattere e catturare le navi pirate barbaresche . Era questa un’attività che le galere effettuavano durante la buona stagione di solito da maggio a settembre . Sia alla partenza che nel viaggio di ritorno verso Livorno una sosta obbligata delle galere era l’Elba ,isola nella quale l’Ordine aveva arsenali e poteva contare sull’ospitalità del Lazzeretto in caso di problemi sanitari. Il Fabroni ha lasciato un disegno del porto di Livorno dove sostava con la sua galera: una veduta “longo il molo”dove annota il fanale di Livorno (lettera C) e ,dietro il fanale ,sulla sinistra annota i monti di Portoferraio (lettera A) , sulla destra annota la Capraia(lettera B) (vedi foto ) Il 16 agosto del 1673 il Fabroni, imbarcato come cavaliere sulla galera di S. Cosimo, è fermo all’Elba e con un disegno descrive quello che vede. La data è scritta nella nota sul disegno “Veduta di Portoferraio .16 agosto 1673.Del Gran Duca di Toscana”Il disegno è ricco di particolari della darsena con la Linguella e la sua torre ,il padiglione delle galeazze con i due corpi dell’arsenale omonimo,il forte Stella, la porta a mare,i mulini a vento, parte del fronte di terra delle fortezze che prospetta sulla darsena. Nella descrizione del porto ci tiene a far sapere che appartiene al granduca di Toscana. Durante questa sosta all’Elba Fabroni lascia altri disegni del lazzeretto verso il quale mostra schiere di soldati che salgono per la quarantena. E’attratto anche dalla gente del borgo e ritrae alcune figure femminili della Portoferraio del 1673 : signore in gruppo intente a recitare il rosario,con in collo un neonato,sedute su una seggiola circondate da animali domestici ,intente a fare la maglia, una bambina. MARCELLO CAMICI
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Cinghiale Padano pubblicato il 21 Aprile 2022 alle 7:35
MARCIANA MARINA E IL FREDDO AI PIEDI Al nord definiamo in questo modo chi ha il timore di esporsi. Non è propriamente vigliaccheria ma una stretta parente. Praticamente un famigliare. E quando si deve eleggere un nuovo Sindaco le famiglie contano. Ero presente al discorso di Berti. Berti ha seguito il modello Berlusconi quando ha organizzato il suo "NON MATRIMONIO". Pasquale ispirato dal fantastico super Silvio ha iniziato la sua "NON CANDIDATURA". La verità è che gli mancano persone credibili e preparate per presentare una squadra che comunque perderà le elezioni. Io voto alla Marina,sono uno di quelli che riceve ogni cinque anni le telefonate dei candidati. Un invito quinquennale per esprimere la mia preferenza salvo essere dimenticato il giorno successivo. Comunque vada,alla Marina, sarà un disastro.
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Cinghiale Padano da Milano pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 22:21
MARCIANA MARINA E IL FREDDO AI PIEDI Al nord definiamo in questo modo chi ha il timore di esporsi. Non è propriamente vigliaccheria ma una stretta parente. Praticamente un famigliare. E quando si deve eleggere un nuovo Sindaco le famiglie contano. Ero presente al discorso di Berti. Berti ha seguito il modello Berlusconi quando ha organizzato il suo "NON MATRIMONIO". Pasquale ispirato dal fantastico super Silvio ha iniziato la sua "NON CANDIDATURA". La verità è che gli mancano persone credibili e preparate per presentare una squadra che comunque perderà le elezioni. Io voto alla Marina,sono uno di quelli che riceve ogni cinque anni le telefonate dei candidati. Un invito quinquennale per esprimere la mia preferenza salvo essere dimenticato il giorno successivo. Comunque vada,alla Marina, sarà un disastro.
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"il kapino birikino" da Le Marciane pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 21:46
Le graduatorie sono pubblicate, devono essere pubblicate sul sito del Comune alla voce Bandi e Concorsi.In questo caso credo tutti i Comuni interessati. Fatti aiutare da qualche amico "smanettone".
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Un appassionato da Capoliveri pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 20:43
Buonasera volevo fare I complimenti alla asd capoliveri bike a Maurizio melis e tutti i suoi ragazzi per avere regalato a tutti noi un week end da favola gli internazionali d italia xc sono stati un successo grazie alla cura maniacale del percorso dove i ragazzi di melis hanno dato il meglio curando a detta di tutti i partecipanti il percorso nei minimi particolari un organizzazione perfetta grazie al lavoro la passione e la capacità di questo gruppo di ragazzi che hanno reso possibile tutto questobravi bravi tutti !!!continuate così
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Marcello da Portoferraio pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 19:15
Vorrei sapere se qualcuno mi può aiutare, sapere la graduatoria del concorso fatto in associazione fra i comuni di Portoferraio, Marciana marina e Campo nell'Elba. Perché sembra che la graduatoria sia stata pubblicata ma non si capisce dove. Grazie
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TARISMANO PENSIONATO CAPOLIVERI da CAPOLIVERI pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 14:07
Nei giorni Passati in occasione della Pasqua, i proprietari di seconde case, molti non residenti, altri residenti.., se ne sono viste tante aperte dopo mesi di chiusura, le stesse che verranno affittate nei mesi di luglio/agosto a 800/900€ a settimana, dall'uovo di cioccolato, in senso metaforico, hanno trovato una bella sorpresa, la riduzione dell'IMU approvata dalla MAGGIORANZA IN COMUNE, mentre i proprietari di una sola casa dove si dimora non hanno visto nessuna riduzione di sorta. PS-Perseverare per una buona ragione è sempre giusto e il messaggio è arrivato, visto che le persone a CAPOLIVERI discutono di questo e si pongono delle domande.😕😕😕😳😳😳
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Redazione Camminando pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 10:51
CAMMINANDO.ORG E' NUOVAMENTE ATTIVO....GRAZIE PER LA PAZIENZA E...BUONA NAVIGAZIONE
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Forsa ora da Capoliveri pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 18:33
Il giornale...i luoghi del terrore rosso che la sinistra finge di non vedere ....andate a leggere invece di fare i prof...ripeto così capisci sono assolutamente contrario a qualsiasi tipo di violenza che sia di destra o sinistra
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Guardiano del faro da OccidentELBA pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 14:43
GESTIRE LA POLITICA LOCALE SENZA OPPOSIZIONE A Marciana Marina non si può dire che in questi anni sia mancata l'opposizione energica e preparata dalla minoranza. Chi vuole bene alla Marina desidera che anche in futuro siano difesi i diritti di coloro che perderanno le elezioni. Sarebbe triste che si verificasse ciò che accade a Marciana dove Bulgaresi e compagni non hanno mai partecipato ad un Consiglio Comunale. Non mi intendo di regole politiche e chiedo agli amici di Camminando se oltre ad essere eticamente scorretto sia anche illegale. Grazie per le risposte
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Folgorato sulla via del Lido da Capoliveri pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 13:54
San Paolo folgorato sulla via di Damasco e Barbetti folgorato sulla via di Lido o di Mola. Mi verrebbe da pensare questo se non conoscessi il personaggio. Nel suo articolo Barbetti chiede l'intervento (improbabile) di Zini sulla questione dissaltore e lo fa abbracciando tutti i dubbi, le motivazioni e le richieste espresse in questi anni dal Comitato, dai cittadini di Capoliveri, dal sindaco Montagna e dalla sua amministrazione. Ciò che imbarazza è il fatto che un politico navigato come Barbetti non avrebbe dovuto attendere anni e anni per scrivere quello che ha scritto ieri e non avrebbe dovuto essere imboccato dal comitato e dall'attuale amministrazione. Le parole, le frasi, le richieste di chiarimento avrebbero dovuto uscire dalla sua testa, dalla sua bocca e dalla sua penna anni fa, quando ASA e AIT, per la prima volta proposero la costruzione del dissalatore all'allora sindaco Barbetti...ma allora erano altri tempi... Troppo comodo farlo ora quando non sia ha più né arte né parte (inteso, politicamente) soltanto per riaffacciarsi sulla scena elbana, come un bimbo di prima elementare, che per dimostrare alla maestra che anche lui c'è e vorrebbe una caramella, alza la manina. Eh no caro Barbetti, ormai non sei più credibile, almeno per i Capoliveresi, anche se ci lasci con il dubbio di cosa ci sia oltre e dietro questa tua uscita... Perché qualcosa c'è e chi ti conosce bene, lo sa 🤔. Una considerazione finale permettimela però. Se anche te hai dovuto abbracciare la tesi del nuovo sindaco e per questo hai impiegato anche un bel po' di tempo, ciò significa che l'allievo ha superato il maestro e che i Capoliveresi possono sentirsi degnamente rappresentati davanti alle istituzioni e a chi vorrebbe ancora questo famigerato dissaltore.
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ELBA RUGBY pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 9:58
I Mascalzoni vincono, ma non convincono: vittoria per 22-7 sugli Orsi Pistoia. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/masc.JPG[/IMGSX] Domenica dal sapore dolce amaro per i nostri ragazzi che pur portando a casa la vittoria, più il punto di bonus, non riescono ad esprimere il loro gioco miglior Gli Orsi del Rugby Pistoia, reduci da una pesante sconfitta casalinga, si sono dimostrati una squadra ostica, ma i Mascalzoni domenica, forse le numerose assenze e i molti giocatori fuori ruolo, sono sembrati un po’ sottotono rispetto ai precedenti incontri. Partita che vede i neroverdi segnare due volte nel primo tempo con Ricciardi E. dopo un ottimo intercetto di Gianfaldoni, poi successivamente Orsucci dopo una serie di percussioni dentro i ventidue avversari. Gli ospiti però, come nella precedente partita, non mollano e riescono a rallentare il gioco dei padroni di casa. Le mete rimangono inviolate in questa seconda frazione fino al 63esimo, con una meta in velocità di Del Chiappa. I Mascalzoni sembrano aver ritrovato il ritmo, ma gli Orsi, sfruttando la loro superiorità fisica, riescono a schiacciare l’ovale in area di meta. I nostri però non ci stanno: sanno di avere tutte le capacità per ottenere il punto di bonus offensivo, così dopo una serie di azioni in velocità, Cilembrini effettua un assist ad Orsucci con un calcio che raramente è stato visto fare da una prima linea, mandandolo in meta e chiudendo la partita sul 22-7. Qua riportiamo il commento di coach Natale: “Ci aspettavamo una partita diversa da quella che è stata: il ritmo dell’incontro non è mai decollato e così i Mascalzoni portano a casa l’indispensabile senza divertirsi nè divertire. Al di là degli errori, i giocatori si sono comunque comportati da squadra, mantenendo l’avversario sotto pressione e garantendo una certa efficacia in difesa. Una nota di merito per gli avanti, capaci di reggere l’urto dei pistoiesi in mischia ordinata e ad imporsi in rimessa laterale. Complimenti ad Orsucci per la doppia marcatura pesante e a Gianfaldoni che sta svolgendo con autorevolezza il ruolo di responsabile in touche”. La formazione: Cilembrini, Dominici, Rragami, Cambi, Gianfaldoni, Ricciardi F., Catta, Leoncini, Serenari, Ricciardi E., Ambrogini, Sanità, Del Chiappa, Vanni, Orsucci, Ciulli, Mangoni, Porciatti. Gli allenatori: Marco Natale, Massimo Bezzini, Sandro Giomi.
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ELBA BIKE pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 9:47
Elba Bike: Nicoletta Brandi convocata in rappresentativa regionale – [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/nico.JPG[/IMGSX] La giovane biker elbana correrà in Sicilia il 25 aprile in Coppa Italia e nel campionato Italiano Team Relay per comitati regionali Arriva subito dopo la prima vittoria importante da Esordiente, la prima convocazione importante per Nicoletta Brandi. La giovanissima biker di Elba Bike è stata infatti convocata dal Comitato Regionale Toscano per la prima prova di Coppa Italia 2022 , nonché prova di Campionato Italiano Team Relay per comitati regionali. E’ stata davvero una partenza col botto nel mondo agonistico della mountain bike, quella della giovane ciclista portoferraiese: dopo un’ottima chiusura della sua ultima stagione da G6 nel 2021 e un’altrettanto positiva stagione di ciclocross, Nicoletta Brandi è partita subito forte anche nella stagione di mountain bike 2022, cogliendo la sua prima vittoria da Esordiente 1.o anno ad Anagni, nel Lazio, domenica 27 marzo in occasione della prima prova del Grand Prix Centro Italia Bike. La prova di Coppa Italia si svolgerà ad Agrigento, in Sicilia, il prossimo 25 aprile.
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Putin si o Putin no pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 9:09
Il vero problema di questa guerra è la totale disinformazione o meglio la totale informazione programmata per farci vedere e credere solamente ciò che vogliono! Sono anni che i patti tra Usa Europa e Russia non vengono rispettati dalle prime 2 specialmente dall'usa, qualche mese fa anche Schulz ha provato a mediare con l'Ucraina per dissuaderli ad entrare nella Nato ma Zielinski ha detto no! l'Ucraina per anni terrorizza i russi in Ucraina specialmente nel Donbas e nessuno dice niente! Dove sarebbe l'Ucraina ora se non ci fossero stati i russi durante la seconda guerra mondiale? Non difendo Putin e tantomeno la guerra ma credo che se fosse veramente un dittatore sanguinario avrebbe conquistato e distrutto l'Ucraina in un paio d'ore! Ma non l'ha fatto, sono anni che chiede che siano rispettati i trattati e la Russia è stata sanzionata anni fa, adesso visto che tanto usa ed Europa fanno quello che vogliono sempre a discapito della Russia, lui fa'quello che crede giusto (difende il suo popolo e i suoi confini) dai veri dittatori, quelli che i media fanno passare come salvatori! PS. Nessuno ha notato che le immagini nei tg sono sempre le stesse? Ieri al tg1 è passato un servizio già trasmesso un mese fa! Un'altra bella presa di culo, se sgancia un atomica sull'Italia bèh ce la siamo cercata! Tutti stiamo sostenendo e finanziando questa guerra nel silenzio totale, poi arriva il conto e dovremmo pagarlo proprio noi! Io non sto con Putin ma nemmeno con Zielinski, e tantomeno meno con Draghi e Biden.
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Stefano Ballarini pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 7:37
Vorrei esprimere le mie perplessità sull'attuale retromarcia del governo in merito all'attuazione del bonus 110%. Ciò ha comportato disorientamento nelle imprese e terrore negli asseveratori(si parla di 5 anni di galera). È vero come al solito molti hanno fatto i furbi probabilmente frodando lo Stato ma non può rimetterci chi è stato nelle regole,molte imprese si sono organizzate assumendo operai ed attrezzandosi facendo ingenti investimenti, non si può cambiare le regole in corsa nel giro di un anno, il Governo dei migliori ha dimostrato anch'esso tutti i suoi limiti ed insensibilità nei confronti di beneficiari ed imprese provocando anche una notevole frenata sul PIL che in questo tragico momento storico non ci voleva proprio. Stefano Ballarini
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Marcello Camici pubblicato il 7 Aprile 2022 alle 5:31
1556 . I FORZATI CONTRIBUISCONO A POPOLARE COSMOPOLI PARTE SECONDA Negli anni della fondazione i condannati ad una pena contribuirono a popolare Cosmopoli e a formarne la popolazione: il primo tessuto sociale . Vennero a popolare la città di Cosimo in seguito all’editto del 1556 emanato dal duca fiorentino con il quale a chi andava ad abitare ”nella Terra di Ferraio “ veniva garantita la franchigia da ogni pena e condanna ricevuta eccetto per “la condemnazione di pena capitale e della Galea”. L’editto fu rinnovato nel 1567. Porta il titolo “privilegio et esenzioni”, “le quali tutte prenarrate esenzioni,immunità slvacondotti,et sicurtà e cischeduna di esse respettivamente compresa nella presente provisione S.E.I. vuole che durino per anni dieci prossimi futuri da hoggi eccetto il privilegio delle case del non potersi confiscare il quale essa vuole ,che duri,et sia in perpetuo,et comanda ,che sieno inviolabilmente osservati per chi si apparterrà,sotto la pena della sua indignazione”. Questo il testo completo: “ PRIVILEGI ET ESENZIONI CONCESSI DALL’ILLUSTRUSSIMO ET ECCELL. S. IL S. DUCA DI FIORENZA ET SIENA A quelli che habiteranno nella sua terra di Portoferraio nell’isola dell’Elba Pubblicati il 24 dì Settembre 1556 Desiderando lo Illustrissimo et Eccell.mo il Sig Duca di Fiorenza ,Nostro Signore, per commodo et benefitio universale de’ Naviganti ,frequentare d’habitatori la sua terra di Ferraio nell’isola dell’Elba e con la frequentia et accrescimento d’huomini rendere più sicura la terra , il porto e quelli mari dalle continue incursioni dei Corsari . Perciò S.E.I. ha ordinato e insieme con i suoi magnifici consiglieri provisto e deliberato. Che per virtù della presente provisione qualunque persona di qualsivoglia stato ,grado, condizione,o provincia si sia ,quale verrrà ad habitare e habiterà familiarmente la Terra di Ferraio nella predetta Isola dell’Elba ,sì intenda havere e habbi salvo condotto et facultà di venire e stare in essa Terra di Porto Ferraio e d’andare e venire e passare a suo beneplacito per tutta l’isola predetta e per tutto lo Stati di S.E.I. liberamente,sicuramente e senza alcuno impedimento della sua persona e delle sue robe e beni d’ogni sorte e haverà o acquisterà in detta terra non ostante qualsivoglia debito o obbligazione per la quale fusse tenuto ad alcuna persona,luogo,comune.collegio compagnia o università ancor che ella fosse cessante o si dicesse essere cascata ne’ preiudicij de’ Cessanti. E s’intenda havere et habbia salvo condotto franchigia e sicurtà per tutte le condemnazioni pecuniarie e con pene afflittive e di relegazioni e confini eccetto per la condemnazione di pena capitale e della Galea. Et s’intenda essere , e sia esenta ,libera e immune da tutte le gravezze persoanli,reali,e miste ordinarie e straordinarie così imposte come da imporsi in qualunque modo per la persona e beni che haverà o acquisterà in detta terra e isola.Non s’intendendo tale immunità per li beni che possedessi in qual si voglia sorte in qualunque altro luogo del Dominio di S.E. li quali restino sottoposti alli soliti carichi ordinari et extraordinari.E possa e li sia lecito per ogni terra trarre grano,e biade dello stato di S.E.I. per suo bisogno e di sua famiglia , e ordinati riscontri. E con quelli che per l’avvenire si ordinassino. Intendendosi sempre che quelli grani ,e biade,le quali tale habitatore per se o per altri trarrà da qualunque luogo o provincia fuor dello stato e Dominio di S.E. le possa liberamente condurre in essa terra e isola ,a suo beneplacito e senza gabella, passaggio o dazio alcuno. Inoltre S.E.I. per far maggior commercio al Porto e benefizio agli habitatori ,ha ordinato provvisto e deliberato che ciascuna mercanzia di qualunque sorte, ancorchè fusse grano,biade o altre grasce che si condurrà per quale si voglia persona di detto Porto Ferraio sia da essere franca,libera , e esente da ogni gabella ,passaggio o dazio ,così per l’entrata come per l’uscita, e possino i Padroni ritrarla ad ogni lor beneplacito,senza alcun dazio,o altro ostaculo o impedimento. E tutte le navi ,barche legni e navilj d’ogni sorte,e li padroni di esse,et li marinari,et similmente tutte le mercanzie che condurranno,si ntendino essere,et sieno respettivamente libre,franche e sicure né possino essere arrestate ,sequestrate né ritenute tanto li navilij et mercanzie quanto li padroni di essi,et li marinari ,per alcun debito,eccetto per quelli avessino contratti con i cittadini Fiorentini o altri sudditi di S. Eccell.,né per qualsivoglia causa civile o criminale salvo, et eccetto per delitti che avessino commessi ne lo stato di S.E.I. o in altro luogo contra gli suoi sudditi. E perchè gioverà molto alla Terra et al Porto la comodità di edificare case et fabricare navilij.Perciò Ella ha ordinato e vuole che qualunque edificherà casa e habitazioni in la predetta Terra di Ferraio,acquisti et csoneguisca gratis et per mera donazione di S.E. il sòlo in che edificherà ,et tutte le case,et edifizi,che di nuovo di fabbricheranno passino ad esser del donatario e mai non possino per qual si voglia delicto confiscarli o publicarli,ecceto che per il delitto di lesa Maestà. E similmente qualunque legno,brca o navilijo di qual si voglia spetie per l’avvenire si fabbricherà in detto Porto Ferraio da qualunque persona ,così suddita di S.E. come forestiera,s’intenda libero,immune,ete esente da tutti gl’anchoraggi di tutti li porti del suo Ducal Dominio ,con salvo et espresamente dichiarato ,che la barca o altro naviglio che in esso Porto al Commessario che in quel tempo vi resederà col bollo e marchio del Porto acciò ordinato,et sia tenuto il padrone che haverà fatto fabricarlo mostrarne fede autentica et fede autentica et la fede contenga l’anno e il giorno che fu vrato et di che portata et sia sottoscritto nel medesimo tempo et sigillata dal prefato Comessario. Le quali tutte prenarrate esenzioni,immunità slvacondotti,et sicurtà e cischeduna di esse respettivamente compresa nella presente provisione S.E.I. vuole che durino per anni dieci prossimi futuri da hoggi eccetto il privilegio delle case del non potersi confiscare il quale essa vuole ,che duri,et sia in perpetuo,et comanda ,che sieno inviolabilmente osservati per chi si apparterrà,sotto la pena della sua indignazione . Non ostant F. VINTHA” (“Statuti del comune di Firenze e dei comuni soggetti”,620-649,classe XII.Statuti del 1556 ed altri documenti.Archivio di stato. Firenze ) I forzati alla catena hanno contribuito non solo all’accrescimento della popolazione di Cosmopoli ma anche alla sua costruzione. Sono infatti stati impiegati come manodopera,scarsa a reperire fra gli abitanti dell’isola,manodopera per l’edlizia pubblica ,per la costruzione di navi. Erano tenuti alla catena nel bagno e di qui prelevati e condotti all’Arsenale delle Galeazze e dovunque fossero richiesti sempre sotto il controllo delle guardie. Gli schiavi musulmani turchi si riconoscevano perché rasati e con un ciuffetto di capelli. Ignazio Fabroni cavaliere del sacro ordine militare di S. Stefano,imbarcato nel seicento su una galera stefaniana del granducato di Toscana, ha lasciato una magnifica raffigurazione di uno schiavo turco forzato alla catena (vedi foto) MARCELLO CAMICI
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Putin comunista pubblicato il 6 Aprile 2022 alle 20:06
Se Putin è comunista perché la destra italiana non lo attacca come faceva con la sinistra italiana, con gli immigrati etc etc? il silenzio della dx italiana Non è che siete voi a essere faziosi?
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