Oggi nessuno scrive e protesta per i prezzi dei carburanti. forse è stanchezza oltre la sensazione di essere presi in giro.
tuttavia qualche riflessione la si può fare.
non credo che Eni e altri grandi commercianti di prodotti petroliferi abbiano acquistato ai prezzi che sono scattati dopo l'inizio della sciagurata guerra putiniana e hanno continuato a salitre di repentinamente perchè sarebe come dire che non hanno contratti di fornitura o che hanno prodotti in deposito non pagati.
cioè i quantitativi in deposito alla fine di febbraio allo scoppio della guerra erano già stati pagati? se si l'aumento dei prezzi immediato è pura speculazione, come ha detto il ministro Cingolani una truffa che peraltro da sempre probabilmente i petrolieri hanno fatto.
altrettanto le pompe alla stessa data avevano tutti i serbatoi vuoti? non ci si crede e allora anche loro qualcosa hanno speculato perchè è noto che la benzina ed il gasolio vengono pagati alla consegna, diciamo giorno per giorno. E questo ovviamente vale anche per eventuali sovraccarichi dovuti a più passaggi nella filiera dal produttore o deposito principale al consumatore.
quest'ultimo paga!
sorprende allora che solo dopo 15 giorni la magistratura e la guardia di finanza si muovano per cercare di capire!
cioè oggettivamente ci si sente presi in giro!
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“Vogliamo assolutamente dissociarci da quanto accaduto alla Casetta del Pescatore”.
Questa la prima dichiarazione dell’Associazione Amici di Bagnaia, da tempo costituita per valorizzare la località turistica posta al confine fra i comuni di Rio e di Portoferraio, a seguito degli atti vandalici e intimidatori avvenuti qualche giorno fa, e collegati alla concessione in uso del manufatto ad un diving a seguito di una gara ad evidenza pubblica bandita dal comune di Rio, competente per territorio.
“Quello che è successo è un bruttissimo gesto – dicono gli Amici di Bagnaia – e secondo noi non è neanche rivolto ai ragazzi del diving. Anzi, ci sentiamo anche noi vittime di quanto è accaduto, perché la Baracca (così i bagnaiesi chiamano la Casetta del Pescatore) è un bene della nostra comunità. E comunque, è vergognoso anche quello che ci siamo sentito dire sabato scorso dal vicesindaco di Rio in presenza di un agente di Polizia Municipale”.
“A Bagnaia – premette l’associazione – non c’è un presidio delle istituzioni. La nostra associazione è compatta, ben costituita ed intenzionata a curare la propria località, come ha sempre fatto autogestendosi in tutto: per il decoro del luogo, la potature degli alberi, la pulizia della spiaggia, persino per la sistemazione della chiesa; lo scorso anno abbiamo addirittura ricostruito da soli il pontile di attracco distrutto da una mareggiata, dopo che il comune che si era detto disposto a farlo si era accorto di non avere i fondi per coprire il costo dell’intervento”.
La inevitabile polemica riguarda i rapporti con il Comune: “Ovunque si aiutano le associazioni di volontariato, ma qui siamo stati ignorati. Il caso della Casetta del Pescatore è solo l’ultimo episodio. Noi avevamo un progetto sociale su quell’immobile, ma non siamo stati tenuti in considerazione. Avremmo voluto creare un centro sociale, non solo per noi ma anche per i nostri ospiti: un luogo che facesse da punto di riferimento sociale e sanitario, con bagni e docce pubbliche ma anche una stanza per ospitare un defibrillatore e la guardia medica in estate, avere una sala sia per attività espositive, sia come luogo di ritrovo sociale, soprattutto durante il periodo invernale. Qualcosa da destinare ai servizi alla collettività, non a scopo di lucro. Anche fra noi ci sono imprenditori turistici che avrebbero potuto partecipare singolarmente alla gara, ma non lo hanno fatto nell’interesse della comunità bagnaiese. Ricorrere al TAR contro l’assegnazione? Ci saremo anche andati anzi se avessimo potuto saremo andati anche alla Procura della Repubblica ma essendo un’associazione non ne abbiamo certo i mezzi purtroppo…. Noi avremo fatto qualsiasi cosa per arrivare ad un successo per il progetto sociale. Il comune si giustifica dal punto di vista formale, ma politicamente avrebbe potuto fare un’altra scelta, piuttosto che dare spazio ad una attività privata”.
“Ci ha sorpreso però – continua l’Associazione Amici di Bagnaia – l’atteggiamento del vicesindaco, che sabato scorso è venuto sul posto con la Polizia Municipale: un atteggiamento inquisitorio, quasi minaccioso nei confronti dei cittadini residenti. Peccato che, a dimostrazione del disinteresse per questa località, non conoscesse nemmeno i confini del suo territorio comunale, andando ad interpellare persone in abitazioni che insistono nel territorio comunale di Portoferraio. E comunque, la dottoressa Barbagli andando via ha minacciato di fare controlli a tappeto a tutte le attività, dicendo ‘spero che sia tutto a posto perchè verrà controllato ogni singolo mattone, a costo di assumere una persona apposta per fare i controlli’ e che non verranno fatte opere di pubblica utilità a Bagnaia .
“Quello che è successo ci dispiace, ma certi atteggiamenti sono inaccettabili – conclude l’Associazione Amici di Bagnaia - chiediamo pertanto un incontro pubblico con sindaco, vicesindaco e responsabile ufficio tecnico per chiarire la questione e aprirne altre se necessarie”. Il riferimento è a un’idea che circola già da tempo fra i bagnaiesi: “Nessuno di noi, quando ha bisogno dei servizi pubblici, gravita su Rio: ci rivolgiamo tutti su Portoferraio, con aggravio di costi anche a livello tariffario (ad esempio per quanto riguarda la scuola e i trasporti). In passato i bagnaiesi usufruivano del taxi collettivo pagato dal comune di Portoferraio, ora che non c’è più non abbiamo neanche il diritto di lamentarci. Per questo – concludono con una provocazione gli Amici di Bagnaia – l’unica soluzione per noi è chiedere l’annessione al Comune di Portoferraio. Siamo pronti ad andare in Regione e anche a sottoporci ad un referendum, se sarà necessario.”
Bagnaia, 15 marzo 2022
PASSI BIBLICI che dovrebbero far riflettere:
Luca 21:7.....gli apostoli a Gesù....“Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sarà il segno del tempo in cui queste cose dovranno accadere?”Luca 21:10-11.......disse loro: “Nazione combatterà contro nazione e regno contro regno.11 Ci saranno grandi terremoti e, in un luogo dopo l’altro, carestie ed epidemie;....(parlando degli ultimi giorni)
Lettera dell'Apostolo Paolo a Timoteo : 2Timoteo 3:3 ....Ma sappi questo: negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. ... 3 snaturati, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza autocontrollo, spietati, senza amore per la bontà,...... persone con una parvenza di religiosità, della quale però rinnegano il potere; da loro allontànati;
Geremia 10:23 .... l’uomo non è padrone della sua via. L’uomo che cammina non è padrone nemmeno di dirigere i suoi passi;
Apostolo Giovanni in Rivelazione 6:6 ........“Una chenice di grano per un denaro, e 3 chenici d’orzo per un denaro; e non sprecare né l’olio né il vino!” (una chenice di grano corrisponde a circa 1 kg ed è di oggi la notizia che in alcune parti il pane costa circa 10 euro al kg (un denaro era la paga di un giorno di un salariato).
Gesù nel Vangelo scritto da Giovanni 13:35 dice:...... 35 Grazie a questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore fra voi”.
(Domanda:...come si comportano tante religioni che si definiscono cristiane in relazione alla guerra?)
E concludo:
Prima lettera dell'Apostolo Giovanni 5:19.....Noi sappiamo che abbiamo origine da Dio, ma tutto il mondo è in potere del Malvagio.
Facciamoci tutti una bella riflessione e diamoci una bella risposta del perché sta succedendo quello che è sotto gli occhi di tutti.
Spero che non sia vero, ma la voce che gira è a quanto pare sicura: per concedere la pedana a Elvio sarà abbattuto il temericio più antico del lungomare per sostituirlo con uno giovane giovane. Non è bastato il pino dei giardini, quello del distributore del porto, l'ulivo dei giardinetti del comune, le palme nei giardini comunali ora anche questo……….. nemmeno Attila ha fatto tanti danni. Bravissimi, ricandidatevi mi raccomando. Volete vedè il diavolo ballá, e lo vedrete presto.
SOLIDARIETA' UMANA AL SINDACO CORSINI PER I FATTI DI BAGNAIA
In merito alle scritte offensive verso il sindaco Corsini, ci sentiamo di esprimere solidarietà umana nei suoi confronti. Pur nella diversità delle opinioni sulla gestione della vicenda della casa del pescatore a Bagnaia,stigmatizziamo sempre la violenza sia verbale che fisica, aggiungendo che il modo corretto di manifestare non può essere quello di chi offende e provoca atti vandalici. Da tempo TERRA NOSTRA ritiene che nei paesi ci sia un brutto clima, frutto di divisione e di tensione, e che amministrare bene un comune sia anche favorire l’integrazione e la discussione, cercando di eliminare il disagio a tutti i livelli. Questo lo si fa anche con la pazienza di sopportare senza alzare il livello, lasciando fuori dal dibattito le minacce, querele, e ammonimenti vari, ma adoperando sempre il dialogo, anche quando i toni salgono troppo. La risposta politica, sempre, deve essere un investimento a lungo termine.
Gruppo consiliare TERRA NOSTRA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/baracca.JPG[/IMGSX] L’ atto vandalico commesso a Bagnaia a danno della Casa del Pescatore e le offese alla persona del sindaco di Rio, altro non è che la materializzazione
criminosa di una lunga serie di atti non meno vandalici perpetrati sulla tastiera.
Troppi interventi nei confronti di questa amministrazione e dei singoli amministratori, da molto tempo a questa parte, vanno ben oltre
la sacrosanta e giustamente accesa dialettica della critica e del dissenso, troppo spesso, per non dire sempre, addirittura al limite della diffamazione.
Non si trova un intervento costruttivo neanche a pagarlo a peso d’oro, si usa un linguaggio becero e scurrile, privo di contenuti che altro
non fa se non attizzare le teste dei più facinorosi quasi sempre incapaci di analizzare le situazioni e men che meno di confrontarsi civilmente sulle questioni politiche amministrative del paese.
Più questo modo barbaro di esprimersi trova spazio, più si rafforza la convinzione dei più deboli che questo sia il modo più efficace,
alla propria portata, per relazionarsi e per far valere il proprio dissenso.
Da qui a metterci del proprio, il passo è breve ed ecco Bagnaia, che mi auguro rimanga un caso isolato da non veder ripetuto.
Settenerbi
IL PANIFICIO NOCENTINI SI RINNOVA CON LA TECNOLOGIA 4.0
Nuovi macchinari di produzione mantenendo la qualità della produzione artigianale
Al passo con i tempi mantenendo la qualità della produzione artigianale. Questa la motivazione che ha spinto il management del Panificio Pasticceria Nocentini a rinnovare completamente i macchinari di produzione con le tecnologie 4.0. Con una capacità produttiva che viene raddoppiata rispetto a prima ma che mantiene assolutamente la qualità artigianale di sempre. Poi il rinnovamento del parco furgoni, ben visibili per le strade dell’Elba in quanto recano il marchio dell’azienda e sul retro le foto di Napoleone Bonaparte, Paolina e Cosimo De Medici che chiaramente riportano alla mente le tre torte create dal Panificio Pasticceria. I I mezzi sono dotati di GPS per riuscire a monitorare i tempi di consegna. Le auto vecchie sono un problema economico, sociale e ambientale, che il Gruppo Nocentini ha affrontato con misure strutturali. La sostituzione dei mezzi ne è la riprova.
ELBA BIKE, “PRIMA” STAGIONALE AFFOLLATISSIMA AD ALBENGA –
Gara molto partecipata con oltre mille giovani bikers al via nelle rispettive categorie. L’esordiente Nicoletta Brandi subito nella top ten.
Agli Internazionali Xco “Città di Albenga” gara non facile per Elba Bike. Una competizione giovanile con oltre mille partenti, con solo nella gara esordienti allo start 210 bikers, ha messo a dura prova i ragazzi di Monica Maltinti ed Enrico Lenzi.
I giovani di Elba Bike, alla loro prima gara stagionale e quindi privi di punteggio top class, sono stati relegati in partenza nelle ultime file del plotone ed hanno sistematicamente dovuto affrontare una grande selezione, oltretutto su un percorso di gara con un avvio stretto e impraticabile per chi volesse tentare di risalire la china.
Eppure i risultati non sono mancati, e soprattutto le prestazioni fanno ben sperare per le prossime gare. Al sabato, fra gli Juniores, Tommaso Alberti è riuscito ad arrivare nei primi 50 dopo essere partito in 120.ma posizione; la domenica gara dura per Fabrizio Matacera, che si è dovuto accontentare di una 69.ma posizione in una gara caotica ed affollatissima, mentre Anna Rododendro ha concluso più che dignitosamente la sua prova in 20.ma piazza. Abbastanza sorprendente la gara di Dario Velasco, giunto 27.mo dopo essere partito intorno alla 70.ma posizione, pur non avendo corso molto in questa prima parte di stagione, e mostrando importanti margini di miglioramento. La più sorprendente di tutti però è stata Nicoletta Brandi: alla sua prima gara ufficiale di cross country fra gli Esordienti, la giovane biker portoferraiese ha tirato fuori una grinta davvero notevole ed è riuscita ad ottenere un sesto posto che la dice lunga sulle sue potenzialità agonistiche.
Ha scelto invece di correre in una gara del Mtb Tour della Toscana lo junior Daniele Marinari: impegnato nella Bacialla Bike, ha colto un discreto 13.mo posto assoluto nella Gran Fondo sul percorso Classic.
“Non guardiamo i numeri in questo primo appuntamento stagionale – hanno commentato i tecnici di Elba Bike – ma le prospettive che i nostri ragazzi hanno dimostrato di avere. Tutti hanno grandi margini di miglioramento, e siamo certi che lo dimostreranno nelle prossime gare”.
MOSTRA AL MUSEO OPEN AIR ITALO BOLANO”
Come partecipare
scritto da Fondazione Italo Bolano
L’Open Air Museum Italo Bolano nasce nel 1964 ad opera dell’artista elbano con il nome di International Art Center in un podere del padre abbandonato per la crisi dell’agricoltura del dopoguerra.
La “filosofia” del Centro è stata immortalata da Italo su una lastra di ceramica cementata sulla parete del primo centro e poi staccata e ricollocata nel Centro ricostituito a monte, nell’area ove sorgono i monumenti. Questa lapide così recita:
“E’ un luogo dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere, lavorare.
Dove tutti possono organizzare manifestazioni culturali, comprese quelle teatrali.
E’ un luogo inoltre dove l’uomo, avendo conosciuto i suoi limiti, cerca l’incontro con i suoi simili e, meditando sulla natura e sull’arte può iniziarsi alla conoscenza
Italo Bolano 1967”.
Con questo spirito è nata la Fondazione Italo Bolano, costituita pochi mesi dopo la “partenza” terrena dell’artista. Tra i vari obiettivi , volti a concludere e portare avanti quello che Italo ha realizzato con immensi sacrifici personali, per la cultura, l’arte e la sua Isola, vi è la riqualificazione urbanistica del Museo per la quale è in corso la stesura di un progetto da parte dell’arch. Giampiero Gabelli di Firenze, che prevede vaste aree espositive che saranno destinate ad accogliere esposizioni di artisti e artigianato artistico, con precedenza a esponenti elbani.
In attesa di avere ben più ampie sale espositive il Consiglio Direttivo della Fondazione ha deciso di aprire fin dalla prossima stagione estiva parte dello spazio espositivo al chiuso disponibile e accogliere gli artisti che vorranno accettare questo invito, a partire dal mese di giugno 2022. Quest’anno vogliamo iniziare proprio con gli artisti elbani o che hanno scelto l’Elba come loro luogo di ispirazione creativa.E’ ammessa ogni forma d’arte.
Per opere scultoree o installazioni che possono stare all’aperto è disponibile sia il porticato, solo parzialmente coperto o il parco.
Ogni artista avrà a disposizione due settimane di tempo a partire dalla metà di giugno fino a metà settembre, secondo un calendario che verrà fornito a richiesta, unitamente ad un piccolo regolamento di partecipazione.
La selezione verrà effettuata secondo l’ordine delle richieste pervenute.
La Fondazione non richiede alcun “affitto” degli spazi, a libera scelta del partecipante sarà gradita un’offerta a conclusione della mostra per la contribuzione alle spese di funzionamento.
I nomi degli espositori saranno inseriti nella locandina degli eventi estivi al museo che verrà pubblicata sugli organi di informazione on line e in cartaceo con affissione nei punti informativi dell’Isola.
Verrà data notizia mediante articolo di presentazione sulla stampa locale a cura della segreteria della Fondazione, libero ogni artista di organizzare ogni altra forma di pubblicità del proprio evento presso l’Open air Museum Italo Bolano.
Chi desidera partecipare è invitato a manifestare il proprio interesse il più rapidamente possibile alla mail arte@italobolano.com e verrà inviato il regolamento di partecipazione.
Le adesioni si chiuderanno il 30 aprile per permettere la pubblicazione e la divulgazione dei programmi per l’estate.
Chi non riuscisse a partecipare per esaurimento dei posti disponibili verrà automaticamente invitato a partecipare il prossimo anno con priorità.
Dal 29 luglio al 7 agosto l’Open Air Museum ospiterà anche un evento speciale, del quale daremo prossimamente notizia, dedicato all’Acqua. In concomitanza si svolgerà anche una mostra collettiva con questo tema e chi desidera potrà anche partecipare con un’opera a tema “l’Acqua” in tutte le sue forme oppure potrà partecipare solo alla mostra collettiva.
Attendiamo le vostre proposte e buon lavoro…..”perché l’arte è vita della vita”.
O che c'èntreno le centrali coll'atomo nucleare col prezzo della benzina e del gas, che oltre tutto Unne' diminuito di un litro/m3 proveniente dalla Russia nonostante la guerra?
E poi non volete capire che l'Italia è una zona altamente sismica comprese le isole? Prima di parla' informatevi perché mirate che collatomo un si scherza nemmeno per scherzo..
RIPARTE LA STAGIONE AGONISTICA DELLA SQUADRA CVMM
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/vela.JPG[/IMGSX] Marciana Marina, 21 marzo 2022 – Riparte ufficialmente la stagione agonistica per la squadra giovanile portacolori del Circolo della Vela Marciana Marina: dopo gli allenamenti invernali (per gli equipaggi della squadra 420 completati con sessioni al Circolo Velico Antignano) è il momento di scendere in mare per le prime sfide.
Gli equipaggi della classe 420 che saranno impegnati quest'anno sono: Alessio Caldarera/Thomas Trentini e Zion Mazzei/Riccardo Coppo che dal 17 al 20 marzo prossimi saranno impegnati in Liguria, a Lerici, nella prima Regata Nazionale. Continueranno poi la stagione con le altre prove nazionali, la seconda a Napoli dal 14 al 17 aprile e la terza sul lago di Como a Mandello del Lario, dal 5 all'8 maggio.
L'equipaggio Zion Mazzei/Riccardo Coppo sarà impegnato anche nel circuito della classe RS Feva con l'altro team – rosa - composto da Linda Gipponi e Ana Allori, ricordiamo che lo scorso anno il CVMM ha acquistato due imbarcazioni per i suoi equipaggi). I giovani velisti marinesi prenderanno parte alle regate nazionali previste a Marina di Carrara (prima prova, 29 aprile/1 maggio), a Marina di Ravenna (seconda prova, 2/4 giugno) e Acquafresca, lago di Garda 9/10 luglio).
Gli equipaggi della classe RS Feva e della classe 420 saranno impegnati anche nelle acque di casa in occasione del Raid Elba, raduno previsto sull'isola dal 13 al 18 giugno.
Tutti gli equipaggi delle squadra agonistica CVMM concluderanno la loro stagione agonistica dal 7 al 10 settembre in occasione del Campionato Nazionale in doppio che avrà luogo a Viareggio.
Che c'è la guerra hai ragione..... Ma se ti dà tanta noia quella che la gente scrive è molto semplice..... Non leggere..... Ti fai una bella tisana e accendi la tv e metti su La7
IL PAESE DEI “GRETINI”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/volt.JPG[/IMGSX] Per anni buona parte della sinistra, poi coadiuvata dal Movimento Cinque Stelle, ha coltivato la politica dei no foraggiando l’ambientalismo della decrescita e creando nei cittadini la falsa idea di vivere nell’unico Paese d’Europa che aveva cura del paesaggio e della salute dei suoi abitanti. Oggi, con la guerra in Ucraina, candidamente ci sorprendiamo di quanto fallimentari siano state le politiche energetiche attuate.
Abbiamo espresso un no ideologico al nucleare, mentre a pochi chilometri dai nostri confini i vicini di casa producevano energia tramite le centrali, da cui noi l’acquistiamo a prezzi nettamente superiori. Siamo il Paese che ha osteggiato in modo talebano il Tap, il gasdotto pugliese che attraversa il Mar Adriatico e che consente l’arrivo in Italia di oltre 25 milioni di metri cubi di gas al giorno.
Un’opera fondamentale, non ancora al pieno delle sue capacità, a causa dei ritardi determinati dal partito del no: dal Governatore pugliese Michele Emiliano, a Massimo D’Alema, al celebre «bloccheremo quest’opera in due settimane», pronunciato dai barricadiero nostrani a cinque stelle. Oggi ovviamente, tutti pentiti a invocare il Tap e, mentre il Governo annuncia di volerne raddoppiare la portata, il grillino Di Stefano ammette di aver cambiato idea. Serve un conflitto, ad alcuni, per comprendere l’ovvio.
Per non parlare della polemica sui rigassificatori di Taranto, condotta dalla sinistra della decrescita, sonoramente bocciati 10 anni fa e, in questi giorni, magicamente ricomparsi nel dibattito pubblico.
Dal canto suo il premier Mario Draghi, parlando la scorsa settimana alla Camera, ha giustamente sferzato la politica energetica dei Governi precedenti, parlando di sottovalutazione del problema ma dimenticando, forse, che chi ci ha provato è stato, come nel caso del Tap, accusato di voler deturpare il sacro paesaggio italico.
L’aspetto più incredibile dell’intera vicenda, però, non è solo la forte dipendenza energetica, quasi totale, visto che il 94% del gas che utilizziamo deriva dall’estero. E non è nemmeno il no ideologico alla costruzione di nuove infrastrutture, ma l’inutilizzo di quelle già esistenti.
Come rivelato da un servizio di «Fuori dal coro», in Italia vi sono ben 1298 punti di estrazione, di cui 752 inattivi. Nel 2000 estraevamo 17 miliardi di metri cubi di gas, ridotti ad oggi alla misera cifra di 800 milioni: il 95 percento in meno. Le stime parlano di 140 miliardi di metri cubi di gas non estratto; in pratica, quasi tutti i pozzi produttivi italiani non sono in funzione. In un anno, spiegano gli esperti, se fossero riattivati, potremmo avere un approvvigionamento di gas di 10 volte superiore all’attuale, in tempistiche brevi, pochi mesi. na sostanza, basterebbe l’intervento del Governo per farli tornare in funzione. Con questo, non si risolverebbe certo il problema di dipendenza energetica dell’Italia, ma intanto, sarebbe un inizio. Sperando che tutta questa vicenda insegni agli italiani che la via della decrescita, più che un felice ritorno all’ Eden, porta dritto alle palafitte.
Perché questi pozzi non vengono rimessi in funzione? Blocchi amministrativi, dicono. In buona sostanza, basterebbe l’intervento del Governo per farli tornare in funzione. Con questo, non si risolverebbe certo il problema di dipendenza energetica dell’Italia, ma intanto, sarebbe un inizio. Sperando che tutta questa vicenda insegni agli italiani che la via della decrescita, più che un felice ritorno all’ Eden, porta dritto alle palafitte.
Sia ben chiaro, una sola morte è già un costo insopportabile, ma da lì a vedere "migliaia di bambini trucidati" ce ne passa di sangue sotto i ponti!
Una notizia apparentemente di scarso rilievo.
sul giornale on line ambientalista si legge: Riprendono i lavori dell’Osservatorio Regionale del Paesaggio della Regione Toscana
Ferruzza (presidente regionale Legambiente): modellare paesaggi puliti, partecipati, armonici e intimamente vocati alla pace tra i popoli»
Legambiente ha ragione. Tuttavia dovrebbe quantomeno fare ammenda. Perché?
Perche tra i protagonisti di una stagione oscurantista in materia di trasformazioni territoriali e del paesaggio c’è stata anche Legambiente che ha fatto si che la Regione finisse prigioniera delle Soprintendenze; con il piano del paesaggio e le sue procedure che incidono sulla pianificazione urbanistica, con i pareri che vengono espressi su i progetti.
Esemplare la vicenda del parco eolico sul crinale del Monte Giogo in Mugello. Alla fine si consolidano pareri positivi, rimane negativo quella della Soprintendenza perché la viabilità che consente di arrivare al parco ed esserne di servizio impatta sul paesaggio.
Come dire che la transizione ecologica ce la sogniamo con questi soggetti che esercitano palesemente un potere autoreferenziale che esclude le ragioni economiche generali.
Possiamo girarci intorno con eleganza, ma dobbiamo avere il coraggio di dire chiaramente che la Regione deve prendere il toro per le corna, confrontarsi con il ministro Franceschini ed il governo in toto, perché il Ministro Cingolani come Draghi, hanno bene presente quale problema sia il Ministero della Cultura e soprattutto i suoi funzionari, deve rivedere il PITPPR che premia le aree già intasate di urbanizzazioni varie e pesanti, come quella centrale metropolitana, penalizza le aree costiere e la montagna che il PIT dei professoroni relega a riserva per il beneficio degli altri in una logica di rapporto città-campagna che potremmo definire medievale, anzi forse anche peggio per l’evidente sottovalutazione delle comunità locali..
Per questo Legambiente deve forse scusarsi, perché ha appoggiato una politica sbagliata.
Toporoto' !!!! ... se vuoi cosi tanto il semaforo, compratene uno stock , sono disponibilissimi su internet e molto convenienti , viste le direttive europee in merito... e mettitele in ogni stanza di casa "TUA".
Hai Ragione a dire che questa rotatoria sia stata studiata male e progettata peggio ,da parte di quegli ominicchi e blateratori , agli ordini dei personaggi influenti o dei partiutucoli di quartiere... e cio' lo dimostra il fatto che la rotatoria, verra' fatta a solo discapito della parte pubblica.. ed il manto stradale sfiorera' pericolosamente il palatenda ... tutto cio' , per non espropriare a vicini/privati intoccabili ,che in nome del Superiore interesse Pubblico dovevano essere messi in ''esimo" piano...
Nonostante queste vergognose e realistiche premesse , la rotonda migliorera' completamente per gli 8 mesi di "dormienza" invernali e non influira' in alcun modo sulle percentuali di incidenti... ( che nonostante la presenza del semaforo continuano ad esserci)... e sicuramente dara' una migliore scorrevolezza anche nella stagione estiva...
Ma che cavolo! Con la guerra fra capo e collo, col rischio di una contaminazione nucleare, con migliaia di bambini trucidati come agnellini indifesi, questi continuano a blaterare sulle rotonde e sulle elezioni marinesi?
Svegliatevi!
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/cuore.JPG[/IMGSX] Buongiorno stamattina mi presento in ospedale per prendere appuntamento per visita cardiologia una coda da paura una persona soltanto al cup....
Dopo UN'ATTESA DI 45 MINUTI È IL MIO TURNO CILIEGINA SULLA TORTA PRIMO POSTO DISPONIBILE 1 AGOSTO !!!! ALTERNATIVA O VAI A PAGAMENTO OPPURE ASPETTI SPERANDO CHE TU NON VADA ALTROVE PRIMA...
O FORSE TI PRESENTI AL PRONTO SOCCORSO E TI ARMI DI PAZIENZA ACCUSANDO UN DOLORE AL PETTO.
QUESTA PURTROPPO È L'alternativa
Secondo voi è una cosa normale?
Se uno non si può permettere una visita a pagamento??
Il covid la guerra purtroppo le cose non cambiano!!! Ma è tanto difficile visto che ci sono liste lunghe spostare le visite nei due centri medici che ci sono a Portoferraio! Forse costano troppo quindi ?