E ora??
Le dimissioni non sono servite a nulla.
Dell'essere saliti sul tetto non è servito a nulla anzi in Regione se ne sono fregati e dicono: i soliti elbani piangioni.
Che protesta dobbiamo fare, buttarci dal tetto?
E' questo che vogliono in Regione?
Mi sto domandando se non aveva ragione Barbetti...
113586 messaggi.
[SIZE=5][COLOR=darkred]VIENE L'ASSESSORE O NON VIENE? [/COLOR] [/SIZE]
Cosa importa! L'importante e' che l'Elba domani si fermera' perche' e' stufa dei continui tagli e deroghe, gli Elbani chiedono certezze per il proprio futuro e per propri figli, vogliono che sia assicurato Loro una degna sanita', una scuola che prepari i nostri figli ad affrontare un degno futuro di lavoro con un bagaglio di cultura per competere con i coetanei della terra ferma, dei trasporti che agevolino i trasferimrnti e il turismo, un tribunale giudicante qui sull'isola in locali e ambienti degni per accogliere un'istituzione come la giustizia, vogliamo un ambiente che ci ossigeni e non che ci avveleni come l'arsenico nell'acqua che distrugge i nostri corpi e le nostre culture.
Questo e' quello che si chuiede, vi pare troppo?
L'ANNO SCORSO NEI PRIMI GIORNI DELL'ALLUVIONE NON SI E' VISTO NESSUNO DEI PAPAVERI REGIONALI E PROVINCIALI! MA PER GLI ELBANI NON E' STATO UN DRAMMA PERCHE' NELLA MENTE DI QUESTO POPOLO LAVORATORE VI ERA SOLO UN PENSIERO "RIPARTIRE" E CON QUESTO PRINCIPIO CHIEDIAMO AI SINDACI TUTTI "VOGLIAMO RIPARTIRE" L'ELBA E' UNA LOCOMOTIVA CHE HA TANTO VAPORE IN CORPO CHE SE NON RIPARTISSE POTREBBE SCOPPIARE.
[SIZE=3][COLOR=darkred]Domani tutti a manifestare per il nostro futuro. [/COLOR] [/SIZE]
Francesco Semeraro
Cara Romana, ti confesso che non scrivo più da mesi perché le chiavi di lettura che un tempo mi consentivano d’interpretare la politica e la vita, si stanno rivelando sempre più inadatte a comprendere l’attualità... forse troppo complessa o forse troppo prosaica per apparire vera.
Il crollo delle ideologie ha lasciato un vuoto enorme in coloro che erano stati allevati nella certezza che la loro fede politica fosse una scienza infallibile, capace di guidarli verso la conquista di primavere sempre più radiose. Ma questo benedetto crollo qualche scompenso lo ha prodotto anche in noi che, almeno per le cose terrene, siamo abituati da sempre a ragionare di testa nostra. Per questo, oggi, non riesco a capire se i politici che sono venuti alla ribalta in questa morente Seconda repubblica, siano dei grandi geni, così grandi da risultare incomprensibili a noi poveri mortali, o al contrario e più semplicemente, siano dei poveracci che tirano a campare per arrivare alla pensione.
La stessa difficoltà la trovo nel giudicare l’operato di alcuni personaggi politici elbani (quelli, per intendersi, che si trovano sempre dalla parte giusta). Sono veramente quei supereroi che ci vogliono far credere? O, più verosimilmente, sono dei modesti attori alle prese con un copione assegnatogli dai pupari della Regione, in modo da gestire sia le leve del potere che le turbolenze delle piazze?
C’è da dire infine che i crolli delle ideologie si sono portati dietro gli antichi riferimenti storici e culturali. Così i partiti che avevano creato un loro olimpo di maestri del pensiero (ti ricordi “il grande partito di Gramsci, Togliatti e Berlinguer?) ne sono rimasti privi. Ebbene, oggi, per non lasciare la propria gente senza “santi a cui ispirarsi”, hanno fatto shopping nella storia e nella cultura altrui ed ecco che il loro olimpo si è miracolosamente ripopolato di papi e vescovi, oltre che delle più eminenti figure del riformismo cattolico e socialista. E il povero Berlinguer? Nessuno osa più parlarne.
Attacchi, vituperi, derisioni. Certo su alcuni argomenti (quelli che hai citato te ) abbiamo idee molto diverse, ma tutto il resto non mi risulta- saluti.
X SAVERIO F.
Hai ragione!!! se tornasse la sinistra ..........
Lasciamo tutto cosi, già che ci siamo votiamo Berlusconi, facciamolo governare ancora, in fondo ( ma proprio in fondo) la sanità funziona bene, c'è garanzia di assistenza per tutti, il Tiket è gratis,gli ospedali non li chiudono!
Ma mi spieghi che cavolo ci facciamo qui allora???!!
Svegliati!!! Ma ti rendi conto che fino a quando non usciremo da questa dittatura di destra, in tutta Europa, non c'è speranza di miglioramento, fino a quando non riusciremo a smantellare questo sistema corrotto, questo sistema basato soltanto sulla parte della società che sta bene.......non riusciremo più a sollevare la testa.
Rifletti , ragiona , con il cervello però, non con il cuore!!!!
P.S. La sinistra, come la intendi tu, NON ESISTE!! Non c'è più!!! tutti i politici, tutti i governi sono a destra , manovrati dal sistema capitalistico.....e loro a noi non ci pensano nemmeno.
La news:
Roberto Peria torna a mani vuote da Firenze.
Ora devi tirare fuori le palle:
conferma le dimissioni, conferma le dimissioni, conferma le dimissioni.
Siamo tutti con te!
Sei il nostro eroe e la nostra ultima speranza.
Fagli vedere che era tutto vero!!!
Caro amico,
Romana mi conosce bene, almeno spero; non e' mio costume sindacare le opinioni del prossimo, semplicemente senzibilizzarla sull''opportunita' in questo momento di focalizzare gli interventi sul blog Sanita' all'Elba.
Se poi vogliamo proprio parlare delle politiche regionali sulla sanità', facciamolo pure tenendo presente che non ci incastrano nulla, almeno direttamente, con le elezioni politiche nazionali.
Dante
Ciao Romana, bentornata, c'è voluto la piena del Tevere per farti uscire.
Quando la lotta si fa dura, i duri cominciano a giocare ed al di là delle rampogne dii Dante, anch'io concordo con te che oggi ci siano temi un po' più importanti di quelli della sanità Elbana da discutere. Fra un po' ci saranno le elezioni e se dovesse vincere la sinistra, te la saluto la salute!
Ciao
Saverio F.
[SIZE=3]LA DITTA ELBAIMPIANTI SNC ADERISCE, CON TUTTI I SUOI ADDETTI , ALLA MANIFESTAZIONE DI VENERDI 16 NOVEMBRE IN DIFESA DEL NOSTRO PRESIDIO OSPEDALIERO [/SIZE]
Dante sei sempre un signore 🙂
[SIZE=3][COLOR=darkred]Anche tutto il personale di UNICOOP TIRRENO aderisce alla manifestazione di Venerdi CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELL' OSPEDALE DI PORTOFERRAIO. [/COLOR] [/SIZE]
Bentornata Romana, era molto che non ti affacciavi sul Blog, che da giorni e' infiammato per il problema dell'Ospedale di Portoferraio.
Tu pero' viaggi su un piano ... parallelo: e' come se tu ti presentassi ad un funerale in colori sgargianti.
bye Dante
Perche',per le prestazioni ambulatoriali obbligatorie fuori isola,',invece di chiedere un complicato servizio navetta x l'ospedale di Piombino,non obbligare la regione a farci rimborsare il biglietto della macchina???Come si fa a richiedere un servizio navetta??Non è piu facile andare con la propria macchina come fanno tutti i cittadini Italiani??
[SIZE=4][COLOR=darkblue]COMUNICATO STAMPA
del Comune di Capoliveri del 16 Marzo 1996
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Quando nel settembre 1995 ci è pervenuta la deliberazione della Giunta Regionale n. 3940 del 31/10/95 che, in ambito di esecuzione della legge 23/12/94, n. 724 – (la legge prevede la diminuzione e riconversione dei presidi ospedalieri con dotazione inferiori a 120 posti letto) – conformava la struttura ospedaliera di Portoferraio pur nella dimensione minima di 120 p.l., si è ritenuto che la Regione - come giusto che fosse - aveva tenuto conto della peculiarità della zona sanitaria Elbana (esistenza di condizioni territoriali particolari in specie aree montane ed isole minori ). Maggiormente abbiamo ritenuto che i bisogni dell’Elba -come isola- erano stati correttamente valutati quando nell’atto deliberativo successivo si evidenziava tra l’altro che:
- le specialità di base richiedono, per mantenere in adeguato livello di qualità dell’offerta di prestazioni, indizi di funzionalità che “non devono essere applicati automaticamente ai singoli presidi delle aziende sanitarie “ ma che “ devono altresì tenere conto della necessità di svolgere le attività con una struttura organizzativa adeguata “ -
Si riteneva pertanto scontata la permanenza delle UU.OO. esistenti e precisamente : Medicina generale, chirurgia generale, ostetrica e ginecologia, pediatria, ortotraumatologia, anestesia e rianimazione, laboratorio analisi chimiche, radiodiagnostica.
Purtroppo le prime avvisaglie che quei principi potevano essere disattesi abbiamo cominciato a vederli dal contenuto di un documento della segreteria del PDS di Suvereto che, sulla parola d’ordine del risparmio a tutti i costi, cominciava a porre in dubbio che la specificità Elba non poteva prelevare sui puri fattori economico – contabili.
Infatti in quel documento, baluardo di avanguardia di quanto si stava architettando in Giunta Regionale si affermava che, nell’ambito della Val di Cornia - Isola d’Elba, e quindi preso i due presidi ospedalieri di Piombino e Portoferraio, per alcune specialità già esistenti in entrambi i presidi si poteva procedere ad accorpamenti con punti di erogazione servizi “non uguali”. Non si capiva, o si capiva benissimo quale dei 2 ospedali doveva essere il preminente e quale il dipendente.
Ed ecco che, l’avvisaglia di nuvole minacciose si è trasformata subito in Temporale con la divulgazione della proposta di piano triennale 1996- 1998.
Proposte che non tenevano conto:
- nè di quanto contenuto dall’art. 25 della L.R. n. 49/1994 circa la formazione degli indirizzi di piano che dovevano fissare soglie operative particolari e flessibili per i territori di particolare disagio;
- nè dei principi contenuti nella delibera n. 3940, prima illustrata;
- né quanto contenuto nella L.R. n. 28/1995, circa la costituzione delle aree a gestione sperimentale con le relative peculiarità gestionali introducevano delle soglie di accesso (aumento abitanti/strutture) e che, ipso facto, trasformavano l’ospedale di Portoferraio in una infermeria con dotazione di un solo reparto autonomo ( unità operativa ) di medicina generale.
A niente era valso che la conferenza dei Sindaci dell’Elba avesse già promesso ed organizzato prima un incontro con il presidente della Commissione Regionale per la Sanità, cui erano state evidenziate le problematiche elbane ed ottenuto assicurazioni dimostratesi poi vane, di favorevole attenzione.
A questo punto, tutte le Amministrazioni Comunali si mobilitarono predisponendo un circostanziato e corposo documento di opposizione-proposta che, partendo dall’esistente e contestando fermamente la proposta di piano che non prevedeva soggettive eccezioni per l’Isola, evidenziava, con una serie oggettiva di dati, la particolare situazione socio-economico-logistica della realtà Elba ed avanzava precise richieste di modifica ai paratremi di carattere generale, per adeguarli ai più essenziali bisogni locali.
Il documento presupponeva che nel contesto di una zona individuata “Area a Gestione Sperimentale” primo stadio per raggiungere l’autonomia amministrativa con l’istituzione di una azienda sanitaria, dovessero essere comunque assicurate e mantenute quelle strutture essenziali tali da non abbassare i livelli di servizi in essere e da consentire alla stessa zona quei margini di autonomia necessari, senza i quali non potevano intendersi operanti le disposizioni di cui alla L.R. 28/1995 (legge che restituisce le AGS).
Ciò passava attraverso l’abbassamento dei valori di soglie operative che, seppur valide per altre realtà, non potevano essere assunte a parametro per l’Elba – Val di Cornia, pena la cancellazione implicita della sperimentazione voluta dalla stessa regione.
Per la zona dell’Elba in particolare si chiedeva la permanenza di Unità operative essenziali e complementari per poter dotare il territorio di un idoneo servizio di emergenza-urgenza di 12 mesi su 12, e precisamente:
U.O. di medicina generale
U.O. di chirurgia generale
U.O. di anestesia e rianimazione
U,O. di analisi clinico-chimiche e microbiologia con sezione trasfusionale.
U.O. di radio-diagnostica
mentre si chiedeva il mantenimento per la A.G.S. di U.O. di area con sezioni di attività nei due presidi ospedalieri aventi pari potenzialità operativa:
-Pediatria
-Ostetricia ginecologia
-Ortotraumatologia
Per i servizi territoriali sull’Elba il mantenimento di tutte le attività esistenti supportate da una U.O. di coordinamento veniva rilevata altresì la necessità, non prevista nella proposta di piano, di dotare l’AGS di mezzi finanziari propri e di un proprio bilancio di gestione nell’ambito dell’azienda sanitaria n.6 come prescritto della legge regionale istitutiva .
La conferenza dei sindaci della Val di Cornia faceva proprio e supportava il documento presentato dall’Elba.
Il piano regionale approvato in via definitiva dalla Regione ha accolto solo molto parzialmente le richieste avanzate e precisamente il permanere presso l’Ospedale di Portoferraio della seguenti U.O.:
-medicina generale
-chirurgia generale
-anestesia e rianimazione
mentre le altre attività sono state declassate a sezioni senza nemmeno assicurarne il principio della pari potenzialità operativa, nell’ambito delle UU.OO. della Area di Gestione Sperimentale.
Unica nota favorevole nel riconoscimento della autonomia finanziaria dell’AGS, che ha ottenuto una assegnazione complessiva di circa 20 mld superiore alla media delle assegnazioni regionali.
Il coordinamento dei Sindaci Elbani non ritenendosi soddisfatto del piano, aveva capito che era necessario attivarsi per ottenere il riconoscimento della peculiarità isolana su tre livelli istituzionali:
1- livello regionale per quanto concerneva la possibilità di istituzione di servizio di emergenza-urgenza dotato delle necessarie strutture (in termini di impianti ed attrezzature) e di personale;
2- a livello di direzione generale di Azienda Sanitaria, per ricercare ogni strumento necessario per una più idonea dotazione di servizi oltre che per una pari opportunità operativa dei reparti esistenti nell’intera area in modo da offrire condizioni di uguale opportunità agli abitanti dell’area Elba –Val di Cornia;
3- A livello di AGS, al momento della formazione del piano attuativo locale (PAL), per evitare la mobilità degli utenti fra Elba e Val di Cornia, agevolando invece la mobilità degli operatori.
Per il raggiungimento dei suddetti obbiettivi si era innanzitutto organizzata una conferenza dibattito a Portoferraio in data 15/02/1996, con l’intervento del direttore generale dott. Di Disceglie e del responsabile dell’AGS dott. Franceschini. In quell’occasione, oltre a fornire alla cittadinanza elbana una corretta informazione sulla situazione sanitaria, si era ottenuta l’assicurazione da parte del vertice dell’azienda che:
a) l’Ospedale di Portoferraio sarebbe stato dotato delle UU.OO. di : medicina generale, chirurgia generale, anestesia e rianimazione, laboratorio di analisi clinico-chimiche e radiodiagnostica, oltre al permanere del primariato per il reparto di pediatria ed ad attività di pari potenzialità con l’ospedale di Piombino per le sezioni di ortotraumatologia ed ostetricia e ginecologia:
b) l’istituzione durante la stagione estiva 1996 di un servizio di emergenza urgenza dotato delle necessarie strutture e personale sia sul territorio che nel presidio ospedaliero.
Ottenute dette assicurazioni, si è proceduto a fissare un incontro con l’assessore regionale alla sanità perché fossero assicurate le svolte aziendali e perché, con opportuni ulteriori finanziamenti, il servizio di emergenza urgenza dal carattere sperimentale fosse istituito in via permanente.
Purtroppo l’incontro avvenuto in data 8 marzo u.s., si è dimostrato completamente deludente a fronte della completa chiusura dell’assessore alle più limitate e legittime richieste dei sindaci.
Infatti non solo fu messa in dubbio la possibilità applicativa di una disposizione di piano per il riconoscimento delle UU.OO. di analisi chimico-cliniche e di radiodiagnostica all’ospedale Elbano, non solo si evidenziarono difficoltà a modelli operativi di pari potenzialità di sezioni nell’ambito di un’unica unità operativa (per ostetricia e ginecologia, pediatria ed artotraumatologia), quando si affermò che per la istituzione del servizio di emergenza urgenza per l’Elba (progetto obbiettivo primario voluto dalla stessa regione nell’ambito del territorio regionale) le risorse andavano ricercate nell’ambito del finanziamento aziendale - eventualità cosa quanto mai assurda alle altre zone che già sono destinatarie di rilevanti tagli.
Il discorso a quel punto fu chiuso per impraticabilità di ogni logico confronto, per cui la ventilata visita dell’assessore all’Elba si ritiene di nessuna utilità.
Questa la situazione allo stato attuale, la conferenza dei Sindaci porterà comunque avanti ogni iniziativa necessaria per il raggiungimento dei seguenti punti irrinunciabili:
A1) Medicina – chirurgia – anestesia rianimazione.
A) Mantenimento delle UU.OO. autonome: analisi + radiologia
Assicurazione di interpretazione corretta da parte la regione – (laboratorio analisi clinico-chimiche e microbiologia, servizio di diagnostica radiologica)
Riconosciuto dal Direttore Generale USL 6 nel regolamento generale dell’USL 6;
B) UU.OO. uniche a scavallo con 2 sezioni di pari potenzialità per attrezzature, strutture, personale, e per tipologie operative.
Costituita, con il coordinamento di un unico primario, dalla Sezione c/o l’Ospedale di Piombino e della Sezione c/o l’Ospedale dell’Elba. (Degenza di Ostetricia e Ginecologia con relativi servizi: Degenza in ortotraumatologia con relativi servizi;Degenza di pediatria con relativi servizi)
C) D.E.U.
Ottenibile: Sperimentalmente da direttore Generale USL 6 nel PAL. Meglio attraverso un finanziamento aggiuntivo regionale, considerato che ci sono finanziamenti ad hoc, per progetti obbiettivi, (per l’Elba servizio funzionante per tutto l’anno con idonee strutture, attrezzature ed organico. Dotare l’Ospedale di Portoferraio di quanto necessario perché sia classificato: “ospedale che eroga prestazioni di ricovero per acuti, assicurando attività ospedaliere di emergenza urgenza di primo livello”, quindi dotato di tutte quelle attrezzature (comprese la TAC) per cui possa assolvere a dette funzioni.
È necessario pertanto una adeguata, seppur composta mobilitazione popolare, e politica per far cambiare parere ed atteggiamento all’assessorato Regionale e perché sia recepita anche nell’approvando Piano attuativo locale (PAL) la peculiarità logistica isolana.
Caro Pasqualino,
ti chiedo conforto e commenti; sono alquanto confusa.
L’IDV di Di Pietro ha indetto “anche” il referendum sull’acqua, il cui “SI” è stato imposto unanimemente dalla sinistra. Risultato?
Inesistenti i benefici ventilati per l’Italia; l’Elba in particolare è rimasta senz’acqua, seppure non potabile, nei mesi estivi. In compenso, insieme all’acqua sono spariti Perry, Querry e pare presto anche Di Pietro. Non mi risulta che nessun sindaco anche quelli di sinistra elbani, si sia seduto sulle tubature vuote. In alternativa si sono seduti sulla piattaforma (costata milioni d’euro e più adatta all’attracco dell’Entreprise) sicuramente più visibile a far finta di protestare e dimettersi a favore di una sanità elbana degna di questo nome, finora bistrattata da una Regione e Provincia governata costantemente dalla sinistra. Speriamo che il problema “ospedale” almeno produca gli stessi effetti per cui il leader di mani pulite si sia dimenticato di avere una moglie, 57 appartamenti e costretto a dichiarare morto il partito da lui fondato.
Ancor più sconcertata, nel sentire le risposte sulle figure di riferimento della sinistra. date da alcuni dei fantastici cinque in corsa per le primarie del PD. Bersani cita Papa Giovanni XXIII ( poteva citare Gramsci, Togliatti, Di Vittorio oppure Berlinguer e se proprio intendeva riferirsi ad uomo di Chiesa perché non citare il Beato Giovanni Paolo II ex operaio ed uno dei fautori della pacifica e incruenta caduta del muro di Berlino?). Vendola cita il Cardinale Carlo Maria Martini (poteva citare oltre ai suddetti fari della sinistra, da buon Cattolico di Santa Romana Chiesa, Padre Pintacuda, amico e mentore di Leoluca Orlando, oppure Don Milani sulla cui tomba Rosy Bindi ha “invitato” a rendere omaggio un alto esponente dell’ex PCI).
Capisco che l’okkupazione culturale a fini strumentali di guerra politica possa essere usata come extrema ratio, ma appropriarsi di alte figure, purtroppo non più in grado di dissentire da tali arbitrarie collocazioni, denota una decadenza irreversibile di onestà intellettuale.
Dopo anni di attacchi, vituperi e derisioni; ripetuti e continuati verso la Chiesa, da esponenti politici di sinistra che da sempre sostengono idee in netto contrasto con la dottrina Cattolica (nozze gay, fecondazione artificiale, aborto, eutanasia ecc.) ho la sensazione che il popolo di sinistra pur abituato ai “contrordine compagni” questa volta potrebbe avere dei forti dolori di stomaco.
Pare che l’unico ad essere immune da tale pericolo, perché vaccinato, sia l’autocandidatosi leader Casini, ma non perché ex DC; solo perché da anni allenatosi, non a superare gli ostacoli ma molto più comodamente aggirarli.
Ridicola, solo ora, la ricerca dei motivi dell’astensione al voto e/o l’avanzare dei Grillini.
Un caro saluto in attesa di una gradita risposta.
IL CONAD DI RIO MARINA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELL' OSPEDALE DI PORTOFERRAIO.
IL NOSTRO ESERCIZIO RESTERA' CHIUSO AL PUBBLICO DALLE ORE 9.30 ALLE 11.30 DI VENERDI' 16 NOVEMBRE .
LA DIREZIONE CONAD RIO MARINA
Comunico che le tribù Apaches, da tempo in fermento per la decisione di costruire un inutile ospedale a Livorno(costi enormi a carico del popolo), hanno appreso con terrore, dal post 48497 del 13.11.2012 dei Comitati elbani riuniti per la sanità, che tale opera costerà 200 milioni e che “ 130 dovrebbero essere reperiti con dismissioni immobiliari”. La previsione di 200 milioni sarà, come solitamente avviene in questi casi, sicuramente insufficiente.
Il Consiglio degli Anziani mi ha chiesto: ma le dismissioni immobiliari non potrebbero essere effettuate, solo in parte, a favore delle varie necessità degli ospedali di Portoferraio( e, magari, anche di Cecina e Piombino)? Con 30 milioni si potrebbero finanziare spese per almeno 5/6 anni dei 3 ospedali, con il doppio siamo supersicuri per almeno 10 anni, poi vedremo. Hanno anche chiesto a me , grande capo Geronimo, di andare dal Governatore Rossi e di dirgli che , se il Governo- anche quello, pieno di pecche!- vuole togliere 600 milioni alla regione Toscana, risparmiando un po’ su questa spesa INUTILE, più di 100 milioni li potrà, così, trovare con facilità.
Venerdì, quindi, andrò a Portoferraio, assieme ai Sindaci, per spiegare queste cose all’ assessore regionale alla sanità.Ha detto che viene all’ Elba, speriamo!
Intanto, posso assicurare che cerco di tenere calme le tribù, anche se i più facinorosi hanno detto che “vogliono dissotterrare l’ascia di guerra”. Augh, speriamo non ce ne sia bisogno, la pace è di regola la cosa migliore per vivere.
Assicurazione auto senza tacito rinnovo: le novità 2013
Stando a quanto contenuto nelle disposizioni contenute nell’art. 22 del dl 179 del 18 ottobre 2012, che ha introdotto l’art. 170-bis al dlgs 209/2005 (codice delle assicurazioni private), tutti i contratti Rc auto in scadenza dopo il 1° gennaio 2013 non saranno più prorogabili tacitamente e pertanto da quella data salterà definitivamente per tutti la tolleranza di 15 giorni per il pagamento del premio. Vediamo allora, più nel dettaglio, cosa sta per cambiare per tutti i titolari di un contratto di assicurazione auto.
“Il codice civile ammette tra le righe, all’art. 1901, 15 giorni di tolleranza per i contraenti delle polizze poliennali” – ricordano Stefano Manzelli ed Enrico Santi su IO del 3 novembre 2012 – “In particolare, l’art. 1899 cc dispone che l’assicurazione ha effetto dalle ore 24 del giorno della conclusione del contratto alle ore 24 dell’ultimo giorno della durata stabilita nel contratto stesso. L’assicuratore, in alternativa a una copertura di durata annuale fino al 20 ottobre scorso poteva proporre una copertura di durata poliennale. Il contratto poteva essere tacitamente prorogato una o più volte, ma ciascuna proroga tacita non poteva avere una durata superiore a due anni. Concretamente, alla luce di tali disposizioni, prima dell’entrata in vigore del dl n. 179/2012 il contratto che prevedeva fra le clausole il tacito rinnovo si intendeva prorogato alla scadenza, con una tolleranza di quindici giorni durante i quali, se l’assicurato non aveva richiesto la disdetta, sussisteva la copertura assicurativa pur in assenza del pagamento del premio”.
