Cara Romana, ti confesso che non scrivo piรน da mesi perchรฉ le chiavi di lettura che un tempo mi consentivano dโinterpretare la politica e la vita, si stanno rivelando sempre piรน inadatte a comprendere lโattualitร ... forse troppo complessa o forse troppo prosaica per apparire vera.
Il crollo delle ideologie ha lasciato un vuoto enorme in coloro che erano stati allevati nella certezza che la loro fede politica fosse una scienza infallibile, capace di guidarli verso la conquista di primavere sempre piรน radiose. Ma questo benedetto crollo qualche scompenso lo ha prodotto anche in noi che, almeno per le cose terrene, siamo abituati da sempre a ragionare di testa nostra. Per questo, oggi, non riesco a capire se i politici che sono venuti alla ribalta in questa morente Seconda repubblica, siano dei grandi geni, cosรฌ grandi da risultare incomprensibili a noi poveri mortali, o al contrario e piรน semplicemente, siano dei poveracci che tirano a campare per arrivare alla pensione.
La stessa difficoltร la trovo nel giudicare lโoperato di alcuni personaggi politici elbani (quelli, per intendersi, che si trovano sempre dalla parte giusta). Sono veramente quei supereroi che ci vogliono far credere? O, piรน verosimilmente, sono dei modesti attori alle prese con un copione assegnatogli dai pupari della Regione, in modo da gestire sia le leve del potere che le turbolenze delle piazze?
Cโรจ da dire infine che i crolli delle ideologie si sono portati dietro gli antichi riferimenti storici e culturali. Cosรฌ i partiti che avevano creato un loro olimpo di maestri del pensiero (ti ricordi โil grande partito di Gramsci, Togliatti e Berlinguer?) ne sono rimasti privi. Ebbene, oggi, per non lasciare la propria gente senza โsanti a cui ispirarsiโ, hanno fatto shopping nella storia e nella cultura altrui ed ecco che il loro olimpo si รจ miracolosamente ripopolato di papi e vescovi, oltre che delle piรน eminenti figure del riformismo cattolico e socialista. E il povero Berlinguer? Nessuno osa piรน parlarne.
