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113517 messaggi.
viale elba da viale elba pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 21:25
Per l'ennesima volta in viale elba - piazzale posta - risiamo al buio da giorni.....ma bisogna aspettare ancora tanto???????
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Gimmi Ori da Gimmi Ori pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 18:19
Gentile Sig. Fabrizio Mazzei, Io le rispondo invece tranquillamente anche delle mie cose private, ho demolito due magazzini accatastati devastati dall'alluvione da solo, di mia spontanea volonta, con un risparmio di mille euro l'anno di tasse comunali, magari procederò ora anche con la demolizione del terzo magazzino visto che le tasse da pagare aumenteranno ancora, per quanto riguarda i servizi dell'albergo dove lavoravo sono quelli di un due stelle che faceva il prezzo di un due stelle, poi come Le ho già detto non so se riaprirà, già prima dell'alluvione la società voleva chiudere baracca e burattini. Non so se saranno contente le autorità preposte, ma la gente di lavorare gratis e pagare tasse è stanca, au revoir Gimmi Ori P.S. Mi dispiace che non mi comprenda, ma non si preoccupi io capisco
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PER CECCHINO e ALZOZERO da PER CECCHINO e ALZOZERO pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 17:52
Continuità Territoriale Aerea E’ fondamentale che le necessità di noi residenti Elbani, si debbano conciliare con le esigenze del turismo, NOSTRA PRIMARIA FONTE DI REDDITO e notoriamente settore molto in crisi. Ed è proprio per questo che sono convinto che concentrare gli interessi sulla rotta ELBA-PISA (anziché disperdere energie e quindi soldi su altre destinazioni), sarebbe piu’ che auspicabile. L’aeroporto di Pisa dovrebbe essere considerato da tutti noi, come un HUB, otre che come una destinazione di semplici voli POINT-TO-POINT per consentirci di svolgere le nostre attività sul Continente. Con un servizio “NAVETTA” Elba-Pisa potremmo avere a disposizione anche 2 rotazioni tutti i giorni e da li, la possibilità di raggiungere anche Firenze con treno o autobus (molto comodi e puntuali). I turisti avrebbero finalmente dei voli ben strutturati ed economici per raggiungere la nostra isola senza lunghi tempi di attesa e stress, e potrebbero essere turisti provenienti da tutta Europa visto che su Pisa arrivano voli da ovunque! L’Elba potrebbe finalmente beneficiare di un nuovo turismo anche da paesi piu’ lontani e sperare in un allungamento della stagione estiva e non essere l’Isola dimenticata che molti turisti pensano che mai e poi mai potranno raggiungere. Buttiamo i nostri soldi pensando all’allungamento della pista della Pila affinchè possa ospitare aeromobili di maggiore capacità. Mai arriveranno voli diretti dal nord Europa o dall’Europa dell’Est (mercato emergente), al contrario con la nostra navetta Elba-Pisa potremo prelevare continuamente passeggeri provenienti dalle destinazioni piu’ lontane e rafforzare il nostro mercato turistico che langue. INSISTO CON ELBA-PISA-ELBA ARGENTO A.
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x Robin da x Robin pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 17:29
Grazie per l'immeritato accostamento a persone che stimo e,sicuramente, più virtuose del sottoscritto. Anch'io mi sono trovato dei conti fatti su pagine di quaderno ai quali veniva aggiunta l'Iva. Sentirsi dire che l'Iva deve essere aggiunta al costo del lavoro perchè è una tassa che va allo stato............ e se vuoi la fattura devi pagarla te, è una brutta abitudine, una vera istigazione all'evasione alla quale è difficile resistere per chi non può scaricarla. Del redditometro non ho paura e penso che nessuno, se è in buona fede, debba averne. Bacco
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X Michele da X Michele pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 17:23
Attento. 38 mila euro al netto delle spese che può detrarre. Considerato poi che è un single, direi che se la passa abbastanza bene. Ben per lui.
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X Robin da X Robin pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 17:19
Caro amico, L'idea di portare in detrazione le spese anche per dipendenti e pensionati è venuta recentemente in mente anche al governo Monti, perché l'idea di base era che si veniva a creare un conflitto di interessi tra acquirente e venditore. Bene. Sai che si è opposta? Proprio l'Agenzia delle Entrate, perché ha fatto i suoi calcoli ed ha constatato che alla fin fine incassava meno di quello che incassa ora. Ha vinto un suo tornaconto piuttosto che la giustizia fiscale. Ovviamente non se ne fatto niente. Conclusione: è meglio e più facile spennare dipendenti e pensionati che andare a scovare l'evasione. È la cruda realtà. Dante
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Fabrizio Mazzei da Fabrizio Mazzei pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 17:01
x Gimmi Ori Senta, non ho più nessuna intenzione di risponderle, dato che vedo che non capisce o meglio non vuol capire ed io non riesco a seguirla nei suoi strampalati discorsi! Si preoccupi delle sue cose cui dovrebbe forse dedicare più tempo invece che sulla tastiera! Se anch'io dessi credito alle voci che ci sono in giro, le dovrei chiedere se è vero che è l'unico o uno dei pochi che proprio per l'alluvione ha avuto ordinanze di demolizione di manufatti (abusivi?) nei pressi del fosso, e che i servizi del suo albergo sono...approssimativi, ma non lo sò e non lo faccio!!! Non mi interessa, ci sono le Autorità preposte e ci penseranno loro! Su quello che è il mio lavoro e che devo fare o non fare invece non le PERMETTO assolutamente di entrare nel merito, dato che non mi conosce, io non la conosco e non ho alcun interesse a farlo!
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X Ocobic da X Ocobic pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 16:36
Fammi capire bene, tu hai dichiarato al fisco un reddito complessivo di 38.000 Euro? Colpo di scena, sei l'artigiano più ricco d'Italia, bravo! Michele
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bruno da bruno pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 16:20
Grazie delle risposte Adriano e Anna ma il problema non sono solo le bollette ma anche posta ordinaria e pubblicità varia. P:S già fatti reclami!!!!! Comunque ho sentito in giro ed il problema mi sembra più grande che personale,magari se ne occupino anche i vigili o chi per loro. Saluti Spinetti Bruno
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PIU' TOSCANA da PIU' TOSCANA pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 16:11
[SIZE=4][COLOR=firebrick]POSTI LETTO SANITÀ – Con delibera di Marroni a rischio 4000 posti letto? Quanti in provincia di Livorno? Interrogazione del gruppo “Più Toscana” [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkred][FONT=comic sans ms]Critiche per parte dei 20 milioni di euro stanziati “per premiare chi taglierà più servizi” [/FONT] [/COLOR] «Quanti e quali saranno i posti letto degli ospedali toscani tagliati dalla delibera dell’assessore Marroni? Nell’atto è scomparso il numero 2000 invocato dall’assessore: saranno 100? 500? 1000? 2000? O addirittura 4000?». È quanto chiede il consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, in riferimento alla sforbiciata dei posti letto prevista dalla riorganizzazione del sistema sanitario regionale. «Il numero – spiega – resta un mistero visto che dalla delibera varata il 28 dicembre dalla Giunta, la già allarmante voce “valore stimato” riferita al tagli di 2000 posti letto con tasso di occupazione inferiore al 85% è stata sostituita da una precisazione ancora più inquietante che prevede la riduzione dei posti letto “tenendo conto della diversità dei contesti organizzativi aziendali”. Una modifica che rendere ancora più fosca la sorte delle strutture ospedaliere toscane, dove i tagli a questo punto potrebbero raggiungere qualsiasi soglia». Cifre sulle quali Lazzeri ha presentato un’interrogazione per conoscere nel dettaglio quali saranno le strutture che non raggiungeranno la “soglia salvezza” dei posti letto con tasso di occupazione dell’85% fissata dalla Giunta, «e di conseguenza – continua – avere definitivamente il nome e cognome degli ospedali di ogni singola provincia che finiranno sotto la scure dei tagli». Il consigliere punta poi il dito contro i 20 milioni di euro messi a disposizione dalla delibera per supportare la riorganizzazione. «Metà di questi soldi sarà riservata al riassetto del territorio mentre parte dell’altra metà – commenta – è stata promessa in premio alle Asl che ridurranno le prestazioni “inappropriate” in cui sono inclusi anche i livelli essenziali di assistenza come guardia medica e assistenza farmaceutica: un meccanismo perverso che premia chi taglierà di più».
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Gimmi Ori da Gimmi Ori pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 14:42
Gentile Sig. Fabrizio Mazzei, la capisco bene sa, ( "il cavatore" ), anche mio nonno classe 1901 lavorava in miniera a Monte Calamita, e condivido la sua scelta di cavare poco per lavorarla la pietra e non vendere i blocchi, ma non mi pare che sia il caso dei porti, comunque penso che faccia bene a far vedere la vs. cava al mio amico Francesco Semeraro e fornendogli tutti i chiarimenti del caso: potrà fargli vedere l'area della cava delimitata e recintata che non consente l'accesso ai non addetti ai lavori, potrà fargli vedere la pesa con la quale pesate il blocco e stabilite di quale categoria è, la vendita a peso, potrà fargli vedere il lavoro che dovrete fare, due operai e con quali mezzi, o avrete altri operai e altri mezzi autorizzati a lavorare in cava visto il poco tempo disponibile, e fargli vedere da dove usciranno tutte queste 15.180 tonnellate per ora, come lavorerete con i mezzi e a che distanze, se non ho capito male tra la strada comunale sotto e il vs.piazzale sopra, potrà chiarire la storia, che non abbiamo capito bene, della buca di bacino e per quanto tempo è autorizzato lo stoccaggio, far vedere dove è ubicata la buca di bacino, visto il grosso lavoro da fare avrete sicuramente un distributore di carburante per l'escavatore o gli escavatori e gli altri mezzi, o un deposito a norma di legge ovviamente, per la messa in sicurezza avrete presentato il progetto di messa in sicurezza in comune credo, e poi come scrive "Per il nostro ravaneto ovvero la zona di stoccaggio dei massi da scopertura prevista ad autorizzata nei piani di coltivazione da 50 anni a questa parte" è stata autorizzata dal ministero o dal comune negli ultimi 50 anni e con quali scadenze? Ma di quale altra cava sta parlando, quella che ha anche il pontone per fare i lavori ai moli? Dopo la rilettura del regio decreto del 1904 sulla distanza dai corsi d'acqua, cosiccome il regio decreto del 1927 sulle cave, seguito da una miriade di norme nazionali e regionali, cave che, a parte il discorso sulla sicurezza e il rischio idro-geologico, hanno un'autorizzazione che ha una scadenza, non sono eterne, si esauriscono, anche se ciò ovviamente non piace ai proprietari del terreno, ma ribadisco che per due operai qualificati non è certo un problema proseguire l'attività secolare tradizionale di famiglia e paesana, anche con il granito che viene dalla Cina, Sardegna o altrove, presente anche in qualche piazza dell'Elba, anche se ovviamente sarebbe meglio il nostro, ma tutto ha un inizio e una fine, mentre per il lavoro di presidente e vice presidente non bisogna disperare, magari arriveranno delle poltrone anche per il prossimo municipio di S. Piero, con il prossimo imminente COMUNE UNICO DELL'ELBA. D'altronde la situazione è sempre più drammatica per chi non ha il monopolio dei lavori pubblici o il monopolio dei trasporti marittimi, per chi non ha un monopolio nella sua alta categoria o un'ottima posizione privilegiata sul mare, per chi non ha un monopolio nel suo ramo d'attività o un monopolio degli affitti, il lavoro è diminuito e i prezzi e gli incassi pure, i costi e le tasse sono aumentati e il lavoro gratis è obbligatorio per non demolire l'attività e andarsene a spasso per il mondo, ma non in vacanza. A parte il discorso sull'orario dei fenomeni nel caso di allerta meteo, che cosa sarebbe successo all'albergo del mio amico Elio Bianchi, ma anche ad altri alberghi e attività di Marina di Campo pure duramente colpiti, se l'alluvione, invece del 07.11.2011, si fosse verificata il 04 settembre come nel 2002 ( alluvione 04.09.2002 ), quando gli alberghi sarebbero stati aperti con numerosi turisti presenti in paese? Visto che con l'allerta meteo si chiudono le scuole, si chiuderanno anche gli alberghi? Le auguro una buona giornata! Gimmi Ori P.S. l'anonimo uomo della montagna mi ha detto che quando era sul sentiero 35 sopra la vs.cava, ha visto due ciclisti in mountain bike prendere la strada in discesa dal 35 e passare dentro la cava, forse avevate dimenticato i cancelli aperti .........
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Robin da Robin pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 14:19
Ogni giorno su questo blog leggo scritti di persone ben preparate, a parte le varie divergenze di opinioni che spesso diventano un tormentone per vari giorni con botte e risposte. Mio nonno diceva che la colpa era una bella fanciulla , ma nessuno la volle per contro la ragione tutti la vogliono e questo dovrebbe far riflettere non poco, forse occorerebbe la "Sapienza di Salomone" per la quale la regina di Saba assieme ad un suo esercito e con molti cammelli percorse molti km per andare a costatare di persona , ma nella storia moderna non si parla più di altri avvenimenti simili. Io non sono per niente ferrato in statistiche ne tantomeno in politica, ma ciò non toglie che abbia due occhi come quasi tutti, ed un cervello che più o meno funziona ancora , anche se gli anni passano. Quel che vedo sicuramente è un degrado di questa povera Italia,della nostra Elba, ma anche di molte altre parti del mondo, in ogni caso è sempre la politica e le poltrone a fare leggi a loro favore, facendo sembrare oro ai cittadini, quelle poche cose positive che mettono in atto. Da qualche giorno sul blog si parla di tasse, di nero , di guadagni nascosti e di commercianti e artigiani che lavorano al nero e qui ci sono scazzottate simboliche e si ritorna al punto della ragione che ognuno la vuole. Vorrei chiedere a tutti quelli qui ben preparati e cito Bacco, Dante, Caruggine ecc,il parere su una mia riflessione, Se come in molti paesi del mondo potessimo scaricare tutte le spese e dico tutte, anche il gelato, saremmo tutti "finanzieri solerti" perchè tutti pretenderemmo fatture e scontrini, ora faccio un esempio: Se chiamo l'idraulico e mi fa un conto diciamo di 1000 euro o se voglio la fattura me ne chiede 1000 + iva e anzi se non la voglio mi fa anche uno sconto, quanti italiani pretendono una fattura se non possono avere nessun beneficio perchè non possono portarla in detrazione dai redditi? Per fare un favore al governo ? Ancor peggio sarà con le nuove proposte di redditometro, dove la gente cercherà proprio di nascondere le proprie spese, anche quelle del mangiare per non peggiorare la situazione e si parla anche di andare a mangiare una pizza . Mi chiedo come è che chi governa non arriva a certe conclusioni? troppe poltrone da tagliare? mi sapete dare una risposta logica e coerente? Ho avuto recenti notizie di persone che vanno a fare la spesa nei supermercati e che non passano più la scheda magnetica dei punti , per la paura di cadere nella trappola del redditometro pagando logicamente in contanti anziche con carta di credito. Di questo passo le persone cercheranno di spendere ancora meno e questo porterà l'economia ancora più in basso, ma tanto a coloro che hanno decretato così detta all'elbana che gnene frega. Meditate gente meditate.
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Adriano da Adriano pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 14:13
Per bruno, se vuoi risolvere o protestare devi andare a Porto Ferraio presso l'ufficio delle poste,si trova dietro il magazzino della spuma elba, comunque il problema è di molti Campesi.Saluti
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ocobic da ocobic pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 13:57
Gentile sign. pensionato di Capoliveri, lei sta gettando benzina sul fuoco alimentando una polemica che non serve a nessuno, intanto non ho mai detto di essere un poveraccio, sono contento di quanto guadagno (e di quanto dichiaro) quello che voglio dire è che ci sono anche artigiani che pagano le tasse come ci sono anche dei lavoratori dipendenti o pensionati, per non parlare di chi prende la disoccupazione che si fanno "lavoretti" in nero per arrotondare, il problema però è che siamo tutti sulla stessa barca, continuiamo a scannarci tra noi e non vediamo chi sono i veri nemici, tipo quelli che spendono soldi pubblici per comprare cacciabombardieri o sommergibili e magari anche chi permette ad una compagnia di traghetti di lavorare in regime di monopolio con i nostri soldi... P.s. il mio reddito 2011 è stato di circa €. 38000 e quello 2012 stando alle proiezioni del mio commercialista dovrebbe essere di circa €. 35000 e aggiungo: non ho famiglia, non pago affitti, sono un lavoratore autonomo (a cui non piace alzarsi presto la mattina) senza dipendenti e i costi per la mia attività si riducono ad un po' di attrezzatura e al pagamento di bollo e assicurazione di una macchina che ha quasi 20 anni, come vede non ho di che lamentarmi. Saluti
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anna da anna pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 13:13
gentile sgnor spinetti.....lei non è il solo a non ricevere posta io fortunatamente ho le bollette domiciliate in posta 🙂 🙂
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bruno da bruno pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 12:44
Gradirei sapere se nel comune di Campo nell'Elba, ci sono altre famiglie oltre la mia ha non ricevere la posta. Io sono circa 45 giorni che non ne portano. grazie Spinetti Bruno
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P.za Cavour da P.za Cavour pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 12:41
Bravo Bertucci, si ricordo anch'io ad una riunione in sala consiliare che l'Assessore aveva detto che portava in giunta la riapertura parziale del traffico in inverno con rispettivi parcheggi
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NERO da NERO pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 11:08
Buongiorno, sono ormai svariati giorni (ALMENO 7)che in cima a San Rocco, 50 metri prima del Forte Inglese, persiste una copiosa perdita di acqua, per di più in una curva molto pericolosa e piena di ghiaia. Vediamo quanto durerà questo ennesimo spreco! Ps è inutile rattoppare, in quel punto almeno 2/3 volte all'anno perde.
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Geppo Nardi da Geppo Nardi pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 10:07
Cassazione, no ipoteche Equitalia per debiti irrisori Non può iscriversi l’ipoteca se il credito erariale non è realizzabile con la vendita forzata perché la somma è inferiore agli 8mila euro, soglia minima prevista dalla legge. Altra mazzata delle Sezioni Unite della Cassazione contro Equitalia. I giudici di legittimità, con sentenza n. 5771/2012 hanno così respinto un ricorso di Equitalia su una vicenda avente ad oggetto un’iscrizione ipotecaria su due terreni di una Srl calabrese. Quest’ultima risultava debitrice nei confronti dell’erario di circa 2000 euro, a causa del mancato versamento di alcuni contributi dovuti allo Stato. Da qui, l’iscrizione nei registri immobiliari dell’ipoteca, da parte di Equitalia. Ma è possibile ipotecare un bene per un credito inferiore alla soglia minima prevista dalla legge per procedere all’esecuzione forzata? Equitalia sosteneva che l’ipoteca “assolvendo anche ad una autonoma funzione anticipatoria e cautelativa, poteva essere iscritta pure per crediti che non avrebbero autorizzato il concessionario a procedere ad espropriazione forzata”, dunque anche sotto gli 8mila euro, come in questo caso. E a conferma di ciò, sosteneva la ricorrente, ci sarebbero state due circolari dell’Agenzia delle Entrate, una interrogazione parlamentare, e infine il decreto 40/2010 (poi convertito in legge 73/2010) che esplicitamente aveva vietato di iscrivere ipoteca sotto gli ottomila euro ma solo a decorre dall’entrata in vigore della legge di conversione. Le Sezioni unite si sono mostrate però di altro avviso, e hanno escluso che l’iscrizione potesse essere fatta per importi inferiori alla soglia minima per la quale l’agente della riscossione è autorizzato ad espropriare l’immobile. Infatti, osserva la Corte, così come il fermo anche l’ipoteca costituisce “un atto preordinato all’espropriazione, per cui doveva necessariamente soggiacere agli stessi limiti per questa stabiliti” dall’articolo 76 del Dl 602/1973. La Cassazione sottolinea come il sistema delineato dagli artt. 76 e 77 del DPR n. 602/1973 è stato da taluni inteso nel senso che assolvendo anche ad un’autonoma funzione anticipatoria e cautelativa, l’ipoteca poteva essere iscritta pure per crediti che non avrebbero autorizzato il concessionario a procedere ad espropriazione forzata. Tuttavia a fronte di tale (pur plausibile) interpretazione, vi sono stati altri che hanno attribuito al combinato disposto delle predette norme il significato d’impedire l’iscrizione dell’ipoteca per importi inferiori agli ottomila euro che, com’è noto, rappresentavano per l’agente della riscossione la soglia minima della esproriazione immobiliare. Ed è questa seconda lettura che le Sezione Unite privilegiano per risolvere la controversia. Rispetto al decreto n. 40/2010 citato dalla ricorrente, i giudici di Piazza Cavour sottolineano come il testo della disposizione non autorizza a ritenere che per il periodo pregresso non esistesse alcun limite. Per valere come smentita della predetta interpretazione, il comma 2 ter dell’art. 3 del DL n. 40/2010 avrebbe dovuto stabilire il contrario e, cioè, che a partire dal momento della emanazione della legge di conversione non sarebbe più stato possibile iscrivere ipoteca per crediti non realizzabili a mezzo di espropriazione immobiliare. Secondo i giudici ermellini, ciò che conta “non è l’intenzione del legislatore (cassazione 2454/1983) o la lettura fattene da ministeri o altri enti, ma la volontà oggettiva della legge (Cass. 3550/1988) quale risultante dal suo dato letterale”, e questo nel caso di specie depone “nel senso della non iscrivibilità dell’ipoteca per crediti non realizzabili a mezzo di espropriazione immobiliare”. Pertanto la Cassazione conferma la sentenza di appello e afferma che bene ha fatto il giudice di merito a confermare l’annullamento dell’ipoteca perché iscritta per un credito di appena 2.028, 66 euro. Qui il testo integrale della sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 5771 del 12/04/2012
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ADALBERTO BERTUCCI da ADALBERTO BERTUCCI pubblicato il 10 Gennaio 2013 alle 9:58
[SIZE=4][COLOR=darkblue]CARO SINDACO TI SCRIVO...... [/COLOR] [/SIZE] Ho letto con stupore quanto dichiarato dal sindaco di Portoferraio a proposito della chiusura di alcuni negozi del centro storico. Sono rimasto veramente sconvolto (o sconcertato, come direbbe lui) dalle dichiarazioni del primo cittadino portoferraiese il quale non dà nessun input per scongiurare la morte del centro storico; piuttosto, questo meraviglia ancor di più visto che è stato per 9 anni (e lo sarà ancora per un anno circa) il sindaco di Portoferraio. Nella sua nota Peria dice che aveva ipotizzato delle tariffe differenziate con ulteriore incentivi a chi sarebbe rimasto aperto per un periodo più lungo dei soliti 3 masi estivi. Ma come? Lui ipotizza? Lui è il sindaco e di regola decide, o forse qualcuno della giunta gli ha messo il bastone fra le ruote? E poi, ipotizza e non mette in opera? Sembra il triste replay di tutte le cose promesse da alcuni assessori anche sulla stampa e mai fatte, tipo il parcheggio nel periodo invernale in piazza Cavour, oppure le famose fontanelle, e ci sarebbe da riempire le pagine, senza andare a cercare assessorato per assessorato. La crisi esiste e persiste, verissimo, ma un amministratore deve cercare di tutelare i propri cittadini e anche i commercianti, non solo quelli del centro storico ma tutti. Non si può cercare di cambiare le carte in tavola, questa Amministrazione specialmente nel centro storico ha sbagliato sin dall’inizio della precedente giunta capitanata sempre da Peria, cominciando dal percorso del traffico in entrata e in uscita, prima in un senso poi dopo poco nell’altro, e poi il resto: dai famosi “pipi ritti” di via Guerrazzi, al nuovo arredo di piazza con quei vasi che (a parte il gusto) in questi giorni sono stati spostati per le manifestazioni natalizie organizzate dalla Pro Loco nuova nata (finalmente), ed hanno lasciato nel luogo dove erano posizionati delle brutte stampe di ruggine nelle lastre secolari della piazza. Quindi il sindaco e la sua giunta non possono dare la colpa al fatto che l’Ospedale e la posta si sono spostate, ma dovrebbero farsi loro un esame di coscienza per verificare lo stato di degrado in cui versa il centro storico non solo per le attività commerciali ma per tutto: basta per tutti la pulizia e le strade dissestate, basterebbe che qualcuno della giunta si facesse una passeggiata per le vie di Portoferraio. Le ricette ci sono e sono sicuro che commercianti e associazioni sarebbero ben lieti di sedersi ad un tavolo (come piace tanto a Peria) con l’Amministrazione, ma non certo la soluzione sta nella stagionalità del centro storico, oppure come dice l’assessore Zini nel reinventarsi nuove attività commerciali. Chiudo il mio intervento suggerendo alla giunta portoferraiese di rivedere al proprio interno almeno per quel poco tempo che le rimane qualche delega, soprattutto fra quelle che probabilmente non hanno eccelso per la puntualità nel risolvere problemi che con uno dei tanti tavoli di concertazioni che il sindaco ha sempre sbandierato potevano essere risolti.
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