[SIZE=4][COLOR=darkred]Centro Storico- Amministratori come corridori "spompati" ? Ma non รจ che stiamo esagerando con le critiche? [/COLOR] [/SIZE]
[FONT=comic sans ms]di Giovanni Muti [/FONT]
In questi giorni alcuni interventi tra i quali quello di Sergio Bicecci e Luciana Gelli hanno portato in prima piano il centro storico di Portoferraio. Ne hanno descritto il degrado attribuendone la responsabilitร soprattutto agli amministratori
Si tratta di accuse gravi che, se avessero fondamento, vorrebbe dire che questi amministratori, e quelli che li hanno preceduti, avrebbero sulla coscienza la rovina uno dei centri storici piรน belli dellโintera Toscana. Che รจ come dire dellโ Italia, e quindi dellโintera Europa.
Ma siamo proprio sicuri che a questi amministratori possono essere attribuite queste responsabilitร ? Siccome si tratta di persone oneste , e quindi dovendo escludere la responsabilitร penali, che tipo di responsabilitร gli possiamo attribuire. Dobbiamo chiedercelo onestamente. Se i nostri amministratori si impegnano e fanno scelte chรฉ, in buona fede, credono giuste e che per noi , invece, sono sbagliate, di cosa li possiamo accusare? Di avere aver fatto degli errori ? Ma sbagliare non รจ una colpa, se si sbaglia perchรฉ non si รจ capito. Quando non ci si arriva. . . . non ci si arriva.
Se un ciclista in una tappa di montagna arriva al traguardo stanco morto, sudato e impolverato, quando gli altri sono giร in albergo a farsi la doccia e gli operai stanno giร smantellato le strutture, di cosa lo volgiamo accusare, di non avere saputo pedalare come gli altri? Non gli si puรฒ dire che so : โO dove cazzo eri finito ?โ Oppure: โ Ma che avevi sbagliato strada?โ Ci vuole un pizzico di umanitร e di comprensione. Gli si va incontro sorridenti, lo si avvolge con un asciugamano, gli si da una pacca sulla spalla e gli si dice: โ Dai non te la prendere โ. Poi con calma, dopo qualche giorno, lo si consiglia di lasciare il ciclismo e darsi agli scacchi, dove non serve pedalare.
E cosรฌ ci dovremmo comportare con i nostri amministratori. Certo, non li potremmo avvolgere con un asciugamano. Non perchรฉ, almeno nel caso del sindaco di Portoferraio ci vorrebbe un lenzuolo, ma perchรฉ il tipo dโimpegno รจ diverso : in politica nessuno suda. Ma molti soffrono molto quando fanno cazzate. Sono abili a camuffarlo, ma soffrono. Lo sanno bene le mogli che, a volte, non ci fanno vita. Quindi, quando ne sorprendiamo uno scoraggiato a guardare con lโaria affranta gli effetti dei suoi fallimenti, gli dovremmo mettere una mano sulla spalla e parlargli con affetto come si fa con un corridore spompato: โ Dai non te la prendere โ . E magari gli offriamo un caffรจ, con doppia razione di zucchero, se รจ molto giรน di corda.
Certo, dopo, con calma e prendendola molto alla larga, gli dovremmo di dire smetterla con la politica e consigliargli, non di darsi agli scacchi, perchรฉ anche lรฌ bisogna pensare, ma ad un hobby leggero, come lโaeromodellismo, per esempio, dove si puรฒ continuare a volare alto, senza perรฒ fare danni. Certo, per lui sarebbe una decisione difficile e magari starebbe a pensare per giorni e giorni, senza decidersi. A questo punto il vero amico gli dovrebbe fa capire una cosa importante : che molte volte nella vita รจ meglio rompere gli indugi che rompere i coglioni.
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