E' indubbio che la caratteristica principale della "questione referendum" è la assoluta mancanza di informazione.
Pochi conoscono lo stesso quesito del referendum,
pochissimi sanno che si va a votare a favore o contro una proposta di legge, non per un (teorico) comune unico;
Molti tacciono sul fatto che nella struttura del nuovo comune unico, così come prevista dalla proposta di legge, non è assolutamente garantita (cosa doverosa per legge) una rappresentanza delle comunità corrispondenti agli attuali comuni, che quindi non soltanto vengono estinti nelle loro strutture amministrative, ma non avranno più alcuna voce per anche soltanto mettere in luce le esigenze delle comunità, che rispetto a quella (Portoferraio) che diverrà il Comune Unico, saranno soltanto oscura e lontana ed estranea"periferia".
Molti cercano di stemperare i dubbi dei cittadini parlando dei Municipi, che sono al di fuori della proposta di legge ed al di fuori del referendum!, sono soltanto ipotizzati, sia nella loro effettiva creazione, sia nella loro organizzazione, che dipenderà dagli ...eletti al nuovo Comune unico, che decideranno, (pensate) dopo essere stati eletti!.... se farli e.... come strutturarli!
Chiaro è invece il disegno di coloro che già descrivono degli ideali municipi...e, ipotizzandone tanti,...praticamente già ipotizzano un venir meno degli stessi confini territoriali degli attuali comuni, delle comunità attuali.
Si tratta, quindi di una annessione -con smembramento territoriale delle attuali comunità locali- ad un comune centralizzato.
Per ovviare alla attuale "segretezza" sul reale contenuto del referendum, si è pensato di aprire una finestra per far luce sulla verità e per offrire informazione.
Cliccando [URL]www.no-al-comune-unico.it[/URL] potrete leggere
1) Il reale quesito referendario
2) Il testo della proposta di legge
3) Un breve commento agli articoli più rilevanti
4) Parti di un articolo scritto dai promotori per una rivista di studi giuridici e di politica, dove viene descritta la inquietante procedura che ha portato alla redazione dell'attuale proposta di legge (quella sottoposta al referendum), inquietante per l'attivo ed importante ruolo svolto, nella stessa redazione del testo, nella scelta del suo contenuto,.... dalla Regione.... sì che può dirsi che si tratta non di proposta che viene (come dicono) dal basso, ma si tratta di proposta che di fatto, nel suo contenuto viene (e ciò è oltremodo preoccupante!)...dall'alto...ben dall'alto!
Lo sappiamo che le cose non vanno proprio bene all'Elba e non vogliamo misurarci con le estreme difficoltà di altri nel paese ...dovremo certo trovare il modo di operare associandoci, pretendendo, anche, di poter partecipare attivamente come cittadini, per operare in piena sintonìa di interessi ed maniera più adeguata alle potenzialità che le singole comunità possono offrire, sopratutto, per il comune interesse, con modalità associative ...nuove...con maggiore partecipazione dei cittadini...eliminando vecchie incrostazioni..E' certo comunque che non si può oggi permettere che altri....tenti di cancellarci offendendo la nostra dignità di cittadini democratici.
Leggendo, non potrete non ritenere che l'unico modo per difendere i diritti degli elbani da questo tentativo di mera "colonizzazione" è ANDARE A VOTARE e VOTARE NO, NO e NO!
Ripeto: [URL]www.no-al-comune-unico.it[/URL]
113621 messaggi.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]SCUOLA E FORMAZIONE [/COLOR] [/SIZE]
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cultura, competenza e professionalità per i giovani elbani [/COLOR] [/FONT]
Ricordiamo che domani venerdi 22 marzo, si terrà il prossimo convegno organizzato da Progetto Elba ed avrà come oggetto la scuola e la formazione dei giovani sul nostro territorio.
Durante il convegno si parlerà sia di come dare impulso al settore didattico sia di come preparare e inserire i giovani nel mondo del lavoro.
Servono strategie chiare e molto incisive per ribaltare l’attuale situazione che non consente di dare ai nostri ragazzi la certezza di un educazione adeguata .
Il Convegno si svolgerà alle ore 17:00 presso la Sala della Provincia in via Manzoni a Portoferraio.
L’ingresso è libero e tutti sono invitati a partecipare.
Per prenotare un intervento durante il dibattito: [EMAIL]info.elba@confindustrialivorno.it[/EMAIL]
Si rileva la necessità di fare alcune precisazioni in ordine alle considerazioni dell'imprenditore Marcello Bargellini pubblicate sulla stampa riguardanti i rapporti tra “gare” e Comune unico. Il tutto non solo per assicurare allo stesso una più ampia conoscenza dei fatti ma anche per contribuire a dare una corretta informazione agli elbani su questo argomento.
L'imprenditore riporta corrette notizie in ordine all'obbligo, per imposizione normativa, che hanno i Comuni di approvvigionarsi nell'acquisto di beni e servizi da CONSIP, organismo che assicura su tutto il territorio nazionale unicità di prezzi per lo stesso prodotto. Tale obbligo permarrà indipendentemente dalle dimensione dell'Ente e pertanto l'avventura del Comune Unico non produrrà alcun effetto.
Di contro l'imprenditore non tiene conto che i Comuni oltre che di beni e servizi reperibili in CONSIP si approvvigionano di altre prestazioni quali, per citarne qualcuna, i trasporti scolastici e non, le mense, le pulizie spiagge, le la gestione del verde, l’illuminazione pubblica, le manutenzioni territoriali in genere o di edifici, che vengono ordinariamente messi a gara.
I bandi delle gare sono strutturati per dare contenuto alle esigenze dei Comuni che, nell’ipotesi del “Comune Unico”, saranno dimensionati per dare risposte alle esigenze di tutto il territorio elbano e pertanto produrranno importi elevati con la partecipazione di un’imprenditoria avente organizzazione e spessore elevato, che probabilmente non è presente sulla nostra isola.
Pertanto Comuni più grandi, richieste maggiori e soprattutto maggiori “interessi”, anche non necessariamente elbani.
Non solo agli imprenditori “interessa lavorare e dare lavoro” ma anche a chi fa opposizione all'ipotesi di un comune unico per l'Elba.
Comitato del NO
Il Forte Stella, così chiamato per la forma della sua pianta, fa parte del sistema di fortificazione costiera realizzato a partire dal 1548 per volere di Cosimo I de' Medici, a difesa della nascente Cosmopoli. Il forte si erge sul promontorio che domina il golfo di Portoferraio e ospita uno dei fari più antichi d'Europa, fatto costruire nel 1788 dal granduca di Lorena.
L'appartamento, da poco completamente ristrutturato, si trova all'interno del forte ed è situato al primo ed ultimo piano di uno degli edifici più in alto. È composto da una cucina moderna e ben attrezzata, un ampio soggiorno con divano letto, una camera matrimoniale con letto alla francese e un bagno completo con doccia.
L'appartamento dispone inoltre di lavatrice, televisore e condizionatori-pompe di calore.
Il Forte Stella è proprietà privata e il suo ingresso è riservato solo agli inquilini, garantendo così sicurezza e tranquillità. In particolari fasce orarie è consentito l'ingresso ai turisti.
Nella strada per salire al forte si trova la Villa dei Mulini, residenza ufficiale di Napoleone durante il suo esilio, uno dei musei più frequentati dell'isola.
In pochi minuti a piedi è possibile raggiungere sia la caratteristica spiaggia “Le Viste”, di sabbia e ciottoli, sia il centro di Portoferraio, capoluogo dell'Elba.
A proposito di comune unico e appalti per ditte: perche' non provate a chiedere alle aziende elbane che lavoravano nell'indotto del settore bonifica gestito dall'unione di comuni, se ora lavorano. Mi risulta che tutti gli appalti privati li vincano ditte non elbane. Dico no al comune unico!
GRANDE TALELBANO
Quando non ci offendono, perchè non la pensiamo come loro, riescono a smentirsi l' un l' altro.
Non so se anche lei lo ha notato, ma quando si parla
di fatti concreti, vedi i due atti emessi dalla regione e quasi certamente ILLEGITTIMI, nessuno di loro si è scaldato ed a risposto con fatti e dati concreti.
LA GENTE NON HA + L' ANELLO AL NASO E QUESTI NON SE NE SONO ANCORA RESI CONTO
[B 😎
Bargellini forse era più utile che intervenisse come ex Presidente della Confesercenti, invece che come ditta. Quanto da lei affermato non c'entra niente con le opportunità o meno offerte dalla Pubblica amministrazionne. TUTTE le ditte possono registrarsi a Consip e partecipare alle gare di fornitura beni; qui si parla di servizi che ogni amministrazione può bandire in autonomia e aggiudicare. Se i servizi vengono unificati e gli importi a base di gara diventeranno appetibili, ecco che parteciperanno anche le ditte del continente. A NIENTE servirebbe che le ditte dell'Elba si consorziassero tra loro perché il punteggio del MERITO TECNICO - che vale 1/3 nell'offerta - non potrebbe mai gareggiare con quello di una grande ditta. Oggi, infatti, le ditte elbane per partecipare ai servizi di una certa entità si consorziano si, MA con ditte del continente per avere più punteggio .... punteggio che pagano molto caro! Continuiamo ad alimentarlo questo sistema!!
Tutto ciò mi ricorda un piano di rinascita autoritario del passato, tagliare i servizi e le spese dal basso, accorpare i comuni, togliere le provincie, accorpare le regioni, dimezzare il numero dei parlamentari e delle camere e anche il relativo stipendio dei parlamentari, un governo che non possa essere controllato nè dal parlamento e nemmeno dalla magistratura, una dittatura dei ricchi e dei poteri forti, un ritorno al medioevo.
Au Revoir
Gimmi Ori
P.S. vedo che nessuno del comitato del comune unico ci parla delle strade provinciali che diventeranno comunali, degli autobus extraurbani, ora CTT non più ATL, che diventeranno urbani, e quindi non pagherà più la provincia e la regione ma il comune unico, che riceverà il 20% dei contributi degli attuali otto comuni,
naturalmente se non arriveranno i ricchi russi da Cipro tanti elbani dovranno lasciare l'isola perchè senza lavoro.
Riprendo le note dell'illustre dott orsini:
[COLOR=red]Si sostiene che il Comunone farebbe degli appaltoni e quindi le nostre dittarelle locali non sarebbero in grado di partecipare e soccomberebbero di fronte alle potenti ditte del continente che metterebbero alla fame l’imprenditoria elbana usa invece alle amichevoli trattative private degli otto comunelli che garantivano pane e salame a tutti e che ora, con le note restrizioni finanziarie agli enti locali in generale e ai piccoli Comuni in particolare non sono più in grado di fornire [/COLOR]
Poi riprendo quelle del dott bargellini:
[COLOR=red]Da imprenditore mi sento preso in giro quando un amministratore dei nostri Comuni dice queste cose, ma stiamo scherzando! Ma quale tutela ci hanno dato con le regole attuali? Ogni volta che la Pubblica amministrazione deve acquistare un bene o un servizio, lo sanno tutti, è obbligata a rifornirsi su CONSIP, il sito ministeriale dove possono trovare di tutto, anche la carta igienica[/COLOR] .
Chi dei 2 è quello che fa demagogia?
Nel primo commento si dice che i sindaci trattano amichevolmente con le ditte da pane e salame ed invece il secondo lo smentisce.
BADATE BENE TUTTI E 2 SONO FAVOREVOLI AL COMUNE UNICO e fanno parte del comitato del si
PRIMA DI SCRIVERE sarebbe meglio fare un po' di chiarezza e RIORDINARE LE VOSTRE IDEE
Dice che domenica 24 marzo 2013 c'è la gara di "Motorally" con partenza da prevista alle 8,00 da Piazza Cavour, nel cuore del centro storico della città medicea. Le moto si dirigeranno verso il piazzale Esaom, dove alle 8,05 è prevista una prova spettacolo...............
Poi dice anche che domenica 24 marzo ci sarà il tradizionale mercato straordinario di Pasqua dell'Anva. Apertura dei banchi, con orario continuato, dalle 8 alle 20.
Ma un sarà mica che il Comune fa passare le moto in mezzo ai banchetti del mercato???????????????
In risposta a quanto scritto dal Signor Bargellini di andare a leggere " dettagli articolo 18 CONSIP ". 😀
L'acceso dibattito che si sviluppa attorno al referendum del 21 aprile è un fatto positivo anche quando i toni si alzano e merita una prima sintesi su uno dei nodi: la frammentazione dell'Elba.
La "frammentazione storico-culturale" costituisce una nostra grande ricchezza, in essa risiedono le nostre radici ed i caratteri elbani. E' un prezioso patrimonio che non deve essere disperso nè esposto alla amalgamazione. Su questo concordiamo in toto con gli amici del NO. Nessuno di noi del SI progetta un'omologazione delle varie comunità elbane, nè nel progetto di un unico Comune ci sono elementi che possano indebolire le profonde ricchezze storiche che ciascun paese possiede e che costituiscono, tutte assieme, il grande patrimonio della comunità elbana. I municipi, parte integrante del progetto, ne sono la prova funzionale.
Esiste poi la "frammentazione tecnico-amministrativa". Questa non è una ricchezza bensì una onerosa tassa occulta. Tutti concordiamo nel dire che questo spezzatino esiste e costituisce un vincolo allo sviluppo armonico del territorio: ne ha convenuto anche Bosi nel convegno del 15 marzo scorso. Il nocciolo della differenza tra i sostenitori del SI ed i suoi contrari, in buona sostanza, si riduce alla scelta del modo migliore di superare questa impasse. Noi sostenitori della fusione proponiamo l'unico Comune come "ultima spiaggia" per superare con un sol coraggioso balzo questa paralizzante frammentazione. I nostri amici contrari individuano la soluzione (nuovamente!) nelle forme di gestioni associate o simili. Su questo ci troviamo in schietto disaccordo: dopo tutte le fallite prove esperite nel passato (Comunità montana, Unione dei Comuni entrambi liquidati) noi crediamo che questa ri-proposizione dei vecchi schemi associativi non abbia più alcuna residua credibilità. Quegli enti nel passato non sono mai riusciti ad esprimere le loro funzioni aggreganti. Quali novità oggi dovrebbero convincere gli elbani a ripercorrere nuovamente la stessa strada senza temere di ritrovarsi fra qualche anno alla casella di partenza come in un infinito gioco dell'oca? I sostenitori del NO non sanno darci ragioni convincenti e perciò crediamo che questa posizione mascheri il vero scopo di salvare dalla scomparsa una serie di poltroncine e strapuntini che danno piccoli poteri e grandi vanità a chi li occupa. Ciumei all'ultimo minuto ha giocato sul tavolo del dibattito anche la carta dei 3 comuni: perchè adesso sì e prima no? E' una chiara mossa elettorale per confondere gli elettori con facili promesse e ritardare ancora una seria riforma non più procrastinabile. E' giunta l'ora di cambiare il sistema e gli isolani possono farlo tutti assieme, il 21 aprile per due giorni avranno a disposizione la leva del comando assoluto. E siamo anche molto franchi con loro: non sarà un percorso facile nè indolore ma alla fine risolverà il problema dell'unità amministrativa dell'Elba con i suoi immutabili problemi comprensoriali.
Una terza frammentazione è quella "politica": essa resterà inalterata con l'avvento del Comune dell'isola d'Elba acquisendo però un enorme vantaggio. Questa frammentazione è oggi elemento frenante perchè causa di contrapposizione fra i comuni per motivazioni spesso solo ideologiche, portando a trascurare le reali problematiche del territorio; ma domani il Consiglio comunale unico, ove saranno presenti tutte le varie espressioni politiche, sarà il luogo naturale di sintesi delle varie e differenti spinte politiche senza poter però causare le odierne paralisi decisionali. Ne risulterà una forte spinta ad uno sviluppo come espressione bilanciata dalle varie ideologie, sarà una vera camera di compensazione delle differenti spinte per sbloccare gli ostacoli dell'attuale "federalismo" isolano.
Questa scelta richiede solo il coraggio di cambiare, ma agli elbani questa dote non è mai mancata.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Una bagarre intorno ad un problema che non c'è [/COLOR] [/SIZE]
Ho letto la polemica fatta da alcuni amministratori che sostengono tesi contrarie al Comune Unico, adducendo come motivazione che le ditte elbane avrebbero di che perdere dalla fusione dei comuni, soprattutto rispetto alla possibilità di partecipare a gare ed assegnazioni di lavori pubblici.
Da imprenditore mi sento preso in giro quando un amministratore dei nostri Comuni dice queste cose, ma stiamo scherzando!! Ma quale tutela ci hanno dato con le regole attuali? Ogni volta che la Pubblica amministrazione deve acquistare un bene o un servizio, lo sanno tutti, è obbligata a rifornirsi su CONSIP, il sito ministeriale dove possono trovare di tutto, anche la carta igienica. Personalmente mi sono trovato, più volte, a parlare con gli amministratori di questo problema, e le risposte sono state "non possiamo farci niente siamo obbligati" e adesso, che bello, vengo a leggere che è cambiato tutto, gli amministratori da oggi possono interpretare le regole a nostro favore, ben venga, ma per favore non facciamo demagogia, le aziende sono allo stremo e non vogliono essere strumentalizzate per scopi politici.
Controllate le attrezzature nei vostri uffici, controllate i contratti della illuminazione del vostro territorio, controllate la carta per le vostre stampanti dove la comperate e poi venite a dirmi che le aziende dell'Elba vi interessano.
La vostra è solo una battaglia per il potere di quartiere non per gli interessi dell'Elba, proporre 3 comuni anzichè uno è semplicemente ridicolo, sono accostamenti solo di colore politico, ed una cosa ancora dovete capire, agli imprenditori non interessa il colore politico, interessa solo lavorare e dare lavoro!!.
[COLOR=darkblue]marcello bargellini [/COLOR]
Circolano voci che nell'eventualita' di un comune unico la nuova sede non sara' portoferraio per motivi di traffico e parcheggio in particolar modo nel periodo estivo.
Questo corrisponde a verita?
Qualcuno puo' confermare o smentire?
La nuova sede dove sara' individuata?
Caro Dott. Orsini (pensionato d'oro) hai una fortuna sfacciata, perchè noi Porttoferraiesi ed Elbani non siamo come i nostri nonni, sennò a quest'ora avevi fatto un bagnetto fuori stagione stanne tranquillo. NO AL COMUNE UNICO
Anche io contro orsini( come dice Caselli con la lettera minuscola).
Una considerazione sui "bombolai" come li chiama lui.
Ero ragazzo, alla spiaggia delle ghiaie volarono tutti gli ombrelloni, un elicottero lanciava volantini della Pibigas, a quell'epoca non si sapeva neanche cosa fosse, la mattina mia mamma accendeva il carbone per fare il caffè, e questo a Portoferraio , non in campagna, poichè quello era l'unico mezzo di tutti per cucinare.
Molte volte ho pensato che sarebbe bello avere tubature di gas e magari usarlo per riscaldarsi a prezzi più vantaggiosi del gasolio, ho pensato anche alla fine che avrebbero fatto i "bombolai", ma sono sicuro che saprebbero ingegnarsi ed a convivere, in ogni caso vorrei elogiarli e non disprezzarli per il loro lavoro, conclusione sig. orsini non ci piace essere colonizzati, lo siamo gia abbastanza , bisognerebbe essere solo un più di carattere, gli Elbani sono troppo buoni, ma attenzioni sentono molto l'influenza della Corsica.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Interpellanza urgente a risposta orale sul crollo di una parte di copertura del mercato coperto [/COLOR] [/SIZE]
I sottoscritti Consiglieri Comunali
Premesso- che sabato 16 marzo intorno alle 12,30 si è verificato il crollo di una parte di solaio del Mercato Coperto in via delle Galeazze, immobile di proprietà del Comune di Portoferraio;
considerato- che nell’immediatezza dell’evento sono intervenuti i Vigili del Fuoco e Carabinieri per constatare i danni subiti dalla struttura, intimando, per motivi di sicurezza al titolare del Supermercato esistente all’interno della struttura medesima l’immediata chiusura;
evidenziato- che il supermercato esistente è l’unico negozio commerciale di generi alimentari sussistente del Centro Storico, che serve clienti in prevalenza anziani ed anche meta dei turisti che frequentano la nostra Darsena ed il Centro Storico di Portoferraio
Interpellano il Sindaco per conoscere
quali iniziative sono state intraprese o saranno intraprese dall’Amministrazione Comunale per risolvere immediatamente il problema della messa in sicurezza dell’edificio consentendo in tempi brevi la ripresa dell’attività economica in essere al fine di evitare gli attuali disagi all’operatore economico, ai cittadini ed a tutti i frequentatori del Centro Storico di Portoferraio.
Adalberto Bertucci Leopoldo Provenzali
Al Sig. Sindaco del comune di Portoferraio
Al Presidente del Consiglio
Oggetto: mozione -
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Elba Tax Free - Agevolazioni doganali e fiscali - [/COLOR] [/SIZE]
Vista la grave crisi che attraversa il sistema paese e , ovviamente, la nostra isola, i sottoscritti consiglieri intendono portare all'attenzione del nostro consiglio la richiesta di approvare una mozione volta a cogliere le opportunità previste dalla Comunità Europea e dal trattato di Lisbona.
Per cui, la nostra isola, anche per le sue caratteristiche geografiche e dimensionali, potrebbe divenire Tax Free ( agevolazioni fiscali e doganali).
Si richiede, pertanto, che il consiglio, dopo opportuno confronto, proceda all'approvazione di una mozione.
[COLOR=darkblue] I consiglieri
Carlo Burchielli.
Roberto Marini . [/COLOR]
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Un compleanno tra sport e solidarietà. [/COLOR] [/SIZE]
L’A.S.D. Progetto Giovani Isola d’Elba compie 3 anni e Venerdì 22 Marzo alle ore 20.30 presso il ristorante il Giardino di Porto Azzurro festeggerà insieme ai suoi ragazzi, i famigliari e tutto lo staff dell’associazione.
Una scuola calcio giovanile che ha saputo in pochi anni coinvolgere bambini e ragazzi passando dai suoi 49 iscritti iniziali ai 187 attuali, portando tutte le categorie del settore giovanile ai campionati provinciali, grazie al lavoro svolto da 18 persone tra allenatori e vice, a cui sono seguite collaborazioni con altre scuole calcio di livello Nazionale, e ai tanti volontari che seguono il progetto.
Parte del ricavato della serata sarà devoluto all’associazione A.G.B.A.L.T. onlus, associazione dei genitori per la cura e l’assistenza dei bambini affetti da leucemia o tumore, attiva da più di venti anni all’interno dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove proprio un ragazzo del Progetto Giovani in questi giorni sta giocando la sua partita più dura, un’occasione per fargli sentire la nostra vicinanza e il nostro tifo.
