Avevo sperato, caro Galli, che il nulla assoluto della Tua amministrazione dipendesse dalla totale incapacità (che si conosceva già dall'inizio ) della squadra che ti sei scelto e, in qualche modo mi sono illuso di poterti giustificare, ma ciò che è successo è troppo grave, senza giustificazioni. Mi dispiace, il tempo è scaduto, tutti a casa. Un saluto e un ringraziamento alla redazione tutta.
113273 messaggi.
Per chi ha diffamato in modo meschino Sara vorrei dire una cosa, perché non sei andata/o da lei direttamente invece di pubblicare cattiverie gratuite e menzogne???? Io conosco Sara, e' una brava persona, un ottima insegnante ed un amica!!! Rabbrividisco a leggere cosa hai vomitato contro di lei!!! Sei un genitore!!! Ma cosa insegni a tua figlia!!! Io guardandoti negli occhi vorrei solo dirti: VERGOGNATI!!!!
New entry 2014-2015: Oggi inizia il laboratorio teatrale con ROBERTO ROSSI (insegnante diplomato alla LIM di Roma.) Parole, Musica, Note, Canzoni nell'arte del palcoscenico: "Facciamo Finta ... un Gioco" l'improvvisazione e la creatività nelle fiabe per i bimbi dai cinque anni; "Parole e Note in libertà" per i bimbi dai sette anni; "Impariamo in palcoscenico" per i bimbi dai nove anni; "Musical e dintorni" per i teen-agers e senior. Info DanzaMania 3281415412 - Roberto Rossi 3203748638
MI PERMETTO DI RIPORTARE L'OTTIMO COMMENTO CHE IL SIG. DIVERSI HA ESPRESSO SULLA FESTA DELL'UVA.......
- La Festa dell'Uva è Rock -
Se un personaggio come Adriano Celentano vivesse, assieme ai capoliveresi originari ed acquisiti, quelle due settimane necessarie alla preparazione e svolgimento dell'evento della Festa dell'Uva probabilmente a fine esperienza il suo schietto e sintetico commento sarebbe:
“La Festa dell'Uva di Capoliveri è Rock!”.
E' un evento relativamente “giovane” e allo stesso tempo tra i più longevi ed acclamati in Toscana (quest'anno siamo alla XIX° edizione) che riesce anno dopo anno a sorprendere chiunque, facendo calare organizzatori e partecipanti in una dimensione unica sia per profondità e spessore dei temi scelti che per le dinamiche relazionali e di socializzazione che man mano vengono a costruirsi durante il percorso.
In quei giorni si viene avvolti da uno spirito ancestrale, una energia magica dove il tempo e lo spazio rimangono sospesi e dove idealmente si vorrebbe rimanere per sempre; e il tutto che si svolge tra le suggestive strette vie e piazzette della moderna ma antichissima Capoliveri e le campagne del circondario; tutto a cielo aperto.
Definire Capoliveri durante il periodo della Festa dell'Uva un centro attivo di cultura, un teatro a cielo aperto unico al mondo nel suo genere non credo sia esagerazione ma semplice constatazione.
Gli elementi straordinari stanno nella rievocazione di fatti realmente accaduti a Capoliveri e all'Elba affrontata dai figuranti in maniera rigorosa, professionale, passionale, e nella competizione tra i quattro Rioni che con l'esperienza degli anni precedenti ogni volta tentano di vincere il simbolico premio custodendolo fino all'anno successivo: la statua del Bacco
Giorno dopo giorno, nottata dopo nottata, l'idea che era solo sulle carte o nelle menti prende forma: Capoliveri cambia aspetto, così come cambia il clima del paese dove nel bene e nel male si parla solo della Festa dell'Uva.
Una festa che porta chi vi partecipa e ancor di più chi è nei Rioni a lavorare , con privilegio e naturalezza, a varcare una sorta di porta invisibile che svela ed invita ad una Capoliveri ancora più vera, intima,solidale, affascinante, dove i sensi vitali si arricchiscono nel vedere e toccare strumenti di lavoro e manufatti antichi che improvvisamente riprendono un loro posto e una loro precisa funzione; nel sentire gli odori forti della terra, del fieno, dell'uva, dello sterco degli animali, del sudore della fatica del lavoro nei campi; nell'ascoltare quella caratteristica e originale “parlata capoliverese” fatta di aneddoti che emergono dal lontano passato perdendosi nei ricordi e accadimenti di una comunità millenaria che ha costruito la sua forte identità attraverso un passato molte volte duro e sofferto.
Capoliveri durante la Festa dell’Uva può essere paragonata ad una grande struttura organizzativa simile alle produzioni teatrali o cinematografiche , con precise regole e tempi stabiliti per essere “competitivi” in quei fatidici minuti dove la Giuria selezionata esprimerà il verdetto finale.
Tutto parte durante il periodo invernale quando viene individuato a discrezione del Rione un tema storico o contemporaneo che abbia riscontro in fonti certe e un legame con le varie tecniche di trasformazione dell'uva in vino e prodotti derivati; a volte la ricerca si avventura nel mito e nella leggenda dove il “ricordo” è tramandato oralmente, ridonando al paese e agli ospiti pezzi di cultura popolare vissuti che raramente si trovano nei libri e che sembravano ormai persi.
Tutto lo sforzo di un anno si catalizza nelle tre giornate dedicate alle gare e che hanno il suo culmine la domenica con la tanto attesa rappresentazione dei temi all'interno dei Rioni: in quei 20/25 minuti si compie il miracolo della Festa dell'Uva.
I figuranti in quei momenti interminabili nemmeno sono più attori che interpretano una parte studiata ma veri e propri “medium” che manifestano come in trance fatti realmente accaduti che hanno lasciato un segno nella storia o nell'immaginario collettivo; si entra così a fondo nei propri ruoli nel rievocare i fatti al punto da far liberare nei presenti emotività che si manifestano con lacrime o sane risate.....come in teatro o al cinema e succede tutti gli anni!
Chi ha la fortuna e il coraggio di condividere dall’inizio l’organizzazione e la preparazione della “FESTA” esce cambiato da questa forte esperienza umana, sicuramente più ricco viste le molte cose che si imparano attraverso le ricerche storiche e i tentativi di aspirare alla fedeltà dei fatti e per le molte difficoltà da superare per l'ottenimento di un grande risultato complessivo.
Con pochi accorgimenti tecnici e piccoli aggiustamenti nel regolamento questo grande evento, che oramai è divenuto indispensabile e necessario per Capoliveri ma direi per tutto un marchio “made in italy” basato su turismo e cultura, può solo crescere e trovare una sua definitiva e più giusta collocazione.
Quest’anno purtroppo sarò assente per una serie di motivazioni che mi portano proprio in quel periodo lontano dall'Elba e approfitto con questo intervento per fare un grande in bocca al lupo al mio Rione di appartenenza (La Torre), al Fosso, alla Fortezza, al Baluardo.
Un grazie all'Associazione Culturale Giuseppe Verdi che nella persona di Claudia Signorini e dei suoi Consiglieri hanno saputo mantenere una eccezionale qualità e serietà dell'evento.
E un grazie a tutti i “capoliveresi” che permettono a questa festa di esistere e di conseguenza a far esistere una inconfondibile e ricercata Capoliveri.
La Festa dell'Uva è ROCK!
Gian Carlo Diversi
Il vincente ha sempre delle soluzioni, il perdente trova sempre dei problemi.
Il vincente ha sempre un programma, il perdente sempre una scusa.
Il vincente dice: forse è difficile ma si può fare"
Il perdente dice: "si potrebbe fare ma è troppo difficile"
Le critiche servono, non certo per far terminare una gran bella festa, che ha dietro contenuti di socialità a molti invisi, che ne trovano quasi disturbo.
Le critiche, se oggettive e motivate (a diritto per coloro comunque partecipano), servono per migliorarsi, ogni giorno, nella vita, nel lavoro, nella famiglia, nello svago.
Ecco, semplicemente due punti di vista OPPOSTI.
Se poi vi è sofferenza ed intolleranza, tanto da pretendere che si smetta di fare la festa dell'uva, il problema è individuale.
E mi sembrava.... che a qualcuno non desse disturbo persino questo!!
Cantiniere
[SIZE=1]HOVISTO MANIFESTI PUBBLICITARI APPESI AGLI ALBERI ED AI CARTELLI DI INDICAZIONE STRADALE. PENSO NON SIANO AFFISSIONI REGOLARI..A MENO CHE NON ESISTANO REGOLE PARTICOLARI PER CIRCHI...ED ASSOCIAZIONI.
A PROPOSITO DI AFFISSIONI, AL FINE DI VEDERE SPAZI CON MANIFESTI STRAPPATI DOPO LE VARIE INIZIATIVE PUBBLICIZZATE E FINITE, SAREBBE OPPORTUNO INVITARE CHI CURA L' AFFISSIONE A RIMUOVERE QUANTO RIMASTO O FAR PAGARE UNA SORTA DI CAUZIONE E FARLI RIMUOVERE DA DIPENDENTI DEI COMUNI.
PS
RITENGO CHE LA RIAPERTURA AL TRAFFICO DI PIAZZA CAVOUR A PORTOFERRAIO NON RAPPRESENTI LA SOLUZIONE AL DECLINO DEL CENTRO STORICO. CREDO CHE ESISTANO VARIE INIZIATIVE CONCRETE PER LA RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLO STESSO. CI PENSI FERRARI...[/SIZE]
[COLOR=darkred][SIZE=4]Interrogazione su delibera della Giunta Municipale NR. 94 del 26/09/2014 [/SIZE] [/COLOR]
I sottoscritti Consiglieri:
Premesso che il Consiglio Regionale con delibera NR. 58 del 2 luglio 2014, ha approvato una integrazione al P.I.T. che stabilisce nuove norme di tutela paesaggistica;
che tali nuove norme incidono pesantemente sulle previsioni urbanistiche in vigore nei comuni della toscana ed in particolare in quelli dell'Isola d'Elba già sottoposti ai vincoli PNAT e a quelli della tutela esercitata dalla Soprintendenza;
che le ricadute delle suddette norme sono ancor più gravi nell'ambito del territorio comunale di Rio Marina;
che tutti i Comuni elbani hanno presentato osservazioni all'atto deliberativo del Consiglio Regionale al fine di ottenerne modifiche che lo rendano più compatibile con le previsioni urbanistiche attualmente in essere e che tali osservazioni sono composte di una parte generale uguale per tutti e una più particolare riferita alle specifiche problematiche di ciascun territorio comunale;
che il comune di Rio Marina con delibera di Giunta NR. 94 DEL 26/09/2014 avente per oggetto:”Osservazioni all'integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.)
con valenza di piano paesaggistico adottata dal Consiglio Regionale della Toscana - Recepimento” ha deciso di inoltrare alla Regione un documento di osservazione composto di una parte generale di uguale contenuto di quello degli altri comuni elbani e una seconda parte che si riferisce al territorio del comune di Rio nell'Elba, anziché del stesso comune di Rio Marina;
INTERROGANO
la SV per sapere:
1) se tale fatta situazione, del tutto anomala, sia frutto di un errore materiale, del quale dovrà rispondere l'estensore dell'Atto deliberativo, che ha fatto venire meno le peculiari osservazioni inerenti le previsioni urbanistiche in vigore nel nostro territorio;
2) se l'Amministrazione, abbia o meno, predisposto una propria analisi delle ricadute della nuova normativa regionale negli ambiti di propria competenza, così come risulta abbiano fatto gli altri comuni elbani;
3) se, in tal caso, non ritenga di dare corso alla correzione ed integrazione dell'Atto allegato alla citata delibera comunale;
4) se, invece, tali più specifiche osservazioni non fossero state predisposte, quali ne siano le motivazioni dal momento che le ricadute negative che si verificherebbero sul nostro territorio sono destinate a segnare la paralisi di ogni possibilità di sviluppo e crescita del sistema paese con tutte le nefaste ricadute sull'economia locale.
I Consiglieri di Minoranza
Fortunato Fortunati - Fabrizio Baleni
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Precari del 118, unanimità sulla mozione di Mugnai e Nascosti (Fi) sottoscritta anche da Remaschi, Naldoni, Matergi e De Robertis (Pd) [/SIZE] [/COLOR]
«Entro la fine di quest’anno via alle procedure di stabilizzazione»
Ieri in aula l’atto promosso dai Consiglieri azzurri
«Basta promesse a vuoto, questi medici sono architrave dell’emergenza»
«Le procedure di stabilizzazione per i medici precari del 118 siano avviate entro la fine del 2014, come del resto pattuito negli accordi sottoscritti ormai mesi fa»: è a questo che la giunta è ormai tenuta, grazie alla mozione promossa dai Consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Mugnai (Vicepresidente Commissione sanità) e Nicola Nascosti (Vicepresidente Commissione sviluppo economico) e sottoscritta anche dal Presidente della Commissione Sanità Marco Remaschi (Pd), unitamente ai suoi colleghi di gruppo Simone Naldoni, Lucia Matergi e Lucia De Robertis, che è stata approvata ieri all’unanimità in chiusura di seduta dal parlamento toscano.
Già nelle scorse settimane, per non parlare degli anni passati, Mugnai era tornato a interessarsi alla vicenda dei medici del settore dell’emergenza-urgenza territoriale in Toscana con interventi di sostegno e interrogazioni. Ora, però, Forza Italia ha deciso di ripartire alla carica con un atto più incisivo, ovvero la mozione ieri al vaglio del Consiglio regionale: «Questi medici – affermano gli esponenti azzurri – costituiscono con il loro lavoro l’architrave del sistema di emergenza territoriale. Eppure, finora, la giunta regionale altro non ha fatto che frustrarli e penalizzarli con promesse andate continuamente a vuoto. Tutto il Consiglio regionale, ieri sera, ha deciso di dire basta».
L’atto chiede che la Regione mantenga le promesse reiterate nel tempo e messe nero su bianco nella bozza di intesa tra l’ente toscano e i sindacati di categoria. Non sono pochi i medici coinvolti nella vertenza. In tutto, come ricorda la mozione, «il sistema di emergenza sanitaria territoriale si avvale di 654 medici, legati alle varie aziende sanitarie locali attraverso differenti tipologie di contratto tra cui quelli precari che, periodicamente, sono soggetti a rinnovo» in un andazzo che però va avanti già dal 2008. E’ tempo dunque di stabilizzare, e anche in fretta. Proprio come la mozione approvata ieri impone alla Regione di fare, impegnando la giunta «ad avviare, come precedentemente concordato, un percorso di stabilizzazione del personale medico in soluzione articolata in più anni, come previsto nell’accordo fra Regione Toscana ed organizzazioni sindacali, entro e non oltre il 2014».
Caro Renzo Galli, sindaco di Rio Marina, non riesco a capire come sia potuto succedere una cosa del genere.
Ho letto l'ordinanza, grazie a chi ha pubblicato il link, e di firme ce ne sono tante per un errore che potrebbe costare carissimo allo sviluppo del territorio.
Non saprei se l'opposizione ha fatto qualcosa, in merito a questa omissione, certo è che, qualcuno se ne dovrà pur fare carico.
Attendo comunicazioni dal Sindaco.
Meno male che non ho messo la mia identità! Altrimenti che figura!
HO ASPETTATO OLTRE DUE MESI PER IL RECUPERO DI ALCUNE SERATE SALTATE DALLA PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI MARCIANA...INVANO, FORSE COL TEMPO HANNO CAPITO CHE ERA MEGLIO NON RIPROPORLE. ALCUNE NON ERANO ALTRO CHE SAGGI DI FINE CORSO...E CHISSA' QUANTO SARANNO COSTATE AI MARCIANESI. IN ATTESA DI VIVERE TRADIZIONALE CASTAGNATA DI MARCIANA...AUGURO AI NAVIGANTI ED AL MITICO FABER UNA BUONA GIORNATA.
E Quello pensa all'articolo 18 per risolvere i problemi dell'Italia.
Per i dipendenti della Camera un pranzo completo a 5 euro.
Nonostante la spending review il self service mantiene prezzi stracciati. Nel menù secondi di carne e pesce a 2,80 euro. Per un primo 1,40 euroPennette alle zucchine o al salmone. Spaghetti pomodoro e basilico. Lasagne. Pomodori al riso. E ancora: spigole, sogliole e ricciole. E poi carne, frutta, contorni. Quello che colpisce del ristorante della Camera, però, non è la varietà del menù ma i prezzi. Ai dipendenti un pasto completo costa 5 euro, ai militari e ai pompieri 7 euro e ai parlamentari 10 euro. Per gli ospiti, invece, il prezzo sale a 12,80. Tutto compreso: primo, secondo, contorno e frutta. Alla faccia della spending review.
La pacchia non è destinata a durare a lungo. Il ristorante di San Macuto ha già chiuso. I ristoranti di Camera e Senato, invece, hanno ritoccato i prezzi all'insù. Lo stesso ha fatto la buvette. Resta il self service di piazza San Silvestro. Lì, i prezzi sono ancora stracciatissimi. I prezzi farebbero impallidire gli anti casta più agguerriti. A patto che a questi non sia concesso sedersi al banchetto. Lo stellato Ferdinando Dino Alberti, che a inizio legislatura pubblicava lo scontrino su Facebook per chiedere ai suoi follower se fosse giusto pagare così poco per un pasto, si è adeguato in fretta. Come riporta Claudio Marincola sul Messaggero, "un primo al Marini self service può costare anche 1,40 euro; un secondo a base di pesce o carne 2,80. Un contorno 1,05, la frutta 80 centesimi. Acqua minerale, coperto e pane gratis". Prezzi invidiabilissimi, insomma. Ma la qualità? Pure. Perché la Milano 90 srl si premura di far arrivare il pesce fresco un paio di volte alla settimana. La tracciabilità del cibo, va da sé, è certa.
VERGOGNA !!!!
Leggo su "A Sciambere della criptonomina e dell'immaginifico baccellaio ferajese" l' editoriale del 7 c.m. di Sergio Rossi che a proposito della nomina dell' assessore alla Sicurezza ad un certo punto dice:
"...Portoferraio è un luogo dove si delinque e microdelinque moltissimo! Al porto insieme ai passeggeri incazzati fissi (per la qualità ed il prezzo del trasbordo), sbarcano tonnellate di coca, le rapine si moltiplicano, non passa minuto che non ci sia uno scippo, un furto d'auto, un rapimento, uno stupro... Via Sotto i Zizzoli (Giuggioli per i foresti come il nuovo acquisto) e Piazza al Fico sono ormai assimilabili a Medelin ed al Bronx. Sotto l'imagine paciosa (e perfino un po' pallosa) la città di Cosimo nasconde la sua vera essenza di capitale insulare della malavita!"
Sono caduto dalle nuvole e mi sono chiesto "Ma dove vivo io che non ho conoscenza di questa situazione?"
C' è un po' di esagerazione nelle affermazioni del giornalista o effettivamente le cose stanno così? Gradirei una conferma da parte di Rossi e testimonianze di miei concittadini che vivono nel capoluogo elbano.
Da Rio Marina.
Ma è così difficile comprendere chi fa satira? ( e anche ben fatta direi) i nostri avi latini avrebbero ammonito "legere sine intelligere....ecc. ecc.
Gentile Direttore leggo con orrore le notizie provenienti da Rio Marina dove è adesso ve ne è' la prova ll Sindaco , ultimo controllore degli atti emessi con chi li ha firmati si è' reso colpevole di un corbelleria che se fosse un film farebbe le scarpe ad Amici Miei del compianto Monicelli.
Ma adesso la minoranza inesistente di quel comune o lo scassato ed inesistente PD locale cosa farà'? Chiuderanno ancora agli occhi?
Non abbiamo letto alcuna rettifica sul clamoroso errore segno di arroganza e incompetenza crassa.
Egregio Galli io la conosco appena ma da vecchio amministratore le posso solo dire che il Sindaco ha una grave Responsabilita' in quello che è' successo e penso che qualcuno farebbe bene a fare una denuncia alla Corte dei Conti per far scattare un procedimento teso a stabilire i danni che con tale atto avete arrecato al comune.
Non me ne voglia collega amministratore ma un passo indietro almeno simbolico doveva essere fatto e inoltre trovare il colpevole materiale e mandarlo a casa chiunque sia articolo 18 o no!
Attendiamo su questi canali ma la sua impotenza adesso è' sempre più' palese
Lanzani
DIVERSO DA CHI?
Nelle ultime settimane si sono svolti all’Elba tre convegni di grande valore formativo e sociale organizzati da tre Signore diverse tra loro ma da sempre impegnate, con argomenti diversi, a chiarire e rendere comprensibile cosa sia la cultura del rispetto. Dopo aver partecipato a questi incontri, comincio a chiedermi, forse un po’ in ritardo, qual è il vero significato della parola “Diverso”.
Nell’incontro con i disabili a Procchio organizzato dal Sindaco Anna Bulgaresi, ho avuto una grande lezione di vita da molti portatori di handicap presenti che, con grande eccitazione, hanno raccontato la propria quotidianità. Una ragazza non vedente con sano umorismo, ha canzonato il padre che ha paura di immergersi con lei. Un uomo senza gli avambracci che guida, cucina, telefona; un ragazzo senza gli arti superiori e inferiori che scrive poesie e libri, dipinge e fa musica. Queste persone meravigliose e altre presenti in sala, negano il marchio del “Diverso” e pretendono di essere trattati al pari dei normodotati e chiedono che non sia assegnato loro una qualsiasi forma di sostegno non mirato, perché di solito è inadatto. L’aiuto fisico e il sostegno deve essere sempre spontaneo da parte di chi, per studio o lavoro, gravita intorno a loro. Dopo tre ore di testimonianze sia tragiche che divertenti per la loro esposizione, sono uscito confuso perché non riuscivo a capire chi in quella sala era il “Diverso”.
Il 12 settembre la Dott. Roberta Miliani ha organizzato un grande convegno di sport, di medicina, di terapia e riabilitazioni sportive nel disabile che ha visto la partecipazione di professori, medici e operatori sportivi che hanno illustrato lo sport, la vita e la salute dei cittadini più fragili spiegando le attività sportive possibili per i ragazzi, molti dei quali presenti in sala, con patologie croniche di disabilità e illustrando la relativa attività fisica adottata. Inoltre la Dott. Miliani, ha premiato molti ragazzi che si sono distinti nelle attività sportive per i risultati raggiunti a nome dell’isola d’Elba. E’ stata una grande festa di sport e amicizia e ancora una volta in quel gran numero di ragazzi, era quasi impossibile stabilire chi era il normodotato. Non dobbiamo mai dimenticare che i RAGAZZI DISABILI HANNO MOLTO DA DIRE E MAI ABBASTANZA VOCE, però quel giorno è stato possibile.
Venerdì mattina, 3 ottobre, ero al convegno organizzato magistralmente da Jessica Muti sul tema “Discriminazione e Omofobia”. Si sono trattati tanti argomenti tra cui quello del bullismo omofobico e la ragione per la quale quando si parla di “omofobia” si finisca sempre per esprimersi in concetti di diversità perché parlare con delle persone omosessuali molte volte si avverte, inspiegabilmente, senso di repulsione, di ribrezzo e di disagio che proviamo nei suoi confronti. Molte volte la persona omosessuale ostenta umorismo, ma più delle volte la fonte di quell’umorismo non è la gioia ma la tristezza. La frase che si sente spesso da un ragazzo Gay è “come vorrei che mia madre, mio padre avessero la forza accettarmi e capirmi e non giudicarmi, umiliandomi e offendendomi come se fossi un indemoniato” Ai ragazzi nelle scuole bisogna far capire che non esiste nessun legame tra sesso e genere e che ognuno, nella società civile e democratica, è libero di costruirsi il proprio orientamento sessuale a prescindere dal sesso biologico senza mortificazioni e liberi da pregiudizi.
Le platee di questi tre appuntamenti erano semivuote a dimostrazione che il preconcetto e la “Diversità” confondono ancora le menti.
Francesco Semeraro.
Uno dei peggio risultati della festa dell'uva è quello che non si vogliano accettare critiche. Diciamo che va premiato l'impegno...e che la festa è ormai un evento folkloristico come tanti se ne vedono in Toscana e in Italia tutta. Va bene lo stesso...ma non era iniziata con questo scopo il primo anno.Non siamo quì a criticare, ma diciamo che a sentire in giro, questa festa ha stancato. Si può scrivere questo o si rischia di passare da detrattori?
Luigi non solo è' vero ma andate qui che leggerete il documento direttamente
[URL]http://82.189.104.237/riomarina/albo/DATI/20140094G.PDF[/URL]
Galli se ci sei ancora e non ti sei nascosto batti un colpo!
Ma dove si è' mai vista una cosa simile.
Vergogna estrema vergogna.
Un paese malandato con strade chiuse con spiagge inesistenti con una edilizia finita anche questo aggravio di pena.
Ma fatela finita altro che vergogna della politica
Mi vergogno di essere amministrato da una Giunta così
Dimissioni secche e senza scuse
Allora come genitore di una bimba che frequenta la scuola di danza ormai da molti anni non ho capito niente!!!!!Invece io ho sempre pensato che i meglio soldi l'ho spesi li e continuero' a farlo!!!!!!!!Mia figli senza Sara non saprebbe come fare!!!!!