[COLOR=darkblue][SIZE=4]UNA GARA PER RICORDARE UN TRAGICO INCIDENTE NON SIGNIFICA VOLER TRASGREDIRE A DELLE REGOLE [/SIZE] [/COLOR]
Ci tengo a fare delle considerazioni i in merito all’articolo apparso sui media locali a proposito delle sanzioni amministrative elevate nella notte tra Sabato e domenica.
Ogni anno in questo periodo si svolge il trofeo dentice d’oro, organizzato dal Circolo ASD Sampei e sostenuto da molti commercianti e soggetti privati, vorrei ricordare che l’ADS Sampei organizza corsi di pesca per bambini ed è in programma di organizzare una gara aperta esclusivamente a bambini diversamente abili. Pertanto far passare questa gara, in memoria del nostro amatissimo concittadino Francesco morto anni fa in un tragico incidente in Tailandia, come un voler trasgredire a delle regole mi sembra fuori luogo ed eccessivo.
Tornando al ricordo di Francesco, la passione che ci accomunava era quella della pesca ed in particolare della pesca a traina con il vivo.
Per chi non lo sapesse la pesca a traina consiste nel riuscire la notte prima della competizione a cercare di prendere totani vivi per poi innescarli nella speranza di poter fare qualche bella cattura.
Se non si riesce a “far totani” è impossibile praticare questa pesca , e per provare a vincere il trofeo più totani si ha più sono le possibilità di fare qualche bella cattura.
E tutti i pescatori sanno che il totano lo si prende più facilmente con la luce.
E’ altresì vero che la pesca al totano con la luce è vietata e chi la pratica rischia sanzioni amministrative.
Caso vuole che ogni anno che si disputa il dentice d’oro qualche partecipante viene sanzionato perché “pescato” a far totani con la luce.
Non voglio assolutamente affermare che sembra fatto apposta però qualche dubbio mi sorge!!!
Ora io sono un pescatore sportivo particolarmente attento alle regole da rispettare e mai e poi mai mi permetterei di trasgredirle, anzi sostengo pienamente l’operato della Capitaneria nella sua prevenzione e tutela del mare, e specialmente quando vengono smascherate situazioni di pesca di frodo etc etc, ma nel caso specifico si trattava soltanto di una competizione tra amici nel ricordo di una persona eccezionale che amava il mare come tutti i partecipanti al trofeo.
Una nottata passata insieme a ricordare l’uomo, la sua passione, la sua voglia di vivere, ricordo interrotto solo per un attimo per l’infrazione commessa per aver pescato un totano che serviva per prendere quel dentice che Francesco prendeva ogni volta che usciva in mare con il suo sorriso, con le sua battute che ho stampate nella mente e che nessun verbale potrà mai cancellare.
Adalberto Bertucci
Pescasportivo
113273 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]Il Comune di Capoliveri è fra i finalisti del Premio Smart Communities di Smau Milano 2014 [/SIZE] [/COLOR]
La principale fiera italiana dedicata all'Information & Communications Technology, ha scelto il comune di Capoliveri fra i soggetti che accederanno alla finale per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento che viene assegnato a coloro i quali si distinguono nel campo dell’informazione e della comunicazione attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Capoliveri aveva deciso di aderire alla selezione rispondendo all’invito giunto pochi mesi fa dall’organizzazione di Smau 2014.
Il segretario generale del comune di Capoliveri, dott.ssa Antonella Rossi aveva inviato il progetto di comunicazione/informazione attuato in questo anni dall’Amministrazione comunale ed improntato in particolar modo all’uso di social network, blog dedicati alla conoscenza del territorio di Capoliveri e dell’Isola d’Elba ed alla attivazione della nuovissima App gratuita Visitcapoliveri.
Così, pochi giorni fa, è giunta al Comune di Capoliveri la gradita notizia della selezione per il Premio Smart Communities di Smau 2014, una fiera dedicata alle nuove tecnologie che da quarant’anni è impegnata in questo settore.
Il 22 ottobre a Fieramilanocity la cerimonia di premiazione con autorità locali e nazionali e l’intervista esclusiva ai giornalisti di radio 24 e Triwù.
Siamo li finalisti del PREMIO SMART COMMUNITIES DI SMAU MILANO 2014.
Hai perfettamente ragione. E' una pratica barbara che non dimostra altro che la assoluta mancanza di sensibilità in chi "si diverte" ad uccidere povere bestioe indifese, fra l' altro quasi immangiabili per il loro misero contenuto di carni, sfogando così la sua frustrazione e la sua aggressività. Poi come ha ben detto il nutrizionista Ciro Vestita riguardo alla uccisione di animali di taglia più grande, come ad esempio i cinghiali, la loro carne è altamente tossica, perché durante la fuga, nel tentativo di sottrarsi ai loro carnefici, questi animali rilasciano nell' organismo una grandissima quantità di tossine, le tossine della paura,che poi vengono ingerite da questa gente, con danni per il loro organismo!
Ma non era meglio sperimentarlo in estate, soprattutto luglio e agosto, il senso unico la pila marina di campo, in uscita da marina di campo dalla rotonda del tinello si va obbligatoriamente per portoferraio sulla vecchia strada per la pila con alla fine lo stop, per permettere a chi viene da portoferraio di svoltare obbligatoriamente a sinistra per andare a marina di campo senso unico anche in entrata, così si vedeva subito se la fila arriva non più solo dagli alzi a marina di campo con l'imbuto della rotonda conad e piazzetta torino, ma bisognerà fare la coda anche da procchio alla pila e dalla pila a marina da campo, un po' di smog non fa male, quasi quasi è meglio andare da portoferraio a cavoli fetovaia pomonte chiessi in bici .... se i turisti gliela fanno ....
VOLTERRAIO
Aggiungo il castello del Volterraio che trovasi in condizioni critiche a distanza di un anno da precisi impegni presi dalla proprietà: il parco nazionale dell'arcipelago toscano.
Marcello Camici
SIAMO STUFI
La sanità è da decenni diventata un serbatoio di voti.
Siamo stufi.
Siamo stufi del primato della politica nella gestione della sanità.
Siamo stufi degli sprechi,della corruzione,dell'incompetenza conseguenti a questo primato.
MC
X MARIO: INVECE DI DIRE CHE L'IDEA E' VECCHIA ED INOPPORTUNA ,CRITICA FACILE MA NON COSTRUTTIVA, AVANZA TE UNA PROPOSTA OPPORTUNA.
SIETE SEMPRE PRONTI A CRITICARE MA MAI A COSTRUIRE
Non so di che campi Carlo Dotto, ma penso che anche a lui serva direttamente od indirettamente il turismo, siamo alle solite si riesce a portare il 19 ottobre per più giorni, più di mille persone a Campo e ci sono persone che si sentono in diritto di reclamare per le strade chiuse o per il disagio di aspettare il passaggio dei concorrenti…!!!
E’ INCREDIBILE…!!!
Dobbiamo solo ringraziare chi si impegna per far vivere queste manifestazioni , grazie al Presidente dell’Elba Ovest ed al suo staff , per quanto riguarda i reclamanti NO COMMENT...!
:bad: :bad: :bad: :bad: :bad: :bad: :bad:
Guarda che che nessun essere civile considererà mai un diritto la pratica barbara di uccidere esseri viventi per divertimento.
Prima o poi arriverà il giorno che i fucili verranno troncati sul groppone di chi va a sparare agli uccellini. Mi volete spiegare e spiegatelo anche ai bambini, in cosa consiste la vostra bravura e soprattutto cos'è che vi fa divertire?
Mi volete spiegare perchè sparare ad una persona per difendersi è considerato un crimine ed invece sparare a degli esseri indifesi ed innocui no?
Nella pratica di uccidere per divertimento si vede solo sadismo e crudeltà. Il resto è ignoranza e stupidità.
Spero che non ci sia qualche benpensante che reputi offensivo questo post o magari non lo si faccia passare.
No alla vergognosa pratica della caccia.
Riccardo G.
L'idea delle equipes in giro nei vari ospedali è vecchia ed è stata accantonata per motivi tecnici e di opportunità.
Mi auguro che i comitati si ribellino.
Normale comunque che l'idea sia venuta al referente della sanità del Comune.
Ma la smettiamo sempre con queste polemiche ogni volta che abbiamo una manifestazione,sempre pronti a criticare ,sempre e comunque da seduti dietro un computer o cellulare,magari qualche volta venite a dare una mano cosi almeno passate il tempo all'aria aperta che fa bene,e non dite, ma a me nessuno mi cerca, basta presentarsi non si manda via nessuno...
Ma che bella giornata abbiamo passato domenica...........
Grazie a tutti.....
Spinetti Bruno..
P.S Almeno sanno chi è che scrive....
La monotonia, uccide l'uomo.
In Non so, ma mi pento di aver dato il voto alla minoranza Pellegrini.... è diventata insopportabile. sempre con quella ghigna sempre a dire male qualsiasi cosa succede..... avete fatto niente per dieci anni mi sono fidato di te perchè avevi idee diverse ti ho dato il voto . l'unica cosa che sai fare e apri bocca e sparare cavolate.... un voto perso
[COLOR=darkred][SIZE=4]Rossi taglia le Asl, Mugnai (FI): «Colpevolmente persi 4 anni di tempo» [/SIZE] [/COLOR]
Il Vicepresidente della Commissione sanità rivendica la sua battaglia storica
«Dal giugno 2012 avevamo formalizzato la proposta di riduzione delle aziende
Ma mentre le altre Regioni lo facevano qui si cincischiava…adesso i fatti»
«La nostra proposta sull’accorpamento delle aziende sanitarie giace in commissione sotto forma di mozione dal 9 giugno 2012. Niente di meno. Ha visto la giunta regionale perdere tutta la legislatura a cincischiare su un piano sociosanitario ormai costretto, di bozza in bozza, a rincorrere la realtà anziché orientarla. Intanto le altre Regioni hanno proceduto nella direzione che indicavamo, e i risultati si son visti al momento della scelta delle benchmark»: è durissimo, il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI), nel commentare l’annuncio del governatore Enrico Rossi sul taglio delle Asl toscane. La carta, calata dal governatore all’indomani della presentazione della legge di stabilità da parte del governo, è in realtà una battaglia storica del Pdl prima e di Fi adesso, di Mugnai sempre.
«In questi quattro anni di legislatura – rivendica Mugnai – mentre noi proponevamo di tagliare gli apparati della sanità a cominciare dalle Asl, la giunta regionale ha perseguito la ‘non-strategia’ del taglio ai servizi e dell’aumento dei ticket, penalizzando pazienti e operatori e tacciandoci di avanzare proposte strumentali e demagogiche. Oggi si rivela quanto questo atteggiamento fosse colpevole: si poteva sfoltire; si poteva risparmiare; si poteva garantire ai cittadini un miglior servizio di assistenza e cura. Sarà la vigilia della campagna elettorale, ma è interessante registrare come Rossi abbia iniziato a contraddire quanto di più caro avesse dimostrato di avere in tutti questi anni: dall’articolo 18 fino, addirittura, agli apparati sanitari fatti di 18 aziende sanitarie ovvero 12 Asl, 3 Aziende ospedaliere, Meyer, Ispo, Fondazione Monasterio».
Meglio tardi che mai? Certo: «Ciò che ci preme è il bene della Toscana – prosegue l’esponente di Fi – e per questo siamo pronti al confronto su una proposta, se di proposta concreta si tratterà e non solo di boutade improvvisata a favore di telecamere. Mica penserà, Rossi, di levarsela con un pronunciamento del consiglio regionale e poi rimandare il provvedimento a dopo le elezioni? C’è da riscrivere di sana pianta e quindi approvare in aula prima delle elezioni la legge 40 del 2005 che regola gli assetti anche organizzativi della sanità regionale. Ogni altra ipotesi significherebbe che le dichiarazioni di Rossi sono rese solo per scopi elettorali. Il rammarico è che se lo stesso Rossi avesse avuto il coraggio e la forza di darci ragione anni fa, avremmo avuto tutto il tempo di realizzare una riforma che avrebbe fatto ripartire la sanità toscana evitando le ipotesi scellerate di superticket ospedalieri che si sentono evocare in questi giorni. Adesso, per colpa della miopia politica di Rossi e della sua strenua ed inutile difesa di apparati che a lui rispondono, il tempo stringe. Per essere credibile, il voltafaccia sulla governance della sanità toscana deve realizzarsi concretamente prima delle elezioni. E sì che per comprendere che avevamo ragione non ci voleva un genio, bastava guardare cosa stavano facendo le altre Regioni, che procedevano proprio in questo senso ottenendo risultati confermati al momento in cui il ministero si è trovato a dover indicare la rosa delle cinque Regioni benchmark escludendo la Toscana».
Ma se avere avuto ragione, benché tardivamente, potrebbe essere per il Vicepresidente della Commissione sanità motivo di orgoglio per la lungimiranza politica che le sue proposte storiche dimostrano alla prova dei fatti, come già accaduto per l’accorpamento degli Estav, in realtà il retrogusto sa d’amaro: «Questo ritardo colpevole ha fatto consumare a vuoto fior di risorse sia economiche, stante il mantenimento di burocrazie sanitarie elefantiache, sia politiche e di programmazione, con la Commissione sanità costretta, ancora in questi giorni, ad esaminare una bozza di piano sociosanitario venusiana, surreale, slegata dalla realtà. Vorrei capire cosa dovremmo farcene, adesso. Ancora una volta, sarà stato del tutto inutile».
Bravo, Michelangelo Zecchini, finalmente una persona intelligente e sensibile che antepone argomenti seri ed urgenti (per la loro irreversibilità), al "grembiulino" appeso sulla torre dell' orologio, attaccato con un chiodo e rimovibile in qualsiasi momento.
Purtroppo sono pochi coloro che vedono urgente il consolidamento dell' unico muro della Torre del Giove rimasto in piedi. Non si capisce, che, se quel muro viene giù (e sarà presto se non si interviene), non è il semplice crollo di un manufatto di sassi e malta, è il crolla di una parte della nostra storia e del nostro passato. Quel colle che sovrasta Rio Marina, non avrà più alcun senso, rimarrà una semplice collina come ce ne sono tante; idonea solo per la raccolta dei funghi.
Negli ultimi trent'anni, da quando il degrado ha accelerato il suo percorso, non c'è stata amministrazione né di Rio Nell' Elba (che pure è interessata) né di Rio Marina, che abbia sentito la necessità di risolvere il problema. Sono scuse quando si utilizza il Demanio come l'artefice dell'immobilismo :angry: .
[COLOR=darkred][SIZE=4]Al Capogruppo del Gruppo Consiliare “Cosetta Pellegrini Sindaco” Dott.ssa Cosetta Pellegrini [/SIZE] [/COLOR]
Cara Cosetta,
nessuna flessione alla polemica e tantomeno alle tue considerazioni. L’assenza ingiustificata di una convocazione del Consiglio Comunale, oltre a costituire un “aventino” non riuscita, dimostra il mancato rispetto delle istituzioni e lo scarso senso di appartenenza alla nostra comunità.
La figura che avete fatto davanti a tutta la città rimarrà nella storia del nostro Comune che sarà contrassegnato dallo storico “sbarco” e celebrazione del primo Consiglio Comunale dall’unità d’Italia in questo lembo territoriale così bello ed indimenticabile. Su questo anzi ti preannuncio che vorremmo istituire un’apposita targa con i nomi di tutti i partecipanti.
Come Sindaco mi auguro per il futuro che riusciate a darvi un assetto nuovo e contribuiate a concorrere come minoranza a quel bene comune di cui Portoferraio ha tanto bisogno.
Ci avete lasciato un Comune in condizioni “disperate”.
Faticosamente e con grande impegno da parte di tutti stiamo cercando di riprendere in mano la situazione.
Di tutto abbiamo bisogno tranne che di perdite di tempo e di chiacchiere. Ti aspetto come consigliere partecipe per contribuire a migliorare il nostro paese.
Con viva cordialità, il tuo Sindaco di Portoferraio e Montecristo.
Arch. Mario Ferrari
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SALVIAMO LE TORRI DEL GIOVE E DI MARCIANA MARINA. SCAVI E SCAVETTI ASPETTINO TEMPI MIGLIORI [/SIZE] [/COLOR]
Il racconto del gatto di S. Giovanni, che duemila anni fa ha posato la zampetta sull’argilla di un laterizio non cotto, lasciandovi la sua impronta, mi ha riempito di commozione e mi ha toccato il cuore. Pensate: non essendo possibile agire empiricamente, a mano, come pare che facesse un mitico personaggio, oggi si potrebbe arrivare a una sicura determinazione del sesso mediante indagini approfondite e si potrebbe perfino sapere se aveva il pelo raso tipo siamese oppure lungo tipo chinchilla.
Il fatto è che il cuore mi piange davvero quando passo sotto la Torre del Giove di Rio Marina e la vedo sempre più pericolante, sempre più vicina a diventare una piatta distesa di macerie; o quando vedo l’arco occidentale della Torre di Marciana Marina cedere, anno dopo anno, prossimo al crollo definitivo sotto i colpi di furiose ponentate; o quando salgo a Monte Castello di Procchio, sito etrusco di rilievo assoluto, e lo trovo invaso dalla macchia che lo nasconde quasi completamente alla vista e ne mina vistosamente le strutture murarie; o, quando constato che gli urgenti lavori di consolidamento del Volterraio tardano a partire; o, ancora, quando penso alla situazione critica del deposito archeologico della De Laugier, dove sono ammassati i reperti provenienti da decenni di scavi elbani. Mi fermo qui, ma potrei continuare riempiendo pagine sui gravi problemi ci conservazione che attanagliano i nostri beni culturali.
Ogni scavo che si rispetti – e perciò anche quello di S. Giovanni – ha una sua valenza perché porta un contributo più o meno ampio alla ricostruzione storica. Ma, in un momento di grave crisi economica come l’attuale, le risorse disponibili vanno indirizzate non a creare rivoli e rivoletti di spesa, bensì a non far morire per sempre le straordinarie testimonianze del passato, già alla luce del sole, che hanno necessità urgente di consolidamento e di restauro.
E poi, se uno scavo s’ha proprio da fare, non c’è dubbio che la priorità spetti di diritto alla villa romana delle Grotte, il maggiore complesso archeologico che l’Elba possiede e che, fra l’altro, ha bisogno anche di interventi di consolidamento.
Scavi e scavetti si mettano in coda e aspettino tempi migliori.
Michelangelo Zecchini
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1859)
LAVORI PUBBLICI ALL’ELBA . RITARDI NELLA ESECUZIONE [/SIZE] [/COLOR]
Nel gennaio del 1817 Sua Altezza Imperiale e Reale Ferdinando III Asburgo Lorena ,“volendo dar mezzo di sussistenza ai poveri Braccianti per la critica annata”, predispone tutta una serie di ordini per aprire lavori pubblici in tutto il territorio granducale a carico del Regio Erario e “senza curare i maggiori sacrifici del suo Regio Erario,vuole che siano immediatamente posti in attività i grandiosi Lavori” quale “mezzo di soccorso alla pubblica miseria”.
Dopo un mese queste “Sovrane Paterne” vedute sono disattese all’isola d’Elba .
E’ quanto si apprende da una circolare del febbraio 1817 inviata dall’Imperiale e Regio Uffizio dei Fossi di Pisa al Cancelliere Comunitativo dell’Elba:
“Circolare n. 819
L’I. e R. Governo ha eccitato per mezzo di Lettera del Clarissimo Sig. Senatore Soprassindaco dè 7 Febbrajo andante tutta la mia più indefessa attenzione sullo stato di quei lavori Comunitativi,che in ordine alle paterne vedute di S.A.I. e R. sono stati approvati onde procacciare ai poveri Braccianti con il mezzo d’occuparsi di guadagnarsi la sussistenza.
Nel tempo che i lavori da eseguirsi a carico del R. Erario si pongano in attività,vi è gran motivo di dubitare che quelli da farsi a spese delle Comunità siano molti di essi ritardati col doppio inconveniente di far mancare ai rispettivi abitanti questa risorsa, e di cagionare una concorrenza eccessiva d’Operanti nei Lavori aperti per conto della Cassa Regia anche superiore a quello che il lavoro medesimo può comportare.
Allorchè S.A.I e R. ha voluto essere informata della qualità e quantità dei Lavori che in ciascuna Comunità erano stati aperti o si aveva in veduta d’ aprire nei primi sei mesi della corrente annata,non ha già avuto in mira di farsi presentare dei prospetti numerici,che offrissero dei soddisfacenti risultati,ma di calcolare il soccorso che per questo lato poteva apportarsi alla classe indigente in un’annata così calamitosa.
Le Sovrane Paterne vedute sarebbero quindi tradite se tutti quei lavori,nei quali si è alle medesime presentato un mezzo di soccorso alla pubblica miseria ,non fossero effettivamente eseguiti o resi inutili ed inefficaci con soverchio ritardo.
Devo pertanto,d’ordine Superiore a VS Illustrissima dirigermi per ciò che riguarda la di Lei Comunità e risvegliare tutta la sua attenzione su d’un articolo,che per se stesso interessantissimo,perché direttamente concernente il sollievo del’Umanità,lo diviene,anche di più formando giustamente l’oggetto della Sovrana sollecitudine.
Ella è pertanto incaricata di procurare che venga subito posto mano o sempre più attivata l’esecuzione dei Lavori già accollati alla sua Comunità,non meno di quelli,l’importare dei quali è stato portato al bilancio di previsione,senza però che sieno dati ancora in accollo.
Vi sono Accollatarj,che non hanno per fatto di Scritta l’obbligo di ultimare il lavoro che dentro un certo lasso di tempo.Ciò non ostante Ella avrà cura di dirigersi individualmente a ciascuno di loro e d’invitarli anche a nome del R. Governo a prestarsi alla più sollecita apertura dei medesimi ed a ciò lo zelo e la sollecitudine eglino si presteranno alle di lei più calde premure,non restino ignote al R.Governo medesimo,ella si compiacerà rimettermi una nota individuale di quelli che avranno alle medesime aderito,e di quelli che per qualunque motivo vi si fossero ricusati. Potendo poi essere utilissimo portare una special vigilanza su i principali lavori di codesta Comunità,ella ne troverà a tergo della presente una nota distinta, e favorirà farmi conoscere per ciascun lavoro se ci sia stato posto mano e quante persone impieghi generalmente;non tralasciando di indicarmi quelli fra i lavori medesimi che non sono stati ancora incominciati,non meno i motivi che hanno occasionato un ritardo che abbisogna di gravi ragioni per essere giustificato agli occhi del R. Governo e che deve assolutamente sparire;mi renderà conto ogni quindici giorni dell’avanzamento dei lavori medesimi onde si possa istruire il Sig. Senatore Soprassindaco a forma degli ordini avuti.
Raccomando nuovamente con il maggior impegno a VS Illustrissima di darsi ogni premura anche secondare in questa parte le savissime vedute dell’I. e R. Governo e non dubito punto che il di lei zelo ed attività
sapranno come necessariamente conviene superare tutti quegli ostacoli che si opponessero agli adempimenti delle medesime. E’ in questa piacente lusinga che pregandola di favorirmi d’una pronta e dettagliata replica alla presente passo con distint’ossequio
Di VS Illustrissima
Pisa dall’I. e R. Uffizio dei Fossi
Lì 22 Febbraio 1817
Devotissimo Servitore Cav. Flaminio dal Borgo, Provveditore “
(Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 64.ASCP)
Sua Altezza Imperiale e Reale voleva che con sollecitudine i “ grandiosi Lavori “ fossero eseguiti per dar sollievo ai “poveri Braccianti per la critica annata” ma in realtà di lavori pubblici all’Elba c’era estrema necessità di eseguirne soprattutto a carico delle strade che erano talmente ridotte male da essere impraticabili.
E’ quanto si apprende da una lettera “riservatissima ” che il conte Strasoldo,governatore militare e civile dell’Elba ,invia al Cancelliere Comunitativo dell’isola. Allegata a questa lettera “riservatissima ” c’è una “Memoria pel Cancelliere Comunitativo dell’isola d’Elba” ,che porta la data del 15 settembre 1818,relativa allo stato delle strade comunitative della Comunità di Marciana.
E’ una memoria importante perché evidenzia lo stato di abbandono di queste strade e indica anche rimedi per superare la situazione. Riguarda in particolare la strade situate nella parte occidentale dell’isola ma niente osta a credere o supporre che quelle del resto dell’Elba fossero in migliore condizione. Vengono chiamate “Stradelle” cioè “strade comunitative interne”ma ,come avrò modo in seguito di parlare, anche quelle di maggiore importanza dette “strade maestre” non erano in buono stato.
Ecco quanto il governatore Strasoldo scrive al Cancelliere Comunitativo dell’Elba:
“Le Strade comunitative interne da rendersi praticabili sono
Da S.Piero a Marciana
Da S. Piero a S. Ilario
Da S. Piero alla Marina di Campo
Da S.Piero alla Pila
Dalla Pila al piano di Procchio
Dalla Pila alla Marina di Campo
Da Marciana Alta alla Marina di Marciana
Da Marciana a Poggio
Dalla Marina di Marciana a S. Ilario
Da Poggio alla Marina di Marciana
Queste dieci strade per meglio dire Stradelle di comunicazione da un paese all’altro praticabili soltanto a cavallo ed a piedi sono rese nella maggior parte impraticabili.
Le popolazioni sono dolenti attesa l’impossibilità nelle quali ritrovansi per il trasporto dei loro vini e grascie.
I popoli tutti dei paesi suddetti concorrerebbero ben volentieri a dare una mano per il riattamento delle strade suddette.
Si potrebbe ottenere l’intento a provvedere a questo bisogno con poca spesa; mettendo a profitto la buona volontà dei possessori,la maggioranza contadini,sempre che il Governo permettese d’impiegare l’opera loro che volontariamente senza coartazione volessero prestarsi a lavorare corrispondendo loro una piccola retribuzione conforme già si praticava in addietro in questo Paese.
Si divideranno i Lavoranti in Brigate sotto la direzione di uno di loro che presceglieranno per Caporale.
Questo sistema produce un ottimo effetto e piccolissima spesa perché tutti avranno interesse a mantenere la comunicazione dei Paesi accennati. Si potrebbe forse anche divenire alla perizia della Spesa occorrente al riattamento di dette Stradelle e darle in accollo ai concorrenti confinanti coll’incarico al Gonfaloniere ed Aiuto del Cancelliere Comunitativo residente in Marciana per conoscere il resultato del Lavoro prima d’affrontare il pagamento”
(Lettere dei Signori Commissari Straordinario e Governatore dell’isola d’Elba dal 1815 al 1818.C63.ASCP)
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
[COLOR=darkred][SIZE=4]Ospedale unico con Cecina e Piombino [/SIZE] [/COLOR]
Questa la proposta della maggioranza che verrà presentata durante un consiglio comunale straordinario all'ospedale. I sindacati incontrano il sindaco.
PORTOFERRAIO — Portoferraio, Piombino e Cecina, quando l'unione fa la forza. O meglio, l'ospedale. E' questa l'idea sulla quale sta lavorando la giunta Ferrari ed è la vera novità emersa durante il consiglio comunale a Montecristo.
E' stato il capogruppo Luciano Rossi a relazionare l'assemblea e delineare quella che, secondo l'amministrazione, potrebbe essere l'unica strada percorribile per aumentare il livello dei servizi sanitari sull'isola.
L'iniziativa parte da una serie di dati: l'attività medica di Portoferraio non è sufficiente a giustificare un incremento delle strutture, sia in termini di mezzi che di uomini, e secondo il decreto Balduzzi in vigore, sotto le 80mila unità l'ospedale dovrebbe diventare quello che viene chiamato "ospedale di prossimità" cioè, usando le parole dello stesso Rossi, poco più di un poliambulatorio.
Poco importano quindi la condizione di insularità e l'aumento esponenziale di presenze nel periodo estivo.
Da qui la proposta di Rossi: "Creiamo una sorta di area vasta sanitaria: Piombino, Cecina e Portoferraio sommano insieme 160mila residenti e questo ci autorizzerebbe ad avere un ospedale di primo livello, cioè più attrezzato di quello di Portoferraio (che attualmente rientra nella categoria di ospedale di base)".
Ma come funzionerebbe?
"Sarebbe un'unità operativa migrante - ha precisato Rossi - gli specialisti dei vari reparti potranno calendarizzare gli interventi, si può prevedere una seduta di sala operatoria ogni 15 giorni per ogni ambito d'intervento. In questo modo potremmo potenziare i reparti di oculistica, chirurgia e soprattutto quello di emergenza e urgenza: il trasferimento a Piombino non può essere sempre la soluzione da adottare ma diversi casi devono essere trattati all'Elba. Non vogliamo più che i pazienti vadano via verso altri ospedali ma che siano i medici a venire dai pazienti".
Il progetto ha già l'accordo dei sindacati: delegazioni di Cgil, Cisl e Uil dei territori interessati hanno chiesto un incontro con il sindaco Ferrari per mettere a punto il piano di integrazione sanitaria.
La questione poteva essere risolta a livello comunale già oggi pomeriggio ma è stata rinviata in vista di un prossimo consiglio comunale straordinario che il sindaco vuole tenere proprio all'ospedale: "Poichè noi rispettiamo le istituzioni, voglio che sia presente anche la minoranza (che a Montecristo non era presente) affinchè tutti possano esprimere un parere in merito e che i cittadini possano partecipare ad una discussione su un tema fondamentale"
Luca Lunedì