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luigi lanera da luigi lanera pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 15:46
Le ''Cetriolate ''di Sergio Rossi Elbareport Sig. Rossi , come al solito lei non perde occasione per dire ''cetriolate''. La sua ignoranza in materia di Zona Franca e' palese, ma anche il modo ignorante con cui descrive le situazioni denota la totale ,secondo il mio giudizio,incompetenza giornalistica . Del resto se fosse stato bravo avrebbe altre testate giornalistiche sulle quali scrivere i suoi interventi. Premesso cio' , le faccio rilevare che la proposta di legge e' gia' depositata in parlamento ed e' pronta per essere discussa , se vuole le fornisco una copia. Pertanto le sue assurde contorsioni mentali le sfoghi facendosi ,come si dice a Portoferraio ''du sciaqqui di ghiaino '' Quando vuole saro' lieto di insegnarle come si fa a non ''tagliarsi il ''cetriolo'' per far dispetto alla moglie '' SALUTI Luigi Lanera P.S. non avra' il coraggio di pubblicarlo
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Bravo Vicequestore! da Bravo Vicequestore! pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 15:46
Dichiarazioni del Vicequestore di Piombino. Come ho risolto il problema dei migranti che non volevano andare all' Hotel "I Lecci", perché non c'è la tv, il collegamento internet , perché l' Hotel è troppo isolato, e vi sono alcuni migranti di religione cristiana "Diciamo che c’erano una serie di problemi da affrontare. Ma è sbagliato far passare la richiesta della tv e del wifi come un desiderio di comodità. Non possiamo isolarli del tutto. E poi provenivano da una zona dove queste cose le avevano, qualcuno stava già lavorando: ho visto telefonini, ma anche computer portatili. Sono andati in piccoli appartamenti dove possono anche cucinare da soli, altra esigenza alla quale tengono particolarmente." Vicequestore, tu appartieni a quella categoria di politici e funzionari inc.p.ci, che hanno rovinato e continuano a rovinare il nostro Paese. Il bello è che ti bei di come hai risolto la situazione! Ti sei calato le braghe e te ne vanti! Perché non sei così sollecito a trovare un qualche appartamentino a quei tanti disgraziati della tua zona che non sanno come fare a campare! Sei semplicemente un c....one! Ti dovrebbero prendere a calci e spedire alla Gorgona, come semplice addetto alle pulizie dei locali dei detenuti! Signori, non se ne può più!
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TOREMAR da TOREMAR pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 15:12
[COLOR=darkred][SIZE=4]IMPORTANTE SINERGIA TRA TOREMAR E L’ISTITUTO DEI TRASPORTI E DELLA LOGISITICA CAPPELLINI, ASSIEME PER IL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO [/SIZE] [/COLOR] E’ di pochi giorni fa l’accordo stretto tra la Compagnia di navigazione Toremar - Toscana Regionale Marittima e l’Istituto dei Trasporti e della Logistica “Alfredo mnCappellini”. Si tratta di uno stage, della durata di due mesi, in cui alcuni alunni delle quarte superiori dell’Istituto livornese avranno la possibilità di poter mettere in pratica, grazie all’interesse dimostrato da Toremar, quanto appreso dal programma scolastico. Il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro ha lo scopo di ampliare il processo di insegnamento-apprendimento attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro con la finalità di collegare sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica in Toremar, permettendo allo studente di arricchirsi di competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro e altresì favorendone l’orientamento in base alle proprie vocazioni ed interessi personali. La Toremar si è resa disponibile a collaborare con l’Istituto livornese a un progetto di Alternanza scuola-lavoro e accoglierà in stage, a bordo delle sue navi e nei suoi uffici tecnici, 20 alunni delle classi quarte che, per una settimana ciascuno, avranno la possibilità di mettere in pratica quanto appreso in aula e vivere direttamente l’esperienza del lavoro nel settore marittimo. Gli studenti, visto e considerato il numero limitato dei posti a disposizione, sono stati selezionati attraverso un bandointerno in funzione del merito scolastico e della condotta. Matteo Savelli, Direttore Generale di Toremar, ha detto: “Sono convinto che questa sinergia con l'Istituto Cappellini potrà dare agli alunni una chiara visuale del campo marittimo. Un orientamento di primaria importanza soprattutto in questo momento fondamentale per l'alunno che è chiamato ad una decisione sul futuro del proprio cammino professionale.” TOSCANA REGIONALE MARITTIMA S.p.A. – TOREMAR – con Socio Unico – Capitale Sociale € 5.474.000,00 interamente versato – Direzione Generale e Sede Legale: Piazzale dei Marmi 12 Scala A interno 2, 57123 Livorno – Codice Fiscale, Partita IVA e n° Iscrizione Registro Imprese di Livorno: 00274620491 – n° REA 54263 – Telefono 0586/224511–Fax 0586/224624 – [URL]www.toremar.it[/URL] Dichiarazione di Alessandro Melis, capo progetto dell'Istituto Cappellini: “Un forte interesse al progetto è stato mostrato dalla Toremar che si è resa immediatamente disponibile a collaborare con il nostro Istituto. La scuola ha un forte bisogno di instaurare uno stretto contatto con le aziende perché solo in questo modo i nostri studenti saranno realmente pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Abbiamo riscontrato nella Compagnia un grosso interessamento alla formazione dei giovani e il nostro auspicio è che possa essere solo l’inizio di una lunga e proficua collaborazione.”
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Gian Carlo Diversi da Gian Carlo Diversi pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 14:25
[COLOR=orangered][SIZE=4]La Sanità? I 5Stelle che andranno in Regione la propongono Partecipata con i diretti interessati: i Cittadini. [/SIZE] [/COLOR] di Monica Pecori, portavoce candidata alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. "l PD locale protesta perché il PD di governo ha tagliato le risorse alla sanita’… Nel documento delle unioni comunali PD si legge, a proposito del progetto di rete ospedaliera tra Cecina e Piombino: “La premessa da cui parte il Pd è che la riorganizzazione del sistema sanitario a seguito della legge 396 di riforma che porta le Asl a tre sole aziende “è la conseguenza di pesanti tagli che hanno visto la Regione Toscana perdere dal 2011 ad oggi circa 1400 milioni”. Il fatto curioso è che nella L.28/2015 (la 396 era la proposta di legge, non la legge...) non si leggono cifre nemmeno ipotetiche di risparmio; anzi, i tre direttori generali dai superpoteri costeranno alle nostre tasche 400.000 euro in più degli altri direttori generali che non escono di scena ma cambiano semplicemente nome. Chiedono poi al governatore uscente PD (lo stesso PD che ha operato i tagli a livello nazionale e lo stesso governatore che nella DGRT 1235/12 ha previsto una ulteriore riduzione dei posti letto da 3.7 a 3.15) che “individui piante organiche del personale medico ed infermieristico che risponda a oggettivi e omogenei parametri aziendali, legati ai livelli essenziali di assistenza previsti per legge” L’unico risparmio realizzato fino ad oggi è stato realizzato mediante riduzione ai minimi termini delle assunzioni di personale (la mancata spesa è servita a rimpinguare il bilancio aziendale) e il lavoro in trincea è stato assicurato dagli operatori superstiti rinunciando ai riposi e alle ferie e aumentando l’orario di lavoro Noi #NonCadiamoNellaRete! La spending review in salsa toscana ha origini lontane: già nel 2005, con l’introduzione del modello per intensità di cure ( la scomparsa della suddivisione dei pazienti per patologia propria dei reparti specialistici), ci riporta ai “reparti minestrone” di inizio secolo; unico obiettivo realizzato: la diminuzione del personale sanitario, che si deve reinventare tuttologo ad onnipresente, che quotidianamente sopperisce alla necessità di risposta sanitaria dei cittadini rinunciando ai riposi e moltiplicando i turni di lavoro Il decreto del Ministro della Salute Balduzzi nel 2012, e il “Patto di Salute 2014-2016” impongono una riduzione dei posti letto (3.7 ogni 1000 abitanti), a fronte del 4-5 posti letto ogni 1000 abitanti della media europea; la Giunta Regionale Toscana nel 2012 aggiusta il tiro al ribasso a 3.15, con la promessa di realizzare sul territorio strutture che sopperiscano (ancora sulla carta) alla gestione dei non acuti. Risultato: pronto soccorso intasati, pazienti in barella in biblica attesa di un ricovero, letti per breve osservazione che si trasformano in letti di degenza, dimissioni spesso “frettolose” con conseguente ritorno al pronto soccorso, episodi di malasanità in aumento. Nel frattempo, illuminati amministratori locali, invece di chiedere a gran voce l’attuazione del Piano Attuativo Locale del Piano Sanitario Regionale, di rivendicare cioè il loro diritto a rappresentare i bisogni di salute dei cittadini di concerto con le ASL, si limitavano a concertare la gestione delle incostituzionali società della salute o a promettere sogni irrealizzabili quali nuove cattedrali nel deserto (ospedale di Riotorto, l’ospedale con la Coop intorno) o il nuovo ospedale Nel frattempo, i cittadini si organizzano (chi può) in strutture private, gli altri aspettano pazientemente in barella (quando riescono a raggiungerlo, l’ospedale). La riduzione dei posti letto e delle ridottissime assunzioni di personale sanitario (il cui risparmio va a pareggiare le falle di bilancio delle ASL, che si barcamenano tra un rolex di troppo (Massa) e le fughe verso strutture sanitarie private o di ASL limitrofe, continua a produrre i suoi effetti con una coperta che diventa sempre più corta a causa delle scelte del governatore uscente Rossi e di tutta la classe politica istituzionale che approva allineata e coperta le direttive della Regione. L’idea dell’ospedale in rete degli amministratori locali PD è questa: è questa: “ospedale unico della zona sud articolato su due presidi, Cecina e Piombino”: in pratica si spalmano i servizi sui due ospedali: a Piombino si ventila la chiusura del punto nascita a vantaggio dell’ospedale Cecina, il quale perderà l’ortopedia che invece manterrà Piombino a discapito di Portoferraio…insomma, il gioco delle tre carte, se indovini dove ti operano vinci la bambolina. Noi #NonCadiamoNellaRete La nostra proposta M5S? I cittadini non possono essere considerati inerti “spettatori paganti” che subiscono passivamente uno spettacolo allestito da altri e neppure minorati mentali che è superfluo consultare preventivamente. I cittadini sono parte attiva della società e sono il motivo per cui esiste un sistema sanitario pubblico, tra l’altro da loro finanziato. Noi riteniamo che quando si opera sul “corpo sociale”, ristrutturando pesantemente interi percorsi di cura debba essere ottenuto il consenso dei cittadini e il consenso è da ritenersi nullo se non è “informato”, ovvero se non sono state rese pubbliche le analisi tecniche preliminari che hanno indotto l’azienda a programmare la “ristrutturazione”. La nostra proposta è , come sempre, una proposta di coinvolgimento dei cittadini in tutte le scelte, a partire dalla fase decisionale e proseguendo con quella attuativa. Ciò si realizza innanzitutto attraverso una assoluta trasparenza delle motivazioni che legittimano le decisioni. In secondo luogo, i cittadini debbono poter verificare, tramite la disponibilità di indicatori di processo pubblici, tempestivi e facilmente comprensibili, che la fase attuativa proceda secondo quanto programmato. E’ solo attraverso queste norme che i cittadini possono agire come veri attori sulla propria salute. Solo la trasparenza garantisce ai cittadini che i loro delegati politici si adoperino effettivamente per la loro tutela . Il 31 Maggio, anche per questo, ‪#‎VotaTe‬
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FORESTO da FORESTO pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 10:27
MI PIACEREBBE SAPERE CHI SONO I TECNICI E SOPRATTUTTO LA COMMISSIONE CHE APPROVA I PROGETTI NEL COMUNE DI MARCIANA. PROVATE A FARVI UN GIRO A PATRESI SOTTO LA PROVINCIALE, A POMONTE VIA DEL PASSATOIO E A PROCCHIO ALL' INIZIO DI VIA FONTALLECCO... (COLORI E STRUTTURE CHE SI INSERISCONO MALISSIMO NELL' AMBIENTE). CHE PECCATO!
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Povertà, dignità e civiltà da Povertà, dignità e civiltà pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 10:22
Ho sentito in questi ultimi giorni che a proposito del reddito di cittadinanza alcuni esponenti della maggioranza governativa aprono ai parlamentari delle minoranze di governo per discutere dello stesso. Bene, in democrazia si deve sempre discutere ed è buona cosa, ma l'attuale esecutivo, visto che esiste una rappresentanza parlamentare ampia come si è visto per l'approvazione della legge elettorale Italicum, può recepire subito la raccomandazione Europea che la stessa Europa chiede fin dal lontano 1992, e cioè di istituirla anche in Italia, unica nazione EUROPEA a NON averla recepita. Per questa specifica normativa non ci sarebbe neanche bisogno di "studiarla", basterebbe vedere come è posta in essere in tutti i paesi Europei che è legge dello stato da molti anni e scegliere quella che più si avvicina alle esigenze economiche del nostro paese, ricordando che al momento ci sono circa 10 milioni di persone che si trovano in una situazione di povertà assoluta, una disoccupazione in particolar modo quella giovanile che ha raggiunto il 43% senza nessun sostentamento economico, spesso a carico dei genitori o nonni/e che per questa situazione si stanno impoverendo a loro volta. Tutto questo per una nazione civile come la nostra non è più accettabile, sotto tutti i punti di vista, e non mi si venga a dire che non ci sono i fondi. Per l’aumento* di 80€ a chi un lavoro già lo aveva e che tuttora lo ha e che non si trovava e non si trova in uno stato di povertà si sono trovati in poco tempo, con un costo annuo di circa 10 miliardi di euro che è circa il doppio per sostenere il reddito di cittadinanza che non dovrà essere un sussidio, ma uno” stipendio” con obbligo di fare lavori socialmente utili nel luogo dove si risiede, e perché no, pensare di dimezzare l’aumento di 80€ e dirottare le risorse, circa 5 miliardi di euro, per far fronte al costo del reddito di cittadinanza? *Senza nulla dare ai pensionati che con misere pensioni non riescono più ad arrivare alla fine del mese privandosi spesso del necessario per una esistenza dignitosa. CANDIDATOLAQUALUNQUE circoscrizione di CAPOLIVERI, favorevole al reddito di cittadinanza e tutto ciò che è utile ad alleviare sofferenze dei più bisognosi.
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Migranti a Campiglia da Migranti a Campiglia pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 9:57
Il Vicequestore Walter Delfino: "Con il dialogo ho risolto il problema" Il vicequestore e capo del commissariato di Piombino, è l’uomo che venerdì ha risolto il caso dei migranti che rifiutavano l’hotel: «Ma non ho fatto niente di particolare, ho solo dialogato, capito e dato alcune risposte. Così la tensione è calata, queste persone vanno in un certo senso comprese». Certo è che, almeno in un primo momento, la tensione a Campiglia Stazione era alta. I migranti, provenienti da una struttura di avanguardia a Trapani, non accettavano la nuova destinazione, l’hotel 5 Lecci. Mancavano il wifi, la tv in camera, c’erano già famiglie con donne e bambini, tanto che anche la religione, per i musulmani, creava ostacoli difficili da superare. «Qualche mese fa - racconta Delfino - ho lavorato a lungo in Sicilia, in uno dei centri di raccolta dei migranti più grandi. L’esperienza maturata mi ha aiutato. Conosco le esigenze di queste persone che fuggono dalla guerra e so cosa puoi concedere e su cosa devi restare rigido. Ma alla fine il dialogo è l’arma migliore». Delfino parla un buon inglese, anche la lingua è stata d’aiuto. «Siamo saliti sul pulmino io e due miei colleghi, ci siamo spiegati. Abbiamo chiesto a ognuno dei quindici, a turno, di dirci quali esigenze avevano. Diciamo che c’erano una serie di problemi da affrontare. Ma è sbagliato far passare la richiesta della tv e del wifi come un desiderio di comodità. Non possiamo isolarli del tutto. E poi provenivano da una zona dove queste cose le avevano, qualcuno stava già lavorando: ho visto telefonini, ma anche computer portatili». leggi anche: I migranti non vogliono dividersi, e scatta la protesta. In sette trasferiti a San Romano Non hanno accettato di rimanere nella struttura di San Rossore. Altri gruppi sono stati accolti a Cascina, Castellina Marittima e Perignano E poi c’erano i problemi religiosi. «Anche questo aspetto ha pesato. Ma dopo le prime tensioni ci siamo capiti. Ho preso in macchina con me i due-tre che erano più agitati e li ho portati a fare un giro. Hanno visto la zona, abbiamo parlato ancora. Chiedono solo di avere un’opportunità di vita. Credo che un paese civile come il nostro debba accoglierli nel modo migliore». Quindi avete trovato l’altra struttura. «Infatti. C’era questa opportunità, l’hanno accettata. Sono andati in piccoli appartamenti dove possono anche cucinare da soli, altra esigenza alla quale tengono particolarmente. Alla fine tutto è andato nel verso giusto e questa esperienza può proseguire». NON SE VI RENDETE CONTO A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI!
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Commissione sanità da Commissione sanità pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 9:43
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Elba, anziano vittima delle liste d’attesa ora verso intervento d’urgenza Mugnai (FI): «Nella sanità toscana negazione del diritto alle cure» [/SIZE] [/COLOR] Il candidato di FI alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai storico oppositore delle liste d’attesa come Vicepres. della Commissione sanità «Poco ci è mancato che all’Elba lo stato delle liste d’attesa si rivelasse non solo contraddittorio rispetto al diritto alla salute che spetta a ciascun cittadino, ma addirittura incompatibile con la vita. E’ inaccettabile, e io non intendo aspettare il caso fatale»: l’attacco parte dal candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai dopo il caso dell’anziano dell’Elba che – in attesa da ottobre di poter effettuare una coronografia – venerdì scorso è andato in arresto cardiaco ed è stato salvato solo perché, per un caso, si trovava nell’ospedale dell’Isola per effettuare un’altra visita per una differente patologia. «Il paziente è salvo per una coincidenza di casi fortunati: i tre arresti cardiaci che potevano costargli la vita – ricorda Mugnai che come Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale si batte da anni contro la piaga delle liste d’attesa – sono stati gestiti dai medici presenti nell’ospedale di Portoferraio, dove per caso già si trovava. Ora la coronografia gli è stata praticata, ed ha rilevato un problema che richiederà un intervento chirurgico ormai in regime d’urgenza. Se quell’esame fosse stato praticato nei tempi di legge, ovvero entro 30-60 giorni, non si sarebbe giunti a questo evento critico». Ma le liste d’attesa, incalza Mugnai, hanno un loro perché: «La Regione e le Asl non investono nel loro contrasto perché a loro non conviene», spiega l’esponente azzurro. «In questa maniera risparmiano i soldi necessari per abbatterle con nuovi macchinari o nuovi turni di operatività – prosegue – e in più incassa i soldi che i cittadini, pur pagando già le tasse e i ticket più alti d’Italia, sono costretti a sborsare se vogliono ottenere la prestazione in tempi congrui rivolgendosi all’intramoenia. Si può chiedere a chi ha organizzato questo sistema perverso di cambiarlo? Non credo. Ma posso farlo io».
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PUBBLICA ASSISTENZA CAPOLIVERI da PUBBLICA ASSISTENZA CAPOLIVERI pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 9:43
[SIZE=4]La Pubblica Assistenza di Capoliveri Augura a tutte le Mamme una dolce preghiera[/SIZE]
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Reddito di cittadinanza: illusione per gli allocchi da Reddito di cittadinanza: illusione per gli allocchi pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 9:15
Stabilito che gli asini non volano, assodato che Biancaneve e i sette nani non fanno parte di una favola ma sono una triste realtà elbana , spiego perché do dell'allocco a chi crede nelle regalie. Lo Stato DEVE restituire quasi 20 miliardi di euro ai pensionati rapinati dal duo Monti/Fornero, deve restituire , Repubblica di oggi, quasi 18miliardi agli statali per il mancato aggio sugli stipendi ovvero non gli hanno per decenni rivalutato lo stipendio , cosa che è allo studio della Consulta. Per gli inetti che pagano tassa sui fossi e altre tasse inique come la TARI pur non abitando e non producendo rifiuti se non per poche settimane in un anno , ricordo che la baraonda della Consulta delle pensioni non è, nata da sola ma è stato un cittadino palermitano che , scog@@onato di farsi rapinare la pensione ha fatto denuncia, ovvero se vogliamo , se volete che i diritti siano rispettate dovete svegliare la dormiente Legge e Giustizia che appunto dormono e si svegliano solo se uno denuncia .In sintesi , per gli allocchi: cercatevi un lavoro e smettetela di credere alle favolette dei politici
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FESTA DELLA MAMMA A CARPANI da FESTA DELLA MAMMA A CARPANI pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 6:40
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PROGETTO GUIDA SICURA da PROGETTO GUIDA SICURA pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 6:38
[COLOR=darkblue][SIZE=4]FIGAIA E VENTURINI, UN PLAUSO AL PROGETTO GUIDA SICURA [/SIZE] [/COLOR] Vogliamo applaudire l'iniziativa che vede in prima linea il vice prefetto Giovanni Daveti, chiamata "Guida sicura", fatta di incontri con le scolaresche. Abbiamo partecipato di recente, a Capoliveri, nella palestra, ad uno degli eventi in programma, che meritava la partecipazione dell'intero paese, un borgo ricco di tradizioni, cultura ed è certamente sensibile all'arte. Vedere una quarantina di ragazzi delle scuole medie di Portoferraio suonare come dei professionisti, ci ha veramente stupiti ed emozionati. Facciamo parte del circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba e dobbiamo dire che questo progetto probabilmente unico nel suo genere. Il vice prefetto ha preso a cuore questo impegno e con lui sono protagoniste tutte le Forze dell'Ordine e altri Enti, che si sono messi a disposizione degli studenti che rappresentano il nostro futuro, per far capire i giusti comportamenti. L'incontro-concerto è stato davvero originale: studenti che suonavano il violino o il flauto, la chitarra e altri strumenti e studenti entusiasti nel partecipare e applaudire i loro compagni, che hanno mostrato anche pannelli con messaggi sull'educazione stradale. Gli insegnanti hanno fatto veramente miracoli, colpisce davvero la qualità del complesso musicale, una vera e propria orchestra da valorizzare. Ci hanno colpito anche le parole del viceprefetto quando ha ricordato l'importanza dell'azione delle Forze dell'Ordine, amiche dei ragazzi e di tutti noi cittadini, che ogni giorno, in ogni ora, agiscono per la nostra sicurezza. E' questa la strada per costruire un futuro migliore, dobbiamo condividere obiettivi comuni, senza divisioni, sfruttando le forze sociali, politiche e istituzionali, chiamate ad agire per finalità sociali e culturali di qualità, che possono favorire il bene dei giovani e del territorio. Romano Figaia, Michelangelo Venturini del Circolo culturale Sandro Pertini i dell'Elba
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GIANLUIGI da GIANLUIGI pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 6:09
[COLOR=darkred][SIZE=4]A PROPOSITO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA [/SIZE] [/COLOR] Con il premio di maggioranza si ottiene l'incremento del numero di seggi spettanti alla lista o alla coalizione elettorale vincente rispetto a quelli che le sarebbero attribuiti tenendo conto della sola proporzione dei voti ottenuti, alterando così la volontà espressa dagli elettori con il voto con lo scopo di accrescere la governabilità del sistema politico. e di fatto non consentendo una adeguata rappresentatività parlamentare dei partiti minori. Esistono inoltre due diverse forme di premi di maggioranza: Con il premio di maggioranza in quota variabile (detto jackpot system), la lista o coalizione vincente ottiene un certo ammontare di seggi noto a priori, di norma superiore alla metà del totale. I seggi residui vengono attribuiti alle altre liste e coalizioni in proporzione ai voti da esse ottenuti. Con il premio di maggioranza in quota fissa (detto bonus system), alla lista o alla coalizione vincente è assegnato un certo ammontare di seggi noto a priori, usualmente inferiore alla metà di quelli da assegnare. I seggi restanti, che generalmente costituiscono la parte preponderante del totale, sono ripartiti fra tutte le liste o coalizioni (inclusa quella vincente) in proporzione ai voti ottenuti. La principale differenza tra le due suddette modalità di attribuzione del premio di maggioranza è legata agli effetti sui risultati elettorali: il premio di maggioranza in quota variabile, infatti, assicura sempre a chi vince le elezioni la maggioranza assoluta dei seggi e quindi il controllo dell'assemblea elettiva, sia pure introducendo una distorsione della volontà degli elettori talvolta molto rilevante. Viceversa, il premio di maggioranza in quota fissa favorisce, ma non assicura, l'ottenimento di una maggioranza parlamentare da parte della lista o coalizione vincente. UN PO’ DI STORIA: La prima applicazione del premio di maggioranza in Italia secondo il jackpot system si ebbe 21 luglio del 1923 con l'approvazione della legge del fascista Acerbo, che prevedeva l'assegnazione dei 2/3 dei seggi della Camera dei deputati alla lista che avesse superato il 25% dei voti. A favore si schierarono il Partito Nazionale Fascista, buona parte del Partito Popolare Italiano, una vasta maggioranza dei componenti dei gruppi parlamentari di tendenze liberali e la quasi totalità degli esponenti della destra. Negarono il loro appoggio i deputati dei gruppi socialisti, i comunisti, la sinistra liberale e quei popolari che facevano riferimento a don Sturzo. In questo modo il fascismo si garantì quella maggioranza parlamentare che gli consenti la promulgazione delle leggi razziali, il concordato Nel secondo dopoguerra, dopo il ritorno al sistema proporzionale, si reintrodusse il premio di maggioranza nel 1953 con la cosiddetta LEGGE TRUFFA, valida per le elezioni politiche con la quale si prevedeva l'attribuzione di un premio in quota variabile alla coalizione che avesse preso la maggioranza assoluta dei voti validi, LEGGE CHE SCATENO’ LE IRE DELLA SINISTRA QUANDO LA SINISTRA ERA SINISTRA. Dopo le elezioni politiche del 1953, che comunque non videro l'applicazione del premio perché nessuna coalizione superò la metà dei voti, la legge venne abrogata Negli anni novanta il premio di maggioranza fu reintrodotto limitatamente alle elezioni locali, e nel 2005, non a caso un signore di nome, valida per le elezioni politiche, ha reintrodotto il premio di maggioranza in quota variabile alla singola lista o coalizione che avesse raccolto la maggioranza relativa dei voti nel a livello nazionale alla Camera e a livello di ogni singola regione al Senato. La legge Calderoli prevedeva cioè l'assegnazione del premio alla singola lista o alla coalizione più votata indipendentemente dal suo risultato elettorale. Nel 2014, la Corte Costituzionale, con la celerità che la caratterizza, ha dichiarato incostituzionale questo aspetto della legge. Oggi, nel 2015, la legge elettorale italiana fortemente voluta ed ottenuta da Matteo Renzi, prevede l'attribuzione del premio in quota variabile alla lista che abbia superato il 40% dei voti o, in difetto, alla lista che abbia prevalso nel turno di ballottaggio. La logica conclusione è che la politica del Partito Democratico è liberticida, come lo fu quella del ventennio e come fu tentata, ma sventata dall’allora sinistra italiana. Ma si sa che i tempi cambiano e se le leggi liberticide le propone la sinistra ed allora è un’altra storia ed i vecchi dinosauri della politica trovano anche il coraggio di sostenerla approvarla e giustificarla. Alessandro Visani, docente in Storia dell'Italia Contemporanea Cultore presso La Sapienza-Università di Roma, scrisse sull'importanza politica della legge: “L'approvazione di quella legge fu - questa la tesi sostenuta da Giovanni Sabbatucci, pienamente condivisibile - un classico caso di "suicidio di un'assemblea rappresentativa", accanto a quelli "del Reichstag che vota i pieni poteri a Hitler nel marzo del 1933 o a quello dell'Assemblea Nazionale francese che consegna il paese a Petain nel luglio del 1940". La riforma fornì all'esecutivo "lo strumento principe – la maggioranza parlamentare – che gli avrebbe consentito di introdurre, senza violare la legalità formale, le innovazioni più traumatiche e più lesive della legalità statuaria sostanziale, compresa quella che consisteva nello svuotare di senso le procedure elettorali, trasformandole in rituali confirmatori da cui era esclusa ogni possibilità di scelta”
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Reddito di cittadinanza da Reddito di cittadinanza pubblicato il 10 Maggio 2015 alle 5:12
Ricordo ai promotori di questa iniziativa che il governo non ha i soldi per restituire il maltolto ai pensionati, un governo quindi che per coprire i buchi nei bilanci è capace solo di fare debiti con i bot , cct e altri e che ora che deve restituire i soldi illegalmente presi dalle pensioni di lavoratori che hanno versato contributi, ovvero soldi propri all'INPS o altro istituto per almeno 35 anni , trema e non sa come fare. Dove pensate che possano trovare i fondi per il reddito di cittadinanza se non da altre tasse e dal altri tagli , da chiusure di ospedali come all'Elba , insomma ma la volte smettere di sognare ad occhi aperti , non avete capito che regalare soldi come le indennità m, le pensioni facili e altre stron@ate hanno annebbiato i cervelli e cancellato la voglia di lavorare e di avere iniziative . L'italia non è l'estero , l'Italia è un paese corrotto dove tutti rubano, tutti evadono il fisco , molti lavorano e affittano in nero.....molti lavorano tre mesi e pretendono soldi per gli altri 9 mesi mentre lavorano non rispettando le regole ovvero facendo una concorrenza sleale a chi invece è a posto , un paese corrotto che vive di debiti , che sponsorizza gli immigrati solo perché hanno trovato il sistema di guadagnarci sopra e di sfruttarli poi con contratti bulgari, siamo il paese delle banane , altro che reddito di cittadinanza , andate a cercarvi il lavoro dove c'è e basta fare i piagnoni.
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PARCHEGGI DISABILI da PARCHEGGI DISABILI pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 18:10
Con rammarico e anche un po’ demoralizzato, metto ancora in evidenza l’uso improprio dei parcheggi riservati agli invalidi da parte di alcuni automobilisti. Se continua questo atteggiamento, mi vedrò costretto mio malgrado a non recarmi più nel centro del paese, e non trovo giusto che per colpa di alcuni, Capoliveri risulti insensibile verso chi nella vita ha avuto meno fortuna di altri.
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PERUGIA-ASSISI da PERUGIA-ASSISI pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 15:45
Secondo stime attendibili, le persone presenti alla marcia PERUGIA-ASSISI per il "REDDITO di CITTADINANZA" sono state circa 50 mila. Non c'è che dire, si può dire che la manifestazione è ben riuscita. IL MARCHESE del GRILLO.
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RITA da RITA pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 13:21
[COLOR=darkblue]AFFITTO TUTTO L'ANNO A PORTOFERRAIO appartamento 80 mq in condominio primo piano, composto da soggiorno con balcone, cucina abitabile, due camere, bagno e posto auto. Foto disponibili su richiesta. Tel.328/6197352[/COLOR]
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x Claudio da x Claudio pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 12:15
E' sufficiente andare sul sito della Rai.
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campiglia da campiglia pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 11:03
che scemo che sono e io che credevo che nei paesi in cui vige la guerra non ci fosse internet e i vari terminali per rimanere in contatto con i giovani padri di famiglia fuggiti dalla guerra lasciando a subirla ai loro famigliari. Che tonto che sono... anzi che tonti che siamo noi Italiani...
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REDDITO di CITTADINANZA da REDDITO di CITTADINANZA pubblicato il 9 Maggio 2015 alle 10:23
Pensioni, scuola, SANITA’, trasporti, disoccupazione, edilizia scolastica, welfare e molto altro ancora. Da anni si discute di queste problematiche che i cittadini devono affrontare ogni giorno, ed in occasione di ogni tornata elettorale, ECCO che tornano di attualità. MA CHI DOVEVA RISOLVERE QUESTI ANNOSI PROBLEMI SE NON CHI SI È ALTERNATO ALLA GUIDA DEL PAESE NEGLI ULTIMI VENTI ANNI E CHE (ORA?) PROMETTONO DI AFFRONTARE? Io oggi sono presente ( con il pensiero ) alla marcia PERUGIA-ASSISI per sensibilizzare tutti della "bontà" del " REDDITO di CITTADINANZA ". Il 31 maggio sarò invece presente fisicamente per dare un contributo forte affinché in Italia possa esserci un vero cambiamento a livello Regionale, ed in futuro anche a quello Nazionale. PS- Ieri in Gran Bretagna, dopo poche ore dai risultati delle elezioni politiche, si sono dimessi i candidati che le stesse le hanno perse. Alcuni forse non usciranno dai relativi partiti, ma rimarranno con incarichi marginali, altri invece non si avvicineranno più alla politica, facendo ritorno al proprio lavoro ( altro che VITALIZIO!! ) o se anziani a godersi la pensione, mentre da noi quando si perdono le elezioni, si cambia il nome al partito ma niente al vertice degli stessi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. PS 2- X L’INTERLOCUTORE DI UN’ISOLA ( io aggiungo di una nazione ) IN SOFFERENZA. Vorrei ricordarti, senza prendere le difese dell’attuale governo, che i disoccupati e i cittadini che soffrono non è cosa di oggi e non solo nella nostra regione, ma è da anni e con tutti i governi che la disoccupazione è in aumento, insieme a tutti quei problemi locali, regionali e nazionali che qui ho esposto. IL MARCHESE del GRILLO.
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