Oggi alle ore 17,00 a Porto Azzurro, verrà inaugurata l’Associazione Onlus di Kintsugi. Come scambio di idee, mi occupo da tempo di questo tipo di lavorazione di origine Giapponese, che in sintesi, salva le “opere”in genere vasellame, ponendo sulle parti danneggiate dell’oro per aumentarne l’importanza.
Questo metodo lo esprimo praticamente su tutto quello che mi capita. Nella foto una conchiglia “Pinna Nobilis” che sarebbe stata gettata, ma grazie a questa tecnica è stata salvata e le cicatrici sono evidenziate con oro, ovviamente non è quello vero.
Il risultato è gratificante e duraturo. Quindi Auguri alle iniziative di questa Associazione ed è sottinteso che sono a Loro disposizione per ogni chiarimento. Ciao
Giancarlo
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Appare assai bizzarro che tutti, ed in quasi tutti i paesi Elbani, le persone hanno a cuore il loro centro storico, le feste fino a tarda notte negli stessi e così via, poi se guardiamo bene, la maggior parte di chi interviene alla prima occasione vende la casa e/o si compra la stessa più lontano possibile dagli stessi centri che si sono desertificati. Poi ci si lamenta se in inverno alle tre del pomeriggio pare ci sia il coprifuoco, silenzio che incuriosisce anche i cinghiali che talvolta si fanno vivi credendo che le piazze siano diventate il loro habitat naturale.
Oggi sui media; rischio rallentamento PIL ma siamo ripartiti. Ma se il PIL è fermo, come fa a rallentare? Ed allora, in base a tutto ciò, come facciamo ad essere ripartiti? Forse sarebbe meglio dire che è la solita "RIBOLLITA" prima Lombarda dei ristoranti pieni.. "ricordate?" ed ora di quella Toscana “l’originale” che ci mettono sul tavolo da molti anni a questa parte e che gli Italiani ingenuamente (non tutti fortunatamente) continuano a “mangiare o se passata nel frullatore a bersi” anche a pochi giorni dal Natale quello vero…. ed a qualche mese di distanza dal Nazareno… la copia…
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LE PROMESSE MANTENUTE DEL CENTRO GIOVANI [/SIZE] [/COLOR]
Per l'Assessorato alle Politiche Giovanili l'approvazione, nell'ultimo consiglio comunale, dell'assestamento e delle variazioni di bilancio ha avuto un significato particolarmente importante. All'indomani dell'inaugurazione del Centro Giovani alla fine di gennaio 2015 avevamo infatti promesso ai ragazzi il massimo impegno per ottenere fondi in bilancio da dedicare a loro e alle loro attività.
Se si escludono infatti gli stanziamenti per i servizi di tipo più istituzionale che si rinnovano ormai da tempo di anno in anno come Informagiovani-PAAS e sportello Giovanisì, peraltro finanziato dalla regione, a disposizione dei nostri giovani concittadini c'era veramente poco.
Abbiamo seguito la questione con attenzione durante tutto il 2015 e il risultato è stato per noi particolarmente soddisfacente: € 7400,00. Abbiamo già molte idee su come impiegare le risorse finalmente disponibili e il Centro Giovani ne trarrà molto probabilmente beneficio. Crediamo infatti che politiche per i giovani basate sul consegnare stanze ai ragazzi senza alcun tipo di guida o controllo, nella convinzione che in questo modo si possa lasciare libero sfogo alla loro creatività e al loro desiderio di divertimento non ottengano in realtà che l'effetto opposto. In questo modo si finisce purtroppo per amplificare comportamenti a rischio di devianza e per accrescere la noia, problema già particolarmente gravoso per i ragazzi elbani che soffrono forse più di tutti il gap esistente tra stagione estiva e stagione invernale.
La cifra stanziata a bilancio vuol essere un'ulteriore dimostrazione ai ragazzi che l'attenzione verso di loro è costante e che l'Assessorato alle Politiche Giovanili sta lavorando anche nell'ottica della rete creando cioè collaborazioni con altre istituzioni e in primis con gli istituti scolastici, i cui dirigenti si sono mostrati da subito entusiasti e molto disponibili.
Siamo dunque contenti del risultato ottenuto con il bilancio 2015, ma lo consideriamo in realtà una tappa. Ci impegneremo perché le risorse a disposizione dei nostri ragazzi aumentino ancora, anno dopo anno, perché Portoferraio possa essere anche una città a misura di ragazzo.
Laura Berti
Assessore alle Politiche Giovanili
Caro EX Sinadco : forse i soldi oggi ci sono perchè non vengono sperperati , ma usati in modo oculato.... onestà , vogliamo solo onestà ... il colore politico non ci ( mi ) interessa... solo onestà !!!!! E Lei , scusi , pensi un pò alla sua Pescia!! , lasci stare Portoferraio... grazie
[COLOR=darkred][SIZE=4]UN NATALE DI AUSTERITY ? [/SIZE] [/COLOR]
Dopo avere ascoltato l’interessante servizio televisivo di canale5 che annuncia urbi et orbi .... “Consumi di Natale: in ripresa la spesa degli Italiani?"
E si stima che per le festività spenderemo il 5% in più, azzardiamo anche noi che non abbiamo il beneficio dell’intervista a dire la nostra :
Salgono i prezzi e mancano i soldi. Se ben ricordo , l’anno passato poco prima delle feste si diceva: «Il prossimo, sarà un Natale più povero» e qualcuno addirittura si lasciò sfuggire il grido liberatorio: è finita la babilonia dello spreco e la festa torna ad essere più vera.
Nell’incertezza di cosa succederà, ma consapevoli della crisi che ci attanaglia analizziamo , proviamo a stare al gioco.
Ci sono meno soldi? Spendiamoli più saggiamente: dal regalo costoso passiamo a quello fantasioso; usiamo l’immaginario collettivo, che ci vuole tutti traditi dall’euro e dai negozianti, per tradurre in pratica l’invito alla moderazione, ed al risparmio. Ai figli bisogna regalare meno oggetti e più tempo, più dialogo, più affetto. Invece del super regalo facciamo gesti di solidarietà, in sintonia con il senso della festa, e, forse domani, a feste terminate, probabilmente ci troveremo sempre senza una lira, ma forse saremo più ricchi per avere riscoperto una festa non più all’insegna del consumismo pottaione più sfrenato , una festa come quando eravamo povera gente , dove anche un piccolo dono insignificante era una manifestazione di affetto, un riconoscimento, un valore che ci faceva sentire importanti perché fatto con amore e sacrificio da chi ci voleva bene…. Anche le luminare per le strade ferraiesi ci strizzano l’occhio ricordandoci che siamo in tempi di magra e che il vero regalo che molti attendono e ancora di là da venire! Staremo a vedere dunque e come diceva Il compianto Eduardo De Filippo “ aspettiamo perché …. Ha da passà 'a nuttata
F.P
ha ragione il sindaco Nogarin, i ladri puppano soldi della sinistra livornese devono pagare, giusto portare i libri della società in tribunale. Ma dobbiamo andare a casa dei politici corrotti e portarli in piazza, se non faremo così si ricicleranno sempre o saboteranno chi cerca di essere dalla parte dei cittadini. Cominciamo a denunciare tutti i casi che conosciamo che interessano la nostra isola.
Oggi 05 Dicembre 2015 è passato un anno dall'ultima alluvione e tutto tace. Trascorsi i primi giorni in cui siamo stati rassicurati, almeno a parole, che i lavori sarebbero stati portati a termine. Successivamente, spentesi le luci dei riflettori su Via del Carburo, durati alcuni giorni, come sempre accade, siamo finiti nel dimenticatoio.
Si parla e si scrive di tanti argomenti, ma nessuno, né minoranza né tantomeno la maggioranza si preoccupano di continuare e terminare finalmente i lavori in Via del Carburo. Siamo abbandonati a noi stessi. È veramente frustrante uscire per andare a lavorare o in vacanza e sapere che, se dovesse scatenarsi un forte temporale, rientrando a casa, la troveremmo allagata e con danni che nessuno mai ci risarcirà.
Riccardo Ancillotti
Abitante di Via del Carburo
Inviato da iPad
Se dall'uscita della ZTL del POZZO VECCHIO si percorre un tratto della via Mellini per arrivare al parcheggio del TORCHIO si infrange il codice della strada, in quanto la stessa via è a senso unico /a scendere/, se poi chi non è autorizzato a percorrere la ZTL e arriva al TORCHIO, le infrazioni sono due, senza non dimenticare di dire che esistono i cartelli stradali molto ben visibili da tutti..
[COLOR=darkred][SIZE=4] GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA.(1737-1801/1815-1860) SUPPLICA PER RICHIESTA DI GRAZIA PER AMPLIARE LA CASA IN VIA 'LA PORTA DI TERRA' [/SIZE] [/COLOR]
(SECONDA PARTE)
Biagio Sbarra,possidente una casa in via "La Porta di terra" a Portoferraio, sul finire dell'anno 1815, supplica le autorità competenti per ottenere la grazia di poter ampliare la sua casa che si trova vicino alle mura castellane. Avendo ricevuto diniego si rivolge con supplica direttamente al Sua Altezza Imperiale e Reale ,il granduca di Toscana La"Sovrana Risoluzione" è che la supplica viene non accettata : è "rescritta agli ordini". Biagio Sbarra non demorde Ne produce un'altra diretta ancora al Granduca e sempre in carta bollata (bollo da lire 7.13.4)in data 16 giugno 1816. " Altezza Imperiale e Reale Biagio Sbarra di Portoferraio ,Umilissimo Servo e Suddito dell'A,V.I. e R. rispettosamente rappresenta; che fin dal memorabile episodio di questa Città del 1801 li fu atterrata una Casa dal fuoco del Campo Nemico situata nella Strada di Porta di Terra e corrispondente per la parte di dietro ( ) delle Mura.(1) L'Oratore dopi il suddetto assedio fece riparare in parte la medesima Casa,ma non come lo meritava atteso le sue critiche circostanze. Nel mese di febbraio prossimo passato si accinse a far riattare la ridetta Casa nello stato primiero e ciò con ordine del Sig. Ingegnere Giovanni Pacini ma con estremo dispiacere dopo aver postato il travaglio a buon posto,il comando della Piazza li ha fatto smettere il travaglio con diversi pretesti e fra gli altri con quello che appoggia le sue ( ) alle mura Castellane,cosa che non sussiste,appoggiandola alle mura del Casamento del Mellini di una maggiore elevatezza della sua,come ha avuto luogo di far osservare a questo Sig. Governatore Strasoldo e che ne è rimasto persuaso. Il supplicante intanto avendo già fatto una spesa enorme e non avendo dove ricoverarsi con la sua famiglia prostrato al Regio Trono,Supplica l'innata bontà e Clemenza dell'A.V.I.e R. a volersi degnare di ordinare che possa tirare al suo termine la suddetta Casa altrimenti sarebbe rovinato per sempre Chiede la grazia Portoferraio LI 16 Giugno 1816" (Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1°settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza 3.Carta 517.ASCP) Tale Supplica non viene accettata . Ritorna indietro da Firenze giungendo nelle mani del governatore dell'Elba ,Strasoldo. Costui allora chiede il parere dell'ingegnere delle Regie Fabbriche,Pacini Il Pacini così scrive a Strasoldo il 26 luglio 1816: " Eccellenza Esaminato quanto riteneva opportuno in ordine al rialzamento della Fabbrica di Biagio Sbarra,sono in dovere di rappresentare alla E.V. di non aver ravvisato alcuna difficoltà per cui debba inibirsi al suddetto di proseguire l'incominciato Lavoro. Se la contigua Fabbrica del Sig. Mellini non avverà verun danno alla Fortificazione,nè pure il dimandato rialzamento,può esserle pregiudicevole. Questo è il mio ingenuo parere che sottopongo al di Lei alto discernimento,nell'atto stesso che con ogni considerazione passo pieno d'ossequio all'onor di segnarmi.
Dell'Eccellenza Vostra Portoferraio dallo Scrittoio dell'II e RR. Fabbriche lì 26 luglio 1816. Um.mo Dev.mo ed Obbl.mo Servidore Giovanni Pacini" (Idem come sopra) Il carteggio finisce qui. Non sappiamo come sia andata a finire la vicenda e cioè se a Biagio Sbarra sia stato concesso o impedito di costruire vicino alle Mura Castellane, come voluto dall'autorità militare per la quale tale costruzione pregiudica "alla sicurezza delle fortificazioni medesime debilitandone la difesa". Una cosa è certa: sulle Mura Castellane di Portoferraio si è costruito,come oggi possiamo vedere. Forse, perché è caduto il divieto di costruirvi da parte delle autorità militari in seguito al venir meno dello scòpo difensivo delle mura ?
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL] ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LE FORTEZZE CHIUSE E LA CULTURA DELLA GABBIA [/SIZE] [/COLOR]
Nel suo ultimo L’articolo l’ ex sindaco di Portoferraio Giovanni Fratini, solleva , tra le altre cose, il problema della chiusura delle fortezze. E’ un problema serio che non è nato ieri. E frutto dalla cultura della Gabbia che porta ad ingabbiare tutto ciò che ha un valore. Come i contadini quando i ingabbiano polli e tacchini. L’ultimo ingabbiamento, il più assurdo è quello del Forte Inglese . L’unica fortezza in Europa ad essere protetta da una recinzione metallica
Non è la prima volta che ne parliamo. Così ripubblichiamo l’elenco di alcuni, ingabbiamenti storici, che abbiamo denunciato più volte , e che hanno escluso la popolazione dei luoghi più belli.
Negli anni 70 Portoferraio era una città senza gabbie e si poteva andare ovunque .
Poi, nei primi anni ottanta, con la presa del potere da parte del sinistra le cose cambiarono. Il giovane sindaco disse che i portoferraiesi dovevano riappropriarsi di alcune parti del territorio comunale in mano alla Marina Militare.
Prima operazione, la conquista della “Linguella”. Risultato: nasce una cancellata che ingabbia il palazzo della capitaneria e una parte del piazzale.
Successivamente vengono sistemati i Magazzini del Sale e la Torre di Passanante a sale espositive e l’intera zona viene subito ingabbiata. La bella passeggiata domenicale fino alla torre di Passanante è finita: portoferraiesi e i turisti sono bloccati da un cancello nero.
Incoraggiati da queste conquiste gli amministratori di sinistra non demordono. Questa volta mirano in alto; si tratta di “liberare” le Fortezze. Molti non capiscono, essendo aperte a tutti e frequentate da bambini che ci vanno a giocare.
Ma, sulla carta, forse non era così. Dopo grande lotta il sogno si realizza. E un bel mattino di maggio i portoferraiesi entrano armati di zappe falci e frullini insieme una quantità impressionante di sardine e salsicce. Dopo qualche ore, le fortezze sono liberate dai capperi e dalle viole selvatiche e invase del fumo acre dell’arrosto. Il tempo di far uscire tutti felici e contenti e la fortezze vengono subito ingabbiate . I portoferraiesi non possono più entrare e i turisti si fermano davanti al cancello e tornano indietro delusi
Questo ennesimo successo gasò talmente gli amministratori che decisero di allargare il raggio di azione ingabbiando addirittura le Grotte, uno dei luoghi più suggestivi più belli dell’isola
A questo punto potevano ritenersi soddisfatti, ma qualcuno fece notare loro che poco fuori Portoferraio c’era una spiaggetta di sabbia che non era stata ingabbiata. Si trattava della spiaggia del Canterino dove, le durante la bella stagione, era possibile vedere sopratutto persone anziane starsene al mare. Indispettiti per l’imperdonabile svista, si affrettarono a farla ingabbiare e si ripromisero di non cadere più in simili leggerezze.
Qualche anno fa, con l’incredibile cancellata antiterrorismo fatta istallare dall’Autorità Portuale nella del banchina di alto fondale, uno dei luoghi più belli del Mediterraneo era stato sfregiato. La cultura della gabbia aveva fatto un salto di qualità: parliamo della gabbia che sfregia la bellezza, che toglie la libertà, che esclude. La gabbia, quindi, come strumento di potere di sopraffazione, la gabbia come chiave di visione del mondo, del modo di interpretarlo, di modificarlo, di regolamentarlo.
Negli ultimi decenni, Portoferraio ne è stata la vittima più illustre. Purtroppo una lotta contro le gabbie non potrà essere fatta da chi è vittima di gabbie mentali, come una parte dei nostri politici.
Se l’assurda recinzione del Forte Inglese non verrà tolta, vorrà dire che Portoferraio vanterà un altro record mondiale: una fortezza militare impenetrabile ad ogni attacco esterno, protetta da una recinzione come se fosse un pollaio.
[COLOR=deeppink][SIZE=4] C'ERA UNA VOLTA UN LASTRICATO ROSA...POI [/SIZE] [/COLOR]
Un nuovo ring di cemento in centro storico. ...mi domando le pietre rosa saranno sotto.. oppure sono state rimosse per mettere la nuova griglia. P.s. la vecchia griglia comunque è rimasta sotto forse come testimonianza...oppure per doppio filtraggio delle acque.... Vi chiedo, chi di competenza, di verificare chi ha fatto questo scempio e di attivarsi per ripristinare con le pietre rosa. Ricordo ancora che le scalinate e strade lastricate sono vincolate alla ex 1089 beni architettonici.....
Non si puo' parlare di slavine..ma anche se fosse come dici tu caro mio Noi le creiamo perche' cerchiamo di ritirare su' un paese da un decennio mummificato!!!
Tranquillo che tu la slavina non la creavi neppure se ti si troncavano le zampe della poltrora e ruzzolavi a valle!!!
Il bue si permette di chiamare cornuto l' asino!!!
Fatti ... Non parole!! Con l' invidia la gelosia e i dispetti non si manda avanti una citta'.... La nostra citta'!!!
Vergogna!!
Un predecessore amministratore, passato alla storia come il re dell'immobilismo, accusa il suo predecessore d'immobilismo solo per la presenza di un attivo di bilancio...
Cose da pazzi succedono su questo nostro scoglio!
A qualcuno può interessare questa notizia
Ad un anno dal lancio della Campagna No Amianto Publiacqua arrivano i risultati delle prime analisi imposte alle istituzioni dalla mobilitazione popolare sul tema. E grazie a quanto si evince dal documento diffuso dall’Autorità Idrica Toscana si viene sapere che il fenomeno non si ferma solo all’area gestita da Publiacqua (Firenze, Prato, Pistoia, Medio Valdarno) ma che è purtroppo diffuso anche in altri territori della regione.
Nero su bianco AIT ci informa che l’amianto è stato trovato nei comuni di Agliana e Pistoia (Publiacqua spa), Camaiore, Forte dei Marmi (Gaia spa), Livorno, Cecina, Piombino, Rio Elba (Asa spa), San Giuliano Terme, Santa Croce sull’Arno (Acque spa).
Qui è possibile scaricare il documento con le date di analisi e i valori riscontrati: [URL]http://www.autoritaidrica.toscana.it/focus-sugli-acquedotti-in-amianto/monitoraggio-della-presenza-di-fibre-di-cemento-amianto-nell2019acqua-ad-uso-potabile/risultati-delle-analisi-per-la-ricerca-di-fibre-di-amianto-su-campioni-prelevati-fra-novembre-2014-e-agosto-2015/view[/URL]
Rifacimento asfaltoVallebuia e san Piero ottimo.Possiamo trovare i soldi per rifare il tratto la pila acquedotto? ringrazio anticipatamente.
Alle feste militari sono soliti essere presenti individui che non hanno mai fatto il militare, non hanno mai preso un fucile in mano e quando ce n’è stato bisogno hanno sempre lasciato che lo facessero gli altri per loro. Alle feste però con stendardi e cappellini e medagliette chissà dove acquistate ci sono sempre!! ed assumono cariche senza essere reduci o ex di qualsivoglia natura. Non contenti si preoccupano anche di controllare chi è o non è presente pubblicizzandolo come reato penale. E’ evidente che non hanno proprio niente da fare se non le masturbazioni mentali.
La popolazione tutta è invitata a partecipare all'Eevento "Una domenica di cuore" che si terrà domenica 13 dicembre alle ore 16.00 in Piazza Cavour,a Portoferraio.
L'evento, organizzato dalla Misericordia di Portoferraio, con il patrocinio del Comune di Portoferraio, in collaborazione con Cesvot e realizzato grazie al
prezioso contributo dell'Associazione Elba No Limits nasce con lo scopo di sensibilizzare la popolazione alle manovre di primo soccorso ed avvicinare i cittadini al mondo del
Volontariato.
Alle ore 16.00 ci sarà in piazza una dimostrazione di manovra di prima soccorso, al termine ci sarà una "sorpresa musicale".
Durante la manifestazione il nostro formatore sarà disponibile a dare spiegazioni circa le manovre alle persone interessate, ci sarà musica ma
anche panini e gonfiabili.
Vi aspettiamo
Cordiali saluti
Misericordia Portoferraio
[COLOR=darkred][SIZE=4] CELEBRATA LA FESTA DI SANTA BARBARA. [/SIZE] [/COLOR]
Nella chiesa di S. Giuseppe e' stata celebrata la festa di S. Barbara protettrice dei marinai. Presenti, alla emozionante celebrazione, le autorita' civili, militari di tutte le le armi, associazioni combattenti e loro, i Marinai, che oggi sono i festa per onorare la loro protettrice.
In prima fila davanti all'altare oltre alle piu' alte cariche militari prendevano posto il sindaco di Campo Nell'Elba e il vice sindaco di Rio Elba.
ASSENZA DI LUSSO L'AMMINISTRAZIONE DI PORTOFERRAIO BENCHE' LA CAPITANERIA DI PORTO SIA SUL TERRITORIO FERAJESE.
Francesco Semeraro.