Deve (purtroppo) servirsi di un professionista abilitato, come il suo commercialista, non so se questo servizio possono farlo anche i caf.
E' una legge stupida, con molta evidenza, fatta come al solito per complicare le procedure di pagamento.
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[COLOR=darkblue][SIZE=4]O NEMMENO A PORTARVELI ! ... [/SIZE] [/COLOR]
Impresa rocambolesca per pagare !!!! Devo rimborsare un importo poco superiore alle 1000 euro all'Egenzia delle Entarte : stamattina , a malincuore , mi presento allo sportello della mia banca con il modello F 24 inviato da dall'Agenzia stessa per il pagamento: Non si può pagare , mi dice cortesemente l'addetto , perchè supera 1000 euro e per una legge non so come si chiama , l'operazione non è fattibile... puoi pagare da casa con l'Home banking.... bene , ringrazio e torno a casa ..... l'home banking è intesatato a me , il rimborso a mia moglie... ergo l'operazione non si può fare perchè il debitore è diverso dall'intestatario del conto.... comincio a dare i numeri . telefono allo sportello dell'Agenzia delle Entrate , espongo il mio problema di pagamento: la risposta mi lascia basito : spiacente qui non abbiamo sportello non so dirle come fare, proprio non so come deve fare a pagare questo rimborso !!!!! DATEMI UN MITRA , UN KALSHNIKOV , UN AK 47 !!!!!!!!!!!!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=5]L’ELBA E LA SUA STORIA ANTICA: QUANDO L’IGNORANZA VA A BRACCETTO CON L’ARROGANZA [/SIZE] [/COLOR]
Cosa si deve fare quando, in fatto di storia romana e di letteratura latina, si viene còlti indiscutibilmente in fallo? La risposta appare ovvia: niente, se l’errore ha come sfondo una conversazione fra studenti o una chiacchierata fra quattro amici al bar. Allorché, invece, la topica investe un ambiente paludato, i personaggi ammantati (e i loro fedeli e acritici supporter) dovrebbero prenderne atto, informarsi e non ripeterla in pubblico, adducendo l’attenuante (giusta) che tutti possono sbagliare.
Ma c’è chi preferisce tentare di difenderla (la topica) a spada tratta, e allora all’ignoranza si associa l’arroganza. In quest’ultima casistica si inserisce una vicenda di pochi giorni fa quando, a proposito dell’allontanamento di Ovidio disposto da Augusto, ho fatto presente che, ad evitare confusione, non di esilio si dovrebbe parlare ma di relegatio, punizione alquanto più lieve perché conservava i beni e i diritti civili del poeta. Non sono stato il primo a sottolinearlo e non ho calcato la mano, anche se, per la verità, siamo di fronte a una cantonata per la quale un professore di storia romana potrebbe invitare uno studente universitario a ripresentarsi più preparato all’esame. Il prof. Uberto Lupi, quasi in risposta a chi nel 1995 aveva proposto lo svarione in salsa elbana, in un saggio da incorniciare uscito un anno dopo (si veda ‘Lo Scoglio’, 1996 n. 46) puntualizzava con queste parole quanto fosse marcata la differenza fra i due provvedimenti: “Non viene celebrato alcun processo. Né giudici si occupano della cosa. Ovidio non subisce propriamente l’esilio, che avrebbe comportato anche la confisca dei beni”. Lo stesso concetto, del resto, era stato espresso più volte proprio da Ovidio nei Tristia: “l’editto, sebbene crudele e minaccioso, tuttavia fu lieve nella definizione di pena: in quello di certo sono definito relegato, non esule” … Invero la tua ira fu moderata e mi hai lasciato la vita; non sono privo del diritto di cittadinanza né del nome, né il mio patrimonio fu concesso ad altri, né sono chiamato esule”.
Pur non essendoci spazio per interpretazioni alternative, Ovidio e Lupi sono stati bellamente ignorati da una sequela di professionisti degli studi classici, i quali hanno replicato per anni l’errata versione dell’esilio, come se dalla ripetizione ad oltranza di uno sbaglio potesse nascere una nuova verità. Su questa strada si è inoltrato, da ultimo, un fido sostenitore senza identità e senza faccia, che si firma Tatarella e che, per mezzo di tristi impasti di amenità e di patetici tentativi di ironizzare, ridicolizza l’immagine del simpatico personaggio televisivo. L’arma spuntata dello pseudo-Tatarella è un gergo sui generis, ibrido-maccheronico, che al dialetto siciliano assomiglia quanto un elefante a una zanzara.
Diceva Cicerone: “Cuiusvis hominis est errare; nullius, nisi insipientis, in errore perseverare” (Phil. XII, 5): “Qualsiasi uomo può sbagliare, ma nessuno persevera nell’errore a meno che non sia uno stolto”.
Michelangelo Zecchini
[COLOR=darkred][SIZE=3] Accettiamo prenotazioni per il pranzo di Natale.
Per informazioni contattateci al 339 1104054 . [/SIZE] [/COLOR]
"Una serata per augurare a tutti un sereno Natale e tante sorprese. Martedì 22 dicembre alle 21 e 15 nella chiesa parrocchiale di Capoliveri, il coro di Santa Maria Assunta allieterà la serata con canti natalizi. Saranno raccolte offerte per il restauro del preziosissimo e antico organo del santuario della Madonna delle grazie.
[URL=http://www.centroufficioelba.it/]
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[COLOR=darkred][SIZE=4] L’OSPEDALE ELBANO SCRIVE A BABBO NATALE. [/SIZE] [/COLOR]
Caro Babbo Natale, molti esultano per l’approvazione dell’articolo 145 che mi assegna il titolo di “Distretto” al punto che alcuni politici Elbani in sella o disarcionati, definiscono questa approvazione “Regalo inaspettato” o svolta epocale che ha visto un Sindaco di centrodestra collaborare a stretto contatto ([URL]http://www.quinewselba.it/portoferraio-sanita-la-zona-distretto-elba-e-legge.htm[/URL]) con gli avversari mentre la sua parte politica in Regione votava contro. Il voto contrario delle minoranze (tutte, da destra a sinistra) non è stato di contrapposizione politica ma riferito all’assegnazione di “Distretto” all’Elba senza tenere conto che dentro quello scatolone chiamato “Distretto” c’è poco o quasi nulla che possa dare la parvenza di un ospedale di “Base” autonomo e autosufficiente.
Di pochi giorni fa la politica locale che ora esulta per questo mio titolo, ha denunciato che nel mio reparto di pediatria è rimasto solo un pediatra quindi se un bimbo si sentisse male, dovrebbe aspettare il medico itinerante del continente che prenda servizio.
Babbo Natale, dopo queste premesse non ti chiedo giochi e leccornie o un terzo ascensore dopo che anche il secondo si sta coprendo di polvere, (questo sì che è stato un bel regalo di Natale ai costruttori) ma di fare arrivare qualche medico a riempire questo scatolone che mi hanno appioppato. Non dimenticarti di fare arrivare anche degli infermieri perché gli attuali sono quasi fusi dalle ore di servizio al punto che i famigliari stentano a riconoscerli al loro rientro a casa e degli specialisti perché fra pochi mesi alcune “Cariatidi” andranno in pensione portandosi dietro le chiavi dei reparti che li hanno visti protagonisti per anni nell’indifferenza totale perché a dirigere le operazioni al mio interno, sono i primari a scavalco che raramente approdano sulla nostra Isola.
Babbo Natale mentre ci sei, non dimenticarti anche della radiologia che se finissero i soldi per pagare i medici del continente, gli Elbani devono farsi le lastre da soli con candela e cerino.
Babbo Natale ti propongo un patto Natalizio, tu ti riprendi lo scatolone politico chiamato “Distretto” e chi ne tesse le lodi, e a me piccolo ospedale riattivi i turnover del personale medico e infermieristico, la funzionalità dei servizi, la riapertura dei molti ambulatori chiusi e mai riaperti (in primis medicina del lavoro e dello sport), mi fai aggiornare tecnologicamente le apparecchiature mediche e diagnostiche e infine ci lasci lavorare come sappiamo fare e come abbiamo sempre fatto fino a quando non è arrivata la politica a metterci le mani forse perché non aveva altro da fare o per darsi un tono che altrimenti non sarebbe mai stata visibile.
Babbo Natale, non farmi fare la fine del Tribunale!!!!
Ospedale di Portoferraio ora “Distretto-Autonomo”
[COLOR=darkred][SIZE=4] Una catena di solidarietà per aiutare la nostra amica Itria!! [/SIZE] [/COLOR]
hspace="5" vspace="5" align="left" >Scriviamo a tutti i giornali, per divulgare l'appello scritto sul social facebook di Giulia Manca per aiutare la sorella Itria in un momento di grossa difficoltà. Itria é una donna forte e coraggiosa, ha sempre dato per tutti, persone e animali. Ha salvato tantissimi animali bisognosi, dall'abbandono, dai maltrattamenti.. Portandoli tutti a casa con sé. Ha un'esperienza tale da essere diventata quasi un paraveterinario, e per questo tutti l'hanno sempre chiamata in situazioni di emergenza, sia di giorno che di notte. Non ha mai detto di no. Adesso é lei ad aver bisogno del nostro aiuto. Itria sta lottando da tempo contro una grave malattia. Ha intrapreso una cura non convenzionale, ed é seguita da un'equipe medica in Germania. Ma le cure sono molto costose, non sono alla portata di tutti, e per questo motivo ha dovuto smettere!!! É da qui che la sorella Giulia ha sentito l'esigenza di inoltrare a tutti questo appello di raccolta fondi!
Questo deve essere il vero spirito di Natale, di generosità verso il prossimo..
Il numero di conto corrente intestato a Giulia Manca é: IT95G0760105138200774700778,
N. carta post pay: 5533171004996126 intestata a Giulia Manca (per chi volesse ricaricare dal tabacchino é necessario il codice fiscale MNCGZG65P5814529).
Una offerta da parte di ognuno di noi, non cambierà la nostra vita, ma potrà cambiare quella di Itria! Forza aiutiamola tutti insieme! 😉
Le Volontarie di Animal Project: Simona, Laura, Rossana, Chiara, Dania, Rita, Francesca, Lisa
In occasione del voto sulla legge di stabilità il M5S era assente? Pare non sia così, ma se lo fosse, tranquillo, nel prossimo governo sarai accontentato, e saranno in molti a sedere negli scranni del parlamento visto che i sondaggi sono molto chiari e gli Italiani incominciano a capire che il "NAZARENO" è sempre attuale......
[COLOR=darkred][SIZE=4]RIO MARINA, BALENI REPLICA AL CIRCOLO PD: CHIARISCA LE PROPRIE INTENZIONI. NELLA CHIAREZZA SONO PRONTO AL CONFRONTO COSTRUTTIVO ED A BATTAGLIE COMUNI. [/SIZE] [/COLOR]
La replica del Circolo PD di Rio Marina, alla mia dichiarazione dei giorni scorsi, riguardante le future, auguriamocelo tutti, Terme di Cavo, necessita di alcuni chiarimenti. Innanzitutto sarebbe utile conoscere chi oggi rappresenta il Circolo PD dal momento che nessuno dei numerosi comunicati risulta firmato, da qualcuno che ci metta la faccia, come invece io uso fare. Ciò premesso desidero contraddire le affermazioni gratuite di una presunta strumentalizzazione partitica – da parte mia – riguardo ai problemi che Rio Marina e Cavo hanno oggi di fronte. A tal proposito tengo a sottolineare che non ho nessuna tessera di partito e il mio intervento è assolutamente costruttivo com’è nelle mie abitudini. Piuttosto sarebbe logico aspettarsi dal PD – che è presente in Giunta – proposte chiare. Per quanto concerne le Terme, prendo atto che il luogo deputato è Cavo e dichiaro, sin da ora, qualora il Sindaco volesse far partecipe la minoranza, la mia disponibilità ad un confronto serio e costruttivo, entrando nel merito della questione ed indicando soluzioni, cui partecipi anche la popolazione per fissare obbiettivi, anche ambiziosi, per il rilancio di Rio Marina che negli ultimi anni sembra essersi fermato. Se ciò avverrà sarò ben lieto di partecipare a battaglie unitarie per il bene supremo della nostra comunità anche se sino ad oggi, nonostante la nostra disponibilità, ciò non è avvenuto. E' inaccettabile dichiarare che il nostro paese esce da “quindici anni di stagnazione” includendo la giunta Bosi, che ha retto il Comune dal 2001 al 2011. Oltretutto, affermare ciò e parlare di degrado, lede fortemente l'immagine di RM. Invece di ringraziare Francesco Bosi per quello che ha fatto, non si perde occasione per screditarne l'operato, con una ostinazione strumentale, dimentichi di tutto ciò che è stato fatto e di cosa veniva giù dalle miniere ad ogni evento piovoso. Se non fosse avvenuta la totale “messa in sicurezza” dell' intero compendio minerario, con una spesa complessiva di undici milioni di euro, a totale carico di vari Enti, escluso il comune di RM, avremmo ancora la 'gora' nel paese. Chi era in grado di realizzare un opera di quella portata? CHI? Oggi è urgente voltare pagina, creare una classe dirigente all'altezza della situazione, così come capire quali siano le nostre reali opportunità e di conseguenza formulare delle soluzioni sostenibili che accompagnino il versante verso una fisionomia turistica di qualità che faccia da traino allo sviluppo. Ma tutto passa dalla rivendicazione forte di un nuovo porto commerciale e turistico, con l'attracco della nave di linea a Vigneria e dal by-pass che escluda il centro urbano. Altre soluzioni sono improponibili. A riguardo appare significativa l'intervista che Luciano Guerrieri (Commissario straordinario di APPE), ha rilasciato al Tirreno il giorno 8 novembre 2015. In essa vengono affrontati vari temi riguardanti Piombino e quello preminente, per il Commissario, è la viabilità verso quel porto, e poi dichiara: «Abbiamo mandato da poco al consiglio superiore dei lavori pubblici l’adeguamento tecnico del porto di Rio Marina e stiamo per partire per una serie di lavori alla viabilità del porto di Portoferraio, per agevolare il carico e lo scarico delle auto dei traghetti. Risolveranno molti problemi di traffico nei giorni di punta». Valerio Fabiani, segretario PD Val di Cornia, è ancora più esplicito: “se non si fa il by-pass per raggiungere il porto di Piombino, mi incateno”. Quello che se ne trae, da quanto dichiarato, è che per gli altri la viabilità è una priorità, ma non per Rio Marina e Cavo e questo è intollerabile. Quindi, se si accetta che rimanga l'attuale stato di viabilità per l'accesso al porto di RM, risulta evidente che le questioni da chiarire sono molte e che ogni possibile 'intesa' presuppone l'abbandono di posizioni rinunciatarie.
Fabrizio Baleni
Dè, e regalano fiiì!! O io li per lì io pensavo che essendo a 4 giorni dal Natale, azzeravano tutto per venire incontro a chi non ha neanche il panettone, e invece nulla, mentre se avevo lo yacht l'anno prossimo non pagavo la tassa visto che la legge di stabilità l'ha cancellata, come è stata abolita la tassa del 15% sulla compravendita dei calciatori, e meno male che questi dicono di essere dalla parte dei più deboli. AZZO!!!!!!!!!!!!
Leggo stamani dall'Ansa: "Fisco: Equitalia, stop cartelle a Natale. Equitalia sospenderà l'invio di cartelle e atti, con l'eccezione dei casi inderogabili, dal 24 dicembre al 6 gennaio. Lo confermano dalla società. Un provvedimento voluto dall'ad Ernesto Maria Ruffini e che coinvolgerebbe centinaia di migliaia di famiglie e imprese". Che sensibilità che dimostrano! Peccato che l'Agenzia delle Entrate, invece, non guardi in faccia a nessuno: per lui Natale, Capodanno, Pasqua non c'entrano nulla. Lunga vita all'Uff- delle Entrate...
L' Associazione Culturale Historiae con la collaborazione del Comune di Portoferraio, Ufficio Cultura, presenterà il pomeriggio del 24 Dicembre, "Il Presepe Vivente". La rappresentazione, ispirata agli antichi presepi settecenteschi, avverrà nella Porta a Mare- Gran Guardia, chiudendo lo storico portone in legno. Personaggi in costume faranno rivivere scene di vita del tempo, vecchi mestieri, usi e tradizioni. Un piccolo mercato sarà allestito con dolci e pane realizzati da alcuni bambini dell Scuola Elementare di Casa del Duca, sotto la direzione dell'
insegnate Jolanda Rizzi. Al suono di antiche musiche natalizie rivivremo la magica atmosfera del passato.
Leonello Balestrini Tondi
Perchè ti sorprendi Campese preplesso ????
In una nazione dove una ministra prende per il cul@ tutto il Parlamento raccontando che i correntisti delle banche sono dei meschini speculatori e ir su babbo è più bono di Babbo Natale,un assessore che si fa la "parte" è da considerarsi un'educanda .
Buone Feste
[COLOR=darkred][SIZE=4] FESTA DEGLI AUGURI DEL LIONS CLUB ISOLA D’ELBA
Incontro all’insegna dell’impegno sul territorio [/SIZE] [/COLOR]
Quest’anno la Festa degli Auguri, il tradizionale incontro che ogni fine anno il Lions Club Isola d’Elba organizza per lo scambio degli auspici natalizi fra soci, ospiti, amici e Autorità, ha avuto come filo conduttore l’impegno sul territorio.
Attraverso la donazione ai presenti all’evento, tenutosi la sera di sabato 19 dicembre a Portoferraio nei locali dell’Hotel Airone, di sfere decorate con una tecnica originale dall’artista Chiara Scalabrino, sono stati raccolti fondi da destinare ad un service già iniziato in collaborazione col Comune di Portoferraio e con la dirigenza dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio, del quale in quest’occasione il presidente del sodalizio Antonella Giuzio ha dato comunicazione ufficiale. Si tratta di un progetto di apprendimento esperienziale che vedrà gli alunni della scuola primaria di Casa del Duca impegnati nella coltivazione di un orto ricavato in un’area del giardino del plesso, propedeutica anche per l’apprendimento di geometria applicata, misurazioni, equivalenze, ecc.
La serata, svoltasi in un clima di serenità e normalità, quanto mai desiderato e sollecitato in questo particolare e difficile momento storico che tutto il mondo sta vivendo e che ha visto i lions uniti nel rifiuto della violenza e determinati nel non lasciarsi intimorire dalle minacce convogliate nei vari canali d’informazione, è stata allietata dalla esibizione della mezzo soprano Stefania Mainardi che, accompagnata dalla pianista Linda Raciti, si è cimentata in alcuni brani lirici riscuotendo gli applausi ed il sincero apprezzamento dei presenti in sala.
Rispettando la consuetudine durante il meeting è stato distribuito ai soci il primo numero Notiziario del club per l’anno sociale in corso.
Ieri pomeriggio, sabato 19dicembre, non ha fatto rientro a casa questo bel micio bianco e rosso ritratto in foto! É come svanito nel nulla da Via Dell Regina a Portoferraio, nonostante sia un gatto che non si allontana mai da casa! Ha circa 3/4anni, socievole, é cicciottello ed ha un collarino antipulci!! Per favore occhi aperti e chi lo avvistasse é pregato di contattare la padrona Chiara al numero 3663671421!!
Grazie!
Animal Project
Secondo voi un socio di una società che ha come scopo la gestione di attività sul demanio può partecipare alla discussione sul regolamento dell uso delle spiagge come assessore e la minoranza riguardo a questo non ha alcuna mozione da fare?
Campese perplesso
Approvata l'eccezzionalita' sanitaria dell'isola.....bene adesso vediamo cosa succede!!.... medaglie e medagliette ,titoli e titoloni servono a poco se prive di contenuto....
Saluti.
"Il Cda era inutile, ostaggio di un gruppo ristretto"
Soldini, uscito nel 2009: "Costretti ad approvare i finanziamenti agli altri consiglieri"
Paolo Bracalini - Dom, 20/12/2015 - 08:24
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«Me ne sono andato nell'ottobre 2009, decidevano tutto loro, era un continuo litigare. Ma neppure io immaginavo che sarebbe andata a finire così.
Guardi che ce ne vuole per mandare in rovina una banca in pochi anni. Tanti mi chiedono: tu cosa avresti fatto? Non lo so, ma meglio di questi avrebbe fatto chiunque». Rossano Soldini ad Arezzo è un nome molto noto. La sua azienda calzaturiera, fondata dal padre, c'è dal 1945, duecento dipendenti. Nel 2007 viene nominato consigliere di amministrazione di Banca Etruria, ma dopo due anni, poco dopo l'arrivo alla presidenza di Giuseppe Fornasari (uno degli indagati per il crac) l'imprenditore comunica le sue dimissioni con una lettera al consiglio della banca e poi con mezza pagina comprata sui giornali locali. «Dicevo che ero orgoglioso di essere entrato in Banca Etruria convinto di poter dare una mano ma avevo capito che era impossibile. Lì comandavano solo il presidente, i vicepresidenti e il direttore generale, un gruppo ristretto di persone. Ma io come amministratore non posso assumermi le responsabilità di decisioni prese da altri. Arrivavano in consiglio con le delibere di 60 pagine, ce le mettevano sul tavolo da firmare: letto e approvato. Senza permetterci di capire cosa dovevamo approvare, senza rispondere alle domande. Chiedevo di verbalizzare tutti i miei interventi ma poi nei verbali li cambiavano. E ogni volta dovevo discutere col segretario del consiglio, difeso dalla presidenza. Non potevo restare lì dentro».Tra le carte che passano in consiglio, anche i famosi affidamenti ai consiglieri stessi. «Mi trovavo a dover approvare un finanziamento a un consigliere, o a un suo famigliare, e quel consigliere era seduto lì davanti a me. Capisce che situazione». La prassi in effetti va avanti alla grande a Banca Etruria, fino a formare quella montagna di 185 milioni di euro di posizioni di fido relative agli stessi amministratori scoperte dagli ispettori. Nell'ottobre 2009, stufo di litigare e approvare prestiti per i colleghi del Cda, Soldini molla tutto e fissa un appuntamento a Bankitalia, per raccontare quel che accadeva là dentro. «Ho parlato con un funzionario, un signore con un ruolo nella vigilanza, non ricordo più il nome. Gli ho spiegato un po' come stavano le cose». Ma non succede niente, la prima ispezione di Bankitalia arriva solo nel 2013. «Mi arrabbio quando vedo che gli azionisti sono trattati come fossero come speculatori di Borsa. Qui le azioni della Banca Etruria le avevano anche le vecchiette. Ho alcuni miei operai che hanno perso i risparmi di una vita con quelle obbligazioni, soldi sudati. I cento milioni stanziati dal governo non bastano di sicuro. Gli azionisti e i detentori di obbligazioni subordinate hanno subito un esproprio, credo non sia mai successo che a pagare la cattiva amministrazione di una banca siano i risparmiatori. Il governo deve cambiare il decreto per prevedere un rimborso integrale, non parziale. E poi mi chiedo: perché hanno stabilito che sulle sofferenze di 8 miliardi se ne possa recuperare solo 1 miliardo e mezzo? La plusvalenza dovrebbe servire a rimborsare chi ha perso i soldi, non è possibile che vada alla nuova Banca Etruria, o magari a qualche grande gruppo interessato a comprarsela ora». Chi sbaglia paga, ha detto Maria Elena Boschi in Aula. Soldini non ha incrociato in banca il padre della ministra, arrivato in Etruria quando lui era già fuori. Ma sulle responsabilità di chi governato l'istituto ha idee molto precise: «Mi auguro che ci sia un'azione di rivalsa sugli amministratori. Se un imprenditore fallisce paga di tasca sua. Nella banca hanno gestito i soldi degli altri, e se hanno agito male devono pagare col loro patrimonio, come succede a qualunque imprenditore. Ho sentito che nella legge è previsto uno scudo per gli amministratori. Non ci voglio credere, spero sia un errore. Sennò verrebbe naturale chiedersi: chi vogliono salvare?».
