[COLOR=darkblue][SIZE=4]INQUINAMENTO PAROLE e PROMESSE [/SIZE] [/COLOR]
Caro amico GianCarlo è una sacrosanta verità quella che recita…… “Dobbiamo risolvere il problema d’inquinamento e smaltimento dei rifiuti prodotti dai diportisti o da natanti che stazionano in Porto , questa come giustamente sottolinei è una delle priorità per la tutela ambientale”
Facciamo un passo indietro: Qualcuno illo tempore aveva portato nelle sedi istituzionali l’esempio di come a Ischia, l’amministrazione in carica avesse istituito un servizio a pagamento che consisteva in una grossa barca che giornalmente accostava ai panfili in rada e ne raccoglieva il sacco dell’immondizia , ci era sembrata una buona idea come buona era l’idea della giunta comunale che nel 99 aveva fatto stilare un progetto per dotare il porto di un completo servizio per lo smaltimento dei rifiuti, tale progetto probabilmente sarà rimasto come tanti in qualche fondo di cassetto ma molti ricorderanno quel panfilo con stampigliato su una fiancata il logo della “Regione Sarda” che nel 99 stazionava “gratuitamente (?)” da quasi tre anni di fronte alla Porta a Mare , ecco si dice che proprio quel panfilo fosse parte del progetto e attendesse una risposta affermativa per iniziare il servizio , risposta che mai non venne e….dirvi non so il perchè. Ricordiamo altresì che negli stessi anni la Ibla ferries s.r.l. fece richiesta al comune e alla capitaneria di porto per effettuare un servizio di raccolta rifiuti con mezzo idoneo ecc. ecc.
Come potete constatare le idee ci sono state.
Ma ci sembra doveroso non dimenticare il famoso spazzamare del Ministero dell'Ambiente " Pellicano" Ancora abbandonato in un angolo dei cantieri ESAOM, la barca in verità si chiamava “Nichessa” e fu acquistata dal comune di Marciana una venticinquina di anni fa, ed era al centro di un progetto nato dall'allora amministrazione comunale Marcianese (sindaco Luigi Vagaggini assessore al turismo Boris Procchieschi) che, vista la scarsità di fondi a disposizione per curare gli arenili del territorio comunale, pensò di favorire la nascita di una consorzio che collaborasse con il Comune o i comuni in questo fondamentale servizio. Purtroppo, come sempre accade in questo paese, “alle parole non seguirono i fatti ”. Perché solo pochi operatori economici aderirono all’iniziativa, con le solite scuse, chi diceva “è una cosa voluta dall’alto e non è democratica..” chi contestava le cifra da pagare, chi semplicemente se ne fregava e diceva “non è mica obbligatorio”.
Caro amico GianCarlo….Credo che manchi la volontà di risolvere i problemi, poi come accade ogni estate si sveglieranno i soliti salvatori e protettori dell’ambiente proponendo analisi, bandiere , gite in goletta per finire la vacanza con il consueto appello alla coscienza delle persone .. Adesso nonostante le tue reiterate ed accorate denunce si attenderà la nuova stagione che riproporrà preciso e ritmato come un bolero di ravel i soliti problemi ….
E poi quando parliamo di menfreghismo di carrozzoni carichi di disamore qualcuno s’incazza!
113606 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]O MARE È ‘NA CARTA SPORCA E NISCIUNO SE NE IMPORTA [/SIZE] [/COLOR]
Probabilmente così avrebbe cantato il compianto Pino Daniele.....
Per fare chiarezza sulle varie modalità di immissione nel mare di inquinanti, Vi propongo questo testo, dal quale potete attingere anche a notizie inedite.
Nei porti dell’ Elba sia d’estate che d’inverno è possibile trovare prodotti inquinanti. Una parte di questi viene sversata e quindi " nasce " direttamente nel Porto, come ad esempio dai collettori fognari che riversano nelle acque liquami misti a sostanze galleggianti finemente triturate, frutto dei vari passaggi delle pompe di sollevamento, oppure dalle imbarcazioni che effettuano manutenzioni talvolta vietate e gettano in mare i residui come batterie, gasolio, olio, scarti di pitture etcc.. Senza dimenticare i risultati delle “ bravate “ di cui gli effetti, sono seminati sul fondale marino, dai carrelli dei supermercati, biciclette, moto e una volta mi è capitato anche di trovare un fuoristrada 4 x 4 Wrangler, tavolini e sedie dei Bar compreso le tazzine da caffè. Ci sono anche relitti di nasse, reti, imbarcazioni e pneumatici di auto e camion. In mezzo a tutto questo caos si possono trovare anche oggetti interessanti gettati in mare dai ricchi “ panfilisti “di duemila anni fa, quando il Turismo all’ Elba era agli albori.
Poi ci sono inquinanti che trasportati dalle correnti che " entrano " e si soffermano dentro i Porti. Materiali legnosi, plastiche, idrocarburi gettati in acqua per una probabile pulizia delle tanche o di sversamenti duranti i rabbocchi di serbatoi, dai fossi, oppure come nel caso fotografato appositamente, idrocarburi che provengono da un nucleo di enormi proporzioni composto da un misto di sostanze inquinanti depositato sul fondale marino nella zona del porto cantieri qui a Portoferraio. Questi idrocarburi scarti di lavorazioni industriale risalenti a circa settanta anni fa e contengono ancora attiva la loro carica nociva.
A seconda delle maree e dei movimenti dei natanti, una parte di questi “ antichi “ inquinanti sommersi nel fondale assieme ad altri composti sempre altamente nocivi, fuoriescono e si depositano sulla superficie del mare formando delle chiazze dai particolari colori e consistenza. L’odore di queste sostanze e forte e pungente e risultano pericolose per chi soffre di patologie polmonari.
E su questa immensa massa di sostanze tossiche, come ciliegina sulla torta, ci verrà costruito un Porto.
Per quanto sopra, nonostante l’importanza e la delicatezza dell’argomento, nessuno si preoccupa più di tanto, anzi, come solito fare in questi casi, si cerca maldestramente di nascondere la polvere sotto al tappeto.
Anacronisticamente, nel mare della Famosa Costiera Amalfitana, ci sono stati degli sversamenti di liquami in mare e sono stati riscontrati non ha norma degli impianti relativi al trattamento dei liquami. Per questo è intervenuta la “ Magistratura “e senza mezzi termini ha avviato numerosi procedimenti penali verso Sindaci, Assessori etcc.. Un vero boato mediatico che ha fatto il giro del Mondo.
Questa differenziazione…..si chiama “ BIODIVERSITA’ “.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkred][SIZE=4] GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA(1737-1801/1815-1860) PENSIONE GRANDUCALE: NECESSARIE INFORMAZIONI PER OTTENERLA [/SIZE] [/COLOR]
PRIMA PARTE
Nel 1816 Filippo Giusti da Capoliveri supplica che gli sia mantenuta la pensione mensile ottenuta sotto il governo francese,riammettendolo al godimento pensionistico. Il governatore dell'Elba incarica il Potestà competente di prendere le dovute informazioni. Il Potestà è un amministratore della giustizia periferica che dipende dall'Auditor Vicario (giudice). Con la restaurazione ,all'Elba esiste un auditor vicario per tutta l'isola ,con sede a Portoferraio, e due Potestà uno a Lungone e l'altro a Marciana. Il 5 maggio 1816 Pietro Calamandrei,potestà, dal tribunale di Longone invia una lettera al governatore dell'Elba, in risposta alla richiesta di informazioni per la pensione di Filippo Giusti. La lettera evidenzia quali e quante fossero "le necessarie informazioni" per ottenere la pensione granducale. E' da notare che vengono fornite dal Potestà,cioè da un "giusdicente" che è un giudice alla dirette dipendenze dell'Auditor Vicario. Sono informazioni riguardanti lo stato di famiglia,la salute,luogo e fedel servizio,possedimenti,condotta morale ecc). Tali informazioni rappresentano anche una finestra di conoscenza sulla vita che era svolta a quei tempi. "MEMORIA INFORMATIVA PER S.E. IL SIG. GOVERNATORE GENERALE DELL'ISOLA D'ELBA In esecuzione degli ordini partecipatemi con la venerat.ma di VS Eccellenza del dì 19 Aprile decorso,ho preso le necessarie informazioni sulla persona di Filippo Giusti di Capoliveri che ha supplicato per ottenere la continuazione della pensione che come marinaro francese reso per ferite incapace al servizio,ha goduto fino all'epoca del governo toscano in quest'isola e tanto dal di lui aspetto qunato dall'ispezione delle di lui carte che egli ha rilasciate in mie mani e che io ho l'onore di compiegare a Vostra Eccellenza e più ancora dalle notizie che ho potuto avere altronde,ho rilevato che Filippo Giusti figlio del fu Andrea,di anni trentacinque,di condizione contadino,nativo di Capoliveri essendo stato requisito come Coscritto in tempo non ben noto ,ha servito in qualità di marinaro sul vascello imperiale Francese il Borea,ove avendo riportatoin un combattimento un colpo di mitraglia alla gamba sinistra per cui rimasto ed è tuttora impedito nell'articolazione di piede,fu congedato come invalido nel dì undici settembre 1807 e con Decreto Imperiale del 9 maggio 1808 gli fu assegnato a contare dal primo gennaio di detto anno le pensione mensuale di quattordici franchi con più due franchi al mese per ciascheduno figlio che fosse al di sotto dell'età di anni dieci. Egli ha un piccolo effetto livellare nella comune di Capoliveri composto di sei centi di vigna,metà di cui spetta al di lui fratello Salvatore Giusti,ma ei ne gode il frutto intero perché Salvatore essendo partito come Coscritto da circa sette anni a questa parte,non si è più avuto nuove di lui. La moglie di Filippo Giusti s'industria a lavare,e travaglia nella vigna unitamente al marito,il quale peraltro,attesa ( ) claudicazione ed immobilità dell'articolazione del piede destro,non ha benché sano e gagliardo l'attività necessaria ai lavori di agricoltura; s'industria bensì a fare qualche trasporto con bestie a soma ma gli conviene esercitando questo mestiere,viaggiare sempre a cavallo. Della di lui condotta morale non vi sono riscontri in sinistro ,a mia notizia,meno oltre una procedura da lui subita nel Tribunale di Portoferraio nel corso del primo trimestre del presenta anno,non so per quale addebito per cui gli fu fatto in quel Tribunale il Precetto della sera e di presentarsi ogni quindici giorni fino a nuovo ordine avanti a me per render conto della sua persona. Lo Stato di sua famiglia composta di quattro figli incapaci di guadagnarsi la sussistenza per la loro tenera età,mentre Stella-Rosa è nata il primo aprile 1806 ,Marta-Clarice è nata il 20 giungo 1810,Agata è nata il 3 febbraio 1813 ed Innocenza-Luisa è nata il dì 3 aprile 1815 e così tre sono sotto l'età di dieci anni,lo renderebbe meritevole di qualche riguardo in proposito della continuazione della Pensione che domanda e che ha riscossa per tutto aprile 1815. Richiamato io peraltro da Vostra Eccellenza ad esternare il mio parere in questo proposito,proporrei che non concorrendo a favore di Filippo Giusti delle circostanze specialissime per accordargli con privilegio singolare la domandata pensione,si dovesse in linea di Giustizia distribuire praticare verso di lui il sistema medesimo che è stato praticato generalmente con tutti gli altri in stato d'invalidità ritornati dalle armate o dalle flotte francesi . I documenti sopra indicati che Le compiego unitamente alla supplica inviatami sono: 1. Un certificato di visita rilasciato al Giusti nel 1 settembre 1807 dall'Uffizio della Marina di Tolone 2. Il congedo definitivo rilasciato al Giusti nel dì 11 settembre 1807 Dal Commissario della Marina di Tolone 3. L'Estratto di Decreto del Ministero della Marina Francese de 9 Maggio 1804 che accorda al Giusti la pensione come invalido marinaro Ed ho l'onore di risegnarmi al più profondo rispetto. Di VS Eccellenza Dal Tribunale di Longone Lì 5 maggio 1816 Um.mo Dev.mo Serv.re Pietro Calamandrei Potestà" (Affari generali del Governo dell'isola d'Elba anno 1816.Filza 1.Carta 98.Archivio storico comune Portoferraio) Ottenute le necessarie informazioni la massima autorità governativa militare e civile ,cioè il Governatore dell'Elba,invia tutta la documentazione a Firenze. Ecco un esempio. Si tratta di un militare,supplicante la pensione. Così ,Strasoldo,Governatore, procede per la richiesta della pensione. "A.I. e R. Tommaso Cacioli di Portoferraio domanda con le annesse preci una Pensione mensuale in vista del servizio da Esso prestato nella Guardia urbana di questa Città per 25 anni nell'epoche le più disgraziate per questa Città e segnatamente durante l'assedio del 1801. Sussiste per le fonti d'informazione che egli ha prestato servizio per il tempo nelle indicate qualità e che si distinse in vari riscontri pericolosi per il suo coraggio ed attaccamento alla buona causa. Trovandosi alla ( ) di una numerosa famiglia non riesce assolutamente dalla sua ( )per vivere,nella circostanza è nell'età di anni 57 ed ha sofferto nella vista. Um.mo Dev.mo Serv.re Strasoldo" (Affari generali del Governo dell'isola d' Elba anno 1816. Filza 5.Carta 249.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
[COLOR=darkblue][SIZE=5]ISOLA D’ELBA SEMPRE ULTIMA NELLE DECISIONI IMPORTANTI? [/SIZE] [/COLOR]
La frase pubblicata da Ischia assomiglia molto al titolo che avevo dato al convegno tenuto all’hotel Airone di Portoferraio il 13,06,2002 per presentare il mio progetto del serbatoio/galleria che così recitava “UN MAXI SERBATOIO SOTTERRANEO PER VINCERE LE CRISI IDROPOTABILI DELL’ELBA”. Io credo che le difficoltà superate ad Ischia per la costruzione della galleria siano le stesse ma di grado molto peggiore di quelle dell’isola d’Elba la quale non è riuscita nei 14 anni trascorsi a vincerle. Domando se aspettiamo altri 14 anni per accorgerci che opere del genere, volte a superare i problemi idrici, vengono costruite ovunque (probabilmente favorite dalla pubblicità incessante operata dal sottoscritto) anche in territori molto simili a quelli elbani, in numero sempre maggiore e sempre con risultati molto buoni?
Qualcuno mi sa dire come mai i lampioni di Val Carene e i due di San Martino è da circa un anno che sono spenti?
Ma non dovevano funzionare con il sole?.....Bah!!!!!!
Sindaco mi manda qualcuno a controllarli?
Saluti
IL LUPO A GUARDIA DEL GREGGE
Leggo su Quinewselba che il sindaco di Campo nell'Elba e' stato nominato a capo della continuità' territoriale. Proprio il sindaco del comune che impone la tassa di imbarco di 6,50 euro agli elbani che usano l'aereo per andare a curarsi a Pisa o Firenze. Complimenti! Si discute per la tassa di sbarco di 1,50 euro che pagano i turisti per venire a divertirsi sull'isola ma nessuno difende gli elbani che oltre a pagare la tassa di imbarco, sono costretti a pagare 3 euro a notte di tassa di soggiorno quando non partono le navi o per assistere un familiare a Piombino o Pisa.
A me, che le (troppe) palme dell'isola secchino un po' alla volta, per via del simpatico insetto rosso, non mi pare un grande danno.
Tutti a dire che ci vogliono solo alberi autoctoni (quando si tratta di segare i pini) e poi mi dovrei disperare per le palme?
Per me prima spariscono e meglio è.
Ci sono tanti alberi più belli delle palme e che fanno più ombra d'estate e perdono le foglie d'inverno (cosa molto utile).
Soprattutto che costano anche parecchio meno, a comprarli nei vivai.
Complimenti alla famiglia che gestisce il ristorante albergo il Gallo Nero a Sant'Andrea , struttura moderna, accogliente e soprattutto innovativa come riconosciuto recentemente al BIT di Milano , non basta far bene da mangiare o essere in bella posizione , occorre innovare,cambiare nel rispetto dell'ambiente, questo vogliono i turisti moderni altro che contributo di sbarco , il turista va incentivato, coccolato e spinto a ritornare , ora in genere viene sfruttato col detto " tanto sono tanti "..bravo Loriano .... 😎
con questo contributo di sbarco avete una insistenza che fa venire il vomito , possibile che non siete capaci di gestire un comune con le tante tasse che già prendete , sembrate vampiri o tossici in crisi di astinenza , avete un comportamento che ha scocciato pure gli isolani , una vergogna l'accanimento che mettete nel fregare soldi ai turisti , fareste più bella figura e magari una propaganda turistica lodevole e convincente rinunciandovi , ora il turista viene perchè il mondo è in subbuglio ma state tranquilli che appena torna la calma , visti i costi dei traghetti , degli alberghi e di tutte le tasse e tributi che vi inventate l'isola diventerà un deserto trafficato solo dai disgraziati e sfortunati (TARI ) proprietari seconde case .
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CANTONE (M5S) "ZONA FRANCA PER CAPRAIA E TOREMAR RISPETTI CONTRATTO DI SERVIZIO" [/SIZE] [/COLOR]
Firenze 12 febbraio 2016. Enrico Cantone, vicepresidente della commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana Costiera e Arcipelago, ha partecipato oggi alla visita piombinese dell’ufficio di presidenza. I commissari hanno incontrato i sindaci di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Rio Marina e Capraia e il presidente dell’Autorità Portuale di Piombino.
“Ho ascoltato con interesse il sindaco di Capraia, bisognerebbe realizzare una zona franca da accise sui carburanti per l’Isola. Incentiverebbe i turisti della nautica da diporto a fermarsi nell’isola” ha segnalato Cantone durante la visita.
“Ma soprattutto al nostro arcipelago e alla Val di Cornia serve che si investa in turismo e agricoltura. Per il primo Elba e isole minori chiedono che la Toscana pretenda da Toremar il rispetto del contratto di servizio e si sfruttino punti di forza come il Parco Minerario elbano, in grado di conquistare nicchie di pubblico disponibili tutto l’anno – ha aggiunto il Cinque Stelle – e come invocava giustamente il Sindaco di Campiglia Marittima lo sviluppo turistico è legato a quello di una agricoltura di prossimità, centrata sulla filiera corta di qualità” prosegue il Cinque Stelle.
“Guerrieri (presidente Autorità Portuale di Piombino) si è concentrato molto sulla Darsena Europa e poco sui porti di Portoferraio, Rio e Cavo, sotto la sua direzione. Ho avuto modo di chiedergli conto delle 300 mila tonnellate di scorie di acciaieria depositate abusivamente entro l’area SIN. Pare che alcune di queste scorie siano state usate per opere di riempimento nel porto di Livorno e se fosse vero questo è il peggior tipo di collaborazione tra i due porti toscani” ha concluso Cantone.
Vista l'insistenza con la quale i Sindaci elbani continuano a percorrere la strada del contributo di sbarco all'Isola d'Elba, per i non residenti, si invitano gli Stessi a produrre il documento nel quale risulti che all'Elba siano state attuate limitazioni alla libera circolazione o al soggiorno per motivi di sanità o di sicurezza tali da impedire, alle persone non residenti, di varcare il canale gratuitamente.
In caso contrario, seguirà esposto alla Procura della Repubblica per abuso d'ufficio.
Cordiali saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4] PERCHE' NON ASCOLTARE LE VOCI DEI CITTADINI ? [/SIZE] [/COLOR]
Riepilogando sul Punteruolo Rosso.
Non è giusto che il Comune di Portoferraio compia grossi sacrifici economici per una emergenza che nella specifica realtà, non può affrontare. Quindi sforzo e spesa di denaro Pubblico inutile, senza poter garantire soluzioni accettabili visto che i metodi non sono certamente idonei e che quindi rendono impossibile debellare questo coleottero.
Infatti le palme “ infettate “, vengono lasciate nonostante l’ evidente decadimento della pianta stessa, per un lungo periodo in quelle condizioni permettendo alle larve di superare il periodo “ larvale “ per poi divenire insetti adulti. In pratica si interviene per il relativo e dispendioso taglio, quando i coleotteri hanno avuto il tempo per poter lasciare la pianta e ricominciare il ciclo nuovamente. Basti pensare che una singola coppia, può originare nell’ arco di 4 generazioni oltre 50 milioni di esemplari. I dati parlano chiaro, se non si attuano interventi veramente massicci e decisi, Portoferraio e progressivamente tutto il territorio Elbano andranno incontro a danni incalcolabili e non solo sotto l’aspetto economico. Difatti, guardate per esempio la foto dei Giardini delle Ghiaie, con maestria, sono riusciti a trasformare questo ambiente in un set cinematografico per fare la pubblicità ai “ preservativi “. Vogliamo che questo sia il panoramico futuro di Portoferraio o dell’Elba ??.
Oltre questi danni non certo voluti dal Comune di Portoferraio, ci sono i privati Cittadini che hanno nel proprio giardino piante infette. Non potendo adempire al costoso protocollo che la Leggei mpone, le palme ( giustamente ) vengono tagliate e abbandonate nei fossi, in prossimità dei cassonetti dell’immondizia etcc., quindi tonnellate di relitti di palma distribuiti ovunque con i relativi ed evidenti danneggiamenti. E siamo solo all’ inizio.
E’ stato istituito anche un Congresso per discutere di questa problematica, con il risultato finale che ci vogliono i soldi ( ma pensa un pò) . Ora come consolidata consuetudine per ogni questione si fa un Congresso, è divenuta una moda, ma è bene chiarire che per riempire la pancia ci vuole un bel pò di “ bomboloni” altro che i discorsi.
Pertanto per affrontare il prolificarsi di questi insetti in maniera pratica e dai costi contenuti, propongo in primis al Comune di Portoferraio, la costituzione di una squadra di operai formata con la collaborazione di operai dei restanti Comuni dell’Isola visto che anche Loro essendo sulla stessa barca, devono contribuire. Acquistare ulteriori attrezzature come il trinciatore che ha dei costi contenuti e all’ occorrenza può essere prestato ad un altro Comune richiedente. Con una squadra ben affiatata, si può per esempio iniziare dai Giardini delle Ghiaie e rimuovere senza preamboli visto che è emergenza, tutte le palme, evitando così gli indecorosi e antiestetici spettacoli e riducendo i tanti pericoli che queste palme generano. Visto l’importanza della questione, se qualcuno avesse idee migliori ma però corredate con i relativi prezzi, si appresti a farsi avanti, solo con adeguati scambi di idee possiamo affrontare e evitare ulteriori sacrifici al Comune di Portoferraio e agli stessi Abitanti.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CONTRIBUTO DI SBARCO NELL’ISOLA D’ELBA (EX L. 28 DICEMBRE 2015 N° 221). [/SIZE] [/COLOR]
Caro Mario Ferrari ,
su richiesta di colleghi sindaci e di diverse Associazioni di Categoria, a seguito delle problematiche sollevate da te e dalla tua Amministrazione Comunale e riguardanti l’applicazione della normativa in oggetto, ti chiedo, anche alla luce dell’incontro dell’ 8 febbraio a Roma presso la sede dell’ Ancim, se codesto Ente ha già predisposto, come annunciato nell’ultima Consulta dei sindaci e anche sulla stampa, le “ipotesi di regolamento e di nuova convenzione da sottoporre ai colleghi sindaci”.
Vista la ristrettezza dei tempi e delle occasioni che sta perdendo la promozione turistica dell’Elba, attendo un tuo urgente riscontro per poter convocare a breve una Consulta dei Sindaci per la definizione delle questioni sollevate.
Al fine di contribuire a fare luce sulla situazione, si invia una bozza di convenzione fra i Comuni, che potrebbe essere funzionale alla operatività della Gestione Associata.
Si attendono eventuali contributi per il miglioramento della bozza stessa.
Distinti saluti
F.to Il Sindaco
Dott. Ruggero Barbetti
[SIZE=1] BOZZA DI CONVENZIONE
CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA TRA I COMUNI DI PORTOFERRAIO, CAMPO NELL'ELBA, CAPOLIVERI, MARCIANA, MARCIANA MARINA, PORTO AZZURRO, RIO MARINA, RIO NELL'ELBA PER:
a) CONTRIBUTO DI SBARCO
b) FUNZIONI IN MATERIA DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA
c) REALIZZAZIONE E GESTIONE DEL CANILE/GATTILE COMPRENSORIALE
L’anno…….il giorno………del mese di …………… presso la sede della…………….
TRA
Il Comune di Campo nell’Elba in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Capoliveri in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Marciana in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Marciana Marina in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Porto Azzurro in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Portoferraio in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Rio Marina in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°...del…….esecutiva ai sensi di legge;
Il Comune di Rio Nell’Elba in persona del Sig…….Sindaco/Assessore, domiciliato per la sua carica nel Comune stesso, il quale interviene nel presente atto in forza della delibera consiliare n°..del…….esecutiva ai sensi di legge;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
PREMESSO CHE
- per la gestione del Contributo di sbarco nell’Isola d’Elba (ex L. 28 dicembre 2015 n° 221) il cui gettito è destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità;
- per la gestione delle funzioni in materia di promozione e accoglienza turistica;
- per la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale dell’Isola d’Elba;
è necessario sottoscrivere una convenzione tra gli Enti interessati.
ART.1 - Oggetto della Convenzione
Con la presente convenzione i Comuni di Campo nell’Elba, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio Nell’Elba e Capoliveri conferiscono, ai sensi dell’art. 30 del Decreto Legislativo 18 agosto n. 267, al Comune di ……………. (Comune capofila) che accetta, delega per la gestione associata:
- delle funzioni relative alla istituzione, riscossione, riversamento e ripartizione del Contributo di Sbarco (ex L. 28 dicembre 2015 n° 221 e s.m.i.);
- delle funzioni in materia di promozione e accoglienza turistica;
- delle funzioni per la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale dell’Isola d’Elba;
Il Comune di ………………………. , in qualità di Comune capofila, si impegna ad esercitare la delega conformemente a quanto stabilito con il presente atto.
ART.2 – Finalità
La delega ha lo scopo di gestire, con efficienza, efficacia ed economicità, attraverso apposite regolamentazioni, che verranno approvate direttamente con delibera dalla Consulta dei Sindaci:
le fasi di istituzione , riscossione, riversamento e ripartizione del Contributo di sbarco (ex L. 28 dicembre 2015 n° 221) il cui gettito è destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità;
a) l’organizzazione e la gestione dei servizi di promozione e accoglienza turistica;
c) la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale dell’Isola d’Elba.
ART.3 - Modalità di esercizio della delega
Il Comune di ………………….. eserciterà la delega mediante l’organizzazione e la gestione anche economica dei Servizi associati; procederà, inoltre, previa approvazione di apposite delibere da parte della Consulta dei Sindaci, a disciplinare le funzioni, i servizi e l’attività della presente gestione associata.
Eventuali Regolamenti di funzionamento che si rendessero necessari per una migliore efficacia dell’azione amministrativa, saranno approvati dalla Consulta dei Sindaci.
Il Comune di ……………….., Ente capofila della gestione associata esercita le potestà pubbliche conferitegli dagli enti associati, con la possibilità di porre in essere anche atti a rilevanza esterna, con una competenza estesa sull’intero territorio degli enti associati.
Le obbligazioni assunte nell’ambito della delega conferita fanno capo a tutti i comuni associati in proporzione alla quota di partecipazione, calcolata, di tempo in tempo secondo i parametri di cui al successivo art. 5.
Art.4 - Risorse finanziarie
La gestione associata verrà finanziata:
- dagli introiti derivanti dal Contributo di Sbarco (ex L. 28 dicembre 2015 n° 221) per le funzioni in materia di promozione e accoglienza turistica;
- se deciso dalla Consulta dei sindaci, anche dai singoli comuni, per esempio per la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale dell’Isola d’Elba;
Il Comune di ………….. tratterrà annualmente sull’importo complessivo del gettito derivante dal Contributo di Sbarco, per spese di gestione, una percentuale parti al 5% fino ad un massimo di € 40.000.00 (quarantamila/00 euro).
Nella ripartizione del contributo annuale si tiene conto del progetto/programma operativo che sarà proposto annualmente dal Responsabile della gestione associata e del relativo piano economico finanziario nonché delle entrate che potranno essere maturate anche per effetto di contribuzioni di soggetti terzi, pubblici o privati o di altre entrate comunque denominate e per qualunque titolo maturate.
Il progetto operativo e il piano economico e finanziario dovranno essere portati all’esame della Consulta dei sindaci e da questa approvati ogni anno entro il mese di ottobre.
Sia la ripartizione finanziaria delle risorse della quota del Contributo di sbarco a favore dei Comuni, sia la quota a carico dei Comuni, per la realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale dell’Isola d’Elba, sarà calcolata sulla base del seguente modello: 30% in funzione della popolazione residente; 70% in funzione delle presenze turistiche. Si prevede un'ulteriore ponderazione, effettuata sulle presenze turistiche, prevedendo un peso del 60% per quanto riguarda le presenze in strutture alberghiere e del 40% per quanto riguarda le strutture extra-alberghiere.
Le risorse messe a disposizione dei Comuni, o da altri soggetti pubblici o privati saranno iscritte nella parte entrata e nella parte spesa, con vincolo di destinazione, del bilancio del Comune delegato e non potranno essere oggetto di variazione da parte del Comune delegato.
Il calcolo della ripartizione finanziaria avverrà, per l'anno 2016, sulla base dei flussi statistici delle presenze relative al 2015 e sarà oggetto di verifica, ed eventuale rimodulazione, con cadenza triennale.
In ogni caso, entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno la Consulta dei Sindaci si esprime in merito all’ammontare del Contributo di Sbarco per l’anno successivo e alla divisione degli introiti da esso derivanti, tra:
- il settore turismo (funzioni gestite in forma associata),
- il settore relativo alla realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale;
- i singoli comuni, che utilizzeranno la cifra concordata con le modalità e finalità previste dalla legge.
Le forme saranno regolamentate e la definizione avverrà in sede di Consulta dei sindaci di cui all'art.7.
Art.5 - Dotazione di personale
Al Servizio sarà assegnato il personale che verrà messo a disposizione dal Comune capofila.
Il personale sarà utilizzato per la gestione delle funzioni oggetto della presente convenzione.
Ulteriori unità di personale potranno essere messe a disposizione dal Comune capofila per lo svolgimento di attività a carattere non continuativo.
Art.6 - Consulta dei Sindaci o loro delegati
La Consulta dei sindaci dei Comuni Associati svolge funzioni di indirizzo politico e di sovrintendenza generale sul funzionamento dei servizi convenzionati relativi:
a) al Contributo di sbarco nell’Isola d’Elba (ex L. 28 dicembre 2015 n° 221) limitatamente alle fasi di istituzione, riscossione, riversamento e ripartizione tra i Comuni dell’Isola d’Elba, il cui gettito è destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità;
b) all’organizzazione e la gestione dei servizi di promozione e accoglienza turistica;
c) alla realizzazione e gestione del canile/gattile comprensoriale in loc. Colle Reciso Lacona nel Comune di Capoliveri;
Si pronuncia su tutte le questioni che dovessero insorgere nella gestione della delega.
La Consulta dei Sindaci è convocata e presieduta di norma dal Sindaco di …………., Comune capofila. In caso di suo impedimento la Consulta dei sindaci è convocata e presieduta da un suo delegato o in mancanza dal Vice Sindaco. Essa è composta dai Sindaci dei Comuni associati o da loro delegati, scelti tra gli assessori o consiglieri ovvero anche tra gli altri Sindaci, anche in modo permanente.
Nelle votazioni della Consulta, ciascun Sindaco rappresenta un numero di voti pari al numero dei consiglieri comunali spettanti al Comune dallo stesso rappresentato, ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267.
La somma dei voti rappresentati costituisce il totale dei voti assegnati alla Consulta.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti assegnati ai presenti.
La seduta in prima convocazione risulta valida in presenza di almeno 5 Sindaci o loro delegati.
La seduta viene dichiarata deserta qualora, trascorsa un’ora da quella fissata per la convocazione, non sia raggiunto il numero legale come sopra rappresentato, del fatto viene redatto verbale.
Per la validità delle sedute in seconda convocazione occorre la presenza di almeno 4 Sindaci o loro delegati.
La convocazione dei componenti la Consulta avviene tramite e-mail che deve pervenire al Comune di appartenenza dei singoli componenti almeno cinque giorni prima della data stabilita per la seduta. È ammessa la convocazione d’urgenza, nel qual caso l’avviso dovrà pervenire, almeno 24 ore prima dell’ora fissata per la seduta. Nell’avviso di convocazione devono essere precisate la data, l’ora e la sede dell’adunanza e devono essere indicati gli argomenti in discussione. L’avviso di convocazione può indicare anche il luogo, il giorno e l’ora dell’adunanza in seconda convocazione, che non potrà avvenire prima di 48 ore dalla seduta andata deserta.
Le sedute della Consulta sono pubbliche, salvo che non venga altrimenti stabilito e fatti salvi i casi relativi alla trattazione di argomenti concernenti persone.
All’interno dei singoli Enti aderenti alla presente convenzione è individuato un referente il cui nominativo deve essere comunicato all’Ente delegato.
Il Comune di Capoliveri eserciterà la delega sulla base degli indirizzi e degli obiettivi annualmente definiti dalla Consulta dei Sindaci o loro delegati che avrà anche funzioni di controllo sulla attività svolta che si sostanzierà anche nell’analisi di report trimestrali redatti dal Responsabile della Gestione Associata.
Alla Consulta dei sindaci parteciperà, altresì, il Sindaco del Comune dell’Isola di Capraia o dell'Isola del Giglio ogni qualvolta progetti specifici che coinvolgono l'Arcipelago ne prevedano il coinvolgimento.
Alle riunioni della Consulta dei sindaci partecipa, senza diritto di voto, il Responsabile della Gestione Associata e il suo staff.
Compito primario della Consulta è l’approvazione del progetto operativo annuale, del relativo piano economico e finanziario e del rendiconto.
Art. 7 - Comitato di Indirizzo Operativo
Il Comitato di Indirizzo Operativo è composto dal Coordinatore della Gestione Associata (nominato dal Comune capofila) e da due Vice Coordinatori (nominati d’intesa dai restanti sindaci). Possono far parte del Comitato Operativo esclusivamente gli assessori o i consiglieri dei comuni aderenti alla Gestione Associata.
Art. 8 – Responsabile della gestione associata
Le funzioni, le caratteristiche e i requisiti tecnici che tale figura dovrà possedere per la nomina saranno di esclusiva competenza del Comune capofila, che provvederà all’individuazione all’interno della propria pianta organica.
Art.9 – Sede
La sede amministrativa e operativa sarà localizzata in quella del Comune capofila.
Art.10 – Durata
La presente convenzione, il cui schema dovrà essere approvato dagli Organi consiliari dei Comuni che intendono aderire, ha durata quinquennale e potrà subire modificazioni su iniziativa della Consulta dei sindaci o in conseguenza a variazioni istituzionali previste per legge.
Le modifiche proposte ed approvate a maggioranza dalla Consulta, dovranno essere approvate con conformi deliberazioni di tutti i Consigli degli Enti associati.
Art.11 – Recesso
Ogni Comune delegante può recedere dalla presente convenzione non prima di tre anni dalla sua stipula. Il recesso deve essere deliberato dal Consiglio Comunale con apposito e motivato atto entro il mese di marzo ed avrà effetto a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo a quello di approvazione della deliberazione.
La gestione associata viene meno solo nel caso che i recessi dei singoli Comuni rappresentino una quota superiore al 50% degli aderenti. Di comune accordo, verrà definita la destinazione dei beni indivisibili acquistati per la gestione dei progetti. Nel caso di mancato raggiungimento dell’accordo, si procederà a maggioranza nell’ambito della Consulta dei Sindaci. In ogni caso, il Comune recedente non può far valere alcun diritto in riferimento alle attrezzature acquistate, mentre eventuali beni conferiti in comodato verranno restituiti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano.
L’Ente che recede si impegna ad accollarsi quota parte degli investimenti di personale, mezzi, contratti che siano eventualmente determinati nell’esercizio della presente gestione associata. La Consulta dei Sindaci determina in via amministrativa gli aspetti successori del recesso determinando gli oneri specifici collegati.
Il non rispetto dei soggetti contraenti la presente convenzione dei patti e dei tempi previsti comporterà responsabilità a carico del soggetto imputabile in ordine a eventuali danni cagionati a terzi ed eventualmente agli altri soggetti in convenzione.
Art.12 - Rinvio
Per quanto non previsto nella presente convenzione viene fatto rinvio alle norme del Codice civile e alle specifiche normative vigenti nelle materie oggetto della convenzione.
Art. 13 – Controversie relative alla convenzione
Per la risoluzione di eventuali questioni insorte nell’interpretazione e applicazione della presente convenzione si pronuncerà in via preventiva la Consulta dei Sindaci alla quale è conferito il potere di dirimere, a maggioranza assoluta dei voti assegnati ai presenti, in via stragiudiziale tali controversie.
Art. 14- Gestione del contenzioso, responsabilità
Fermo restando il rispetto delle norme inderogabili in materia di responsabilità civile e di legittimazione processuale, la gestione del contenzioso farà carico al Comune capofila, previa verifica in ambito di Consulta dei Sindaci.
Gli Enti firmatari della presente convenzione condivideranno eventuali spese che dovessero essere sostenute per oneri di una eventuale difesa in giudizio o a seguito di condanna in proporzione alla quota di contribuzione definita ai sensi del precedente art. 5.
Art.15 - Esenzioni per bollo e registrazione
Per tali adempimenti, si osserveranno le norme di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, allegato B, articolo 16, e al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.
Letto, approvato e sottoscritto dai contraenti per essere in tutto conforme alla loro volontà, atto che composto da n. 15 (quindici) articoli e da .. pagine intere e fino a qui della presente, viene firmato dalle parti.
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Solo un Sindaco chiese l'abolizione delle tasse per i Residenti gli altri zitti!!
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2014/11/15/la-proposta-di-simoni-niente-tasse-aeroportuali-per-i-residenti-56514/[/URL]
DUE PESI E 2 MISURE
Qualche sindaco, potrebbe spiegare perchè ai residenti elbani, vengono fatti pagare 6,50 euro di tassa di imbarco comunale (al comune di Campo nell'Elba) e circa 4 euro di tassa aeroportuale, (tariffario del 2011) per potersi imbarcare per Pisa o Firenze, destinazioni considerate in continuità territoriale? Se non ci fossero queste odiose tasse locali il volo per Pisa costerebbe solo 39 euro e quello per Firenze 42 euro. Con questi prezzi si incentiverebbero gli elbani a usare questo mezzo e a far crescere la compagnia aerea che gestisce questi collegamenti.
I residenti che usufruiscono dei collegamenti marittimi sono esentati sia dalla tassa di imbarco/sbarco che dalle tasse portuali.
Che differenza c'è se lascio l'isola con la nave o l'aereo?
Perchè i vari politici locali si comportano come cani affamati intorno all'osso? A rimetterci sono solo e sopratutto gli elbani.
(A chi interessa le tasse locali sono visibili sul sito dell'aeroporto al seguente link; )
[URL]http://www.elbaisland-airport.it/assets/Tariffe-Aviazione-Generale-e-Commerciale-1%C2%B0giugno2011.pdf[/URL]
Dispositivo dell'art. 340 Codice Penale
Capo II - Dei delitti dei privati contro la pubblica amministrazione
Chiunque, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno.
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, ART 7 della COSTITUZIONE ITALIANA, per cui il modo di votare (segreto o palese) lo decide il presidente del Senato della Repubblica Italiana, così come decide il Vaticano il modo di votare in occasione del Conclave per nominare il nuovo Papa.
[COLOR=green][SIZE=5] "LA CHIUSA" UNA TENUTA RICCA DI MEMORIE STORICHE E DI PIANTE MONUMENTALI [/SIZE] [/COLOR]
Anche per questa settimana Carlo Gasparri responsabile della commissione ambiente della Fondazione Elba ha deciso di stupirci portandoci in visita alla tenuta della Chiusa in località Magazzini di Portoferraio , una tenuta che si racconta abbia ospitato il Bonaparte in un paio di occasioni , una prima volta al suo arrivo quando ancora era in attesa di ricevere gli onori dalla città di Cosmopoli, ed una seconda dopo una battuta di caccia al Fabbrello , vale la pena ricordare anche come nel 1815 vi soggiornarono i ministri della Santa Alleanza , incaricati di restituire ai Lorena il Granducato di Toscana.
Una villa storica che racchiude entro la sua recinzione muraria ( da cui il nome che divenne dall'originaria "la casa" alla più significativa “La Chiusa” ) una delle più antiche realtà vitivinicole elbane.
Ma non solo pregiati vitigni in questa favolosa tenuta ma anche, come ci spiega Carlo Gasparri, alberi monumentali come il gigantesco Eucalipto , e lunghi filari di ulivi centenari che molti anni fa presero dimora al posto di una fila di vecchi mandorli .
Insomma un altro piccolo paradiso che Carlo Gasparri ha voluto visitare per arricchire la conoscenza di chi nonostante tutto ignora distrattamente i grandi tesori che questa isola meravigliosa racchiude e che molte persone amanti dell'ambiente mantiene con passione ed amore.
Ma lasciamo il racconto al nostro instancabile anfitrione che meglio della mia penna saprà raccontare la storia di questa tenuta….
cliccate sul Link e….BUONA VISIONE
[URL]https://www.youtube.com/watch?v=1O4O35T9e6o[/URL]
