Il trasporto aereo provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Un dato ormai riconosciuto scientificamente e comprovato. Le popolazioni che vivono in prossimità degli aeroporti, pagano pertanto, in termini di malattie e cause di morte correlate anche a questa particolare forma d’inquinamento. Per non parlare dell'inquinamento che "secca" interi boschi lungo le rotte di avvicinamento o di partenza dagli aeroporti. Domanda: Si è mai sentito parlare di fermare gli aerei come le auto? Qualcosa non mi torna.
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Carissimo , hai ragione ... fino a qualche decennio fa l'elbano si spaccava la schiena tra le vigne , in miniera,o tirando le reti da pesca , lavori pesanti , lavori dignitosi , ma vita grama .... poi sono arrivati i figli e hanno scoperto che la vigna o gli appezzamenti di terreno di famiglia tramandati o acquistati dai vecchi a suon di mal di schiena , rendeva di più se trasformati in campeggio , hotel ,residence e chi più ne ha più ne metta... erano gli anni 60/70/80 si racconta che " non si avevan mani " per contare i soldi guadagnati con i turisti... soldi in nero , soldi fatti in fretta , soldi buttati sul letto alla sera e via a contare... poi , si sa soldi fan soldi e molti , tanti , ora se li godono .... i grandi se ne fottono dei turisti , i soldi ormai li hanno fatti e investiti, forse soffrirà qualche negozietto ma alle spalle ci sarà sempre " mà e bà " a fornire quello che manca ai loro " bimbi " ... il problema è che qui all'Elba ci son tanti , troppi soldi ....
la società americana airbnb che ha lanciato in italia lo sharing tourism ovvero l'affitto di case messe a disposizione di privati per le vacanze ,permette a chi affitta di non pagare la tassa di soggiorno, per invogliare e incentivare se la paga lei direttamente .Per incentivare il turismo e non scontentare poi i comuni vampiri brontoloni e dotati di paraocchi, la airbnb paga lei la tassa eppoi la versa ai comuni .
FOTO MAREMMA...
ancora una volta gli elbani si dimostrano provinciali e chiusi, incapaci di interagire e fare squadra, non pronti a recepire la globalizzazione.
Provincialismo abbinato ad un campanilismo medievale che va bene sino a quando? ...
nessuno mi ha ancora risposto alla domanda sul contributo di sbarco... se un comune applica una tariffa diversa da un'altro comune, il turista quale importo pagherà?
Saluti
Poco importa
[COLOR=darkred][SIZE=4] CAPOLIVERI: IL DIPINTO DEL XVII SECOLO “ANNA INSEGNA A LEGGERE A MARIA” È RITORNATO, RESTAURATO, NELLA CHIESA DELLE GRAZIE [/SIZE] [/COLOR]
Si è concluso, a Capoliveri, il percorso di restauro dei dipinti antichi che in tre anni circa ha consentito di riportare alla originaria bellezza, mediante calibrati interventi di restauro, cinque preziosi manufatti in stato di conservazione precario o non soddisfacente. Si cominciò nel 2013 con il Crocifisso ligneo del XVII secolo, recuperato dalla restauratrice Monica Chiessi di Portoferraio. Poi è stata la volta di tre importanti dipinti a olio su tela, il cui restauro è stato curato da Silvia Zecchini: una Annunciazione del XVII secolo, una Resurrezione che sul retro della tela porta firma e data (“Amedeo Frattini dipinse l’anno 1905”), un grande dipinto raffigurante la Madonna con Bambino, S. Andrea con la tipica croce a X e S. Mamiliano che porta al guinzaglio un piccolo drago alato (simbolo del paganesimo) ormai domato.
Pochi mesi fa la stessa restauratrice ha portato a termine con successo, sotto la direzione di Amedeo Mercurio, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa e Livorno, un complicato intervento di restauro su un dipinto a olio su tela di notevoli dimensioni (metri 2,40 x 1,70) esposto nella Chiesa Delle Grazie (Capoliveri). Il dipinto ha come soggetto “Anna che insegna a leggere a Maria”.
L'opera mostrava imperfezioni diffuse, a partire dal supporto tessile e da lacerazioni della tela per arrivare allo sporco che si era depositato sulla pittura in maniera così abbondante da renderla in gran parte illeggibile.
Durante le operazioni preliminari è stato possibile osservare sull’intera superficie una preparazione rossastra e un film pittorico molto deteriorato: il consolidamento e l'integrazione pittorica sono stati indispensabili per la “salute” futura dell’opera stessa. Sul retro della tela è stato effettuato un intervento minuzioso per fortificare le zone deboli (soprattutto le cuciture) con il sottilissimo filo di lione (tetex) e, successivamente, è stato applicato il bewa film con l' utilizzo del termocauterio. In alcune zone è stato necessario eseguire un doppio intervento per essere più sicuri della resa a lungo termine. Eliminato lo sporco, eseguite con la necessaria cautela le operazioni di consolidamento, di risanamento, di pulitura e di ritocco, la tela seicentesca è risultata molto più brillante e i colori sono ritornati splendenti. Come si può notare dalle foto, il cambiamento prima/dopo è evidente.
Anche questa volta il restauro del dipinto e della relativa cornice lignea (laccata e argentata) è stato finanziato interamente dalla nota azienda “Nykor Pilot Pen Italia” (con sede a Bologna), nella persona del suo Presidente, dott. Piero Tomassini, innamorato dell’Elba e delle sue bellezze naturali e artistiche, com' è ormai noto.
E’ giusto e doveroso sottolineare che dell’intero ciclo di valorizzazione è stato interprete, con passione e competenza, il parroco di Capoliveri don Emanuele Cavallo il quale, dopo aver favorito in ogni modo l’avvio dell’intero programma di restauri, ha seguito con amorevole attenzione tutte le sue fasi.
Ci auguriamo che il bel percorso culturale attuato a Capoliveri sia un esempio per procedere al restauro di tanti altri dipinti elbani, importanti e bisognosi di cure.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]PARCHEGGIO SELVAGGIO...PARLIAMONE [/SIZE] [/COLOR]
Si è svolto nel pomeriggio di giovedì un incontro tra i rappresentanti delle Associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti ed il Dottor Giovanni Daveti Viceprefetto agli affari per l'Isola d'Elba. Alla riunione ha presenziato, per conto del Comune di Portoferraio, anche il Vicesindaco Roberto Marini. L'incontro è stato richiesto dalle Associazioni di categoria allo scopo di vagliare con le autorità locali soluzioni possibili al problema che si verifica nel fine settimana,del cosiddetto “parcheggio selvaggio” nel centro storico cittadino.
Problema che, come si ricorda, sta creando problemi notevoli di congestionamento su alcune vie, con conseguente difficoltà di transito sopratutto per mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza.Si è trattata di una riunione estremamente positiva, riferiscono i rappresentanti delle categorie economiche all'unisono, e fanno sapere che – abbiamo trovato nell'Autorità Prefettizia una importante volontà di comprensione delle problematiche ed una decisione nel voler collaborare con tutti i soggetti in campo, degna di essere sottolineata-. Alla fine sia il Viceprefetto che il Comune di Portoferraio hanno assicurato l'impegno immediato a soluzioni per garantire una viabilità più ordinata e sopratutto più sicura.
Le Associazioni, insieme alle attività commerciali, continueranno nella loro campagna informativa nel chiedere a tutti gli utenti, più educazione e rispetto nell'uso di parcheggi nel centro storico cittadino. Come Associazioni, siamo convinti che il problema si possa affrontare e risolvere anche senza la forza persuasiva di metodi repressivi pesanti, che andrebbero a penalizzare molte attività commerciali e di pubblico esercizio del centro storico.
Attività che, lo vogliamo ricordare, stanno facendo già un grosso sforzo per restare aperti nel periodo invernale, restituendo alla città, tra le altre cose, un discreto contributo in termini di vitalità, occasioni di socializzazione e posti di lavoro.
domani sera sabato 30 gennaio alle ore 21 nel palatendone di Seccheto la prima della commedia teatrale dal titolo " il padre della sposa" vi aspettiamo numerosi, l'ingresso e' gratuito.
associazione culturale la ginestra
leggo qui e non solo qui l'accanimento e l'acrimonia per mettere tasse e gabelle al turista , lettori che fanno anche esempi pratici di come fregare e ed accaparrare soldi : tassa di soggiorno meglio della tassa di sbarco, tassa sui fossi, , tari esagerata , traghetti costosissimi .. e allora viene spontanea una riflessione: forse all'elba hanno creato fabbriche, stabilimenti o altre fonti di benessere , forse non vogliono più il turismo, tanto lo hanno sempre odiato con poca accoglienza e poca gentilezza , forse i noleggiatori di gommoni e i bagnini hanno deciso di tornare a scavare nelle miniere , insomma un cambio di mentalità ; il turismo può portare la zanzara zika , il turista è noioso , si lamenta del mare pieno di merda tritata assieme alla plastica, ma che cazzo vuole il mare pulito ? ma che vada in croazia po in tunisia, noi stiamo bene da soli senza di loro , ci mangiamo i cinghiali, andiamo a pesca di frodo a pianosa eppoi basta lamentarsi dell'acqua del rubinetto sporca e cara che se la bevano a casa loro, noi vogliamo vivere così siamo rimasti medioevali , infatti amiamo i dazi .
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA MAREMMA NON E' L'ELBA! [/SIZE] [/COLOR]
Sono rimasto letteralmente allibito dalla piccata replica del azienda privata Enjoy che aveva utilizzato una immagine della bellissima Fetovaia per sponsorizzare la Maremma.
Con un'arroganza fuori luogo, gli interessanti avevano risposto alle giuste rimostranze del Sindaco di Campo con una sgradevole domanda "NOI abbiamo investito, investiamo e investiremo ancora tempo e risorse per continuare a dare visibilità alla Maremma Toscana e all’Arcipelago Toscano, VOI?".
Ora, siccome il fatto di essere isolani non necessariamente significa avere l'orecchino al naso è bene replicare con un paio di osservazioni.
Innanzitutto non è compito di un'azienda, per giunta privata, sindacare cosa stia facendo un territorio per la propria promozione, non è certamente fatto che la riguardi.
In secondo luogo, se una immagine elbana viene accompagnata dalla scritta, in caratteri cubitali, Maremma, risulta fin troppo chiaro a tutti, elbani compresi, che tale immagine si riferisce alla territorio sottostante.
Per fare un esempio, se alla fiera del turismo internazionale di Varadero, sotto l'immagine delle bellissime fontane di Villa d'Este di Tivoli scrivo Frascati è chiaro che per i convenuti, quella Villa sta a Frascati; poco importa se le due cittadine laziali sono vicine.
La Maremma NON è l'Elba. I confini di quel bellissimo territorio sono ben determinati.
Delle due l'uno. O c'è malafede nel richiamare un territorio con l'immagine bellissima di un altro (perché non mettere Castiglion della Pescaia o Follonica?), perché, ricordiamolo, anche il turismo si basa sulla concorrenza, soprattutto tra zone limitrofe.
Oppure non si conoscono i territori toscani e si confonde l'Arcipelago Toscano con la Maremma.
In entrambi i casi una pessima figura che avrebbe richiesto semplicemente apprezzabilissime scuse e non certo una risposta arrogante che è parsa, a chi scrive, quasi una presa per i fondelli.
Gianluigi Palombi
Togliete la tassa di sbarco da 1,50 € a persona; non rende. Meglio la tassa di soggiorno sugli alberghi. Prendiamo un esempio, un hotel 3 stelle: a San Vincenzo 1,50 € a persona A NOTTE, cioè una coppia per una settimana spende 21 € di tassa di soggiorno contro 3 € qui con lo sbarco; a Viareggio una coppia spende 8 € AL GIORNO per un totale di 56 € a settimana; se si applicasse lo stesso criterio di Viareggio all'Elba con 3 milioni di presenze all'anno si incasserebbe 12 milioni di €. Altro che imposta di sbarco.
ma oggi non potuto vedere il telegiornale di telelba .
ci sono problemi con questo canale ?
TOSCANA IN VENDITA! LA REGIONE VUOLE CEDERE VILLE STORICHE E PALAZZI PER FARE CASSA: “NON POSSIAMO PIÙ PERMETTERCELI” - DALLA DISMISSIONE DEGLI IMMOBILI SI POTREBBERO INCASSARE 650 MILIONI DI EURO - MA SCOPPIA LA POLEMICA
Il governatore Enrico Rossi: “Soltanto mantenere in piedi queste strutture costa cento milioni l’anno. Sinceramente non so per quanto potremo permetterci questo spreco” - Intanto il primo acquirente a farsi avanti è per l’appunto il Comune di Prato, che si è comprato dall’azienda sanitaria l’ex ospedale Misericordia e Dolce… -
il piano alienazioni di Rossi. A cui si oppone il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, anche lui del Pd: «Ho qualche dubbio e forte imbarazzo», dice. «In alcune sedi messe in vendita ci sono uffici nostri. Se li spostiamo dovremo pagare l’affitto ad altri. Siamo sicuri che alla fine tutto questo ci convenga?».
«Soltanto mantenere in piedi queste strutture costa cento milioni l’anno», spiega il governatore del Pd Enrico Rossi. «Sinceramente non so per quanto potremo permetterci questo spreco. I soldi non mi servono per far fronte alla spesa corrente, sia chiaro, per fortuna ho il bilancio in pareggio. Tutto il ricavato verrebbe investito in sanità, ambiente, cultura, sviluppo. Parleremo con i sindaci delle possibili nuove destinazioni, poi passeremo alle alienazioni. Non tutto ciò che è pubblico deve rimanerlo ad ogni costo».
Ai Sindaci Elbani : fra non molto tempo, sarà più conveniente per Noi turisti innamorati dell'Elba, Spedirvi i nostri soldi senza venire più a importunarvi.....
Se vi sembra che un povero Cristo che decide di venire li una settimana anche nella media stagione spende fra traghetti, ristoranti benzina, più che per andare una settimana in Grecia -Spagna, Canarie, Baleari.....mettete pure la tassa di sbarco; ma non lamentatevi poi se di Turisti ne verranno sempre meno !
Io credo che dovreste prendere esempio dagli imprenditori turistici che operano sull'Adriatico ! Se ci vai una volta soltanto ti mandano gli auguri a Natale per tutta la vita !
L'esatto contrario di quanto ho sentito più volte da tanti Elbani che quando arrivano a metà agosto neppure tanto velatamente pronunciano frasi come " ma questi.... quando schizzano da tre passi dai coglioni ! "
Scusate la mia sincerità
Leggo in una testata giornalistica elbana on-line:
I Comuni delle isole possono istituire il "contributo di sbarco" e applicarlo ai passeggeri che arrivano sull'intera isola. La norma che regola la "tassa": "La legge dice chiaramente: 'I Comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori e i comuni nel cui territorio insistono isole minori possono istituire, in alternativa all'imposta di soggiorno di cui al comma 1 del presente articolo, un contributo di sbarco, da applicare fino ad un massimo di euro 2,50, ai passeggeri che sbarcano sul territorio dell'isola minore, utilizzando vettori che forniscono collegamenti di linea o vettori aeronavali che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali.......
PS- Come da me ben specificato in un recente intervento, preciso ancora una volta che nella suddetta normativa si parla di possibilità di istituire, e non di obbligo. Quindi.....
TASSA...............e io pago'
cosa dice la legge ?:
...........possono.............fino a un massimo di euro 2,50.
Ergo:...pur non essendo obbligatoria, la inseriamo e ora la portiamo al massimo.
o bravi !!!!
alla faccia del calo delle tasse che escono dalla porta per entrare dalla finestra.
E siccome non si possono alzare le tasse salvo la TARI....si opererà in un modo o nell'altro per innalzarla, facendola pagare salata anche a chi fa pochi rifiuti poichè ha una abitazione ad utilizzo stagionale.
Soluzione per il turista risparmiatore..........portare per quanto possibile cose da casa.
...e' come quello che per far dispetto alla moglie........
🙂 🙂
Vi siete già chetati per quanto riguarda spazzatura e luci votive .Bravi è cosi che si risolvono i problemi .
Ma un amministratore, dico uno, sia esso di maggioranza che di minoranza, nel prossimo consiglio Comunale, avrà il coraggio di dire che la tassa di sbarco-imbarco non è un obbligo istituirla come chiaramente si evince dalla normativa, e oltretutto è penalizzante per i turisti che per recarsi all'Elba hanno un altro costo aggiuntivo che è il biglietto del traghetto? Assisteremo ancora una volta ad un monologo e tutti zitti?