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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 3 Febbraio 2016 alle 15:20
L'ACQUA POTABILE ALL'ISOLA D'ELBA NON DEVE DIPENDERE DAL CASO MA DALLA RAGIONE E DALL'ESPERIENZA Io credo che la cosa migliore sia quella di fare delle esperienze concrete, metterle in esercizio e verificare di fatto come vanno. Allora cominciamo con il fare un solo Km di galleria di 10-12 m di diametro, posta a 150 m di altezza sul mare e per il momento riempiamola d'inverno/primavera con l'acqua che abbiamo giร  nell'acquedotto. acqua per lo piรน proveniente dai pozzi e dalle sorgenti elbane e da immagazzinare di notte, nei giorni di poco consumo. insomma tutte le volte che, durante l'anno, l'acquedotto ne ha in esubero. Vorrei far notare che la maggior parte delle perdite anche all'Elba come in tutti gli acquedotti colabrodo, aumentano a dismisura di notte proprio quando i consumi dell'utenza sono bassi perchรฉ aumenta la pressione di rete. Allora noi manteniamo la pressione sempre bassa prelevando l'acqua in esubero dell'acquedotto ed immagazzinandola nella galleria. Non mi venite a dire che non si puรฒ fare un solo km di galleria perchรฉ, usando la buona tecnica moderna che non rovina l'ambiente, lo si fa dappertutto sia sotto le sacre dolomiti (vedi Madonna di Campiglio e vedi Cortina d'Ampezzo). Poi cominciamo ad incanalare dentro la galleria l'acqua di quei fossi quasi perenni che sono percorsi per molti mesi da acqua buonissima: basta solo filtrarla, disinfettarla e tenerla sotto controllo. Con questo intervento da solo si sono risolti tutti i problemi attuali dell'Elba finchรฉ la condotta sottomarina regge. Nel frattempo abbiamo un'idea chiara di come vanno le cose. Cominciano a stimare le economie energetiche, la bontร  dell'acqua accumulata e soprattutto la riuscita del superamento razionale ed economico dei periodi di consumo eccezionale che, come giร  detto, sia d'estate e sia in qualunque altra stagione comportano volumi idrici abbastanza modesti. Passati un paio d'anni di esercizio di questa piccola parte di serbatoio sotterraneo saremo meravigliati dei risultati sorprendenti che si ottengono e potremo decidere veramente sul da farsi tenendo presente che l'obbiettivo finale ( finale dopo anni ed anni di verifiche effettive) รจ quello di rendere l'Elba idraulicamente autonoma ed autosufficiente. Io stimo addirittura che la galleria completa (tra ??? anni) consentirร  di sfruttare il salto di 150 m. per produrre energia elettrica, ma questo fa parte dei sogni che hanno buona probabilitร  di trasformarsi in realtร  mediante l'esperienza diretta e progressiva di un sistema semplice, senza complicate metodologie, senza depurazioni che producono residui ingombranti, ma solo raccogliendo l'acqua buonissima dell'Elba, senza trattarla ma solo immagazzinandola sotto terra dove essa trova il suo ambiente naturale ed ideale e si mantiene pronta ad entrare per gravitร  nella rete di distribuzione.
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