Marcello Meneghin
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Marcello Meneghin
pubblicato il 3 Febbraio 2016
alle
17:41

Cerco di rispondere alla nota "Caro Meneghin n. 77497 del 02.02.2016.
Allego schizzo del primo lotto della galleria/serbatoio dove si vede in basso la vasca di raccolta alimentata dall'acquedotto, la pompa di sollevamento di immissione dell'acqua in galleria, la condotta di adduzione ed infine in alto il primo tronco di galleria.
Lai รจ spaventato dalle bombe d'acqua e dalle difficoltร di loro captazione, A mรจ risulta che ci sono alcuni fossi che per lunghi periodi durante l'anno hanno notevoli portate di buona acqua pressochรฉ costanti. Ma, in prima fase si puรฒ, come avevo scritto, prescindere dalla pioggia ed immettere solo portate di esubero in quanto si tratta di accumulare in totale solo 100 000 mc con un tempo a disposizione di almeno tre mesi e ciรฒ significa una portata media continua di 1 litro al secondo da suddividere per campioni di diverso valore di ora in ora. Bisogna tener presente che uno degli scopi del prelievo dall'acquedotto รจ dovuto alla necessitร di diminuire la pressione di notte e quindi recuperare sulle minori perdite che ne conseguono. Le posso assicurare che in acquedotti colabrodo che lavorano a pressioni elevate come quello elbano, dimezzare di notte la pressione significa dimezzare anche le perdite e quindi recuperare molta acqua che andrebbe e va tuttora persa-
Durante la prima fase alimentata come detto si potrร sperimentare la portata dei fossi e studiare anche come catturare in parte le bombe d'acqua. Per quanto riguarda i suoi timori sulla Val di Cornia, fermo restando che bisogna togliersi dalla mente l'oidea che l'Elba debba dipendere in primo luogo da tale fonte, giร oberata di problemi enormi, resta il fatto che L'ASA ha giร iniziato ad attuare la ricarica artificiale di falda profonda con la quale si ottengono buoni risultati comunque migliorabili col tempo
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