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113260 messaggi.
GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 13:56
Si continua a smembrare “ l’Italia “. Pensavo ad un presa in giro, ma invece quello che credevo un scherzo si profila sempre più reale e cioè la voce che intendono iniziare nuovamente i lavori di posa in opera di un collettore fognante lungo la Strada Provinciale 26. Il tratto interessato è tra San Giovanni e Porto Azzurro. Nonostante la pubblicazione delle critiche dei lavori, continuano con il Loro modo di fare, peraltro insultante nei confronti dei Cittadini. Il tratto di strada nella zona di Schiopparello, è stato solcato, ricoperto e spianato di cemento in maniera sleale nei confronti di chi Vi transita. Come Tutti hanno potuto constatare. Quindi ad oggi il risultato è che gli Abitanti di Schiopparello, si ritrovano da mesi con la strada sconnessa e nessuno dei Responsabili ha dimostrato la giusta compostezza nell’affrontare il problema. In aggiunta, proprio per dimostrare in maniera spavalda che i Cittadini sono del tutto diciamo “ ignari “ di quello che gli accade intorno, è stato dato inizio alla nuova esecuzione degli incarichi sulla SP 26, con tutti i disagi che ne conseguono e senza alcuna garanzia di perfetta riuscita dei lavori. Infatti le attività interessano un arteria stradale di vitale importanza e alla luce dei fatti, è da incauti far continuare questa sceneggiata nel periodo estivo e tutto questo, nonostante i numerosi appelli, Nessuno e sceso in campo per difendere i Cittadini e il Turismo. Chi ci garantisce che i lavori verranno eseguiti a regola d’arte, che non verranno nuovamente sospesi lasciando allo sbando la Provinciale etcc. con tutto quello che ne consegue. Abbiamo potuto appurare e constatare che nei lavori già eseguiti, i controlli non ci sono stati, ma nel contesto, ci sono controllori demandati e stipendiati per eseguire il proprio lavoro e perciò in queste condizioni di privazioni, come possiamo fidarci di questi Enti??. Se c’era una parvenza di professionalità e sensibilità nei confronti degli ignari Cittadini, per acquisire quel minimo di fiducia necessaria, prima di iniziare altri lavori, avrebbero dovuto asfaltare la strada e così, terminare a regola d’arte il primo lavoro e chiesto la propria discolpa per i disagi causati alla Cittadinanza, a prescindere se il Popolo è Bue o meno. In questa maniera, quelle poche persone attente che seguono queste vicende, avrebbero ben compreso che in queste Persone responsabili, c’è perfino uno spiraglio di Umanità. Non conosco il vero fine che induca ad autorizzare l’esecuzione di questi lavori nel periodo turistico, visto peraltro che anche in questa stagione 2016 inesorabilmente i liquami continueranno a vagare lungo le spiagge, banchine etcc.. Di una cosa sono certo, che questa volta il cemento verrà steso e livellato come si deve, almeno questo….salverà un pochino il cosiddetto “restauro”. Giancarlo Amore
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franco da franco pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 13:25
x solidale e d'accordo, la ringrazio vivamente è una delle poche persone che si è mostrato solidale, grazie ancora
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svuotamento cassonetti da svuotamento cassonetti pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 13:09
Mi associo al messaggio 78506. Anche al parcheggio antistante la scuola di casa del duca i cassonetti traboccano....oggi finalmente ne hanno vuotati una parte !!! lavoro non terminato forse perchè stava pioviscolando !!!
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caldaie da caldaie pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 11:06
Io sono convinto che quando avrò pagato , non vedrò nessun ispettore.... sono altresi' convinto che si tratti del solito balzello all'italiana per rubare soldi alla gente onesta... ma la lettera che ho ricevuto parla chiaro : se non pago la provincia provvede all'iscrizione a ruolo e quindi alla riscossione coatta e deve essere pagata anche se l'ispettore non viene o se gli rifiuti l'ingresso in casa .... quindi pago e devo anche starmene zitto !!!!
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giovanni da giovanni pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 10:54
Spett. redazione vorrei portare a conoscenza la redazione le nuove tariffe di Asa che penalizzano i residenti divindendoli in due categorie: - residenti in condominio nel quale abitano la maggioranza di residenti euro 1.5o oltre iva mc circa - residenti in villa o abitazioni singole euro 1,5 circa - residenti in condominio nel quale abitano la maggioranza di non residenti tutti, (compreso i residenti) euro 2,60 oltre Iva circa Io sono un pensionato che ha sfortuna di abitare in un condominio in cui la maggioranza è non residente, non per colpa mia, e devo pagare l'acqua quasi il doppio di un altro residente, che magari abita in una villa da un milione di euro. Ritengo che questa decisione dell'autorità idrica toscana su suggerimento dell'Asa sia illegittima e incostituzionale. Occorre che tutti i residenti dell'Elba e non solo, ma di tutta la toscana si ribellino a questa decisione iniqua e illegale e che iniziamo ad inviare lettere di protesta alla RegioneToscana, all'Autorità Idrica Toscana e all'Asa. questa decisione è troppo grave e iniqua per essere tollerata. Spero che la procura di Livorno o altre autorità prendano iniziative giudiziarie per tutelare i cittadini. Grazie per l'attenzione Un pensionato
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solidale e d'accordo da solidale e d'accordo pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 10:15
sono solidale e d'accordo con quanto scrivono due lettori franco e roberto, ci vuole collaborazione di tutti e i proprietari seconde case vanno rispettati e non solo sfruttati
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Roberto B. da Roberto B. pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 9:35
Sono un Portoferraiese che paga le tasse regolarmente e che riesce non tutti gli anni a fare un giro per l'Italia con mia moglie e il mio piccolo figlio. Ultimamente sono stato in Umbria e l'ho girata un pò tutta, devo dire che il turismo che fanno li è ben diverso dal nostro. Le Amministrazioni si occupano della pulizia del verde dell'illuminazione, ma i commercianti e i cittadini collaborano tenendo i negozi aperti, sempre addobbati, e i cittadini non sporcano con cacche di cane, con le cicche e altro. Voglio dire questo perchè vedo che la giunta Portoferraiese capeggiata dal Sindaco Ferrari sta cercando di riportare questa città ai vecchi lustri, ma se non ha la collaborazione di commercianti e cittadini non può arrivare a nulla. Purtroppo noi Portoferraiesi siamo solo capaci a criticare e non a aiutare un Amministrazione che ha trovato un paese allo sbando. Quindi chiedo ai miei compaesani di dare una mano, magari anche a denunciare se vediamo persone buttare oggetti vicino a cassonetti.
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REFRENDUM POPOLARE 17 APRILE da REFRENDUM POPOLARE 17 APRILE pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 8:41
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Svuotamento cassonetti da Svuotamento cassonetti pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 8:33
Si parla di nuovi servizi di Esa, raccolta differenziata del vetro, più attenzione ai cassonetti ecc. ma purtroppo in Via de Nicola e zona di Albereto la "raccolta normale" e lo svuotamento dei cassonetti è più di due giorni che non avviene ...ci sono problemi? l'operatore si è dimenticato la zona....preghiamo chi di dovere di provvedere quanto prima ..grazie
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franco da franco pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 6:15
x il sig. Riccardo Nurra, approfitto dell'ospitalità gentilmente concessami da Fabrizio Prianti per chiedere la sua opinione sulla famosa tassa di sbarco. Lei è una persona che spesso ci mette la faccia al contrario di altri quindi vorrei sapere se le pare giusto che un proprietario di un piccolo appartamento deve pagare il famoso 1,50 euro che si dice possa essere portato a 3,50 cioè più del biglietto che un residente paga per la traversata. io non un esperto in materia ma le chiedo sarebbe giusto che quando lei venisse a roma per una giornata dovesse pagare 1,50 prima di uscire dalla stazione termini o dal GRA? perchè dobbiamo pagare sempre noi ? siamo considerati ricchi solo perchè per una vita abbiamo lavorato e messo da parte dei soldi per goderci un mese all'isola? paghiamo tutto quello che lei sa senza usufruire di servizi efficienti, facciamo produrre reddito all'indotto, bar , ristoranti, supermercati , giornalai, gelatai negozi vari e si continua a spremerci come un limone. solo per chiudere l'argomento le faccio presente che i nostri rifiuti li produciamo in 30 giorni e paghiamo x 365 , se non ci fossero i proprietari di seconde case quanto dovrebbero pagare i residenti? mi scuso per essermi dilungato e aver affrontato diversi argomenti ma che si riconducono in realtà ad uno solo. buon fine settimana
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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 5:44
[COLOR=darkred][SIZE=5]ATTENZIONE CRETINI IN LIBERTA' [/SIZE] [/COLOR] LE FOTO DEI PORTOFERRAIESI CHE NON VORREI MAI VEDERE; (ma non le foto). Piccolo atto di inciviltà. Un cretino ha troncato un giovane alberello di tamerice, di recente piantato con altri in uno spazio pubblico. Riccardo Nurra
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 9 Aprile 2016 alle 5:37
[COLOR=darkred][SIZE=4] FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860) INSEDIAMENTO DEL NUOVO GOVERNATORE DELL'ELBA: SITUAZIONE [/SIZE] [/COLOR] Il nuovo governatore civile e militare dell'Elba,Lorenzo Fineschi,che con decreto del 29 aprile 1859 il governo provvisorio toscano ha nominato alla carica di governatore civile e militare dell'Elba in sostituzione di Facdoulle, il 1° maggio 1859 scrive al Governo Provvisorio Toscano dicendo di aver assunto il comando del governo civile e militare e che è partita dall'Elba la seconda divisione del primo battaglione di fanteria: "Al Governo Provvisorio di Toscana 1° Maggio 1859 Sono giunto ieri 30 Aprile in Portoferraio col mezzo del Vapore il Giglio. Ho trovato in letto malato il Sig.re Colonnello Facdoulle che non può mettersi in viaggio e resta. Il Dr. Giuseppe Bandi era stato scarcerato, ed è partito per Livorno con 31 Volontari sopra un legno espressamente noleggiato. Il Vapore il Giglio è partito questa mattina con la 2° Divisione del 1° Battaglione di Fanteria. Ho assunto il Comando del Governo Civile e Militare di questa Isola. Il Governatore Fineschi" (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 101-260. Carta 174.Archivio storico comune Portoferraio) Sempre nello stesso giorno il neo governatore dell'Elba scrive al comandante in capo dell'esercito toscano, generale Ulloa,avvisandolo dello stato precario in cui resta la difesa della piazzaforte di Portoferraio: "A Sua Eccellenza il Sig. Generale Ulloa Comandante in Capo dell'Esercito Toscano 1°Maggio 1859 Prevengo l'E.V. di aver assunto questa mattina il Comando del Governo Civile e Militare dell'Isola d'Elba. Ho trovato a letto malato il Sig.re Colonnello Facdoulle che resta non potendosi mettere in viaggio a sentimento medico. Col Vapore il Giglio è partito questa mattina per Livorno la 2° Divisione del 1° Battaglione di Fanteria.Domani 2 Maggio partirà egualmente la 1° Divisione del 4° Battaglione. E il 3 Maggio l'altra divisione. Non resta nella Piazza che il solo effettivo di 115 Artiglieri,facendo rispettosamente osservare non essere bastanti a supplire a tutti i servizi di Guardia dei Forti essendovi anche un Bagno di Cento Forzati da osservare. Il Governatore Fineschi" Il governo provvisorio toscano si prepara alla guerra contro l'Austria a fianco degli eserciti alleati di re Vittorio Emanuele II e Napoleone III ,imperatore dei francesi e ,per tale scòpo,richiama le truppe presenti sul territorio toscano. L'importanza di questi documenti è legata al fatto che dimostrano come l'Elba contribuisca alla seconda guerra d'indipendenza italiana fino a tal punto da rimanere sguarnita di truppe. Infine due righe del governatore mettono in evidenza la figura del dr. Giuseppe Bandi,noto garibaldino,che,dopo essere stato incarcerato per la sua adesione alla causa nazionale dell'indipendenza,ora,con le mutate condizioni politiche è stato scarcerato e con 31 volontari elbani va a combattere. Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
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X MARIO FERRARI da X MARIO FERRARI pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 16:40
[COLOR=GREEN][SIZE=4] CHI DEVE GESTIRE I GIARDINI DI CARPANI? [/SIZE] [/COLOR] Sindaco, c'è una qualche ragione per tenere i giardini pubblici di Carpani chiusi? Non ci stanno facendo lavori o manutenzione e allora perchè? Almeno che mettessero un cartello per quando sarà aperto. Sindaco , quando si finiscono le feste bisogna liberare gli spazi pubblici da materiale pericoloso e a volte ingombrante perchè i nostri bambini devono giocare e devono essere sicuri di non farsi male. Sulla pista c'è ancora il palco e bandierine disseminate dappertutto che potrebbero far scivolare i ragazzini. Grazie Sindaco. Gianni
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Rita Piesco da Rita Piesco pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 16:40
[COLOR=darkred][SIZE=4]Rachele Gualco II° Posto al Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” sezione Chitarra Classica. [/SIZE] [/COLOR] Sabato 2 Aprile, al Palazzo Appiani di Piombino, si è svolta la 17° edizione del Concorso Nazionale Riviera Etrusca. Il prestigioso evento che oramai da anni porta nel Comune di Piombino giovani musicisti provenienti da tutta Italia, ha visto esibirsi nella sezione chitarra classica cat. 1, Rachele Gualco portoferraiese doc. La commissione presieduta dal M° S. Viola e composta dai M° F. Montomoli, E. Leone, F. R. D’Ettore e M° A. Gagliardi, ha assegnato a Rachele, il II° Posto distinguendosi per abilità tecnica, profondità e musicalità con cui ha interpretato brani di compositori importanti come: Leo Brouwer, Matteo Carcassi e Nicola Paradiso. La bambina, dopo solo un anno e mezzo di studio con il M° Alessandro Bigio, ha portato a casa un importante risultato, considerando anche che è stato il suo primo concorso. Il M° Bigio, docente di chitarra all’Istituto comprensivo di Portoferraio, sottolinea come la partecipazione a questi eventi musicali, sia un’opportunità di crescita e di confronto con giovani musicisti appartenenti a realtà diverse. Non ci rimane che fare un grande in bocca al lupo a Rachele, sperando che il suo talento e la sua sensibilità possano proseguire nel migliore dei modi. Rita Piesco.
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FONDAZIONE ISOLA D'ELBA da FONDAZIONE ISOLA D'ELBA pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 16:16
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Il Tafazzi della Saldenya da Il Tafazzi della Saldenya pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 14:48
[COLOR=darkred][SIZE=4] AL " CORRIERE ELBANU", PIU' REALISTI DEL RE di Parkan Chaiprom [/SIZE] [/COLOR] L'ultimo numero del “Corriere Elbanu”, oltre al consueto attacco contro uno dei nemici” del “padrone delle ferriere” (questa volta tocca al presidente degli albergatori) e ad una interessante quanto originale lezione sulla libertà di stampa, contiene anche una sconcertante vignetta dove Tizio chiede a Caio dove può andare in vacanza e di fronte alla proposta di Caio (l'Elba) Tizio commenta: “No, un mutuo da pagare ce l'ho già”. Se davvero l'estensore dell'articolo (presumo il direttore del giornale, visto che il pezzo non è firmato) fosse libero come sostiene avrebbe quantomeno dovuto aggiungere che soprattutto i traghetti per arrivarci, all'Elba, costano troppo, dato che operano in un regime di sostanziale monopolio. E non è necessario avere fatto approfonditi studi di economia politica né avere seguito prestigiosi corsi di giornalismo per sapere che in regime di monopolio i prezzi sono i meno convenienti per il consumatore. Dicevo della lezione sulla libertà di stampa. Secondo l'autore dell'articolo un giornale non è libero e indipendente se i suoi introiti derivano dalla raccolta pubblicitaria sul mercato e dal numero di copie vendute in edicola. Non è libero perché, in tal caso, la sua libertà di critica e di espressione sarebbe soffocata dal potere che gli inserzionisti esercitano su di lui. Certo però che, francamente, risulta davvero difficile, se non impossibile, credere che se si è sul libro paga di un imprenditore (perché si scrive su un giornale che gli appartiene) si possa riuscire ad essere più obiettivi. Magari, non guasterebbero un minimo di ritegno, di pudore, di rispetto dei lettori e della comunità a cui ci si rivolge e anche una seria valutazione degli interessi del proprietario della testata. Perché, nella foga di compiacerlo, si può anche finire col ledere i suoi stessi interessi, considerato che i traghetti, di cui è proprietario, viaggeranno carichi di passeggeri ed auto solo se la gente deciderà di trascorrere le proprie vacanze anche all'Elba. Se si continua a parlar male dell'Elba e a trasmettere, anche all'esterno, un'immagine negativa dell'isola si fa un dispetto agli elbani, sì, ma di sicuro anche a chi gestisce servizi fondamentali come quelli del trasporto marittimo. E se i profitti diminuissero l'armatore potrebbe anche decidere di rinunciare alla propria attività di editore. Quindi, in definitiva, decidendo di essere “più realisti del re” si potrebbe finire col danneggiare gli interessi di chi ci dà da mangiare e dunque pure i nostri
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COMUNE INFORMA da COMUNE INFORMA pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 14:35
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ILLUMINAZIONE PUBBLICA E RETE IDRICA A LACONELLA, IL COMUNE DI CAPOLIVERI INVESTE 50.000 EURO PER L’INTERVENTO. [/SIZE] [/COLOR] Con un investimento di € 50.000 si sono conclusi in questi giorni i lavori per la realizzazione della rete elettrica e di collegamento alla condotta idrica pubblica a Laconella nel Comune di Capoliveri. Grazie al progetto realizzato dall’Ufficio Tecnico comunale - settore Lavori Pubblici - la ditta Sales spa che si è aggiudicata l’intervento, ha lavorato alla predisposizione di tutta la rete di sottoservizi necessari all’installazione dell’impianto di illuminazione pubblica sulla strada che conduce alla nota località balneare capoliverese. Grazie all’accordo raggiunto con il gestore del servizio idrico Asa spa, le opere, iniziate nello scorso mese di febbraio, hanno portato alla realizzazione anche della rete di collegamento alla condotta idrica pubblica che in questa zona era carente. “Il progetto è stato portato a conclusione nei tempi previsti” spiegano dall’Ufficio tecnico del Comune di Capoliveri. “Ciò, nonostante che a metà del mese di febbraio fosse stato necessario sospendere i lavori per circa due settimane a causa del ritrovamento di un ordigno bellico proprio sul tracciato dove erano in corso le opere. Dopo l’intervento degli artificieri, i lavori sono, però, ripresi regolarmente e con celerità tanto che l’intervento complessivo si è concluso ancor prima della fine del mese di aprile, tempo stimato per la chiusura del cantiere”.
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ELBA SERVIZI AMBIENTALI da ELBA SERVIZI AMBIENTALI pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 14:31
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x citti da x citti pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 11:40
non inviare soldi a nessuno , i controllo della regione sxono a titolo gratuito , quello che devi pagare è invece l'intervento annuale di verifica e controlla della caldaia e allora poi paghi 60 euro di bollino blù ma dopo l'intervento non prima. svegliati...... 😎
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Alberto Zei da Alberto Zei pubblicato il 8 Aprile 2016 alle 11:36
Pubblichiamo un articolo sull'ipogeo di Marciana, comparso il 29 marzo scorso su “Paese Roma”, scritto dal giornalista portoferraiese Alberto Zei [COLOR=darkred][SIZE=4] Una svolta alla scoperta di un notevole sito archeologico all’ Isola d’ Elba [/SIZE] [/COLOR] Il ritardo pluriennale sull’ accertamento della natura di un importante sito archeologico rinvenuto all’ Isola d’ Elba provoca l’ intervento dello Stato attraverso la richiesta di una Commissione di inchiesta Corsi e ricorsi – Lo scorso anno anche “Paese Roma” aveva assunto, con più articoli, un certo interesse sulla dibattuta questione del ritrovamento di un antico ipogeo nella cittadina di Marciana all’ Isola d’ Elba. Si tratta di un singolare manufatto unico nel suo genere, non soltanto per la sua artistica forma architettonica cruciforme, ma soprattutto per il simbolo di potenza ostentata all’ epoca della sua costruzione per essere stato scavato in una durissima pietra granitica previa asportazione di centinaia di tonnellate di roccia di proverbiale durezza. Tale fatto dava motivo e sostegno a coloro che ritenevano che questo impegnativo e pluriennale lavoro di scavo non poteva che essere, per razionale deduzione, un luogo sepolcrale etrusco quantunque già depredato, realizzato intorno al 500 a. C. La tesi contraria sosteneva che quel manufatto era stato una zecca dei Signori e poi Principi Appiano che tra XV e XVII secolo governavano su Piombino ma anche sull’ Elba. Lo scollamento di interessi – La vicenda era stata seguita, come detto, anche dal nostro giornale con articoli dedicati proprio alla contrapposizione di idee e di interessi che, dopo ogni inutile tentativo di unitaria interpretazione e di razionale approfondimento, si affidavano al parere di esperti delle relative Soprintendenze tematicamente preposte, ma che, invece di chiarire i dubbi iniziali, ne ingeneravano altri. Perplessità hanno destato anche alcuni pareri, scritti successivamente da professionisti competenti per funzione istituzionale, assegnata e remunerata dallo Stato, incaricati previo sopralluogo in sito di esprimere il loro autorevole parere sulla natura dell’ipogeo. Il resoconto del citato sopralluogo è, di fatto, un esempio di inconcludenza peritale, specie dove si afferma che talvolta bisogna ammettere la modestia di non essere in grado di giudicare. In altri termini ciò significa che il problema non ammette soluzione, o che la soluzione deve essere cercata altrove. Vicende di questo genere evidenziano atteggiamenti contraddittori proprio tra coloro che dovrebbero curare con la dovuta competenza le esigenze culturali del nostro Paese. Diversi mesi fa – Per avere una visione unitaria della questione, era stato richiesto al Viceprefetto dell’ Elba, Dott. Giovanni Daveti, con sede a Portoferraio, quale fosse il parere dello Stato. Questi, nel corso di un incontro con lo scrivente sul tema ipogeo di Marciana, aveva chiaramente espresso il proprio diretto e vivo interessamento alla questione. Egli infatti, riteneva, anche al fine economico del turismo indotto dalla riscoperta a Marciana di questo interessante sito, che la località fosse destinata a divenire un richiamo museale, in virtù del sempre più grande numero di visitatori, a condizione che alla fine venisse allestita nel luogo un’ attraente struttura dedicata, che l’Elba, oltre alla sua intrinseca bellezza paesaggistica, meriterebbe per i grandi valori patrimoniali e culturali disseminati nel suo territorio. Si apprese così che egli aveva intenzione di convocare gli interessati più rappresentativi delle parti contrapposte che, insieme ai Sopraintendenti dei settori competenti di Firenze e di Pisa, potessero esprimere i loro orientamenti sulla questione. Nella realtà dei fatti – A quanto è dato sapere, questo incontro non ha mai avuto luogo, mentre le prese di posizione su tesi contrapposte hanno portato anche al subentro di altre ipotesi sulla natura del sito, come neviera cruciforme (senza drenaggio) o vasca architettonica di contenimento idrico; definizioni queste che sono parse più tentativi fuorvianti, forse al fine di lasciare le cose come stanno, che concetti di razionale condivisibilità. In attesa dell’auspicato incontro tra gli esperti dei settori archeologici interessati, si è solo evidenziata la sottrazione dell’ ingente valore archeologico al patrimonio culturale del nostro Paese, svalorizzato dai dubbi rimasti sul sito, soprattutto se risultasse che si tratta di un luogo sepolcrale etrusco ostentatamente scavato con utensili che i Signori dell’Elba all’ epoca sapevano temprare. Verso la conclusione – Ecco che ora, come si suol dire, qualcosa si muove. Così dimostra la articolata e circostanziata interrogazione parlamentare rivolta da nove senatori del Movimento 5 Stelle al Ministro dei Beni Culturali. Si tratta di una richiesta di chiarimento di cui è prima firmataria la Senatrice Sara Paglini, la quale si sta occupando con la necessaria autorevolezza istituzionale, soprattutto in Toscana, anche di vari gravi episodi di notevole impatto sul patrimonio culturale del nostro Paese. L’ atto di sindacato ispettivo ufficializza la necessità dell’ intervento del MIBACT per l’ accertamento “pro veritate” dell’ effettiva natura di questo contestato ipogeo, al fine di conferire formalmente al sito un valore aggiunto che fino adesso non ha. Questo nell’ interesse collettivo di italiani, di stranieri, di turisti e, soprattutto, dei cittadini della stessa Marciana. Alberto Zei
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