[COLOR=darkred][SIZE=4] Lettera aperta agli infermieri di Villa Marina [/SIZE] [/COLOR]
Cari amici che da anni prestate la vostra opera e manifestate tutta la vostra professionalità nelle strutture sanitarie di Piombino.
Ho atteso qualche giorno prima di prendere in mano la penna e inviarvi queste poche righe perché, come un pugile colpito da una gragnola di colpi, sono rimasto stordito e confuso da quanto accaduto. Oggi però non posso più fare a meno, in un momento così difficile della vostra vita professionale, familiare e sociale, di esprimervi tutta la mia solidarietà e vicinanza. Ho lavorato con molti di voi per trent'anni, e con molti di voi ho condiviso le grandi soddisfazioni che è in grado di dare questa professione, e con voi ho vissuto anche i fortunatamente pochi momenti di sconforto. Siete stati una parte importante della mia vita e sarete sempre un meraviglioso ricordo indelebile; vi ringrazio per quello che mi avete dato professionalmente ed umanamente, ma soprattutto vi ringrazio per la vostra grande professionalità arricchita da quella dose di umanità che ha accompagnato sempre il vostro lavoro. Voi non potete nemmeno immaginare quante volte il vostro ricordo affiora alla mia mente e quante volte parlo e racconto della vostra professionalità, del vostro impegno, della vostra disponibilità e capacità nel superare tutti quegli ostacoli che il lavoro ha posto sul nostro comune cammino. Il vostro ospedale, che fu anche il mio, non è mai stato e mai sarà quello che oggi molti vorrebbero far apparire, ma solo un luogo dove il rispetto e l'attenzione per chi soffre ha regnato su tutto e su tutti: un singolo episodio per quanto drammatico non può e non deve cancellare anni di impegno e di sacrifici. E sono certo che non vi farete prendere dallo sconforto, sono certo che continuerete a dimostrare il grande senso del dovere, le vostre elevate competenze professionali e organizzative ed anche l' altruismo ed il rispetto per chi soffre che sono aspetti inscindibili del nostro lavoro. Occorre ora ritrovare quella serenità indispensabile per ricostruire il presente ed il futuro del nostro ospedale; lo dovete a voi stessi, alle vostre famiglie, ai piombinesi, a tutti coloro che hanno bisogno di voi, alle famiglie dei deceduti alle quali va la mia solidale vicinanza.
Solo voi, con l’impegno di sempre potete riportare la luce in quell'ospedale che fu il mio e che oggi sembra circondato dal buio.
Vi abbraccio con il cuore gonfio di tristezza ma anche di tanto affetto e di fiducia.
Luciano Rossi
113273 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Restituire a Piombino la capacità di gestire e promuovere la Salute [/SIZE] [/COLOR]
Come sindaco di Portoferraio, città sede del presidio sanitario elbano, come ho già avuto modo di dire, mi auguro che la magistratura faccia piena luce sugli eventi luttuosi accaduti a Villa Marina; è tuttavia altrettanto auspicabile che a nessuno possa venire la tentazione di trasformare una eventuale responsabilità personale in una operazione di indebolimento del Presidio ospedaliero di Piombino perché questo rappresenterebbe un ulteriore dramma per la comunità della Val del Cornia e per gli operatori e costituirebbe un grave pericolo anche per il destino dei progetti di rete che dovranno sostenere il consolidamento e lo sviluppo anche della Sanità Elbana.
Il Presidio di Piombino insieme a quello di Portoferraio rappresentano la porta di ingresso nella Rete Ospedaliera della Usl Nord-Ovest ed io loro compito dovrà essere quello di produrre tutte le attività di base e specialistiche per i loro cittadini ed accompagnare gli stessi lungo i nodi di alta specialità per le patologie più complesse.
Per queste ragioni anche Portoferraio auspica un intervento Aziendale e Regionale capace di restituire a Piombino la sua capacità di gestire e promuovere la Salute dei propri Cittadini.
Siamo vicini alle famiglie dei deceduti come lo siamo per quelle centinaia di Operatori che a Piombino come all'Elba si fanno carico con professionalità e dedizione dei primari bisogni della popolazione.
Architetto Mario Ferrari sindaco di Portoferraio
Per i grandi progetti ci vogliono persone che siano in grado di pensare in grande. Per migliorare il sistema Elba non servono i bottegai che conducono il gioco, ma persone che siano capaci di elaborare strategie finalizzate al miglioramento dei servizi sociali, all'individuazione di opportunità di occupazione stabile e di qualità per i giovani, conservazione e miglioramento del territorio con politiche di ripristino e valorizzazione degli ambienti naturalistici degradati e di crescita sul piano culturale a cominciare dalla sensibilizzazione dei ragazzi nelle scuole e dei cittadini in genere in tutti i luoghi dove vengono prodotti spettacoli e/o manifestazioni.
Purtroppo noi elbani abbiamo in testa troppi mattoni e sacchi di cemento che limitano il nostro orizzonte al conto in banca.
Si dibatta sulla qualità del futuro Elba piuttosto di come far raccattare qualche soldo con la pesca a strascico del turista.
Portoferraiese
[COLOR=green][SIZE=5] RISULTATI DOMENICALI DI ELBA RUGBY [/SIZE] [/COLOR]
Dopo la vittoria a Firenze contro il Galluzzo arriva un ' altra prova convincente dei ragazzi elbani che vincono 60 a 0 contro il Pistoia. La partita casalinga è stata disputata a Piombino sul campo Venturelli a causa della squalifica del campo di San Giovanni. Buona prova di tutti i giocatori che aveva a disposizione il tecnico Sans Jeanluc. Sia i titolari che i ragazzi entrati dalla panchina hanno saputo esprimere un ottimo gioco fatto di ricicli e velocità. Buonissima la prova della linea dei tre quarti in grado di segnare 10 delle 11 mete fatte, ma anche la mischia non ha fatto mancare il suo apporto, soprattutto nelle fasi statiche ,dove ha dovuto affrontare il reparto avversario sicuramente più pesante ma meno dinamico e lo ha fatto in modo ineccepibile. Prossimo appuntamento a Prato domenica 17 aprile.
Formazione:
Pilato, Pierettti, Morosi, Gambelunghe, Ricci, Piacentini, Zecchini, Ascione, Ferrini.T. , Scagliott, .Vozza, Candida, Troccolo, Arcara, Fabiani, Congedo, Sella, Venturucci, Fabbri, Bisso, Pagnini, Concas.
Nella mattina di domenica sul Campo “Andrea Scagliotti” di San Giovanni la Under 16 dell'Elba domina i pari quota del Rufus San Vincenzo. Due mete nei primi venti minuti portano avanti i ragazzi di Loria che, seppur non in grande giornata, a sprazzi mettono in mostra un gioco fluido e veloce ma non riescono ad avanzare nello spazio avversario. Non è un caso che le due mete vengano da sfondamenti della mischia. Il primo tempo si chiude 17-7. Nel seconda metà del match nonostante gli elbani giochino la maggior parte del tempo nella metà campo avversaria non riescono ad esprimere le potenzialità fino qua dimostrate e si adattano al gioco degli avversari, una meta ciascuno porta il risultato finale sul 22-12 per i padroni di casa .La prossima domenica trasferta a Pisa contro l’Union Versilia ultima partita prima dell'attesissimo Trofeo Pesciolino che si svolgera' nei giorni di 23/24/25 Aprile sui campi di San Giovanni e del Carburo.
La Under 18 ferma per la rinuncia da parte del Granducato a disputare la gara a Portoferraio, passa nella fase successiva e disputerà domenica 17 la prima partita in casa contro la prima classificata del girone Toscana/Umbria e cioè il Florentia Rugby.
Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina
e i tuoi numeri sono arabi.
La tua auto è giapponese
e il tuo caffè è brasiliano.
Il tuo orologio è svizzero
e il tuo walkman è coreano.
La tua pizza è italiana
e la tua camicia hawaiana.
Le tue vacanze sono turche o egiziane,
cubane, thailandesi o americane.
La tua cucina preferita cinese o francese
e il vino Italiano o californiano
e la birra olandese o belga.
La tua auto tedesca, sud coreana o spagnola,
e il computer Irlandese.
La tua sposa/o Svedese, Inglese, Messicana o Argentina
e la sua famiglia ti accoglierà come una persona.
Cittadino del mondo,
non rimproverare al tuo vicino
di essere straniero.
Il ferry “Giraglia” della compagnia di navigazione Moby Lines, partito alle 10 da Santa Teresa Gallura e diretto a Bonifacio (Corsica), si è incagliato, stamani, con a bordo 68 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, subito dopo la partenza. L’incidente si è verificato all’interno del canale d’accesso al porto.
La nave è finita sugli scogli per cause in via d’accertamento, probabilmente a causa di problemi meccanici anche se non è escluso l’errore umano. Sul posto sono intervenuti mezzi e uomini della Capitaneria di porto di La Maddalena e della delegazione di spiaggia di Santa Teresa Gallura che hanno fatto sbarcare i passeggeri, nessuno dei quali ha riportato ferite, i membri dell’equipaggio. Il traghetto è stato messo sicurezza per poi venire spostato con dei rimorchiatori. Sono in corso gli accertamenti della capitaneria di porto di La Maddalena per stabilire le cause dell’incidente.
[SIZE=4]FUNERALE PER CESARE DITEL[/SIZE]
Ultimo aggiornamento. Viene comunicato che il funerale col rito funebre per Cesare Ditel, Comandante e Commodoro campese, morto ieri a Pisa si terrà mercoledì 13 aprile alle 16.00 nella chiesa parrocchiale San Gaetano di Marina di Campo.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]FERRARI AL CONVEGNO: SONO PER I TRE COMUNI [/SIZE] [/COLOR]
E’ chiaro che oggi siamo qui ad affrontare un tema difficile per questo territorio che solo ieri ha detto in maniera forte e chiara no al Comune Unico ed è, quindi, ovvio che si debba far tesoro della storia recente nonché aver il dovuto equilibrio tra percorsi istituzionali e volere sociale.
Parlare di accorpamento di comuni, in questo momento storico, è d’obbligo. Gli eventi di questi ultimi mesi hanno dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, l’inadeguatezza dell’Elba divisa in 8 comuni.
E’ da tempo che ci poniamo il problema di come porsi all’esterno, in continente come siamo soliti dire, ed è sempre da tempo che la risposta è univoca: bisogna presentarsi come Isola d’Elba.
Vi voglio fare un esempio: nel progetto europeo vinto, quello di Elba Sharing, i comuni di Portoferraio e Rio Marina si troveranno a confrontare con altre Isole del Mediterraneo che sono vere e proprie Isole-Stato tipo Creta, Cipro, Malta. Oppure con realtà, dal punto di vista degli abitanti, molto più popolose di noi quali Las Palmas o Funchal.
Se uniamo questo con il fatto che partner del progetto vengono da vari paesi europei e realtà cinesi dove noi per loro rappresentiamo niente di più che un condominio, con bellezze naturali e storiche incredibili, ma pur sempre un condominio, si capisce che unirsi per far fronte comune ormai è una necessità, non più un semplice esercizio teorico.
Pur tuttavia è da considerare il fatto che l’Elba ha senza dubbio un territorio ampio e diversificato, oltreché con non poche difficoltà logistiche, che renderebbero, almeno nell’immediato, difficile far pensare alla soluzione in un solo Comune. Certamente il percorso intrapreso la volta scorsa dai fautori del Comune Unico è stato disseminato di gravi errori e da endorsement politici che ne hanno ostacolato la realizzazione; il percorso di una semplificazione amministrativa deve prima di tutto passare, oltreché da eventuali imposizioni normative, da una necessaria consapevolezza sociale e condivisione.
Vero è che i piccoli Comuni sono una grande risorsa, ma allo stesso tempo hanno sempre maggiori difficoltà a restare in piedi e ad essere autonomi, visti i continui tagli di trasferimento di risorse dal governo centrale.
La soluzione ideale per l’Elba potrebbe essere la suddivisione in tre Comuni, Portoferraio, e l’accorpamento dei piccoli comuni dell’Elba occidentale e dell’Elba orientale; percorso che sta prendendo piede anche nel comune sentire. Concludo rimarcando che l’importante è arrivare ad una soluzione condivisa con il territorio. Infatti perché il marchio Elba sia veramente forte è necessario che nasca dal comune sentire; non facciamo l’errore fatto in Europa dove si è pensato che l’unificazione potesse passare unicamente dalla moneta unica, tralasciando totalmente quelli che sono i valori culturali, sociali ed economici che sono alla base di qualsiasi scelta vincente.
Mario Ferrari
Sindaco di Portoferraio
[COLOR=darkred][SIZE=4] VINCONO AQUILOTTI E SCOIATTOLI [/SIZE] [/COLOR]
Ancora un fine settimana all’insegna delle vittorie per i giovanissimi cestisti elbani ;
AQUILOTTI :
Match a senso unico della formazione aquilotti che ha giocato a San Giovanni una partita contro la Labronica di Livorno .I ragazzini di Silvino sono scesi in campo con la giusta determinazione e hanno vinto tutti e 6 i minitempi .
Il regolamento minibasket assegna 3 punti alla squadra vincente di ogni tempo e 1 punto alla perdente , il risultato finale è stato di 18 a 6.
Tutti i protagonisti della partita :
Girgenti Francesco, Zallo Michele, Reina Francesco , Baccetti Alessio, Montanelli Mattia, Colombo Davide , Trambusti Christopher , Vaghi Lorenzo, Giannini Daniele ,Piacentini Matteo , Battaglini Lorenzo , Fizzotti Andrea .
SCOIATTOLI :
Ottima prestazione dei piccoli scoiattoli che , pur in formazione ridotta per le molte assenze , hanno vinto in trasferta contro i coetanei di Cecina . Ottime azioni e bellissimi canestri per i nostri imbattibili giovanissimi che hanno vinto 5 minitempi su 6 . Risultato finale 15 a 8 per noi . Questi i protagonisti :
Iacopini Samuele, Maroni Nicola, Giulianetti Leonardo, Dinelli Michelangelo, Saponaro Andrea, Silvino Pablo , Marinari Lorenzo,Girgenti Federico.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]UNO PER TUTTI..... TUTTI PER UNO [/SIZE] [/COLOR]
E’ chiaro che oggi siamo qui ad affrontare un tema difficile per questo territorio che solo ieri ha detto in maniera forte e chiara no al Comune Unico ed è, quindi, ovvio che si debba far tesoro della storia recente nonché aver il dovuto equilibrio tra percorsi istituzionali e volere sociale.
Parlare di accorpamento di comuni, in questo momento storico, è d’obbligo. Gli eventi di questi ultimi mesi hanno dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, l’inadeguatezza dell’Elba divisa in 8 comuni.
E’ da tempo che ci poniamo il problema di come porsi all’esterno, in continente come siamo soliti dire, ed è sempre da tempo che la risposta è univoca: bisogna presentarsi come Isola d’Elba.
Vi voglio fare un esempio: nel progetto europeo vinto, quello di Elba Sharing, i comuni di Portoferraio e Rio Marina si troveranno a confrontare con altre Isole del Mediterraneo che sono vere e proprie Isole-Stato tipo Creta, Cipro, Malta. Oppure con realtà, dal punto di vista degli abitanti, molto più popolose di noi quali Las Palmas o Funchal.
Se uniamo questo con il fatto che partner del progetto vengono da vari paesi europei e realtà cinesi dove noi per loro rappresentiamo niente di più che un condominio, con bellezze naturali e storiche incredibili, ma pur sempre un condominio, si capisce che unirsi per far fronte comune ormai è una necessità, non più un semplice esercizio teorico.
Pur tuttavia è da considerare il fatto che l’Elba ha senza dubbio un territorio ampio e diversificato, oltreché con non poche difficoltà logistiche, che renderebbero, almeno nell’immediato, difficile far pensare alla soluzione in un solo Comune. Certamente il percorso intrapreso la volta scorsa dai fautori del Comune Unico è stato disseminato di gravi errori e da endorsement politici che ne hanno ostacolato la realizzazione; il percorso di una semplificazione amministrativa deve prima di tutto passare, oltreché da eventuali imposizioni normative, da una necessaria consapevolezza sociale e condivisione.
Vero è che i piccoli Comuni sono una grande risorsa, ma allo stesso tempo hanno sempre maggiori difficoltà a restare in piedi e ad essere autonomi, visti i continui tagli di trasferimento di risorse dal governo centrale.
La soluzione ideale per l’Elba potrebbe essere la suddivisione in tre Comuni, Portoferraio, e l’accorpamento dei piccoli comuni dell’Elba occidentale e dell’Elba orientale; percorso che sta prendendo piede anche nel comune sentire. Concludo rimarcando che l’importante è arrivare ad una soluzione condivisa con il territorio. Infatti perché il marchio Elba sia veramente forte è necessario che nasca dal comune sentire; non facciamo l’errore fatto in Europa dove si è pensato che l’unificazione potesse passare unicamente dalla moneta unica, tralasciando totalmente quelli che sono i valori culturali, sociali ed economici che sono alla base di qualsiasi scelta vincente.
[COLOR=darkred][SIZE=4] PROBLEMA TECNICO SUL GIRAGLIA: NESSUN DANNO PER PASSEGGERI E VEICOLI [/SIZE] [/COLOR]
Santa Teresa di Gallura (OT), 11 aprile 2016 – Questa mattina la motonave GIRAGLIA della Compagnia di navigazione Moby, dopo aver effettuato regolarmente la sua prima partenza della giornata (da Bonifacio alle ore 08.30), è attraccata a Santa Teresa, ha scaricato e ricaricato regolarmente passeggeri e autovetture, per dirigersi nuovamente a Bonifacio (partenza delle ore 10.00). Durante la manovra in uscita dal porto di Santa Teresa, alle ore 10.20 circa, il Giraglia ha avuto un problema tecnico che ha causato un blocco della nave. Nessuno dei 69 passeggeri, né alcuno dei membri dell’equipaggio a bordo e dei 12 veicoli imbarcati (tra camion, furgoni e auto) ha subito alcun danno. La nave è attualmente ferma a Santa Teresa. Con l’ausilio dei mezzi della Guardia Costiera de La Maddalena, si è provveduto a fare sbarcare tempestivamente i passeggeri. Contemporaneamente un rimorchiatore ha raggiunto Santa Teresa per trainare provvisoriamente la nave in banchina e consentire lo sbarco dei veicoli e, parallelamente, sono state avviate le procedure per approntare ed inviare una nave sostitutiva, la motonave Bastia. Tutti i passeggeri Moby verranno riprotetti con altra Compagnia nei seguenti orari: Bonifacio 07,30 10,30 15,30 18,30 Santa Teresa 09,00 12,00 17,00 20,00 Per i passeggeri sarà sufficiente presentarsi all'imbarco con il biglietto Moby. La riprotezione sarà attiva fino all'arrivo della nuova nave Moby che riprenderà regolarmente i collegamenti. Moby, Tirrenia-CIN e Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e merci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47 navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità 2015/2016 e della prestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie. Il gruppo Onorato ha inoltre una flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest, Moby gestisce inoltre la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia. Nota Il GIRAGLIA è una delle unità della flotta di Moby, ha una lunghezza di 75 metri, 13 metri di larghezza, una capacità di trasporto massima di 400 passeggeri e 100 veicoli.
Ciao Luca,
fra poco il "democratico" PD manda in rimessaggio definitivo in cantiere sia "La Vela", che "La vera Vela". Se va bene, un unico comune del versante orientale e sicuramente sotto il Barbetti che i supposti e presunti maggiori finanziamenti derivanti da questa discutibile unione li spenderà prevalentemente a beneficio del suo comune d'origine e a Porto Azzurro, a Rio Elba e a Rio Marina solo le briciole. I risparmi saranno solo teorici e le spese rimarranno le stesse. L' unica cosa positiva, se così possiamo consolarci, è che eviteremo sicuramente un altro dissesto finanziario, se la solitaria "Vera Vela" sarà costretta a buttare definitivamente l' ancora nelle acque del cantiere. Le cose sicuramente peggioreranno, soprattutto il controllo e l' amministrazione del territorio! Ma cosa vuoi farci: se già molti Elbani cominciano a dire "facciamolo noi prima che la decisione ci venga dall' alto!", mi sembra che ci sia poco da fare?
Cinghiali cinghiali cinghiali
l'animale continua ad imperversare fra la provinciale 27 e viale Einaudi danneggiando i campi coltivati .
Ma una bella battuta non è possibile farla .
Spero che questo appello non vada perso nel vento.
Grazie.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]DIPINTI FUORI DEL CARCERE [/SIZE] [/COLOR]
[COLOR=darkblue][SIZE=3] Restauro di alcuni dei quadri provenienti dalla chiesa di San Giacomo al Forte di Porto Azzurro [/SIZE] [/COLOR]
Si è svolta sabato 9 a Firenze, presso la sede della SACI (Studio Art Centers International) una giornata di studi dal titolo Dipinti fuori dal carcere, sul restauro di alcuni dei quadri provenienti dalla chiesa di San Giacomo al Forte di Porto Azzurro. L’occasione è servita soprattutto per comunicare pubblicamente ‒ a metà del percorso ‒ il grado di avanzamento dei lavori. Com’è noto, nell’ottobre 2015, si concluse un accordo tra la Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa e Livorno ‒ competente in quanto i dipinti sono di proprietà statale ‒ e la prestigiosa scuola statunitense di formazione al restauro (con sede a Firenze), uniti dall’obiettivo comune di dare inizio al complesso progetto di recupero e valorizzazione di un importante patrimonio artistico elbano, partendo da quattro tra le opere più compromesse (su un totale di undici).
Il convegno si è aperto con il benvenuto del presidente della SACI, Steve Brittan e col saluto del commissario Giulia Perrini, a nome del direttore del penitenziario di Porto Azzurro, Francesco D’Anselmo. Sono quindi intervenuti Andrea Muzzi, Soprintendente alle Belle Arti per le province di Pisa e Livorno, che si è soffermato su alcuni punti nodali della tutela dei beni artistici, soprattutto sulla necessità di non disperdere e riportare alla fruizione collettiva anche gli oggetti meno noti o quelli che, come in questo caso, sono rimasti nascosti per un lungo periodo a causa della loro particolarissima collocazione (un istituto penitenziario). A seguire Amedeo Mercurio, storico dell’arte della Soprintendenza responsabile per il territorio elbano, che ha tratteggiato la cronaca del salvataggio dei dipinti ‒ dalla chiusura della chiesa nel 2005 alla rimozione del 2014 ‒ inserendola in una più ampia prospettiva sul significato storico dei luoghi e delle opere, con alcune ipotesi sulla loro possibile collocazione futura. Infine, Roberta Lapucci, direttrice del gruppo di lavoro impegnato nel restauro, ha svolto un’accurata disamina delle vicende ‟spagnolescheˮ che portarono alla fondazione del Forte di Longone e della sua chiesa barocca ‒ e alla sua conseguente dotazione di dipinti a soggetto sacro, con iconografie ben delineate ‒ offrendo le prime anticipazioni di una ricerca agli inizi volta a dissipare il mistero che ancora ricopre il nome degli autori dei dipinti.
Il convegno è poi proseguito nel pomeriggio con gli interventi di carattere tecnico svolti dagli operatori in formazione della SACI impegnati nel restauro. Soprattutto sono stati illustrati i punti di maggior criticità del lavoro dovuti alle condizioni di accentuato degrado in cui i dipinti hanno sostato per un periodo lunghissimo, alle prese con un vero e proprio catalogo completo dei maggiori nemici della corretta conservazione dei dipinti su tela (salsedine, infiltrazione di acqua piovana, incursioni di volatili).
In conclusione una breve tavola rotonda ha tirato le somme dei lavori rilevando soprattutto la passione con cui i giovani operatori hanno recepito sin dall’inizio il carattere avvincente dell’operazione, ancor più perché li metteva di fronte a oggetti provenienti da un contesto storico così diverso da quello nord-americano di provenienza.
[COLOR=darkred][SIZE=4]ELBALEATICO..UN GRAPPOLO DI STORIA [/SIZE] [/COLOR]
Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con Elba Aleatico, la rassegna giunta alla sesta edizione del prestigioso vino DOCG, che si svolgerà al Centro Culturale de Laugier di Portoferraio domenica 17 Aprile. La manifestazione è organizzata dall’AIS delegazione Isola d’Elba e dal Consorzio di Tutela dei Vini Elba DOC, con il patrocinio del Comune di Portoferraio e con la collaborazione di Vetrina Toscana.
La giornata inizierà la mattina di domenica quando, a partire dalla ore 10.30, i produttori ed i sommelier AIS presenteranno la nuova annata dei vini del Consorzio Elba DOC: Elba Rosso, Elba Rosso Riserva, Elba Bianco, Elba Rosato, Ansonica, Vermentino, Procanico e Sangiovese.
La presentazione sarà accompagnata dalla degustazione di specialità elbane.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, avverrà la consueta rassegna dei vini passiti a cominciare dal più importante, ovvero, l’Aleatico.
Alle ore 15,00 il campione italiano e il vice dell’ultima edizione de “il miglior sommelier d’Italia” si sfideranno nella sala San Salvatore.
La degustazione sarà accompagnata dalla competenza dei sommelier AIS e con la presenza dei produttori delle aziende che aderiscono al consorzio: Acquabona, Acquacalda, Arrighi, Cecilia, Elba Nostrale, La Chiusa, La Fazenda, La Galea, Le Ripalte, Le Sughere, Mazzarri, Mola,
Montefabbrello, Sapereta, Terre del Granito e Valle di Lazzaro.
Per tutta la durata della manifestazione sarà possibile assaggiare i prodotti degli Olivicoltori Elbani e dei Pasticceri Elbani nonché di altre eccellenze dell’enogastronomia elbana quali Birra dell’Elba, gli associati Elba Taste, Elbafrozen e Regali Rurali.
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA FEMMINILE PERDE A LIVORNO MA “PASSEGGIA” IN CASA CON IL SIENA [/SIZE] [/COLOR]
Sabato : BF Livorno 49 – Elba Rekord 31
Domenica : Elba Rekord 51 - Costone Siena 33
Ancora un fine settimana pesante ma denso di soddisfazioni per le femmine , sconfitte con onore sabato a Livorno contro la forte formazione della BF , si sono prontamente riscattate domenica in casa contro Siena .
Sabato pomeriggio abbiamo giocato una buona gara in casa della prima in classifica , le prime due frazioni di gioco sono state vinte dalla formazione di casa che è andata al riposo in vantaggio di 14 punti. Molto bene nella terza frazione , siamo andati a segno ripetutamente in contropiede con buona circolazione di palla. Anche il quarto tempo è stato ben giocato e alla fine le ragazze sono uscite con i complimenti del pubblico avversario.
Il tabellino :
Gatti 15 , Filippini 11, Furnari 2 , Barberio 2, Trambusti 1, Caironi, Posini, Marinari, Martinelli, Forti, Piacentini .
Ancora una vittoria casalinga contro il Costone Siena , la quarta in questa seconda fase del girone regionale , che ci proietta saldamente al terzo posto in classifica dietro Livorno e Pisa.
La cronaca :
Partenza un pò contratta della nostra squadra che lasciava giocare le avversarie , ma dopo un minuto di sospensione , le idee si sono schiarite , pressing a tutto campo e giocare di rimessa per togliere al Siena il pallino del gioco. Le ragazze hanno risposto in pieno e la gara si è messa subito molto bene , primo tempino 12 a 4 e seconda frazione 14 a 8 . Partenza fortissima nella terza frazione con un parziale di 8 a zero che ha letteralmente chiuso la partita , il Siena ha mollato la presa e anche noi abbiamo potuto avvicendare tutte le ragazze in campo per dare un po’ di riposo alle più esperte . Da segnalare la bella prova di Arianna Barberio e Claudia Furnari finalmente recuperate in pieno dagli infortuni , buona anche la prova di Layla Trambusti molto brava in difesa e ai rimbalzi .
Domenica prossima partita in casa a San Giovanni ,ore 15, per tentare il colpaccio contro il forte Pisa.
Il Tabellino :
Filippini 14 , Gatti 19, Barberio 6, Marinari 6, Forti 2, Furnari 4 , Posini , Giacchetto, Lupi, Vai , Piacentini , Trambusti .
[SIZE=4]PREMATURA SCOMPARSA DEL COMMODORO CESARE DITEL[/SIZE]
Cesare Ditel, il carissimo amico Cesare, non è più con noi.
E' deceduto oggi a Pisa alle ore 20.00, all'età di 78 anni, dove era stato ricoverato da qualche giorno. Tutta la sua famiglia era con lui negli ultimi momenti di vita.
Per l'Elba e la comunità campese è una triste grande perdita e per noi, amici più stretti, è un colpo doloroso.
Cesare Ditel, dopo essersi diplomato all'Accademia Navale di Livorno, ha navigato per tutti gli oceani su navi passeggeri di Compagnie italiane ed inglesi comandando anche, per alcuni anni, la nave da Crociera più grande del Mondo.
Era conosciuto da tutti come il Commodoro per il prestigioso riconoscimento di Commodoro e la consegna di due Sciabole d'Oro donate nel 2006 dalla Regina d'Inghilterra Elisabetta II. Aveva importanti amicizie in Italia e all'estero: Carlo Azeglio Ciampi, Henry Kissinger, Margaret Thatcher, George Bush senior con la moglie Lady Barbara.
Da qualche anno si era ritirato in pensione a Marina di Campo, paese natale a lui tanto caro. Aveva un grande interesse per le tradizioni campesi come pure si mostrava sempre positivo e gioviale. Quando era bel tempo gli piaceva fare lunghe camminate per le colline oppure andare per mare tutto solo con la canoa. Passava molti pomeriggi in casa dell'adorata anziana madre assieme alla sorella e al cognato. Si incontrava spesso con gli amici più cari allietando le serate con piacevoli cene in loro compagnia.
Alla moglie Janita e ai figli Jordan e Ryan come pure alla madre Iva e alla sorella Piera col marito Piero Ulivelli vanno le più sentite condoglianze.
Raffaele Sandolo
Marina di Campo, 10 Aprile 2016
[COLOR=darkred][SIZE=4] AMIANTO UN PERICOLO INCOMBENTE [/SIZE] [/COLOR]
In merito alle affermazioni di un Cittadino sull’allarme tumori all’Elba pubblicate on line, il Sindaco Mario Ferrari è prontamente intervenuto prendendo le distanze dal Responsabile e rilasciando una intervista esaustiva di cui ne illustra i fatti.
In base alle dichiarazioni rese note dal Sindaco, vorrei chiarire alcune circostanze visto che l’ argomento, ossia la Salute Pubblica è della massima importanza.
Per quanto concerne il motivo della grande quantità del pericoloso “ Amianto sfaldato “ sito in Portoferraio, giustamente il Sindaco ha fatto notare che non se ne può parlare in maniera generica come è stato trascritto, ma bisogna essere più precisi, puntuali e corretti di fronte alla Cittadinanza.
A questo proposito “ casualmente ”, ho io i dati corretti, precisi, puntuali e soprattutto inconfutabili sul caso “ AMIANTO “ a Portoferraio. Per quanto riguarda il Radon, il Cromo esavalente e bivalente, Cadmio, Piombo etcc. nel mese di maggio ne pubblicherò delle relazioni settimana per settimana.
Alla distanza di mt. 1300 dalla poltrona dell’ufficio del Sindaco Mario Ferrari, c’è il centro dove l’area tutto intorno è disseminata di capannoni con il tetto in Amianto. La copertura totale dei tetti di questi edifici, supera abbondantemente i diecimila mq.. Ogni tanto queste coperture si rompono e l’Eternit sbriciolandosi forma delle fibre quelle davvero pericolose e altamente cancerogene, che vengono trasportate dai venti in ogni dove. E’ ragionevole pensare, che chi soprattutto è predisposto e inspira queste fibre mette a rischio la propria salute.
Le continue rotture o deterioramenti e le modifiche che sono state o vengono apportate a queste coperture in Eternit a me non risulta che siano state trattate a norma e di questo ne chiederò la documentazione pur sapendo che non esiste. Infatti come esempio lampante, la foto mostra un porzione di un tetto in Eternit mancante e parte divelta e rotta con relative scaglie di Eternit sparse. Questo incidente è accaduto già da tempo e non essendoci come già detto, dei “ controlli regolari da parte dei Responsabili “, ad oggi in maniera negligente quelle lastre che si vedono sono ancora lì pericolose e oltretutto sono in precario equilibrio e possono cadere con ulteriore aggravamento della situazione. Di questa e di tante altre analoghe situazioni di pericolo Portoferraio ne è piena, senza mai constatare in tutti questi anni un intervento fattivo di Responsabili forniti di garantita Onestà e Capacità, in grado di rivolgere una vera difesa verso la Popolazione alla quale come è noto, viene sempre nascosto tutto. Da tenere presente che il Sindaco rappresenta la massima Autorità Sanitaria. Altresì per chiarezza, questa e tutte le altre mie documentazioni denuncianti la vergognosa situazione sull’ Amianto non controllato presente qui a Portoferraio e altre situazioni pericolose, sono da anni già state depositate presso la Spett.le Tenenza dei Carabinieri di Portoferraio, Alla Spett.le Procura della Repubblica e al Gruppo Carabinieri NOE di Grosseto.
Il Sindaco Mario Ferrari continua nell’intervista dicendo che, quando l’Amministrazione riceverà la conferma di questo non veritiero procurato allarme, si attiverà nei modi consentiti dalla Legge perché questo gravissimo e non recuperabile procurato allarme sta danneggiando l’immagine e l’economia dell’Elba. E il responsabile, di questi danni dovrà risarcirli nella giusta misura e il recuperato verrà messo a disposizione delle categorie economiche danneggiate.
Così impara!!! questo “assassino” che distrugge l’Elba, Lo metterei in galera personalmente, chiudendo la cella con una chiave di cioccolata e una volta assicuratomi di aver chiuso a più mandate la serratura, degusterei e inghiottirei la chiave, per avere la certezza che questo assassino non ne esca più.
Però però, ripensandoci, il responsabile di questo procurato allarme, prima di chiamarlo assassino e metterlo in galera, deve subire un equo processo. In un tribunale c’ è una bilancia dove su di un piatto verranno ripartite le responsabilità di un Cittadino che in buona fede e con basi errate e distorte ma fondamentalmente veritiere, cerca di contribuire per difendere i deboli e migliorare il Paese in cui vive. Sull’altro piatto c’è il Comune di Portoferraio, che in 50 anni, non si è mai prodigato nel circoscrivere, confinare o eliminare i pericoli incombenti di cui l’intera Popolazione oltretutto ignara, è sempre stata sottoposta. Cosa dirà il Giudice ?? Ovviamente scagionerà il Cittadino indagato e condannerà i veri responsabili.
Quindi, in base a quanto sopra, il Sindaco una volta informatosi per la veridicità dei fatti da me esposti, con l’aiuto dei Carabinieri che posseggono le mie denunce e il frutto dei Loro controlli effettuati, si dovrà attivare se ama il proprio Paese da subito, come previsto anche dalla Legge e quindi obbligare a mettere in condizioni di sicurezza tutte le coperture dei capannoni e ricoprire i tetti con prodotti e trattamenti incapsulanti specifici per l’ amianto. Ripeto, i controlli sono assenti e la Popolazionenon è tutelata. Quindi aspettiamo una magnifica presa di posizione da parte del Sindaco Mario ferrari, che ripagherebbe quello che nessun Sindaco ha mai fatto per la Città di Portoferraio. Grazie per l’attenzione
Giancarlo Amore
[COLOR=darkred][SIZE=4] UNA GESTIONE ASSOCIATA PER NON MORIRE [/SIZE] [/COLOR]
Erano gli anni 2000 e sull'isola nascevano almeno 260 esemplari di elbani (con punte di 285) la maggior parte di razza oriunda italiana. Poi nel 2010 le nascite isolane si sono assestate sulle 210 per anno con un aumento relativo in percentuale delle nascite di popolazione immigrata di prima generazione. Il 2015 è stato l'anno della crisi demografica più grave (coincisa a livello nazionale) : meno di 200 nascite anno.
Nonostante questa serie di indici negativi il dato sulla popolazione complessiva negli ultimi 15 anni è addirittura aumentato, dai circa 30.000 del censimento del 2001 ai 32.125 del 01 gennaio del 2014 – dato ISTAT.
La politica della tassazione salata sulle seconde case ha dato i suoi risultati: un'onda di riflusso di residenti dalla terraferma all'isola.
Se la popolazione del capoluogo è rimasta stabile, quella di alcuni comuni ha avuto un incremento record: Capoliveri più 650 unità con un raddoppio in percentuale della sua popolazione residente di cittadini non italiani (stranieri residenti al 16 % a fronte di una media isolana di circa la metà-dati censimento 2011).
Certo la crisi della natalità isolana ha anche coinciso con la chiusura della locale Scuola di Finanza (1999), che ha privato il territorio di almeno 40 famiglie di militari e del turn-over annuale di quasi mille giovani maschi in divisa che soggiornavano sull'isola per il tempo degli studi, sviluppando un particolare tropismo per il matrimonio riparatore.
Dopo la “battaglia degli otto pollai” per la spartizione della tassa di sbarco suggerisco agli addetti al governo che, uno tre o otto comuni, solo una politica ed una programmazione unitaria per tutta l'isola, alias “una gestione associata per non estinguersi” può promuovere una ripopolazione umana del Parco dell'isola d'Elba. Pena il crollo ancora più fragoroso delle attività commerciali, la chiusura ulteriore di scuole, di servizi sanitari, del Tribunale, lo svuotamento totale dei centri storici, un aumento del pendolarismo e del residenzialismo stagionale.
Intanto speriamo che l'immigrazione continui a sostenere il nostro precario equilibrio demografico e, per chi vuole continuare a sognare un'isola a 5 stelle…per adesso è
possibile solamente nel Golfo della Biodola.
Claudio coscarella