Replica al messaggio   80058
In sintesi vorrei capire perchè tricerarsi dietro l'anonimato quando pubblicate i disappunti che pensate non siano popolari all'opinione pubblica e dico a Mauro che gli anarchici non rispettano le regole perchè per la loro ignoranza e, (in questo caso in maggioranza si rispecchiano in soggetti sinistroidi) non vogliono sottostare al buon senso civico e svolgono azioni ingenerose anche penalmente rilevanti.
A riguardo dei nomadi o zingari come tu li definisci, forse tu hai gli occhi e le orecchie tappati perchè, come la cronaca sui campi rom scrive che al loro passaggio transitano animali randagi e topi per la scia d'immondizia dietro di se. 
A Portoferraio tutti gli anni nel periodo delle feste solenni e durante l'estate hanno sempre bivaccato nel parcheggio dietro la Coop dove vi è il plesso scolastico delle medie e superiori oltre al palazzeto dello sport Monica Cecchini e, quando andavano via, pur essendoci dei bidoni della spazzatura nelle vicinanze, ci lasciavano tanta di quella immondinzia da far schifare anche i gabbiani che di solito ci vanno sopra, da riempire un paio di mezzi dell'ESA.
A voi buonisti, per farvi ragionare e rimanere nella reatà, vi auguro in futuro di essere predati da questi soggetti che per genetica non rispetta il prossimo e nemmeno il buon senso civico.
					
					
					
				113580 messaggi.
				caro amico del camperista e buonisti in generale, è molto facile additare qualcuno, bello nascosto dietro a una tastiera. Anche io sono un buono e un democratico ma purtroppo con i rom non ci riesco forse perchè vivo a Roma dove siamo invasi e dove nessuno osa toccarli perchè detengono il potere della malavita......ricordate i funerali con l'elicottero che tirava i petali? (ha pagato solo l'elicotterista). Dovete ringraziare il fatto che qualcuno diventi "impopolare" per provare a garantirvi un po di tranquillità, ma se vi sentite proprio toccati e volete recuperare i vostri sani principi morali venite qui a Roma ma vi ricordo che qui non ci sono sindaci che vi tutelano, anzi di solito ci si fanno le foto insieme, qui ti possono ammazzare con un ombrello nell occhio ed essere fuori dopo poco tempo postando foto su facebook, qui posso uccidere persone cn la macchina perchè un minorenne va a 180 all ora di notte, qui quando li prendono a rubare non gli fanno piu niente perchè tanto ci sono avvocati e giudici che li tirano fuori in 24 ore.....vi aspetto  🙂 
M. Martorella
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=5]NON SOLO ELBA ROM VIA ANCHE IN MEZZA EUROPA [/SIZE] [/COLOR] 
 Alla domanda: «Scusi sindaco, ma lei si è ispirato alla gauche anti-rom del ministro degli Interni, Valls?», sulla testa del sindaco di Portoferraio (Livorno), Mario Ferrari, spunta un enorme punto interrogativo.
Il sospetto che la domanda - considerata la zona geografica - venga da un bischero del mensile satirico Il Vernacoliere è forte, ma Ferrari non si scompone: «I rom in Francia non mi interessano, io mi preoccupo dei nomadi nel mio Comune». Ferrari è sulla bocca di tutti; l'ordinanza con cui, giorni fa, ha allontanato dal suo Comune un gruppo di famiglie rom - diventate un «problema di ordine pubblico e sanitario» - lo ha trasformato nell'uomo del giorno.
La «cacciata» dei rom dall'isola d'Elba è assurta a caso nazionale. C'è chi ha gridato allo scandalo e chi, più pacatamente, ha rilevato una cosa molto semplice: e cioè che liberare il proprio territorio dai nomadi «fuorilegge» è una procedura a norma di legge. E che nessuno parli di razzismo. Salvo che si voglia dare del razzista anche a un personaggio come Hollande che, all'indomani del suo insediamento sulla poltrona che fu di Sarkozy, fece dichiarare per bocca del suo ministro degli Interni (per di più «socialista») che «i rom hanno uno stile di vita in contrasto col nostro». E poi, per chi non avesse capito l'antifona, aggiunse: «Non ci sono soluzioni alternative allo smaltimento progressivo dei campi occupati dai rom al loro rinvio alla frontiera. La verità è che solo poche famiglie rom sono interessate all'integrazione». Risultato: nei primi tre mesi del suo governo furono subito migliaia i rom sgomberati. Nel 2014 fu la volta delle elezioni amministrative e la questione-rom divenne ancora più stringente (con inevitabili venature strumentali). Un esempio per tutti: le parole della candidata del centrodestra alla municipali di Parigi, Nathalie Koschiunko-Morizet: «Ho l'impressione che i rom molestino i parigini; vanno ripristinate le ordinanze contro l'accattonaggio aggressivo; basta con le bande di rom che tentano di depredare la popolazione». Roba che neppure Matteo Salvini sul prato di Pontida... Risultato della politica anti-rom di Hollande? Ad oggi quasi la metà dei 20 mila rom che vivevano sul territorio francese sono rientrati nelle nazioni di origine: per lo più Romania e Bulgaria. Trend simile, anche se con percentuali inferiori, si registrano anche in un paese tradizionalmente all'avanguardia nel rispetto dei diritti umani come la Gran Bretagna. Stesso discorso in Spagna e Belgio.
L'«accordo» stipulato quindi dai sei sindaci dell'Elba per tenere lontane dall'isola i rom, trova quindi dei precedenti in importanti paesi europei. Riscontri internazionali che interessano poco il sindaco di Portoferraio: «A farmi intervenire sono state le lamentele arrivate in Comune per situazioni intollerabili di sporcizia, degrado ed elemosina in spiaggia».
Le famiglie rom venerdì mattina si sono imbarcate, guidate dai carabinieri e dalla polizia municipale, su un traghetto diretto a Piombino. Alla vicenda di Portoferraio è seguita una reazione a catena da parte degli altri comuni dell'Isola d'Elba; tra giovedì e venerdì tutti hanno emesso la stessa ordinanza.
Soddisfatta la popolazione. A cominciare dalla signora Linda Del Bono che ha spedito la seguente letterina al consigliere comunale Pd, Pino Coluccia, molto critico nei riguardi dell'ordinanza dei sindaci elbani: « Sono stata un pomeriggio con mia figlia al mare, per lungo tempo senza fare i l bagno per controllare che non mi venisse sottratta la borsa, e sinceramente, sarò esagerata, con la paura che mi venisse sottratta la figlia. Una "tribù", mi si passi il termine, composta da trenta persone di cui una quindicina di bambini che hanno battuto tutto il giorno la spiaggia puntando con evidente intento furtifero borse, zaini, passeggini».
E dinanzi all'«intento furtifero», alziamo tutti le mani.
 Nino Materi - 
					
					
					
				Ma se domani mattina, un camper con tanto di tenda e tavoli come spesso si vede, sosta nel parcheggio della "boa" o nei parcheggi adiacenti al cimitero, in futuro possono ancora farlo? Inoltre, se dovessero essere allontanati, gli stessi, dovranno essere allontanati anche dall'Elba? Grazie per una eventuale risposta.
					
					
					
				Il ritorno del Gorillaio
Cari sindaci Elbani, ora che sapete come ci si rivolta con i deboli, perchè non provate  un po' a contrastare le attività abusive sulle spiagge dando una mano alla capitaneria di porto che sta facendo quello che a voi è stato chiesto di fare dai cittadini che vi hanno eletti? I vigili urbani, impiegati solo per fare le multe per divieto di sosta, fateli girare anche fuori dai parcheggi. Comodo far cassa appiccicando una bella multa ad un disgraziato che deve pur parcheggiare visto che gli date la possibilità di entrare nella nassa. La stessa logica della ganciata col turista! Fate  loro invece controllare il territorio dove ne vengono combinate di tutti i colori tra abusivismo, rifiuti ed illeciti di ogni sorta e non dagli zingari.  Motorini assordanti, schiamazzi notturni di bande di giovani ubriachi, locali che fanno casino fino alla mattina, lavoratori stagionali del turismo assoldati in nero senza parlare di tutto l'affitto in nero. Comunque una bella iniziativa quella ci aver cacciato dall'Elba una trentina di persone perchè.......non gradite. Stamani stavo vedendo il TG3 che commentava, tutt’altro che positivamente, proprio la 'cacciata degli zingari' dall’Elba. Che vergogna, neanche le ronde padane che in quanto a trucidità non hanno invidiato niente a nessuno, avrebbero mai osato tanto. Avanti cos’, evviva il Gorillaio.
Riccardo Fusari
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=5]STRISCE GIALLE E STALLI BIANCHI…. [/SIZE] [/COLOR] 
 Mentre nella Medicea  Portoferraio la polemica sui nuovi parcheggi  a pagamento sale di tono, qualcuno  punta il dito accusatorio contro i parcheggi privatizzati dalla GDF e Capitaneria di porto  ( nel silenzio  di una  minoranza che oggi polemizza  sull’assenza di “stalli bianchi” entro le mura) che si sono  riservati un congruo numero di posti auto  sia nel grande piazzale della Capitaneria di Porto sia  al Molo Gallo,   due zone  strategiche  per la città. Problema questo più volte evidenziato e denunciato dall’ex Sindaco G.Battista  Fratini.
Da una parte siamo consapevoli che i posti auto riservati  ai militari sono una necessità se questi venissero esclusivamente usati  per i mezzi di servizio, e,  laddove non ci fossero le possibilità di sostare   all’interno  dei piazzali di pertinenza militare, ma quello che salta all’occhio , dell’osservatore cittadino è che le auto che sostano  nei “gialli riservati” sono auto personali e in alcuni casi nemmeno di militari in servizio, un poco come succede con  la serale chiusura della  Calata Mazzini che vede autorizzare  il transito ad auto che proprio tutte  non sono in emergenza ma che transitano tranquillamente  favorite dalle insegne istituzionali. 
La precarietà dei posti auto a Portoferraio è  cosa vecchia e sempre si è parlato di regolamentazione delle soste e di parcheggi alternativi ma dal programmare al realizzare  c’è sempre stato qualche intoppo   chiamiamolo pure burocratico. Certo se davvero  si vuole risolvere  il problema sosta,  il sacrificio deve essere ripartito non solo sulle spalle dei cittadini,  ma sarebbe auspicabile che ne facessero parte tutti,  militari compresi. 
Personalmente ho lavorato per 39 anni in una azienda pubblica al servizio dei cittadini,  ma la società per cui operavo non  mi ha mai favorito fornendomi un parcheggio privato anche nel caso  che durante un urgenza fossi chiamato ad intervenire, e mai mi sono avvalso  delle insegne  della società che la mia auto di servizio riportava a caratteri cubitali sulle portiere per  avanzare  qualche diritto di sosta , passo o precedenza. Le auto di servizio  avevano il loro posto all’interno della centrale , vuoi per sicurezza,  vuoi per non occupare abusivamente posti auto .
Certo le comodità  piacciono a tutti, ma la buona  osservanza di quella scritta che recita  “ la legge è uguale per tutti”  sembra che venga interpretata con l’invisibile aggiunta    “ ma per qualcuno di più”.
Mentre nella Medicea  Portoferraio la polemica sui nuovi parcheggi  a pagamento sale di tono, qualcuno  punta il dito accusatorio contro i parcheggi privatizzati dalla GDF e Capitaneria di porto  ( nel silenzio  di una  minoranza che oggi polemizza  sull’assenza di “stalli bianchi” entro le mura) che si sono  riservati un congruo numero di posti auto  sia nel grande piazzale della Capitaneria di Porto sia  al Molo Gallo,   due zone  strategiche  per la città. Problema questo più volte evidenziato e denunciato dall’ex Sindaco G.Battista  Fratini.
Da una parte siamo consapevoli che i posti auto riservati  ai militari sono una necessità se questi venissero esclusivamente usati  per i mezzi di servizio, e,  laddove non ci fossero le possibilità di sostare   all’interno  dei piazzali di pertinenza militare, ma quello che salta all’occhio , dell’osservatore cittadino è che le auto che sostano  nei “gialli riservati” sono auto personali e in alcuni casi nemmeno di militari in servizio, un poco come succede con  la serale chiusura della  Calata Mazzini che vede autorizzare  il transito ad auto che proprio tutte  non sono in emergenza ma che transitano tranquillamente  favorite dalle insegne istituzionali. 
La precarietà dei posti auto a Portoferraio è  cosa vecchia e sempre si è parlato di regolamentazione delle soste e di parcheggi alternativi ma dal programmare al realizzare  c’è sempre stato qualche intoppo   chiamiamolo pure burocratico. Certo se davvero  si vuole risolvere  il problema sosta,  il sacrificio deve essere ripartito non solo sulle spalle dei cittadini,  ma sarebbe auspicabile che ne facessero parte tutti,  militari compresi. 
Personalmente ho lavorato per 39 anni in una azienda pubblica al servizio dei cittadini,  ma la società per cui operavo non  mi ha mai favorito fornendomi un parcheggio privato anche nel caso  che durante un urgenza fossi chiamato ad intervenire, e mai mi sono avvalso  delle insegne  della società che la mia auto di servizio riportava a caratteri cubitali sulle portiere per  avanzare  qualche diritto di sosta , passo o precedenza. Le auto di servizio  avevano il loro posto all’interno della centrale , vuoi per sicurezza,  vuoi per non occupare abusivamente posti auto .
Certo le comodità  piacciono a tutti, ma la buona  osservanza di quella scritta che recita  “ la legge è uguale per tutti”  sembra che venga interpretata con l’invisibile aggiunta    “ ma per qualcuno di più”.
					
					
					
				Ho letto in questo blog che forse la soluzione di Marina di Campo potrebbe essere di chiedere aiuto alla Merkel............anche secondo me ci vorrebbe una giunta di tedeschi, ma quelli di una volta!!!!!!!
					
					
					
				Copio e incollo:
“A Portoferraio arriva  “I No far Access”, un sistema tecnologico di supporto all’accessibilità dei disabili. Sono per ora 19 i punti dotati del sistema che permettono di verificare l’autorizzazione o meno dell’auto a sostare nel posto riservato ai disabili. A Portoferraio è stata fatta una verifica e sono circa 300 i disabili effettivi nel capoluogo elbano ad essere in possesso dell’apposito contrassegno. Una volta acquisito il sistema verranno chiamati per RICEVERE IL TELEPASS CHE DA' MODO DI POTER PARCHEGGIARE NEI PARCHEGGI DEI DISABILI." 
Da come si evince (spero di avere interpretato male l’articolo di cui sopra) pare che in futuro saranno autorizzati solo circa 300 disabili residenti nel comune di Portoferraio, per cui, un disabile turista e non che si reca a Portoferraio ma che non è residente in quel comune, non sarà più autorizzato a sostare nei posti riservati ai disabili, cosa che si scontra con la certificazione in possesso dei portatori di handycap, dove è scritto chiaramente che l’autorizzazione è valida su tutto il territorio italiano, ed ora con i nuovi tagliandi, anche in tutta la comunità europea, e visto che questo sistema tecnologico non è presente negli altri sette comuni, i disabili all’Elba potranno continuare a parcheggiare e giustamente, senza alcuna limitazione in tutti i parcheggi presenti sul territorio, ad eccezione pare, di Portoferraio. Credo che un chiarimento in merito, prima di ogni altra presa di posizione, sia doveroso.
Mario il bagnino, dalla parte dei disabili-
					
					
					
				Se è vero quanto detto dal Sindaco di Campo nell'Elba, riguardo al fatto che non si aspettava una "pugnalata", in quanto tutte le decisioni prese erano condivise,come mai sull'Albo Pretorio 894/2016 c'è una Delibera di Giunta (124 del 14/07/2016), in cui i due Assessori fuoriusciti hanno votato contro?
					
					
					
				Non riesco a capacitarmi di come si possano ancora tollerare comportamenti incivili  che non vengono mai sanzionati e anzi sono diventati ormai parte del folklore locale, purtroppo.
Mi riferisco in particolare ai fastidiosi motorini ( truccati) che scorrazzano a tutte le ore del giorno, a velocità sostenuta, nelle vie del centro storico ( ma anche nella più modaiola calata ), alle moto di grossa cilindrata che sfrecciano in queste stradine noncuranti di attraversare un luogo abitato con pedoni che possono incontrare sul loro percorso.
C'è un motociclista in particolare che al suo rientro, dopo le nove di sera, lancia la moto in via Victor Hugo con un rimbombo infernale che fa tremare le pareti di casa.
Il traffico intenso delle auto dei non residenti  inoltre affossa questo centro storico che di sicuro meriterebbe di più.
Non credo che tutto questo possa dirsi alleato del turismo, del relax e di un luogo che avrebbe potuto essere vissuto d'estate in modi migliori.
Grazie per l'attenzione.
					
					
					
				Vedi Coluccia oggi i giornali nazionali hanno enfatizzato il buon operato dei Sindaci elbani. Peccato che si parli dell'Elba solo per questo ma il gesto e' buono e quindi bene che se ne parli.
La cosa che mi fa vergognare e anche tu dovresti farlo sono le riprese fatte dai giornali nazionali sulla tua  considerazione di buonismo falso e becero.
Ti Riporto cosa dicono i giornali nazionali e medita "" La decisione dei sindaci elbani, racconta però il Corriere fiorentino, è stata contestata dagli esponenti del centrosinistra locale, con il consigliere di Rio d’Elba Pino Coluccia che parla di “abuso di potere”.
“Per l’assenza di autorizzazioni o mancato rispetto di norme igienico-sanitarie – spiega il consigliere – non è previsto il trasferimento, ma solo delle sanzioni”.
Che vergogna nazionale. Sanzioni. A chi? E le aVrebbero pagate? 
Coluccia l'hai fatta veramente fuori dal vaso 
Vergogna
					
					
					
				Sant'Andrea
il padrone del moletto colpisce ancora;Invadendo con attrezzature da spiaggia tutto lo spazio,impedendo il libero passaggio,e il normale attracco delle barche.Sveglia il moletto non deve avere padoni.
					
					
					
				Purtroppo l'atteggiamento fa parte della politica....
Ma lei non fa cenno alle alleanze cui ho accennato io che forse, anche se a posteriori, hanno dato l'impressione che ci fosse sempre stato un accordo tra le parti, che i cittadini ancora ricordano.
 Una bella presa di giro: chi esce dalla porta rientra dalla finestra, e quella finestra è stata allargata parecchio....se ben ricordo.
Va bene la difesa di partito ma non esageriamo.
					
					
					
				Una volta tanto condivido quello che scrive  Pino Coluccia (su Tenews due o tre giorni fa) anche se il politico deve avere, oltre al coraggio di criticare a rischio di essere impopolare, il dovere di indicare invece cosa andava fatto e come, magari qualcuno d’accordo con te esiste anche! Dire cosa non andava fatto è necessario, ma non sufficiente. I fulmini dei ‘bempensanti’ che ti sei  tirato addosso te li meriti tutti, uno per uno e te li devi tenere.
Comunque, bravi i nostri sindaci a cacciare dall’isola gli ‘zingari’ perché sporchi e sporcano, non si comportano bene come noi, chiedono l’elemosina e vengono anche sorpresi a rubare qualche volta.  Ci mancherebbe altro che anche loro cominciassero a bracconare, non fare gli scontrini, buttare via per strada lavatrici, frigoriferi, materassi a due piazze con rete a costruire stanze abusive ed affittarle in nero come facciamo noi. Sarebbe prima di tutto una competizione sleale perché noi ci siamo da più tempo di loro su quest’isola e abbiamo tutti i diritti di fare come ci pare. E poi quelli li non sono nemmeno tanto credenti come noi e i nostri sindaci,  che la domenica mattina andiamo in chiesa a messa a pentirci dei peccati della settimana, scambirci i segni di pace ed a rinnovare al Signore la promessa di umiltà, fratellanza, perdono, misericordia e quanto di più nobile l'anima umana possa desiderare. Da lunedì a venerdì invece dobbiamo recuperare e far vedere chi siamo, gente forte con le p@lle e paladini dell'ordine e della giustizia. Bravi i nostri sindaci inflessibili con il debole e il disadattato costretto spesso a delinquere per campare. Fanno bene a non scazzarsi a pensare come potrebbero essere aiutati, anche a  mettersi in riga, con opportunità concrete  offrendo loro la possibilità  condurre, una vita dignitosa. A pensarci bene poi, chi glielo fa fare, soprattutto ora che c’è il passo dei turisti, di mettersi contro l’opinione pubblica elbana che male vede questa gente sudicia che chiede l’elemosina per strada proprio davanti ai bar e ristoranti? Quindi imbarchiamoli per Piombino, passiamo la palla ad altri e ciaone. 
Mauro G.
					
					
					
				"Raramente mi è capitato di osservare tale e tanta mistificazione intorno ad una vicenda politica come quella che stiamo vivendo a Campo. Alcune interpretazioni sono talmente fantasiose da far apparire, in confronto,  il Barone di Münchhausen, un assoluto dilettante. La prima rappresentazione singolare viene proprio dal Sindaco che, dopo aver di fatto esautorato il vice Sindaco Galli, riservandogli un trattamento a dir poco discutibile, ha indotto alle dimissioni progressivamente ben quattro assessori, accompagnando tali uscite con dichiarazioni estremamente dure ed impietose salvo poi accorgersi improvvisamente che gli assessori erano finiti. Ed a quel punto, dimentico del fatto che la Giunta l’aveva scelta lui, far virare la vicenda sul personale, quasi addolorato per una “imboscata e per un atto molto basso” che avrebbe una genesi non politica ma personale (cui prodest?).  Attenzione perché i giudizi del Sindaco Lambardi sui quattro assessori fuoriusciti sono estremamente gravi anche dal punto di vista personale e forse richiederebbero un approfondimento, se non altro per tutelare la stessa onorabilità degli ex assessori.
Altra straordinaria mistificazione riguarda il colore della Giunta. E’ chiaro che, soprattutto dopo l’ignobile cacciata di Giancarlo Galli e l’entrata di De Rosas, il governo di Campo è diventato di chiara matrice PD. Nonostante la continua manipolazione della realtà, questo è talmente evidente senza alcun tema di smentita. Così tanto pour parler, in un passaggio giornalistico recente sulla vicenda, un giornalista di Elbareport, scrive “..anche se è chiaro che in pratica la partita è persa anche nell'unico dei comuni dell'Elba a guida P.D.”
Se poi   davvero la giunta Lambardi fosse di matrice civica,  non si comprenderebbe il motivo dell’accorato intervento del Fabiani, Segretario di Federazione del PD Val di Cornia-Elba, in difesa del Sindaco campese, per il quale rivendica l’orgoglio di averlo nelle fila del proprio partito.
Ecco, la dichiarazione di Fabiani rappresenta la summa  della distorsione della realtà ed è totalmente fuori contesto che quasi si ha la sensazione che i dirigenti del PD abbiano dei prestampati per le loro amministrazioni in crisi dove inserire, all’occorrenza, il nome del Sindaco in difficoltà. Anche in questa occasione, proprio al fine di “favorire il dialogo”, il piombinese Fabiani, senza probabilmente conoscere i fatti, si lancia in un anatema contro i dimissionari.
Poi, da politico navigato afferma che la “prematura interruzione della consiliatura  avrebbe effetti dirompenti sulla credibilità dell’istituzione”. No, caro Fabiani, se sei davvero democratico, sai benissimo che stai facendo una dichiarazione gravissima, assolutamente inaccettabile. Qualsiasi prematura interruzione di un sodalizio politico che non ha più i numeri per governare, è nella natura di qualsiasi democrazia, anzi ne è l’essenza. Ed è elemento di assoluta tutela della libertà dei cittadini e dei loro rappresentati politici. Mai l’istituzione Comune di Campo nell’Elba sarà minata nella sua credibilità, perché è per definizione istituzione democratica che sopravvive a qualsiasi controversia di chi la rappresenta.
L’epilogo della dichiarazione del Fabiani è geniale e si commenta da solo: Se (sic!)  vi sono stati problemi e incomprensioni, vi è tutto lo spazio e il tempo per chiarirli e per porre le basi per un nuovo inizio.
Ultima distorsione della realtà, che suona come un vago ricatto, riguarda il commissariamento. Il commissario prefettizio è previsto dall’ordinamento democratico. Secondo la legge, il commissario ha tutti i poteri del Sindaco, Consiglio Comunale e Giunta, sia ordinari che straordinari, senza alcuna limitazione particolare. Le funzioni del commissario prefettizio sono di amministrare l’ente finché non viene eletto un nuovo Consiglio e un nuovo Sindaco.  Con il commissariamento non si ha un collasso dell’ente, come qualcuno vuol vagamente far credere, ma permette di procedere nella normalità, per cui non ci sarà alcuno stop ad alcuna attività (edilizia, commercio, demanio) e gli uffici continueranno a funzionare regolarmente. Nessun comune è mai andato in default perché commissariato.
Per il bene di tutta la comunità campese, si chiuda presto questa vicenda e lo si faccia con onore. Una chiusura del genere, senza squallide scappatoie, non minerebbe affatto la credibilità di nessuno dei protagonisti, Sindaco Lambardi compreso, a cui l’onore delle armi, in questo caso, gli sarebbe assolutamente dovuto.
  
 Gianluigi Palombi, Coordinatore Forza Italia Elba 
					
					
					
				X DOTT.PALOMBI
Carissimo dott.oltre che a fare il "salta in politica" in effetti sa anche scrivere,ma anche io ritengo che il buon Vanno dovrebbe smettere di girellare in quà e là alla ricerca di nuovi consensi....dopo la figura che ha fatto sono rimasti i soliti noti del Mercoldi.Ma non ha ancora assimilato che a Campo è finita la festa???
Per quanto riguarda i consistenti lavori:
-Museo del granito,è costato più dell'orzo di Pianosa e mi dica quali e quanti eventi importanti ha ospitato..........
-Le ciclabili,praticamente rovinate due strade l'ultima poi è un pericolo pubblico.
-P.zza da Verrazzano,doveva servire per feste ed eventi musicali,quando ciò è accaduto?
La cosa che più mi dispiace che in una Comunità di circa 4.000 abitanti non si riesca ad esprimere una persona seria e capace per amministrarci nell'interesse di tutti e non dei soliti noti......dato che siamo ancora in Europa non sarebbe il caso di chiedere aiuto alla Merkel ???
Saluti a tutti.un campese allibito !!
					
					
					
				[COLOR=darkred][SIZE=4]“Il nostro Canto Libero”, grande  concerto dedicato a Lucio Battisti [/SIZE] [/COLOR] 
 
Gianni Dall’Aglio e Massimo Luca suoneranno i successi del grande artista con cui hanno collaborato  negli anni d’oro
 
 Saranno  due ore di grande musica in compagnia dei maggiori successi di Lucio Battisti, quelle in programma  sabato 23 Luglio in Piazza Cavour a Portoferraio. Organizzato dall’amministrazione comunale di Portoferraio, in collaborazione con la Pro Loco, l’evento sarà ad ingresso gratuito.  Un concerto che nasce da un'idea di Gianni Dall'Aglio e di Massimo Luca, storici musicisti di Lucio Battisti, per condividere con il pubblico le stesse emozioni che loro avevano vissuto suonando nell'album “Il mio canto libero”. Durante la serata ascolteremo brani come “E penso a te”, “La collina dei ciliegi”, “I giardini di marzo”, “Innocenti evasioni”,“Il tempo di morire” , “Vendo casa” e tutti gli altri che hanno dato vita al  periodo musicale più intenso e più emozionante della nostra storia. Il nostro canto Libero”, questo è il titolo dell'evento, vede  Gianni e Massimo con gli altri componenti della band, ritrovarsi  immersi nelle atmosfere Battistiane più care al pubblico impreziosendole con aneddoti che evocano le loro esperienze accanto a Lucio Battisti, con il quale hanno inciso più di 40 successi e suonato nel famoso duetto Lucio Battisti/ Mina del 1972. Oltre a loro la band si avvale della collaborazione di altri 3 validi musicisti: Daniele Perini (piano e tastiere), Pino Montalbano (chitarra elettrica) e Franco Malgioglio (basso elettrico e voce)
					
					
					
				[COLOR=darkblue][SIZE=4]DETTO E FATTO…. [/SIZE] [/COLOR] 
Puntuale come una cambiale in scadenza ,  Vincenzo Enzo Fornino,  dalle  poche chiacchiere e niente  distintivo  si è prontamente attivato  per far intervenire la ditta  per  riparare   il lampione  da cui fuoriscivano  pericolosamente dei fili elettrici,  nel ringraziare il solerte consigliere  ci viene da pensare che probabilmente  a molti altri “addetti ai lavori”  sarebbe stata  utile   una esperienza nelle pubbliche  assistenze  dove si è formato anche il nostro Vincenzo , volontariato dove prima si agisce e poi si parla.
Grazie ancora
					
					
					
				