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Caro Rossi, mi piace come lei scrive, davvero; spesso i suoi "a sciambere" colgono perfidamente il punto, e fanno riflettere. Altre volte no, viene fuori quella vena da intellettuale di sinistra troppo convinto di essere l'unico a pensarla giusta e quell'atteggiamento vagamente sprezzante con cui si rivolge a coloro che non la pensano come lei. Stavolta avrei una domanda, e mi piacerebbe tanto se volesse rispondere; dando per scontato che la presenza di un gruppetto di Rom non possa essere il problema maggiore, all'Elba, e fermo restando che piacerebbe a tutti la stessa solerzia da parte dei sindaci nel risolvere i mille problemi che ci affliggono, sarebbe così gentile da dirmi quale sarebbe stata la sua soluzione (in questo caso specifico) se le lei fosse stato un sindaco? Cosa avrebbe fatto di fronte alle lamentele, le proteste o le denunce dei suoi concittadini? Quale sarebbe stata la sua risposta, avrebbe detto lasciateli fare, son ben altri i problemi che abbiamo? Avrei anche un'altra domanda, le pare normale che in un camper vivesse un nucleo familiare composto da un marito, due mogli e venti (venti!) figli? Come dormivano, uno sopra l'altro? Lei, da sindaco, da politico, come avrebbe risolto la cosa? E da giornalista, quale soluzione si sentirebbe di proporre? Abuso del suo tempo, e le faccio un'altra domanda ancora: non trova che siano i Rom che delinquono, vivono volutamente di espedienti e altrettanto volutamente vivono ai margini della società ad auto discriminarsi? Io, da persona ritengo normale, mediamente istruita, che legge, si documenta ed è sempre pronta a fare autocritica, credo che i Rom che delinquono abbiano solo uno svantaggio rispetto ad altri nostrani delinquenti o malfattori, e cioè che siano troppo facilmente individuabili (e questo non può certo essere colpa nostra), per il resto non vedo perchè, al pari di altri malfattori, non debbano ricevere un bel foglio di via da parte delle autorità.