Ho letto della fonte Napoleone sarebbe bene che i signori vigili di Marciana ogni tanto passassero dalla fonte per capire cosa succede tutti i giorni ,litigate ,auto in curva gli autobus si devono fermare perché non ci passano basterebbe ogni tanto un controllo.
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[COLOR=darkred][SIZE=4]CONSIDERAZIONE SULL'ADEGUAMENTO DEL PORTO DI RIO MARINA E FACILI PROMESSE ... [/SIZE] [/COLOR]
Alcuni giorni or sono, la stampa ha pubblicato, con grande evidenza, una dichiarazione del commissario APPE, Luciano Guerrieri, in risposta ad una sollecitazione del circolo pd , in merito ai tempi di realizzazione dell'adeguamento tecnico funzionale (ATF) al porto commerciale di Rio Marina. Con tale dichiarazione, Guerrieri, rende noto che è in corso la predisposizione di una gara per l'assegnazione dell'incarico di progettazione esecutiva di tale ATF. La notizia non può che destare sensazione e pone forti interrogativi su quanto, fino ad oggi, dichiarato a più riprese dal Sindaco, dal circolo pd e dallo stesso Guerrieri. Ricordiamo, infatti, un intervista del 8 novembre 2015, del commissario Guerrieri, nella quale si dichiarava di aver inviato, al Consiglio Superiore dei lavori pubblici, l'adeguamento del porto di Rio Marina. Quasi un anno prima, era il 15.01.2015, il Sindaco di Rio Marina assicurava che il progetto (ATF) era all'esame del Consiglio superiore con una previsione di investimento di circa 6 milioni di euro, e concludeva:”i lavori inizieranno nel settembre 2015”. Così, anche il circolo pd, nei suoi numerosi comunicati, oltre a confermare tale scadenza, invitava APPE a procedere in tempi rapidi, salvo poi suggerire di dare corso all'inizio lavori dopo la conclusione della presente stagione turistica. Da questo susseguirsi di notizie, emerge chiaro un punto - ovvero - che si è dato per approvato un progetto che è ancora tutto da fare considerando che si debbono ancora scegliere i progettisti, con procedure non brevi, tanto nei tempi di esecuzione, che di approvazione. Si impone, adesso, un doveroso chiarimento da parte di chi, per motivi che ci sfuggono, ha ripetutamente reso dichiarazioni difformi dalla realtà. Perchè dichiarare la sussistenza del parere favorevole del consiglio superiore, ad un progetto ancora tutto da eseguire? Cosa, dunque, è stato sottoposto all'Organo competente? Vi è stato, da parte di quest'ultimo, un rimando? Quali ne sono i motivi? E' dunque arrivato il momento di dire come stanno realmente le cose, sui contenuti, sui tempi e sulle effettive disponibilità finanziarie. Non si tratta di una capriccio, ma del rispetto che si deve all'opinione pubblica, ai cittadini di Rio Marina e del versante orientale dell'Elba che ha, nel nostro porto, un riferimento importante. Questa strana situazione e le problematiche a cui si accompagna, pone un interrogativo ancora più importante: non sarebbe il caso di rilanciare il progetto originario di APPE, su Rio Marina, che fra le altre cose, prevedeva anche il by-pass dal centro abitato del quale c'è assoluta necessità, anche in considerazione del noto Sinkhole che interessa la provinciale 26. Poiché anche gli stessi fautori del cosiddetto ATF, dichiarano che esso è insufficiente, perchè non richiedere ad APPE, e senza alcun indugio, di confermare la validità ed attualità della propria proposta iniziale sul porto di Rio Marina. Non si può - sempre subire - con acquiescenza, le ragioni altrui.
Renzo Sanguinetti
Buongiorno, vorrei sapere se qualcuno ha notizie dei tanto sbandierati lavori di rifacimento tetti nei vari asili comunali, anche perchè luglio è iniziato ed il 15 settembre si avvicina e le famiglie giustamente si iniziano a preoccupare.............................
Camminando...camminando se non ci fosse andrebbe inventato...
[COLOR=darkred][SIZE=4]LETTERA APERTA al Sindaco del Comune di Campo nell'Elba, Dott. Lorenzo Lambardi, con richiesta di risposta scritta [/SIZE] [/COLOR]
Abbiamo letto con attenzione e con una certa dose di preoccupazione la nota che le ha inviato Yuri Tiberto riguardante il contenuto della determina n°82 del 22/6/2016 inerente il progetto esecutivo "Vivere il mare", che prevede la posa in opera di una imponente barriera artificiale a circa 150 mt di distanza dall'arenile di Marina di Campo - per un costo complessivo di 525.000 euro. Ci saremmo attesi, come di consueto, una sua pronta risposta e nel timore che tutto finisca nel dimenticatoio, favorito da questo periodo estivo, come consiglieri e prima di tutto come campesi, riteniamo di dover far nostre le preoccupazioni del Sig. Tiberto ed aggiungere anche quanto segue.
- Erosione della spiaggia. Si è chiesto il Sindaco se il posizionamento di tale barriera possa avere conseguenze sull’erosione della spiaggia di Marina di Campo? Temiamo che il collocamento di una nuova opera nel golfo, senza alcuna preventiva verifica scientifica, possa accentuare l’erosione già presente. Teniamo a sottolineare che, in base ad uno studio effettuato dall'Università di Firenze dal Prof. Pranzini per conto del Comune, se ricordiamo bene dell'anno 2008, si indica in circa 100 mila metri cubi di sabbia “sparita” l'entità del fenomeno erosivo del golfo, con conseguente arretramento della linea di riva a causa dei mutamenti determinati dalla presenza delle più recenti opere portuali (diga foranea). Ancora per il golfo di Campo, lo stesso studioso congiuntamente ad altri professionisti ha eseguito, sempre per il nostro Comune prima della nascita dell'Autorità Portuale, altri studi relativi al comportamento delle correnti finalizzati alla realizzazione di nuove opere portuali. Non sarebbe stato opportuno interpellare il predetto professionista, o altro similare, per verificare che tale istallazione non provochi ulteriori sconvolgimenti alla spiaggia, con potenziali gravi conseguenze ambientali ed economiche?
- Modifica dell'ambiente Ha valutato Sindaco, affidandosi ai consigli di un Biologo marino, se inserire nel nostro golfo, in modo artificiale, elementi totalmente estranei quali le Sue barriere potrebbe andare a modificare in maniera sostanziale la stabilità ecologica della zona, cosicché, invece di difendere l'esistente biodiversità, si andrebbe a comprometterla ?
- Pericolosità. Ancora concordiamo con Tiberto che posizionare, come fatto altrove, una scogliera artificiale su un fondale di 20 metri o a due miglia dalla costa, è una cosa. Posizionare a circa 150 metri dall’arenile - tanto per capirci abbondantemente entro il limite delle boe “rosse” - e a 3/4 metri di profondità una sorta di trappola per topi, in piena zona di balneazione, con la possibilità che qualche bagnante per curiosare ci si infili e ne nasca un incidente è sicuramente un evento da prendere in considerazione.
- Stabilità dell'opera nel tempo Questo è un evento non preso in considerazione da Tiberto ma sul quale di contro è opportuno fare una valutazione. Nel nostro golfo, ed in particolare nella zona interessata all'intervento, si abbattono ripetutamente violenti fortunali che hanno causato più volte nel tempo distruzioni ai manufatti in prossimità dell'arenile strada recinzioni e non ultimo anche a strutture marine - pennello in zona “Lucciola” - oltretutto non posizionate in ostacolo al moto ondoso. Siamo certi che le vostre barriere posizionate in acque basse, così come scritto nella relazione tecnica reggeranno all'urto?
- Studio in loco Sicuramente chi scrive non è in grado di esprimere le valutazioni del Sig. Tiberto sui contenuti del progetto ma rimaniamo colpiti dalle singole considerazioni che lo stesso riporta nella sua lettera e le analogie che il nostro elaborato ha con quello di Avola. Se vero dimostra come lo “studio” non sia stato altro che una riproposizione di valutazione fatte per un territorio ed un’ambiente completamente diverso dal nostro.
- Informazione Infine dobbiamo prendere atto ancora una volta che, diversamente quanto promesso in campagna elettorale, nessuna condivisione od incontro con la cittadinanza è stato fatto per illustrare e condividere il progetto e le sue finalità.
La presente lettera aperta ha valenza di interpellanza con richiesta di risposta scritta .
Si ringrazia
Gruppo Consiliare Nuovo Progetto per Campo
Vanno Segnini
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Servizio gratuito comunale BUS/NAVETTA [/SIZE] [/COLOR]
Con piacere annunciamo, specifica il Sindaco Luca Simoni, che il servizio gratuito comunale BUS/NAVETTA, è iniziato alla data del 2 luglio dopo avere superato qualche problema di carattere tecnico.
Un servizio quotidiano di supporto ai nostri cittadini ed ospiti anche in concomitanza di quegli eventi dove il parcheggiare nelle aree esterne al centro urbano è una necessità oggettiva.
Un bus colore arancione, ormai noto a tutti, con una capienza di 42 persone, 13 a sedere e le rimanenti in piedi, acquistato dall’Amministrazione comunale alcuni anni fa , il cui fine principale è quello di consentire l’accesso al centro storico senza alcun mezzo motorizzato e senza alcuna spesa per l’utente.
Una scelta ed un servizio pensato ed organizzato da ormai diversi anni dall’Amministrazione comunale, dimostrazione questa di particolare attenzione verso i cittadini e verso i propri ospiti
“Un sevizio navetta, specifica il Sindaco, che ha come obiettivo quello di incentivare l’uso del mezzo pubblico, ridurre l’accesso dei messi verso il centro urbano nell’alta stagione ottimizzando il sistema della mobilità pubblica .
Ritengo inoltre che il servizio gratuito bus/navetta, date le particolari caratteristiche del centro storico, ha come finalità quella di garantire non solo il diritto alla mobilità ma anche la tutela della salute e dell’ambiente “
Il bus inizia il suo percorso alle ore 18,30 da Largo Andreani – località Lido – Largo Andreani– Strada Provinciale ( P.za de Santis)- Strada Provinciale ( Via Dante Alighieri)- Strada Provinciale ( Loc. S.Giuseppe)-Parcheggio camper - Parcheggio Loc. Travaglio – località Barbarossa – località Reale e ritorno.
Il servizio continua ininterrottamente sino alle ore 01,00
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CI RISIAMO…ACQUA MARRONE DAI RUBINETTI SENZA NESSUN PREAVVISO [/SIZE] [/COLOR]
Sgradevole sorpresa nella giornata di ieri pomeriggio fino a stamani alle 7.30
A Portoferraio oltre alle segnalazioni giunte da più parti della città , la sorpresa e l’incazzatura è giunta anche da Via E. De Nicola ( Zona Albereto) improvvisa gratuita e senza nessun preavviso.... i nostri depositi come penso quelli degli utenti di Asa coinvolti nel disagio, sono rimasti pieni di un liquido indefinito, scuro e maleodorante , terra mista a fanghiglia che ha interessato lavatrici, lavastoviglie, scaldabagni e pompe dell’autoclave…adesso chi pagherà gli eventuali danni?
Per ovviare a questa assurda situazione siamo stati costretti , in barba alla voce acqua potabile della bolletta idrica, a rinnovare le scorte di “Minerale per uso alimentare” a gettare un migliaio di lt. del prezioso e costoso liquido per poter ripulire le cisterne, vi sembra giusto oppure dobbiamo rivolgersi ai carabinieri pretendendo uno sconto adeguato al danno sulla prossima bolletta idrica?
Attendiamo almeno una risposta con annesse scuse senza che ci venga ripetuto il solito ritornello “Stiamo lavorando per voi”
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LE SUORE DEL BENIN LASCIANO L’ASILO TONIETTI DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
Sono molti i genitori, i nonni ed i familiari in genere dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia Tonietti di Portoferraio ad essere rimasti profondamente dispiaciuti nell’apprendere la notizia che le suore che si occupano dell’Asilo lasceranno il loro incarico per far rientro in Africa, nel Benin loro paese di origine.
Il rammarico espresso dai parenti degli alunni, molti dei quali hanno loro stessi molti anni fa frequentato l’Asilo Tonietti, non riguarda solo l’imminente mancanza di una scuola dove l’insegnamento ha una gradita e discreta impronta religiosa, ma anche la perdita per la comunità elbana di un importante presidio cattolico nel quale la misericordia, la tolleranza, l’accoglienza, la pace, la solidarietà costituiscono le linee guida oltremodo preziose nel particolare momento storico che l’intera umanità sta attraversando.
L’augurio di tutti è che le Autorità religiose e civili riescano a trovare una adeguata soluzione a questo sentito problema.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Il Comandante Gino Gelichi alla guida del Club per il prossimo anno sociale. Antonella Giuzio lascia l’incarico dopo un anno di intensa attività [/SIZE] [/COLOR]
Come da regolamento ogni anno il consiglio direttivo del Lions Club Isola d’Elba si rinnova in occasione della Charter Night: l’evento organizzato a fine giugno per la ricorrenza della fondazione del sodalizio avvenuta nel 1968.
Quest’anno l’incontro si è svolto, alla presenza di soci, ospiti e rappresentanze delle Autorità, la sera di domenica 3 luglio a Portoferraio nei locali dell’Hotel Airone i cui tavoli, per l’occasione, erano adornati da raffinati vasi in ceramica opera dell’artista Laura Valleri.
Durante lo svolgimento dell‘incontro il presidente uscente Antonella Giuzio nel salutare, non riuscendo a nascondere una certa comprensibile emozione, i numerosi intervenuti e ringraziare i consiglieri e quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’annata, dopo un sentito riferimento alle vittime del recente attentato in Bangladesh, ha preferito sorvolare sui numerosi services che hanno avuto luogo nel corso del suo mandato annuale, ma che in questo breve reportage non possiamo evitare di menzionarne sinteticamente almeno con riferimento a quelli aperti al pubblico:, convegno sul tema Oltre il Muro nel Nome di Cristo con le Misericordie di Portoferraio e Betlemme, presentazione libro Palamita Jane con i bambini delle elementari, conferenza sulla Nuova Port Authority di Sistema, congresso sui cambiamenti climatici, iniziativa denominata Orto in Classe alla Scuola di Casa del Duca, organizzazione della distribuzione delle Azalee della Ricerca a favore dell’AIRC a Portoferraio, assegnazione della Targa Lions al pittore Luciano Regoli, 3° Torneo di Golf per raccolta fondi da devolvere in opere umanitarie; oltre questi numerose sono state le conferenze, incontri ed attività varie organizzati per soci ed ospiti alle quali hanno partecipato personalità della politica, della finanza, della sanità, dell’informatica, dell’urbanistica. Va sottolineato inoltre il notevole incremento soci registrato nell’anno con l’ammissione di cinque nuovi lions; insomma un’annata eccezionale da non dimenticare.
Il consiglio che affiancherà il nuovo presidente Comandante Gino Gelichi, pilota del porto di Portoferraio, nella conduzione del Club fino a giugno 2017 risulta così composto:
presidente Giono Gelichi, past president Antonella Giuzio, 1° v. presidente Marino Sartori, 2° v. presidente Gabriella Solari, segretario Gabriella Solari, tesoriere Luciano Ricci, cerimoniere Marino Sartori, censore Elvio Bolano, addetto stampa Vittorio G. Falanca, inform. technology Michele Cocco, consiglieri Giorgio Barsotti, Carlo Burchielli, Alessandro Cavallo, Luciano Gelli, Umberto Innocenti, Corrado La Rosa, Alessandro Massarelli, Lucio Rizzo.
Nel suo primo intervento in qualità di presidente Gelichi, dopo aver espresso il suo personale apprezzamento per l’opera svolta dal Club sotto la guida della Giuzio nell’anno sociale appena conclusosi, ha ringraziato per la fiducia accordatagli dichiarandosi fiducioso dell’appoggio dei consiglieri e di tutti i lions per attuare le attività ed i services già allo studio nel programma annuale.
Visto l’alto tenore sociale che la Charter Night, giunta alla sua 48^ edizione, riveste è stato dato luogo alla semplice ma suggestiva cerimonia di ammissione del nuovo lion Francesco Andreani ed alla consegna dei Chevron di appartenenza a Rosanna Mele per 10 anni ed a Luciano Gelli per 35 anni.
La serata è stata preceduta da un’esibizione delle allieve della scuola di ballo Elba Danza accompagnate dalla musica eseguita dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio a indirizzo musicale guidate dall’insegnante Chiara Gagliozzi.
A Pomonte e Chiessi è SEMPRE così, tutto l'anno, i programmi criptati su sky, che si dovrebbero vedere invece sul digitale terrestre, sono criptati anche lì. Lo sbloccano a volte in estate quando i turisti giustamente protestano, ma se protestiamo noi residenti ci ridono anche in faccia.
[COLOR=darkred][SIZE=4]ERRORI DI UNA SCONCERTANTE BANALITÀ' NELLE OPERE ACQUEDOTTISTICHE DELL'ISOLA D'ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Riscontro messaggio del Sig. Pier n.79728 del 03.07.2016, 12:59 Provenienza: pf
Lei sig. Pier prova giusta meraviglia perché non riesce a trovare nessun commento, nessuna cura riguardo i miei numerosi interventi sul problema acqua potabile o, più genericamente, sul disinteresse totale che si riscontra all’Elba per i grandi problemi portando degli esempi di confronto con altri paesi anche esteri.
Io, oltre a condividere questo suo pensiero, trovo eclatante la banalità di ciò che accade in Isola. E cerco di spiegarmi in breve.
Quando ho cominciato a rendermi conto che nessuno o pochissimi facevano caso al mio serbatoio sotterraneo ho scritto sui blog locali invitando le autorità elbane ad andare a visitare le opere appena fatte a Como dove hanno ricavato sotto la montagna non solo il serbatoio dell’acqua potabile ma anche l’intero impianto di depurazione della fognatura. Scrivevo: vedrete che capolavoro. Niente ingombro, niente puzza in città, l’acqua potabile resta all’ombra ed al fresco. Andate a vedere. Cosa è successo invece? Constatato che all’Elba occorre un grande serbatoio d’acqua hanno progettato e cominciato a costruire 21 laghetti all’aperto e, a parte l’errore madornale dei laghetti in sé e per sé, è continuata la banalità sconcertante . Io oltre che definirli pozzanghere, ho pubblicato un disegno che illustrava il diaframma di impermeabilizzazione che tutte le dighe al mondo hanno in quanto non può bastare costruire il corpo diga ma occorre premunirsi contro le fughe d’acqua delle spalle e del fondo diga,. Ripeto tutte le dighe hanno questi diaframmi fatta eccezione soltanto per quelle Elbane: mi pare una cosa di una banalità incredibile. Banalità che si ripete in molte altri interventi elbani. Per farla breve passo al momento attuale. Si è deciso di costruire un grande desalinatore a Mola. Ancora una volta tralascio l’errore di base della soluzione visto e considerato che è totalmente errato ricorrere ad una soluzione del genere in un posto dove c’è tanta acqua piovana ma voglio parlare ancora delle banalità che mi colpiscono. L’alimentazione idrica di questo desalinatore non viene fatta normalmente pescando l’acqua del mare ma invece emungendola da pozzi costruiti in territorio di Mola. Anche in questo caso nessuno si è preoccupato di cosa significa tutto ciò. Sarebbe bastato, ad esempio, leggere su internet cosa è accaduto quando hanno costruito la grande zona industriale di Porto Marghera vicino a Venezia utilizzando per gli scopi industriali l’acqua della falda: un disastro sotto tutti punti di vista. La subsidenza del terreno cioè un dannosissimo abbassamento del suolo accompagnato dall'intrusione del nucleo salino con danni enormi per una vasta area di terreno. I pozzi li hanno fatti chiudere tutti ma ormai il male era fatto ed irrimediabile. Ebbene all’Elba sanno benissimo che i pozzi dell’acquedotto soltanto durante i periodi di siccità si riempiono di sale cioè dell’acqua di mare ma non si propongono il problema di cosa accadrà con un prelievo continuo di 80 l/sec di acqua per il desalinizzatore. La falda idrica si abbasserà di qualche decina di metri per moltissimi giorni durante l’anno ma nessuno si preoccupa minimamente cosa produrrà la presenza quasi continua di acqua salata nel sottosuolo di Mola. Ecco io trovo sconcertante la trascuratezza usata in molti problemi che vengono completamente ignorati mentre rappresentano dei mali evidenti ed accaduti e documentati in molte parti d’italia. In altre parole non si tratta affatto di novità ma di problemi vecchissimi e noti a tutti. Lo ripeto è questo aspetto che personalmente mi sconcerta,
Oggi verso le 13, tornando dalla spiaggia di cavoli, in mezzo all'incrocio con la strada costiera, era parcheggiata una macchina dei vigili urbani, all'ombra.. i vigili erano a controllare e credo a multare le auto parcheggiate come sempre lungo la strada.. a parte un commento sulla necessita' di multare chi non ha altra possibilita' di parcheggio..... chissa' se si sono multati per come avevano parcheggiato l'auto di servizio, bloccando meta'incrocio e creando un potenziale pericolo
Con i suoi bellissimi reportage, il grande Carlo Gasparri ha insegnato a tutto noi che i "giganti verdi" hanno un'anima. Quest'anima è costituita soprattutto dall'insieme dei ricordi che evocano gli alberi, compagni discreti di molte generazioni di uomini che ci accompagnano silenziosamente nella nostra esistenza, sopravvivendo spavaldamente anche alle nostre vite.
Accanto ai bellissimi alberi descritti da Gasparri all'Elba, ci sono nell'isola molti fusti che, pur non essendo magnifici, sono comunque rappresentativi per piccole comunità.
Uno di questi è un pino sito in prossimità dell'asilo di San Piero, alla fine di una bellissima scalinata di granito che dalla piazza principale sale fino al Pietrone che, con la sua chioma, ha riparato dal sole molti bimbi. Conosco bene questo pino perché è vicinissimo alla mia casa e proprio sotto le sue fronde, con altri bimbi, mi riparavo spesso dal sole degli interminabili pomeriggi estivi. Per me come per molti altri, non è solo un albero, ma soprattutto l'evocazione di una parte della mia piccola storia e di quella di tanti sampieresi.
Dopo decenni di cortese e discreta presenza, qualcuno ha deciso che quell'albero doveva morire.
Con un atto deliberato hanno tagliato quel bel fusto e con lui l'essenza di tutto ciò che rappresentava.
Non voglio entrare nel merito di cose che non conosco, anche se francamente non riesco a comprendere quali danni potesse causare, visto che l'albero non era nemmeno sulla strada.
Indubbiamente questa azione mi ha dato moltissimo fastidio, forse anche troppo. Per questo, come cittadino di quel paese, spero di avere una spiegazione su tale atto direttamente dal Sindaco Lambardi.
Che credo e spero abbia, non buoni, ma buonissimi motivi per giustificare tale scempio.
Gianluigi
L'articolato intervento sui migranti del sig. Guido Retali prende spunto dall' “opinione di Nunzio Marotti”. Specifico che non di “opinione” si tratta e neppure di "proposta" ma di “informazione”. Informare, cioè raccontare ciò che succede nella società, individuare tendenze, prefigurare scenari. Nel merito, sulla base delle iniziative di Regione e Associazione dei comuni toscani, mi sono limitato a sottolineare due realtà che potrebbero interessare anche il territorio isolano (incentivi-disincentivi e uso di immobili pubblici inutilizzati) e che richiedono attenzione e analisi da parte degli enti locali elbani. Se non se ne parla, situazioni problematiche e criticità non è detto che si dissolvano.
Grazie per l'ospitalità.
Nunzio Marotti
Dal 2010, 3,6 miliardi di persone, la metà della popolazione mondiale, ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari: una contrazione del 41%, nonostante l’incremento demografico abbia registrato 400 milioni di nuovi nati nello stesso periodo. I 62 super-ricchi hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, e quello che viene fuori è un dato preoccupante.
L’analisi riguarda anche l'Italia, in cui la disparità di reddito è molto acuta. I dati sulla distribuzione nazionale di ricchezza del 2015 evidenziano come l’1% più ricco degli italiani sia in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta. Infatti, negli ultimi cinque anni di crisi, la ricerca ha dimostrato che l'aumento della ricchezza è andato a beneficio di pochi impoverendo il resto della popolazione. In un contesto mondiale e nazionale del genere, in futuro molti altri cittadini del mondo (in futuro nessuno escluso) arriveranno nei paesi più ricchi, e questi pochi (i ricchi) continueranno a fare affari, come il magnate Cinese dei frigoriferi che senza battere ciglio ha acquistato azioni per milioni di euro una squadra di calcio italiana, forse anche per fare contento il presidente del partito comunista cinese, vero fan del gioco del calcio. Vogliamo fare un referendum e chiedere ai cittadini del mondo se trovano giusto che pochi detengano la ricchezza globale del mondo mentre milioni di disperati compresi i bambini non hanno niente da mangiare e che a causa di questo muoiono, o stivati su barconi incuranti del pericolo che corrono, si imbarcano rischiando spesso di non arrivare a destinazione?
Leggo l'opinione di Nunzio Marotti, che non è isolata e che va rispettata, come tutte le opinioni. Si ipotizzano altri immigrati irregolari all' Elba e si ventila la possibilità dell' utilizzo della ex caserma Tesei , in parte inutilizzata. Rispetto le opinioni ma sono sicuro che questa è l'opinione di una piccola minoranza.
Vorrei esprimere con chiarezza una semplice opinione, sicuro che è quella più diffusa. E dico: ma perchè non si fa un referendum in materia? Sul problema migranti- chissà perchè- bisogna dire solo cose “politicamente corrette”. Non voglio dilungarmi sui molteplici aspetti della problematica, ma vorrei dire che, mentre non si può non essere a favore dell' accettazione dei migranti che hanno diritto all' asilo politico, così come di chi attende un figlio, di chi ha gravi patologie e casi simili, il discorso non può che essere diverso per i cd migranti economici, cioè per chi viene in Italia a cercare lavoro( è cosa nota che non ce n' è ).
Massima comprensione per questa gente, sfortunata per tanti aspetti. Ma, riflettiamo. Ogni giorno arrivano in Italia una media di 1000 migranti. 1000 migranti a 35 Euro il giorno significa 1 milione di Euro al mese. E quindi, 6 milioni di Euro fino a dicembre, poi nel 2017, € 12 milioni. Questo SOLO per 1000 migranti al giorno. Se ne vanno almeno 3 o 400 milioni, più quello che già spendevamo( almeno un miliardo all'anno). Sono strabiliato! E tanti italiani, di certo, sono strabiliati. E si domandano: ma chi autorizza il governo eletto dagli italiani a non dare soldi agli italiani( a cui equiparo gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni) che dormono all' aperto, al freddo, sulle panchine, tra i cartoni, a chi soffre di gravi patologie ed è solo, a chi non ha lavoro, a chi va avanti con una miseria di pensione?
Questa non è xenofobia o razzismo, questo è solo realismo, come dire che l' Italia è obbligata a risolvere i problemi del Cile , dell' Equador, del Madagascar. Non si tratta di opporsi e basta. Il problema è : quello che spendiamo per i migranti, non sarebbe meglio spenderlo per i tanti italiani che soffrono e che stanno male e che non ce la fanno ad andare avanti?
L' Italia è un paese nel complesso ricco, ma con una distribuzione diseguale della ricchezza. Quanta gente in Toscana dorme all' aperto? In una famiglia dove entra uno stipendio non alto, quando si devono fare delle spese( manutenzione del tetto, sistemazione infissi,pavimentazione, lavori intorno a casa, un ipotetico viaggio di piacere, l' acquisto di mobilio, etc ), si stabiliscono le priorità. E perchè l' Italia non deve fare egualmente?
Una considerazione finale . L' attuale governo ha fatto alcune buone cose, così come ha fatto cose pessime. Una ottima cosa- a mio avviso- è l'eliminazione del bicameralismo perfetto, una cosa certamente ottima. Ma la politica sui migranti è assolutamente incomprensibile. Come è possibile che si vada avanti con questo sistema di accettazione totale di tutti i migranti, quando non ne abbiamo le possibilità? Facciamo un referendum, il popolo si esprimerà e tutto sarà più chiaro.
Caro Elbano Lorenzo,
probabilmente quello che dici corrisponde a verità, e non vivendo a Portoferraio, non posso giudicare se non per sentito dire, ma le cose all'Elba si sanno.
Ma c'è un ma: quando governa, male, anzi malissimo, la sinistra, come è avvenuto dal 2009 al 2014,con assessori ai Lavori Pubblici che abbandonano il mandato perchè chi dirige l'Ufficio non se li caca nemmeno di striscio, così che posizionare un vaso da fiori diventa impresa degna di scalare l'Everest, tutto tace.
Quando governa quello che dovrebbe essere il centrodestra, per incanto o per disgrazia,scegli Tu,si scatena ogni genere di problematica e tutto viene ingigantito a dismisura.I Portoferraiesi si sono levati di torno il Peria e i suoi seguaci perchè, non funzionava più niente,tanto che il Capoluogo è stato rinominato Mortoferraio e sinceramente credo che lo status quo derivi da quella disastrosa gestione.
Il fatto è che quando nel Palazzo governa la Destra si diventa pignoli .
Saluti
Caro Francesco, sfondiamo una porta aperta, cosa vuoi fare, è vero che non si può portare acqua in tutte le piccole spiagge che abbiamo, ma almeno là dove si può facciamolo.
Sono stato a Fuerteventura, ho visto delle rotonde da far invidia, e pure non hanno assolutamente acqua , pensavo che la Spagna pagasse certe risorse, come pure le belle strade che ho visto, ma mi hanno detto che è tutto fatto in base alle risorse locali, forse invece di mangiare tutto, lasciano qualche cosa per fare dei bei lavori, l'acqua la desalinizzano e ... vai,
Da noi ogni spesso leggo il Sig.Meneghin, che non mi pare proprio uno stupido, propone di fare una galleria e ci fa anche i calcoli di costo e quanto si potrebbe recuperare dal materiale di scavo.
Mai visto o letto niente di persone del mestiere su questa possibilità, no vogliono fare i laghetti a cielo aperto per usarli come serbatoi.
Tu che ne dici? ci sarà bene un motivo per cui neanche ne parlano? o che contraddicano questa idea.? che ci esca fuori poco brumeggio? giusto per restare in tema.
Negli USA ho visto spezzoni di strada dati a soc. che ne ha cura, in compenso mettono cartelli pubblicitari, ma possibile non siamo buoni neanche a copiare?
Va bene dai me ne vado a mangiare, almeno per ora quello ci tocca, poi vedremo.
Buona giornata.
Mi chiedo come è possibile che ieri sera non ho potuto vedere la partita sulla RAI 1 perchè il segnale digitale è sparito ed è apparsa la scritta " segnale criptato " ma se pago il canone cosa mi cripta la RAI ....solo perchè siamo il paese delle banane dove il segnale RAI arriva a singhiozzo e sparisce , esattamente come l'acqua dell'acquedotto , le uniche cose puntuali sono le tasse , l'imu , la tari e le bollette varie....paese incredibile l'italia e l'Elba in particolare