Un mese dalla scomparsa del maestro Pino Gamba,musicista elbano,sassofonista e clarinettista,per settanta anni animatore e protagonista delle serate da ballo elbane.
Alcuni musicisti elbani, che hanno avuto l'onore di aver suonato con il maestro,lo vogliono ricordare e onorare con una serata a lui dedicata
mercoledi 23 novembre alle ore 20,
si ritroveranno alla Cantina Elbana alla Bonalaccia,
per ricordare con cibo e musica (doverosamente liscio) , aneddoti e momenti felici passati in compagnia del maestro Pino Gamba.
Beppe e Gianni,con Claudio Miliani,Fabio Cecchi,Alessandro Martorella,Pierangelo Venturini,Stix.Massimo Gaba e tanti altri musicisti vi aspettano per passare un antica serata all'elbana.
113395 messaggi.
X Paolo Crifini
X Giovanni Muti
X Semeraro
Grazie per quel che scrivete, speriamo si muova qualcosa, ma la vedo dura e se si muove sempre in peggio.
povera Elba e poveri Elbani.
Buon giorno Fabrizio questa la cronaca della partita di sabato 12 novembre Big Match tra 1^ e 3^ in classifica prima dell'incontro:
Vigor Fucecchio: Pandolfi, Borghini, Bonaccorsi, Di Pace, Frediani, De Santis, Dami, Bordin D., Bordin G. n.e., Sfienti n.e, Bardini n.e. Freschi n.e. All. Sgrilli.
Elba ´97: Criscuolo, Miceli, D´Alessio, Vinci, Candrian, Demi, Piccirillo, Iavita, Balducci, Anselmi, Scarfato Antonello n.e. All. Linaldeddu.
Successione reti: De Santis (V), Demi (E), Candrian (E).
Beffa atroce per la Vigor Fucecchio che perde immeritatamente contro la corazzata Elba ´97, brava a ribaltare nel recupero il vantantaggio fucecchiese maturato nella ripresa. Sconfitta che lascia tanto amaro in bocca perché arrivata nonostante una prestazione perfetta dei giovani vigoriani che non hanno assolutamente fatto rimpiangere gli assenti Menichini, Grancioli, Bardini e Sfienti. Una Vigor arrivata forse con poco fiato a fine partita e che ha pagato la grande generosità e gli sforzi profusi durante il match giocato con i cambi ridotti purtroppo al minimo. L´inizio di gara è scoppiettante: nel giro di pochi secondi subito occasione per Frediani e soci e gran risposta a fil di palo di Candrian in contropiede. L´Elba è in formazione tipo ma, nonostante le pesantissime assenze fucecchiesi, la differenza in campo non si vede, anzi è Bonaccorsi a cogliere una traversa incredibile a portiere battuto che nega il vantaggio ai locali. Candrian risponde con una conclusione di poco a lato, subito imitato da un combattivo Frediani. Poco dopo uno strepitoso Di Pace in scivolata salva la sua porta da una incursione quasi vincente degli ospiti, mentre Candrian pecca ancora di precisione spendendo fuori una buona conclusione. La Vigor però è bella presente e trova anche la via della rete, giustamente però annullata dagli arbitri causa palla uscita sul fondo, mentre poco dopo Frediani fa letteralmente la barba al palo con una conclusione che meritava miglior fortuna. La gara comunque è sostanzialmente equilibrata e dopo un paio di parate di Criscuolo su Frediani e Di Pace è Miceli ad avere la grande chanche di segnare ma il suo spreco fa il buon gioco del team di Sgrilli. Nel finale di tempo solo la Vigor in campo: De Santis calcia a lato di poco, il giovanissimo classe ´97 Borghini (per lui quasi 45 minuti in campo alla grande) coglie un incrocio dei pali clamoroso con una conclusione al volo da fuori area e nel recupero, quando in campo c´era anche il classe ´99 Diego Bordi, è Criscuolo che deve compiere una prodezza clamorosa sulla conclusione di Frediani che non trova la rete solo per l´estrema bravura del portiere ospite. La ripresa si apre una una bella azione del migliore in campo per gli ospiti, cioè il classe ´98 Vinci che coglie l´esterno della rete. L´Elba alza il baricentro per provare a conquistare campo e inerzia del gioco, ma lo fa con poco costrutto tanto che da ambo le parti si registrano solo occasioni potenziali. Poi, dopo una bella parata di Pandolfi su D´Alessio ecco che in contropiede la Vigor trova il vantaggio, con un superlativo Bonaccorsi che offre a De Santis la più facile delle palle goal per il vantaggio fucecchiese. Il goal subito scuote l´Elba che va subito alla conclusione pericolosa con un nervoso Miceli, ma poi torna a pungere la Vigor e solo un miracoloso Criscuolo riesce a salvare la sua porta negando la gioia del goal a Borghini. Pandolfi dall´altra parte del campo vigila con attenzione su tutte le conclusioni da fuori degli ospiti anche se viene graziato sulla gran botta di Miceli che sibila a fil di palo. Dopo altri due strepitosi interventi di Criscuolo che salvano il risultato prima su Di Pace e poi su un contropiede dei fucecchiese eccoci che si arriva al finale di tempo, quando la coppia arbitrale grazia Miceli che, già ammonito, scaglia una pallonata di rabbia contro la sua panchina; la sostituzione che ne consegue avviene anche in maniera non regolamentare ma anche questa volta gli arbitri non intervengono e proprio sull´ultima azione del tempo effettivo di gioco l´Elba, con il portiere di movimento, trova il goal del pareggio grazie a Demi ben posizionato sul secondo palo. Nei tre minuti di recupero Bonaccorsi e compagni provano ancora a vincerla ma è Criscuolo che si erge di nuovo protagonista miracoleggiando su Frediani; subito dopo Candrian in contropiede trova il corridoio vincente nella retroguardia scoperta della Vigor e trafigge l´incolpevole Pandolfi andando però ad esultare platealmente davanti il settore dei tifosi locali: ne viene fuori un parapiglia che porta a diversi ammoniti da ambo le parti, anche se a farne le spese sono i due allenatori espulsi entrambi. Riportata la calma si gioca per altri pochissimi secondi ma nulla cambia. L´Elba vince una partita incredibile e la Vigor si lecca le ferite, anche se dal punto di vista sportivo nulla si può eccepire a ei ragazzi che hanno per lunghissimi tratti della partita tenuto testa e messo sotto la corazzata ospite. Dispiace per il parapiglia finale che sicuramente avrà conseguenze negative per la squadra e la società, perché certi episodi vanno censurati ed evitati a prescindere, ma è anche vero che i grandi giocatori non sono solo quelli che segnano il goal vittoria dopo una partita opaca, ma anche quelli che sanno vincere nel rispetto di avversari e tifosi locali. Per la Vigor adesso testa al prossimo bigmatch in casa del Futsal Euroflorence, squadra seconda in classifica al pari del team fucecchiese: rientrerà sicuramente Grancioli che ha scontato le tre severissime giornate di squalifica e si farà di tutto per provare a recuperare i tanti infortunati.
Fonte: Ufficio stampa Vigor Fucecchio
Ospedale, ladri in reparto: via i macchinari, saltano le visite
Portati via macchinari e computer a gastroenterologia. Il valore della merce si aggira intorno ai 620mila euro
All'ospedale di Livorno raid dei ladri nella notte
Livorno 14 novembre - Furto questa notte nel reparto di gastroenterologia dell'ospedale di Livorno. Indisturbati, i malviventi sono entrati dalla finestra del bagno al piano terra e hanno portato via computer e i macchinari per le colonscopie. Così questa mattina i pazienti arrivati in reparto per effettuare gli esami dopo attese di settimane hanno dovuto rinunciare e sono stati rimandati a casa perché le apparecchiature erano sparite.
Il vile furto non solo ha arrecato un serio danno all'ospedale, ma anche ai pazienti. Il valore della merce si aggira intorno ai 620mila euro. Non è la prima volta che il presidio di viale Alfieri viene impunemente saccheggiato dai ladri. La vigilanza notturna scarseggia e i sistemi di allarme a quanto pare mancano. Sul posto è arrivata la polizia. E nelle prossime ore gli ulteriori approfondimenti.
X PAOLO CRIFINI
NON TI CONOSCO,MA CONDIVIDO IN TOTO QUANTO DA TE SCRITTO !!
ALTRO NON AGGIUNGO,IN QUANTO MI RIPETEREI,SALUTI!!
[COLOR=darkblue][SIZE=5]INGABBIATO ANCHE IL VOLTERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
di G.Muti
Il castello del Volterraio, comperato nel 2001 e pagato un miliardo e 200 milioni di lire è recentemente restaurato con altrettanto denaro pubblico: un grosso impegno per restituirlo alla fruibilità dei cittadini. Ebbene, nonostante cio’, e paradossalmente, non è sfuggito alla ferrea legge della Gabbia. Che è la seguente:
I beni culturali restaurati con denaro pubblico devono essere ingabbiati ed esclusi al pubblico
Di conseguenza, i cittadini che prima del restauro li frequentavano normalmente, lo potranno fare solo in orari d’apertura stabiliti, a piacimento, dall’ente gestore e pagando un biglietto. Perché parliamo di legge? Perché, negli ultimi anni, sono stati realizzati ingabbiamenti storici, seguendo per tutti le stesse modalità. Come se avessero seguito una norma di legge, appunto.
Partiamo dall’inizio. Negli anni 70 Portoferraio era una città senza gabbie e si poteva andare ovunque.
Poi, nei primi anni ottanta, la prima operazione: la Sinistra vince le elezioni e va alla conquista della “Linguella”. Risultato: nasce una cancellata che ingabbia il palazzo della Capitaneria e una parte del piazzale che viene sottratto all’uso pubblico. Successivamente vengono sistemati i Magazzini del Sale e la Torre di Passanante e l’intera zona viene ingabbiata: portoferraiesi e turisti sono bloccati da un cancello nero. Quando lo trovano aperto devono pagare.
Incoraggiati da queste conquiste, gli amministratori decidono di “liberare” anche le Fortezze Medicee. Molti non capiscono, essendo aperte a tutti e frequentate dai bambini che ci vanno a giocare.
Un bel mattino di maggio, i portoferraiesi ci entrano armati di zappe falci e frullini insieme una quantità impressionante di sardine e salsicce. Dopo qualche ora, le fortezze sono liberate dai capperi e invase del fumo dell’arrosto. Il giorno successivo erano vuote perché erano state ingabbiate. I portoferraiesi e turisti si fermano davanti al cancello e tornano indietro delusi
Questo ennesimo successo gasò talmente gli amministratori che decisero di allargare il raggio di azione ingabbiando addirittura le Grotte, uno dei luoghi più suggestivi più belli dell’isola. Anche li quando è aperto bisogna pagare.
L’ultima gabbia, la recinzione del Forte inglese. Mura nate pere essere impenetrabili anche ad un potente nemico, sono a loro volta protette da una fragile recinsione da pollaio. Unico caso in Europa e forse nel mondo.
Adesso abbiamo il caso del Volterraio che appena restaurato è stato ingabbiato per entrare bisogna pagare 20 euro
A questo punto forse è bene chiarire. Quando parliamo di gabbia parliamo di uno strumento che chiude uno spazio senza un ragione. Nessuno potrebbe parlare di gabbia se si trattasse di un museo, se ci fossero dei beni da proteggere. Ma quando si tratta di spazi in cui non c’è nulla da proteggere sono solo delle vecchie mura, luoghi che sono stati aperti negli ultimi secoli senza problemi, perché chiuderli? Perché allora vengono ingabbiati?
Si ingabbiano perché la gabbia è un comodissimo strumento di potere. Chi la utilizza si libera da possibili problemi. I sindaci che negli ultimi anni hanno ingabbiato luoghi storici possono essere criticati e perdere consenso. Si chiama, in politichese, controllo democratico del potere. Ma nel caso del Volterraio non è possibile. Perché quello che è stato esercitato non è un potere democratico. E’ un potere imposto dall’alto contro il quale nulla possiamo fare. il Parco è gestito da funzionari nominati da oltre canale. È , di fatto, uno strumento di colonizzazione che esercita il suo potere, non solo sul Volterraio che sarebbe dopotutto poca cosa , ma su circa la metà del territorio elbano e sulle isole dell’arcipelago.
Chi comanda a Monte Cristo? Il sindaco Ferrari democraticamente eletto o Sammuri nominato da Roma ? Ed è il vero problema. Anche se Sammuri è persona gentile e disponibile. Con l’istituzione del Parco vi è stata - di fatto- una espropriazione del potere degli enti locali. Anche i pochi rappresentanti elbani all’interno del Parco non contano nulla.
Recentemente si è parlato della possibilità della modifica della 394, legge istitutiva del Parco, criticata anche da alcuni ambientalisti come eccessivamente centralistica. Con la nuova legge le comunità locali, le categorie economiche le associazioni culturali dovrebbero avere un ruolo all’interno degli enti Parco. Se così avverrà anche qui all’Elba le cose forse miglioreranno e certi errori potrebbero essere corretti.
Concordo pienamente su quello che ha scritto il sig. Paolo Crifini, tutto vero quello che dice, purtroppo noi elbani siamo dei pecoroni, ma non è mai troppo tardi per svegliarci.
Per quanto scritto dal sig. Semeraro concordo con lei se vogliamo raccogliere le firme, io sono il primo, ma anche per mandare a casa i nostri amministratori incapaci.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Reperimento docenti - Scuola Primaria e di sostegno [/SIZE] [/COLOR]
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
CONSIDERATA la necessità di reperire docenti per l’insegnamento nella Scuola Primaria e su posti di sostegno
VISTA la mancata disponibilità da parte dei docenti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie di questo Istituto
EMANA
Il presente avviso pubblico per l’individuazione di personale in possesso di idoneo titolo di insegnamento. Le modalità di presentazione delle domande sono pubblicate nella sezione news del sito dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio [URL]www.comprensivoportoferraio.it[/URL] .
Le domande di messa a disposizione dovranno essere inviate direttamente a questa istituzione scolastica, alla quale potranno essere richieste ulteriori informazioni.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORTOFERRAIO
[EMAIL]LIIC811008@istruzione.it[/EMAIL]
Tel. 0565914375-0565914142
[COLOR=darkred][SIZE=4]QUESTA REVISIONE COSTITUZIONALE È CONTRO I CITTADINI ELBANI. VOTERÒ NO. [/SIZE] [/COLOR]
Vorrei prendere spunto dalla recente vicenda dell'assegnazione degli Slot portuali, che ha suscitato reazioni negative tra tutte le forze politiche, i Sindaci e le istituzioni elbane. Chi, con argomenti strumentali, chi con critiche di merito o di metodo, tutti hanno lamentato una esclusione o mancato coinvolgimento della comunità elbana, di tutte le sue istituzioni, pur rilevando che nel Comitato dell'APPE, siano presenti due comuni elbani Portoferraio e Rio Marina. Evidentemente contano poco e le loro istanze restano imbrigliate nelle normative dell'Authority e nei limiti strutturali del Porto, che forse è stato penalizzato per il traffico civile, ciò che lo rende il 4°porto nazionale, nonostante gli ingenti realizzazioni nel settore del trasporto industriale. Pensiamo a quando la stessa Autorità portuale sarà accorpata a quella di Livorno, se non di Genova, quanto si sentirà questa distanza, l'Elba sparirà soverchiata dagli interessi di questi altri porti. Questo, del mancato coivolgimento del nostro territorio insulare nelle decisioni politiche, è stato ripetutamente sollevato, in varie altre circostanze, contro la Regione, con la Provincia, fin con il Governo nazionale, su altre questioni importanti per la vita degli elbani, dalla sanità, ai collegamenti marittimi, alla scuola, al mancato riconoscimento dell'insularità, fin alla progressiva scomparsa di servizi dal territorio isolano, con il loro trasferimento continentale. Alcune forze politiche ne hanno tratto posizioni separatiste o di contrapposizione politico/elettorale, dai grillini alla destra, altre hanno cercato canali istituzionali e di rappresentanza governativa, il centrosinistra ed il PD, per risolvere i problemi che si ponevano. Ma, al fondo c'è stata sempre ed in tutti, destra sinistra, questa sensazione di "mancato coinvolgimento" che nonostante le risposte istituzionali, riemerge comunque ogni qualvolta è assunta da enti esterni una decisione che interessi l'Elba, nonostante si siano profuse buone volontà. Perché accade questo? Perché si è costretti a giocare sempre di rimessa od in riparazione? È evidente, credo, che il problema non sia più riconducibile alla mera buona volontà di qualcuno, alla fortuna di avere qualche amico politico o di stesso partito, messo bene in qualche ruolo di governo, che possa risolverci, di volta in volta, i problemi che abbiamo. Questo ultimo sistema non garantisce giustizia, affidabilità, trasparenza, continuità e coerenza nelle decisioni che vengono assunte sulla nostra testa. Qualcosa non funziona più e tanto meno funzionerà nel nostro prossimo futuro, nel meccanismo partecipativo e distributivo delle risorse verso un territorio periferico e tanto più insulare, quale è l'isola d'Elba. Questo canale di partecipazione non può fondarsi se non nelle istituzioni di rappresentanza elettiva e democratica, quelle dove risiede la sovranità popolare. Questa riforma costituzionale è il punto culminante e determinante, di un progressivo processo di emarginazione dei territori periferici, sia insulari che montani, e di espropriazione o depotenziamento del voto dei cittadini. Non solo i cittadini elbani, sempre in meno vanno ed andranno a votare, come protesta verso una politica distante dai problemi concreti della loro vita, ma ne sono sistematicamente esclusi attraverso la loro espropriazione dal diritto al voto; è già successo con le Province, in quanto queste esisteranno, cambiando solo nome, gestendo ancora risorse finanziarie e competenze, anche dopo la riforma, ma non saranno più elette dai cittadini, in via diretta. La stessa sorte toccherà al Senato, non più eletto dai cittadini, ma dai consiglieri regionali; così come i deputati che saranno eletti, saranno solo quelli che beneficieranno di una nomina del loro capo politico tutelare, in barba del voto dei cittadini. Dall'altra, questa riforma, oltre a far votare il meno possibile i cittadini, così chi governa non dovrà occuparsi più di tanto del consenso politico ed elettorale dei cittadini, tenderà a concentrare il potere politico e legislativo in organi esecutivi, a ristrette e fidate oligarchie, a discapito dei pochi organi elettivi che resteranno. Abbiamo avuto, di questa tendenza a chiudere spazi di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni, testimonianza, nella penalizzazione dei Comuni, evidentemente considerati istituzioni troppo vicine ai cittadini, nei Commissariamenti con organi burocratici della gestione di risorse pubbliche escludendo i rappresentanti dei cittadini. Le stesse Regioni, pur anch'esse, talvolta distanti, ma comunque essendo pur esse un secondo livello di governo più vicino ai territori periferici, saranno sottratte di importanti competenze legislative a vantaggio degli apparati centrali ministeriali. Si tornerà indietro di anni. Ecco perché l'Elba non ha nessun interesse che passi questa riforma e che sia auspicabile scegliere un bel NO sulla scheda referendaria. L'Elba non deve essere esclusa, i cittadini elbani devono contare e poter decidere loro su chi li deve governare, sulle scelte che interessano la loro vita. Ecco perché voterò No.
Pino Coluccia
Iscritto PD
Quando i buoi sono scappati si chiude la stalla!
Leggere che solo cinque sindaci elbani protestino con l’APPE per gli slot è stupefacente! Peccato poi che due (Ciummei e Bulgaresi) siano stati sostenitori dell’APPE per la privatizzazione della Toremar a favore della Moby e dell’80% degli slot ad Onorato. Con loro erano partecipi del disastro anche: Roberto Peria – Ruggero Barbetti – Paola Mancuso (appoggiata dal vicesindaco Roberto Marini) – Vanno Segnini – Danilo Alessi e Maurizio Papi (mentore di Luca Simoni) oltre a Confesercenti, C.N.A., Confcommercio, Albergatori ecc. Sono tornato a leggere su Camminando alcuni articoli dell’Italia dei Valori del 2010/11, vi invito a fare la stessa cosa; quanto viviamo oggi in merito alla privatizzazione della Toremar era già stato previsto. Del resto l’inaffidabilità di Onorato è nota. Chi lo conosce sa che Vincenzo non rispetta i propri impegni, basta guardare la sua vita privata. Mentre la sua prima moglie, la signora Lucia, gli dava Achille Junior, lui correva a Rimini dietro alla seconda moglie, la signora Barbara, che gli ha dato Alessandro. Poi è stato il turno della terza moglie, la signora Lally, che gli ha dato due figlie. Quindi se Vincenzo Onorato è inaffidabile con le sue mogli ed i suoi figli, come può mantenere le promesse fatte agli elbani che gli stanno anche antipatici? Ricordo quando a fine anni ’80, il commendatore Achille Onorato si vantava di aver proposto al Ministro della Marina Mercantile Giovanni Prandini: “ se mi da il contributo che date a Toremar, io gli elbani li porto gratis sempre”. Lui sicuramente avrebbe mantenuto la promessa fatta visto che era un uomo di parola oltre al fatto che aveva affetto e gratitudine per l’Elba e per gli elbani. Il figlio Vincenzo, oltre al contributo, ha avuto in regalo flotta ed immobili della Toremar de ha provveduto ad aumentare i prezzi agli elbani ed a strangolarli commercialmente. Comunque, saluto con piacere l’iniziativa dei cinque sindaci e mi auguro che si aggiungano anche gli altri tre nonchè le varie associazioni di categoria (meglio tardi che mai). Voglio suggerire un primo passo agli elbani che vogliono togliersi queste catene; restituite pubblicamente le tessere V.I.P. che vi tengono al guinzaglio ed iniziate a curare l’interesse comune: solo così potete riscattare voi stessi e l’Elba.
Paolo Crifini
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE [/SIZE] [/COLOR]
Alcune considerazioni ,forse inutili,visto che tutti se ne saranno accorti. Prima considerazione.
Si ha conferma,se mai ce ne fosse bisogno,che i sondaggi sbagliano.
Il consenso degli elettori ,chiamato consenso popolare(milioni di persone volgarmente dette “pancia” elettorale) è complicato se non impossibile da intercettare.
Seconda considerazione.
Gli Stati Uniti d’America sono repubblica presidenziale dove il presidente ha potere esecutivo mentre il senato con la camera dei rappresentanti hanno potere legislativo. Alla fine della tornata elettorale presidenziale(election day,giorno dell’elezione) , senza alcun premio di maggioranza, si sa subito chi vince e governerà esercitando il potere esecutivo.
Il futuro presidente eserciterà il potere esecutivo portandosi dietro tutta i suoi collaboratori che subentreranno all’amministrazione che se ne va ,seguendo lo spoils system (tradotto letteralmente “sistema del bottino”) .
In virtù di questo sistema gli alti dirigenti della pubblica amministrazione cambiano con il cambiare del governo.
Da noi questo non accade.
Da noi,terminata la tornata elettorale delle elezioni politiche, c’è la trattativa tra i partiti perché nessuno di essi ottiene da solo la maggioranza per poter governare.
Il governo di un solo partito potrebbe essere consentito con un premio di maggioranza a quel partito che ha superato un determinato quorum di voti.
Questo accade perché da noi c’è la partitocrazia: governo formato da una coalizione di partiti che nell’espletamento delle proprie funzioni risponde alle segreterie dei partiti e dove i rappresentanti del popolo ,gli eletti,non rispondono delle loro azioni a chi li ha votati perché non hanno vincolo di mandato. Essi rispondono alla segreteria del partito di cui fanno parte (disciplina di partito) a meno di venir meno anche a questa e cambiare casacca politica senza alcuna conseguenza sull’ufficio pubblico che ricoprono anche se eletti col sistema della preferenza.
La sovranità del voto popolare appartiene ai partiti: partitocrazia.
Terza considerazione.
Come ho accennato in un precedente articolo sulle elezioni presidenziali dal titolo “Un endorsement elbano per Donald Trump”([URL]www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/23444[/URL]) il futuro presidente rappresenta la novità nel sistema politico americano poiché non ha mai ricoperto alcuna carica pubblica: è fuori dallo establishment .Con tale termine si intende le classi dominanti e le strutture politiche ,economiche ,sociali e culturali che esse,le classi dominanti, governano e dirigono.
Tutto ciò può aiutare a capire,insieme ad altro, come Donald Trump abbia avuto contro molta classe dirigente anche della sua stessa parte politica nonché giornali, ambienti culturali dal mondo dell’università a quello del cinema.
Marcello Camici mcamici@tiscali.it
[COLOR=darkred][SIZE=5]E SE INVECE CHE BANCHINA “ALTO FONDALE “ LA CHIAMASSIMO BANCHINA AETHALIA [/SIZE] [/COLOR]
Nei giorni scorsi la nostra vecchia e cara Aethalia , per volere dell’armatore Vincenzo Onorato ha cambiato nome .
Oggi dopo le discussioni senza costrutto le richieste e le preghiere inascoltate dei cittadini ferrajesi, gli stessi stanno organizzandosi per chiedere all’amministrazione comunale guidata da Mario Ferrari di riordinare la toponomastica portuale prendendo in seria considerazione di dare un nuovo nome alla banchina di Alto fondale, tra l'altro nome anonimo e non riconducibile alla nostra storia..
Per questo motivo si chiede all’Amministrazione comunale di titolare la banchina in oggetto col nome storico aethalia nome che i greci attribuirono all'isola e come la cronaca racconta cancellato dalla compagnia Moby-Toremar da uno dei traghetti simbolo della nostra isola in favore dello scomparso presidente della compagnia di navigazione Toremar Stelio Montomoli .
Vorremmo che questa preghiera venisse benevolmente accolta dall’amministrazione Ferrari restituendo la dignità ad un nome storico valorizzando una parete importante della nostra città.
La discussione è aperta.....
Simone io ti invidio perchè hai il coraggio di firmare con nome e cognome e dimostri di non avere paura di niente e di nessuno. Un sindaco come te non si farebbe mettere i piedi in capo da nessuno e riuscira' a liberare il paese dai parco, dal autorita' portuale, da la regione, dai comunisti e soprattutto metteresti in riga gli altri sindaci elbani. Simone sei uno di noi, non ascoltare quelli che ti offendono e vai avanti forte e duro come sempre.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]SLOT CONGELATI, L'ELBA INSORGE, PORTOFERRAIO NON SI SA. [/SIZE] [/COLOR]
La maggioranza dei Comuni Elbani si oppone con forza al blocco fino al 2020 degli slot mentre Portoferraio, paese guida e un altro Comune, sembrano non interessati a far cordata con le altre Amministrazioni per bloccare l'ennesimo tentativo di monopolio marittimo e economico.
[URL]www.quinewselba.it/marciana-marina-sindaci-elbani-contro-il-congelamento-degli-slot.htm[/URL]
La decisione dell'Autorità portuale di bloccare gli slot fino al 2020 è penalizzante per la nostra Isola perché impedisce ulteriori corse a quelle Compagnie di navigazione che riescono a far risparmiare denari sia al residente, sia al turista che fuori stagione potrebbe permettersi un paio di giorni nella nostra meravigliosa Isola che ha un solo Handicap, quello di NON avere i Sindaci uniti perché se fossero associati e coesi potrebbero ottenere il "mondo" oltre un trasporto marittimo a minor costo e con navi sulle quali non devi lasciare una parte dello stomaco in caso di mare leggermente mosso.
Inoltre avere un trasporto marittimo con prezzi più contenuti consentirebbe di allungare le presenze turistiche e permetterebbe ai parenti dei ricoverati in ospedali del continente (oramai è una spedizione di massa) una maggior possibilità di stare vicino al proprio caro che per la litigiosità dei nostri primi Cittadini è costretto a curarsi in un ospedale oltre canale.
Se si organizzasse una raccolta firme per lo sblocco degli slot, il sottoscritto sarà lieto di farlo a Portoferraio.
Francesco Semeraro
[COLOR=crimsom][SIZE=5]FIOCCO ROSA è nata Micol [/SIZE] [/COLOR]
Micol è il nome imposto alla bella bambina venuta alla luce all’ospedale di Portoferraio il 4 novembre u.s.
I genitori David Bianchi e Martina Falanca intendono esprimere il proprio ringraziamento al personale medico del reparto maternità per la professionalità e l’impegno dimostrati ed un particolare apprezzamento agli addetti all’igiene dei locali per la dedizione con cui svolgono la loro importante mansione.
[COLOR=darkred][SIZE=4]POLISPORTIVA ELBA REKORD SEZIONE BASKET UNDER 15 MASCHILE [/SIZE] [/COLOR]
ROSIGNANO BASKET 61
ELBA REKORD 44
Trasferta contro il Rosignano sulla carta proibitiva per la nostra under 15 maschile ma alla fine è stato un incontro molto combattuto finito con una sconfitta per 61-44.
Primo quarto concluso sotto di 17-10 giocato molto bene dai nostri ragazzi punto a punto con qualche ottimo schema in attacco. Secondo e terzo quarto finiti 28-17 e 46-30 con qualche errore di troppo in difesa e con i soliti errori sotto canestro.
Nel quarto tempo prima di entrare in campo il coach Pedrazzini chiedeva ai ragazzi maggiore concentrazione e grinta e la nostra squadra e' riuscita a limitare i danni chiudendolo sotto di 15-14.
Degni di nota a fine partita i complimenti del coach avversario per i progressi della nostra squadra rispetto alla stessa partita dello scorso anno dove perdemmo con uno scarto di 50 punti.
Tabellino:
Ballarini 11, Pastorelli 9, Isolani 8, Di Giorgi 7, Randazzo 6, Ferrini 3, Barsotti, Olmetti, Pieruzzini.
[COLOR=darkred][SIZE=5]CAPOLIVERI E' CAPOLIVERI E RUGGERO E' RUGGERO ! [/SIZE] [/COLOR]
Si chiama Ruggero Barbetti, è il sindaco di Capoliveri, sull’Elba: e ha sfruttato l’errore del Partito democratico - che nella lettera per gli italiani all’estero ha indicato un sito con un errore - per ridirezionare i curiosi sul sito con le ragioni per votare no.
«Sì, sono stato io». Ruggero Barbetti, 59 anni, al suo quinto mandato come sindaco di Capoliveri, sull’isola d’Elba, risponde al telefono con la voce di chi sa di aver combinato qualcosa: e se la gode. Per capire che cosa, però, bisogna fare un passo indietro: alla lettera inviata da Renzi a 4 milioni di italiani all’estero per sostenere le ragioni del Sì. In fondo alla missiva — come indicato, per primo, dal senatore leghista Roberto Calderoli — c’è un refuso: il sito indicato non è ww.bastaunsi.it ma [URL]www.bastausi.it[/URL] Senza «n».
Mi son detto: vediamo se qualcuno ha comprato l’indirizzo “sbagliato”», spiega Barbetti. Che, dopo aver verificato — incredulo — che no, non lo aveva fatto nessuno, se ne è impossessato. E così da due giorni chi, seguendo le indicazioni, digita [URL]www.bastausi.it[/URL] viene deviato sul sito di Costituzione Bene Comune – comitato per le ragioni del No, creato dalla Fondazione della Libertà, guidata da Altero Matteoli. Ex missino, ora di Forza Italia, ma soprattutto toscanissimo, come Barbetti: che del comitato del No è coordinatore regionale («Le 10 ragioni per il No del sito regionale le ho scritte io», precisa). «Io con internet mi diverto da tempo: non so come questa idea non sia venuta a chi ha fatto l’errore», sogghigna, felice di aver battuto sul tempo persino l’M5S, che del web ha fatto il terreno d’azione prediletto. Ma Matteoli lo sa? «Ho avvertito la sua assistente sabato. Lui, l’ho sentito oggi (ieri, ndr). M’ha detto: so tutto. Ci siamo fatti una risata».
( Corriere della sera)
A seguito della decisione presa da parte della port autority di congelare per quattro anni l attuale situazione degli slot concessi alle compagnie di navigazione operanti nella tratta Piombino Portoferraio , Fdi AN esprime il proprio dissenso . Avevamo già scritto in passato che l Elba non veniva considerata ,da parte della P.A , nei dovuti modi qualora si dovessero prendere decisioni che avessero potuto condizionare lo sviluppo turistico della nostra isola e per questo avevamo lanciato l idea che Portoferraio uscisse dalla P.A .lLa precedente amministrazione Peria ed l attuale guidata dal sindaco Ferrari non l'hanno ritenuta , erroneamente secondo noi , degna di attenzione la nostra idea . Un richiamo lo facciamo anche a tutti gli altri sindaci i quali secondo noi hanno sottovalutato il fatto che il porto di Portoferraio deve essere il porto di tutti i comuni Elbani e perciò richiede il supporto di tutte le amministrazioni . Noi di Fdi AN proponiamo di destinare il contributo di sbarco al potenziamento del porto di Portoferraio nel momento in cui si dovesse prendere la decisione di uscire dalla P.A
Luigi lanera segr prov Fdi AN
QUESTIONE SLOT
Bravi sindaci, cominciate a prendere posizione per gli elbani, ma perchè non tutti? come scrive Cittadino, agli altri non interessa nulla? loro vanno in aereo?
Dai che l'unione fa la forza e qui ci vuole un'azione di forza altrimenti prima ci ha levato l'Aethalia, la prossima mossa ci leva l'elba e diventiamo tutti suoi servi.