[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'ULTIMA FATICA LETTERARIA DI LUCIANO GELLI ALLA GRAN GUARDIA [/SIZE] [/COLOR]
Venerdì sera, nella Sala della Gran Guardia a Portoferraio, il nostro concittadino Luciano Gelli ha presentato davanti ai numerosi partecipanti e ai rappresentanti dell'amministrazione comunale la sua ultima fatica, il suo nuovo libro dall'intrigante titolo, “Io e Freddie Mercury”, la storia di un diciassettenne obeso e amareggiato che casualmente incontra la musica dei Queen.
Lo scrittore elbano, curioso del mondo, si cimenta qui in un nuovo altro genere, come sua consuetudine: dalle storie dell'Elba di “Scoglio d'Africa” e “Ilva insula”, alle storie di vita de “La libera repubblica degli anziani”, al ritmo incalzante del giallo in “Usura”.
In “Io e Freddie Mercury” il ritmo è la musica dei “Queen” e la vita di Mercury, che governa sia le pagine che scorrono veloci, che la vita del diciassettenne Andrea, provocandone un integrale cambio di stile e la sua capacità di confrontarsi finalmente con il mondo che lo circonda.
La voce alternata dello scrittore a quella di Angela Chih, che ha intervistato Gelli, ha dato modo ai presenti di immergersi in questo suo nuovo mondo.
113273 messaggi.
Ha ragione il prof. Camici.
Se in un territorio insulare come quello dell'Elba lontano dai centri ospedalieri grandi e dove durante l'estate la popolazione supera centomila abitanti non si provvede a potenziare l'ospedale con UO di medicina d'urgenza la stabilizzazione del paziente in emergenza-urgenza eseguita in pronto soccorso mette in affanno la struttura.
Operatore sanitario
Sabato sera 27.07.2017 ho fatto tardi con degli amici a cena ed avevo urgenza di un medicinale, che per me è molto importante.
Telefonavo allora ( erano le 23.50 ) al centralino dell'ospedale per sapere qual'era la più vicina farmacia di turno aperta in zona. Essendo privo di operatore l'Ospedale di Portoferraio la chiamata veniva dirottata al centralino di Livorno. Alla mia richiesta di sapere quale fosse la farmacia di turno a me più vicina l'OPERATRICE mi risponde, CON MIA MERAVIGLIA ,che non lo sapeva e mi avrebbe passato un'altro numero telefonico: il telefono squilla e squilla poi cade la la comunicazione
Io richiamo l'operatrice di Livorno la quale mi dice che mi avrebbe passato un altro numero telefonico. La cosa si ripete, il telefono squilla e squilla e poi ricade la comunicazione. Ormai sono le 24.00 ed io mi sono leggermente alterato per l'ignoranza (nel senso di mancata conoscenza ) di un'informazione così importante.
Richiamo per la terza volta il centralino di Livorno e chiedo all'operatrice di fornirmi le sue generalità; naturalmente lei si si rifiuta di fornirmele ma io le rispondo che, per entrare in servizio deve aver strisciato il cartellino quindi, in caso di denuncia il suo nome sarebbe venuto fuori in ogni caso; lei si mette a ridere. Dice poi di avermi passato Iil numero DELLA GUARDIA MEDICA NOTTURNA prima e della GUARDIA MEDICA TURISTICA poi e qundi nessuna delle due ERA REPERIBILE!!!
Mi reco quindi al Nucleo dei Carabineri di Portoferraio dove un operatrice gentilissima, si scusa, e mi dice che non mi poteva far entrare perchè da sola al centralino. Si reca all'interno e dopo qualche minuto ritorna con un tablet e mi dice che su google ( l'operatrice dell'Ospedale di Livorno non viene nemmeno in mente di fare questo tipo di ricerca ) la farmacia, in quella zona dell'Elba aperta risulta la Farmacia Centrale a PORTOFERRAIO. Mi reco quindi con l'auto per andare alla farmacia centrale. C' un però: ad un certo punto mi trovo davanti la zona pedonale della Calata. Parcheggio l'auto e vado a piedi verso la Farmacia Centrale. Superato l'arco con l'orologio vedo, con mio dispiacere, che la stessa risulta chiusa. La stessa doveva essere aperta , come mi avevano detto al nucleo dei carabinieri dalle ore 24.00 del 28.07.2017 ( ormai era passata la mezzanotte ) fino alle 23.00 del 28.07.2017.
Avvicinandomi alla farmacia, per vedere se per caso ci fosse qualcuno dentro incontro, per caso, Marco ( di cui adesso mi sfugge adesso il cognome, che conoscevo perchè aveva fatto il farmacista a Capoliveri ) lo saluto e gli chiedo se lavora ancora nella Farmacia Centrale. Mi risponde di si. E non doveva essere aperta perchè di turno quella notte? Lui mi dice di si ma, vista l'ora tarda, ( erano ormai le 00.45 del 28.07.2017 ) stava andando a casa a casa a dormire lasciando il suo recapito telefonico in caso di necessità.
Mi hai trovato per puro caso dice lui; e si proprio una bella fortuna perchè , in caso contrario, avrei dovuto chiamarlo al cellulare ed aspettare che ritornasse. Mi fa entrare da una porticina secondaria e , dietro presentazione di ricetta medica, mi fornisce il medicinale di cui avevo estrema necessità. Non solo, ma mi dice che l'Elba è divisa in zone e quindi tra Porto Azzurro e Capoliveri doveva esserci un'altra farmacia di turno.
MORALE: Siamo in mano a degli INCAPACI DI FARE IL LORO DOVERE, VISTO CHE, SE MI AVESSERO DATO LE GIUSTE INDICAZIONI (L'OPERATRICE DEL CENTRALINO DI LIVORNO ) MI SA SAREBBE BASTATO ANDARE A CAPOLIVERI OD AL MASSIMO A PORTO AZZURRO. LE GUARDIE MEDICHE ( NOTTURNA E TURISTICA NON RISPONDONO ALLE CHIAMATE DI EMERGENZA ) LE FARMACIE DI TURNO NON SONO APERTE TUTTA LA NOTTE MA LASCIANO SOLO UN RECAPITO TELEFONICO E, PER FINIRE SE IL FARMACO FOSSE STATO UN FARMACO SALVAVITA IL PAZIENTE POTEVA ESSERE GIA' MORTO!!!
Fabrizio Cecolini ATTIVISTA MOVIMENTO 5 STELLE
c_ [EMAIL]fabrizio957@alice.it[/EMAIL]
Ci dimentichiamo che , a volte, causa maltempo non è possibile poter trasferire nell'immediatezza un paziente , quindi una volta stabilizzato va mantenuto in essere.
Se non vado errato all'ospedale Elbano non vi sono locali atti a ciò se non la sala operatoria. Allora prima di pensare all'elicottero che ha bisogno di un luogo e personale adeguato per stazionare ed essere controllato e lavato dal salino dopo ogni missione la quale costa circa 8.000 €.ora sarebbe bene dotare il pronto soccorso di almeno una sala idonea di terapia intensiva per il mantenimento in essere del paziente senza occupare la sala operatoria.
Quando le cose sono fatte a c@zzo e non serve essere degli studioni studiati per capirlo. Questa rotatoria sin dall'inizio è stata criticata per le sue eccessive dimensioni e per il materiale usato nella parte dove INEVITABILMENTE il traffico pesante va a transitare con le ruote degli assi posteriori alcuni tra l'altro pure sterzanti....Inevitabile proprio a causa dell'eccessivo diametro. A questo punto la rotatoria dei "Gabbiani" realizzata davanti alla Coop è 1000 volte meglio come realizzazione e dimensionamento. Questa non è nemmeno la prima volta che capita dalla sua realizzazione. Ora mi domando...ma se uno di questi sassi del c@zzo schizza via mentre passa uno su due ruote e lo prende in faccia...o danneggia un parabrezza di un'auto....a chi dobbiamo andate a percuotere per le trombe del cul@....!? E lo sappiamo si....stanno tutti...( o quasi...) al di la' del Canale.....
Non sono d'accordo con il collega, Prof. Camici.
Per definizione la mission principale del Pronto Soccorso è stabilizzare il paziente. Altrimenti non avrebbe senso il triage e la shock room.
Una volta stabilizzato il paziente in condizioni critiche può essere inviato nei reparti di Terapia intensiva o Degenza comune o in OBI (osservazione breve).
Questo succede in tutti gli ospedali del Paese.
In pochi di questi, in genere quelli più grandi, è presente anche un reparto di Medicina di Urgenza. Ad esempio a Pisa è presente una UO di Medicina di Urgenza-Emergenza che comprende il Pronto Soccorso, l'Osservazione Temporanea (OT), l'Osservazione Breve Intensiva (OBI), la Discharge Room e la Degenza.
Ma rimane il fatto che la stabilizzazione avviene negli spazi del Pronto Soccorso, laddove, nei piccoli ospedali, è reparto fondamentale per intervenire precocemente e salvare la vita dei pazienti.
Il lavoro del Pronto soccorso è proprio quello di stabilizzare il paziente e, molto spesso, il problema è proprio l'opposto di quello che riferisce l'amico e collega Porf. Camici. Il PS, il cui compito principale è la stabilizzazione ed il primo trattamento dei pazienti gravi è oberato da casi che spesso sono competenza del medico di famiglia o della guardia medica, quando addirittura lo stesso non viene utilizzato per accorciare il tempo di l'effettuazione di esami diagnostici.
E' quindi verissimo che l'elicottero parte dall'isola quando il paziente è in condizioni di relativa sicurezza, grazie al lavoro, spesso oscuro, dei medici e degli anestesisti dell'ospedale di Portoferraio.
EMERGENZA-URGENZA
Sono d’accordo con l’operatore sanitario.
Il paziente in emergenza-urgenza va stabilizzato in ospedale.
Ma questo deve avvenire in un predisposto reparto di medicina di urgenza.
Non può essere certo il pronto soccorso o un’altra unità operativa dell’ospedale poiché già oberati da malati di altra natura.
Marcello Camici
Medico
Ieri sera sono andato al Neverending music festival. ...come ogni anno passo una piacevole serata ascoltando Buona musica dal vivo....l'emozione che sento in questi giovani è tanta...sanno trasmettere il loro entusiasmo. ..perciò Bravi Bravi Bravi....una volta tanto che Portoferraio è protagonista con un Festival della musica. Dobbiamo ringraziate questi ragazzi che si danno tanto da fare...VIVA IL NEVERENDING MUSIC...
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’idea di un elisoccorso stanziale all’Elba, che pur ha trovato numerosi consensi, è in realtà quanto di più inutile, dispendioso e quindi dannoso per la sanità dell’isola. [/SIZE] [/COLOR]
E’ un'idea che nasce dai politici che evidentemente nulla conoscono della realtà ospedaliera locale per cui partoriscono pensieri estremamente populistici ma poco utili.
La rete dell’emergenza-urgenza è una degli aspetti virtuosi della sanità elbana e segue rigorosissimi protocolli che permettono il trasferimento del paziente in ospedali più attrezzati in tempo utile. Questo proprio grazie alla caratteristica di insularità del nostro territorio che ha fatto sì che si puntasse fortemente su questo aspetto, che altrimenti sarebbe critico per la salute degli isolani e dei turisti.
Perché quindi l’elisoccorso sarebbe inutile? Semplicemente perché chi si occupa professionalmente di salute sa benissimo che un paziente, prima di essere caricato sul Pegaso, deve essere stabilizzato, nell’ospedale elbano o, in altri casi, nel luogo di soccorso al paziente. Non è quindi il paziente che aspetta l’elicottero ma è l’elicottero che aspetta, sempre, il paziente.
Facciamo un esempio paradigmatico in cui è necessario intervenire tempestivamente (nel rispetto della ormai nota golden hour), l’infarto del miocardio.
Il paziente giunge in PS, dove i medici sono stati già allertati dalla Centrale del 118 sul sospetto clinico. In PS vengono seguiti protocolli di valutazione rapida e, non appena il paziente giunge in PS sono già in messi in essere sistemi di valutazione medica e di esecuzione diagnostica strumentale nel minor tempo possibile dall’arrivo in PS (nel caso del sospetto infarto, in genere entro 10 minuti per i pazienti con dolore toracico acuto). In questo caso, non appena l’ECG conferma il sospetto clinico di infarto, viene contattato il Pegaso di stanza nel luogo vicino (ad esempio Grosseto). In questo momento non ha alcun senso avere l’elicottero disponibile all’Elba, anzi forse sarebbe anche peggio perché, se l’elicottero fosse all’aeroporto di Campo questo sarebbe causa di ulteriore perdita di tempo, necessario per trasportare il paziente, via strada, all’aeroporto. Teniamo presente che nel tempo in cui un paziente viene caricato e portato a Campo da Portoferraio, è già arrivato il Pegaso di Grosseto sulla piazzola sopra l’ospedale.
Ma torniamo al nostro infartuato. L’elicottero è arrivato, ma deve attendere comunque che i validi medici portoferraiesi, non solo stabilizzino il paziente, ma provvedano alle prime fondamentali cure, in questo caso la trombolisi, una iniezione di un farmaco che serve a “sciogliere” i trombi nelle coronarie, causa dell’infarto. In alcuni casi, anche all’Elba, viene addirittura fatta la trombolisi preospedaliera, cioè direttamente nel luogo dove il paziente ha avuto i primi sintomi, laddove la diagnosi è certa e la tempestività ancora più necessaria.
Come possiamo ben comprendere da questa catena di soccorso, il nostro Pegaso, già giunto dal continente, è ancora in attesa nella piazzola dell’ospedale, a motori accesi, che paziente sia caricato.
Finalmente, dopo la diagnosi, stabilizzazione e trombolisi, il paziente può essere preso in carico dal Pegaso per raggiungere l’ospedale vicino più strutturato, dove l’équipe di cardiologi della emodinamica sono già allertati e pronti per effettuare l’angioplastica.
In tutta questa vicenda, la presenza dell’elicottero sull’isola non avrebbe cambiato nulla. Anzi, avrebbe costretto ad una ulteriore perdita di tempo per far raggiungere il paziente dall’ospedale all’aeroporto di Campo.
L’esempio dell’infarto vale anche per altre molteplici situazioni cliniche dell’emergenza-urgenza, praticamente tutte.
L’ictus, l’insufficienza respiratoria, i traumi stradali, ecc., tutte situazioni in cui si rende necessaria la stabilizzazione e messa in sicurezza del paziente.
Nell’Emergenza-urgenza all’Elba non si ritarda mai perché non c’è l’elicottero, ma è l’elicottero che aspetta il paziente.
In quest’ottica è quindi chiaro che la richiesta di un elisoccorso fisso all’Elba, non solo non ha senso, ma sarebbe uno spreco di risorse abnormi che certamente non ci possiamo permettere.
Se la Regione accogliesse la richiesta di alcuni amministratori ebani, forte magari delle firme di qualche cittadino, certamente investirebbe una cifra enorme su questo progetto (come minimo un milione di euro all’anno), fondi che sarebbero sottratti da un fondamentale potenziamento dei servizi del disastrato ospedale elbano.
Si interverrebbe inutilmente su uno dei pochi settori, non soli validi, ma veramente virtuosi della sanità elbana, togliendo fondi per quelle che sono necessità primarie e servizi fondamentali per la popolazione elbana (assistenza domiciliare, ambulatori patologie croniche, diagnostica per immagini, servizi specialistici, ecc..)
Se poi vogliamo uccidere definitivamente l’ospedale pubblico, l’operazione Pegaso all’Elba diventa utilissima.
Sarebbe utile che i nostri amministratori, prima di teorizzare soluzioni roboanti che danno solo un minimo di visibilità, studiassero davvero quelle che sono le reali problematiche della propria comunità. Perché governare con proposte populistiche non vuol dire necessariamente governare bene.
Per l'ospedale non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello, intesa come grande mobilitazione o sciopero della fame di cittadini volenterosi, anche della politica locale. Questo tipo di protesta (vedi anche fatti recenti...) riempie i giornali locali che nazionali, così da arrivare sia a Firenze che a Roma. Se non si è ancora capito......, che dire, continuiamo a parlare, parlare e parlare all'infinito con chi ha (pare) una ipoacusia grave..
Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkred][SIZE=4]UN SINDACO IN PRIMA LINEA. [/SIZE] [/COLOR]
Sì alla postazione di elisoccorso, ma va potenziato l'ospedale.
PAPI, dall'alto della sua lunga esperienza di amministratore e come medico di base che ogni giorno tasta il polso di chi necessita di cure e visite ospedaliere dice: "ma non perdiamo di vista il vero grande obiettivo per noi Elbani che è quello di dare garanzia alla popolazione residente in prima battuta e successivamente ai 250 mila ospiti occasionali che si registrano durante la buona stagione sull'isola per quanto riguarda il diritto alla salute. Mi riferisco al potenziamento delle strutture ospedaliere che già esistono - continua il Sindaco Papi - e metterle in grado di assicurare l'assistenza necessaria nei vari casi che si possono verificare all'Elba".
Francesco Semeraro.
A Rio sono sbarcati gli animali della savana e ora si può fare il safari inventato da una cooperativa rossa che a remi mentre il parco minerario sta a pettinare le scimmie. Avevano un Presidente buono e l'hanno mandato per finire nei rifiuti a vantaggio degli amici degli amici.
In Australia il ministro delle risorse, a causa della sua origine italiana, si è dovuto dimettere. La costituzione australiana stabilisce infatti che un "cittadino di una potenza straniera" non è candidabile per essere eletto in parlamento, La causa è stata che il ministro aveva la doppia cittadinanza. La storia riporta che l'Australia è stata scoperta nel 1770, poco più di due secoli fa dal capitano della marina inglese James Cook, per cui tutti gli "australiani" sono degli stranieri, e per questo motivo, così come riporta la loro costituzione, in parlamento dovrebbero sedere solo i nativi aborigeni.
PAOLINO L'ARROTINO-
[COLOR=darkred][SIZE=4]Coluccia si lancia a difesa di UNA persona, la funzionaria di Rio Nell'Elba, a cui la Corte dei Conti nell'udienza del 19 c.m. contesta un danno erariale di circa 940.000 €. [/SIZE] [/COLOR]
Ci saremmo aspettati che Coluccia si indignasse perché TUTTI i Riesi hanno pagato, di tasca propria 940.000 € in più (su 1.400.00 pagati rispetto a 1.600.000 incassati) ad una società che lavorando in percentuale sull'accertato era diventata molto peggio della famigerata Equitalia. ICI e multe anche su immobili in mezzo alla macchia, a volte senza più neanche le mura.
E invece perché si indigna? Perché qualcuno ha avuto l'ardire di dire che in questa udienza, il P.M. ha fatto il P.M. ribadendo le accuse, la difesa ha chiesto un CTU che al momento non è stato concesso e che il Giudice ha dichiarato che dovrà decidere.
Cosa si evince dalle roboanti parole di Coluccia?
1 - Intanto che ritiene diffamatorio un post anonimo su Rio blog il quale riporta una scarna cronaca dell'udienza e che racconta come da una parte ci sia stato un PM a sostenere come accusa un dato di fatto evincibile da fatture pagate e incassi effettivi che fanno passare le percentuali attribuite ad Etruria Servizi, di quel tal Miglianti ex responsabile FILLEA CGIL di Grosseto, dove casualmente vive anche Coluccia, dal 37 a circa il 90 %.
Forse Coluccia avrebbe voluto che l'accusa sostenesse la tesi della ... difesa?
Il post dice anche che il CTU richiesto dalla difesa al momento non è stato accettato di nominarlo. E' diffamatorio averlo detto? O averlo pubblicato?
Dove sarebbe la diffamazione? Qualcuno ha forse detto che il funzionario è già stato condannato?
2 - Se se la prende tanto per un post anonimo che a nostro giudizio non ha niente di offensivo, quereli chi l'ha pubblicato, lui o chi si ritiene offeso; poi già che c'è ci dica anche quale sarebbe la sua fonte attendibile. Il blog non conosce l'autore del post con il nick name Fiorentino - Riese, ma lui la sua fonte cosiddetta "attendibile" si.
A questo punto non può mica limitarsi a dire solo che è attendibile. Attendibile perché? Perché lo dice Coluccia? Ma ci faccia il piacere!
Lui parla di veleni, fanghi del blog, vigliacchi .. .
Vigliacchi chi?? Costui, il sig. consigliere Pino Coluccia da un mese deve ancora rispondere alla lettera inviatogli dal sindaco C. De Santi, su mia esplicita richiesta, affinché dica chiaramente chi è il consulente da lui accusato durante un consiglio comunale di infangare Rio. Forse, aspetta che scada il tempo cosi da evitare una denuncia?
Quindi, ripeto, vigliacco chi?
3 - Last but not least
Dietro il solito polverone, inutile e anche minaccioso in realtà Coluccia vuole nascondere l'essenza, quella politica, della storia.
Non è così importante, al di là dell'aspetto umano in caso di una condanna, sapere se la funzionaria ha rispettato o meno il capitolato d'appalto stipulato con Etruria Servizi di Grosseto.
E' importante che ci venga spiegato:
- da chi e perché è stato fatto un accordo che prevedeva un pagamento pari al 37% sul solo accertato e che ha scatenato a Rio, questo si, un clima da caccia alle streghe.
Sono stati pagati a Etruria Servizi mediamente 350.000 €/anno praticamente a fronte di un utile (utile = ricavo- costo) vicino allo 0.
- 350.000 €/anno corrispondono ad un costo del personale pari a circa 9/10 persone. Etruria inviava a Rio nell'Elba 1 persona per un giorno a settimana.
- Perché è stato fatto un contratto con un aggio pari a 3 (dicasi ben tre) volte superiore a quanto stabilito da DM del 4 agosto 2000, art. 42, per la provincia di Livorno.
La percentuale prevista dal DM varia dal 12,92% al 14,92% e nota ben, nota ben sull'incassato. Perché a Rio il 37% (divenuto poi di fatto il 90%) e sul solo accertato?
- Perché se tutto fosse stato fatto così bene e a vantaggio dei Riesi, il primo atto dell'amministrazione Alessi nel 2009 è stato quello di disdire il contratto con Etruria Servizi)
- Cui prodest?
- Ecco sig. Pino Coluccia, sarebbe bene che tu rispondessi a questi punti e non stare a cavillare sulle sfumature fra due resoconti anonimi dell'udienza alla funzionaria.
E ripeto ancora, su questo specifico argomento, da me sollevato fin dal 2008, ...
CUI PRODEST ???
"Art. 42.
1. Per l'ambito territoriale costituito dalla provincia di Livorno, la remunerazione spettante ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112, per la riscossione dei ruoli formati ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, così come sostituito dall'articolo 4 del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, è stabilita nel modo seguente:
a) Aggio sulle somme iscritte a ruolo riscosse, fatta eccezione per la riscossione spontanea a mezzo ruolo delle entrate non erariali, pari all’8,09 per cento;
b) L'aggio di cui al punto a) è maggiorato dello 0,83% sulle somme iscritte a ruolo riscosse, per le quali sia decorso almeno un biennio dall'anno di riferimento dell'entrata iscritta a ruolo;
c) L'aggio di cui al punto a) è maggiorato, per scaglioni di incremento, nella misura indicata nella tabella 1 dell'allegato A, che fa parte integrante del presente decreto, sulla percentuale delle maggiori riscossioni conseguite, rapportate al carico dei ruoli, rispetto al dato medio rilevato nello stesso ambito nel biennio precedente;
d) Aggio sulle somme riscosse a seguito di riscossione spontanea a mezzo ruolo delle entrate non erariali - diverse da quelle di cui al successivo punto e) – pari all'1,00 per cento, con un minimo di lire 5.000 ed un massimo di lire 300.000, per ciascun articolo di ruolo;
e) Aggio sulle somme riscosse a seguito di riscossione spontanea a mezzo ruolo dei crediti degli enti pubblici previdenziali, pari al 2,50 per cento."
Ivano di Rio
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GRUPPO MINORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE [/SIZE] [/COLOR]
Carissimo Sindaco, carissimi colleghi e colleghe Consiglieri di maggioranza,
innanzitutto i migliori auguri a Marciana Marina e a Voi per l’attività di governo che avete cominciato a mettere in atto. Sono tempi francamente duri per cimentarsi nell’attività amministrativa, e gli ostacoli che incontrerete saranno ostili per loro natura e in alcuni casi perfino pericolosi. Noi, dal canto nostro, ci atterremo in maniera pedissequa al ruolo di controllori, rilevando le mancanze o i possibili errori in cui incorrerete in buona fede, ovvero informando gli Organismi di vigilanza atti al controllo se la buona fede dovesse essere tradita.
Perché questa introduzione, Vi domanderete?
Perché abbiamo letto con attenzione e stupore le linee programmatiche del nostro Sindaco Allori e della sua Giunta. Attenzione perché ovviamente siamo consapevoli del ruolo di controllo attento e costruttivo che deve avere la nostra compagine; stupore perché nella lettura ci siamo resi conto che il documento che ci è stato recapitato non ha assolutamente nulla a che vedere con quelle che devono essere le linee programmatiche, seppur politiche, di un’amministrazione. Se il nostro regolamento, correttamente, prevede che ciascun Consigliere ha diritto di intervenire nella definizione delle linee programmatiche presentate dal Sindaco mediante la presentazione di appositi emendamenti “che indichino puntualmente le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche proposte, corredate da ponderate valutazioni di fattibilità, analisi di costi o comunque degli elementi necessari e utili idonei a dare compiuta e sufficiente rappresentazione”, il Vostro documento è talmente ricco di inesattezze, promesse irrealizzabili e slogan che di fatto è inemendabile. Anzi, in alcuni punti forse addirittura contro Legge poiché tradente, nelle intenzioni, le normative italiane e comunitarie relative all’uso del demanio marittimo.
Il 14 Luglio, data in cui era previsto che durante la conferenza dei capigruppo le linee programmatiche fossero illustrate anche all’opposizione, il documento è stato solo consegnato brevi manu e ad una mia precisa richiesta di poter approfondire ed ottenere delle spiegazioni, il Sindaco mi ha risposto “Assolutamente no”.
Questo evidentemente nell’ottica della trasparenza, partecipazione e legalità, mantra che ci ha accompagnati negli ultimi mesi fino allo sfinimento, ma che nei fatti non è rappresentativo della reale volontà di codesta Maggioranza. Ciò detto, vogliamo porre l’attenzione su alcuni interrogativi ai quali ci auguriamo che l’amministrazione voglia rispondere, non a noi, ma alla cittadinanza marinese che l’ha sostenuta e a coloro che non hanno ritenuto darVi fiducia.
• Cosa si intende esattamente per “ messa in sicurezza delle banchine e dell’accessibilità al porto in particolare in occasione di condizioni meteo marine avverse?”
• Cosa si intende per “riordino dei pontili con razionalizzazione e ottimizzazione degli ormeggi con rispetto delle regole da parte di tutti i concessionari”, considerato che già oggi, nello specchio acqueo campito come porto turistico, oltre che sul demanio marittimo e comunale, sarebbero rilevabili irregolarità rispetto alle norme urbanistiche vigenti e efficaci?
• Cosa si intende per “realizzazione di un depuratore”? Con quali risorse?
• Per quale motivo inserire ,nel capitolo Porto, la realizzazione di servizi igienici e docce, considerato che il porto è già dotato di tutte queste pertinenze perfettamente funzionanti ed a norma disabili?
• Visto che il distributore è urbanisticamente campito altrove, dove intendete “spostarlo” esattamente?
• “Pluralità di concessioni delle aree portuali agli operatori della nautica”: come intendete superare le direttive contenute nel PRP che ha fatto proprie le normative vigenti?
• Nel momento in cui si afferma che siete contrari al gestore unico, in che modo intendete aggirare le prescrizioni determinate dal combinato disposto delle leggi vigenti? Anche noi evidentemente, pur senza agevolare l’interesse privato a discapito dell’interesse pubblico, vogliamo salvaguardare le professionalità e l’esperienza acquisita dagli operatori locali, ma le normative in questo senso sono molto chiare.
• Bilancio partecipato: quali saranno gli strumenti per coinvolgere la cittadinanza? Avete dato chiara dimostrazione, sia nella vicenda dello spostamento del mercato che nella convocazione dei capigruppo del 14 luglio u.s., di utilizzare le parole “trasparenza, legalità e partecipazione” senza avere la contezza di conoscerne evidentemente il significato.
• Quando si parla di diminuire le tasse locali e di incentivare le attività produttive, come si intende farlo? Le normative nazionali e gli obblighi legati al bilancio lasciano poco spazio alle manovre degli enti locali in questo senso. Con quali risorse si vuole provvedere? Si sappia da subito che non ci troverete mai favorevoli ad alcuna variazione in aumento delle aliquote fiscali per i residenti, rimaste al minimo negli anni passati; la nostra preoccupazione, rilevando la vacuità della trattazione nel programma di governo, sta nel fatto che si vadano ad aumentare le tasse ai residenti a vantaggio di situazioni meno meritevoli.
• La raccolta differenziata negli ultimi 10 anni è passata dal 17% del 2007 al 65% di Giugno 2017. Dovreste dirci se intendete aderire alle richieste di ESA SpA relativamente al porta a porta spinto, ovvero mantenere l’attuale sistema, che ha garantito risultati inimmaginabili solo qualche anno fa.
Riteniamo però che il massimo lo abbiate dato nei progetti inseriti nel capitolo dei Lavori Pubblici: le Vostre linee programmatiche sono totalmente prive di indicazioni relative a questo fondamentale aspetto di pianificazione. Però, improvvisamente, la scuola da noi realizzata diventa un modello per l’edilizia scolastica delle isole minori.
Ci sarebbe piaciuto sapere come e con quali risorse provvederete a riqualificare il Lungomare, Piazza Bonanno, Piazza della Vittoria, ma attenderemo i Vostri progetti e i Vostri atti.
Si insiste col depuratore (un altro, immaginiamo che quello citato prima fosse attinente al porto), fino ad arrivare all’arredo urbano… importante senza dubbio, ma da chi si è presentato con lo slogan del cambiamento e della discontinuità ci si aspettava decisamente uno sforzo diverso.
Il POC, Piano Operativo del Comune di Marciana Marina, che una volta approvato ed efficace consentirà di superare l’attuale fase di salvaguardia imposta per Legge, ha ricevuto oltre 100 contributi, a dimostrazione del fatto che il tempo messo a disposizione per i contributi fosse più che sufficiente. Proponete di riaprirne i termini, perdendo ulteriore tempo con grave danno per il tessuto socioeconomico di Marciana Marina fatto di Ditte edili e artigiani che patirà le vostre responsabilità.
Marciana Marina è cresciuta, cari colleghi, grazie agli strumenti urbanistici previsti sì dal Martini, ma se permettete anche da 10 anni di buon governo dell’Amministrazione Ciumei che questi strumenti li ha portati avanti, elaborati, migliorati e sviluppati.
Chiudiamo questo nostro intervento, cari colleghi, preannunciando la nostra non partecipazione al voto poiché riteniamo questo documento un libro dei sogni e non un atto politico degno di una seduta consiliare in cui si sarebbero dovute esporre ed eventualmente discutere le linee di governo dei prossimi cinque anni e che invece, purtroppo, denota la totale assenza di linee programmatiche, ma la mera riproposizione del programma elettorale e che, se andrà bene, ci costringerà a navigare a vista per il prossimo futuro.
Andrea Ciumei, Francesco Lupi, Guido Citti
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) INNOVAZIONE DEI MAGISTRATI COMUNITATIVI: “IL SISTEMA DELL’ELEZIONE” [/SIZE] [/COLOR]
In conformità ad un dispaccio del ministro dell’Interno Bettino Ricasoli , Il 20 agosto 1859 il governatore di Livorno,Biscossi, invita quello dell’Elba,Niccolini, ad ordinare ai gonfalonieri ed ai cancellieri ministri del censo del suo compartimento di sospendere “tanto la rinnovazione e rettificazione delle Borse sia dei Priori sia dei Consiglieri,quanto le tratte degli uni e degli altri”. “Governo Militare e Civile di Livorno Al Sig. Cav. Colonnello Governatore dell’Elba Portoferraio Ill.mo Signore Per il disposto dell’art 9 della legge dè 28 settembre 1853 nel corrente mese di agosto dovrebbero aver luogo le tratte per la parziale innovazione dei Magistrati Comunitativi da entrare in carica nel prossimo futuro anno ,previa la rinnovazione e rettificazione delle Borse di che all’art 16 della stessa legge. In pendenza dell’esame del Progetto di ritornare al sistema d’elezione che era stato sanzionato col Regolamento del 20 novembre 1849 e che rimase abolito colla citata legge di 1853,io invito VS Ill.ma in conformità di un dispaccio del Ministero dell’Interno in data di ieri ad ordinare ai Gonfalonieri ed ai Cancellieri Ministri del Censo do codesto Circondario che sospendano tanto la rinnovazione e rettificazione delle Borse sia dei Priori sia dei Consiglieri,quanto le tratte degli uni e degli altri. Mi è grato ripeterle i sensi della mia più distinta considerazione. Lì 20 Agosto 1859 Il Governatore Annibaldi Biscossi” (Affari Generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860 –Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare 31.Archivio storico comune Portoferraio) E’ questa lettera del governatore livornese molto importante poiché sospendendo le pratiche per il rinnovo dei magistrati comunitativi che sono gli amministratori comunali (Gonfaloniere,priori e consiglieri) preannuncia una innovazione davvero significativa e cioè che i magistrati comunitativi non saranno più scelti col metodo dell’imborsazione(tratti a sorte dalle relative borse) ma col sistema dell’elezione. Questo sistema troverà di lì a poco,nell’ottobre del 1859,la sua prima applicazione non solo a Portoferraio ma anche in tutto il granducato. E’ un fatto storico rilevante: da allora fino ad oggi gli amministratori comunali sono stati scelti con questa sistema.
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
SANITA':RACCOLTA FIRME PER UNA BASE ALL'ELBA DELL'ELISOCCORSO
Buona iniziativa.
Anche mezza ora di ritardo nell'emergenza può divenire fatale.
Per questo l'ottimo sarebbe un reparto di emergenza operativo 24 ore su 24 all'ospedale.
Non mi risluta che ciò esista.
A quando una raccolta di firme per quello che sarebbe il meglio per far fronte all'emergenza sull'isola ?
MARCELLO CAMICI
In genere quando si scrive qui è per criticare,invece vorrei far notare come la pineta dove ci sono i gonfiabili sia in perfetto ordine e pulizia, 🙂 🙂
[COLOR=darkred][SIZE=4]MARCIANA : MAGLIETTE ROSSE AI VU' CUMPRA' AUTORIZZATI [/SIZE] [/COLOR]
Rigorosamente magliette Rosse per i vu cumprà con scritto “venditore autorizzato” e con il simbolo del Comune inoltre saranno forniti di un tesserino di riconoscimento e di conseguenza autorizzati a vendere la loro merce sulle spiagge del comune di Marciana .
Grazie a questa iniziativa il Sindaco Anna Bulgaresi di Marciana ha dichiarato guerra all'abusivismo e alla contraffazione .
Un'idea importante già adottata dal comune Castiglion della Pescaia che va a tutela dell'utente delle nostre spiagge .
Il turista in questo modo sa che acquistando da queste persone non commetterà' alcun reato e non comprerà' merce contraffatta. Le persone che che hanno avuto il permesso sono attualmente otto.
Dunque, stop all'invasione dei vu' cumpra' sulle spiagge come era avvenuto negli anni scorsi. La divisa con la maglietta rossa sarà lasciapassare per i venditori ambulanti autorizzati per esercitare la propria attivita' sulle spiagge del comune di riferimento.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] IL VIAGGIO IN PARADISO / A JOURNEY TO HEAVEN....INAUGURAZIONE 1 AGOSTO 2017 h.21.00
TERMINE MOSTRA 15 AGOSTO 2017. [/SIZE] [/COLOR]
Il titolo della mostra è preso da un frammento incompiuto di Robert Musil, che è come un approdo che lo scrittore dissemina insieme ad altri, incompiuti, alla fine delle migliaia di pagine che compongono il + suo opus magnum, L’uomo senza qualità. E non è un caso che questo frammento, abbia come sfondo il mare italiano, dopo che la storia di tutto il romanzo si è dipanata in tutta la sua complessità e lunghezza nella metropoli viennese. Come un gioco a scacchiera, le
opere di Finelli s’inseriranno nel tessuto del museo, ricreandone quella mappa concettuale che soggiace alla tramatura sia dell’opera di Finelli sia del romanzo di Musil.
Le opere di Finelli fanno parte di quella lunga riflessione sulla visione, che si coniuga soprattutto con quella della visualità cinematografica, in particolar modo con quella riferita al cosiddetto cinema Noir del periodo classico compreso fra gli anni 1942 fino al 1957. I lavori esposti nella mostra rimandano alla problematicità del vedere,
all’intreccio tra la visibilità e il mistero. A Finelli interessa del noir classico quell’articolazione che approfondisce il rapporto tra visione e cecità, luce e oscurità. La radicalità del lavoro compiuto sulle immagini, nella interpretazione del noir come «visione morale della vita basata sullo stile», «capace di risolvere i conflitti in termini visivi e non tematici» (Paul Schrader), è la cifra lungo la quale l’arte di Finelli incontra quella delle immagini del cinema, questione interrogante sul potere delle immagini, affrontata attraverso e con le immagini.