Buon giorno Fabrizio desidero portare a conoscenza gli sportivi Elbani che la Divisione calcio a 5 ha pubblicato il calendario per la serie B stagione 2017/18 saluti.
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[COLOR=darkred][SIZE=4]LA FAMIGLIA BARTOLINI QUERELA IL CORRIERE ELBANO [/SIZE] [/COLOR]
L’ Hotel Residence Le Acacie di Naregno – Capoliveri, in relazione alle notizie pubblicate sull’ edizione del 15 c.m. del Corriere Elbano comunica di aver dato incarico al proprio legale di intraprendere le opportune azioni giudiziarie in sede civile e penale.
Hotel Residence Le Acacie
Famiglia Bartolini
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Il Corriere Elbano e il Mystery Client [/SIZE] [/COLOR]
Mi sento chiamato in causa dall’articolo apparso sul Corriere Elbano del 15 agosto u.s. riguardante la visita effettuata dal Mistery Client ad una struttura ricettiva che si trova nel Comune di Capoliveri. E mi sento chiamato in causa non solo come Sindaco di Capoliveri ma anche come frequentatore, da quando ero bambino, dell’Hotel in questione. Posso dire di averlo visto crescere e diventare quello che è oggi grazie alle attenzioni e alle strategie lungimiranti portate avanti dalla proprietà, la famiglia Bartolini ed in particolare da Luca che ne è il direttore da sempre.
Prendo spunto dall’ultimo articolo del Mystery Client per fare anche un ragionamento più generale sul futuro dell’Elba e sulle potenziali capacità di un’ulteriore crescita della nostra isola.
Premetto che le critiche non sono piacevoli, ma fanno sempre bene. Se, in base alla mia esperienza diretta, alcune critiche del Mistery Client sono di buon grado accettabili, altre non lo sono affatto perché appaiono smaccatamente fuori luogo. Altre ancora sono frutto di superficialità, fatte solo per danneggiare e per niente costruttive.
Concordo che l’insegna è decisamente brutta e la scritta “welcome on the beach” è sbagliata, ma non sono certo questi i requisiti per classificare una vacanza in un hotel. Perché chi soggiorna all’Elba, di norma non viaggia per affari né fa il Mystery Client di professione, ma viene per godere di alcuni giorni di meritata vacanza. E ci sono mille modi per valutare una vacanza e i criteri scelti dal Mystery Client mi sembra che siano stati miratamente utilizzati solo per denigrare la struttura.
Di due l’una: o il cliente misterioso è stato proprio sfortunato oppure è stato molto malizioso evidenziando piccoli disservizi ma mostrandoli come centrali per l’esito del suo giudizio.
Non si spiegherebbe altrimenti come è recensito l’Hotel su Tripadvisor attraverso 558 recensioni, ricordando a noi tutti che chi è soddisfatto difficilmente fa una recensione, cosa che avviene più spesso in caso di disservizi, veri o presunti che siano:
• Eccellente 41%
• Molto buono 38%
• Nella media 14%
• Scarso 6%
• Pessimo 1%
Ora sappiamo che il cliente misterioso appartiene a quell’uno per cento sopra riportato. A me piacerebbe proprio conoscerlo questo Mystery Client e chiedo al direttore di farmelo incontrare per capire meglio quali sono i suoi standard di giudizio e se è in grado di dare giudizi compiuti. In vita mia ne ho viste di tutti colori, anche sedicenti professionisti che di professionalità ne avevano ben poca. Diciamo che sarebbe un modo trasparente per giudicare a posteriori il giudizio del Cliente misterioso se questi, dopo la visita, ci mettesse anche la faccia.
Ed è sotto gli occhi di tutti che oggi, purtroppo, viviamo in un paese da dieci anni attanagliato da una crisi spaventosa, con decine di aziende chiuse, centinaia di migliaia di persone che non hanno più lavoro e i giovani che non lo trovano più. Se uno vuole pagare regolarmente i propri fornitori, i dipendenti, le tasse nazionali e locali, i mutui, non ha più la possibilità di effettuare importanti investimenti per continuare a migliorare la qualità delle strutture ricettive. Questo è il problema più grosso che negli ultimi anni affligge e opprime l’economia dell’Elba.
E’ su queste problematiche che i principali attori del territorio dovrebbero lavorare tutti insieme, senza distinzioni di parte, ad un patto di interventi che vadano nella direzione di favorire il nostro turismo che è altresì la linfa vitale di tutte le nostre aziende e del sistema Elba in generale. La Gestione Associata del Turismo è un piccolo granellino della macchina che produce turismi e benessere per tutto il territorio. E il Corriere Elbano, come portavoce, dovrebbe essere in prima fila per contribuire ad aiutare l’isola a crescere non solo dal punto vista economico ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale.
Se si concretizzasse questa possibilità ma soprattutto questa disponibilità da parte di tutti, la Consulta dei Sindaci della Gestione Associata del Turismo potrebbe essere il soggetto capofila e attuativo di una nuova visione che coinvolga tutti gli attori principali dell’isola.
Riavvolgiamo il nastro e ricominciamo da capo.
O perlomeno proviamoci. Io ci sono.
Ruggero Barbetti
Sindaco di Capoliveri
[COLOR=darkblue][SIZE=4]EGREGIO MYSTERY CLIENT …..CHI LA FA …L’ASPETTI [/SIZE] [/COLOR]
Stavolta il fantomatico Mystery Client forse accaldato da questa estate infernale ha dimenticato di guardare in casa propria magari come usa fare attingendo notizie dai siti internet autorizzati a decretare la bontà di alberghi, banche, traghetti e servizi in genere..Lo abbiamo fatto noi dello scoglio che ci definiamo: coloro che sono dal novello Catone “tartassati” ..
Per farla breve , siamo andati a vedere in fatto di navi, accoglienza, pulizia , serietà e quant’altro gira sul web sulla la pregiata compagnia che sponsorizza l’impavido fustigatore dei costumi elbani.
Non vogliamo commentare quanto letto, ne divulgare foto, commenti ed opinioni per non essere tacciati di partigianeria e magari di smerciare notizie false, quindi invitiamo i lettori della stampa elbana di dare un’occhiatina a questi link che vi proponiamo e poi ascolteremo se ci saranno le repliche dei senza macchia :
Moby Lines (Livorno): tutto quello che c'è da sapere - TripAdvisor
[URL]https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187897-d8514126-ReviewsMoby_LinesLivorno_Province_of_Livorno_Tuscany.html/BackUrlhttp://www.qcrociere.it/compagnie/traghetti/moby/[/URL]
[URL]http://www.qcrociere.it/compagnie/traghetti/moby/[/URL]
Purtroppo ci stiamo abituando a convivere con questi vigliacchi attentati. ..cosa possiamo fare materialmente oltre a tutto l"apparato di prevenzione. .intanto sarebbe utile installare nelle zone ad alta frequentazione pedonale delle barriere idrauliche a scomparsa ..che sicuramente sarebbero più resistenti delle semplici transenne. ..
Solidarietà e cordoglio alle vittime dell'attentato di Barcellona.
Stefano Durante
Non hai ancora capito che non c'é una famiglia elbana che al proprio interno non abbia almeno un elemento che ha a che fare con la mattanza estiva? E le amministrazioni fanno il pieno con le multe per divieto di sosta, alla sicurezza, pulizia, viabilità, chi se ne frega, ci penseremo poi. Guarda Rio Marina che se metti una ruota sul marciapiede in mezzo a un campo, non passa un minuto che arriva una centometrista che ti appioppa una multa di 80 e passa Euro. Chi se ne frega, te non ci metterai più piede, ma la nave ne porta altri.
Giuliano
Caro Gino, intanto ti ricordo che io non ho mai avuto e non ho "padroni politici" ed esprimo sempre la "mia" opinione, in modo autonomo, educato e civile, e non essere a favore di una idea, in questo caso "l'e-mail...", non vuol dire denigrare persone, ma semmai non condividere che è un'altra cosa. Per quanto riguarda le risoluzioni dei molteplici problemi che esistono all'Elba o in Italia, trovo giusto che ognuno esponga la propria idea anche e soprattutto in modo anonimo come faccio io, e dire che Paolino l'Arrotino in questi ultimi tempi non ha avanzato proposte o idee, "SCRIPTA MANENT..." è come sostenere che l'acqua dei fiumi non arriva al mare.
Un saluto,
Paolino l'arrotino-
faccio una proposta :
all'elba urge il desalinizzatore , come si usa nei paesi piu' civili....
perche non usare i soldi della tassa di sbarco (il gettito piu' grosso lo portano i turisti ) per fare appunto i desalinizzatori per l'estate (per usarlo per il turismo d'estate), semplice no.....
[COLOR=darkred][SIZE=5]MULTE, DIVIETI, POLEMICHE E SOSTA SELVAGGIA [/SIZE] [/COLOR]
L’estate scorsa, la cronaca locale fu presa d’assalto sulla questione dei parcheggi a pagamento aperti in prossimità degli accessi alle spiagge più note del territorio, in particolare quelli a servizio della spiaggia di Sansone. Non voglio soffermarmi sulle questioni procedurali e iter amministrativo legate a quelle attività commerciali, ma bensì alla sicurezza stradale. In occasione dell’apertura dei nuovi spazi di sosta, l’Amm. Comunale regolamentò circa un Km. di strada apponendo sui due lati un notevole numero di divieto di sosta, specialmente in quelle curve o banchine stradali già teatro di incidenti, sollevando anche qualche polemica da chi fu sanzionato. Quest’anno le aree di parcheggio sono chiuse, ovviamente è esplosa la sosta selvaggia, una cosa però non sono riuscito a comprenderla, lo smontaggio dei cartelli e l’annullamento dei divieti di sosta, come se la deregulation migliorasse la sicurezza e circolazione stradale.
Dante Leonardi
Ma è possibile che il redattore di un giornale Elbano, parli male dei suoi alberghi, diffondendo un' immagine negativa dell' Isola, come fa questo C.
Secondo me. che non ho alcun interesse nel settore, è un grande im.....le!
Voi siete in disaccordo su tutto e non siete né capaci, nè responsabili di proporre qualcosa di concreto. Ci riveli che la gente é incivile, bella scoperta, meno male che ci sei te ad aprirci gli occhi, ma poi cosa proponi di pratico perché c'è la libertà di espressione, ci sono le leggi che ne limitano gli eccessi, ci sono gli zoccoli e poi ci sono gli amministratori che devono decidere cosa fare ed alla svelta e nel modo giusto.
Oltre alla missione di tirare i sassi e poi scappare a gambe levate, se non sei in grado di proporre soluzioni pratiche, che diritto hai di denigrare proposte di persone che comunque cercano di contribuire a risolvere un problema con onestà e buona fede?
Gino
[COLOR=darkred][SIZE=5]LA CITTÀ DI PORTOFERRAIO CONDANNA IL VILE ATTENTATO DI BARCELLONA [/SIZE] [/COLOR]
L'integralismo islamico torna a colpire l'Europa sollevando una nuova ondata di indignazione e rabbia: a Barcellona un nuovo attentato da parte dei "soldati dello stato Islamico" si è scagliato contro una popolazione inerme, versando il sangue innocente di indifesi fratelli spagnoli. Sono in realtà solo vigliacchi terroristi tagliagole che usano gli strumenti di vita quotidiana, un furgone o un camion, per uccidere e per creare ansia e panico nel mondo occidentale. L'amministrazione Comunale di Portoferraio, appresa la notizia di questo nuovo gesto di follia, con questo comunicato intende esprimere tutta la propria rabbia, indignazione e sdegno, e al contempo tutta la propria solidarietà ai familiari delle vittime e al popolo spagnolo. Ci auguriamo che alla nostra voce si unisca quelle di altre istituzioni libere e democratiche, che si concretizzi finalmente una sinergia di forze dei paesi civili perchè il fondamentalismo islamico venga combattuto con tutte le armi, senza pietà e con un'attenzione senza precedenti affinchè tutto questo abbia fine.
Arch.tto Mario Ferrari
Sindaco di Portoferraio
[COLOR=darkred][SIZE=4]SICCITÀ, DISSALATORE E PERDITE INFINITE. [/SIZE] [/COLOR]
Alcune considerazioni sul Progetto di costruzione da parte dell'ASA nel Comune di Capoliveri di un Dissalatore, per fronteggiare carenze idriche. Si sono manifestate perplessità sia di metodo, il Sindaco Barbetti ha agito da solo, perché non è stata coinvolta la Conferenza dei Sindaci su di un argomento quale quello dell'approvvigionamento idrico di tutta l'Elba e di merito poiché non sembra che si siano approfondite a sufficienza le possibili politiche alternative ad impianti di questo tipo, quali per esempio raddoppio dell'attuale condotta sottomarina o recupero perdite della rete, valutate a livelli notevoli o la realizzazione di bacini distribuiti sul territorio, oltre ovviamente all'azione pedagogica e deterrente per risparmi nell'uso. Oltretutto non si sono ben valutati il possibile impatto paesaggistico ed acustico, in una zona altamente suggestiva e turisticamente sviluppata. Non c'è neanche una valutazione economica ne dei costi dell'investimento, ne di quelli derivanti dalla gestione per questo tipo d'impianto, confrontandoli con i costi investimento/gestione delle eventuali proposte alternative(condotta sottomarina, bacini, riparazione rete) e dell'impatto che questi costi potranno avere sulle tariffe. Per queste ragioni ci sembra un progetto poco chiaro e vorremmo una valutazione anche perchè ho letto una dichiarazione opportuna di Enrico Rossi, Presidente della Regione, nella quale chiedeva appunto politiche d'investimento delle società che gestiscono l'acqua pubblica, proprio sulle perdite delle reti. Ma gli altri Sindaci cosa dicono?
A proposito dell'indirizzo e-mail, sono totalmente in pieno disaccordo. Ma possibile mai che in questo paese ci sia sempre qualcuno che ti deve "IMPORRE" il comportamento consono e civile? Le regole e le leggi esistono, basterebbe attenersi alle stesse, il che vuol dire comportarsi in modo civile e con rispetto verso gli altri anche quando le loro idee sono agli antipodi dalle proprie.
Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkred][SIZE=4]QUALI POSSIBILITÀ ’ HA L’ISOLA D’ELBA DI VINCERE EVENTUALI CRISI IDRICHE COME QUELLA ATTUALE? NESSUNA! [/SIZE] [/COLOR]
La motivazione dell’assunto su riportato è molto chiara: all’Elba si evita consenzientemente di affrontare il difetto vero delle crisi riguardanti il rifornimento idropotabile , si progettano e realizzano opere volte a risolvere altre problematiche che non hanno attinenza alcuna con quelle fondamentali. La conclusione è logica ed è chiaramente espressa nel titolo di questa nota.
Il quesito di primo piano, quello da risolvere in anteprima , pena la continuazione delle crisi idriche, è dato dalle smisurate escursioni di portata che colpiscono l’Elba da un momento all’altro e che riguardano due punti fondamentali. Da una parte è la richiesta idrica che passa da da un breve consumo d’acqua in quantità elevatissime dovuto alla numerosa presenza dei turisti in periodo siccitoso per ridursi poi ad una scarsissima richiesta invernale mentre dall’altro è la producibilità delle fonti a comportarsi in maniera la più inefficace che si possa immaginare perché denuncia una rilevante abbondanza d’acqua proprio durante i lunghi periodi autunno-inverno-primavera di bassa richiesta ma di contro una notevole e dannosa scarsità proprio durante i brevi periodi di maggior consumo.
Quella descritta è una circostanza basilare ben nota a tutti e sulla quale dovrebbero basarsi tutte le decisioni volte alla risoluzione dei problemi nel mentre succede il contrario. Per darne immediatamente una prova concreta cito il contenuto delle relazioni apparse sulla stampa con riferimento ad un’opera importantissima che sarà costruita tra breve: il dissalatore di Mola. Spiegandone le caratteristiche si è ripetutamente dichiarato che il dissalatore quando sarà completo delle prime due parti, produrrà una portata di 80 l/sec la quale, e qui nasce il problema, essendo pari alla metà della portata addotta dalla Val di Cornia di 160 l)/sec consente di dimezzare le forniture di quest’ultima fonte.
Seguendo il ragionamento prima fatto non è assolutamente questo il concetto da diffondere con enfasi perché esso esula, come detto, dalla problematica fondamentale che rimane pressoché invariata con tutte le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. La funzionalità e validità del desalinizzatore dovrebbe invece risultare dai benefici che esso apporta nei riguardi delle escursioni di cui si è detto. Se lo si spiegasse con dati effettivi alla mano ci si accorgerebbe che una produzione fissa di 80 l/sec nei riguardi delle richieste le quali, come ripetutamente detto , assumono valori elevatissimi per brevi periodi estivi, non ne ricevono che aiuti modestissimi. Per ottenere un risultato vero e tangibile sarebbe necessario che il desalinizzatore fosse affiancato da un capace serbatoio di accumulo il quale immagazzinando tutta la portata di 80 l/sec consentirebbe di fornire alla rete elbana nei momenti di consumo elevatissimo, portate molto maggiori degli 80 /l/sec costanti e fissi nel tempo che esso può produrre. Il fatto che questo dettaglio importantissimo venga ignorato dai programmi che si riferiscono al desalinizzatore, fa parte proprio di quel modo di fare di cui parlavo all'inizio che evita scientemente di affrontare quello che ho definito il problema vero da risolvere per l’Elba.
In dettaglio si vuole a tutti i costi ignorare che la soluzione del problema idrico dell’Isola ivi compresa la sua futura autonomia ed autosufficienza idrica si supera con un mezzo ed uno solo.
Tale mezzo, lo ripeto, che in assoluto la sola soluzione dei problemi elbani, è la costruzione di un grande serbatoio che sia capace di livellare le grande sproporzioni esistenti tra i valori di portata di cui si è detto.
Siccome di questa soluzione non si vuole proprio ragionare ciò sta ad indicare che di fatto non si vuole proprio risolvere il problema idropotabile elbano e questa volontà è chiara: oltre che essere derivata dal fallimento della soluzione dei 21 laghetti preconizzata dal primo esempio del laghetto Condotto che ha comportato la spesa di oltre un milione di euro senza che si sia ancora visto alcun beneficio, arriverà dalla costruzione del desalinizzatore totalmente sprovvisto di quel serbatoio di accumulo il quale, se invece venisse costruito prima del desalinizzatore potrebbe fatto dimostrare con risultati tangibili l’inutilità del desalinizzatore stesso essendo in grado, da solo, di arrivare ai risultati concreti.
X Pier, se l' indirizzo di posta elettronica non venisse pubblicato, ma conosciuto solo dalla redazione, non credo che troppa gente rinuncerebbe a scrivere sul blog. Tieni conto che la modalità sarebbe richiesta solo nei casi in cui si voglia 'prendere di petto' una persona in carne e ossa e non per farle gli auguri di buon compleanno, caso in cui non sarebbe necessario autenticarsi con l'indirizzo di posta.
Non mi parrebbe una brutta idea, tutto sommato imporrebbe solo un po di auto disciplina. Le ingiurie o le offese pesanti, non passerebbero comunque.
Saluti
Claudia S.
X Carlo, concordo con la prima parte della tua considerazione, ed anche per l'ultimo tuo pensiero, quello di non aver scritto una minchiata ,per usare le tue parole.
Apprezzo, il modo in cui Fabrizio affronta il problema, a volte mi chiedo chi glielo fa fare, ci sarà sempre uno scontento, ma fare come tu dici equivarrebbe a chiudere il blog, pochi riuscirebbero ad esprimere quel che leggiamo tutti i giorni , questo per il beneficio di tutti gli elbani che vogliono conoscere notizie fresche dell'isola.
Poi spero anche io di non aver detto la solita minchiata delle 08:10
La buona giornata
Ciao Faber,
per quanto riguarda la discrezionalità di pubblicare o no messaggi dal contenuto 'potenzialmente diffamatorio', la miglior regola sarebbe quella di filtrare comunque al minimo dubbio. Questo a prescindere che il messaggio sia firmato o no poichè in termini di responsabiltà causa diffamazione, è chiamato a risponderne sia lo scivente che il blogger/moderatore che lo pubblica. E' evidente che a questo punto Catone il Censore diventa una giacchettata in confronto al moderatore che perdipiù se ne sentirà dire di tutti i colori ed anche dipiù.
Certamente i messaggi firmati (possibilmente autentici) fanno tendere a zero la probabilità di incappare in casini anche penali, ma pensare di far autenticare qualsiasi persona che volglia inviare un messaggio qualsiasi, è improponibile.
La modalità potrebbe essere applicabile invece in tutti i casi in cui si vada ad argomentare criticamente su operato o comportamento di soggetti menzionati direttamente o indirettamente individuabili. Sarebbe, a mio parere, ampiamente sufficiente rendere obbligatoria la dichiarazione della propria e-mail che potrebbe essere resa pubblica(sul post) oppure no, da valutare, di modo che lo scrivente possa mantenere l'anonimato di fronte al pubblico del blog.
Sperando di non aver detto la minchiata delle 22.15, con simpatia
Carlo
L'implacabile occhio di falco Valdana, a cui nulla sfugge sulle malefatte della miserabile setta dei 5 stelle, ci informa con rinnovata soddisfazione che questi deprecabili malfattori
SONO SEMPRE PIU' COME GLI ALTRI
Vuoi vedere che così saranno presto al governo?...
Per Arturo Francini, ho letto e approvato in pieno quello che hai pubblicato, sono d'accordo come tutti i Portoferraiesi e sicuramente tutti gli Elbani. Avremmo dovuto muoverci tutti ed opporci con manifestazioni di piazza quando il Comandante Supremo ed il presidente della Port Authority hanno comunicato la loro decisione di cambiare il nome alla nostra cara AETHALIA, ma tanto per loro l'Elba non conta nulla, anche se i soldi li fanno e li hanno sempre fatto con noi.!!!!!!
PAOLA da Portoferraio