La disfatta calcistica era nell'aria, del resto quando le squadre di calcio importanti non fanno largo ai giovani talenti italiani, che talvolta per 8/9 undicesimi sono formate da calciatori stranieri, comprati a milioni di euro con stipendi che offendono chi si trova in difficoltà economica per mancanza di lavoro, cosa ci si doveva aspettare? Non posso essere contento, ma talvolta per imparare serve una "dura lezione", e ieri sera puntualmente è arrivata, e da ora in poi, quando sentiremo parlare della Svezia, il nostro pensiero non sarà solo quello delle loro belle donne.
Paolino l'Arrotino-
113526 messaggi.
ACQUA POTABILE DISSALATA
Riscontro messaggio 87600 del 14.11.2017
Io però mi devo basare sulla realtà . Faccio un esempio . Prima che venisse iniziata la costruzione del nuovo laghetto Condotto io avevo pubblicato su alcuni blog elbani la sezione dell’ultima diga dove ho lavorato io, disegno che riguardava in particolare il diaframma di impermeabilizzazione delle spalle e del fondo diga. Nella nota annessa al disegno facevo presente che uno sbarramento artificiale che fosse privo di quel diaframma, che tutti proprio tutti gli sbarramenti artificiali hanno, non si può pensare che ci sia tenuta idrica. Ebbene lo sbarramento del Condotto è stato fatto ed io non ho mai sentito parlare di diaframmi di tenuta che deve essere formato da lunghe perforazioni con iniezione di tonnellate di cemento e quindi comporta una spesa notevole. Lei capisce che se si è dato corso allo sbarramento in questione senza diaframma tanto meglio si darà inizio al desalinizzatore senza serbatoio annesso anche perché, in maniera analoga al diaframma, anche il serbatoio costa molto. In conclusione io ragiono sulla base dei fatti. Il desalinizzatore verrà senz’altro fatto e, come accaduto al Condotto sarà privo non del diaframma ma questa volta di quel serbatoio di compensazione delle portate che io giudico essenziale come prima giudicavo il diaframma. Allora tutto prosegue come da copione e quindi ci si accorgerà solo a posteriori che il laghetto del Condotto non tiene l’acqua ed il desalinizzatore non serve quasi a nulla per l’Isola d’Elba ma solo a diminuire la portata della Val di Cornia la quale effettivamente sta per scoppiare non essendo più in grado di alimentare la sua enorme utenza.
Quanto sopra è naturalmente solo il mio parere più volte giudicato solo un sogno irrealizzabile. Il bello è che io vado più avanti ancora con il sogno e penso che se i progettisti del desalinizzatore avessero veramente ragionato un po' sulla necessità di affiancargli un serbatoio, allora si sarebbero accorti che il serbatoio da sé solo bastava perché lo si poteva riempire non con la costosa acqua desalinizzata ma molto più semplicemente con quella della pioggia e dei pozzi elbani e quindi si sarebbero accorti da soli dell’errore insito nel dissalatore.
[COLOR=darkred][SIZE=4]DUCATI E LOCMAN INSIEME PER UN’ESCLUSIVA LINEA DI OROLOGI [/SIZE] [/COLOR]
Due aziende, simbolo dell’eccellenza italiana si uniscono, per proporre una nuova ed accattivante linea di orologi. Una partnership all’insegna dell’innovazione e del design per un progetto 100% italiano. Gli orologi Locman-Ducati saranno presentati a gennaio 2018 Borgo Panigale (Bologna), 14 Novembre 2017 – Ducati Motor Holding e Locman annunciano un importante accordo di collaborazione per la produzione di orologi caratterizzati da alto contenuto tecnico, e resi ancora più originali ed esclusivi dal marchio della nota casa motociclistica bolognese. La lunga esperienza di Locman nel settore dell’orologeria fa, di questa dinamica azienda, il partner ideale per un progetto di rilevante valore tecnologico e qualitativo. Grazie agli importanti investimenti in ricerca e sviluppo su materiali innovativi e compositi come carbonio e titanio, Locman ha maturato una significativa conoscenza, che la contraddistingue per prodotti all’avanguardia e per un design unico e di riferimento. “Locman identifica lo spirito giusto per una partnership dinamica che unisce l’eccellenza tecnologica di due aziende leader nei rispettivi settori. – ha commentato Alessandro Cicognani, Ducati Licensing e Corporate Partnership Director – I prodotti che stiamo sviluppando insieme interpretano, attraverso design e materiali innovativi, l’unicità del marchio Ducati.” “È con grande entusiasmo che affrontiamo questa nuova sfida, - ha dichiarato Marco Mantovani, Presidente di Locman - non solo per la notorietà di un’azienda come Ducati, i cui tecnici e designer sono tra i più preparati al mondo, ma anche perché sin dai primi incontri abbiamo condiviso la stessa passione per la qualità e l’eccellenza produttiva”. “Credo inoltre, ha aggiunto Mantovani, che le alleanze e le sinergie tra aziende italiane siano un grande valore aggiunto, è importante uscire dagli schemi individualisti che spesso penalizzano la nostra economia. Sui mercati internazionali si può vincere solo facendo sistema intorno al marchio Italia”. Gli orologi Ducati saranno presentati sul mercato a gennaio 2018, e avranno una distribuzione attraverso le più importanti orologerie e gioiellerie a livello internazionale. L’accordo di Licenza è stato procacciato da IMG, l’agenzia esclusiva di Ducati Motor Holding per il Licensing. A sinistra: Alessandro Cicognani Licensing e Corporate Partnership Director di DUCATI, e Marco Mantovani, Presidente e Fondatore di LOCMAN.
In primo piano, la Nuova Panigale V4 Speciale, a cui si ispira la collezione di orologi DUCATI prodo
Egregio Sig. Meneghin, reputo i suoi interventi sempre molto istruttivi e costruttivi. Una cosa mi permetta di suggerirle: non dia per scontata la realizzazione del primo dissalatore. Non si può permettere di costruire un ecomostro per dimostrare che lo stesso è inutile, antieconomico ed un grosso errore come lei stesso giustamente afferma. Dopo il primo dissalatore faranno anche il secondo perché ci saranno 200 milioni di nostri soldi da spendere! E solo quando sarà evidente a tutti che i dissalatori non sono idonei allora finalmente avremo anche la nuova condotta sottomarina, dei nuovi pozzi o dei depositi.
In quanto a dare per sicuro il primo, sarebbe opportuno che tutti noi Elbani ritrovassimo il nostro orgoglio su questo tema e anche su altri temi importanti come la sanità.
La Regione ci taglia i servizi sanitari di base ed essenziali e “investe” in opere emergenziali inutili.
Non tutta l’Elba si assoggettò a Napoleone … e non faranno proprio come se fossero a casa loro!
“Sul piano della Mola a Napoleone non furono concesse le chiavi del paese e per questo decise di attaccare la città con i cannoni minacciando di radere al suolo Capoliveri”…...
ACQUEDOTTI ELBANI, DISSALATORI E SERBATOI
Riscontro Messaggio 87584 del 13.11.2017, per Claudio
Lei mi ha posto la famosa domanda da un milione di dollari alla quale è impossibile rispondere in modo sufficiente nelle poche righe di un messaggio di questo blog. Io ho fatto il mio progetto dell’Elba nel 2002 avendo avuto da molti personaggi compiacenti e primo fra tutti l’arch Ferrari allora responsabile della gestione degli acquedotti, molti elementi e dati utili. Poi sono passati anni, il mio progetto non è stato considerato da nessuno ed io ho solo seguito gli avvenimenti senza approfondire i dati ed elementi dii dettaglio.
Le darei quindi alcune brevi mie opinioni su un tema che mi ha sempre appassionato per la sua grande complessità dovuta ad un ambiente difficilissimo come quello elbano. A fine di questo messaggio lei mi dirà che è tutta fantasia, ed io ,e risponderò che non sarebbe l’umica fantasia che ho condotto a termine anni or sono con tutt’altri risultati rispetto a quelli elbani
Dividerei il problema in due parti.
La prima parte riguarda la risoluzione del solo problema attuale.
Le caratteristiche dei consumi ad alta escursione temporale di portata come sono quelli in oggetto ammettono una sola soluzione ed è la costruzione, fatta dove e come si voglia, di un invaso di almeno trecentomila mc utili. Questo volume idrico, facilmente accumulabile nelle stagioni autunno, invernali e primaverili e con la raccolta degli esuberi dell’acquedotto ottenuti senza fermare molti pozzi come si usa fare erroneamente ora, con l'acqua delle piogge e che scorre nei fossi e vallette de del Capanne riversandosi abbondantemente in madre per lunghi periodi invernali. Quest’ultima acqua , sottomessa ad una semplice filtrazione e disinfezione con l’aggiunta di quella dell’acquedotto, e conservata per la stagione estiva, farebbe agevolmente fronte a tutte le punte di consumo estive, mentre per il resto della stagioni non sussistono problemi essendo sorgenti e pozzi elbani e l’acqua proveniente dalla Val di Cornia, in grado di superarla ottimamente.
Il deposito tornerebbe molto utile anche per contribuire efficacemente ad alimentare l’utenza per quella decina di giorni che il gestore dichiara sufficienti, vista la preparazione accuratamente già allo scopo predisposta, per riparare un eventuale guasto della condotta sottomarina. In altri termini la sola costruzione di un serbatoio da almeno trecentomila mc risolverebbe a mio avviso, tutti gli attuali problemi, fatti salvi naturalmente avvenimenti eccezionalissimi e non prevedibili ai quali l’Elba non può in ogni caso far fronte essendo, al contrario di ogni serio sistema idrico italiano, sprovvista di sistemi alternativi di alimentazione di sicurezza,
IL dissalatore, sprovvisto come sarà di un grande serbatoio di compensazione delle portate , potrà dare solo una portata fissa per 24 ore al giorno e per 365 giorni l’anno ma senza riuscire a fronteggiare i consumi di punta e quindi, in caso di siccità eccezionali la piezometrica di falda viene depressa per decine di metri sotto il livello del mare e, per fare finta di coprire i consumi di punta, bisognerà immettere in rete acqua salmastra oppure alimetare la rete a turni alterni. In sostanza il dissalatore risparmia una portata dalla Val di Cornia ma non risolve i problemi elbani
Il secondo grande problema da risolvere finalmente sarebbe il raggiungimento dell'autonomia idrica dell'Isola d'Elba liberandola dalla servitù con la val di Cornia che ne ha molto bisogno tanto è vero che anch'essa sta per scoppiare non riuscendo più a soddisfare la sua enorme utenza.
Secondo mè anche in questo caso la soluzione è unica visto e considerato che, nonostante tutto, le statistiche indicano che all’Elba piove molto di più del volume necessario per gli acquedotti, va trovata in un serbatoio di almeno 2,5 milioni di mc di capacità utile. Sussistono due problemi. Primo il clima è cambiato e, pur essendo la pioggia sufficiente, essa cade in maniera molto diversa da quella di una volta in quanto è caratterizzata da grandissime piogge concentrate in tempi brevissimi. Questo aumenta di molto le difficoltà di raccolta e provoca un problema da studiare attentamente.. Per farlo esiste una sola possibilità: bisogna avere uno serbatoio o più serbatoi della capacità totale di circa 2,5 milioni di mc che però deve avere una caratteristica del tutto particolare: non può essere concentrato in uno o due punti soli ma deve estendersi molto in lunghezza onde raggiungere molte delle vallette che scendono dal Capanne e che durante le bombe di pioggia scaricano in mare notevolissimi volumi di acqua inutilizzata. E’ nella cattura di questa acqua tutto il problema da studiare . Secondo mè una galleria lunga 25 Km che circonda alla base tutto il monte Capanne è in grado di compiere il miracolo di poter attraversare tutte le vallette e raccogliere molta acqua. Nel mio progetto avevo previsto una variante con divisone longitudinale della galleria in due parti affiancate in modo da contenere l’una l’acqua grezza raccolta in tutta fretta e l’altra acqua filtrata e pronta per essere immessa in rete . Subito si obbietterà che si tratta di fantasie. Io obbietto che l’importante è concepire un serbatoio in grado di crescere piano piano attraverso gli anni, cominciando con i primi trecentomila mc che risolvono come detto prima il problema immediato salvo poi poter crescere in lunghezza per costituire piano piano tutto il serbatoio ma nel frattempo continuando a funzionare aumentando la propria efficacia attraverso gli anni e man mano che cresce in lunghezza: il tutto è avvantaggiato dall'esperienza diretta che viene fatta fin dal primo utilizzo della capacità di accumulo. Esistono altri vantaggi secondari del serbatoi-galleria
Si pensi ad esempio che si potrebbe assegnare alle cooperative di cavatori che una volta esistevano a S, Piero di prelevare essi stessi i blocchi di marmo per il loro uso andando a costituire col tempo una parte di quel serbatoio sotterraneo, al riparo dai raggi del sole e posto ad una quota atta ad alimentare direttamente a gravità la rete di distribuzione. Si poensi alla utilità presentata da migliaia di mc di inerte scavato che opportunamente frantumato potrebbe essere utilizzato in mille modi che vanno dal ripascimento delle spiagge, alla formazione di nuove spiaggette, alla costituzione di inerti da calcestruzzo, alla sistemazione delle enormi cave scavate negli anni passati, alla costruzione di piazzali e rilevati stradali ecc. ecc. utilizzando tutto materiale ora carissimo se acquistato in Isola ma che invece sarebbe disponibile a costi quasi pari a zero.
Grossi interrogativi mi sono stati posti per le temute difficoltà di sistemare sulle pendici del Capanne la grande fresa che esegue sia gli scavi della galleria sia il suo rivestimento ponendo in opera elementi circolari prefabbricati in normale calcestruzzo e restituendo il materiale scavato in pezzature minute . Risponderei al quesito rammentando che la galleria è un manufatto totalmente sotterraneo e che la fresa stessa deve essere fin dall’inizio montata in grandi camere sotterranee scavate ad inizio tracciato con metodi tradizionali ma che tutti i lavori devono svolgersi in sottosuolo e quindi senza grandi espropri di terreni privati. Del resto gallerie stradari ne sono state costruite negli ambienti più disparati e sia in alta montagna e sia sotto metropoli abitate quindi non penso ci siano difficoltà al riguardo
Il secondo problema generale di cui parlavo è costituito dalle perdite di rete che ammontano a valori intollerabili. Anche questo all'Elba è irto di a difficoltà insuperabili. Tempo fa ho pubblicato su questo blog un profilo schematico della rete di distribuzione dell’acquedotto. Da un solo esame sommario di tale disegno si capisce che non siamo in presenza di un vero acquedotto ma di un caos di piccoli acquedotti sorti casualmente attraverso gli anni. Adottare quella operazione che è il toccasana per diminuire le perdite degli acquedotti malmessi e che si chiama regolazione della pressione, in questo vero caos è difficilissimo e pertanto si è costretti a funzionare con pressioni che di notte salgono alle stelle aumentando le perdite nel modo che tutti sanno. Il gestore ha fatto qualche regolazione della pressione ma farlo correttamente è un’operazione impossibile. Allora non basta sostituire le condotte dov'erano e come erano ma bisognerebbe cambiare totalmente la struttura che ha oltre cinquanta vasche di carico con altrettanti impianti di sollevamento: operazione in questi tempi impossibile da fare per il suo importo stratosferico e perché non sarebbe nemmeno giustificata.
A tutto questo bisogna aggiungere un altro elemento essenziale: gli allacciamenti degli utenti sono quasi tutti vecchissimi e costruiti quando non esistevano i tubi di plastica. Sicuramente si sarà allora usato tubazioni di ferro che, dopo tanti anni, sono piene di perdite. Alla ricostruzione della rete bisogna allora raggiungere anche il rifacimento totale degli allacciamenti privati i cui costo, notate bene, è a carico dei privati cittadini.
In conclusione quando si afferma con la massima leggerezza “bisogna assolutamente eliminare le perdite” si dice una cosa altrettanto giusta quanto impossibile da fare in questi anni di crisi,
Io avevo già spiegato che al monimento attuale non esiste che una possibilità, che del resto è quella adottata dal gestore: fare una buona manutenzione e tollerare perdite in alta percentuale ma con un totale di mc tutto sommato non grandissimo perché alla fin fine siamo in presenza di acquedotti di piccole dimensioni con volumi annui non enormi. Qui però interviene un altro fattore determinante : Per fronteggiare le perdite che non si riesce per ora ad eliminare, occorre una cosa molto importante: occorre avere molta acqua ed acqua di basso costo di produzione. Invece cosa si fa? Esattamente il contrario e si costruisce un desalinizzatore che produrrà acqua carissima e destinata, per quanto detto ad essere per il 50% dispersa nel terreno. Questo significa, in pratica, raddoppiare il costo di per sé già molto elevato, di ogni mc dio acqua prodotta dai desalinizzatori con le con conseguenze che appariranno chiare solo quando andranno in esercizio mentre al giorno dì oggi non se ne parla proprio.
Alla fine di questo lungo ma insufficiente discorso raggiungerei l’ultima chicca. Ogni acquedotto importante, e non si può dire che quello elbano non lo sia, occorre una sistema alternativo di sicurezza che entri subito in servizio al mancare eccezionale di quello principale. Tutti gli acquedotti moderni ne sono provvisti generalmente avendo delle reti idriche di di grandi dimensioni che mettono tra di loro in collegamento gli acquedotti di aree molto vaste e che son atte alla bisogna. Anche l’Elba ha assolutamente bisogno di questa sicurezza ed essa non potrà essere data che da una nuova condotta sottomarina che la metta in collegamento non con la Val di Cirnia che è ormai allo stremo ma con qualche altro grande sistema idropotabile del continente che sia a sua volta collegato, per la sicurezza di cui si parla, con altri grandi sistemi idrici.
Termino questa nota fin troppo lunga eppure mancante in molti punti. Mi sembra però che da essa si capiscano due cose: in primis che la costruzione del dissalatore oramai irrevocabilmente partita, costituisce u grosso errore ed in secondo luogo che il manufatto da costruire piano piano attraverso gli anni è un grande serbatoio di accumulo.
Gentile amico, permettimi di NON essere in linea con il tuo ragionamento. Può essere che i grillini, qualora alla guida del governo, si comportino come tutti gli altri, (cosa che non credo) ma ti dico anche che oggi NON possiamo dirlo, e dare una sentenza senza prove, in questo caso a livello politico, è sempre una cosa aberrante e/o da regimi totalitari, dove esiste solo il pensiero unico. Non ho dubbi, per fortuna noi viviamo in una democrazia, per cui liberi di scegliere chi vogliamo alla guida della nazione, e l'alternanza, è un toccasana per la stabilità della stessa democrazia, per cui, a casa la vecchia politica, e largo ai giovani che sono il futuro e che non devono mai arrendersi...
Un saluto,
Paolino l'arrotino-
Lode allo spirito di solidarietà e di umanità del nostro vice presidente della Camera, Laura Boldrini.
Sta sollecitando il governo perché reintroduca la tassa sulla prima casa! Voi penserete che in una vera donna di Sinistra come è lei, sicuramente la sua sollecitudine sia determinata dall' urgente e indispensabile aiuto da offrire ai milioni di Italiani, che vivono sotto la soglia di povertà, che vivono dentro le auto, che senza pensione per la legge Fornero, vanno ad elemosinare un pasto alla Caritas, o chiedono ai Comuni di sloggiare dalle abitazioni a loro assegnate dopo vent' anni d' attesa dai Comuni, occupate dai Rom! No vi sbagliate! Lei lo chiede perché siano disponibili nuove risorse per gli immigrati, che invita le ONG a tornare a riprenderli in mare e portarli in Italia!
Attenti, lei però non li vuole né a casa sua, né nei suoi pressi. né ha intenzione di suggerire al nostro assessore alla Sanità Saccardi di alloggiarli in qualcuno dei 18 appartamenti che possiede a Firenze, almeno per dare il buon esempio! No! Ha lo stesso spirito di solidarietà del nostro buon Francesco! Niente Vaticano, conventi, abbazie, monasteri, parrocchie, residenze principesche di Vescovi e Cardinali! No, telefona a Minniti, anche se in questo periodo è tutto impegnato nello "ius soli", sollecitandolo a costringere, tramite i prefetti, i sindaci perché li alloggino nei loro comuni per attuare ' l'accoglienza diffusa", "l'integrazione sociale", cioè,...a non far nulla dalla mattina alla sera, perché di lavoro qui non ce n'è, nemmeno a cercarlo col lumino. A far che? A bighellonare, molestare, protestare per la lontananza del loro alloggio dai centri urbani (Via Sindaci, subito biciclette e motorini!), per la qualità del cibo, per la paghetta giornaliera che tarda ad arrivare, per ingrassare ulteriormente le organizzazioni criminali o gli albergatori poco scrupolosi, che sono gli unici ad aver dimostrato "nei fatti" un vero spirito di accoglienza e solidarietà!!! Lode alla Sinistra!
...Il governo dice che non ci sono soldi e dovranno essere ancora i Comuni a "tagliare" ovviamente a danno dei cittadini.......
ma i 60 miliardi per le BANCHE le hanno trovate subito.......altro che
BASTA....alle prossime elezioni 2018 mandiamoli a casa per sempre e votiamo QUELLI CHE NON SONO MAI STATI AL GOVERNO.. e finiamola di dire "tanto sono tutti uguali"......questo è il modo per non cambiare mai...
Dopo una disfatta, è giusto che chi abbia sbagliato paghi.
Il costume tipicamente italiano è. Che nessuno si ritiene colpevole, nonostante le evidenti sconfitte, siano esse politiche o calcistiche.
Ventura e Tavecchio che non rassegnano le dovute dimissioni dopo una disfatta epocale stile Caporetto è lo specchio dei tempi
Povera Italia...
caro Paolino l'Arrotino-
per capire chi ha ridotto l'Italia in questo stato non serve aver vissuto in Italia x 25 anni, basta un giorno in Italia e 25 anni all'estero che ti rendi subito conto che non c'è più nessuna speranza di rialzarsi con qualsiasi scelta politica, sia di destra sia di sinistra, grillini compreso! Sono perfettamente tutti identici una volta su quel seggiolone, strillano tutti, tutti bravi a proporre, ma dentro di loro ci prendono letteralmente per il cu...lo, una volta che si sono insediati secondo te che differenza faranno con gli altri? saranno ancora più ganasce a mangiare e rubarci soldi mentre per noi cambieranno i suonatori ma la musica sarà sempre la stessa, anzi....altri suonatori sulle nostre spalle:bad:
il brutto è che : "al peggio non c'è mai fine!":(
l'Italia è un paese senza speranza
([URL]http://www.vita.it/it/article/2016/04/07/per-listat-litalia-e-un-paese-senza-speranza/138946/[/URL])
L’allarme arriva dall’Anci nel giorno in cui sindacati e Aran sono tornati a sedersi per trovare un nuovo accordo ultimato sui contratti statali: secondo l’unione dei sindaci italiani guidata da Antonio Decaro (primo cittadino di Bari) il problema degli Enti Locali e dei tagli per trovare le risorse da destinare al contratto pubblico è tutt’altro che risolto. «È possibile che possano verificarsi gravosissimi tagli indiretti sui Comuni dai costi per il contratto dei dipendenti pubblici, che ricade direttamente e solo sui sindaci, da quelli per il Fondo debiti di dubbia esigibilità e ancora per quelli del Fondo di solidarietà comunale», spiega il presidente Anci davanti ai Parlamentari in Aula, nell’ottica delle discussioni sulla Manovra Economica.
Il calcolo problematico è presto che fatto: nel 2018 la Manovra stanzia 2,85 miliardi di euro, dopo i 300 milioni messi da parte con la scorsa Legge di Bilancio e gli altri 900 aggiunti quest’anno: ma gli aumenti di 85 euro medi a tutti i lavoratori pubblici (circa 3,2 milioni di unità) valgono in tutto almeno 5 miliardi, con gli enti locali che - secondo l’Anci - saranno costretti a trovare le risorse mancanti. Il Governo ora dovrà dare una risposta alle amministrazioni locali per capire se effettivamente tutto quel denaro pubblico dovrà essere “trovato” dai Comuni (che quindi dovrebbero applicare tagli e aumento imposte, come primi provvedimenti) o se invece vi sono vie e soluzioni differenti.
Mi rendo conto che molti italiani continuano a sostenere chi negli ultimi 25 anni ha governato l'Italia, scaricando le responsabilità una volta guardando a destra e altre volte a sinistra, segno evidente che probabilmente in questi anni, o hanno vissuto all'estero o peggio non si rendono conto in che situazione ci stiamo trovando, sicuramente non per colpa degli italiani, quegli italiani (lo ribadisco) che per una misera pensione devono lavorare per 42 anni, mentre per altri....vedi ultimo mio intervento...., per non parlare di auto blu e privilegi vari.
Paolino l'Arrotino-
[COLOR=darkblue][SIZE=4] VITTORIA CVMM ALLA REGATA NAZIONALE L’EQUIPE AZZURRA [/SIZE] [/COLOR]
– Vittoria marinese nell’ultima Regata Nazionale L’Equipe Azzurra: l’equipaggio rosa portacolori del Circolo della Vela Marciana Marina composto da Alice Palmieri ed Eva Paolini ha conquistato il vertice della classifica nella categoria Under 12. La manifestazione era organizzata dal Club Nautico Capodimonte sul lago di Bolsena.
Nei due giorni di regate le condizioni meteorologiche hanno reso particolarmente impegnative le 4 prove portate a termine in cui erano impegnati anche gli equipaggi della categoria Evo. Il primo giorno era caratterizzato da vento leggerissimo, mai superiore ai 4 nodi di intensità che permetteva di disputare solo una manche vinta dalle ragazze marinesi, mentre nel secondo giorno era possibile completare tutte tre le manche previste dal programma che dai 7/8 nodi – sempre piuttosto instabile con numerosi cambi di direzione - aumentava fino a 14/15 nodi nella seconda prova e di nuovo calava a 8/9 nodi nella manche conclusiva. Nelle prove del secondo giorno Alice ed Eva ancora una volta dimostravano la loro preparazione mettendo a segno due primi e un secondo posto e conquistando così il più alto gradino del podio.
Nella stessa categoria Under 12 l’altro equipaggio portacolori CVMM formato da Silvia Costanzo ed Edoardo Paolini concludeva al sesto posto .
Podio, in questo caso al terzo posto della classifica della categoria Evo (per la cronaca vinta d Fani/Cotroneo di Civitavecchia), anche per l’equipaggio CVMM composto da Alessio Caldarera e Matteo Peria (parzilai 1-4-(7)-4) e sesto posto per Giulia Costanzo e Federico Arnaldi.
L’altro equipaggio “rosa” elbano formato da Flaminia Panico e Bianca Pettorano e portacolori del Centro Velico Elbano (che si allena con la squadra CVMM) ha concluso la sua prova al quinto posto (parziali 7-6-2-(7).
Conclusa la stagione nazionale per la classe L’Equipe i velisti CVMM della classe 420 – Giulia e Paolo Arnaldi, Samuel Spada e Lorenzo Marzocchini concluderanno l’anno agonistico a Imperia dal’8 al 10 dicembre prossimi per l’Imperia Winter Regatta.
Nella foto la premiazione della Regata Nazionale L’Equipe Azzurra.
caro Michele, sul baratro ci hanno avviato: Ciampi,Dini, Amato, Prodi, D'Alema.
Il nano è arrivato nel 1994 (primo governo) ha governato 3291 giorni (9 anni) - (novembre 2011 ultimo governo del nano) ci ha mantenuto vicini a quel baratro, (i contrari diranno: facendo soltanto danni) ma quelli che sono arrivati, durante e dopo il nano: Monti, Letta, Renzi, Gentiloni , che cazz... a hanno fatto? il miracolo Italiano? sono già passati ben 7 anni dall'uscita del nano responsabile e trombatore, ma questi ci hanno trombato a noi!(non vi brucia il...?) ... anche se ormai siamo precipitati sul fondo del baratro, inutile che ci racconti bischerate, sono aumentate le tasse, l'IVA, la disoccupazione è aumentata, anche se i telegiornali ci raccontano quello che gli ordina il governo, le industrie che sono andate all'estero e hanno chiuso, non si contano, (ma sono migliaia e continuano a chiudere.. perché? per le agevolazioni fiscali? ) l'Alitalia svenduta, i giovani per lavorare devono fuggire all'estero, siamo invasi da immigrati clandestini, marocchini da mantenere, stupri, omicidi, furti, detenuti in libertà e in giro anche quì all'Elba non se ne contano più, è colpa del nano trombatore? l'unica cosa che non è aumentato è il mio stipendio e le pensioni di chi ha veramente lavorato , ma dal 1994 (primo governo del nano) ad oggi sono passati 27 anni e se lui ha governato 9 anni... cazz ... gli altri 16 anni chi ha governato? che cazz.... hanno fatto? siamo sprofondati ancora di più nel baratro in questi ultimi 7 anni ma continuiamo a dire: è colpa del Nano trombatore!
Mavvaffffff... i trombati siamo NOI! chiunque venga, ma quest'ultimo (si è messo nella poltrona grazie a chi?) ci ha tolto anche il voto e ci ha piegato anche lui a 90°, anzi...ci ha sdraiati per terra ma te non te ne sei accorto, beato te!:
😎
Il grosso pino che è caduto in piazza Pietri deve essere un segnale per gli addetti, se era marcio e nessuno lo aveva mai controllato... di chi è la responsabilità se cadeva su un'auto? e se nell'auto c'era qualcuno?
Non sarebbe opportuno che qualcuno, in ogni Comune , si faccia un giro per controllare le piante lungo le strade comunali dove passano auto e pedoni (... bambini a piedi), se gli alberi sono mezzi marci o troppo alti e pericolosi per la pubblica incolumità.
Quanti alberi sono caduti oggi sulle strade dell'Elba?
alcune decine credo.
Quanti di questi dovevano essere tagliati da tempo perché marci o troppo alti e pericolosi?
E' andata bene anche questa volta
Dobbiamo continuare a dire: ....che Dio ce la mandi buona...e senza vento! ma non è il Comune responsabile? e se ci scappa il morto che dirà il Sindaco? ...pazienza, è stato sfortunato. :angry:
Da elbano, posso sicuramente affermare che noi, dobbiamo sempre trovare un capro espiatorio possibilmente esterno. Il problema acqua in futuro può esistere, come può presentarsi la problematica strade, vivibilità, prezzi troppo alti per trascorrere le vacanze all'Elba, il paesaggio e il mare unici al mondo che forse in futuro non saranno più uguali ad oggi, la sanità e la tranquillità che non sarà più tale. Dico questo perché forse non si è capito, o peggio si fa finta di NON capire, che è ora di dire basta alle nuove costruzione e aumenti di posti letto°, con conseguente riduzione del verde e dello spazio vitale, e se non si corre ai ripari, arriverà il tempo in cui il conto da pagare sarà molto alto, e saranno come si suol dire ca..i amari per tutti.
° Si è mai visto far entrare 50 litri di acqua in un contenitore di 30 litri??
Facendo tesoro di quanto un signore ha scritto su "Camminando" quanche giorno fa: "pensate elbani ..pensate", mi sono messo a pensare. Mi sono fatto alcune domande, per dare una risposta ai progetti ASA ed alla risolutezza del nostro grande e democratico presidente Dott. Rossi. Mi sono detto: perchè un progetto così controverso qual'è il dissalatore, pur non soddisfacendo, a conti fatti, all'esigenza
estiva nei giorni di punta, in quanto palesemente insufficiente, viene così caldeggiato ed imposto con tanto decisionismo?
Perchè di un altro dissalatore o in alternativa di un raddoppio della condotta sottomarina?
Mi sono dato una risposta, forse l'unica che potevo darmi: il dissalatore serve solo a mantenere il servizio idrico NORMALE all'Elba, ignorando le enormi criticità della rete idrica, permettendo così ad ASA di non far fronte ai costosi oneri di rifacimento, dovuti forse ad essa, in qualità di gestore.
La mancanza di acqua nel periodo estivo all'Elba è solo dovuta alla rete colabrodo ed agli sprechi. Se così non fosse, il razionamento dovrebbe essere sistematico per tutti i mesi estivi e non sporadico come normalmente avviene Con i progetti in fase di attuazione, ASA avendo a disposizione due dissalatori oppure un dissalatori ed una condotta sottomarina di collegamento alla Val di Cornia, ha fatto il suo il gioco. L'acqua sarà copiosa e si continuerà come sempre, con le "cravatte", per far stare in piedi la rete idrica. Le spese per gli impianti verranno spalmate, come ha detto l'illustre Rossi su tutta la Toscana (cosi chi ha la seconda casa, le pagherà due volte). Si pagherà la costruzione del dissalatore, il suo mantenimento, l'acqua che andrà dispersa per la rete fatiscente con annessi e connessi (fogna, depurazione) e come nelle favole, tutti vivranno felici e contenti. Brava ASA e bravo Dott.Rossi!!
Mi rivolgo a Lei perché sicuro che può soddisfare i dubbi dovuti ad abissali lacune in materia idrica, Elbana in particolare.
Mi hanno incuriosito alcune osservazioni circa la reale possibilità di soddisfare il fabbisogno idrico estivo che pare si aggiri intorno ai 70.000 mc di acqua al giorno.
Le chiedo pertanto se secondo Lei:
- la rete così com'è, sopporterebbe strutturalmente simili portate?
- è giusto affermare che dovrà comunque essere stoccata una quantità di acqua pari più o meno a 3-4 milioni di mc da distribuire nei due mesi estivi in quanto non sarebbe possibile prelevare una simile portata dalle fonti di approvvigionamento attuali, futuro dissalatore compreso?
La ringrazio se vorrà chiarirmi le idee su questi punti
Claudio
di Valeria Ciarambino, M5s Campania
De Luca aveva promesso di assumersi la piena responsabilità delle sue nomine in #sanità, per giustificare la sua legge scellerata. Ieri il direttore generale del più importante nosocomio del Mezzogiorno, Ciro Verdoliva, è stato arrestato per presunta corruzione e il manager del Ruggi D'Aragona di Salerno, Nicola Cantone sarebbe stato rimosso per mancanza dei titoli necessari a occupare quella poltrona. Tutto in una manciata di ore. Due casi vergognosi che si aggiungono alle vicende dell'ex direttore generale dell’Asl di Benevento, anch’egli rimosso perché sprovvisto di titoli idonei, del direttore generale del Pascale, condannato per danno erariale, per non dimenticare il manager dell’Asl Na1 Centro, coinvolto nell’inchiesta sulla corruzione per le forniture all’istituto tumori. Il risultato della Legge di De Luca è una sanità sempre più allo sfascio e noi non possiamo più tollerarlo