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113265 messaggi.
parcheggi in centro da parcheggi in centro pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 12:30
Nella giungla dei posti riservati in centro è impossibile venire a lavorare. Io che lavoro in negozio devo fare mille peripezie e venire a piedi con largo anticipo per aprire il negozio. Poi però vedo che se sei fidanzata con il figlio di un carabiniere puoi parcheggiare tranquillamente la tua macchinina grigia metallizzata nei posti gialli dove dovrebbero stare le auto di servizio e te ne vai a lavoro bella tranquilla, che fortuna!. Come funziona? Devo trovarmi un carabiniere anche io o un figliolo di un carabiniere per avere questo privilegio?
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Giuseppe Corbelli da Giuseppe Corbelli pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 12:20
Per i tralicci di Terna, per la Sanità e prima ancora per la Menarini a Rio Marina ci fu mobilità e più coinvolgimento di un’Isola intera, gli stessi Sindaci, la politica, le associazioni, mentre per il Dissalatore un progetto pronto a partire e difficile da fermare ce un silenzio e un disinteresse totale da parte di tutta l’Isola e di tutte le categorie, probabilmente anche noi del Comitato quasi tutte persone coinvolte o chi per vicinanza o chi per altri motivi, se lo avessero fatto da un'altra parte potevamo assumere gli stessi atteggiamenti di menefreghismo e disinteresse o forse no, in fondo ce anche chi pensa che è meglio avere un po’ di acqua in più oggi, sacrificando Mola zona di interesse ecologico e una spiaggia come Lido di Capoliveri, “e occhio non si sta parlando della spiaggia di mola dove ci portano solo a pisciare i cani”, ma si sta parlando di una spiaggia dove grazie al turismo ci mangiano centinaia di famiglie, e per la sua bellezza e per il mare pulito oltre che tantissimi turisti ci vengono a fare il bagno anche Elbani di altri comuni. I dissalatori non sono l’unica soluzione all’emergenza idrica che non solo la Toscana ma oramai affligge tutta l’Italia.
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 11:15
[COLOR=darkred][SIZE=4]Dal 27 OTTOBRE al 5 NOVEMBRE: - IT - 2017 (v.m. 14 anni) - LA BATTAGLIA DEI SESSI [/SIZE] [/COLOR]
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IN TOUR SUL CALAMITA da IN TOUR SUL CALAMITA pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 10:03
[COLOR=darkred][SIZE=4]IN TOUR SUL MONTE CALAMITA PER CONOSCERE E RISPETTARE AMBIENTE E TERRITORIO, L’INIZIATIVA DI CAPOLIVERI BIKE PARK, COMUNE, SCUOLA DI CAPOLIVERI E SELIN PER L’AMBIENTE [/SIZE] [/COLOR] In tour sul Monte Calamita alla scoperta delle Miniere, degli antichi mestieri e delle infinite ricchezze ambientali dell’Isola. Il 25 ottobre in una splendida giornata d’autunno, gli studenti della Scuola Media G. Carducci di Capoliveri grazie al progetto realizzato da Capoliveri Bike Park, Comune di Capoliveri, Selin per l’Ambiente, Guide del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con la collaborazione di Pelagos e Legend Park Rent, pedalando in bicicletta lungo i suggestivi sentieri del circuito del Capoliveri Bike Park hanno riscoperto la bellezza e l’unicità del loro territorio e hanno approfondito le molte curiosità legate al rispetto e alla tutela della natura e dell’ambiente. Un progetto integrato dove si sono unite insieme mondo dell’istruzione, dello sport e della tutela e valorizzazione ambientale. “Un’attività interdisciplinare” - come hanno spiegato i prof.ri Ricci e Piga della Scuola Media di Capoliveri - “in cui al centro sta il rispetto per la storia, l’ambiente e la cultura della propria isola che devono partire da una conoscenza diretta e profonda del territorio di appartenenza, ciò per avere domani adulti più consapevoli e responsabili”. “Stiamo lavorando su questo con le nuove generazioni. – spiega Michele Cicerone, responsabile di Selin per l’Ambiente – Conoscere ed apprezzare il proprio territorio significa amarlo e rispettarlo mettendo in campo ogni azione per la sua salvaguardia che deve partire dai piccoli gesti quotidiani per un mondo più sano e più pulito. Abbiamo consegnato agli studenti una brochure illustrata sulla tutela ambientale, su questa lavoreranno e sarà per loro una guida utile per capire quali comportamenti assumere nel vivere quotidiano nel rispetto dell’ambiente”. “Il Capoliveri Bike Park e il Monte Calamita – commentano le Guide Ambientali del PNAT – sono luoghi di una bellezza unica con panorami mozzafiato, che stimolano tantissimo i nostri giovani e li fanno appassionare allo sport e alla natura, un percorso formativo che tutti dovrebbero fare e che pensiamo debba essere esteso a tutti i giovani e non del nostro territorio”. “Siamo felici di aver collaborato alla realizzazione di questa iniziativa – ha commentato il consigliere delegato all’istruzione del Comune di Capoliveri Alessia Conte – Attività come queste sono la base per una crescita più consapevole dei nostri giovani ed auspichiamo il ripetersi di eventi interistituzionali come questo, dall’elevato contenuto formativo”.
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Ad Isolano da Ad Isolano pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 9:28
Se ridurrai i tuoi consumi a circa la metà di quanto consumi ora, pagherai solo poco di più. Se mantieni quelli attuali, pagherai almeno il doppio. Chi credi che pagherà il costo milardiario di questo dissalatore? Asa? No, tu, io e tutti gli altri, ma almeno avrai una certa tranquillità (Mi vien da ridere!) riguardo la disponibilità di questa pessima acqua che ti arriverà a casa.
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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 8:38
[COLOR=darkred][SIZE=4]LE PERDITE OCCULTE DEGLI ACQUEDOTTI ELBANI ED IL DISSALATORE [/SIZE] [/COLOR] Riscontro messaggio “elbano” n. 87321 sulle perdite degli acquedotti. E’ un problema molto interessante al quale mi sono dedicato a fondo e per molto tempo. Le perdite dell’acquedotto dell’Isola d’Elba sono veramente eccessive ma se le osserviamo nel contesto reale le cose cambiano profondamente. La rete di distribuzione dell’acquedotto è complicatissima , basti pensare che, a causa dell'andamento altimetrico del terreno ELBANO, è composta praticamente da tante piccole reti staccate l’una dalle altre ed alimentate da una sessantina di impianti di sollevamento e circa altrettanti serbatoi di carico. In queste condizioni è sempre possibile porre un rimedio anche se non totale ma occorre effettuare una vera rivoluzione con sostituzione di quasi tutte le condotte e sopratutto la modifica radicale del sistema di base onde riuscire a regolare la pressione di funzionamento della rete in quanto se venissero mantenute le elevate pressioni attuali in poco tempo anche le nuove condotte comincerebbero a perdere. La domanda da porsi è la seguente: è proprio la soluzione giusta il rivoluzionare la rete o non esistono invece soluzioni alternative tecnicamente valide? io credo che, quand'anche fossero disponibili gli imponenti importi di denaro necessari per la rivoluzione della rete, in questo momento sarebbe logico indirizzarli verso altre soluzioni e per esempio verso quanto segue. Bisogna innanzitutto rendersi conto che , se la perdita come percentuale del totale è inammissibile, invece l’ammontare complessivo di metri cubi di acqua che vanno perduti non è enorme poichè stiamo trattando di un acquedotto piccolo e con volumi d’acqua che sono bassi se paragonati alle enormi spese necessarie per la sua citata rivoluzione A mio avviso converrebbe piuttosto tollerare delle percentuali di perdita un po' elevate e migliorare al massimo la ricerca e riparazione delle fughe d’acqua che sono facilmente rintracciabili. Occorre però osservare un’altra regola: bisogna poter disporre di tanta acqua ed a basso prezzo. Se le condizioni fossero queste e se cioè si potesse far fronte alle perdite senza spendere cifre enormi ma invece impegnare tutti i fondi disponibili per produrre una maggior quantità di acqua a basso costo e quindi si potesse disporre veramente di un quantitativo d’acqua che, nonostante le perdite, riuscisse ugualmente a soddisfare l’utenza in tutte le condizioni e quindi anche d’estate quando sono presenti molti turisti, allora tutti i problemi sarebbero risolto e con la minore spesa. A questo punto entra però in gioco il dissalatore il quale rappresenta proprio l’antitesi di quanto affermato. Il suo esercizio ed il balzo in avanti che subirà inesorabilmente il prezzo dell’acqua impediscono di adottare la descritta tecnica anzi sarà tassativamente necessario ridurre le perdite cn o un lavoro colossale che costituirà un fortissimo ulteriore aggravio nell'ammonire delle bollette di pagamento dell'acqua, aggravio dovuto alla disgraziata iniziativa “dissalatore”. In altri termini quando funzionA il dissalatore, bisogna, costi quel che costi. assolutamente diminuire la percentuale di perdita.
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Isolano da Isolano pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 2:29
UNA DOMANDA AD ASA (ovvero l'undicesima risposta non data) Quanto pagheremo un metro cubo di acqua prodotta dal dissalatore di Mola? Farebbe piacere saperlo, grazie!
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A VOLTE RITORNA.... da A VOLTE RITORNA.... pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 22:06
Vorrei fare una domanda all'indimenticato ex sindaco di Portoferraio. Che cosa ha ottenuto o fatto nel suo decennio di governo per risolvere il problema della crisi idrica? I posteri conoscono già la risposta........
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CASINI PIER LUIGI da CASINI PIER LUIGI pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 20:11
Vorrei rispondere brevemente alla "SIGNORA" ALLIBITA che non ha neppure il coraggio di firmarsi con nome e cognome, in merito al pasta party organizzato per rifocillare i partecipanti al MINERAL TRAIL della scorsa domenica organizzato dalla Proloco a Rio Marina. Posso assicurarLa che nessuno si e lamentato del servizio che abbiamo offerto ai partecipanti e agli accompagnatori, fino al Suo arrivo. Siccome io sono la persona che le ha chiesto lo scontrino, come del resto richiesto a tutti i concorrenti che si presentavano privi del tagliando. La piccola differenza sta nel fatto che quando gli atleti ce lo comunicavano, noi servivamo ugualmente il pasto senza nessun problema. Poi Lei si e presentata affamata chiedendo giustamente di mangiare e io giustamente le ho chiesto lo scontrino, a quel punto Lei gentilissima Signora, e andata in escandescenza invece di dirci che lo aveva lasciato in macchina, noi SIGNORA, Le posso assicurare che il Suo Pasto lo avrebbe avuto ugualmente. Ma Lei SIGNORA incurante, ha dato sfogo al meglio di se. Comunque, vorrei tranquillizzarLa, dicendoLe che anche i suoi amici hanno preso le distanze dal Suo sfogo pomeridiano. Per concludere La vorrei invitare alla gara del prossimo anno perche il percorso della gara merita una massiccia adesione di atleti. p.s. gli accenti non compaiono per via della tastiera straniera. Con ossequio CASINI Pier Luigi
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Centrale dissalatore da Centrale dissalatore pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 15:02
Dice Meneghin: "a Lido di Capoliveri...è in progetto una centrale sotterranea per il pompaggio dell’acqua di mare fino al dissalatore...quella ingombrante centrale posizionata in mezzo agli ombrelloni del Lido potrebbe benissimo essere spostata portandola vicino al desalinizzatore con molti vantaggi anche di esercizio. Anche in questo caso io penso di aver fatto un’azione doverosa ed utile. Lo vedremo tra poco poiché la costruzione del desalinizzatore, come tutti sappiamo, tra poco parte ed io spero tanto che quanto da mè proposto venga accettato ed il Lido di Capoliveri sia veramente liberato della presenza di macchinari sotterranei." Ora ho capito perché si parla di problemi alle acque antistanti la spiaggia di Lido! Credevo che la centrale di pompaggio si trovasse a Mola, dove verrebbe istallato il dissalatore. No a Lido! E poi da Lido l' acqua prelevata dovrebbe arrivare fino alla centrale di Mola! Pazzesco, terribile. La centrale posizionata in mezzo agli onbrelloni in una delle spiagge più belle e frequentate dell' Elba? Ma siamo matti! Come è possibile una cosa del genere? Come è possibile che un' amministrazione comunale come quella di Capoliveri abbia dato il suo assenso a questa follia? Qui occorre una mobilitazione generale, un presidio degli abitanti del luogo che fisicamente impediscano la realizzazione di questa faraonica, assurda, improduttiva, inutile opera! Mi sembra talmente assurda la cosa da farmi sospettare che io non abbia compreso bene il tutto!
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VEGLIA MISSIONARIA da VEGLIA MISSIONARIA pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 14:50
[COLOR=darkblue][SIZE=4]INVITO ALLA COMUNITA' CRISTIANA ELBANA: VENERDI' 27.10, ALLE 21, VEGLIA MISSIONARIA A SAN GIUSEPPE DI CARPANI [/SIZE] [/COLOR] Don Gianni Mariani alle prese con due importanti impegni per la sua parrocchia di San Giuseppe a Carpani: il lancio del catechismo per 170 ragazzini e domani sera, 27.10, alle 21, ci sarà la veglia missionaria di preghiera, presenti tutti i parroci isolani. Con la messa del giorno 15 ottobre Don Mariani aveva aperto il nuovo anno catechistico, presenti i ragazzi delle elementari, delle medie e gli adolescenti, catechisti, animatori e un nutrito gruppo di genitori. La chiesa era risultata affollata e i nuovi iscritti al catechismo, 47 bimbi, hanno portato il totale a circa 170 ragazzini. "Tutti assieme- aveva detto il parroco- abbiamo chiesto a Dio Padre, attraverso l'Eucarestia, l'aiuto nel nuovo cammino della Fede". E il religioso, durante l'omelia, aveva ricordato che la crescita nella Fede dei ragazzi è impegno soprattutto per i genitori, catechisti e animatori possono essere al loro fianco, ma non possono sostituirsi al loro ruolo di educatori anche nella Fede. Non era mancato l'invito, rivolto ai familiari, a mandare i propri figli al catechismo, spronandoli ad accompagnarli anche alla messa domenicale. Durante l'offertorio assieme al pane e al vino, era stato portato anche il "Catechismo dei ragazzi", il sussidio che accompagnerà i giovanissimi anche quest'anno. "Buon cammino a tutti", aveva detto infine il parroco nel salutare i convenuti. E per domani, venerdì 27, alle 21, sempre alla chiesa di San Giuseppe, sarà attuata, su decisione presa nell'ultima riunione vicariale dei sacerdoti isolani, la veglia missionaria. Si svolge ogni anno ed è dedicata appunto all'ottobre missionario. "Pertanto - comunica Don Mariani - domani sera saranno presenti tutti i sacerdoti e la comunità cristiana dell'Elba è invitata a partecipare".
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X disoccupato di rio da X disoccupato di rio pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 14:22
Alle miniera di Capoliveri hanno fatto il bike park e funziona molto bene perché non ti compri dieci biciclette e provi a fare una cosa simile a Rio. I mezzi a motore dentro il perimetro del Parco non li autorizzano mai e poi mai. Ci siano due o un comune non ti cambia niente perché decide il Parco. Ultimamente la forestale ci fa molta attenzione e se finora qualcuno lo fa o lo ha fatto le cose cambieranno presto. Prova con le bici che è facile che ce la fai.
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elbano da elbano pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 13:34
PROTEGGIAMO L'INSULARITA (disservizio navi per maltempo) Egr.Sig. sindaco Mario Ferrari, non ho ben capito se Lei nella sua esternazione alla "Nazione", parla per i SUOI concittadini portoferraiesi oppure per tutti i viaggiatori che effettuano la traversata Piombino-Elba ed Elba Piombino? Perchè il suo discorso nel secondo caso, potrebbe e dovrebbe essere più articolato ed interessare i vari Enti o società dell'Elba che sono in gioco. Lei sa bene che oltre Portoferraio, ci sono altri due scali: Rio Marina e Cavo che soffrono anch'essi e forse più di altri dell'insularità. Per questi, non c'e bisogno dei temporali per avere un disservizio, basta uno scirocchetto un pò più fresco e.. addio traversata,... con gente del continente che è costretta a rimanere suo malgrado all'Elba . L'Autorità interessata a gestire queste situazioni (non so quale sia) dovrà interessarsi solo per Piombino, oppure anche per Portoferraio, Rio Marina e Cavo? Se dovesse provvedere per Portoferraio, basterebbe estendere a questa città i rimedi una tantum previsti per Piombino ma per Cavo e Rio Marina cosa pensa che serva, quando questo disservizio si dimostra statisticamente essere più frequente? Convenzioni con alberghi o centri di ristoro? IMPENSABILE!! Non è mai stata presa in considerazione neppure una misera navetta, che potesse sopperire alla mancanza dei mezzi pubblici per dare un'alternativa di partenza da Portoferraio. Caro Sig. sindaco i disagi non possono essere personalizzati. Provveda prima Lei in qualità di sindaco del capoluogo e poi faccia provvedere agli altri.
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x meneghin da x meneghin pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 12:12
Su genova è piovuto un terzo rispetto al 2015; a la spezia famoso pisciatoio d'italia con 1200-1500 mm di ca del passato nne sono venuti 300 scarsi.....cosa vuole raccogliere se non piove più come una volta.
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 11:11
[COLOR=darkred][SIZE=4]Dal 27 OTTOBRE al 5 NOVEMBRE: - IT - 2017 (v.m. 14 anni) - LA BATTAGLIA DEI SESSI [/SIZE] [/COLOR]
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Alessandro da Alessandro pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 11:00
SABATO 28 OTTOBRE FOLLIS A PORTO AZZURRO Ore 21 al teatrino delle suore Grazie al progetto di riapertura delle attivita ricreative nel Teatrino, il primo appuntamento della stagione invernale sarà con Follis, il nuovo spettacolo de gli ottovolanti. A Follis, paese senza tempo sperduto nella brulla vegetazione sarda, vivono la loro esistenza i personaggi della nostra storia, nella più completa ignoranza. Da più di due secoli infatti, tutti gli abitanti del paese sono vittime di una terribile maledizione scagliata da un conte della famiglia Degortes che li obbliga all’assenza di logica nei loro ragionamenti… Tratto liberamente dalla favola comica di Neil Simon, Follis ci porta ad interrogarci su quanto sia sottile la linea tra profondità e stupidità: si può godere della pienezza dell’amore anche se si è privi di intelligenza? Siete pronti a vivere un’avventura decisamente poco ordinaria e straordinariamente avvincente? Anche se non lo siete, una cosa è certa: dopo aver visto “Follis” capiremo davvero quale sia il limite al quale la stupidità degli uomini può spingersi…esclusi i presenti ovviamente! Evento organizzato da A.C.S.I.T. Associazione Culturale Sardi In Toscana | [URL]http://www.acsitfirenze.net[/URL] In Collaborazione con il Comune di Porto Azzurro e la Proloco di Porto Azzurro INFO E PRENOTAZIONI Teatrino “delle suore” via Cerboni 12 – 57036 Porto Azzurro Tel. 333 498 012 – 328 2513 623 Email: [EMAIL]info@prolocoportoazzurro.it[/EMAIL]
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Il cinghiale ferito da Il cinghiale ferito pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 8:33
Caro Pino leggendo il tuo ultimo intervento sulla stampa, si evince che ormai siamo fuori dai toni di un pacato e intelligente confronto politico. Lasciatelo dire, sembri quasi un vecchio cinghiale maschio ferito e circondato dai cani che cerca di assestare rabbiose zannate dove capita. Mosso solo da una furia primordiale e animalesca che ti condurrà a diventare una testa imbalsamata sopra il camino dove il De Santi e il Bosi consumeranno le loro laute cene con le tue arcidure carni. A mio avviso più ti agiti, più urli e più sprofondi nel ridicolo spianando la strada al SI. Inoltre certi toni retorici e tipici della propaganda rossa venivano usati mezzo secolo fa. Evolviti, visto che hanno cambiato nome anche a Stalingrado. Oggi si chiama Volgograd.
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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 8:14
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TROPPI I MIEI INTERVENTI SUI BLOG – DISSALATORE [/SIZE] [/COLOR] Mi rendo conto di continuare ad annoiare gli elbani e quindi tento una giustificazione che si basa su fatti concreti. Per esempio se parliamo di pioggia bisogna partire dati reali e non semplicemente e dalle sensazioni. Esistono molteplici misurazioni reali delle piogge che cadono e sono visibili su internet. Da questi dati risulta che stanno avvenendo rilevanti modifiche meteorologiche ma non riguardano i mm di pioggia annui i quali si mantengono pressoché costanti durante le varie annate. Per esempio nel veneto, come risulta dal grafico allegato i volumi totali anno per anno tendono addirittura ad aumentare. Quello che tragicamente cambia sono le modalità di caduta della pioggia. Oggi cadono fortissimi volumi concentrati in tempi brevissimi. Questo è un grave problema perché queste vere tempeste liquide sono difficili da controllare e finiscono per scaricare a mare ingentissime quantità di acque, spesso provocando danni. Pertanto il problema attuale non è tanto sulla mancanza di pioggia quanto sulle difficoltà di raccoglierla. Mi dispiace disilludere “pioggia pioggia” ma il mio serbatoio/galleria sarebbe la struttura più adatta per farlo perché è costituito da una galleria a piccola sezione trasversale ma a lunga estesa longitudinale e quindi potrebbe raggiungere tutte le vallette che a 360 gradi scendono dal Capanne e raccogliere molta acqua in poco tempo. Per tutti gli alti argomenti devo dar ragione: lo faccio troppo spesso. Il fatto è che quando leggo di vicende ovvie non riesco a trattenermi. E faccio alcuni esempi recenti. Quando ho letto che il desalinizzatore di Mola era stato ubicato in quella posizione proprio perché si voleva prelevare l'acqua salmastra dai pozzi di quella posizione sono scattato facendo notare il grave danno che derivava dall’intrusione del cuneo salino nei terreni agricoli dovuto alla depressione di falda provocata dal pompaggio nei pozzi. Io non voglio attribuirmi nessun merito ma il fatto è che è effettivamente cambiata la progettazione ed ora il prossimo prelievo del desalinizzatore avrà luogo dal mare aperto ed io non penso che il mio intervento di allora sia stato dannoso. Faccio un altro esempio più interessante perché riguarda la salvaguardia del Lido di Capoliveri dove è in progetto una centrale sotterranea per il pompaggio dell’acqua di mare fino al dissalatore. Ebbene se andate a rivedere il mio messaggio n87151 del 14 ottobre scorso potete notare come io abbia dimostrato con planimetria e profilo longitudinale che quella ingombrante centrale posizionata in mezzo agli ombrelloni del lido potrebbe benissimo essere spostata portandola vicino al desalinizzatore con molti vantaggi anche di esercizio. Anche in questo caso io penso di aver fatto un’azione doverosa ed utile. Lo vedremo tra poco poiché la costruzione del desalinizzatore, come tutti sappiamo, tra poco parte ed io spero tanto che quanto da mè proposto venga accettato ed il Lido di Capoliveri sia veramente liberato della presenza di macchinari sotterranei. Anche in questo caso credo che alla mia azione non possa imputato nient'altro se non una mia ricerca semplificare le cose ed a tutto vantaggio dell’Elba.
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Giovanni Muti ( Il Monello) da Giovanni Muti ( Il Monello) pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 7:50
[COLOR=darkred][SIZE=4]FUSIONE, CON-FUSIONE E LUOGHI DELLA MEMORIA NELLA TRASMISSIONE RAI "AGORA' " [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti Vorrei dire, come riese, qualcosa sulla Fusione Rio Elba Rio –Marina. Non voglio entrare nella polemica. Potrei aggiungere solo cose già dette. Dico subito che io sono a favore del Si e spero che prevalga nel referendum. Vorrei invece parlare della trasmissione Agorà di Rai 3 Ho visto, come molti, il video dell’intervista fatta dall’inviata di Agorà a delle riesi sostenitrici del NO. Quello che mi ha colpito non sono state le dichiarazioni delle intervistate, ma il basso livello della trasmissione, il tono, il clima in studio, dove si sprecavano le battute. Qualcuno ha detto, addirittura, “ che temeva per la vita della giornalista.” E tutto questo mentre la conduttrice, in studio, urlava sovrapponendo la sua voce a quella dell’inviata in piazza. Ma strillava non per chiedere loro perché erano contro la fusione, ma per accusarle di comportarsi in modo incomprensibile, “perché oggi dobbiamo accogliere tutti dobbiamo integrare tutti anche gli stranieri ecc … Ad un certo punto, ho avuto l’impressione che anche lei fosse una straniera. O meglio un’ intergrata. Non so se a causa del suo coinvolgimento a favore dell’integrazione , dell’accoglienza di stranieri, che poco entravano nel tema della fusione , o per il suo italiano strano approssimativo tipico degli stranieri integrati. Dopo aver riascoltato con attenzione i miei dubbi sono aumentati. La giornalista, per esempio - non sa neanche che cosa significa, in italiano il termine CONFUSIONE . Secondo lei, siccome si parlava di fusione , significherebbe CON – FUSIONE cioè: FUSIONE CON . . .qualcuno ecc E dice testualmente : “ Questi riesi non si vogliono CON - FONDERE con nessuno!!… Pensate un po’ che noi vogliamo fare l’accoglienza per gli immigrati e poi non riusciamo a CON - FONDERE i riomarinesi con Rio nell’Elba .( voleva dire con i riesi) . E ancora : “ Come pensiamo di fare dell’integrazione se non riusciamo CON – FONDERE ( Arridaje!!) due paesi piccoli come Rio Marina e Rio Alto? Se per mezzo di una lingua sgangherata come questa si dicono frasi insultanti che trasmettono a milioni di spettatori un’idea falsa del luogo di cui si sta parlando, non è una cosa di poco conto. Però, in studio, c’era anche un giornalista elbano, che ha detto di avere origini riesi. Peccato, che non abbia potuto correggere un po’ il clima antiriese che regnava in studio e che non gli sia venuto in mente di ricordare, con garbo magari, che Rio non è un castello chiuso contro chi viene da fuori. Anzi Rio è talmente aperto che la percentuale di stranieri nella popolazione è talmente alta - oltre il 25 percento - che lo colloca nei primi 10 tra gli oltre 8000 comuni italiani . Questa è la realtà per quando riguarda gli stranierei. Per quanto, invece, riguarda le persone che vengono da altri paesi o dal Continente? Bastava ricordare che l’ultimo sindaco era un fiorentino e l’organizzatore del comitato a difesa dell’identità riese, è un napoletano. Quindi, possiamo affermare che Rio è uno dei paesi più aperti a livello nazionale. Dunque, i motivi per cui quelle signore sono contro la fusione vanno cercati altrove. Quindi una trasmissione da buttare nel cestino. Forse, a ripensarci , dell’intera trasmissione si potrebbe salvare una sola frase detta dalla giornalista in piazza: “ Questo deve esser un paese difficile da gestire” Vorrei fare qualche osservazione sul resto Ho notato che il gruppetto in piazza, a parte un uomo, erano tutte donne. Una di queste ha fatto riferimento alla scissione del 1881 e agli scontri che ci furono . Non ha detto che, anche in quel caso, quelle che protestavano erano soprattutto donne ed erano comandate da una donna chiamata “la Generala” Questo indica una continuità e rivela, come a Rio , a differenza di altri paesi, le donne, abbiano sempre avuto un ruolo di rilevo. Naturalmente, per quel poco che le hanno lasciate parlare , non hanno messo in evidenza alcun argomento contro la fusione. Tutte hanno parlato del fatto che la decisione di tentare una fusione con Rio Marina e stata presa sopra la testa dei cittadini. Lo ha detto anche l’unico uomo presente. In questo ci potrebbe essere del vero. Bisognerebbe discuterne, ma comunque non può mai esser considerato una argomento contro la fusione. L’unica che ha toccato un punto vero è Annamaria Contestable, quando rispondendo alla giornalista ha parlato dell’identità dei luoghi storici da difendere accennando del “Buchino” . “ Ma in caso i fusione - dice la giornalista- nessuno lo bara”. Evidentemente , da come era stato presentato deve avere pensato che si trattasse di un monumento storico. Poi il discorso su un luogo ritenuto importante perché legato, per ragioni storiche, all’identità ecc si è interrotto perché la giornalista gli ha tolto il microfono. E qui entriamo in un campo complesso dei luoghi della memoria che contengono ricordi che non hanno bisogno di esser dei monumenti storici per esercitare una specie di magia. Non stiamo parlando solo dei luoghi della nostra infanzia. Stiamo parliamo luoghi come Buchino dove la storia con i suoi personaggi e i suoi drammi a lasciato segni incancellabili. E il sentimento che ci lega questi luoghi è un sentimento forte che unisce e che è quindi parte di un’ identità comune. Ed è , per alcuni, come se, con la fusione, qualcosa di sacro potesse essere profanato. Certo, tutto questo non è razionale , ma è comprensibile quando entrano in gioco sentimenti profondi. Io sono nato e cresciuto nei vicoli del Buchino che provocano in me ricordi e immagini, a volte, dai contorni dolorosi, come succederà anche ai miei mici di Rio Marina, ma sono a favore della Fusione, perché nulla può cambiare il rapporto che tutti noi abbiamo con questi luoghi. Tantomeno la fusione.
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COMPRENSIVO PORTOFERRAIO da COMPRENSIVO PORTOFERRAIO pubblicato il 26 Ottobre 2017 alle 7:31
''L'Istituto Comprensivo di Portoferraio, addolorato per la terribile scomparsa di Raffaella,si stringe intorno alla famiglia Turco. Tutti i Docenti ricordano con affetto Raffy , la sua simpatia e la sua grande voglia di vivere. La perdita di una vita è sempre un dolore, ancor di più se in giovanissima età . Che la terra ti sia lieve Raffaella, e che il Cielo accolga te ed il tuo splendido sorriso. R.I.P''
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