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113273 messaggi.
Per Sig.Coluccia da Per Sig.Coluccia pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 14:55
Egregio Sig. Coluccia Lei insiste ma deve farsene una ragione , ha perso il referendum e non faccia come la volpe che non arrivava all'uva e diceva che era acerba. Mi meraviglio , poi, che una persona come Lei non accetti quello che democraticamente i cittadini hanno deciso a prescindere dalle percentuali perché chi voleva esprimere il suo pensiero era libero di farlo. Questa si chiama democrazia o forse si è dimenticato di ciò , eppure lei è stato inscritto in un partito che faceva di questa parola la forza trainante per tante battaglie , ma forse è caduto nell'oblio ... Le ricordo che ha perso si metta l'anima in pace e pensi alla salute. Mi scuso con la redazione ma "quando ce vo ce vo"!
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LAVORI IN CORSO da LAVORI IN CORSO pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 14:37
[COLOR=darkred][SIZE=5]PORTO O...CANTIERE ? [/SIZE] [/COLOR] La domanda sorge spontanea .... dove sono gli organi di controllo e le associazioni ambientaliste o sedicenti tali che per molto meno si indignano e lanciano campagne come non ci fosse un domani..tutti sanno che esiste il divieto di fare cantiere nei porti e nelle rade dello Stato e c'è l'obbligo di fare cantiere in quei cantieri dove ci sono, o comunque ci devono essere, i recuperi di vapori, di acidi, di scarti di lavorazione insomma tutti i dispositivi di sicurezza che non è possibile approntare in luogo pubblico ... Qui va tutto in mare
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Per Amazon da Per Amazon pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 13:59
E' proprio come dici tu. In quel negozio in cui hai comprato quell' oggetto 9 euro in più, se si fa eccezione per non più di due, sono di una sgarbatezza unica. Sembra che quando vai là gli dai noia, non ti guardano nemmeno in faccia: spicca per tutti l' addetto con gli occhiali al reparto telefonia, con quell' aria da saputello, che tratta quelli che non hanno dimistrichezza con questi telefoni di ultima generazione, con una sufficienza da ebete. Via girare le spalle e andare on-line. Ora però anche loro si sono attrezzati, hanno un dispositivo con il quale puoi ordinare ciò che ti interessa via web, ma a prezzi comunque maggiorati. Essendo ormai l' unico del settore, il negoziuo vende, ma devi tapparti il naso e chiudere gli occhi. "La direzione" poi brilla per incompetenza. Andiamo via web, è più conveniente e meno umiliante!
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Per Amazon fa chiudere i negozi da Per Amazon fa chiudere i negozi pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 12:29
Non credo ci sia da stupirsi se i negozi chiudono. Parlando dei negozi che abbiamo qui, dai il buongiorno e non ti rispondono, arrivederci e grazie non esistono, chiedi un'informazione e rispondono male. E tutto è più caro. Un oggetto comprato all'euronics (con il prezzo attaccato su con un'etichetta, cosa che in continente non si vede perché i prezzi sono da listino) l'ho pagato 9 euro in più rispetto ad amazon. Quando si lavora a contatto con la gente è necessario saperlo fare se no è ovvio che le persone comprino online.
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x Fondazione Isola d'Elba da x Fondazione Isola d'Elba pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 12:02
Condivido con piacere l’iniziativa esposta dalla Fondazione Isola d’Elba nel post ‘L’acqua: l’oro blu dell’Elba’ e che ripropongo all’attenzione: “La Fondazione sta valutando l’opportunità di organizzare un convegno / dibattito sulla situazione idrica dell’ Elba in collaborazione con le amministrazioni comunali e le varie autorità coinvolte. In questo modo, anche grazie agli interventi di relatori ed esperti, si potrà delineare il miglior percorso per l’ autonomia idrica dell’ isola, con l’obiettivo che le conclusioni del convegno diventino la base per la stesura di un documento programmatico chiarendo le necessità, i costi, i tempi e i rispettivi impegni.” Spero fortemente che la valutazione dell’opportunità possa tradursi quanto prima in organizzazione concreta del convegno/dibattito. Tre elementi qualificanti, a mio avviso, dovrebbero essere compresi nella scaletta del convegno e portati all’attenzione con convinzione ed argomentazioni ben strutturate e tecnicamente documentate: 1) Sensibilizzare l'utente, cittadino o imprenditore, sul consumo consapevole della risorsa idrica e contemporaneamente e sulla necessità strategica dell'ottimizzazione della distribuzione e della manutenzione. (Se è vero, che la rete idrica Elbana disperde il 45% dell’acqua che immette, si potrebbe dire, anche se con molta prudenza, che le risorse locali sarebbero quasi sufficienti a asoddifare le esigenze elbane) 2) Sensibilizzare le amministrazioni comunali, le imprese edili, gli architetti ed i geometri o geometroni che dir si voglia, i cittadini perché in occasione di ristrutturazioni, ove sia possibile evidentemente, si faciliti e si incentivi la costruzione di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione ed i servizi Igienici. Si incentivi il ripristino delle vecchie cisterne che ancora esistono 3) Provare a simulare un nuovo scenario a cui tendere, immaginando una rete idrica ottimizzata efficace ed efficiente, un utente-consumatore più attento ed una riserva di acqua piovana da utilizzare per i servizi al posto di quella potabile distribuita dalla rete. Chissà che non salti fuori che non c’è alcun bisogno né di sventrare il Monte Capanne nè di dissalatori più meno contenuti. Male che vada, questi interventi che oggi a bocce ferme sono oggettivamente inevitabili oltre che molto impegnativi, ridisegnando il contesto considerato quanto indicato sopra, avremmo eventualmente a che fare con interventi infinitamente meno impegnativi ed impattanti e con cittadini molto piu consapevoli e collaborativi. Saluti Remigio da Varagine
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Amazon fa chiudere negozi da Amazon fa chiudere negozi pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 11:43
Usa: record di chiusure negozi, stroncati da Amazon 8 novembre 2017, di Livia Liberatore Nel 2017 i negozianti statunitensi hanno annunciato la chiusura di 6700 punti vendita in tutto il Paese. Si tratta di uno dei numeri più alti negli anni, che supera anche il record di 6163 chiusure verificatesi nel 2008, l’anno della crisi finanziaria. I dati sono stati diffusi dal think tank Fung Global Retail & Technology. A contribuire all’altezza della cifra l’annuncio della catena di farmacie degli Usa Walgreens che prevede di chiudere circa 600 negozi. In Italia quando succederà? Se continueranno a chiudere i piccoli negozi cosa ne sarà dei paesi e/o quartieri di città?Sarà una continua disgregazione sociale.....e questo sarebbe il progresso? Il pesce grosso che mangia il più piccolo...il Ricco che diventerà sempre più ricco...la Ricchezza sarà sempre di più in mano a POCHI....... BASTA
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 11:19
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Dissalatore di Mola da Dissalatore di Mola pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 10:39
Dissalatore di Mola, ulteriori riflessioni numerico matematici di Luciano Campitelli Invito tutti i cittadini dell'Elba a leggere l'articolo su questo sito del geologo Luciano Campitelli a proposito del problema idrico all'Elba.Articolo pieno di dati scientifici dove emergono verità "nascoste" dai sostenitori del Dissalatore. Sosteniamo queste tesi del geogolo che scrive con competenza e conoscenza del problema.
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acqua acqua da acqua acqua pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 9:53
Faccio notare che il progetto Meneghin del 2005 per fare la galleria serbatoio , è scritto nel progetto, verrebbe a costare 105 milioni di euro ora siamo nel 2017 e i costi non credo scendano ma vanno a salire . Se non erro il progetto ASA costa 36 milioni di euro , ma di cosa stiamo discutendo. E' come quando gioca la nazionale ci sentiamo tutti mister. Sarebbe meglio approfondire bene la situazione con dati scientifici oggettivi , che in parte sono già disponibili e poi riflettere compiutamente prima di sparare cose che non stanno ne in cielo che in terra di problematiche che vengono affrontate tanto per parlare parlare parlare . Ovvero il tempo passa e Berta non si marita.
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Luciano Campitelli da Luciano Campitelli pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 4:29
[COLOR=darkblue][SIZE=4]DISSALATORE di MOLA ... ( Riflessioni ) [/SIZE] [/COLOR] Da gennaio ad oggi si è assistito ad un comportamento di ASA - A.I.T. oscillante fra due momenti : uno imperniato sino a giugno sull’ allarme per la mancanza d’acqua all’Elba e per possibili razionamenti estivi , l’altro imperniato da giugno in poi nel tranquillizzare per il futuro l’opinione pubblica elbana con la proposta di dare immediata attuazione al progetto di un dissalatore a Mola e di una seconda condotta sottomarina che avrebbero risolto in via definitiva le gravi criticità idriche isolane . L’altalenante atteggiamento di “stop and go” di ASA (di una sottile finezza manageriale) ha avuto spazio sulla stampa locale , cartacea ed online , facendo emergere posizioni pro e contro il dissalatore . n ( A ) Quanto testè premesso , ci ha indotti ad esercitarci a fare un’analisi numerico-matematica in termini idrico-quantitativi immaginando ipoteticamente realizzato il dissalatore . Qui di seguito riportiamo quanto dedotto . n Dai dati disponibili del 2016 sappiamo che : (a) l’acqua potabile distribuita dagli acquedotti elbani è di circa 7,7 milioni di mc. /anno coincidente in via presuntiva con il fabbisogno medio idrico annuo ; (b) l’acqua di cui disponiamo annualmente deriva per il 47% da risorse locali (3,619 milioni di mc. d’acqua) e per il 53% dalla Val di Cornia (4,081 milioni di mc. d’acqua) mediante la condotta sottomarina che ha una portata massima di 148 l/sec. ; n Lo sviluppo degli acquedotti elbani è di 460 km . così ripartiti : 190 km . come rete di adduzione ai depositi e 270 km . come rete di distribuzione all’utenza ; n La rete di distribuzione ha una perdita che va oltre il 45% , equivalente ad una perdita d’acqua da rete distributiva dell’ordine minimo (per difetto) di 3,465 milioni di mc. d’acqua all’anno , Ne consegue che basterebbe che ASA tappasse tutte le falle della rete distributiva colabrodo per risolvere il problema del deficit idrico elbano ; n Il dissalatore (1° straccio del LOTTO 1) darebbe 40 l/sec. producendo circa 1,25 milioni di mc. acqua/anno , oltre ad enormi quantità di salamoia , ingenti tonnellate di salamoia nel tempo ; n Ne consegue che la produzione di acqua dal dissalatore non riuscirebbe non solo a coprire il fabbisogno idrico complessivo annuo , ma neanche il deficit ; se poi immaginassimo realizzato anche il II° stralcio del LOTTO I (giugno 2020) , la portata del dissalatore diverrebbe di 80 l/sec. in grado di dare allora complessivamente 2,5 milioni di mc. d’acqua all’anno del tutto insufficienti a coprire né il fabbisogno idrico annuo né il relativo deficit . n Conseguenza di una oggettiva inconfutabilità è che : (a) stante la perdita da rete distributiva di circa 4,00 milioni di mc. d’acqua all’anno ; (b) stante il pressoché ormai permanente ultradecennale deficit idrico annuo dell’ordine medio rasentante i 4,00 milioni di mc. d’acqua /anno ; (c) stante l’estrema esiguità della produzione idrica annua pari a mc. 2,5 milioni di mc. d’acqua /anno dal dissalatore con portata da 80 l/sec. nella presunta concreta realizzazione a fine 2020 , il dissalatore di Mola non serve a risolvere il problema idrico elbano , che non è un’opera strategica , come si va sostenendo , né ci esonererà dalle ormai arcinote criticità idriche estive , e quindi dai razionamenti . n Il fatto inaudito è che il gestore idrico si basa sull’assurdo assunto , mai dimostrato , che all’Elba non ci siano adeguate fonti di autoctono approvvigionamento idrico . n Siccome un unico dissalatore a Mola da 80 l/sec. non basta a coprire il 53% d’acqua che giunge dalla Val di Cornia né tantomeno a coprire neanche il deficit annuo medio complessivo dell’Elba e quindi a non consentire mai all’Elba concreta autonomia idropotabile , ASA ed A.I.T. propongono un secondo dissalatore simil-Mola . Nel 2011 ASA aveva programmato un piano di 21 invasi collinari sul territorio elbano , poi naufragato dopo l’esito fallimentare di quello del Condotto , non vorremmo pensare che oggi ci si accinga a programmare per l’Elba anche un piano di dissalatori che verrebbero definiti opere strategiche per una reale autonomia idrica elbana . Alla luce di quanto già accaduto in un recente passato con gli invasi collinari , nulla diventa impossibile . n Esiste anche un non secondario problema gestionale per cui i 5 pozzi che , finanziati dalla Regione , saranno realizzati nei prossimi mesi serviranno di fatto a sostituire altrettanti equivalenti pozzi ormai resi largamente improduttivi . Infatti, la gestione dei campi pozzi dell’Elba si è concretizzata nel loro erroneo uso per cui , contrariamente a quanto avvenuto, avrebbero dovuto essere tenuti sempre a portata costante per impedire che , altrimenti , i pozzi finissero con l’esaurire la loro funzione , divenendo improduttivi . n Risulta che il fabbisogno idrico elbano supera la disponibilità idrica media in particolar modo per quanto riguarda il carico massimo che si verifica nel periodo estivo. Siccome il calcolo del fabbisogno idrico , medio e di punta , è direttamente proporzionale alla popolazione residente e fluttuante ed alla dotazione idrica pro-capite , quando , come nel caso dell’Elba , si passa da una popolazione invernale , stanziale e fluttuante , di circa 35.000 persone ad una di circa 350.000 , fra stanziali e turisti , ne deriva a nostro avviso che il fabbisogno di punta estivo teso ad impedire i razionamenti dovrebbe essere correlato ad una portata complessiva non inferiore a 600 l/sec almeno nei mesi di luglio ed agosto , portata che non sarà mai raggiunta neanche lontanamente con la realizzazione di due dissalatori n ( B ) In una lunga intervista a tutta pagina del Telegrafo del 24 ottobre scorso rilasciata dall’ A.I.T. ( pagina 24 Cronaxhe Acqua e Ambiente) dal titolo “le dieci risposte dell’Autorità Idrica sul dissalatore” , l’ottava domanda è formulata (sic) : “cos’è un’opera di interesse pubblico” a cui l’A.I.T. risponde (sic) : “è un’opera che serve a tutti i cittadini , a tutta la comunità e risponde a criteri di servizio pubblico . Può contrastare con interessi privati molto localizzati” . Stante il senso in sé lodevole ed in tutto condivisibile della risposta data al giornalista intervistatore , si chiede all’ A.I.T. e ad ASA di dire se il cosiddetto laghetto del Condotto a Portoferraio è a loro avviso un’opera di interesse pubblico che serve ai cittadini di Portoferraio e dell’intera comunità elbana e se risponde di conseguenza a criteri di interesse pubblico . Nel caso del cosiddetto laghetto collinare del Condotto siamo lontani anni luce dal senso insito nell’ottava risposta dell’ A.I.T. . E’ un’opera costata qualche milione di euro di danaro pubblico dal risultato pratico di funzionalità idrica del tutto inesistente tant’è che , iniziati i lavori il 06/12/212 da terminare entro il 02/10/2013 , ad oggi non ha dato , né forse darà mai , neanche una goccia d’acqua mentre era stato spacciato per un invaso collinare multifunzionale per uso irriguo ed idropotabile che avrebbe risolto i problemi idrici di Portoferraio e dell’Elba in via definitiva . La sconcertante vicenda del Condotto non può essere liquidata come finora fatto col più assordante silenzio in merito . Ora viene con ferrea determinazione di ASA ed A.I.T. prospettato un progetto pressoché già esecutivo per la realizzazione di un dissalatore ad osmosi inversa ( RO ) nella piana di Mola , cioè un vero e proprio impianto industriale del costo iniziale di costruzione aggirantesi sui 15 milioni di euro di danaro pubblico che indurrà indiscussi effetti negativi sul piano ambientale , marino e terrestre . Le ingenti tonnellate di salamoia prodotta dal dissalatore andranno a depositarsi sul fondale marino sotto forma di strati di sale molto spessi nel tempo , si formerà cioè sul fondale marino un bianco pavimento sottomarino che altererà profondamente lo stato odierno di salute del mare . Il dissalatore di Mola non è altro che un’improvvida estemporanea ed inefficace soluzione ancorché minimale per conferire reale concreta autonomia idropotabile all’Elba e conseguentemente a nostro avviso “ non s’ha da fare” . Nel breve-medio periodo occorre realisticamente : n mantenere attiva l’attuale condotta sottomarina ; n investire da subito ingenti importi per rimediare alle diffusissime falle della rete distributiva ; n implementare l’attuale apporto idrico autoctono locale mediante un serio studio geologico-idrogeologico che dia conto oggettivo delle potenziali riserve idriche di superficie e di sottosuolo dell’Elba . Nel medio-lungo periodo va individuata una soluzione strategica che si basi su consolidate metodiche acquedottistiche tecnico-geologico-ingegneristiche che sia per l’Elba foriera di definitiva autonomia idrica . Una possibile soluzione può consistere nella realizzazione di una “galleria-serbatoio sotterranea sul Monte Capanne” ( progetto Meneghin ) .
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Sergio Bicecci da Sergio Bicecci pubblicato il 9 Novembre 2017 alle 4:23
Continuo a riflettere sul futuro della nostra Isola e penso che sia già scritto nella storia del nostro passato. Niente cambia e niente cambierà. Resta in essere un problema culturale consolidato e diventato tale ormai da decenni. Ne ho parlato altre volte e anche in forma provocatoria. Secondo me abbiamo scelto, magari inconsciamente di non crescere, ci fa paura diventare maggiorenni, prendere coscienza del mondo che cambia, che brucia i tempi e che conseguentemente il futuro sarà esclusivamente di chi riuscirà tenere il passo. Le cause possono essere diverse, materia per psicologi, sociologi, e perché no anche per i politici che comunque non ci aiutano ad uscire da tanto impasse. Perché, ripeto questo malessere cui ho già fatto cenno altre volte, perché siamo anche un po’ inconcludenti, nessuna rivendicazione ha mai l’avallo di tutto il territorio. L’Elba ha sempre contato poco, al di la di essere una mucca da mungere, la sua forza elettorale è insignificante, figuriamoci quando poi il territorio non incontra una comunione di intenti che, invece, dovrebbe essere fortissimamente ricercata, proprio per il motivo appena citato. Quindi vorrei far passare l’idea che forse le responsabilità non sono sempre dell’altro. Qualche volta occorre l’umiltà di guardarsi allo specchio e riconoscere la nostra inefficacia o, inefficienza? I temi da citare sarebbero troppi, nel tempo ne ho affrontati diversi, quindi sorvolo, ma gli ultimi due mi hanno colpito vorrei ricordarli a chi mi legge. Il primo: il bando di gara scaduto per la continuità territoriale aerea. Come è possibile che nessuno abbia pensato in tempi utili a sollecitare il Ministero? Adesso i voli sono sospesi, e penso che anche la Silvair Air, che negli ultimi 3 anni aveva mantenuto la continuità territoriale ne stia soffrendo. I tanti elbani, ormai possiamo dirlo, che avevano scoperto questo facile e veloce mezzo di collegamento dovranno farne a meno. Dopo le lungaggini burocratiche speriamo che i collegamenti possano riprendere prima della prossima stagione estiva. Due importanti categorie sicuramente ne soffriranno più di altre, sono gli studenti e i bisognosi di cure specialistiche che usufruivano anche di particolari tariffe concordate con i Comuni di residenza. Il secondo tema, fortunatamente non ancora in vigore, lascerebbe spazio per una decisa protesta che veda finalmente schierata tutta l’Elba. E’ di questi giorni la notizia che l’assessore alla sanità dott.sa Saccardi aspirante alla presidenza della Regione, ha presentato un progetto che penalizza tutta la ASL nord ovest, particolarmente la nostra insularità, aggravando di fatto i già pesanti sacrifici di noi elbani. Questa folle iniziativa, se così si realizzasse, ci costringerebbe, per interventi di ordinaria piccola chirurgia, quindi anche per ernie, appendiciti, cataratte in Ospital-day etc. a trasferirci a Volterra. Auguriamoci che si giunga in tempo e che questa volta si possa chiudere la stalla prima della fuga dei buoi. Sergio Bicecci
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elbano da elbano pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 21:43
Sig. Marcello Meneghin, sono con Lei!!! Lei è fra le poche persone sensate che affrontano il problema con logica, dimostrando con i numeri, la risoluzione e la fattibilità di un progetto. Tutti quelli che blaterano senza cognizioni di causa, se da una parte sono divertenti nella loro ignoranza, dall'altra, orientano negativamente l'opinione pubblica, facendo prevedere cose catastrofiche ed allarmistiche tali da giustificare qualsiasi soluzione, anche quella più dannosa per l'Elba pur di risolvere il problema. Quando la POLITICA tratta il problema acqua, sa solo dire: l'Elba per la sua autosufficienza, ha bisogno di 8 milioni di m3 d'acqua e siccome ne mancano 4, questi quattro, bisogna produrli con mezzi diversi ( dissalatore). Non si sforzano neppure minimamente o, volendo essere maligni, non fa loro comodo, di far comprendere alla gente la realtà delle cose. Come si fa a moltiplicare un fabbisogno di punta, stagionale, per 365 giorni come se quel fabbisogno fosse lineare e per tutto l'anno? Lei che ha molte più capacità di me, insista nel far conoscere attraverso "Camminando" le menzogne che i signori politici ci elargiscono gratuitamente. Loro, attueranno, come hanno sempre fatto, i loro progetti in modo dispotico e tracotante ma non potranno dire di averci portato al pascolo come pecoroni.
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tarpone da tarpone pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 20:43
allora il sig meneghin l'ha spiegato mille volte,il granito frantumato(sabbia) finirebbe sulle spiagge, e poi le talpe arrivano smontate e vengono rimontate sul posto
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pier da pier pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 19:47
@Down campo a Prianti Scusi, ma non crede che il buon Fabrizio e tutti coloro che lo aiutano non so quanti sono, spero tanti visto quel che gli chiediamo giornalmente, ma nel caso specifico, oltre far sapere a tutti che il comune di Campo ha il sito che non funziona, se proprio uno vuole che le cose vengano rimesse a posto, non sarebbe meglio buttare via pochi centesimi e fare una telefonata al comune? O forse è già stato fatto e non ci sono stati risultati? beh! nel caso era bene farlo presente, comunque provi a farlo se non lo ha fatto, mio nonno diceva Chi vuole il suo Crristo se lo preghi, Sante parole nonno.
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Per Prianti da Per Prianti pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 19:25
Gentile sig. Prianti, potrebbe mai far sapere al Sindaco Montauti tramite Camminando che il sito internet del suo comune (del Sindaco, cioè di Campo nell'Elba) da svariati giorni è DOWN (come dicono gli esperti) e che collegandosi si riceve solo l'errore ""DB function failed with error number 144"" ? Grazie anticipate se Lei ruscirà a sapere una eventuale data di ripristino.
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Progetti e gargarismi da Progetti e gargarismi pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 19:18
I progetti si approvano o no valutando i risultati delle analisi dei 'costi/benefici' e degli impatti socio-ambientali ed organizzativi per l'avviamento, l'esercizio e la gestione degli stessi. Dotti gargarismi intellettuali non servono a niente se non a far rumore. Si trovi il modo invece di sintetizzare e pubblicare, per i progetti 'acqua', le analisi di cui sopra e poi esprimersi sul merito. Elbano
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Prevenzione del Diabete da Prevenzione del Diabete pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 18:17
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CONVEGNO SU PREVENZIONE DEL DIABETE, ATTUALITÀ Interverrà il Prof. Pierluigi Rossi [/SIZE] [/COLOR] Centro De Laugier, giovedì 9 ore 17.30 Giovedì al Centro Culturale De Laugier con inizio alle ore 17,30, in occasione del Convegno organizzato dal Lions Club Isola d' Elba con tema: " Prevenzione del Diabete - Attualità ", tra i relatori sarà presente il Prof. Pierluigi Rossi, Medico Specialista in Scienza dell' Alimentazione e Docente presso le Università di Bologna e di Siena. Dal 1990 è un volto televisivo noto per aver partecipato a diverse trasmissioni RAI quali: Più Sani Più Belli, Linea Verde, Uno Mattina, Domenica IN, Medicina 33, Geo e Geo, Occhio alla Spesa, Uno Mattina Verde. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle calorie. E' uno dei principali ricercatori sui PEROSSISOMI, organi cellulari deputati alla gestione dell'ossigeno e di numerose formazioni biochimiche centrali sul metabolismo cellulare. Per chi parteciperà alla conferenza, sarà sicuramente un'occasione per ricevere delle importanti indicazioni per una corretta alimentazione.
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Serbatoio 2MMc da Serbatoio 2MMc pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 16:52
Egregio sig. Meneghin Lei continua ad insistere con il suo progetto del mega serbatoio, però con ci dice quanto verrebbe a costare alla comunità, della sicurezza che l'acqua non si perda e delle difficoltà che si dovranno ,per forza di cosa, incontrare . Inoltre dove mettiamo tutto il granito frantumato ? Come facciamo a far venire la talpa per fare il buco che se non lo sa è un po ingombrante? E' vero con i soldi si fa tutto ma chi sborserà i soldi per questa faraonica opera che facendo due conti potrebbe costare non meno di 200 milioni di euro . Detto questo rifletta . Buona serata.
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Carne avariata, cinque arresti in Toscana. da Carne avariata, cinque arresti in Toscana. pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 16:39
Carne avariata, cinque arresti in Toscana. Pm: “Somministrata in decine di scuole, ospedali e caserme di sei regioni” Coinvolte strutture in Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, e 13 basi dell’Esercito e dell’Aeronautica militare. L'azienda di Pistoia si era aggiudicata appalti pubblici per diversi milioni di euro abbattendo i costi, sostiene la procura, con la somministrazione di derrate alimentari avariate. In totale 24 indagati, anche veterinari dell'Asl Abbattevano i costi somministrando alimenti avariati in 43 mense tra scuole, ospedali e caserme. Compresa carne potenzialmente nociva per la salute poiché avariata e contaminata da batteri. Ne è convinta la procura di Pistoia che ha chiesto e ottenuto l’arresto ai domiciliari di cinque persone (altre 19 sono indagate) al termine dell’inchiesta chiamata, non a caso, “Malacarne”. Le accuse contestate dai pm sono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di enti pubblici, frode in pubbliche forniture, commercio di sostanze alimentari nocive e falso. Secondo quanto hanno ricostruito dai Nas di Firenze, quattro responsabili di un’azienda del Pistoiese che si occupa della commercializzazione di carni si sarebbero aggiudicati appalti pubblici di forniture alimentari per diversi milioni di euro, assegnati in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, abbattendo i costi mediante la somministrazione di alimenti non corrispondenti a quelli previsti, tra cui appunto carni potenzialmente nocive per la salute poiché avariate e contaminate da batteri. Ai domiciliari è finito anche il commercialista della società. Nel corso delle indagini sono state accertate irregolarità nelle forniture di derrate alimentari presso le mense di 30 tra scuole e ospedali in Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, e 13 strutture militari dell’Esercito e dell’Aeronautica militare, due delle quali all’estero – Sequestrata nel corso dell’inchiesta, partita nel gennaio 2016, mezza tonnellata di carne non conforme, destinata alle fasce più deboli della popolazione tra cui bambini e degenti di ospedali.
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Fondazione Isola d’Elba Onlus da Fondazione Isola d’Elba Onlus pubblicato il 8 Novembre 2017 alle 16:31
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Acqua: l’oro blu dell’Elba. [/SIZE] [/COLOR] La Fondazione Isola d’ Elba intende esprimere la propria posizione su un argomento vitale che va affrontato con la chiarezza dovuta. Dalla Regione ci sembra che arrivi un messaggio inequivocabile : le risorse idriche sono scarse anche per la costa toscana e in futuro non sarà facile fornire acqua all’ Elba , neanche agli elevati prezzi a cui la stiamo pagando. Dunque il rifacimento della tubazione dalla Val di Cornia ormai vecchia e usurata molto probabilmente non si farà . E’ il solito problema, la Toscana rappresenta 4 milioni di persone, perciò un isoletta di sole 30.000 anime non può essere una priorità assoluta. Questo è normale, e obbiettivamente anche giusto. Spesso però all’ Elba non riusciamo neppure ad ottenere quel minimo che ci spetterebbe di diritto . Ad esempio non è giusto che l’acqua debba avere un prezzo diverso tra l’Elba e Firenze . Non è neppure giusto che le opere per rendere autonoma l’ Elba dal punto di vista idrico gravino molto sugli Elbani . Ma torniamo al problema e alle soluzioni . Qui non si tratta solo di dare all’ Elba le risorse idriche aggiuntive che servono nei due mesi estivi , che sono gli stessi in cui servono anche sulla costa. Adesso serve un progetto più importante e complesso : rendere l’ Elba autonoma tutto l’anno , anche nei mesi di punta, cercando di avere una buona qualità e il giusto prezzo. Nel frattempo l’ ASA e le autorità preposte hanno portato avanti una strategia incentrata su un importante progetto in stato avanzato: la realizzazionedi un dissalatore nel Comune di Capoliveri. Inoltre tempo fa era stato illustrato alle autorità dell’ isola un progetto per un serbatoio sotterraneo da realizzarsi nella parte occidentale. Ancora, vanno censite e rivalutate tutte le nostre sorgenti , eliminati gli sprechi e migliorata l’efficienza della rete. Chiaramente ogni progetto, oltre ai vantaggi, presenta delle controindicazioni ma non possiamo stare fermi , la priorità è il bene comune . Il vero problema è che all’ Elba non manca solo l’ acqua , manca soprattutto una cabina di regia unita e autorevole in grado analizzare soluzioni , prendere decisioni e negoziare i nostri interessi con le autorità esterne. Rendere l’ Elba autonoma è una necessità non solo dal punto di vista idrico. L’ Elba sta iniziando a compiere i primi passi verso una maggior unità e dunque verso una maggior forza politica , nel frattempo però è necessario affrontare i problemi in modo collaborativo , senza far pagare ai cittadini un prezzo troppo alto. La Fondazione sta valutando l’opportunità di organizzare un convegno / dibattito sulla situazione idrica dell’ Elba in collaborazione con le amministrazioni comunali e le varie autorità coinvolte. In questo modo, anche grazie agli interventi di relatori ed esperti, si potrà delineare il miglior percorso per l’ autonomia idrica dell’ isola, con l’obiettivo che le conclusioni del convegno diventino la base per la stesura di un documento programmatico chiarendo le necessità, i costi, i tempi e i rispettivi impegni . Fondazione Isola d’Elba Onlus
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