Quando dico che siamo in Italia è proprio vero, piu vagabondo sei e piu fai carriera non voglio allargare il discorso altrimenti scoppia un caos non c'è piu rispetto per gli operai dai il 100% tutti giorni alla fine meno fai e piu fai ma la domanda e la seguente è l azienda che fa l'operaio oppurr è l'operaio che fa l'azienda?poi dicono di essere compagni si di merende se volete abbiamo esempi lampanti sul territorio ora chiudo perché altrimenti la maggior parte mi darà ragione
113573 messaggi.
Caro Mauro, mi compiaccio per la tua lectio magistralis: con la tua teoria sopra i Massimi Sistemi, molto più convincente di quella di Galileo Galilei, ti sei guadagnato la laurea honoris causa in fisica nucleare, nel caso tu non ce l’abbia già, nonché in quella di indovino patentato alla Cassandra.
Sai quanta gente era sicura della fine del mondo il 31 dicembre 1999?
Io comunque vado a votare sia pure toccandomi le palle, poi, se del caso, conosco una bellissima isoletta della Polinesia che assomiglia un po’ all’Elba da dove ti manderò una cartolina: tu dove ti trasferisci prima dell’ inevitabile deflagrazione che hai previsto?
[COLOR=darkred][SIZE=4]ALIENAZIONI COMPATIBILI CON I PREZZI DI MERCATO.-.... [/SIZE] [/COLOR]
“Il Partito Democratico elbano, stavolta attraverso il suo gruppo consiliare di Portoferraio, usa argomenti apparentemente di attualità per fare campagna elettorale in barba alla par condicio. Dopo i casi del tribunale e dei trasporti pubblici su gomma, il terzo autogol consecutivo ci fa però capire quanto grande sia l’approssimazione dei nostri interlocutori”.
Così l’Amministrazione Comunale di Portoferraio risponde alla nota diffusa dal gruppo consiliare del PD in merito alle alienazioni di beni pubblici.
“Proprio il PD – fa notare l’amministrazione portoferraiese – è stato il primo, quando era in maggioranza, a mettere in vendita beni come il Coppedè, senza successo: volevano forse regalarlo in un momento in cui il mercato tirava?
La vendita la si effettua a prezzi di mercato ed il mercato oggi è questo. Sono consapevoli che in una economia come la nostra il prezzo di mercato si forma al momento della effettiva realizzazione della transazione? Che se offerta e domanda non si incontrano non c'è prezzo di mercato, ma solo aspirazioni delle due parti?”
“Altra questione - continua l’Amministrazione Comunale - è la creazione di ulteriori spazi sociali, culturali o ricreativi. Bene, ma chi paga poi gestioni e manutenzioni degli spazi sociali, culturali e ricreativi? I cittadini?
Ma rimane anche una ulteriore questione: che tipo di prime case vogliono, alloggi ERP? Così favoriamo immigrazione a Portoferraio, creando situazioni che spesso si trasformano in emergenza abitativa, con ulteriori aggravi di costi sociali.
Se poi ciò non fosse sufficiente a mettere quantomeno in imbarazzo il gruppo PD, questi lo sanno che anche e soprattutto in forza delle decisioni di governi a guida PD, solo con oneri di urbanizzazione e alienazioni è ormai possibile finanziare la manutenzione e realizzazione di opere pubbliche? Diversamente, non resterebbe, per realizzarle, che spremere i cittadini”.
“Insomma – conclude l’Amministrazione Comunale - la confusione è grande sotto il cielo del PD, soprattutto a Portoferraio. Non hanno fatto faville quando hanno avuto la responsabilità di governo, e ora non fanno altro che abbaiare alla luna per favorire qualche nuova ondata di assistenzialismo, invece di pensare a come, con quali strumenti e risorse contribuire ad un rilancio economico dell’isola. Questa Amministrazione non vuole veder marcire i beni dei portoferraiesi, vogliamo investitori che realizzino nuove strutture in modo da muovere l’economia e favorire nuovi posti di lavoro”.
[COLOR=darkred][SIZE=4]Il proposito da raggiungere, è viaggiare serenamente. [/SIZE] [/COLOR]
Continuano i preoccupanti intralci a un servizio pubblico, mi riferisco alle modalità deleterie che le “ navi” della tratta Piombino Portoferraio applicano nei confronti dell’Utenza. Anche in questo periodo, appena se ne presenta l’occasione, alcune “ corse “ vengono annullate e i Passeggeri attoniti, rimangono a terra. Il giorno dopo ci sono i soliti e giusti reclami, visto che la motivazione della avvenuta sospensione della corsa, spesso è semplicemente ipocrita. Però dopo qualche giorno, come se non fosse successo niente, tutto ripiomba nel silenzio fino ad una nuova e inaspettata sospensione del servizio dei traghetti.
Quindi a parte i soliti mugugni, Noi sappiamo come per altro ho già delineato nei precedenti documenti, che: sulla tratta Piombino Portoferraio, circolano navi che sono state riesumate da un cantiere di demolizioni o hanno più di quarant’ anni - gli incidenti che si verificano sono in numero esagerato - i fumi di scarico sono eccessivi e pericolosi - mancano i controlli di verifica purezza e imbarco carburanti - i bollettini di allerta meteo non sono credibili, ma sono di grande utilità per motivare il fermo nave causa condizioni meteo avverse - vengono caricati senza le dovute accortezze, camion contenenti sostanze nocive facilmente inalanti e quindi pericolose – “ L’invisibilità “ delle Autorità Marittime. - le ambulanze che trasportano Pazienti che subiscono ulteriori e gravosi sacrifici - I prezzi in particolare per gli Ospiti sono cari – Il monopolio di una sola società navale che distrugge la concorrenza - il buon servizio in tutto e per tutto, delle Società Navali che non percepiscono i contributi - I Sindaci senza vergogna, non hanno mai contribuito a migliorare le condizioni delle evidenti difficoltà – Il carico di problematiche e difficoltà dei Turisti - L’UTENZA ha questa stregua, non ha la necessaria condizione di fiducia per poter viaggiare serenamente e chi si azzarda a dire il incontrario!!!! – Lo Stato garantisce una quota annua di circa sedici milioni di Euro per un servizio che non c’è –
Ogni frase, corrisponde a pagine di documentazioni fondamentali per richiedere alla Magistratura la giusta chiarezza. Quindi senza l’interessamento ( fattivo ) dei Cittadini e le relative firme su di una completa denuncia, si rimane solo e come al solito al mugugno. I Politici, Enti, Associazioni e affini come sempre non muoveranno un dito. Dobbiamo essere Noi Cittadini ad unirsi e firmare il documento di denuncia, altrimenti nisba. Mi sembra di essere stato chiaro.
Intanto che Noi senza alcun aiuto cerchiamo di migliorare, in maniera inedita, Vi informo che dal bacino galleggiante, rimessa a nuovo, è scesa in acqua la Nave“ NIKI “, la quale ha percorso i suoi primi mt. 800 “ e senza intoppi “ per ormeggiarsi al molo nel porto di Napoli. Prossimamente la Nave verrà destinata chissà dove, vedremo.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkblue][SIZE=5]IL ROGITO NOTARILE [/SIZE] [/COLOR]
Insieme a San Francesco e al lupo di Gubbio "convertito" c'era anche un notaio. Nel Medioevo, infatti, era proprio ai notai che spettava autenticare i miracoli. Per questo motivo il Sassetta dipinse l'episodio narrato dai Fioretti con il Santo che tendeva la mano verso il lupo e contemporaneamente rivolgeva lo sguardo al notaio. Senza i notai, la Chiesa sarebbe quindi stata privata di buona parte dei suoi santi più famosi.
I compiti del notaio medievale comprendevano la certificazione di eventi soprannaturali: guarigioni, visioni, premonizioni ma anche presenze demoniache.
Adesso non credete che sarebbe il caso di richiedere l’ausilio di un quotato Notaio per far sottoscrivere un atto a tutti quei politici che hanno deciso di scendere nuovamente in campo avendo dimenticato le vecchie e fallimentari esperienze per promettere oggi nuovi miracoli, oppure per alcuni giovani rampanti che si accingono a miracol mostrare gettandosi nell'agone elettorale , ma volete mettere tutto nero su bianco in un bel rogito controfirmato dalle parti offerenti, che tra qualche anno certifichi che i loro non erano miracoli ma solo prestidigitazioni da illusionisti…
Avevano ragione i nostri vecchi a dire che….
Quando cantano troppi galli non si fa mai giorno!
Certo che se la media dei 5 stelle è come Gemma di Maria de Filippi e Rocco Casalino del Grande Fratello... stiamo freschi!
Una miscellanea senza senso senso,solo per protesta; si è visto dove hanno governato che sono degli incapaci,e poi molti di loro,di fronte al denaro,si sono comportati come gli altri.
Salve Fabrizio approfitto del blog per inviare le più sentite condoglianze per la scomparsa di Roberto Sabatelli, lo conoscevo da sempre R.I.P..
Caro grillo di campo, fuori da battute, metafore, macumbe e sciamanate varie, facendo fede ai dati obiettivi ed alle situazioni di fatto in parte evidenziati nel post precedente, non posso che definire il sistema Italia come un Sistema isolato. In fisica ‘dicesi’ sistema isolato, un sistema ‘impermeabile’ che non scambia con l’ambiente esterno né materia, né energia di nessun tipo.
L’energia prodotta è di natura entropica, vale a dire che va ad incrementare esclusivamente il disordine molecolare interno al sistema e per sua natura non può essere convertita in nessun tipo di lavoro utilizzabile, fisico s’intende.
Un simile sistema, autoreferenziale per eccellenza, per sua natura non può essere modificato dall’esterno, pertanto è destinato a fare il botto, più o meno velocemente.
Più in dettaglio, anche i sottosistemi che lo compongono quali la finanza, le bache il mercato, la sanità, i trasporti, la grande industria e via con i sistemi previdenziali, le cooperative, le comunicazioni, l’energia etc. etc., sono sistemi autoreferenziali ed autoprotettivi che costituiscono il vero potere del paese, gestito fuori dai governi e men che meno dal parlamento che da una vita legifera su dettatura.
E’ vero ed evidente invece il contrario purtroppo, governi e parlamentari escono quasi totalmente dai cappelli di soggetti troppo spesso corrotti che poi li tengono per le palle assicurando loro la conservazione dei vitalizi, privilegi di casta, impunità varie, poteri clientelari ed altre amenità, si fa per dire.
Un sistema di corruzione pervasivo in qualsiasi istituzione fino ad interessare l’ultimo barelliere dei boy scuot ed entrare anche nel privato delle nostre case.
Adesso, caro mio grillo di campo, con tutta la mia buona volontà ed onestà intellettuale, come posso pensare che uno sciame di grilli, una volta al governo del paese, armati solo di passione e di buona volontà, possa riuscire un paese cosi compromesso e corrotto?
Con i click, il virtuale e l’entusiasmo si ribalta il mondo, ma quando c’è da cambiare questa gente con i sui poteri e che popò di gente e che popò di poteri, non ce la farebbe neanche John Wayne con Custer ed il Settimo Cavalleggeri col napalm ed i panzer.
Sarebbe già un successo se il neoeletto presidente del consiglio, dalla sedia più alta di palazzo Chigi, riuscisse anche solo ad enunciare tutte le riforme ed i provvedimenti portati in campagna elettorale che si vorrebbe metter in cantiere, perché dopo due minuti credo tutto andrà a gambe all’aria.
Non è questione di pessimismo, ma solo una ferma convinzione che i sistemi ed i sottosistemi sopra ciati, proprio per la loro natura e lo stato ‘fisico’ in cui si trovano, non possano essere bonificati da un qualsivoglia governo che abbia come scopo quello di fare pulizia, anche se formato dai migliori soggetti disponibili nel paese, mentre continueranno ad accumulare altra entropia fino alla deflagrazione.
Un governo 5S e non credo di contraddirmi, non può far altro che accelerare questo processo poiché dopo il sicuro fallimento, si metterà in moto, con innalzamento della temperatura, un frenetico assalto all’arma bianca per andare a coprire gli spazi lasciati dall’inevitabile sgretolamento del M5S.
Saluti
Mauro
Caro Mauro, se dici che ‘il m5s va provato, ma non è la soluzione’, mi compiaccio per le tue capacità divinatorie: come fai a dirlo senza riprova? Mi sembra una contraddizione e le tue conclusioni sul fatto che ‘neanche il padreterno può far ripartire il paese’ un de profundis senza appello un po’ troppo pessimistico.
Se fra 5 anni - o, se del caso, anche molto prima - Di Maio si rivelasse un comandante Schettino, non si fa nient’altro che rimandarlo alla Casaleggio & C. a pedate: più danni degli altri è impossibile che ne faccia, quindi non ci rimettiamo niente.
In ogni caso, con il ritorno al potere dei soliti, il naufragio è sicuro perciò è lapalissiano che valga la pena di provare, anche se non si possono negare i dubbi e i rischi.
In definitiva però, nella peggiore delle ipotesi, meglio abbandonare la nave con la gestione 5 stelle che affogare con la premiata ditta Renzusconi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’arrivo da parte della Regione Toscana dei primi contributi derivanti dalla fusione dei comuni di Rio Elba e Rio Marina a favore del neonato comune di Rio”. [/SIZE] [/COLOR]
A parlare è Claudio De Santi, già sindaco di Rio nell’Elba, convinto promotore del referendum che ha portato alla riunificazione delle due Rio ed alla nascita di un nuovo soggetto amministrativo.
“Prendo atto con soddisfazione dell’avvio delle procedure con cui la Regione finanzierà il nuovo comune – ha voluto sottolineare De Santi – e mi astengo dal commentare le dichiarazioni rilasciate a suo tempo dai ‘bastian contrari’ riesi, anche per non violare la par condicio elettorale, pur invitando chi ci legge ad un giudizio consuntivo inevitabile su come sono andate le cose a Rio”.
“Devo però sottolineare che la scelta amministrativa fatta a suo tempo si sta man mano concretizzando esattamente come avevo progettato – ha aggiunto Claudio De Santi – gratificando chi, come me , ci ha messo , oltre all’impegno personale, anche la faccia, avventurandosi in una scommessa di semplificazione amministrativa che la gente dell’Elba aveva impietosamente bocciato solo pochi anni fa con la proposta di comune unico dell’Isola d’Elba”.
“La notizia di oggi è la conferma che per il comune e per la gente di Rio si apre un futuro roseo proprio come avevamo auspicato che avvenisse; ora – conclude De Santi – toccherà ai riesi, fra poche settimane, scegliere chi dovrà guidarli in questo nuovo percorso amministrativo, verso la rinascita di un territorio che avrà solide basi grazie proprio alla scelta della fusione amministrativa. Il nuovo Comune di Rio si avvia a diventare fra i più ricchi dell’Elba per risorse e per operatività. Mi auguro che, sulla scia di quanto sta per concretizzarsi con le prossime elezioni politiche, si possano creare i presupposti per un buon governo di quel territorio così bisognoso di rilancio e di consacrazione delle proprie potenzialità”.
Caro grillo di campo, non è detto che pur partendo da due premesse vere, non si possano derivare conclusioni false.
Concordo con te che l’ M5S vada 'provato', ma, aggiungo che non può essere la soluzione anzi accelererebbe il momento del colpo di grazia per il paese dopo di che ci si deve ricontare sul serio per ripartire da zero. Neanche il padreterno può far ripartire un paese fra i più corrotti al mondo con un sommerso pari ad un terzo del Pil , con un’evasione di circa 140 mld di Euro/anno, con debito pubblico di circa 2300 miliardi di euro pari al 130% del Pil, con livelli di disoccupazione e di povertà oramai fuori controllo.
L’ M5S, dicevo, non può essere la soluzione perché immaturo, impreparato democraticamente, senza mestiere e terrorizzato dall’ipotesi di uscire dal mondo virtuale della Casaleggio & C. e mettere i piedi per terra per confrontarsi con gli altri esseri umani, ingenuo ed onesto forse, ma troppo arrogante e spocchioso. Governare democraticamente un paese già inventato, attrezzato con la più bella carta costituzionale esistente al mondo, vuol dire essenzialmente impostare delle line guida, delle visioni all'interno delle quali vanno trovate le migliori soluzioni operative condivise con le altre realtà del paese. Ciò presuppone una grande capacità di ricerca, di confronto, di mediazione, di cultura e di sani principi ed esperienze democratiche. Se ripercorriamo gli anni che dal dopoguerra arrivano a poco prima del craxismo, con tutti i limiti al confronto con altri paesi europei, ci rendiamo conto di cosa vuol dire governare, di cosa vuol dire far politica e di quali sono i profili minimi richiesti per ‘i politici’. Confronti serrati, talvolta così aspri da poter essere definiti scontri, animati però dalla volontà di trovare soluzioni condivise, hanno prodotto eccellenti riforme per la sanità, scuola, diritti e tutela del lavoro, diritto al divorzio, diritto all’aborto etc. etc. di cui tutt’oggi apprezziamo i benefici. Così si è mossa una destra liberale, D.C., al governo ed una sinistra con le palle, P.C.I., all’opposizione. Con questo voglio dire che in democrazia, non si possono produrre risultati significativi senza un serrato confronto, mediazioni, senza accordi che portino all’individuazione della miglior soluzione condivisa evidentemente e necessariamente coerenti con le linee guida tracciate dalle politiche dei governi e supportate della maggioranza parlamentare. Poi a partire da Craxi che riapre le porte ai populismi ed ai semidei dei colpi di mano ed il declino ha inizio al passo con la cultura becera del privilegio sul diritto sempre più messo al bando. Questa è la storia del mago, caro grillo di campo, diversamente avviene quello che oggi tocchiamo con mano.
Morale: l’M5S al comando per gestire l’abbandono nave.
Mauro
x L'amministratore mi sembra che i toni si siano un pò troppo alzati,io non conosco la querelle ma dare del ladro a tutti quelli del pd mi sembrerebbe eccessivo visto che anche da altre parti non mancano, se ho detto una cosa non corretta mi scuso e l'amministratore può tranquillamente censurare il messaggio
Teniamoci stretti Paolo Gentiloni,visto che abbiamo avuto la fortuna di avete finalmente una persona onesta e irreprensibile! Buon voto.
La Regione eroga al Comune di Rio la prima tranche (500.000 euro) del contributo per la fusione
Scritto da Renzo Galli Giovedì, 01 Marzo 2018 11:05
Con decreto dirigenziale n.2400 del 14.2.2018 la Regione Toscana ha deliberato, con un impegno di 6.500.000 euro, la concessione dei contributi previsti dalla legge per le 13 fusioni attuate nella nostra regione.
.....La prima cosa da sfruttare da questo "contributo regionale"?
-ABOLIZIONE dell'attuale IRPEF Comunale
Sarebbe un primo passo verso un "concreto beneficio economico" alla nuova comunità"
....Vedremo.....
Ma vi avessi visto una volta una a parlare male di chi ci governa, di discutere su provvedimenti impopolari, difendere diritti acquisiti, ribellarvi ad un potere infame.
Niente.
Vi esaltate però contro i deboli, contro gli oppressi,e contro chi potrebbe finalmente mettere le cose apposto.
Provate una volta a vedere le cose come stanno realmente, guardate la montagna di cacca che ci sommerge, analizzate le responsabilità politiche per piacere.
Provate a cambiare direzione una volta in vita vostra.
A ragione Simone punto e basta! I nostri nonni a quelli del parco gli avrebbero fatti scappare a calci e ora invece abbassiamo il capo e gli facciamo comandare a casa nostra. Laltro giorno per poco faccio un frontale con il cassettone che fa il safari e moto contro quello non lo auguro a nessuno. Striscia la notizia l'a ho già chiamata io e anche a quelli de le Iene. Meglio pero che le chiamate anche voi che lo avete scritto perche' con tante chiamate e' facile che vengano. Si alle moto no ai mezzi enormi
[COLOR=darkred][SIZE=4]ULTIMO PROMEMORIA PER IL VOTO AI TRE ( ANZI, DUE ) SCHIERAMENTI [/SIZE] [/COLOR]
In vista del 4 marzo, alle già più che esaurienti argomentazioni di Claudio Coscarella del 24 scorso, vorrei aggiungere una piccola cronistoria relativa ai tre protagonisti in campo, più un' autorevole previsione di alcuni anni fa (ancor oggi perfettamente attuale che mi è capitata per le mani), nella speranza che qualche indeciso o rinunciatario consideri più attentamente la sua scelta di voto: ne va della nostra sopravvivenza.
Berlusconi: pescecane industriale che ha fatto una fortuna di 6,8 miliardi di euro (e la rovina morale e materiale della nazione) solo grazie alle sue leggi ad personam - leggi che, unitamente alla mancata soluzione del conflitto d’interessi, tutti gli altri partiti correi gli hanno permesso di introdurre traendone, a loro volta, debito tornaconto - e ai suoi intrallazzi politico-mafiosi per i quali è stato condannato, disarcionato da cavaliere e dichiarato impresentabile.
Chi ritiene Marco Travaglio un giornalista di parte, non ha bisogno di leggere il suo ultimo libro 'B...come basta'. Basta che dia un'occhiata alle sentenze che l'hanno smascherato definitivamente: sono facilmente consultabili ed anche in bella mostra davanti alla sua villa di Arcore.
Perciò il suo istinto di sopravvivenza gli fa dire che i 5 stelle sono pericolosi, oltreché incapaci e incompetenti, però invita fuoriusciti ed espulsi dal Movimento a seguirlo: se si aggregano a lui diventano immediatamente capaci e soprattutto utilissimi. Solo lui è in grado di operare questi miracoli, come ha già dimostrato con i vari Scilipoti, Razzi, Verdini, ecc. più il noto mercato delle vacche-senatori e i suoi avvocati eletti a Montecitorio dove vantano il record del 98 % di assenze essendo occupati a difenderlo a spese nostre.
Come mai è ancora sulla cresta dell'onda? Semplice: in Italia c'è ancora un 15 % fra mafiosi che continuano a fare affari con lui e abusivi che contano sul suo annunciato condono. Cosa si può chiedere di meglio alla politica? Pensa che tragedia per loro se dovessero arrivare i 5 stelle a guastare una festa che dura da 25 anni!
Renzi: bulletto privo di qualunque scrupolo o dignità, cioè uno che da tre anni usa la sua parlantina da incantatore di serpenti per fare figure di merda ad ogni pié sospinto, dice che i 5 stelle sono incapaci, inaffidabili e per giunta non sanno neppure rubare in casa loro: quindi sono fuori dalla consolidata politica tradizionale.
Solo il suo PD può vantare eclatanti esempi di disoccupazione ai massimi, di efficienza in precarietà come il job act garantisce, di onestà ed eccellenza come il clan De Luca che contribuisce ad alimentare tutta la Campania con sane ecoballe condite con saporite fritture di pesce ed ora, con il solito toupet e spalleggiato dai suoi compari di merende Gentiloni, Mattarella e Napolitano, Renzi può ben a ragione raccomandare ad un elettorato ormai distrutto di non disperdere i grandi risultati ottenuti, esattamente come fecero Monti e Letta quando millantavano un’inesistente ripresa economica.
Inoltre ha già dimostrato la sua onestà democratica di premier abusivo proponendo un referendum-truffa mascherato da falsi benefici, una legge elettorale ad personam (cioè ad partitum, tanto per non essere da meno del suo maestro in associazione a delinquere) blindata con l'esclusione del contraddittorio (forse pure incostituzionale) e adesso propinandoci una scheda elettorale trappola che fa già prevedere l'annullamento del 5 % dei voti per inevitabili errori di preferenze.
Uno sbruffone che non sarebbe più accettato neppure come capo tribù in qualche villaggio africano la cui unica coerenza dimostrata, mantenendo la parola, è stata la rottamazione, soprattutto quella del PD: complimenti!
Di Maio: self-made man, dovendo lavorare per guadagnarsi da vivere, ha il torto di non aver trovato il tempo per approfondire i misteri del congiuntivo, non come la più migliore ministra della d-istruzione dell'attuale governo che invece sa tutto del superlativo come si conviene al suo ministero.
Il suo movimento è stato fondato da un pericoloso pregiudicato che ha rifiutato di candidarsi per involontario incidente d’auto e non per normale corruzione, concussione, associazione a delinquere di stampo mafioso, compra-vendita di senatori a regolari prezzi di listino et similia. Questo losco figuro è inoltre un milionario per quattrini guadagnati senza neppure averli fregati allo Stato come si conviene nella salutare e consolidata norma politica italiana.
Ma, cosa ben più grave, Di Maio avrebbe l’assurda pretesa d’instaurare un governo utopistico che anteponga la res pubblica a quella privata con una più semplice ed efficiente amministrazione ONESTA che trovi i fondi necessari nel cambiamento radicale della politica di sprechi, ruberie e nepotismo fin'ora imperante.
Questo governo vorrebbe addirittura eliminare le leggi inutili (come fece in passato quell'altro incompetente legislatore dell'imperatore Giustiniano), le sperequazioni dei parlamentari italiani che costano ad ogni cittadino 27 euro contro i 7/8 di Inghilterra e Germania e i 2 della Francia e dei barbieri di Montecitorio che prendono più del presidente USA Trump, le mafie nei lavori pubblici che, grazie alla corruzione, costano il triplo della media europea, i voltagabbana e mille simili facezie.
E chi ci crede? Servono riforme e nuove leggi? Ma sì dai, facciamocele fare da quelli che dicono da trent’anni che bisogna farle facendo esattamente il contrario e che sono la causa del disastro in cui ci dibattiamo! Continuiamo pure a farci governare da ruminatori di nebbia ladri, mafiosi, pregiudicati e inciucciatori inefficienti (ma non nel senso di ciucciare pro domo sua)!
Morale: volenti o nolenti, queste sono le prospettive per il prossimo futuro .
A mio modesto parere, se non proviamo qualcosa di nuovo, non ci resterà che rassegnarci a quello che qualcuno aveva già previsto 4 anni fa come se, dopo Monti e Letta, sapesse già che sarebbe arrivato Renzi e cioè uno addirittura peggio (adesso però c’è di buono che ha detto: ‘se il PD perde non faccio nessun passo indietro’, quindi, essendo ormai diventato istintivo per lui fare il contrario di quello che aveva appena giurato, c’è speranza che, per riflesso condizionato, si levi definitivamente dalle palle…).
Se avete ancora un po' di pazienza, godetevi questa demoralizzante analisi di un esperto all’epoca del premier Letta su come ci hanno ridotto i ‘competenti’ al governo e poi provate a dire: oh cazzo, ma devo proprio rivotarli?
Allarme della London School of Economics: “Non rimarrà nulla dell'Italia”
Giovedì, 17 ottobre 2013
Nel giro di 10 anni del nostro Paese non rimarrà più nulla. O quasi. E' la conclusione catastrofica cui giunge nella sua analisi il professore Roberto Orsi della London School of Economics and Political Science (LSE). Che cosa ci sta portando alla dissoluzione e all'irrilevanza economica? Una classe politica miope che non sa fare altro che aumentare le tasse in nome della stabilità. Monti ha fatto così. E Letta sta seguendo l'esempio. Il tutto unito a una "terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa".
“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampante terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale.
Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo e ciò mentre gli altri paesi della UE godono invece di una situazione ben più florida ed efficiente. Ma non basta: peggiorerà.
Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami come chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa”: è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione.
Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione. L’Italia non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori.
A meno di un miracolo, possono volerci secoli per ricostruire l’Italia.”
[COLOR=darkred][SIZE=4]PENSIAMO ALLA DIGNITÀ E LA SALUTE DELLE PERSONE CONTRO OGNI LOGICA SPECULATIVA E PRIVATISTICA. [/SIZE] [/COLOR]
Nonostante il maltempo, che lasciava presagire una scarsa partecipazione, anche l’assemblea organizzata sul tema della “Sanità all’Elba” ha registrato un notevole successo con un buon numero di partecipanti e con tanti interventi interessanti. Alla riunione ha partecipato Massimo Cini, candidato di Potere al Popolo alla Camera dei Deputati. Premessa di tutti i ragionamenti sul tema della sanità è che si deve parlare di persone e pazienti e non, come accade oggi di “clienti”. La visione privatistica ed aziendalistica che è portata avanti dalle altre forze politiche è infatti fallimentare e discriminante verso le categorie sociali più deboli. Se in tutta la Toscana la Giunta Regionale sta portando avanti una forte riduzione dei servizi con tagli indiscriminati, questi appaiono ancora più gravi all’Isola D’Elba dove i disagi per i cittadini sono aggravati dalla condizione di insularità. A riguardo è stato oggetto di numerose critiche il comportamento del Presidente della Regione Rossi (ex PD e adesso Liberi e Uguali) che, dopo aver personalmente iniziato la politica dei tagli alla sanità elbana quando era assessore alla sanità, adesso intende procedere ad una ulteriore riduzione dei servizi dirottando risorse a favore delle strutture private, portando avanti una politica non certo di sinistra e che ben poco ha a che fare con il principio di uguaglianza tra le persone. Il depauperamento di risorse e competenze, le lunghe file di attesa, il progressivo contrarsi dei servizi offerti finisce per colpire soprattutto le persone più deboli a livello economico e sociale alle quali viene negato il diritto alla salute. C’è chi rinuncia a curarsi e che è costretto per farlo ad indebitarsi con banche e finanziarie. Molto negativamente è stata giudicata la proposta avanzata dalla Regione di chiudere i reparti di medicina, chirurgia ed ortopedia dell’ospedale di Portoferraio, che invece dovrebbero essere adeguatamente potenziati, così come tutto il settore dell’emergenza – urgenza. Ormai è sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza di personale e di strutture che affligge il Pronto Soccorso con ore ed ore di attesa anche nel periodo invernale. Inoltre, su un territorio come quello dell’Elba che presenta una viabilità tortuosa con molte zone difficilmente raggiungibili in tempi ragionevoli, dovrebbe essere assicurata per le emergenze la presenza di un medico a bordo delle ambulanze. E’ stata avanzata anche la proposta di istituire forme di aiuto per i familiari degli ammalati ricoverati fuori dall’Elba (ad es. un convitto). Molto carente è stata giudicato anche il livello dei servizi sul territorio che risente di uno storico deficit di interventi e dell’assenza di strutture distrettuali. La conseguenza è che il Consultorio si trova all’interno dell’Ospedale, il SERT è ospitato nella sede del Comune, ecc….. Insufficienti sono le iniziative di prevenzione e di informazione sanitaria. Manca ogni tipo di intervento contro la ludopatia, patologia molto grave e diffusa sul nostro territorio, la medicina penitenziaria è praticamente inesistente, così come gravi carenze si riscontrano nella medicina dello sport, mentre i tagli alla spesa mettono a rischio anche i servizi presenti nel settore della salute mentale. Il problema della sanità si collega poi alla questione dei trasporti marittimi dato che gli ammalati trasportati in barella in ambulanza sono costretti a viaggiare nel garage delle navi, al freddo in inverno e nel caldo infernale in estate, dato che non vi sono ascensori idonei per spostarli. Su questi e su altri temi intendiamo mobilitarci per un netto cambiamento politico che rimetta al centro la dignità e la salute delle persone contro ogni logica speculativa e privatistica.