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Di Ivano Arrighi da Di Ivano Arrighi pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 19:28
La dissonanza cognitiva Perché persone mediamente intelligenti, magari anche al di sopra della media, si ostinano al di la di ogni ragionevolezza a difendere scelte che sono state ormai ampiamente dimostrate sbagliate, dagli uomini, dal territorio, da sentenze, oltretutto non con argomentazioni concrete, ma solo con dei "no"? A Rio Nell'Elba il famoso parcheggio è incostruibile. E' un fatto; il terreno scelto è a elevato rischio idrogeologico. Ciononostante sono stati richiesti e utilizzati finanziamenti quasi doppi, rispetto al preventivato, inutilizzabili, provocando un danno erariale; è un altro fatto. Eppure, per la contestazione di questi 2 fatti ben precisi, in una ultima disperata difesa del proprio operato si utilizzano 770 parole, ricche solo di banali negazioni e offese personali degne di una denuncia per diffamazione, che certo con la poesia hanno ben poco a che fare. «Sì, ho sbagliato»; oppure «avevi ragione tu». Non si sente dirlo così spesso purtroppo. Eppure capita ogni giorno di fare errori evidenti, da conti che non tornano, indicazioni errate, manovre sbagliate ... etc. etc. Perché è difficile ammettere i propri errori? Due famosi psicologi Carol Tavris ed Elliot Aronson, attribuiscono alla "dissonanza cognitiva" l'incapacità di ammettere i propri errori. Un esempio celebre di dissonanza cognitiva è rappresentato nel celebre racconto La volpe e l'uva, tratto dalle Favole di Fedro, in cui la dissonanza fra il desiderio dell'uva e l'incapacità di arrivarvi conduce la volpe a elaborare la conclusione - non suffragata però da dati reali - che "l'uva è acerba". "Giustificare le proprie scelte contro ogni ragionevole dubbio, ed eliminare possibilmente i nostri stessi dubbi a riguardo. È questa la "dissonanza cognitiva", un meccanismo mentale umano rilevato dallo psicologo Leon Festinger nel 1956. Detto altrimenti, consiste nella razionalizzazione dell'irrazionale. In base a una nuova serie di ricerche condotte sui primati e sui bambini, gli psicologi di Yale hanno esteso la diffusione di tale meccanismo e ne hanno rivisto i motivi scatenanti, dimostrandone l'origine istintuale." C'è però anche chi crede che sia una questione di potere. "l’idea di base è che in ogni relazione ci sia una parte forte e una parte debole, un vincente e un perdente, e farsi cogliere in fallo significa oscillare pericolosamente verso il lato sbagliato. Non vogliamo confessare un errore perché temiamo che comporti una squalificazione dell’ego, per quanto piccola, e dunque una perdita di potere sulle cose e sugli altri. Meglio negare a oltranza. Meglio deresponsabilizzarsi a oltranza. Meglio rovesciare la colpa altrove, lamentarsi, invocare ragioni di benaltrismo, o litigare fino allo stremo. Alla fine, sarà come se nulla fosse accaduto. Se l’ipotesi è sensata, l’ammissione del torto è vista non come la correzione di un enunciato (una questione relativa al mondo, a come sono di fatto le cose), bensì come una diminuzione della propria soggettività (una questione che riguarda me). E di conseguenza, chi ti corregge non sta migliorando il complesso dell’informazione: sta cospirando contro di te. Lo stronzo. Dunque: sì, sbagliare è tremendamente irritante, a volte comporta seri rischi professionali, e dovremmo sforzarci tutti di non fare errori. Ma ammettere di averne fatto uno fa bene a chiunque, se stessi compresi: ci fa capire che non siamo esseri infallibili (per cui tutti gli altri sono pazzi o in cattiva fede), e contribuisce ad aggiustare un pezzo di mondo che avevamo rotto, consapevolmente o meno. Serve solo un po’ di onestà intellettuale — e neanche tutto questo coraggio." Non voler ostinatamente ammettere errori che inevitabilmente si possono fare in un lungo percorso politico non è degno di chi per tanto tempo ha avuto la fiducia di tante persone oneste e vorrebbe ancora averla. Ammettere un errore non deve voler significare perdere credibilità ed immagine, bensì apparire come persone normali, capaci di fare cose buone, ma anche di sbagliare. L'ammissione dei propri errori non deve essere visto come un segno di debolezza, ma anzi di saggezza. Ammettendo i propri errori si esprime un modo concreto per volerli correggere, non ripeterli. Riconoscere apertamente l'errore ed ammettere la propria umana fallibilità, non fa che evidenziare l'onestà, la professionalità, la serietà, la forza, il coraggio, ... l'umiltà.
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Nuovo Comune di Rio da Nuovo Comune di Rio pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 18:48
Un nuovo Comune ha bisogno di amministratori nuovi che sappiano raccogliere un gran numero di consensi per avere la forza necessaria riunificare i riesi e rilanciare l'economia. Chi vota i soliti noti condanna Rio all'oblio. Corsini è avvisato: chieda un passo di lato ai consiglieri di professione o è destinato a perdere.
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esagerato da esagerato pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 17:02
ESA ..... gerato Esa 2016 Mentre Esa chiede ai cittadini un grande sforzo per tenere la città pulita avvalendosi di associazioni varie e privati “quali volontari”, vediamo alcuni dati della gestione 2016 (il 2017 non è ancora approvato). I valori (espressi in euro) si riferiscono alla “produzione” di servizi resi anche per i comuni elbani. Capitale sociale 802.800,00 Crediti tributari da riscuotere 1.412.088 Ricavi da produzione 13.343.488 Costi per la produzione 13.729,419 Utile di esercizio euro 451,00 (quattrocentocinquantuno) Si evidenzia che tra i costi di produzione si ritrovano: euro 4.321.052 per spese di personale ed euro 7.021.288 per acquisti di servizi Tra i crediti di Esa, il maggior debitore risultava il Comune di Portoferraio che doveva euro 2.629.415 per il servizio oltre che 2.611.000,00 euro per fatture Tia che Esa non è riuscita ancora a riscuotere. Oltre il 90% dei ricavi di Esa derivano pertanto dalla tassa rifiuti pagata dai cittadini. Debiti di Esa verso Banche 2.248.22 (cresciuti di oltre 700.000,00 euro rispetto al 2015) Debiti di Esa verso fornitori 4.049.798,00 (incrementati di euro 773.000 rispetto al 2015) I ricavi da vendite 13.343.488 derivano per oltre il 95% dalla tassa pagata dai cittadini. Portoferraio versa ad Esa 4.333.017; Capoliveri 2.212.127,00; Campo nell’Elba 2.049.952,00; I dipendenti di Esa sono in tutto 96. Operai 56. Impiegati 15 e altri 25. Nessun comune si avvale di questa organizzazione. Avete visto che ora è ripartita la gara ad “assumere”. Ancora due “amministrativi”. COSTI nel dettaglio Per servizi: totali 7.021.000,00 di cui energia elettrica 186.773; manutenzioni e riparazioni 587.808 , raccolta rifiuti affidata a terzi 1.596.532; pulizia spiagge affidata a terzi 122.016; costo smaltimento rifiuti 2.345.729 (+348.479 rispetto al 2015 ????); costi di trasporto via mare 242.593; costri trasporto via terra 925.120; CONSULENZE E COLLABORAZIONI 173.326,00 EURO; ammortamenti 417.823; quota annua fondo svalutazione crediti 63.426,00. Interessi passivi euro 101.165,00 su anticipazioni, tutti a carico del comune di Portoferraio. I cittadini si impegnino a fare la raccolta differenziata ma Esa tutta si impegni ad essere più efficiente ed a risparmiare qualcosa. Ci rincoglioniscono con i bidoncini colorati ma dei bilanci non parlano mai.
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xxun simpatizzante da xxun simpatizzante pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 16:19
Caro amico, apprezzo la tua voglia di partecipare ma, o non hai capito o non sai niente. Quando uscirà la lista Canovaro ti renderai conto che sarà l'unica lista nuova. Un po' di pazienza e forse cambierai idea e ti convincerai la cosa essenziale è avere un sindaco con esperienza amministrativa e, soprattutto di Ripo. Un cordiale saluto.
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Povera Rio da Povera Rio pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 16:00
Poverannoi Come si fa ad andare a parlare di politica all'Edicola Elbana? Bisogna essere messi male, oltre che un capì nulla di politica bella serietà. Non ci volevo crede, quando ho visto Marco Corsini in diretta su feisbuk. Mi faccio meraviglia di Ruggero. Maddè, questo non arriva nemmeno ala festa della repubblica...
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VENDESI TENDER ARIMAR da VENDESI TENDER ARIMAR pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 12:44
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ELEZIONI DI RIO- da ELEZIONI DI RIO- pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 10:39
Cari amici Riesi, immaginate per un momento cosa penserebbero i capoliveresi, se il prossimo anno si presentasse come candidato una persona NON di Capoliveri e quanti voti prenderebbe. Azzardo un numero, forse solo quelli della propria famiglia, vale a dire una ventina/trentina.
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Facce di Mronzo da Facce di Mronzo pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 7:15
Ripreso da Rioblog: Caro Danilo Alessi, non credi che sarebbe l'ora di piantarla di provocare ed offendere il buon senso e la comunità riese? Cosa pensi di ottenere o peggio ancora, dove vuoi arrivare continuando a negare vergognosamente errori, danni e malefatte ampiamente documentati, messi in chiaro alla luce del sole, giudicati e condannati? Basta, se proprio vuoi fare qualcosa, chiedi scusa a coloro che sono stati condannati per aver firmato, come te e perdipiù da sindaco, la delibera n°18 del 28/05/2012. Puoi risparmiarti di chiedere scusa ai cittadini riesi perchè le tue scuse, adesso, non verrebbero mai accettate. Riese
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Giovanni Muti (Il Monello) da Giovanni Muti (Il Monello) pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 6:53
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL RUOLO DI RUGGERO BARBETTI NELLE ELEZIONI RIESI [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti Avvicinandosi la data quando i riesi dovranno decidere chi dovrà essere il sindaco che inizierà una nuova fase storica, io come riese, nato al buchino, sento risvegliarsi in me un antico sentimento che mi lega al paese dove sono nato e dove correvo come “monello” scalzo nei vecchi vicoli; e Rio marina e Cavo dove passavo l’estate al mare vivendo gli anni più belli della mia giovinezza. Un sentimento di appartenenza molto forte che nei riesi si fonde con una fierezza primitiva che nasce dalla loro storia e che si ritrova spesso nello sguardo ombroso di chi vede in una vela all’orizzonte una possibile azione pirata Per questo ho trovato gli interventi di Ruggero Barbetti su chi deve fare il sindaco a Rio fuori luogo. Pur riconoscendo una naturale affinità tra riesi e capoliveresi e riconoscendo anche l’aiuto che Barbetti ha dato all’ultimo sindaco di Rio De Santi, rimane il fatto incontestabile: il sindaco se lo devono scegliere i riesi. E’ già successo nell’ultima campagna elettorale di Portoferraio. Barbetti intervenne provocando polemiche piuttosto aspre. Questo può nascere da un suo istinto innato , ma potrebbe anche essere il suo modo di reagire agli agguati di un destino ingeneroso che, insieme a personaggi politici noti, ultimamente, gli ha creato problemi drammatici. Pur riconoscendo umanamente tutto questo, rimane il fatto che adesso le cose, purtroppo, sono molto cambiate e sono più confuse. Ruggero Barbetti chi e cosa rappresenta? Che titolo ha per fare tutto questo? Ha chiuso la porta in faccia a Forza Italia andandosene in malo modo, se vogliamo anche con qualche ragione, ma adesso non la rappresenta più,anzi...Dice di essere passato alla Lega, ma i ben informati sanno che, a livelli più alti , la sua adesione non sarebbe molto gradita. Dunque, prima di intromettersi nella terra di Rio la prudenza lo avrebbe consigliato di interpellare i due ex Sindaci che sono esponenti di spicco del CDX. Non averlo fatto è una mossa fin troppo azzardata. Alla fine, per questo atteggiamento, rischia di farne le spese il dott. CORSINI che lui propone, con il piglio del condottiero, dicendo di parlare a nome di tutto il CDX. Ovviamente le reazioni di Bosi e De Santi non si sono fatte attendere. Quella di Bosi è stata al fulmicotone. Lui, giustamente, sostiene CANOVARO perché ha lunga esperienza Amministrativa, ma anche perché, nella delicata fase costituente del nuovo Comune, è opportuno che il Sindaco che verrà sia un riese "doc". E anche De Santi la pensa così. Ecco che Barbetti, preoccupato per la mossa azzardata, comincia a parlare di lista civica e cerca, come suo solito, aiuti a sinistra. E pensare che non gli andava bene Canovaro tacciato di essere stato , un tempo, un po' di sinistra !!. Resta adesso un interrogativo serio: che ne pensa di tutto questo Marco Landi che della Lega è responsabile elbano? Perché tace? Non sarà che Barbetti sia riuscito a farlo compromettere? Anche lui accetta l'appoggio del PD è di LEU? Insomma questi misteri,anche per rispetto dell'elettorato, debbono essere presto chiariti. Ci aspettiamo da Landi una parola chiara se non vuol correre il rischio di essere tacciato per barbettiano.
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carlo da carlo pubblicato il 15 Aprile 2018 alle 6:30
AMIANTO: PREMETTO CHE, che si disfa dell'amianto gettandolo per strada è un criminale e va condannato, ma.... Siccome,quelli che hanno prodotto l'amianto, sapevano benissimo che era cancerogeno, e comunque ce l'hanno venduto lo stesso, con il beneplacito di tutte le forze politiche e non, io farei in questo modo: Il comune o chi per esso, organizza un centro di raccolta per l'amianto, dove i cittadini che lo comprarono a loro tempo, inconsapevoli di comprare un veleno mortale, lo possano conferire GRATIS!!!!, facendo poi ricadere i costi per lo smaltimento alle ditte che mentre lo producevano, sapevano di provocare la morte di centinaia di lavoratori. Questa è la mia idea. Sicuramente, sarà un'idea migliorabile, io non sono un tecnico, però credo che questa sia la strada più corretta per risolvere il problema dell'amianto nascosto nei posti più impensati.
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FORESI da FORESI pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 19:55
LA BELLEZZA NON BASTA” – L’ALTRA CAPRI CHIEDE IL RICONOSCIMENTO DI ''COMUNE SVANTAGGIATO'': IL SINDACO E GLI ABITANTI RACCOLGONO LE FIRME PER IL REFERENDUM – NON CI SONO GINECOLOGI E I MEDICI DA FUORI NON ARRIVANO – PER UNA VISITA BISOGNA METTERSI IN MARE O ASPETTARE MESI – NELL’ISOLA NON È MAI ARRIVATO IL METANO E LA SPESA COSTA IL 40 % IN PIÙ…
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Schiaccia Briaca da Schiaccia Briaca pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 17:04
Aspettino lor signori a cantar vittoria o sognare i propri interessi personali realizzati. Le terme, i beni demaniali e i contributi regionali e statali effetto della fusione vi fanno brillare gli occhi. Sono 25 anni che vi presentate e ripresentate in tutte le salse. Ormai l'hanno capito tutti che avete questioni vostre da sistemare. Il 25 aprile, festa della liberazione, presenteremo la nostra lista. La lista "Schiaccia Briaca". Siamo già pronti, aspettiamo il 25 perché la nostra sarà la lista della definitiva liberazione dai parassiti che hanno affondato i nostri bellissimi paesi. Siamo tantissimi. Forza Rio!
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X antincendio da X antincendio pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 15:26
Bella figura invece... nemmeno una parola sul volontariato elbano vera colonna portante assieme ai vvf dopo la chiusura del corpo forestale del sistema aib regionale. Forse il responsabile può spengere da solo questa estate
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Mario Ferrari Sindaco da Mario Ferrari Sindaco pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 15:11
[COLOR=darkred][SIZE=4]“Non basta la raccolta di firme fatta negli uffici dei comuni, dobbiamo portarla nelle piazze e in mezzo alla gente”. [/SIZE] [/COLOR] Così il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari a proposito della iniziativa lanciata nei giorni scorsi dal Comune di Marciana Marina e sostenuta anche dall’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori, la raccolta delle firme per la proposta d’iniziativa popolare di modifica dell’articolo 119 della Costituzione, inerente il riconoscimento del permanente svantaggio naturale derivante dall’ insularità. “Sabato 7 aprile scorso ero purtroppo assente al convegno di Marciana Marina per motivi personali – fa sapere Mario Ferrari – ma credo che l’iniziativa abbia bisogno del supporto e del buon esempio anche delle nostre istituzioni locali, che quotidianamente si scontrano con i disagi della condizione insulare insieme ai propri concittadini”. Come si ricorderà, la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’art. 119 della Costituzione per il riconoscimento della condizione di svantaggio che patiscono le Isole italiane, chiede che venga inserito nell’articolo il seguente testo: “Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie e garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili”. “Nei prossimi giorni – conclude il sindaco Ferrari - ci organizzeremo per portare la raccolta di firme nelle piazze e nei luoghi più affollati di Portoferraio, come i supermercati; invito anche i miei colleghi sindaci a fare altrettanto, per dare alla iniziativa l’importanza e la diffusione che merita”.
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X antincendio Elba da X antincendio Elba pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 13:37
Bello l’articolo sul antincendio elbano, ma non comprendo perché non viene coinvolto il Comando VV.F. Di Livorno è il distaccamento di Portoferraio. Mi sembra che siano cambiate le disposizioni in materia e sarebbe meglio migliorare la collaborazione che fare interviste poi arriva l’estate.....
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ELBA SALUTE da ELBA SALUTE pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 9:01
[COLOR=darkred][SIZE=4]PREPARIAMOCI AL GRANDE EVENTO DEL 27 APRILE PROSSIMO. DA FIRENZE ARRIVERANNO ALTRE PROMESSE E UN NUOVO PIANO SANITARIO STUDIATO PER LA RISERVA INDIANA ELBANA. [/SIZE] [/COLOR] Nell'ultimo suo sbarco all'Elba la Signora della sanità regionale ci emozionò per l'attenzione che riponeva per la nostra isola fino a spingersi che avrebbe risolto immediatamente le due questioni più urgenti il malandato e carente pronto soccorso e una inadeguata camera iperbarica. Era il 12 novembre 2015 e tutto è rimasto com'era anzi.... Il pezzo forte di quella gita fu la promessa solenne che per risollevare lo scadimento della sanità Elbana e l'economia dell'isola aveva deciso di fare all'Elba una scuola per infermieri e OSS (operatori socio sanitari). Alla notizia seguirono scroscianti applausi che riecheggiano ancora oggi mentre noi di Elba Salute eravamo allibiti perché quanto ci stava promettendo era una colossale bugia perché per una scuola infermieri serve una università che noi non abbiamo e strutture per ospitare docenti e studenti. Per quella perplessità abbiamo rischiato il totem della tortura. Ora un Direttore ASL viene qui a dirci che ci sarà una commissione d'inchiesta per i fatti del 4 aprile scorso, ma non possono rifondare di sana pianta la centrale operativa del 118 che di emergenza insulare sa ben poco e poi ricercare le responsabilità? Se ci sono 4/5 ambulanze libere e pronte ad intervenire e non vengono attivate vuol dire che qualcosa non funziona come non funziona il protocollo dei rendez-vous a Piombino perché l'ambulanza che traghetta è pagata a km e sulla nave è il battello che ha il contachilometri. Le commissioni d'inchiesta vengono quasi sempre sciolte e le difficoltà oggettive dimenticate. La venuta del 27 aprile servirà a trasmetterci il suo entusiasmo per quel piano sanitario datato 15 dicembre 2017 perché smobilita molte unità di cura dell'ospedale accorpandole in un unico reparto riducendo quindi personale medico e infermieristico. Per le specialità ci sono gli ospedali del continente, ci viene detto, dove la Regione ha concesso servizi come l'emodinamiche, cure preventive, ecografie veloci, ed esami per 12 ora al giorno. Gli Elbani per curarsi e operarsi sull'isola devono aspettare le risorse di rete , così dice il piano sanitario in nostre mani, formate da equipe di medici che però dal giugno 2017 ad oggi non se ne è vista neanche una. E chi verrebbe qui ad operare senza una sub intensiva e rianimazione? Sono i nostri anestesisti che a turno vanno a lavorare a Piombino perché qui non si opera quasi più ed è CHIUSO anche l'ambulatorio di chirurgia. Il piano sanitario modellato per l'utenza di serie "B" che ci presenterà l'Assessore Regionale alla sanità scritto dagli Elbani e da lei consacrato (e ci credo sai che bel risparmio) azzera quasi totalmente la chirurgia; non include nessun servizio ospedaliero per i detenuti di Porto Azzurro; non tratta iniziative per la malattia del secolo la "Ludopatia"; liquida in tre righe le complesse situazioni dell'oncologia; la riabilitazione importantissima per chi si è sottoposto ad intervento chirurgico è liquidata in una riga e mezza; la casa della salute non appare tra le righe forse perché forse a qualcuno sta bene l'affollamento del pronto soccorso; non tratta una ristrutturazione della radiologia ora quasi al collasso come il pronto soccorso e la ginecologia che presto resterà senza medici fissi. Non un cenno per promuovere assunzioni di medici fissi all'Elba, e non un cenno su accrediti e su risorse economiche necessari per la funzionalità del nostro malridotto ospedale che oltre all'azzeramento di vari reparti soffre anche come struttura. L'impressione è che questo piano sanitario è studiato per dare il colpo di grazia alla nostra sanità pubblica pronta per essere imbarcata per scomparire, come altri servizi essenziali, al di la del mare come aveva previsto nel 1997 "Elba 2000" Il cittadino vessato un tempo sapeva a chi rivolgersi ora è solo. Comitato Elba Salute nel CREST. (Francesco Semeraro)
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Per simpatizzante da Per simpatizzante pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 8:14
...Invece di andare dietro ai discorsi di piazza o meglio ai pettegolezzi.....sarebbe meglio che tu esprimessi un giudizio sulla lista Canovaro quando effettivamente verrà presentata ufficialmente e non è per nulla vero che ci saranno personaggi "i soliti noti"........ma solamente persone "oneste,capaci,con a cuore solo gli interessi della collettività riese"..... Comunque il fatto che tu tifi per Corsini la dice già lunga.......ciao
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LE GRANDI MANOVRE da LE GRANDI MANOVRE pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 7:56
[COLOR=darkred][SIZE=5]IL PAESE E' PICCOLO E LA GENTE...MORMORA [/SIZE] [/COLOR] Non credo proprio che ai cittadini dotati di un cervello pensante passino inosservate le grandi liti che avvengono a Portoferraio una lotta senza esclusioni di colpi che si sta volgarmente svolgendo per accaparrarsi o conservare un posto al sole alle prossime elezioni 2019 , incontri segreti nelle lande dello Schiopparello , altre riunioni fuori da occhi indiscreti , fronde, contatti approcci e tanto altro, insomma si lotta ci si accapiglia non credo proprio per il benessere ed il rilancio di un paese in completo disfacimento, ma esclusivamente per una poltrona, una sedia, magari uno sgabello o un semplice strapuntino , in ogni caso, solo di posto a sedere in prima , il famoso “posto al sole”. L’offerta è vasta alle volte personalizzata , si promette , si minaccia , ci si vende e si vendono i propri favori per un futuro consenso , tutto questo – ci diranno poi senza pudore alcuno - per dare una futura e innovativa amministrazione al paese di Cosimo , insomma una pre-campagna elettorale , che cerca sotto, sotto di riciclare soliti vecchi abiti logori rigirati più volte. Li immagino questi sensali , mediatori di consensi , che al pari dei poveri vu cumprà discutono il prezzo di una merce taroccata che cercano di spacciare per nuova . Si può essere talmente meschini ? Vi prego dateci tregua almeno fino alla prossima primavera , non parlateci più di politica, di ideali, di appartenenze, di valori, di rilanci e salvifici elisir , ma soprattutto esentateci dalle vostre liti da lavandaie non prendeteci più per il culo ripetendo che i cittadini debbono essere i protagonisti del paese… non ditelo più sarebbe una ulteriore violenza alla nostra intelligenza!.
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Claudio G. da Claudio G. pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 7:35
[SIZE=4][COLOR=red]Proposta Smaltimento Amianto- Parco, Lions, Fondazione Elba, Albergatori & C , forza, uno scatto di orgoglio e dignità, uscite dai salottini, fatevi sentire CA@@O se vi sta a cuore questo scoglio come dite quando c'è da chiedere!! [/COLOR][/SIZE] Chiunque sia stato educato a rispondere del proprio operato, sa che di fronte ad un problema da risolvere, l'approccio da utilizzare è quello di analizzare il contesto e le esigenze per poi disegnare una o più soluzioni altenative supportate da un rapporto costi-benefici-impatti sui comportanenti. Questo dell'amianto da smaltire correttamente, (valido anche per altri rifiuti pericolosi, ma anche per altre situazioni critiche), è un problema irrisolvibile se lasciato alle sole responsabilità del cittadino ed al suo bonsenso. Possiamo anche squartarci a dare colpe e lanciare anatemi, ma il problema resterebbe irrisolto in tutta la sua gravità. Pertanto, visto che i danni sulla salute dei cittadini sarebbero scontati, sono convinto che le istituzioni quali le amministrazioni comunali per prime, sono obbligate ad intervenire con iniziative efficaci ed efficienti per rimuovere il problema. Del resto hanno tutti i mezzi materiali e giuridici per far operare strutture e mezzi oltre che essere direttamente responsabili della qualità del territorio. I conti con il cittadino 'zozzone', possono essere regolati in mille modi, più o meno saggiamente con la responsabile consapevolezza che il 'regolamento', potente strumento di propaganda, non risolve alcun problema. Claudio G.
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 14 Aprile 2018 alle 7:31
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’INITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) ADUNANZA ELETTORALE DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO DEL DI’ 30 E 31 OTTOBRE 1859.VERBALE TERZA PARTE PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI E VALIDITA’ DELLA ELEZIONE [/SIZE] [/COLOR] Il giorno 30 ottobre 1859 nel municipio di Portoferraio è avvenuto un fatto storico importante. E ‘abbandonata l’elezione dei consiglieri quale ottenuta ormai da oltre un secolo col metodo dell’estrazione da una borsa degli aventi diritto ad essere eletti si passa alla elezione tramite il voto a scheda segreta. In questo giorno il gonfaloniere e presidente del seggio, dr Fabio Squarci, presiede la tornata elettorale al seggio posto nella sala consiliare del comune di Portoferraio . Dopo aver presieduto alla votazione , allo scrutinio delle schede, risulta che venti eleggibili hanno superato la soglia di cento voti e così nel verbale si continua “…ultimate le schede .Il Seggio ha proclamato in Consiglieri chi ha riportato la maggiorità dei voti resi ,richiesta dalla Legge,gli ( ) compresi nella lista ,che consta di numero trecentottantaotto eleggibili e sono I Signori Alessandro Lambardi-Fruttuoso Novella-Gavassa Luigi di Lazzaro-Diversi Matteo-Bigeschi CandidoManganaro Giorgio –Squarci dr Fabio-Quartini Giuseppe-Mibelli Domenico-Senno Pellegro di GiovanniTraditi Giovanni-Foresi Francesco Angelo-Gasparri Domenico-Fossi dr Eugenio-Lorenzini dr Aristide-Bigeschi dr Eugenio-Sbarra Giuseppe-Tallinucci Jacopo-Mochi Torello” Dopo aver enumerato chi sono,il Gonfaloniere passa alla dichiarazione di validità della loro elezione : “…gli Elettori essendo cinquecentonovanta ,il concorso di trecentotrenta votanti,superando la metà voluta dall’Art 15 del decreto del de’ 4 settembre prossimo passato,è più che sufficiente per rendere regolare e legale la votazione e il fatto Scrutinio e conseguentemente valida la elezione dei veti Consiglieri ,poco anzi nominati ,comunque l’invito accennasse di dover eleggere in luogo di venti,ventuno Consiglieri. Il Seggio Elettorale coerentemente al disposto degli art 8 e 40 della suddetta legge dei 20 Novembre 1848 porta opinione che gli Eletti in numero di venti bastino a completare il Consiglio di questo Municipio,con forme fu praticato sotto l’influsso della stessa legge nelle Elezioni Comunali di questa Città negli anni 1850,1851 e 1852 (elezioni comunali che avvenivano col metodo dell’imborsazione ndscr,) Si è omesso di notare nel presente verbale gli altri centotrentasette individui che hanno consegnato meno di cento suffragi per ciascuno,considerandoli il Seggio come voti dispersi senza influenza per la regolarità della presente operazione elettorale non avendo tralasciato di trascriverli in apposita nota firmata dai Componenti il Seggio medesimo che rimarrà depositata nell’archivio del GonfaloniereTutto letto e pubblicato in ( ) nella Sala Comunale il presente verbale questo dì 31 ottobre 1859 alle ore due antimeridiane ( ) e firmato dai Componenti il Seggio Elettorale Squarci Gonfaloniere Manganaro Angelo Foresi Giovanni Traditi Pasquale Calderini Dr Aristide Lorenzini Attuario “ Quanto accaduto il giorno 30-31 ottobre 1859 a Portoferraio accade anche in tutta la Toscana. Per la prima volta si procede in tutta la Toscana a rinnovare i consigli comunali col metodo della elezione a scheda segreta . Questo metodo,da allora mai più abbandonato in Toscana, è principio costituente del procedere democratico. Merita essere ricordato con una festa. Marcello Camici mcamici@tiscali.it
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