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COMUNE INFORMA da COMUNE INFORMA pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 15:57
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CAPOLIVERI ESTATE da CAPOLIVERI ESTATE pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 15:53
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL 26 LUGLIO TORNA A CAPOLIVERI LA FESTA DEL PESCE POVERO E SI VA ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI SAPORI. IL 27 LUGLIO LA SPETTACOLARE ESIBIZIONE DEGLI ARCIERI DEL MARE. [/SIZE] [/COLOR] Vera espressione della cucina tipica locale, tradizione gastronomica autentica e appuntamento fisso per chi vuol gustare il sapore del pescato dell’Elba, la Festa del Pesce Povero di Capoliveri torna anche quest’anno per una nuova edizione in programma per la sera di giovedì 26 luglio. E’ l’elogio del gusto e della tradizione. Un evento imperdibile, che negli anni ha riscosso un successo sempre crescente e che pone al centro la valorizzazione delle ricette tipiche della cucina isolana. La piazza capoliverese diventa, così, il luogo ideale per assaporare le ricette meno conosciute e dove chef locali si impegnano nel reinterpretare il buon gusto di tempi passati con la migliore gastronomia del territorio. Piatti cucinati con il pesce rigorosamente locale, secondo le ricette del luogo vengono presentati nei numerosi stand presenti nella piazza centrale del borgo allestita a festa. L’apertura degli stand è prevista per le 18,30. Fra i piatti che saranno proposti ci saranno sardine alla brace, polpo lesso, frittura di pesce e tanti primi piatti per riscoprire i veri sapori di una volta, il tutto accompagnato da tanta bella musica. La manifestazione è l’occasione, dunque, per assaporare la buona cucina, ma anche il momento per creare informazione positiva sull’alto valore nutrizionale del Pesce Povero che vede fra i suoi protagonisti sardine, sgombri, acciughe, e molte altre qualità di pescato considerato “minore”, ma che invece costituisce alimento sano e completo oltre che versatile, capace di dar vita ad infiniti impieghi e combinazioni di sapori in cucina. Una serata da non perdere alla quale seguirà un altro coinvolgente appuntamento. Venerdì 27 luglio la piazza di Capoliveri diventerà il luogo speciale dove accogliere l’esibizione degli Arcieri del Mare, gruppo storico che a suon di tamburo, sfilerà, con abiti d’epoca per le vie dell’antico borgo capoliverese presentando un’imperdibile esibizione di tiro con l’arco capace di emozionare grandi e piccini. Gli eventi sono organizzati dalla Pro Loco Capoliveri con la collaborazione del Comune di Capoliveri.
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Pro Loco di Portoferraio da Pro Loco di Portoferraio pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 15:48
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PORTOFERRAIO , “IL NOSTRO CANTO LIBERO” IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA GIOVEDÌ 26 LUGLIO [/SIZE] [/COLOR] Il concerto di Gianni dall’Aglio, Massimo Luca e Luisa Corna ripercorre le canzoni di Lucio Battisti ed è uno degli eventi più attesi dell’estate Attesissima serata quella di giovedì 26 Luglio a Portoferraio, per uno spettacolo unico; quello de “Il Nostro Canto Libero”, band guidata da Massimo Luca e Gianni Dall’Aglio con Franco Malgioglio che da qualche anno ripropone il repertorio Mogol-Battisti, superando il limite di tutte le tribute-band grazie a queste poche parole: “Noi c’eravamo davvero”. Per l’occasione alla storica band si aggrega Luisa Corna con la sua meravigliosa voce. La serata sarà di quelle in cui fa piacere fare i cori e ricordare come in tante cartoline i momenti più importanti delle nostre vite. L’evento musicale ad ingresso gratuito è organizzato dall’Amministrazione Comunale di Portoferraio in collaborazione con la Pro Loco si terrà in Piazza della Repubblica nel cuore del centro storico di Portoferraio con inizio alle ore 22.00 Una trentina di canzoni, una dopo l’altra, in cui s’è ascolterà tutto e di più. Esecuzioni avvincenti dove l’emozione sarà protagonista insieme agli artisti che si esibiranno. Da “Innocenti evasioni” a “Mi ritorni in mente” e poi “Il nostro caro angelo”, “I giardini di marzo”, “Amarsi un po’”, “Pensieri e parole” e tanti altri successi in una di quelle scalette che sembrano costruite ma che invece vengono da sole, dal cuore, di chi c’era davvero.
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Mario Ferrari Sindaco da Mario Ferrari Sindaco pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 12:29
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RIFONDAZIONE COMUNISTA da RIFONDAZIONE COMUNISTA pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 12:26
[COLOR=darkred][SIZE=4] CHIUSURA TRIBUNALE [/SIZE] [/COLOR] La decisione del governo Lega-5 Stelle di procedere alla chiusura del Tribunale di Portoferraio è grave ed ingiustificata. Non è il caso di ribadire i disagi della popolazione elbana per la eliminazione di questo importante ufficio: almeno sei ore di viaggio per andare a Livorno per un qualunque incombente (una testimonianza, una comparizione davanti al Giudice per una causa, uno sfratto, eccc..). Nel programma del governo Conte era stata addirittura stabilita la riapertura di tutte le vecchie sezioni distaccate di tribunale, ma evidentemente i “Pentaruspati” hanno la memoria corta e si sono dimenticati cosa hanno scritto solo un paio di mesi or sono. Veramente pessima la figura del Ministro della Giustizia Bonafede che nella passata legislatura, quando era un semplice parlamentare, aveva anche sottoscritto un’interrogazione a sostegno del mantenimento del Tribunale all’Isola D’Elba. Altrettanto pessima la figura del Vice Premier Di Maio che, venuto all’Elba in gita elettorale, aveva promesso mari e monti (potenziamento ospedale, concorrenza e miglioramento dei trasporti marittimi, difesa della Giustizia). Per adesso non si è visto nulla di tutto ciò ma, in compenso, è arrivata la assurda sorpresa della chiusura del Tribunale di Portoferraio. Chiediamo ai Sindaci una ferma e rapida presa di posizione a tutela degli interessi della comunità elbana. Il Tribunale dell’Elba non deve essere chiuso ma semmai potenziato con il decentramento di tutti i servizi che nel corso degli anni sono progressivamente stati trasferiti presso la sede centrale. POTERE AL POPOLO – ISOLA D’ELBA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – CIRCOLO ISOLA D’ELBA
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Luigi Lanera Fdi AN da Luigi Lanera Fdi AN pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 12:24
[COLOR=darkred][SIZE=4]CONCESSIONI...FACCIAMO CHIAREZZA [/SIZE] [/COLOR] Per rispondere a chi non ha chiara la situazione delle concessioni è importante sapere alcune cose , e cioè: la legge impone ai comuni di creare sulle spiagge libere delle postazioni di salvataggio atte alla tutela dei bagnanti . Per far fronte ai costi l” amministrazione comunale a quel tempo decise di delegare tale obbligo a chi si fosse offerto mediante gara pubblica a svolgere questo servizio . Come incentivo fu concesso ,ai vincitori della gara pubblica , di poter noleggiare delle attrezzature da spiaggia ( erroneamente senza limite ) creando poi in seguito delle anomalie mai combattute efficacemente da chi aveva L obbligo del controllo . Alla luce di quanto sopra esposto gli attuali responsabili del demanio e di conseguenza Tutti gli appartenenti alla giunta comunale , nessuno escluso , ,anziché creare nuovi punti blu con severe regole per chi non si fosse ( furbescamente ) comportato bene , hanno pensato che era meglio dare nuove concessioni stravolgendo di conseguenza il senso della legge originale ( assistenza dei bagnanti su spiagge libere) e sottraendo aree di arenile alla libera fruizione . Ciò che in conclusione ribadisco è che se al punto blu , che deve mettere L ombrellone solo su richiesta del cliente , gli imponi un numero fisso massimo , 25 ad esempio con immediata revoca in caso di inosservanza della regola imposta ,,avremmo il risultato che il bagnino sarà ripagato del suo impegno e la spiaggia sarebbe libera per tutti . Forse il mio ragionamento è troppo intelligente per essere compreso ....... da certi amministratori passati e presenti. Luigi Lanera Elba Protagonista
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Caterina da Caterina pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 12:13
Caro anonimo, lei che non ha neanche il coraggio di dire chi e', come si permette di fare accuse? se lei e' cosi bravo a organizzare eventi, perché non si da da fare? Sappia che per organizzare un qualsiasi evento, ci vogliono mesi di organizzazione, per fare tutto in regola, ma si sa, e' un lavoro noioso combattere con la burocrazia, e' molto più facile criticare e accusare.Se il murale L non le piace, pazienza, a parte che finche non sarà' finito, non si può giudicare, poi ovviamente non siamo tutti uguali PER FORTUNA. La prossima volta si firmi che fare più bella figura Caterina Galli
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galli marco gli alzi da galli marco gli alzi pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 11:30
oh vedo che hai cambiato nome oppure i co......i sono due. Ma secondo te non ci sono le autorizzazioni? certo tutto in regola,prova a sentire i bimbi che cosa ne pensano. e per ora mi fermo ah dimenticavo guardati nei calzoni ,perchè magari ti mancano le panne visto che metti(mettete) sempre dei nomi in codice se vuoi ti do anche il mio cellulare
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Lascite stare i bambini malati da Lascite stare i bambini malati pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 11:14
Signor NOCENTINI, lei che ospita all'interno dei suoi punti vendita personaggi di una non precisata organizzazione che assiste i bambini malati in ospedale si è chiesto se realmente sono tali e se da giorni sono in ospedale ad assistere i bambini ricoverati? A me non risulta, mi creda la mia bambina va e viene e non ha mai visto nessuno se non gli infermieri dolci e carini. L'altro giorno al Conad di Carpani un signore li ha contestati ed è stato trattato a malo modo all'interno del suo punto vendita. Al Superstore mia mamma ha assistito a un'altra contestazione da parte di un anziano medico che diceva a quelle persone che si vantavano di aver portato gioia e sollievo ai bambini elbani ricoverati in ospedale, di non essere e di non fare cosa dicevano alla gente, ci è mancato poco che i due grossi e adirati ernergumeni dal naso rosso da cloun lo malmenassero. Signo NOCENTINI, lei che è nonno non deve permettere questi moderni raggiratori di speculare sui bambini e sulle loro patologie che li costringono al via vai in ospedale. Serena
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via Roma da via Roma pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 10:41
Caro Galli, per qualcuno è imbrattare, per altri è dipingere; ma visto che si tratta di colorare un edificio pubblico, saranno state chieste tutte le autorizzazioni del caso agli uffici competenti,magari anche alla Soprintendenza di Pisa, oppure si fa tutto alla "campese". Perchè se poi queste "opere d'arte" sono abusive, chi pagherebbe per la ritinteggiatura della facciata della scuola, se non la comunità?????
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Fra da Fra pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 10:12
Buongiorno a tutti! Abito nella prima campagna di Portoferraio dove si trova un terreno, grande almeno qualche ettaro, completamente lasciato a se stesso da tempo. E' invaso da rovi, erba, canne e sterpaglie di vario genere. Credo che il rischio incendio sia elevatissimo e la vicinanza di molte abitazione rende il tutto molto pericoloso. Ma non è previsto un regolamento che imponga ai proprietari la pulizia di terreni e giardini? Chi dovrebbe vigilare in queste situazioni? Di chi sarebbe la responsabilità in caso di incendio? Purtroppo online non ho trovato niente sull'argomento...ringrazio chiunque mi possa chiarire l'argomento. Saluti
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Libero da Libero pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 10:03
Ho notato da moltissimo tempo, che dopo aver fatto pulizia di cane in quei canali a San Giovanni, le canne trinciate vengono lasciate sul letto dei stessi canali. Speriamo che non piova per davvero altrimenti saranno propio queste canne trinciate a fare del danno. Ma la bonifica non ha un mezzo per raccogliere questa rumena. Con tutti i milioni che prendono e compratevi un mezzo. Povera isola.
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Monnezza da Monnezza pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 9:58
Spesso vedo ai bordi delle strade e/o piazzole, dei sacchetti di spazzaturelasciati abbandonati, presumibilmente da turisti. E che tipo di turisti abbiamo noi. E già questi abbiamo purtroppo. Però anche gli addetti esa, possibile che vedono questi sacchetti abbandonati e nessuno si degna di fermarsi e raccoglierli? Povero noi.
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portoferaio da portoferaio pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 9:29
tra cooperative sociali, punti blu, filmi... si so mangiati il paese.. che poi in alcuni casi so pure gli stessi ora fanno le firme ma un pò di vergogna non la provano?
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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 9:00
LA DESALIN IZZAZIONE A MOLA DEVE ESSERE ANNULLATA Per rendersi conto che il problema idropotabile dell’Elba non sarà mai risolto, basta seguire gli avvenimenti deli ultimi anni. Nell’anno 2009 viene eseguito il progetto generale denominato “Progetto preliminare autonomia idrica Isola d’Elba” nel quale la soluzione definitiva per disporre della portata necessaria per rendere l’Elba autosufficiente consiste nel costruire 21 laghetti in giro per tutta l’Elba ed aventi una cubatura totale di invaso di circa tre milioni di mc atta a raccogliere, immagazzinare e conservare per i periodi critici un volume d’acqua più che sufficiente per soddisfare il fabbisogno senza più ricorrere alla Val di Cornia e quindi superare tutti i problemi che essa ha . Risultano evidenti gravi difetti e che è inutile elencare qui ma che sono stati da più voci, compresa la mia, descritti più e più volte e pubblicati, inascoltati. Il sottoscritto faceva presente, tra le altre cose, il dubbio di tenuta idraulica dei laghetti in quanto nella descrizione di progetto mancava totalmente un provvedimento molto costoso ma indispensabile in tutte le dighe di ritenuta del tipo di quelle che venivano proposte nel progetto medesimo e che consisteva nel dover assolutamente costruire su ogni diga di sbarramento un diaframma di impermeabilizzazione delle spalle e del fondo senza di che la diga stessa di difficilmente tiene l’acqua. Nel descrivere questo impegno, economicamente molto rilevante in quanto comprende la costruzione di un nutrita serie di fori attraverso i quali iniettare nelle spalle e nel fondo tonnellate e tonnellate di cemento per costruire il citato diaframma, allegavo anche un disegno di un diaframma effettivamete costruito nella diga di Val Noana ( Trentino) dove ho lavorato per più anni anch’io. Ebbene, nel progetto di cui sopra, non si cita né la relativa notevole spesa né le modalità di esecuzione dei diaframmi. Nell’anno 2016 si costruisce il primo dei 21 laghetti quello chiamato Condotto. Anche in tale occasione non figura da nessuna parte alcuna notizia riguardante il suo diaframma di impermeabilizzazione delle spalle e del fondo nè la ( sicuramente notevole) spesa sostenuta per le tonnellate di cemento, evidentemente non iniettate. Inoltre uno degli aspetti veramente eclatanti è la previsione di progetto in base alla quale il riempimento del laghetto avrebbe dovuto aver luogo per la maggior parte scaricandovi l'acqua potabile dei vicini pozzi. Si capisce la stranezza della cosa per il fatto che costituisce una astruosità spaventosa il fatto che dell’acqua potabile venga depositata in laghetti a cielo aperto. Il laghetto Condotto viene costruito e finito da due anni. Da allora non si sa nulla del suo risultato finale né se è stato o meno utilzzato. Parimenti nulla di sa degli altri 20 laghetti. Ad un certo punto si è sentito parlare del prossimo inizio di un secondo laghetto, inizio mai avvenuto nella realtà. Si riesce a intuire che i laghetti non saranno più costruiti dal fatto che viene invece prevista come soluzione moderna, ideale e di sicura efficacia. la installazione di desalinizzatori dei quali vengono spiegati i vantaggi senza però effettuare alcun confronto tecnico-economico con nessuna altra soluzione alternativa. I desalinizzatori risultano di per sé la soluzione migliore e tanto basta. Da quel omento partono le azioni più decise ed importanti per ottenere tutte le necessarie approvazioni che giungono abbastanza presto e riguardano la costruzione di un primo elemento di i desalinizzazione della portata di 40 l/sec in località Mola. Da parte di associazioni, tecnici locali e ed anche dal sottoscritto, si levano scudi contrari ma la pratica va avanti con queste precise indicazioni. Si costruisce un primo modulo d 40 l/sec al quale via via verrà affiancato un secondo per arrivare ad 80 l/sec per poi sulla scorta dei mirabili risultati che si sarebbero raggiunti si sarebbe pensato ad ulteriori moduli. Le pratiche vanno avanti e vengono ottenute tutte le necessarie approvazioni. Da parte di tecnici di valore e di enti pubblici importanti viene pubblicamente elogiata la soluzione come quella migliore atta a dare all’Elba quella sicurezza di approvvigionamento che non ha mai avuto. Ora scoppia una bomba: non è affatto vero che, come previsto in progetto, in un futuro assai prossimo vengano costruiti altri moduli oltre al primo perché si è ora accertato che non è possibile mescolare tanta acqua derivata dalla desalinizzazione con quella dei pozzi e sorgenti locali in quanto tale provvedimento avrebbe causato dei problemi. Ora le domande che sorgono spontanee sono numerose: ma non si poteva anzi non si doveva pensarci prima ? Nossignore la decisione di questo momento e che diventa quella definitiva è la seguente: contrariamente a quanto affermato nel progetto originale il desalinizzatore completo dell’Elba potrà produrre 40 l/sec e niente di più. Il completamento totale dell'alimentazione idrica dell’Elba viene sparato, ancora una volta, a casaccio prevedendo il raddoppio della condotta sottomarina senza però preoccuparsi riguardo alla portata d’acqua per la sua alimentazione essendo ben nota in tal senso la precaria situazione della Val di Cornia. Ma allora la nuova condotta partirà da un ‘altra parte e specificatamente da dove? E’ evidente che le progettazioni fin qui descritte peccano di errori inconcepibili ed inamissibili soprattutto quando riguardano opere pubbliche costosissime ed importantissime come quelle in argomento. Ma c’è un aspetto della massima importanza che bisogna far rilevare . La legge impone che opere del genere ed in particolare quelle accquedottistiche debbano assolutamente far parte di un progetto generale ad ampio raggio e che quindi comprenda un’intera regione o addirittura , quando le condizioni locali consigliano, essere di tipo extra regionale. Tale progetto deve definire nelle grandi linee l’essenza dell'intero grande acquedotto comprese le fonti da sfruttare , i serbatoi di compenso, le reti principali di condotte, il tutto progettato in funzione dell'intera rete interregionale evitando fin dall'inizio interventi come quelli di cui sopra che non sono conformi ad un sistema regionale ma sono chiaramente di importanza locale e soprattutto improvvisate e soggette a continui cambiamenti assolutamente disastrosi. Naturalmente lo scopo del citato progegtto regionale o extra regionale è soltanto quello di coordinare tutte le opere acquedottistiche del territorio considerato. Oltre a quello descritto c’è un altro aspetto da segnalare che, nel caso specifico dell’Elba assume una grande importanza. In tutte le decisioni sbagliate di cui si è parlato sussiste una omissione gravissima. Quando si sono prese tali decisioni si è omessa la sola che era sicuramente quella risolutiva ed era precisamente la costruzione all’Elba di un grande serbatoio atto ad immagazzinare le abbondanti acque che sistematicamente piovono fuori stagione sull’isola per conservarle onde superare le crisi estive aventi richiesta massima e che si verifica proprio quando la siccità decima la portata dei pozzi e delle sorgenti. Questo costituisce il re degli errori commessi nelle decisioni prese negli anni scorsi mentre di sicuro entrerà a far parte delle previsioni del progetto generale regionale di cui si è detto e nel quale si terrà senz'altro conto delle risorse proprie dell’Elba e della assoluta necessità che un territorio estremo come quello insulare ha bisogno di un grande serbatoio per superare ogni eventuale fuori servizio . In conclusione, ad avviso di chi scrive, c’è una decisione da prendere immediatamente. Annullare qualunque argomento riguardante il desalinizzatore di Mola per il semplice motivo che l’aver ora scoperto che costituirà la sola produzione di acqua dal mare, la portata totole prodotta si riduce ad un quantitativo infinitesimo che non darà affatto risultati concreti . In pratica viene a mancare totalmente lo scopo del desalinizzatore progettato e quindi UN PROGETTO PRIVO DI SCOPO DEVE ESSERE ANNULLATO In definitiva è assolutamente necessario allontanare dalla mente persino il ricordo di quell’infausta ed erronea decisione di desalinizzzaione dell’acqua marina all'Isola d'Elba e passare ad una progettazione seria preceduta da un progetto generale che consenta di costruire all’Elba opere che in futuro entreranno a far parte di una organizzazione idrica regionale od extraregionale, progetto nel quale verranno prese decisioni assennate anche riguardanti l'alimentazione di emergenza dell’Elba cosi come il ricambio nei due sensi terraferma-Elba ed anche Elba- Terraferma: seguire altre strade, come si è fatto finora, significa solo perdere tempo o, peggio ancora, costruire opere errate
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marco galli da marco galli pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 8:08
caro NANDO per te è imbrattare,magari per altri è dipingere,poi le foto che dici a pagamento se le compri altrimenti le vedi gratis, sai che penso che sei un gran rompicoglioni PS ho messo nome e cognome così se mi incontri mi puoi dire la tua :bad: si chiama murales, e li trovi in tutte le città del mondo,poi puo anche non piacerti,ma almeno rispetta gli altri potresti suggerire te che tipo di manisfestazione fare grazie
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Associazione Forense Elbana da Associazione Forense Elbana pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 7:57
Si sta per verificare l’ennesima beffa per gli elbani. Il Governo ha predisposto una bozza di decreto, che verrà emanato presumibilmente la prossima settimana, che prevede la proroga sino al 2022 per il Tribunale di Ischia, ma non per Portoferraio. Sarebbe uno schiaffo per la nostra isola ancora più doloroso, tenendo conto che le attuali forze di governo avevano garantito che qualsiasi provvedimento di proroga o stabilità del Tribunale avrebbe interessato necessariamente anche l’Isola d’Elba. Lo stesso attuale ministro della Giustizia, On. Alfonso Bonafede, nel dicembre 2017, quando era solo deputato, si era apertamente schierato in favore del Tribunale di Portoferraio depositando una interrogazione all’allora Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando. L’On. Bonafede deputato del movimento 5 Stelle della Toscana, scriveva che la riapertura del Tribunale di Portoferraio trovava ragione nella situazione geografica insulare “che rendeva altrimenti, per i cittadini elbani, assai difficile il ricorso alla giustizia; è indubbio che sono ancora del tutto sussistenti le ragioni che hanno determinato il ripristino delle sezioni insulari: basi pensare che dall’Isola d’Elba per arrivare al porto di approdo più vicino (Piombino) occorrono circa un’ora e trenta minuti di nave e poi vi sono ulteriori 100 chilometri da percorrere in auto, o con mezzi pubblici per giungere alla sede centrale del Tribunale di Livorno” Chiedeva pertanto l’On. Bonafede all’allora Ministro della Giustizia “quali iniziative di competenza intenda adottare il ministro interrogato, al fine di evitare la chiusura della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno…”. L’intervento in favore degli elbani dell’On. Bonafede e del Movimento 5 Stelle fu molto apprezzato. Poiché non dovremmo aver ragione di mettere in dubbio la correttezza politica di questo intervento in favore del nostro territorio, non sembra in alcun modo possibile che il Movimento 5 Stelle ed il ministro possa oggi permettere la chiusura del Tribunale di Portoferraio, in totale contraddizione con quanto dichiarato per iscritto solo pochi mesi orsono! Da ultimo va sottolineato, e lo faremo a lungo, come proprio il contratto di governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle preveda che “occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria, modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni, con l’obbiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini ed alle imprese”. Impegno nobilissimo e condivisibile. Certo però che se si inizia chiudendo il Tribunale insulare di Portoferraio, a cui tutte le forze politiche del tempo avevano riconosciuto specificità degna di mantenimento, e che lo stesso attuale ministro della giustizia aveva strenuamente difeso solo pochi mesi fa quando era deputato, vuol dire non solo che i contratti non vengono in alcun modo rispettati, ma che si inizia davvero molto male l’azione di governo. E’ il momento che il governo e la politica locale dimostrino di che pasta sono fatti, intervenendo per far modificare la bozza di schema di decreto. Diversamente se ne chiederà conto a lungo, ed in tutte le sedi". [URL]http://www.tenews.it/giornale/2018/07/24/elbani-cittadini-di-serie-b-inviamo-una-nota-al-ministro-75724/[/URL] [URL]http://www.quinewselba.it/portoferraio-tribunale-la-memoria-corta-dei-5-stelle.htm[/URL] [URL]http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/31675-forza-italia-sulla-chiusura-del-tribunale-disparit%C3%A0-di-trattamento-inaccettabile-ed-ingiustificata[/URL] [URL]http://www.tenews.it/giornale/2018/07/23/quando-bonafede-interrogo-il-ministro-su-portoferraio-75718/[/URL] [URL]http://www.tenews.it/giornale/2018/07/23/dalla-pretura-ad-oggi-cosa-c-e-da-sapere-sul-tribunale-75719/[/URL] [URL]http://www.tenews.it/giornale/2018/07/23/chiusura-tribunale-i-disagi-che-si-verificherebbero-75721/[/URL]
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Ghiaie da Ghiaie pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 7:29
Riassumendo: il Peria ha dichiarato di aver fatto una clausola per blindare le concessioni..... chissà a favore di chi??? complimenti!!Il PD vuole i punti BLU così quelle della propria esponente alla Biodola e alle Ghiaie continueranno a mettere 70-80 ombrelli e a far cassa....complimenti!!! il Lanera vuole i punti BLU perché le concessioni ce le deve avere solo lui.... complimenti!! La spiaggia delle Ghiaie ora è ordinata e molto più libera.....
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In risposta al messaggio 91241 da In risposta al messaggio 91241 pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 6:50
Eh certo lei da come scrive presumo non sappia fare un O con il sedere! Come può apprezzare una tesina se non sa neanche cosa sia! I giovani andrebbero sostenuti. Poveri giovani, con quanta ignoranza hanno a che fare!
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Nando da Nando pubblicato il 24 Luglio 2018 alle 4:57
A campo quest anno non c'è un evento degno di nota. Adesso i soliti radical chic con i soldi del comune, cioè i nostri, sono riusciti nel miracolo di imbrattare il muro che ospita la scultura di bolano e mettere un pò do foto (a pagamento) in bella mostra. Ma a casa mia  uno apre un attività con partita Iva, paga un fondo o un banco al mercato e inizia un impresa PAGANDO LE TASSE. Però qui c'è da promuovere gli Amici degli Amici e si va avanti così... A colpi di migliaia di euro.... buttati a mare! Tanto siamo Campesi tonti! Ha ragione il detto!
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