Dopo la grancassa dell'inaugurazione dell'anno scolastico cosa è cambiato all'Elba?
Una beata minchia, orari 09-11, 09-12, 08-12, gli insegnanti non ci sono.
Con la buona scuola di Renzi la moglie ha trovato posto per chiamata diretta al liceo vicino casa e all'Elba è andato in onda dal palazzetto Monica Cecchini lo show sulla Rai dell'inaugurazione di Mattarella dell'anno scolastico con Insinna-Gerini-Verdone-Albanese.
Per me l'ennesima fanfaronata, solo fuffa, spreco di soldi, fatti niente.
113273 messaggi.
Per la polemica del ferro
Intervengo per dare un'opinione in relazione alla discussione accesa e interessante, prossima a divenire da ferrosa a rugginosa:
"E' fero, è fero" diceva Farinacci quando, chiamato nel mezzo della pista di uno dei tanti Circo Togni che all'epoca venivano all'Elba, doveva constatare la veridicità della sbarra appena piegata dall'uomo più forte del mondo...
anni 70, loc. La Soda, Marciana Marina...
Nonostante l'impegno di chi ci lavora, devo amaramente constatare che all'Elba nel 2018 si rimane in ospedale con il femore rotto per quattro giorni e quattro notti senza intervento, al solo sfiorare la gamba gli urli si sentivano da Piombino, bisogna ringraziare il condannato Cavalier Berlusconi e la Lega Nord di Bossi e Salvini per i tagli alla sanità, realizzati in Toscana dai colleghi del PD del Presidente Rossi ( ora LeU ), colpa forse anche del buco dell'ASL di Massa?
Ma il Presidente Rossi e l'attuale assessore Saccardi comunque non mi sembra che siano laureati in Medicina.
Ancora non si è cominciato a tagliare gli stipendi pubblici per ridurre il debito, il presidente Rossi e i dirigenti asl non mi sembra si siano dimezzati lo stipendio per dare il buon esempio, meglio tagliare la "salute" alla povera gente e metterli molto in difficoltà, che soffrano e che crepino.
E' un peccato che la clinica veterinaria promessa dal Presidente Barbetti non sia stata ancora realizzata, magari tra un cane e una mucca, nella massa dei pecoroni da curare potevano intervenire prima e meglio anche su un cristiano.
Grazie PD, grazie Presidente Rossi!
La laura non c'e', è andata via. NEK
[COLOR=black][SIZE=5] ASPETTARE E NON VENIRE E' UNA COSA DA MORIRE [/SIZE] [/COLOR]
[COLOR=darkblue][SIZE=4] APPELLO ADOZIONI [/SIZE] [/COLOR]
L'associazione Animal Project Onlus ancora una volta chiede l'aiuto di tutti. La stagione sta per finire, ma non per i recuperi che purtroppo invece sono continui. Questi in foto sono solo alcuni dei tanti gattini in cerca di adozione, di cui la nostra associazione si sta occupando, hanno tutti circa due mesi, massimo tre. Se interessati contattare il numero 3396711280.
Animal Project Onlus
Usciti dal ministero...
Per la prima volta dopo tanti anni ho assistito ad una figura barbina fatta da un’azienda al ministero
Il dott. Castano(Mise) dopo aver ascoltato tutti, anche i sindaci e i rappresentanti delle regioni, ha intimato all’azienda di procedere all’interruzione della strada intrapresa, interrompere la dismissione dei negozi e rimettersi al tavolo con i sindacati, anche per l’integrativo , perché la strada intrapresa per la soluzione ai problemi della vertenza è la peggiore che si poteva prendere
La Coop deve riprendere il confronto con le ooss che sono da sempre ragionevoli, è in questi anni hanno contributo a trovare sempre soluzioni con le aziende
Tornare al tavolo per trovare soluzioni nuove anche con l’aiuto del ministero
Dobbiamo recuperare quel contesto del confronto che noi auspichiamo
Mi ha colpito, dice sempre il Mise, che si riassorba Lazio/Umbria e poi si cedono 6 negozi proprio di dlu
Non vedi chiaro
Visto che i due rappresentanti della Coop non hanno mandato a decidere, questo tavolo non si chiude anzi rimane aperto ed a breve lo riconvocheremo
Non si scarciofa l’azienda
QUESTE LE PAROLE DEL DIRIGENTE DEL MINISTERO CHE HA INFINE
CHIESTO DI INTERRIMPERE LE CESSIONI IN ATTESA DI RIVEDERCI
ALLA FINE STANDING OVATION PER IL DIRIGENTE
Mai visto niente di simile
Pozzessere e l’avvocato erano verdi di rabbia e sembravano canini bastonati
Ho goduto!!!!!!
Poi arriverà anche un comunicato più serio
Questo è di getto mentre vado alla stazione
Ps: alla fine ieri Pozzi si è fermato con Iacovone
E non aggiungo altro
LA DIATRIBA DEL FERRO E DELL'ACCIAIO
Al messaggio 92299 do una risposta benevola; diversamente mi sembrerebbe di sparare sulla croce rossa. Chi ha scritto il messaggio ha il diritto sacrosanto di esprimersi come e quando vuole ma se vuole tutelarsi da eventuali sarcasmi, farebbe bene a prendersi un libro di tecnologia ed informarsi quel tanto che basta per non dire cavolate. Se la prima parte del messaggio è stata ben letta e ben riportata e quindi totalmente condivisibile, la seconda parte :“ il ferro legato col carbonio prende il nome di ghisa e non di acciaio” è la dimostrazione che il mio interlocutore non è ben “ferrato” in materia e quindi, forse, farebbe meglio non ostentasse tanta sicurezza.
Studi prego!!
[COLOR=darkblue][SIZE=5]MARCIANA E LA ZECCA INESISTENTE - LA REGIONE TOSCANA TACE [/SIZE] [/COLOR]
I responsabili passano ma la P. A. resta. Inutile nascondersi dietro un dito quando il danno erariale è quello dello Stato e quindi di tutti cittadini senza alcuna distinzione politica
di Alberto Zei
Premessa - Nel 2011 oltre 60 studiosi di tutto il mondo contribuirono con la loro scienza numismatica a ‘costruire’ due ponderosi volumi per un totale di 1664 pagine che “raccolgono la documentazione di tutte le zecche italiane dal V secolo d. C. fino all'Unità d'Italia. Si tratta di una ingente massa di dati ampiamente documentati e raccolti per la prima volta in un'unica opera”. Tale opera, che uscì con il titolo “Le zecche italiane fino all’Unità”, fu pubblicata dall’Istituto Poligrafico dello Stato e fu curata dalla Prof.ssa Travaini dell’Università di Milano, considerata a ragione, dovunque, un’autorità in fatto di numismatica e di sedi di zecche.
Orbene: nel mese di novembre 2017 intervistai la Prof.ssa Travaini sulla storia delle zecche. L’ ultima domanda riguardò la discussa veridicità della zecca di Marciana, com’è noto ubicata in un ipogeo scavato nel granito, che il Comune ha dotato di allestimento museale, aprendola a pagamento al pubblico.
Disconoscimento di autenticità - La professoressa respinse con decisione l’ipotesi di una zecca a Marciana affermando perfino: “Quando ho saputo della attuale riesumazione della Zecca di Marciana e addirittura dell'apertura del museo di questa presunta Zecca ho avuto davvero una brutta sorpresa. Mi è sembrato quasi che tutto il lavoro decennale da me fatto per dare chiarezza storica alle zecche italiane sia stato inutile”.
L’intervista fu pubblicata sia in significative riviste di archeologia e numismatica nazionali ancora reperibili in internet, sia sulla stampa on line dell’Elba affinché ne fosse informato anche il Comune di Marciana. Poiché questa cittadina non ha bisogno di attrarre visitatori con invenzioni storiche perché trasuda di storia ‘vera’ da ogni via che si percorre, l’ aspettativa principale era che il Comune, proprio perché allo scopo aveva speso qualche decina di migliaia di euro, facesse le necessarie verifiche sentendo la Prof.ssa Travaini o comunque esperti diversi da quelli locali a suo tempo retribuiti per il progetto zecca.
La pubblica partecipazione - Niente però di tutto questo è avvenuto. “Il museo della zecca” è stato riaperto nella stagione estiva per la quinta volta consecutiva senza verifiche scientifiche: il Comune continua a diffonderne le notizie sul suo sito ufficiale; la pubblicità non si è fermata; i turisti hanno continuato a entrare a pagamento seguendo l’insegna a bandiera che indica una zecca che non c’è mai stata.
Nel caso che, come sembra, i finanziamenti per il progetto zecca di Marciana provengano anche dalla Regione Toscana, considerata l’ insensibilità sul tema da parte del Comune, si renderebbe necessario l’intervento della stessa Regione per chiarire se, come fanno chiaramente intendere i veri esperti, siamo di fronte a una mistificazione che si rinnova di anno in anno. Proseguendo, infatti, su questa via, non si fa un bel servizio né a Marciana, né all’Elba, né alla Toscana, né agli ignari visitatori di un museo fondato sulla pubblica credulità di questa fantasmagorica zecca e tanto meno al nostro Paese che vive della autenticità del proprio patrimonio artistico e della credibilità del mondo intero.
La versione del Comune di Marciana - L’ostinazione del Comune di Marciana, che con le sue affermazioni conduce a un travisamento della realtà, è degna di miglior causa. Ecco cosa scrive l’Amministrazione nel suo sito ufficiale senza disporre, però, di alcun supporto storico che possa dimostrare quanto sostiene.
“La Zecca di Marciana venne fatta realizzare dalla famiglia Appiani intorno agli ultimi anni del Cinquecento. Il paese di Marciana infatti, fu utilizzato dai Principi di Piombino come residenza estiva, collocata nell’attuale “palazzo Appiani”. Le motivazioni della scelta di Marciana anziché in altro centro dell’isola sono molto verosimilmente da ricercarsi nella relativa vicinanza con Piombino, nell’esistenza, in prossimità del palazzo, di una struttura fortificata e nell’essere Marciana l’unico paese elbano in contatto visivo con Piombino. Originariamente la Zecca era composta da tre ambienti adibiti alla coniazione di monete emesse nel Principato di Piombino, in cui si apriva un cunicolo scavato nella roccia granodioritica usato come probabile deposito monetario.”
La realtà dei fatti - E’ appena il caso di osservare che:
• non esiste alcun documento che comprovi la realizzazione della zecca a Marciana alla fine del XVI secolo o in qualsiasi altro momento;
• a Marciana non esiste un palazzo Appiani, ma solamente la casa di Grimaldo Bernotti, majordomo degli Appiani;
• Marciana non era sicura, come dimostra il fatto che il pirata Dragut la devastò intorno alla metà del Cinquecento: la sua ‘ struttura fortificata” (la Fortezza), peraltro lontana circa 100 metri dalla zecca, non era adatta a sostenere i terribili attacchi barbareschi;
• non esiste alcuna antica testimonianza o serio documento storico che indichi Marciana come sede di zecca e tanto meno, ovviamente, che questa fosse composta da tre ambienti e da un cunicolo usato come deposito monetario. Inoltre non è assolutamente credibile che il Principe di Piombino fosse tanto “illuminato” da far scavare nel duro granito un’opera ciclopica per impegno e fatica al fine di realizzare un luogo di coniazione di monete in mezzo al mare, ossia all’isola d’Elba, poiché in caso di attacco piratesco il ricorso liberatorio più rapido e conveniente sarebbe stato solo… quello del pianto;
• la narrazione di questa fantasmagorica zecca riesce ancora a stupire con fantasie come questa del cunicolo ad uso di cassaforte.
• non c’è alcuna motivazione per la quale una piccola zecca, com’era quella di Piombino, gravata peraltro da seri problemi, dovesse creare una succursale a Marciana;
• nessuno ha mai visto o descritto, per il semplice fatto che non esistono, le monete coniate a Marciana.
[COLOR=darkblue][SIZE=5] ELBAMAN 2018: PRONTI A PARTIRE! [/SIZE] [/COLOR]
Si terrà il 30 settembre a Marina di Campo l’edizione 2018 di Elbaman. La gara, appuntamento ormai tradizionale e unico nel panorama del triathlon italiano giunta alla XIV edizione, vedrà impegnati nella triplice disciplina atleti italiani e stranieri, che sfideranno i loro limiti nello splendido scenario dell’isola d’Elba. Una frazione di nuoto in uno dei mari più belli d’Italia, seguita da un percorso di bici costantemente accompagnato da scenari mozzafiato e poi la corsa tra il suggestivo borgo storico di Marina e la pineta adiacente.
Come di consueto sono previste la Full distance (Elbaman: 3.8 km di nuoto, 180 km di bici, 42.2 km di corsa) e l’Half Distance (Elbaman73: 1.9 km di nuoto, 90 km di bici, 21.1 di corsa), oltre alla possibilità di iscrizione a staffetta esclusivamente nella distanza full. La giornata di sabato sarà invece dedicata ai più piccoli con le gare Kids.
La gara vedrà la partecipazione di un totale di 845 da 21 nazioni (545 iscritti ad Elbaman 73, 240 ad Elbaman e 20 staffette).
Alla partenza anche le grandi aziende sponsor del mondo dello sport Tyr, Enervit, Saucony insieme a Olio Costa d’Oro, che renderà ancora più gustoso il traguardo degli atleti.
Sono aperte le iscrizioni ad Elbaman kids che si terrà sabato pomeriggio. E’ possibile iscriversi via email (kids@elbaman.it) fino al 25.09 e sul posto a Marina di Campo Venerdì 28 dalle 15 alle 19.00 presso l’ufficio iscrizioni in piazza del Municipio. Tutte le info sul sito [URL]http://www.elbaman.it/KIDSindex.asp[/URL]
Sono previste chiusure e limitazioni alla circolazione che sono state dettagliate in un comunicato separato congiunto tra organizzazione, Commissariato di Pubblica Sicurezza e Polizie Municipali.
Domenica 30 sarà possibile seguire la gara con le classifiche parziali aggiornate al link [URL]https://www.endu.net/it/events/elbaman-2/results[/URL]
AI 2 buffoni al governo , senza neppure lavorare un giorno, dato che sono sempre in giro a godersi la pacchia facendo le comparsate social, è bastato rilasciare qualche dichiarazione per far salire a 300 lo spread aumentando le spese per lo stato di 4 miliardi per piazzare i Bot e ancora altri costi per pagare prestiti alle PMI e dei mutui ( come benissimo ha spiegato ieri Draghi) e con loro il
pil è diminuito dal 1,8% del 2017 al 1,2% del 2018...tutti soldi in meno da refistribuire.
senza parlare dei licenziamenti a seguito del decreto indegnità...
e , ciliegina sulla torta, hanno mandato il decreto su genova alla Ragioneria sostituendo alle cifre sulle coperture i PUNTINI
SCAPPATI DI CASA....INUTILI
certo è che chi male capisce male risponde... l'acciaio in natura non esiste.... il ferro puro o nei suoi derivati è presente in quantità nella crosta terrestre .. forse chi scrive non ha conoscenza della tavola periodica degli elementi naturali dove il ferro compare nei primi posti e non vi è , ovviamente in quanto derivato da lavorazione del ferro puro o nei suoi composti ,traccia dell'acciaio... a proposito : il ferro legato con il carbonio prende il nome di ghisa, non di acciaio..... stai sereno e dài un'occhiata ala tavola periodica.... ciao... !!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4] L’HOTEL FABRICIA CON I RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA [/SIZE] [/COLOR]
Puntuale e allegra è arrivata lunedì sera una folata di buon umore, entusiasmo e curiosità all’Hotel Fabricia di Portoferraio. Si sono presentati al Direttore Roberto Bettega, che li aspettava, ragazzi venuti da poco all’Elba, chi per la prima volta, chi ritornato da ormai esperto conoscitore della nostra isola.
Non erano turisti: accompagnata da “Laura e Edo”, ha fatto così ingresso in albergo una nutrita rappresentanza dell’Università di Siena, studenti o giovani archeologi in “missione”. In effetti Laura Pagliantini e Edoardo Vanni sono i loro superiori alla direzione dell’unico scavo archeologico in questo momento attivo all’isola d’Elba, coordinato dal prof. Franco Cambi.
La formalità a cena sparisce, rimane la convivialità e l’amicizia che nasce spontanea, scavalcando gerarchie e differenze di età. Ma qual era il punto di vista dei giovani archeologi?
Arrivati al buio, dopo una giornata intensa di lavoro, sono stati curiosi di capire meglio ed esplorare il parco dell’albergo, per rendersi conto di dove in effetti si trova l’Hotel Fabricia. La strada da San Giovanni a Magazzini è parte del percorso costiero che, superando la Villa romana delle Grotte, arriva alle porte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano fino a raggiungere la Fortezza del Volterraio. Attraversato l’ampio giardino, grande è stata la sorpresa di trovarsi di fronte al “magnifico teatro della Rada di Portoferraio”, come lo ha definito il loro insegnante, l’elbano Cambi, proprio in riva al mare, con lo sfondo di Cosmopoli illuminata.
Con l’accoglienza del Maître Maurizio Marinaro, la cura dello Chef Mohammed Kammouch e le attenzioni del Barman Alessandro Musante, l’Hotel Fabricia è lieto di unirsi al gruppo di imprenditori elbani che da anni offrono un piccolo contributo al successo della ricerca scientifica nella nostra isola. Ricerca che si è già dimostrata cruciale anche per tracciare le linee di un rinnovato interesse scolastico e indirizzo economico della nostra isola, nella fiducia di un brillante futuro per il turismo culturale.
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA 29ENNE BOLOGNESE GIOVANNA SOLE , TROVATA SENZA VITA [/SIZE] [/COLOR]
Giovanna Sole Levato, la ragazza di 29 anni di Bologna della quale non si avevano più notizie da quattro giorni, è stata ritrovata priva di vita nel tardo pomeriggio di ieri in localià acquavivola nel Riese . La giovane era scomparsa da domenica, e a lanciare l'allarme era stata un'amica con la quale condivideva una casa a Rio nell'Elba. In seguito a un litigio fra le due, la 29enne si era allontanata senza lasciare traccia. Il suo ultimo avvistamento nei pressi del cimitero del Comune di Rio, più a valle, e ieri martedì il tragico epilogo. Il corpo è stato trovato nelle vicine campagne, in una zona impervia, difficile anche da raggiungere, da una squadra dei vigili del fuoco di Portoferraio. Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri della locale stazione e il medico legale, ma per la giovane non c'era più nulla da fare.
FERRO , MINERALE DI FERRO; ACCIAIO
Tutti professori ma nessuno ci azzecca, come direbbe Di Pietro.
Nonostante ci sia una tradizione per la produzione dell'acciaio a Piombino e ci siano stati gli altiforni a Portoferraio, ognuno dice la sua in modo improprio. E' quindi giusto fare chiarezza.
Non so, se come il rame, si possa trovare il ferro nativo (forse in qualche meteorite) certo è che nelle miniere o cave si estrae il minerale di ferro che è una composizione di ossidi e sesquiossidi di ferro insieme ad altre sostanze fra cui il solfo ecc..I minerali più comuni all'Elba da cui si estrae il ferro sono: la pirite, l'ematite e la limonite.
Il metallo che comunemente chiamiamo ferro in realtà è acciaio (lega ferro- carbonio)
Il processo integrale per la produzione dell'acciaio (vedi Piombino) partendo dal minerale, consiste in:
fusione del minerale di ferro all'interno dell'altoforno (che è quella struttura enorme che si vede in ogni stabilimento siderurgico). Il prodotto che esce dall'altoforno alla temp di circa1350°e che si chiama ghisa (lega ferro-carbonio con alta percentuale di carbonio), subito dopo colata la ghisa va in acciaieria ai forni LD (convertitori), per la decarburazione e “ l'affinazione”. Esce acciaio alla temp. di 16505°-1700° e trasportato con contenitori (siviere) nella zona di colaggio. Con “l'affinazione” si determinano le caratteristiche dell'acciaio che si vuole ottenere, per l'uso che se ne deve fare.