L’agenzia di viaggio della associazione avrebbe potuto essere la più forte e potente agenzia dell’isola Verde & Blu, fra poco, forse , solo isola al verde.
Aveva il “ marchio “ più forte dell’isola appartenendo codesto marchio ad duna associazione che garantiva, per il solo fatto di averli accettati come soci, la qualità degli alberghi affiliati e la soluzione di qualsiasi problema potesse mai apparire o verificarsi durante il soggiorno.
Era il riferimento naturale per ogni richiesta pervenisse a titolo informativo da parte di associazioni, enti, gruppi amicali e quant’altro, desiderosi di programmare una gita soggiorno all’isola. Poteva godere, unitamente alla Confesercenti, di ogni richiesta di informazione fosse mai giunta alla APT. Poteva, poteva, poteva ….
Poteva, ad esempio, giocare con le commissioni da conteggiare ai propri alberghi ed alle agenzie di viaggio esterne perché operava senza fine di lucro preciso ed unico ma con la sola missione del pareggio del bilancio ed il riempimento degli alberghi associati. Aveva tutti i mezzi per fare gli interessi dell’isola tutta, compresi di quelli che non se ne rendono conto.
Ma forse una agenzia di tale fatta poteva non piacere agli agenti di viaggio locali che, caso unico in Italia, siedono nello stesso consiglio di amministrazione della associazione albergatori con i loro rappresentanti sempre ben determinati a difendere anche quello che non appartiene loro.
Ed oggi quindi tre fedeli impiegate piangono la perdita del loro posto di Lavoro, l’ Associazione mostra a chiare lettere la sua situazione difficile, bisognosa di economie gestionali e ridimensionamenti. Apparirebbe incredibile, se non fosse vero, che le agenzie di viaggio siano tutte divenute ricchissime, salvo quella gestita da un agente prepotente ed arrogante che, avendo lui stesso pochi capelli li fece strappare, dalla disperazione, anche agli albergatori che , molto incautamente, sottoscrivevano contratti con lui.
Basta ammirare gli immobili di cui dispongono gli agenti di viaggio oggi associandoli al ricordo di come erano 20 anni or sono, alcuni passati da melanconiche cantine con arredo di ragnatele decennali, a sfavillanti palazzetti greco romani; altri da piccoli prefabbricati posti nella posizione giusta ad uffici color giallo limone, prima della spremitura, tanto per non essere notati, della dimensione di una fabbrica.
Io plaudo a questi agenti di viaggio perché , in effetti, hanno riempito quegli alberghi sempre bisognosi di clientela nuova, dato che perdevano per strada quella vecchia. Sono stati la salvezza degli albergatori meno fortunati e meno bravi, molti dei quali si definiscono alberghieri e non albergatori quasi che la parola albergatore facesse rima con prostituta o troia o lenone.
Plaudendo, constato. L’agenzia di viaggio dell’ AAE, che poteva essere la più forte e la più benefica per l’isola chiude per evitare il fallimento o il depauperamento del capitale sociale, le altre prosperano e ingrassano.
Finché agli Albergatori va bene così !
Un caro saluto,
bp