Il recente sondaggio nazionale di Renato Mannheimer citato da “Corriere della Sera” e “ La Stampa ” – ieri – evidenzia come da settembre 2008 ad oggi la PDL abbia perduto circa venti punti di consenso, calando dal 60% al 40% e lo stesso sia accaduto al PD, calato dal 40% al 20%. La giornalista di sinistra Lucia Annunziata ha osservato che per la prima volta dal dopoguerra non c’è stato il consueto fenomeno dei “vasi comunicanti”, per il quale normalmente al calo di una parte politica nei sondaggi corrisponde uguale crescita dell’altra. A conferma, per protesta al decreto Gelmini, alcune scuole superiori sono occupate da studenti di sinistra – che hanno disertato il corteo di Roma del PD – ed altre da studenti di destra, ma entrambi delusi hanno preso le distanze dalle rispettive parti politiche. Che sta succedendo? A mio avviso che si è radicata fra la gente la convinzione che questa classe politica non è più in grado di mantenere le promesse: non è più credibile. E’ comprensibile: nel 2006 – l’ultimo periodo di relativa crescita economica del Paese – il centro-sinistra di Prodi promise il calo delle tasse per vincere le elezioni, ma poi le aumentò anche ai meno abbienti; nel 2008 il centro-destra di Berlusconi, che tutti credevano avrebbe diminuito le tasse, è costretto a mantenerle ed a ridurre gli stanziamenti a settori-chiave per il Paese, con la recessione alle porte. Ma guardiamo anche all’Elba ed al nuovo assetto istituzionale da adottare per risolvere i gravi problemi che l’attanagliano: di autonomia decisionale e risorse. Leggi alla mano, si è inequivocabilmente dimostrato che con la nuova Provincia dell’Elba ai soldi che già ricevono i Comuni si sommeranno autonomia e risorse per milioni di euro senza aggravi per il contribuente e lo Stato, ma solo benefici. Tra i quali sul territorio la cancellazione di Comunità di Arcipelago e Consorzi di bonifica, dannosi per i cittadini: ne abbiamo riprova proprio in questi giorni. Come ha reagito a questa proposta “la casta” elbana? Ha accelerato sul progetto di Comune unico – dopo che si è dimostrato essere tanto svantaggioso per l’Elba quanto vantaggioso per Livorno – ed ha imposto nuove tasse e balzelli per mantenere costose “poltrone”. E’ tanto costosa ed inefficiente la gestione di sentieri e fossi fatta da questi Enti che la rabbia sta montando fra i cittadini sempre più consapevoli; anche riguardo i reali interessi soddisfatti da maxi-progetti come il PEEP di Campo od il nuovo porto di Portoferraio. La disaffezione dai partiti non è dunque un segnale di deriva verso il qualunquismo – come qualche stolto asserisce – ma di sfiducia verso “questa” classe politica. Se a livello nazionale è difficile prevedere le conseguenze di questi dati inediti, a livello comunale è invece facile prevedere che questo clima nel 2009 favorirà quelle liste civiche capaci di candidati e programmi nuovi e credibili, fuori dalle “vecchie” logiche dei partiti, nell’esclusivo bene della loro comunità e dell’Elba. Se i maggiorenti dei partiti tradizionali continueranno a tenere chiusi gli occhi, alle amministrative 2009 le “sorprese” in diversi Comuni saranno certe, perché la gente gli occhi li ha invece aperti.
[COLOR=darkblue]Stefano Martinenghi [/COLOR]