E’ il caso di fare qualche precisazione. Di conferenze, ne ho organizzate-dall’ ottobre 2006- dodici ed una prossima (su Stefano Russomanno grande nostromo del passato, sanpierese di nascita) è programmata per venerdì 21 novembre. Le stesse sono nate con l’ambizione di parlare della nostra terra, di alcune problematiche del passato, di alcuni grandi campesi che ritenevo poco conosciuti. Non si poteva, almeno nella fase iniziale, che parlarne alla popolazione campese e gli incontri non potevano che esserci durante …la stagione morta. Nel periodo turistico fa caldo, c’è confusione, diverse persone che durante l’inverno vengono alle conferenze sono impegnate nel lavoro, qualcuno che viene da Portoferraio forse poteva non gradire il viaggio serale etc . Devo anche dire di una mia preoccupazione iniziale e che poi ho sempre avuto( ma, forse, ora non ha più ragion d’essere): che alle conferenze venissero pochissime persone. Sarebbero state dei piccoli fallimenti ed avrei proseguito con difficoltà! Ma vedo che il gruppetto iniziale aumenta sempre più, evidentemente interessato. Questo era il mio programma, niente altro. Poi con il tempo “si può dare di più “.
Franceschetti dice: facendo le conferenze nel pomeriggio, si taglia fuori tutta la popolazione attiva. E’ un buon suggerimento ma da circa due anni che gestisco queste conferenze solo una persona(tempo fa)-ripeto una persona – mi fece presente che sarebbe venuto volentieri ma non poteva perché a quell’ ora lavora. Nessun altro (salvo ora Franceschetti tramite “camminando” )mi ha rappresentato il problema. E che le ore diciassette siano un buon orario lo dimostrano tutti quelli che vengono. Organizzare le conferenze di sera, in inverno, avrà sicuramente lati positivi ma certo anche negativi(intuibili).
Una precisazione: queste conferenza non sono costate niente. I vari relatori hanno sempre parlato gratis ed il sottoscritto non ha percepito una lira di lavoro straordinario(che è compreso in un ‘indennità fissa nel mio stipendio, sia che lo faccia o no ). Cioè: se invece di organizzare conferenze, fossi andato a fare qualche passeggiata, per me non sarebbe cambiato niente.
Guido Retali