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Shopping e austerità [/COLOR] [/SIZE]
Ormai mancano pochi giorni a Natale.
A farla ancora da padrone è la monotona lagna dei media (tutti dicono, da anni, sempre le stesse cose, nello stesso modo, negli stessi momenti e occasioni ) ormai la tradizionale lamentazione ha raggiunto quest·anno i toni della penuria.
Ci si barcamena, tra commenti cartacei, i media nazionali ci propinano interviste televisive di persone per strada o nei negozi, il lamento risulta generale: i negozianti danno la colpa ai grossisti, che a sua volta la girano ai produttori che invece accusano la situazione internazionale, mentre il vasto coro dei compratori o non-compratori ribadisce sconsolato: nessun regalo di Natale perché non c·è un soldo, magari faremo regali utili (un berretto di lana, una sciarpetta, un Panettone o una bottiglia d·olio col grembiulino da cameriera ), in alternativa regali piccoli (una spilla da balia dorata, una “bugia” di coccio festosa ), ma più in là non si va. Insomma per chi non l’avesse ancora capito :E· un disastro, mancano gli euro, non si può fare altrimenti, e, per colmo ci si è messa pure l’Asl e la luminaria a rabbuiare queste festività.
[COLOR=darkred]E· triste, ma non è vero!? [/COLOR]
Almeno, non è vero per tutti. C’è una buona fetta di questi piagnoni che come si usa dire dialettalmente “chi non piange non puppa” e i suoi appartenenti possono permettersi per le feste di fine d·anno viaggi esotici e regali preziosi….almeno questo emerge dalle interviste nelle agenzie turistiche specializzate che ci hanno proposto. Ma non sono i soli esiste anche quella parte che nonostante l·economia vacillante, l’euro, la crisi ecc. ecc. sono compratori di importanti regali di Natale. C·è poi chi si rallegra, soltanto in questo caso e in questo senso, della neopovertà: da decenni gli anticonsumisti criticano le spese di Natale, i regali scemi, l·andirivieni febbrile e costoso dei biglietti d·auguri, i fasci di fiori e gli alberi illuminati che appaiono in ogni dove.
Da decenni il Papa e il Vaticano con la sua infinita schiera di Vescovi , Cardinali ingioiellati, ermellini e guardie Svizzere deplora la forma frivola e mangiona impressa alle feste, la perdita di spiritualità e di valori religiosi del Natale, invocando invece la solidarietà verso i poveri. E mentre predica innalza alberi di 30 e passa metri, invita i fedeli al concerto di “Natale in Vaticano” alla modica cifra , si dice , di 500 euro e dispensa ai poverelli, benedizioni e preghiere come fossero autentici pacchi regalo …..
Insomma anche quest’anno tra gioie e dolori arriva Natale ….come sempre ognuno imbandirà solo la propria tavola..…la stessa storia…non poteva essere altrimenti…..
[COLOR=darkblue]Giobbe da Cosmopoli [/COLOR] 🙁