Diciamo che questo conflitto,in questo preciso momento, serve anche per distrarre l'opinione pubblica dal problema reale.
Non vorrei essere accusato di cinismo però.
Saluti
Si è tenuto oggi il Consiglio Comunale di Portoferraio con il quale, la maggioranza guidata da Peria ha sancito la nascita dell’Unione dei Comuni. La delibera di adesione è stata votata favorevolmente da tutta la maggioranza ad eccezione di Rifondazione Comunista che si è astenuta.
Il sottoscritto, con l’appoggio di tutta l’opposizione consiliare di centro-destra, ha chiesto all’Amministrazione Comunale di rinviare la decisione a dopo la tornata elettorale di giugno per far si che a decidere sia chi dovrà governare le nostre città per i prossimi cinque anni, appurato che ciò non era possibile per la volontà di salvare le solite poltrone da parte del centro-sinistra, è stato richiesto di mettere in votazione un documento con il quale si passa la parola ai cittadini. Ai sensi del Regolamento della Partecipazione, fortemente voluto da questa Amministrazione ed in particolare dall’Assessore alla Partecipazione Marotti, abbiamo richiesto che venisse fatto, nel prossimo mese di aprile, un referendum consultivo con il quale chiedere ai cittadini di Portoferraio se sono favorevoli o contrari alla nascita dell’Unione dei Comuni. La richiesta è stata respinta dalla maggioranza comprensiva questa volta di Rifondazione Comunista. Ecco il vero volto di chi da anni professa la partecipazione alla vita politica e, nelle segrete stanze, tende a nascondere la verità. La sinistra portoferraiese ancora una volta si nasconde dietro le false ideologie prendendo in giro i cittadini con l’illusione della partecipazione e della condivisione delle scelte, nel frattempo salva le proprie poltrone e ne fa nascere di nuove andando anche a cambiare le Leggi Regionali quando queste si scontrano con i propri interessi e non certo con gli interessi generali dei cittadini.
Per nascondere e deviare la vera informazione, il PD, con Sinistra Democratica e i vari alleati, tenteranno di far credere che questa è la strada per arrivare ad un unico comune dell’Elba, anche in questo caso si tratta di un mero tentativo di depistare la verità, niente ha a che fare l’Unione dei Comuni con una eventuale richiesta referendaria sul comune unico, la notizie servirà sola coprire e a salvaguardare le poltrone dell’inutile Unione nell’attesa che cali l’attenzione dei cittadini.
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Simone Meloni
Consigliere Comunale Portoferraio
Coordinatore Forza Italia – Pdl [/COLOR]
e' acqua sprecata lavarsi nella fontana del proprio giardino segreto. se non permettiamo a "nessuno" di guardarci mentre ci mondiamo. meglio restare sporchi e consapevoli. espiazioni confessioni non richieste e pianti pubblici non purificano. condivido. per il resto: polifemo aveva un occhio solo. ulisse li cavo' anche quello. mai come in questo caso, occhio non vede, cuore non duole. tutto qui.
🙂
“Questo è il miglior progetto di riassetto dell’Università italiana fatto in sessant’anni di Repubblica. Una svolta assolutamente necessaria e concreta per far tramontare l’epoca dei baronati e consentire il ritorno dei cervelli italiani in fuga all’estero. Sono perciò del tutto strumentali e misere le polemiche della sinistra sul ricorso alla fiducia da parte del governo: la maggioranza parlamentare è tale che il decreto Gelmini sarebbe passato ad occhi chiusi anche senza porre la questioine di fiducia. Si è trattato solo di accelerare, giustamente, una questione che si trascinava da troppo tempo, perché la ricerca non può attendere. Inoltre, per la prima volta coloro che hanno diritto alla borse di studio per merito possono essere soddisfatti”. Lo dichiara Luca Romagnoli, eurodeputato e segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, commentando il via libera definitivo della Camera al decreto Gelmini sul riordino del sistema universitario.
“La sinistra invece di scalciare contro il dicastero di viale Trastevere – incalza Romagnoli – dovrebbe fare mea culpa per tutto il male che ha fatto all’Università con l’assurda riforma del 3+2, che ha illuso e penalizzato studenti e famiglie. Chi è responsabile di questo scempio, che con laureee brevi e miraggi di occupazione ha fatto degli atenei un supermercato a punti, non dovrebbe neanche aprire bocca. Hanno mortificato ricerca e formazione, ora stiano almeno zitti”.
Bruxelles, 8 gennaio 2009
ON. LUCA ROMAGNOLI
[EMAIL]fiammastampa@libero.it[/EMAIL]
Parlamento Europeo, via IV Novembre, 149 – 00187 – Roma
MA QUALE TAVOLO? PER PARLARE E SBLATERARE ANCORA? PER PERDERE ALTRO TEMPO?
CI VOGLIONO FATTI E LAVORO!
CHE I POLITICI FACCIANO FATTI E LAVORINO! ALTRO CHE TAVOLI……..
Zitta, Terza guerra mondiale!! un ti proccupà cunne scoppieno guere. sun sò scoppiate co li missili di Cuba, cò la guera fredda e con quell'altro, (Saddam, ndr), stà tranquilla che ci penzeno bene anco sta volta. Speramo però che la smettino al più presto … !!!
Carlo
Forse non sono stato sufficientemente chiaro nell'esporre il mio concetto, legato ad un tuo precedente intervento. Ciò che volevo semplicemente farti presente, è che il tuo modo di proporti, IN QUELLO SPECIFICO POST, suona leggermente offensivo oltre che inopportuno, partendo dal presupposto che ti sei atteggiato ad una specie di "Pico della Mirandola in versione moderna" rivolgendoti ad una platea indefinita di persone, dando loro dell'emerito ignorante. Questo non si fa!! Neanche se la tua osservazione fosse effettivamente vera e reale. Ciascuno è libero di leggersi o meno un libro così come è libero di scegliere la televisione come suo primario ed indiscutibile mezzo d'informazione. E' altresì libero di formulare ed esprimere tutti i giudizi che ritiene utili senza per questo dover temere di subire sermoni culturali da parte di qualche saccente o presunto tale. Trovo dunque il tuo atteggiamento ancor più arrogante di quanto potrebbe in realtà essere, proprio perchè in netto contrasto con quelli che sono, in genere, i contenuti assolutamente sensati ed interessanti dei tuoi interventi. Riguardo poi alla Storia del Medio-oriente, non la conosco abbastanza per poter dire la mia con obiettiva cognizione di causa. Sò soltanto che si tratta di una questione decisamente intricata e ricca di sì tanti riferimenti storici, politici e culturali da poter solo dire, come già affermato, che "la verità è che nessuno conosce la verità". Frase questa forse troppo superficiale, ma è quanto, uno come me, è in grado, oggi, di poter affermare. saluti.
ECHO
Faccio presente inoltre, che negli ultimi due anni, il tratto di strada che va dal semaforo di San Giovanni, per via Casa del Duca ed all'inizio di via Colle Reciso, ha subito circa trenta scavi, tutti ripristinati per il lavoro definitivo, in tempi molto lunghi, circa quindici giorni.
Io che quotidianamente faccio questo tratto di strada sei, sette, otto volte al giorno, sono veramente stufo ed indignato per questa situazione.
Tra l’ acqua che esce copiosamente dalle perdite creando pericolo per chi viaggia su motoveicoli, tra lo scavo che poi viene ripristinato con un po’ di terra e via…, ed il cartello di pericolo senza nessuna segnalazione per le ore notturne, la situazione è davvero pericolosa.
Per non parlare del fatto che a causa di tutti i mezzi pesanti che salgono e scendono dalla Sales e di tutte le macchine che vi transitano, questi scavi, nel giro di poche ore, diventano buche di 10-20 cm di profondità, lasciate così per diversi giorni senza essere ricoperte da apposito catrame.
Basta percorrere il tratto in questione, per rendersi subito conto che l'asfalto utilizzato a ricoprire le buche passate, sia il più delle volte calato e presenti dislivelli pericolosi. Perché non si fanno i ripristini secondo le prescrizioni previste per una strada provinciale?
Perché i tempi sono talmente lunghi fra una fase e l’altra?
Perché non si usa subito uno strato consistente di catrame a freddo invece della terra?
Perché solo quando questi disservizi vengono segnalati pubblicamente allora si provvede ad eseguire la riparazione?
Perché, come avviene invece per i semplici cittadini, ed anche per altri enti, non si chiede una fideiussione da restituire solo nel caso di un lavoro svolto correttamente?
Perché un tratto di strada con un manto stradale abbastanza nuovo, ma soprattutto così importante ( vi sono scuole, case, centri per riabilitazione e disabili…), è causa di così numerose perdite della rete idrica?
Invece di continuare a “rattoppare” le singole e numerose perdite, ad eseguire più riparazioni nello stesso posto, non sarebbe meglio cambiare tutto il tratto con una tubazione adeguata?
Dobbiamo aspettare un grave incidente affinché si facciano le cose secondo le disposizioni vigenti ed il codice della strada, sia per quanto riguarda l’ esecuzione ed il ripristino dello scavo, sia per la relativa segnaletica dei cantieri mobili su strada?
Ripeto, sono stufo di questa situazione che è diventata veramente troppo pesante per chi si trova a percorrere questa strada.
Alla prossima buca invece di scrivere a te, con tanto di fotografie, vado direttamente dai Carabinieri e da chi si occupa di gestire la strada.
Con questa premessa, inutile anche cominciare la discussione…….
Ecco i cartelli che dovrebbero precedere e segnalare i passaggi pedonali di via Moro o della provinciale di Marciana Marina:
"Pericolo dosso" + "velocità 30" alcuni metri prima, sul passaggio stesso il "cartello blu" del pedone che attraversa.
Così saremo tutti più sicuri: pedoni, automobilisti, ciclisti e motociclisti.
Sarebbe auspicabile un sistema standard di segnali e attraversamenti pedonali uguali su tutta l'isola; purtroppo ogni comune adotta un modo diverso di porre segnali e dossi artificiali di colore o altezza diversa, un sistema unificato accrescerebbe la sicurezza per tutti!
Buona circolazione.
[COLOR=darkblue]El Ghisa [/COLOR]
I piccoli imprenditori e i commercianti di Portoferraio non sono più disposti a stringere i denti e tirare avanti alla meno peggio.
Molti hanno deciso di gettare la spugna, altri chiudono la loro attività per investire altrove.
Il fatto è che Portoferraio ( forse anche altri paesi dell’isola ) sta diventando una città fantasma, in preda ad una crisi che ha già superato ogni limite e tracima su di un tessuto urbano sempre più compromesso e sfilacciato.
Sono rimaste poche le anime nobili che predicano al deserto delle coscienze. Il baluardo della speranza resiste ancora, ma senza la mobilitazione vera della popolazione, inerme di fronte allo stallo generale, non potrà che sgretolarsi e cadere del tutto. Indifferenza, amarezza e disperazione sono gli unici palpiti di una cittadinanza quasi in ginocchio, ripiegata su se stessa nel vedere vanificati i loro sforzi e le proprie speranze.
Questa opinione gratuita non vuole essere il solito elenco dei mali noti della nostra città. è solo l’amara constatazione di un decesso, di una rianimazione (forse )tentata ma fallita. E adesso?
Portoferraio può e deve solo rifondarsi. Senza clamori, proclami ad effetto, annunci di vittorie e di rilanci mai arrivati.
La città da sola, deve riscoprire l’alfabeto dei valori, senza abboccare all’infido amo di chi promette rifugiandosi nel futuro….( domani faremo…diremo e cambieremo) Portoferraio, ed i ferraiesi tutti, devono sapersi guardare allo specchio impietoso del suo presente, cercare nuove soluzioni senza attendere quella manna promessa che non sappiamo da quale cielo debba cadere.
Ripartire da oggi? Tutti insieme? Per non morire?…….Forse sarebbe una soluzione ma …… [COLOR=darkblue]Speriamo non sia troppo tardi! [/COLOR] 🙁
[COLOR=purple]Condivido quello che ha detto Epicuro, che gli stati Arabi si mettano d'accordo, isolino gli stati terroristi e prendano atto sui diritti degli Ebrei ad ESISTERE, allora ci sarà la pace. [/COLOR]
ECHO