Sono pienamente d'accordo con il Sig. Isolani come si fa a transennare con una ringhiera di ferro un campo da calcetto ???
Chi l'ha pensato ha mai giocato a pallone ? Spero che venga rimossa quanto prima la ringhiera prima che qualcuno si faccia male veramente !! Il ferro utilizzatelo in centro per fare corsie pedonali che nonostante le tante promesse ad oggi solo davanti al comune sono state fatte….vergogna

pubblicato il 26 Aprile 2022
alle
14:10
Purtroppo ognuno ha ciò che si merita, noi meritiamo Zini & C. Fanno poco e quel poco lo fanno male
Mettere una struttura in ferro in riva al mare è da professionisti del baroccio
da
Portoferraio
pubblicato il 26 Aprile 2022
alle
12:59
da
li
pubblicato il 26 Aprile 2022
alle
11:58
Trovo sconcertante il livello del chiacchiericcio. si parla solo di picche e ripicche personali, di simpatie ed antipatie personali. come se ci si dovesse schierare per qualcuno e basta.
così è del tutto evidente che viene a mancare qualsiasi logica politica e ci si possa spostare da una parte all'altra creando alleanze le più diverse e insensate politicamente, ma congruenti ad personam.
colpisce che nessuno parli di una prospettiva di questi territori. Campo è un'isola felice? il turismo va a gonfie vele? le strutture alberghiere sono competitive o rischiano di perdersi cammin facendo? come si crea occupazione e tengono all'isola i giovani lauteati?
di tutto questo silenzio, come dire prospettive zero.
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
20:21
da
La PIla
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
20:19
Carissimo.la Politica purtroppo è questa: Il Landi:nato Democristiano,si iscrive al PCI di Capoliveri,fa la corte per due anni a Salvini ed ottiene uno stipendio di oltre nove milioncini netti di Eurini ed oggi si dice che farà votare e vota la sinistra del Lambardi e Secchetaio….e forse qulcosa al Galli che a sua volta lo fece votare alle Ragionali !!!!!!!!!!Alla vergogna non c'è mai fine !!!
da
Porto
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
13:12
da
Caput mundi
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
11:57
da
Capoliveri
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
11:12
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
11:08
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
11:03
Marcello Camici
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
8:21
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
8:11
IL CONFRONTO CON UN ALTISSIMO LIVELLO AGONISTICO AIUTA A CRESCERE E A DIVENTARE COMPETITIVI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/scesa.JPG[/IMGSX] A bocce ferme ormai, prima di ripartire per un’altra tornata di gare in giro per l’Italia, è il caso di soffermarci e apprezzare ancora un attimo, proprio ognuno di noi del movimento ciclistico elbano, su cosa la Capoliveri Legend Xco appena conclusa ci ha fatto “assaggiare in casa” a livello di confronto con le realtà assolute, italiane ed internazionali, della mountain bike.
L’occasione nasce dal commento che va fatto sulla prestazione di due atleti giovani ma da considerare già “storici” di Elba Bike, Tommaso Alberti e Daniele Marinari. Due atleti che hanno iniziato con i “G zero”, a cinque anni, e che oggi alla soglia dei diciotto anni corrono per i propri obiettivi personali: il primo, Tommaso, con una passione sfrenata per il ciclocross, il secondo, Daniele, più portato per le Gran Fondo e purista della mountain bike. Questi due atleti, da tempo conoscitori di percorsi e atleti in tutta Italia, a Capoliveri nella gara riservata agli juniores hanno cercato di dare il massimo. Con un parco partenti di valore stratosferico, Tommaso Alberti ha colto un 38.mo posto stringendo i denti con un finale funambolico con ruota a terra nell’ultimo giro salvandosi nella “discesa del diavolo” fino all’arrivo; Daniele Marinari è stato invece costretto al ritiro da un problema tecnico a metà gara. Due prestazioni che vanno comunque considerate formative e che dimostrano la loro capacità di impegnarsi, tanto da poter essere presi ad esempio.
“Tutti vorrebbero correre per vincere, per leggere il proprio nome in alto nelle classifiche, ma purtroppo la realtà a volte è diversa – commentano Enrico Lenzi e Monica Maltinti, tecnici di riferimento di Elba Bike – spesso anche gli stessi genitori non capiscono come é possibile non essere sempre in cima alle classifiche. Da bambini vi é una facilità maggiore, visto il carattere regionale delle competizioni e l’importante incidenza dello sviluppo fisico variabile da un giovane ad un altro. Crescendo subentrano molte variabili, in primis il ‘motore’ di un atleta, l’impegno, la costanza, la determinazione per l’obiettivo da raggiungere. Ecco, la coincidenza con l’adolescenza e con le sue complicate esigenze può ‘sballare’ il percorso fino a quel momento pianificato. Ecco quindi le priorità che il giovane deve mettere in fila. La famiglia come sempre ha un ruolo determinante in tutta questa fase di crescita anche sportiva, una importante guida educativa. Alla società sportiva, ai tecnici, spettano la parte di indirizzo, costruzione tecnica e anche educativa. L’impegno per conseguire i risultati é alto come in tutti gli sport , e crescendo di età diventa maggiore. Quindi – concludono Monica Maltinti ed Enrico Lenzi – da Tommaso e Daniele arriva l’esempio: dopo gare come questa si torna ad allenarsi a testa bassa su tutto quello che é bicicletta e si riprogramma puntualizzando la preparazione e gli obbiettivi personali.”
pubblicato il 25 Aprile 2022
alle
6:44
Art. 11 della Costituzione, il ripudio della guerra: l’analisi del Giudice Emerito Sabino Cassese
Sabino Cassese, Giudice Emerito della Corte Costituzionale, analizza il testo dell’art. 11 della Costituzione: “Rifiutiamo la guerra come strumento di offesa, non di difesa. Siamo vincolati a organizzazioni internazionali, dobbiamo tener conto del loro giudizio”
Il compagno Amato attuale presidente della consulta più volte candidato alla presidenza della repubblica : “L’Italia può fare la guerra, lo dice la Carta”
L’invio di armi all’esercito ucraino viola gli articoli 11 e 52 della nostra Costituzione come hanno scritto alcuni nei giorni scorsi? Il presidente della Consulta Giuliano Amato, qualche giorno fa è intervenuto sulla questione presentando la relazione annuale sulle attività della Corte Costituzionale, ha spiegato che non è così, che l’aiuto militare alla resistenza di Kiev non è per nulla un atto illegale o illegittimo. E lo ha fatto in punta di diritto, citando l’articolo 78 della Costituzione che conferisce a Camera e Senato la decisione di un nostro impegno militare.
da
Elba
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
19:10
Allo stesso tempo mi domando chi sta moderando i messaggi su Camminando.
Un po' di chiarezza sarebbe corretta per sapere chi c'è oggi dietro Camminando.
Grazie per l'ospitalità….
da
Adonella Anselmi, IC "Pertini", Portoferraio
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
18:56
"L'Istituto Comprensivo " Pertini" di Portoferraio prende parte all'immenso dolore della Maestra Manuela Lorenzi per la prematura morte del marito, Leonardo Gentini. La Dirigente, i docenti ed il personale ATA porgono le loro condoglianze alla famiglia "
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
18:14
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/prc.JPG[/IMGSX] Dopo due anni di pandemia e segnata dalla escalation di violenze in Ucraina la celebrazione del 25 Aprile assume quest’anno un significato sicuramente particolare. Non sarà solamente l’occasione per ricordare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, per rendere onore al sacrificio e all’eroismo dei Partigiani (tra i quali si distinsero per numero ed abnegazione i Comunisti) per riportare alla mente gli orrori della guerra, le morti, le deportazioni, le distruzioni. Non sarà soltanto il momento, pur importantissimo e fondamentale, di passaggio della memoria tra coloro che quella guerra l’hanno vissuta, o direttamente o tramite il racconto dei nonni e dei genitori, e le generazioni più giovani. Dobbiamo infatti chiederci, oggi più di ieri, quanto i valori di libertà e democrazia che furono alla base della Resistenza e che trovarono la loro cristallizzazione politica e giuridica nella Costituzione, abbiano trovato concreta attuazione. Purtroppo dobbiamo prendere atto che non solo la nostra Costituzione continua in ampie parti e non essere concretamente attuata, ma che negli ultimi anni si è assistito ad un forte allontanamento dai principi che la hanno ispirata. Questo arretramento dei diritti politici e sociali, questo scollamento tra i fondamenti politici e civili della Repubblica e chi esercita il “potere” si manifesta sotto molteplici profili:
1) E’ evidente in primo luogo che la scelta del Governo Draghi di aumentare le spese militari costituisce una violazione dello spirito della nostra Costituzione. “L’Italia ripudia la guerra” ma il Governo italiano non è stato in grado, autonomamente o insieme agli altri paesi europei, di promuovere una iniziativa volta ad impedire l’escalation del conflitto armato e, successivamente, un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica del conflitto. Pur in presenza di un palese contrasto di interessi il governo Draghi di unità nazionale si è limitato ad aderire alle richieste belliciste degli USA. La brutale aggressione dell’Ucraina decisa dal Presidente Russo Putin con il suo orrendo ed ingiustificabile precipitato di morte e distruzione, invece di trovare un argine nella comunità internazionale, è stata alimentata dalle altre potenze per ragioni economiche e geopolitiche che passano sulla testa delle popolazioni martoriate dal conflitto. Anche la scelta di fornire armamenti al Governo ucraino, oltre a costituire una indubbia violazione dell’art. 11 della Costituzione, si iscrive in questa logica volta ad alimentare il conflitto: probabilmente irrilevante a livello pratico, impedisce all’Italia di assumere quel ruolo di terzietà che potrebbe renderla protagonista di una iniziativa diplomatica autorevole ed efficace. D’altronde quello che non manca sullo scenario di guerra non sono certo le armi, già fornite in abbondanza dai governi e dalle industrie belliche di tutto il mondo (compresi i paesi occidentali) sia alla Russia che all’Ucraina, ma interlocutori capaci di ristabilire la pace. Basti pensare che, a fronte dell’ennesimo fallimento dell’ONU, l’unica iniziativa diplomatica degna di rilevo è stata quella della Turchia di Erdogan (paese che certo non brilla quanto al rispetto dei principi democratici ed impegnato a sua volta nella guerra di sterminio contro il popolo curdo).
2) Altrettanto grave è il profondo scostamento delle politiche portate avanti dei vari governi che si sono succeduti rispetto al principio di uguaglianza sostanziale sancito dall’art.3, comma 2, della Costituzione: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Le politiche liberiste hanno portato invece ad un aggravarsi del disagio sociale e delle differenze economiche con la conseguenza che a molti cittadini è di fatto negato il libero esercizio del proprio diritto a condizioni di vita decorose. I dati statistici rendono evidente la situazione: mentre nel 2005 gli italiani in situazione di povertà assoluta erano meno di 2 milioni, oggi sono più di 5 milioni e mezzo; le retribuzioni sono in calo da decenni e molti lavoratori e pensionati si trovano in condizioni di povertà relativa. La decisione, assunta di pari passo con quella di aumentare le spese militari, di tagliare ulteriormente la spesa per la sanità e la scuola, aggraverà purtroppo queste già insostenibili diseguaglianze.
3) Segnale d’allarme circa la tenuta della nostra democrazia è anche la cattiva salute di cui gode il sistema informativo. Stampa e televisione sono concentrate nelle mani di poche famiglie e centri di potere. L’Italia è solo al quarantunesimo posto al mondo nella classifica della libertà di stampa. Agli occhi dei cittadini il sistema informativo appare sempre meno credibile e un numero crescente di italiani è convinto che lo scopo dell’“informazione” sia quello di manipolare l’opinione pubblica piuttosto che quello di fornire notizie.
4) A questo si accompagna un atteggiamento sempre più intollerante del “potere” rispetto alle manifestazioni di dissenso. Complice anche la più recente normativa (i famigerati decreti ”Salvini” mantenuti in vigore anche da tutti i successivi governi) sono aumentati gli atti di violenza in danno dei lavoratori in occasione delle controversie di lavoro e delle diverse crisi industriali e anche le recenti manifestazioni degli studenti hanno visto l’intervento repressivo delle forze dell’ordine su indicazione del Governo.
5) Mentre quella sancita dalla Costituzione era una Repubblica parlamentare (fondata su un sistema elettorale proporzionale) è del tutto evidente il progressivo svuotamento del ruolo del Parlamento. Si tratta di un fenomeno progressivo, agevolato anche dai sistemi elettorali della “seconda repubblica” che oggi è ancora più manifesto dato che con il governo di unità nazionale PD, 5 Stelle e Lega, tutte le decisioni sono sostanzialmente assunte in vertici tra i leader e poi semplicemente ratificate. Il sistema decisionale nella prassi è rimesso a ristretti gruppi di potere politico e perfino ad organismi non elettivi anche informali espressione non della società civile ma di ristrette conventicole economiche e lobbistiche. E’ comprensibile quindi il progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica, espresso in modo evidente con il crescente astensionismo.
Oggi più che mai quindi il 25 Aprile è una data importante soprattutto per i giovani. I principi di libertà, di democrazia, di solidarietà sociale, di dignità del lavoro, che hanno ispirato la Resistenza e la successiva Costituzione non sono stati conquistati una volta per tutte, ma sono purtroppo ancora in gran parte da realizzare e chiedono di essere curati e tutelati attraverso l’impegno sociale e politico di tutti i cittadini.
Partito della Rifondazione Comunista – Circolo “U.Lupi” Isola d’Elba
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
17:44
"Si vuole la pace o si vuole andare contro gli Stati Uniti?": Edward Luttwak, ospite di Veronica Gentili a Controcorrente su Rete 4, ha risposto a questa domanda, spiegando che tra i cattolici e gli ex comunisti sarebbe rimasto "un residuo di antiamericanismo". L'analista, già consulente strategico del Governo degli Stati Uniti d'America, ha affermato: "E' una questione culturale: la chiesa cattolica è contro la strategia, contro il calcolo guerra-pace. La chiesa cattolica dice che gli ucraini dovrebbero arrendersi, la dottrina cattolica è che quando uno ti attacca ti devi arrendere".L'esperto, poi, ha continuato: "Nella dottrina di comunisti ed ex comunisti è rimasto un residuo di puro anti-americanismo che non ha nessun senso logico. Quindi cattolici e comunisti inconsci: questa è la differenza tra l'Italia e gli altri Paesi europei.
da
CAPOLIVERI
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
12:27
Questo è ciò che determina lo scontro tra i partiti che insieme governano il paese.
Come dire, tutto deve rimanere uguale.
A CAPOLIVERI invece parlando di case, ville con parchi e piscine, villoni in riva al mare dal valore ben sopra il milione di euro L'AMMINISTRAZIONE DI CAPOLIVERI è andata oltre, e cioè ha ridotto L'IMU a chi veramente non ne aveva bisogno, per cui possiamo ben dire che mentre il governo bisticcia per non arrivare ad una patrimoniale, a CAPOLIVERI si approva una patrimoniale al contrario.
pubblicato il 24 Aprile 2022
alle
11:45
Pregava il Signore che gli lasciasse sterminare altri 100.000 Ucraini, assistito da quel fratacchione ortodosso di Kirill, il patriarca russo, amico dello sterminatore di innocenti, che giustamente il nostro Papa non ha voluto incontrare, avendo capito che sarebbe stata una messa in scena inutile!