[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cap.JPG[/IMGSX] [COLOR=darkred][SIZE=4] IL NUOVO COMANDANTE DELLA BASE DI VALCARENE IN VISITA ALLA CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
Mercoledì 29 gennaio il nuovo Comandante della Base Logistica di Valcarene dell’Esercito Italiano, Tenente Colonnello Angelo INTRUGLIO, si è recato in visita di cortesia alla Capitaneria di Porto di Portoferraio. Accolto dal Comandante della Capitaneria di porto, C.F. (CP) Agostino PETRILLO, il Colonnello Intruglio ha manifestato vivo interesse ed apprezzamento per le diverse attività d’istituto svolte dalla guardia costiera elbana a tutela della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino, che gli sono state illustrate, nel corso della visita, dai responsabili della locale sala operativa.
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X piero in campo
Pensi piero, che il reggimento o la scuola nella quale ho fatto il servizio di leva, aveva come motto: “fortior ex adversis resurgo” ed era stampato in una “mostrina” nella quale era impressa una daga romana in mezzo ad un serto d'alloro. E' un po' simile al motto da Lei riportato nel precedente messaggio. Fortunatamente nella mia vita le avversità che ho vissuto, non sono state poche ma di media entità e quindi oggi, non sarei troppo sicuro se quel motto avrei potuto adattarlo alla mia persona. Di Lei piero ho capito molte cose fin dall'inizio e quasi mi verrebbe di darLe del tu da come somiglia, direbbe Giovanni Pascoli, “al tuo costume il mio” ma il divario che ci divide è troppo grande ed anche cercando di venire incontro ai suoi ragionamenti, che non fanno una grinza, sotto l'aspetto etico, non riuscirei a condividere buona parte di essi. Essere atei strutturalmente è un privilegio perchè non comporta sforzo alcuno; è più difficile arrivare a credere perchè la fede è un sentimento che si può costruire nel tempo ma non è detto che ci si riesca sempre, anche mettendoci tanto impegno e tanta fatica. Forse sarebbe più appropriato definire la fede un dono. Io sono fra quelli che cercano di non avere dubbi, non so se riuscirò ma cercherò. Mi auguro che anche Lei, un giorno, dopo essere andato tanto in discesa, per quello che concerne la Sue certezze, possa trovare come me la Sua salita.
Un cordiale saluto e in bocca al lupo per il Suo libro.
[COLOR=darkred][SIZE=4] UNA BIBLIOTECA PER L’INFANZIA INAUGURATA GIOVEDÌ 30 GENNAIO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI CARPANI. [/SIZE] [/COLOR]
L’idea è nata dalla stretta collaborazione tra le insegnanti della scuola e il Soroptimist Club International di cui Mara Verri, scomparsa prematuramente un anno fa, è stata socia fondatrice. Prima della cerimonia la libraia Silvia Boano e “Zia Antonia”, autrice di favole , hanno tenuto un laboratorio di lettura con i piccoli della scuola. Subito dopo, l’inaugurazione della biblioteca, realizzata anche con il contributo di Luca e Cristiana Bartolini, e la scopertura della targa con l’intitolazione a Mara Verri. Erano presenti il dirigente dell’istituto comprensivo Carlo Maccanti la vicepreside Stefania Signorini, le famiglie Bartolini, Rebua e Verri e le Soroptimist, insieme alla presidente Rossella Celebrini che ha presentato l’iniziativa con commozione ed entusiasmo. “Un progetto importante – ha commentato Rossella Celebrini – Immaginare che questi bambini potranno avere una loro biblioteca per crescere in consapevolezza e conoscenza per noi è una soddisfazione. Il progetto è nato dalla collaborazione con la scuola, accolto favorevolmente con l’dea di dedicare questo spazio a Mara Verri Rebua, che ha sempre sostenuto l’importanza della conoscenza e dello studio. Ricordarla con un progetto che non si fermerà qua, ma continuerà con altre iniziative è una gioia perché ci permetterà di averla sempre accanto a noi”. Nel pomeriggio del 30 gennaio, ad un anno dalla scomparsa di Mara Verri, la famiglia e la comunità capoliverese hanno voluto ricordarla con una messa celebrata nella Chiesa di Santa Maria Assunta.
[COLOR=darkred][SIZE=4] “GRAZIE AI MEDICI DELL’OSPEDALE ESEMPIO DI PROFESSIONALITÀ”. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/soccorso.JPG[/IMGSX] Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice che tiene a ringraziare il personale medico dell'ospedale civile elbano dopo un ricovero per problemi di salute.
"Recentemente sono stata ricoverata per problemi di salute. Ora che il peggio è passato e sono tornata a casa sento il dovere di ringraziare tutti i medici che con la loro professionalità e la diagnosi tempestiva, mi hanno permesso di tornare alle mie abituali attività. Non sono stata solo curata, ma sostenuta e incoraggiata in un momento molto difficile. Sono certa che quella parola, quel gesto, quell'attenzione mi hanno curato molto più delle medicine. Grazie a tutti i medici e in particolare la dottoressa Liberatori del pronto soccorso e i dottori Anelli e Cecchetti del reparto medicina che hanno stabilizzato le mie condizioni inviandomi poi in un centro specialistico di terzo livello”. Grazie da tutta la famiglia Petucco - Bastreri”. Un caso di ottima sanità che ci piace rendere pubblico visto che siamo sempre più abituati a leggere di mala sanità.
IL PANE MILLE SEMI DEL PANIFICIO PASTICCERIA NOCENTIN
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/pane1.JPG[/IMGSX] La miscela è composta con soia spezzata, arricchita da semi e cereali che ne determinano un gusto pieno e caratteristico, sfarinati di grano tenero, semola di grano duro, farina di segale tostata, fiocchi di patate, pasta madre di frumento essiccata, sale, emulsionante, lecitina di colza, farina di cereali maltati e amaranto in grani e farina di quinoa che garantiscono alto contenuto di proteine da risorse naturali. Grazie alla presenza della pasta madre essiccata il pane rimane a lungo soffice e fragrante.
IL PANE AL FARRO DEL PANIFICIO PASTICCERIA NOCENTINI
Il pane di farro è a basso contenuto di glutine, è poco calorico, in quanto il farro contiene carboidrati e una buona quantità di proteine, sali minerali e vitamina B e a basso contenuto glicemico. E’ particolarmente ricco di fibre ed è perciò un buon coadiuvante della funzione intestinale. La farina di farro si ottiene dalla macinazione dei chicchi di farro, pianta erbacea. Resistente al freddo e ai terreni poveri. Ne esistono tre specie diverse adatte alla macinazione.¬¬ E’ una delle specie più antiche di frumento. Era molto apprezzato dai romani che usavano la farina per fare le focacce e una polenta.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] Il Cronografo Automatico Limited Edition nella MotoGP 2020 [/SIZE] [/COLOR]
Al polso dei piloti e del management del Ducati Team, in occasione della presentazione ufficiale della squadra e della nuova moto per la stagione MotoGP 2020, il nuovissimo Cronografo Automatico Limited Edition è pronto ad accontentare anche i collezionisti ed appassionati più esigenti. Ultimo nato della linea di orologi Locman dedicati a Ducati, questo nuovo cronografo viene proposto in una prestigiosa serie limitata di 100 pezzi numerati. Vera e propria contaminazione tra mondo della moto e l’orologeria, il nuovo Cronografo Automatico Locman Ducati nasce da una consolidata sinergia progettuale tra gli uffici stile delle due eccellenze italiane, ed esprime il carattere tecnologico e lo spirito di sfida legati al mondo del motociclismo.
“Abbiamo pensato di trasporre alcuni elementi cari al design delle moto Ducati nel progetto di costruzione del nuovo orologio. - spiega Marco Mantovani, Presidente di Locman – Oltre al caratteristico rosso Ducati, l’orologio presenta ad esempio i caratteristici fori a forma circolare, presenti nelle anse, nel corpo delle lancette e anche nella massa oscillante, che richiamano le tecniche costruttive motociclistiche finalizzate ad alleggerire le moto e a conferire quindi leggerezza e dinamicità.
Anche i materiali utilizzati segnano una linea di continuità tra il mondo delle moto e quello dell’orologeria: la fibra di carbonio del quadrante e il titanio del fondo in primis. “ “La collaborazione con Locman sta dando risultati davvero importanti per il Centro Stile Ducati. I nostri designer devono ogni giorno coniugare bellezza e funzionalità, in moto ad elevato contenuto tecnologico. – ha commentato Andrea Ferraresi, Direttore del Centro Stile Ducati - Ed è esattamente quello che avviene per gli orologi Locman. Se aggiungiamo poi la comunanza di valori tra i due brand, certamente possiamo concludere che la partnership ci soddisfa in pieno, e il nuovo Cronografo Automatico Locman è un’ulteriore conferma del potenziale creativo che, insieme, possiamo ancora esprimere.”
Rispetto ai precedenti modelli della collazione dedicata alla casa motociclistica di Borgo Panigale, il design della cassa del Cronografo Automatico Ducati si arricchisce anche grazie alla presenza di una struttura in acciaio esterna, una sorta di gabbia che abbraccia il corpo centrale dell’orologio e si aggancia al cinturino tramite le due anse. Il fondo in titanio ospita un oblò di vetro, a vista sul movimento S.I.O. (Scuola Italiana di Orologeria) calibro 077, caratterizzato da una massa oscillante nera personalizzata con il logo Ducati. Il cinturino nero è in pelle imbottita con impunture rosse a contrasto. Crono Automatico Locman Ducati è impermeabile fino a 10 Atmosfere (100 metri).
Il nuovo Cronografo Automatico Limited Edition Locman Ducati si affianca ai modelli già in gamma, e sarà disponibile a partire sin da oggi nelle boutique Locman e in tutte le migliori gioiellerie.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/bit.JPG[/IMGSX] L'Associazione Albergatori Isola d'Elba ha partecipato con un proprio stand alla Fiera del Turismo che si è tenuta a Vienna dal 16 al 19 gennaio.
La partecipazione alla manifestazione, oltre ad essere uno dei vari mezzi comunicativi per ricordare che l'Elba è una destinazione importante tra le mete turistiche italiane,è stata l'occasione per rafforzare i rapporti con l'ENIT, anche in vista di un eventuale supporto per la prossima Borsa del Turismo e del coinvolgimento dell'Ente nel progetto della Sport Commission.
Ringrazio i nostri sponsor, Acqua dell'Elba, Locman, i nostri soci presenti, i collaboratori.
Prossime mete Praga e Monaco di Baviera, dove l Italia sarà ospite d’ onore e dove avremo una postazione importante.
Alessandro Gentini
"fortis animi est non perturbari in rebus adversis, neque gladium vel legem timere"
Non sapevo che il mio stile fosse quasi impenetrabile e, da come scrive, non mi sembra che Lei sia poco acculturato nel Suo punto di vista, dato che ha capito tutto.
Comunque sia, anche a Lei dico niente scuse, non mi offendo mai, nemmeno se papa Francesco dovesse dire anche a me che sono parente del diavolo, non sarei io quello che fa la brutta figura e, a pensarci bene, il diavolo è un ex dio che si è ribellato al tiranno.
Accetto quindi volentieri il Suo 'povero', in fondo lo siamo un po' tutti e tutti ci facciamo pena, perfino i cipressi di san Guido dicevano al Carducci: un pover uom tu se'. Basta non aggiungere 'di spirito' perchè in questa categoria non mi ci ritroverei. In ogni caso, la benevolenza fuori luogo sarebbe ipocrisia.
Io sono uno di quei 'poveri' - in questo senso sì povero - che ha frequentato le scuole cristiane cattoliche dalla prima elementare all'Università Cattolica (dove ho preso persino 30 e lode in teologia come credo di aver già detto) e mi sono salvato per un pelo dai danni peggiori, anche se ai miei tempi non avevano raggiunto lo scandalo odierno forse perchè nessuno ne parlava.
Poi però sono cresciuto e ho cominciato a ragionare con la mia testa superando il plagio indecente - che dovrebbe essere punito come reato da codice penale, perchè il plagio dei bambini è da considerare anche peggio della pedofilia, essendo una ferita nella mente e quindi più grave che nel corpo - di cui ero stato vittima per tanti anni.
Ma siccome non tutto il male viene per nuocere, proprio per questo ritengo di poterne parlare con cognizione di causa. Mi dispiace solo che venga interpretato come una una forma di acredine, odio, astio, ecc.: chi lo fa, usa un argomento inconsistente. Per me si tratta solamente di raccontare come realmente stanno le cose e niente più. Poi, naturalmente, un due tre, liberi tutti.
Mi dispiace anche di non condividere il Suo concetto di due chiese: stiamo parlando dei danni che ha fatto la religione e la sua chiesa e di quei furbastri in combutta (re, nobili, politici e simile lordura) che si sono serviti della religione per i loro misfatti dalla preistoria ai giorni nostri, snaturandola nella maniera più scellerata con l'interessato accordo di tutti i papi e relativi preti.
'L'altra chiesa' da esaltare si chiama filosofia e questo è un capitolo a parte.
Cristo è stato un grandissimo filosofo, ma non ha inventato niente, ha avuto il merito di capitare nel momento giusto per far rinascere (in buona parte copiandola) e insegnare una saggezza antica che era stata dimenticata nel frastuono delle armi romane. Nessuno può mettere in dubbio i suoi meriti, ma purtroppo, il 'buon principio' che cita Dante è stato violentato, non certo per colpa sua, creando danni di proporzioni gigantesche in confronto ai benefici. E questo, a mio avviso, è imperdonabile, non degno di 'benevolenza' nemmeno verso chi, in buona fede, ci crede ancora malgrado l'evidenza.
Comunque, per spiegarLe meglio il mio iter culturale sull'argomento, se naturalmente Le può ancora interessare, mi servo delle parole di qualche personaggio al di sopra di ogni sospetto: se non Le dovessero bastare, c'è sempre il mio libro. Di libri sulle benemerenze della filosofia, ne può trovare a iosa e quindi non mi metterei mai in competizione e per questo non ne parlo.
Paul Henri Thiry, barone d'Holbach: "L'ateo è considerato un essere malefico, un avvelenatore che osa svegliare i mortali da un sonno letargico, ma per disilludere chiunque quanto all'utilità delle credenze religiose, basterebbe aprire gli occhi".
Giacomo Leopardi: "La credulità fu sempre una qualità inseparabile dal volgo, possiamo dire che oggi in ultima analisi la cagione dell'infelicità dell'uomo misero, ma non istupido nè codardo, è l'idea della religione, e che questa è finalmente il più gran male dell'uomo e il sommo danno che gli sia stato fatto."
Umberto Eco: "La prima qualità di un onest'uomo è il disprezzo della religione".
Sir Harold Walter Kroto, (premio Nobel nel 1996 per la chimica per aver scoperto una molecola che ha fatto fare enormi progressi alla lotta contro il cancro): "Mi dichiaro seguace di quattro religioni: umanesimo, ateismo, Amnesty International e umorismo. Una volta dicevo di essere un 'devoto', oggi sono un 'ateo militante' e se le cose peggiorano diventerò un 'ateo fondamentalista".
Anch'io, senza avere la pretesa di dire niente di nuovo e tanto meno di essere un premio Nobel, mi considero un "ateo militante" e come tale scrivo, anche se un latinista ben informato ha appena finito di ricordarmi che, per la legge del taglione, ne pagherò le conseguenze a colpi di spada. Diventerò anch'io un martire? Pensi che culo! (scusi se uso un termine volgare, ma anche Dante, scrivendo in volgare come noi, fa dire al mio collega Barbariccia 'ed elli avea del cul fatto trombetta' e qui, la trombetta, ci sta bene).
O forse, dato che in questo caso si tratta di 'aliquem verbis vulnerare' e cioè di penna e non di spada, farò una fine meno sanguinaria e dovrò rassegnarmi a non essere santificato. Pazienza.
Cordialmente, Piero
Non ho detto che il mio libro è stato dato alla stampa (cioè in libreria), ma che è 'fresco' di stampa e papa Francesco non c'entra.
Comunque, probabilmente, non lo sarà mai perchè il Tribunale della Santa Inquisizione - che imperversa sempre anche se oggi si fa chiamare 'Congregazione per la dottrina della fede' - mi ha fatto sapere che ha già pronto il rogo (quello sa tutto di tutti).
Non è passato molto tempo (solo un paio di secoli) da quando, per aver trovato nella loro casa un libro del barone d'Holbach contenente la frase che ho citato in altro post di questa mia religioneide per il signor 'Uno qualunque', un garzone di spezieria fu condannato alla tortura con nove anni di carcere e alla moglie di costui, ritenuta soltanto complice in quanto analfabeta, al manicomio a vita.
Per fortuna del barone il libro era anonimo, come il mio che circolerà solo nell'anonimato come succede su questo blog.
In ogni caso, se non lo troverai in libreria, puoi sempre chiederlo in prestito alla signora Ornella a cui lo sto mandando. Nel caso improbabile che dovesse dirti, dopo averlo letto, che non se ne può separare per nessuna ragione al mondo perchè è cosa santa e sua, fammi sapere il tuo indirizzo e lo spedirò volentieri anche a te.
Mi sono accorta stamani fi non aver scritto la mail, attendo comunque il tuo libro, traduttore la sua gentilezza
Ornella.vai@alice.it
Non avevo dubbi sulla Sua squisita gentilezza e comunque mi pare che ogni equivoco reciproco sia stato chiarito e superato.
Sono lieto di apprendere che Lei è un' estimatrice di Charles de Montalembert e di Cavour, ma non credo che il mio libro possa essere adatto a una cattolica praticante, anche se di larghe e condivisibili vedute: non trovo comunque la mail che mi dice di aver scritto e attendo quindi precisazioni.
Cordiali saluti
Conviviale Rotary club isola d’Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/rotary.JPG[/IMGSX] Si è tenuta sabato 25 gennaio, presso l'Osteria del Tennis di Portoferraio la consueta conviviale del Rotary Club Isola d'Elba cui hanno preso parte un buon numero di soci e di graditi ospiti.
Particolarmente interessante e ben introdotto dal Presidente Luciano Guglielmi, il tema trattato durante la serata incentrato sul primario ruolo della Rotary Foundation, apparato interno del Rotary International che, da più di cento anni, sostiene finanziariamente sia a livello locale sia mondiale le massicce iniziative del Club.
A relazionare sull'argomento sono stati i soci Arrigo Rispoli e Giovanni Cei, appositamente venuti sull'isola per illustrare ai presenti gli ottimi risultati conseguiti dalla Fondazione nell'anno appena terminato.
La Rotary Foundation venne creata nel 1917 grazie ad un sentito desiderio di Arch Klumph, un uomo di modestissime origini che, grazie al suo impegno ed alle sua competenza, ebbe un grandissimo successo professionale prontamente riconosciutogli dal Rotary. Egli, infatti, divenne socio nel 1910 all’età di 41 anni e, l’anno successivo, ricoprì dapprima la carica di Presidente del suo Club e di poi (solamente 4 anni dopo), quella ben più ambita di Presidente di quello che oggi è il Rotary International.
Ben convinto della necessità che il Club dovesse operare “per fare del bene nel mondo”, istituì un fondo fiduciario, il “Klumph’s Rotary Endowment Found” che, a onor del vero, da subito non riscosse successo. Tant'è che l'unica donazione che ottenne, di soli 26,50 $, fu elargita dagli organizzatori del Congresso Internazionale del 1918 a Kansas City che decisero di devolvere la somma rimastagli dopo aver pagato tutte le spese dell'evento appena organizzato e quell'offerta, benché necessaria per istituire il fondo, non stimolò l'arrivo di altre donazioni.
Tuttavia Arch non si arrese e (malgrado la sua idea fu trattata con atteggiamenti che andavano dall’indifferenza di qualcuno ad un diffuso lavoro sotterraneo per fare affondare l’iniziativa da parte di alcuni vecchi dirigenti), per tutti gli anni ‘20 e i primi anni ‘30, continuò la sua campagna perché questo fondo finalizzato fosse adottato ufficialmente dal nostro Club cosa che avvenne nel 1947 quando a seguito della morte di Paul Harris, compianto fondatore del Rotary, il Board del Rotary International istituzionalizzò l’opportunità di effettuare elargizioni in sua memoria a favore di quella che ora conosciamo come Rotary Foundation.
Fu così che, nel tempo, quel primo desiderio di Arch Klumph, come una piccola palla di neve lanciata lungo una ripida discesa innevata, divenne principio di una valanga inarrestabile e, in pochi anni, il totale delle offerte raggiunse cifre decisamente elevate.
Ad oggi la Rotary Foundation, simbolo di una stretta unione di uomini profondamente motivati nel promuovere i suoi scopi, è cresciuta di gran lunga sia per risorse che per programmi e, estesa in tutto il mondo, è divenuta uno dei più efficienti organismi privati a sostegno dei paesi in via di sviluppo ed in difficoltà. Tra le sue funzioni espletate con innumerevoli finanziamenti ed interventi diretti, ricordiamo il ruolo primario che essa ha avuto, insieme ai partners della Global Polio Eradication, nella lotta contro la poliomielite ormai quasi totalmente eradicata, i sempre presenti aiuti alle zone disastrate, la lotta e la prevenzione delle malattie, il sostegno ai paesi del terzo mondo, le campagne contro la fame e la povertà, la difesa dei diritti umani, lo sviluppo delle singole economie locali, la salute materna ed infantile, i programmi di alfabetizzazione per interi paesi in via di sviluppo e, non certo per ultimo, la promozione della pace.
Il sogno iniziale di Arch Klumph è quindi divenuto la più vera delle realtà la cui forza si nutre e continuerà a nutrirsi dalle ferme volontà di “conoscere”, “agire” e “servire” che risiedono nell'animo di ogni singolo rotaryano.
Il tempo continua a passare inesorabile e la nostra giunta comunale continua inesorabilmente ad essere assente, il nulla assoluto, una vergogna, un paese allo sfascio dove regna disordine e sporcizia, il degrado è assoluto.
Guardandovi la mattina allo specchio non provate un pochino di vergogna?
Con che coraggio il sindaco esce di casa?
Ho letto che va tutto bene per il turismo all'Elba, sempre più in alto, secondo quello che dice il "Vangelo di Ruggero", sono aumentati gli sbarchi e gli incassi della tassa di sbarco per i comuni elbani, però nessun cenno per le presenze e gli incassi del turismo elbano, diminuiti secondo tante persone, una crisi generale.
Ma se va tutto così bene, perchè aumentare la tassa di sbarco del 43% , casomai se viene così tanta gente, sempre di più, andrebbe diminuita, ma come dice il proverbio mai fare i conti senza l'oste e volere la botte piena e la moglie ubriaca. Ovviamente c'e' la scusa di voler spendere soldi per un fantascientifico aeroporto elbano che porti milioni di turisti come le navi, in Italia si spendono tanti soldi pubblici per opere inutili, fatte male e che costano il quadruplo del normale, sperando che l'abolizione della prescrizione dopo il primo grado porti ad una diminuzione della corruzione, che è una rovina anche dell'Elba oltre che dell'Italia.
Per il mio interlocutore di San Piero in Campo.
La ringrazio per le scuse, ma non sono assolutamente necessarie, anzi dovrebbero essere reciproche, perché anche io non avevo capito che il motivo del contendere era la religione, e non la veridicità del documento trovato dalla Signora Loredana. Io sono cattolica e praticante, ma, in quanto credente sono la prima a concordare con lei circa gli errori e le penalizzazioni, fatte alla scienza, alla cultura, alla donna ed ai diversi in ogni senso, da Santa Madre Chiesa. Ora Papa Francesco si sta riscattando con il richiamo all'amore, all'accoglienza e alla carità cristiana verso gli immigrati. Ma, purtroppo è una voce nel deserto, isolato e contrastato dai più. Il mio motto inoltre è Libera Chiesa in libero Stato, e non tollero le ingerenze della Chiesa nella politica italiana e viceversa. Sarei ben felice di ricevere il suo libro, ma le scrivo la mia mail, in modo che, se mi risponde, le mando il mio indirizzo. Grazie e buona giornata!
2 domande ai politici portoferraiesi.
1) dove abita la maggioranza dei cittadini di Portoferraio?
2) dunque dov'è il Centro vero di Portoferraio?
Alla cortese attenzione
Assessori alla Cultura dei Comuni dell’Arcipelago Toscano
Presidente, Parco Nazionale Arcipelago Toscano
CC: Gent.ma Prof.ssa Monica Barni
Vicepresidente e Assessore alla Cultura
Regione Toscana
C. Attn. Forum “Arcipelago Cultura” Arcipelago Toscano
[COLOR=darkblue][SIZE=4] LETTERA APERTA DI ITALIA NOSTRA AGLI ASSESSORI ALLA CULTURA E ALL'ENTE PARCO DELL’ARCIPELAGO TOSCANO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/notti.JPG[/IMGSX] Un programma unico per le Notti dell’Archeologia della Regione Toscana 2020 nell’ambito del progetto SMART – Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano
Italia Nostra lancia un appello agli Assessori alla Cultura dei Comuni delle isole toscane e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, affinché aderiscano finalmente tutti, congiuntamente, alla manifestazione culturale regionale dedicata all’archeologia ogni anno a luglio. Perché, almeno per l’archeologia, non viene presentato un programma unico per il 2020, come auspicato quest’anno anche dal Comune di Portoferraio?
Le Notti dell’Archeologia della Regione Toscana riuniscono “attività frutto della creatività e fantasia di musei, siti e parchi toscani nel suggerire un percorso personalizzato verso il passato, pegno di una capacità propositiva inesauribile”. Il programma riserva anche per i bambini molte iniziative interattive e creative. Il formato è pronto, la promozione è vasta, la diffusione del calendario, sul sito della Regione e cartaceo, è capillare, l’adesione di ogni singolo è amplificata dalla condivisione con tutta l’archeologia locale e nazionale, l’appuntamento è noto e atteso.Questo momento si presenta come un biglietto da visita per le isole e la loro valorizzazione culturale, curata da professionisti di alto prestigio e valida ben oltre la soglia del turismo estivo. Può anche offrire idee a sponsor privati per il finanziamento dei nostri beni culturali. L’Elba e tutto l’arcipelago sono ricchissimi di spunti, emergenze, realtà che aspettano solo di essere meglio conosciuti, compresi, condivisi insieme.
Cecilia Pacini
Al Sindaco di Portoferraio
Al Presidente del Consiglio
Al Segretario Generale
[COLOR=darkred][SIZE=4] INTERROGAZIONE: PROBLEMATICA CRISI DEL PICCOLO COMMERCIO E VIABILITÀ NEL CENTRO STORICO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/chiuso.JPG[/IMGSX] PREMESSO CHE
Sono diversi anni, oramai, che assistiamo ad una continua chiusura dei piccoli esercizi commerciali nel nostro territorio a motivo della spietata concorrenza prodotta dai grandi centri commerciali.
CONSIDERATO CHE
Nei programmi elettorali delle due ultime amministrazioni che hanno governato Portoferraio si evidenziava questo problema e di conseguenza si prometteva di porre la massima attenzione ad esso ivi incluso la pedonalizzazione della Piazza della Repubblica al fine di restituire al centro storico un area di aggregazione per la cittadinanza, ad oggi orientata e facilitata solo nella frequentazione dei centri commerciali;
Considerato anche il fatto che si ritiene totalmente insensata la chiusura al traffico nel periodo invernale della Piazza Cavour;
Considerato le difficoltà di transito veicolare obbligatorio e la pericolosità del transito pedonale nella Via del Mercato Vecchio e viste le notevoli difficoltà di manovra di automezzi di dimensioni maggiori rispetto ad una semplice autovettura compresi mezzi di soccorso;
Il sottoscritto Capogruppo Luigi Lanera interroga l’amministrazione comunale al fine di conoscere quali provvedimenti urgenti intende prendere per far fronte ai problemi sopra esposti
Luigi Lanera