[COLOR=darkred][SIZE=4] E’ IL MOMENTO DI AVERE FIDUCIA [/SIZE] [/COLOR]
Molti amici e conoscenti si rivolgono a me in quanto medico per avere informazioni e chiarimenti sulla infezione da nuovo coronavirus. Ad essi con piacere ho risposto. Quanto ho loro detto ritengo pubblicarlo perché spero possa essere di pubblica utilità. Non credo che importi a nessuno sapere che ho 74 anni ma sapere che di questi quarantasei ne ho trascorsi vivendo e lavorando tra laboratorio di ricerca e corsia d’ospedale forse potrà interessare se non altro per capire che qualche esperienza sull’argomento sanità posso averla acquisita. Bisogna avere fiducia nel servizio sanitario nazionale(SSN) che è pubblica amministrazione della salute. Con questa pubblica amministrazione durante tutto il periodo lavorativo ho avuto rapporto contrastato per non dire conflittuale. Ne è nato un racconto pubblicato dall’editore TGbook intitolato “La mia università. Racconto breve e semplice di pura fantasia”( https://www.unilibro.it/libro/camici-marcello/miauniversita-racconto-breve-semplice-pura-fantasia/9788898416394 ) Il protagonista è medico che si muove in un mondo accademico dove dominano adulazione e più in generale dove tutti sono ossequienti al potere accademico per poter emergere e fare carriera per lui invece l’unico potere è quello di chi sa farsi spazio e strada con le proprie forze senza raccomandazione credendo che il merito sia importante .Inevitabile lo scontro col mondo dove lavora dove viene emarginato .Poi la condanna del sistema giudiziario che gli nega anche la riabilitazione. Dalla narrazione emerge uno spaccato sulla inefficienza della pubblica amministrazione italiana in particolare del sistema educativo italiano (scuola secondaria ed università) insieme col sistema sanitario pubblico e più in generale emerge deficienza di imparzialità, autonomia , indipendenza, efficienza della pubblica amministrazione italiana Nei tanti anni in cui ho lavorato come medico nel SSN ho conosciuto nepotismo, baroni della medicina, corruzione, sprechi . Ho conosciuto raccomandazioni della politica faziosa ,di partito, concorsi truccati ,colleghi/e scorretti. Ho conosciuto vertici dell’amministrazione sanitaria assenti nella risposta a loro posta con precise domande su questioni sanitarie di loro responsabilità ma molto presenti nell’annullare sentenze della magistratura a loro sfavorevoli. Ho conosciuto il SSN anche come paziente curato dallo stesso SSN: esperienza positiva in Friuli Venezia Giulia dove sono stato curato bene per infarto miocardico negativa nel servizio sanitario toscano (SST) dove sono stato curato per varie patologie. E’ nata in me sfiducia. Ma ora è venuto il momento di dover aver fiducia nel SSN anche perché non possiamo farne a meno, non abbiamo altra scelta. Ma dobbiamo avere fiducia nel SSN a prescindere da queste mie considerazioni. Infatti, accanto alla scorrettezza di colleghi/e , cui sopra ho accennato ,i quali hanno agito per esagerata attenzione ai propri personali tornaconti con cattiveria legata al desiderio di sminuire, umiliare, controllare e fare del male , ho conosciuto moltissimi colleghi/e bravi, preparati e corretti specie tra quelli più giovani che ora sono in prima fila a lavorare contro il virus. So cosa significa vivere e lavorare in ospedale dove il rischio di contrarre malattie è sempre presente anche per patologie più gravi del coronavirus. Ho lavorato per tanti anni in emodialisi dove il rischio di contrarre epatite virale è molto elevato. Ad essi tutti i medici ,uomini e donne, e a tutto il personale sanitario ,va il saluto cordiale e solidale di un vecchio medico con il ringraziamento per quello che stanno facendo. Ora è il momento di aver fiducia in ognuno di loro. Poi, dopo, superata l’emergenza parleremo di questa vicenda coronavirus, di come è stata attuata la politica sanitaria di contrasto al virus in Italia e in Europa .
Ora è il momento di avere fiducia. E che Dio ci aiuti.
Marcello Camici
113625 messaggi.
Ma a fronte del nuovo decreto ci possiamo spostare da un comune all'altro dell'Elba o no? Del caso bel mì comune unico
Al Presidente Regione Toscana, Enrico Rossi
All’Assessore alla Sanità Regione Toscana, Stefania Saccardi Alla Direttrice generale dell’ASL Nord Ovest, Maria Letizia Casani
E p.c.
Ai sindaci Isola d’Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barbetti.JPG[/IMGSX] Egregi,
in considerazione della gravissima emergenza in Italia causata dal Coronavirus, mi sembra doveroso segnalare, come già a Vostra conoscenza, che nel Presidio Ospedaliero di Portoferraio, unico ospedale sull’Elba, non sono presenti letti di Terapia Intensiva.
Ritengo quindi che sia indispensabile, per una prima emergenza e anche in considerazione della criticità geografica dell’isola, avere almeno la disponibilità di 4 letti di terapia intensiva che potrebbero essere ubicati in alta intensità (U.O.C di Medicina, con la supervisione del Servizio di Anestesia e Rianimazione in collaborazione con il Reparto di Medicina) ed essere dotati di un organico adeguato medico ed infermieristico al fine di garantire i turni necessari.
Ricordo che attualmente ci sono solo 3 anestesisti in organico e 5 internisti e che al momento i turni sono coperti utilizzando la modalità ex articolo 55.
Segnalo che in caso di avversità meteo, venendo meno la presenza degli operatori sanitari che provengono dal continente causa fermo navi, diventa problematica anche la copertura dei turni e solo grazie alla collaborazione e al grande sforzo e sacrificio da parte di questi medici si riesce a sopperire alle gravi carenze. E per i motivi sopra esposti ritengo che sia indispensabile avere un organico adeguato sia medico che infermieristico.
Trattandosi di zona disagiata e considerata l’emergenza da Coronavirus, in caso di paziente con insufficienza respiratoria che necessita di terapia intensiva, è quindi indispensabile avere almeno un piccolo reparto di terapia intensiva sull’Isola. Come evidenziato anche nel comunicato dell’USL Toscana nord ovest, in caso di paziente con insufficienza respiratoria affetto da Coronavirus, il trasferimento, sempre che le condizioni meteo marine lo consentano, è molto più complesso rispetto ad un normale trasferimento.
Inoltre deve essere considerato il rischio a cui sta andando incontro la popolazione elbana per l’improvvisa presenza di persone provenienti dalla “Zona 1” del Nord che in massa si sono trasferite sull’Isola (spesso incuranti delle disposizioni ministeriali e regionali).
Pertanto, tenuto conto della Delibera del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2020 (Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. 20A01500) e siccome i tempi per fare le richieste sono assai ristretti, Vi chiedo che sia presa immediatamente in considerazione la presente proposta e avviata urgentemente la richiesta di 4 letti di terapia intensiva, corredati di strumentazione e organico necessari.
Ringrazio anticipatamente per un Vs. cortese cenno di riscontro.
Cordialità
F.to Ruggero Barbetti
V.Sindaco di Capoliveri
Da alcuni giorni le abitazioni che erano chiuse da fine estate scorsa, la sera si accendono le luci, alcuni li vedo girare per il paese, altri li ho incontrati in altri paesi dell'Elba, altre sono state viste al Conad o alla Coop, ma se provengono dalle zone rosse non dovrebbero stare in quarantena nelle loro abitazioni? avranno segnalato il loro arrivo in paese? a cosa vanno incontro se vengono trovate in giro per il paese o al ristorante ecc. senza neppure aver segnalato l'arrivo. Possono girare indisturbati negli altri paesi dell'isola?
Chi deve controllare questo? 👮
Eppure qui all'Elba ci conosciamo tutti e come li vediamo noi...😉
NUOVI PROVVEDIMENTI A CAPOLIVERI PER CONTENERE IL VIRUS
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/capo.JPG[/IMGSX] Il provvedimento, che fa riferimento all'ordinanza n. 9 dell’ 8 marzo 2020 del Presidente della Regione Toscana e al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2020, introduce misure più stringenti per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Sindaco di Capoliveri Andrea Gelsi con l'ordinanza n.11 del 9.03.2020 ha ordinato:
- Ai Gestori di tutte le attività commerciali presenti sul territorio Comunale di predisporre la permanenza dei fruitori ad una distanza minima di un metro l’uno dall’altro;
- Il divieto, all’interno dei pubblici esercizi (ristoranti compresi) e di locali anche privati, di organizzare manifestazioni e iniziative di intrattenimento di qualsiasi natura;
- I titolari di alberghi e strutture ricettive in genere, nonché i privati proprietari di abitazioni date in locazione od in uso gratuito, anche temporaneo, sono obbligati, al momento dell’arrivo, a dare immediata comunicazione, all’indirizzo email protocollo@comune.capoliveri.li.it o direttamente all’ufficio di Polizia Municipale, della provenienza e delle generalità degli ospiti;
- L’obbligo di Isolamento fiduciario volontario per quanti arrivano dalle zone come individuate dal DPCM del 8/3/2020 o da quelle che dovessero essere individuate con successivi provvedimenti di livello nazionale, dovrà essere effettuato presso il proprio domicilio. Nel caso in cui gli stessi siano alloggiati presso strutture ricettive e/o alberghiere, tale periodo di isolamento fiduciario volontario dovrà essere effettuato all’interno delle strutture stesse con oneri posti a loro carico;
- Il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici e/o aperti al pubblico, rendendo obbligatorie le direttive e raccomandazioni in precedenza diramate;
- L’obbligo per i titolari di tutti i luoghi aperti al pubblico, di mettere a disposizione degli avventori, all’ingresso dei locali e all’interno, gel e altri liquidi igienizzanti;
- Alla luce delle disposizioni restrittive riguardanti la permanenza dei fruitori ad una distanza minima di un metro l’uno dall’altro è data facoltà ai titolari dei pubblici esercizi, ristoranti compresi, di anticipare la chiusura dei locali o di decidere la chiusura stessa per tutto il giorno. Tali determinazioni dovranno essere comunicate all’Ufficio Commercio del Comune di Capoliveri.
- Ai Direttori delle attività commerciali all’insegna COOP, CONAD e BRICO OK presenti sul territorio di Capoliveri sono tenuti a consentire l’ingresso e a garantire che all’interno dei locali non siano presenti contemporaneamente clienti in numero superiore a quanto di seguito specificato:
COOP di Capoliveri in Viale Australia non oltre n. 20 persone per volta;
CONAD di Capoliveri in Via Mazzini non oltre 10 persone per volta;
BRICO OK di Capoliveri Loc. Mola non oltre 10 persone per volta.
E’ ribadito l’obbligo per gli stessi di mettere a disposizione degli avventori all’ingresso dei locali e all’interno, gel e altri liquidi igienizzanti, nonché l’obbligo per il personale dipendente, in particolar modo per gli addetti alla manipolazione degli alimenti e alle casse di utilizzare mascherine e guanti;
-I direttori dell’Ufficio postale e delle banche operanti sul territorio comunale sono tenuti a consentire l’accesso ai propri uffici nel contingente di una persona per sportello, con l’obbligo di attesa all’esterno della porta d’ingresso. Grava sugli stessi l’obbligo di mettere a disposizione degli avventori all’ingresso esterno dei locali e all’interno, gel e altri tipi di igienizzanti nonché, l’obbligo per il personale dipendente in particolar modo per gli addetti agli sportelli di utilizzare mascherine e guanti.
E’ inoltre disposto lo scrupoloso rispetto delle misure di prevenzione igienico sanitarie:
- Lavarsi spesso le mani;
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- Evitare abbracci e strette di mano;
- Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
- Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto con le mani con le secrezioni respiratorie);
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
INIZIATIVA DI BLU NAVY: FINO AL 31 MAGGIO 2020 NESSUN ADDEBITO PER CHI RINUNCIA AL VIAGGIO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/blunavy.JPG[/IMGSX] Portoferraio (Li), 9 marzo 2020 – Dopo il rinnovo della partnership con Grimaldi Lines, che garantisce l’opportunità di usufruire di tariffe agevolate sui collegamenti marittimi per Sardegna, Corsica e Isola d’Elba ai clienti delle due compagnie, Blu Navy lancia una nuova iniziativa promozionale. A chi prenota un biglietto per il traghetto su una delle due linee marittime operate dalla compagnia, e cioè la tratta Piombino-Portoferraio per l’Isola d’Elba e il collegamento Santa Teresa di Gallura-Bonifacio fra Sardegna e Corsica, verrà infatti data la possibilità di poter annullare il biglietto senza pagare alcuna penale fino al 31 maggio 2020 (gli annullamenti andranno richiesti prima della partenza). Ricordiamo che sulla linea marittima per l’Isola d’Elba, servita tutto l’anno, in questo periodo viene utilizzato il traghetto Ichnusa, che tornerà poi ad operare nelle Bocche di Bonifacio per la riapertura del collegamento Santa Teresa-Bonifacio, prevista per il 3 aprile prossimo. All’Elba subentrerà l’altro traghetto di proprietà della compagnia, l’Acciarello (attualmente in bacino), che come sempre garantirà i collegamenti da e per l’isola fra aprile ed ottobre.
Bene i controlli che si vogliono fare ma ricordiamoci che buona parte delle seconde case non risultano tali perchè di proprietà di un finto residente con coniuge residente altrove e quindi sarebbe necessario un controllo porta a porta per verificare i dati degli occupanti l’abitazione
Non capisco perché il personale amministrativo ed ausiliario debba recarsi in questo periodo regolarmente a scuola e i docenti starsene comodamente a casa o in giro e forse anche in villeggiatura? Vadano anche loro a scuola (sono poche le eccezioni e tutte nelle scuole superiori e con orario molto limitato) programmino, organizzino le future attività didattiche, rispettino il consueto orario di lavoro. I soliti privilegiati! 3 mesi di vacanza in estate, 15 giorni a Natale, 10 a Pasqua ed ora più di 1 altro mese di "ferie" e stipendi non più come una volta disprezzabili, ma di poco inferiori a quelli dei bancari e i Presidi compiacenti, in quanto anche loro ex insegnati!
Una cosa e' certa, io che ho superato i 65, e malauguratamente venissi a contatto con "Lui", sara' un mio diritto oltre che un dovere, fare un'esposto alla Procura della Repubblica per procurata epidemia qualora il portatore numero 1 provenisse dalle zone rosse.
Credo altresi che anche i sindaci dell'Elba dovrebbero costituirsi parte civile e chiedere i danni.
Guardate che prima di parlare bisognerebbe documentarsi, capisco che le cose cambiano di ora in ora, ma c’è GIÀ un’ordinanza della Regione Toscana che impone a chi è arrivato dalle “zone rosse” di mettersi 14 giorni in quarantena e comunicare la propria presenza, quindi non c’è alcun bisogno di fantomatiche ordinanze dei sindaci, c’è bisogno di rispettare e far rispettare le regole che già ci sono. Basta farsi un giro su Google per leggere il testo.
Italia paese di artisti, poeti, navigatori, geni e quant'altro.
Per decenni ci siamo cullati e sbrodolati su tutti questi ingannevoli anche se piacevoli appellativi e mai qualcuno che abbia aggiunto la parola “stupidi” perchè in Italia siamo proprio un popolo di stupidi presuntuosi che ogni volta che avviene qualcosa di particolarmente critico, per la sua stupidità ci lascia le penne! Gli esodi che in questi giorni ci sono stati al Sud nelle isole, dove ancora questo virus non si era proposto, ha creato i presupposti per una eventuale propagazione con conseguenze che sarebbero drammatiche per l'inefficienza sanitaria. Nelle zone ancora “free” non si vede alcuna prevenzione, come se queste località, si ritenessero immuni dal contagio (vedi luoghi di aggregazione tipo i supermercati, i bar ecc.) La cosa grave è che i dipendenti di queste attività, siano costretti a subire il comportamento degli stupidi datori di lavoro che mettono a repentaglio l'incolumità del personale per propri interessi economici ed è ancora più grave che le istituzioni, sindacati compresi, stiano a guardare.
Vero, Coop, Conad Eurospin ecc ???
ORDINANZA DEL SINDACO N. 17 DEL 09/03/2020 OGGETTO: MISURE DI SICUREZZA CONTRO LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA INFETTIVA COVID-19
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/montauti.JPG[/IMGSX] IL SINDACO Visti: • la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; • il Decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6; • il D.P.C.M. 1 marzo 2020 recante disposizioni attuative del decreto legge n. 6/2020 e misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020; • il D.P.C.M. 4 marzo 2020 recante “Misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus; • il D.P.C.M. 8 marzo 2020 recante “Misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus; Richiamate le Ordinanze della Regione Toscana n.6 del 2 marzo 2020, n.7 del 4 marzo 2020, n.8 del 6 marzo 2020 ed in particolare la n. 9 del 8 marzo 2020 “Misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”; Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffuso dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale; Rilevato che l’art. 3, comma 2, attribuisce alla competenza del Governo con lo strumento del decreto presidenziale, sentiti i presidenti delle regioni competenti, l’adozione delle misure dirette ad evitare la diffusione del COVID-19 nonché le ulteriori misure di gestione dell’emergenza. Ritenuto che sul territorio del Comune di Campo nell’Elba, tenuto conto del contesto isolano, appare opportuno adottare disposizioni che attuino le misure già introdotte dalle autorità statale e regionali e prevedano ulteriori cautele per evitare o almeno grandemente attenuare, per quanto possibile, il rischio sanitario connesso alla patologia e alla sua trasmissione; Visto l’art. 50, comma 5, del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267; ORDINA 1) Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo, sia privato che pubblico, che comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; copia informatica per consultazione 2) Negli esercizi commerciali e negli esercizi di somministrazione la cui superfcie interna rende inevitabile l’affollamento della clientela è consentita la contemporanea presenza di un numero di avventori tale da assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; gli esercenti devono assicurare che il flusso di accessi della propria clientela garantisca la predetta misura di sicurezza; 3) Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo sia pubblico che privato; resta consentito lo svolgimento di sedute di allenamento in impianti all’aperto senza la presenza di pubblico e a condizione che sia interdetto l’uso promiscuo di spogliatoi e di locali igienici; sono consentiti lo sport di base e le attività motorie svolti all’aperto o in locali chiusi purché non aperti al pubblico e purché sia rispettata distanza minima interpersonale di almeno un metro; 4) Gli accessi al Museo Mineralogico e Gemmologico ed alla Biblioteca Comunale sono consentiti nei limiti di flusso e con le cautele di cui all’art. 1 della presente ordinanza; 5) Salvo i casi di assoluta necessità ed urgenza sono chiusi al pubblico gli uffici comunali, ad eccezione dell’Ufficio Protocollo, dell’Ufficio Anagrafe e dello Stato Civile nei quali l’accesso è consentito ad una persona per volta purché ad adeguata distanza dal personale comunale; in caso di assoluta necessità ed urgenza, previa specifca autorizzazione, è consentito l’accesso agli altri uffici nel rispetto delle sopra indicate norme di sicurezza; tutti gli uffici restano comunque contattabili telefonicamente e via mail ai numeri e agli indirizzi reperibili sul sito istituzionale; 6) Le persone di età superiore ai 65 (sessantacinque) anni o quelle affette da patologie croniche o con multi morbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita devono evitare, per quanto possibile e salvo i casi di stretta necessità, di uscire dalla propria abitazione e comunque di frequentare luoghi affollati dove sia difficile mantenere la distanza minima interpersonale di un metro; 7) A chiunque faccia ingresso nel Comune di Campo nell’Elba, o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo avere soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identifcate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nelle regioni e province, di cui all’art.1 del DPCM dell’8 marzo 2020 o a quelle che dovessero essere individuate con successivi provvedimenti di livello nazionale, è fatto obbligo di procedere all’isolamento fduciario volontario dal giorno dell’ultima esposizione, comunicando tale circostanza, soprattutto in presenza di sintomi, se residenti o domiciliati nel Comune di Campo nell’Elba, al proprio MMG o PLS, altrimenti al numero unico dell’Azienda USL di riferimento (Azienda USL Toscana Nord Ovest 050/954444), attivo dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e dalle 20.00 alle 8.00; copia informatica per consultazione • tali informazioni saranno trasmesse ai Servizi di Igiene Pubblica dei Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti, che adotteranno i provvedimenti necessari per la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fduciario, come di seguito riportato: a. il Servizio di Igiene Pubblica territorialmente competente, sulla base delle comunicazioni pervenute, provvede alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate, dandone comunicazione al Sindaco, in qualità di Autorità sanitaria territorialmente competente; b. ricevuta la segnalazione, contatta telefonicamente la persona interessata e assume informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato, ai fni di una adeguata valutazione del rischio di esposizione, nonché di declinazione della durata dell’isolamento fduciario, in ragione della data di ultima esposizione; c. accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fduciario informa dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le fnalità, al fne di assicurare la massima adesione; d. per quanto attiene le misure conseguenti si applicano le previsioni, di cui alle lettere d) ed e) del paragrafo 2 e del paragrafo 3 dell’ordinanza n.6 del 2 marzo; e in particolare, le persone sottoposte ad isolamento fduciario devono attenersi alle seguenti prescrizioni: mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione; divieto di contatti sociali; divieto di spostamenti e/o viaggi; obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza; evitare contatti stretti, anche indossando la mascherina chirurgica, in caso di conviventi; osservare scrupolosamente le ordinarie misure igieniche (lavaggio frequente delle mani, utilizzo di fazzoletti monouso, pulizia e disinfezione frequente delle superfci, aerazione degli ambienti); 8) La stessa comunicazione deve essere inviata via mail agli indirizzi: poliziamunicipale @comune.camponellelba.li.it cell 376 0278866 – 376 0278867, s.- landi@comune.camponellelba.li.it indicando con precisione il luogo di dimora del dichiarante nel territorio comunale, ed il relativo recapito telefonico; 9) Gli uffici pubblici, gli esercizi commerciali e tutti i luoghi di aggregazione e di somministrazione devono dare adeguata pubblicità alle diposizioni della presente ordinanza mediante sua pubblicazione in luogo visibile a tutti; negli stessi luoghi è raccomandata la messa a disposizione di soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani; copia informatica per consultazione 10) È in ogni caso obbligo di osservare con scrupolo le prescrizioni di comportamento e le cautele igienico sanitarie indicate dall’Autorità sanitaria, quali: -Lavarsi spesso le mani; - Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; - Evitare abbracci e strette di mano; - Mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro; - Tenere comportamenti consoni all’igiene respiratoria; - Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri; - Evitare il contatto delle mani con occhi, naso e bocca; - Evitare l’assunzione di farmaci antivirali e antibiotici senza prescrizione medica; - Pulire le superfci con disinfettanti a base di cloro o alcool; - Usare la mascherina solo nei casi di sospetta malattia o di contatto con persone malate. 11) La presente ordinanza è efficace per 90 giorni dalla data di pubblicazione sull’Albo Pretorio, in coerenza con le misure dettate dallo Stato e dall’Ordinanza Regione Toscana n.9/2020 ed è suscettibile di aggiornamenti e di integrazioni alla luce dell’evolversi della situazione; DISPONE che la presente ordinanza sia trasmessa alla Prefettura di Livorno, alla Regione Toscana, all’Azienda ASL Toscana Nord Ovest, alla locale stazione dei Carabinieri, alla Capitaneria di Porto, alla Polizia Municipale, alle società ed alle associazioni sportive e a tutti i soggetti aventi sede nel Comune interessati alla sua osservanza. Il personale della Polizia Municipale è incaricato dell’esecuzione della presente Ordinanza in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine. Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
IL SINDACO MONTAUTI DAVIDE (Sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.)
ORDINANZA N. 1964/ 2020 Prot. n.6027 del 09.03.2020
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zini.JPG[/IMGSX] Oggetto: Specificazione misure di sicurezza contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19 – Chiusura uffici comunali con accesso limitato agli stessi. Chiusura servizio mensa dipendenti. Organizzazione orario di lavoro (Art.50 del D.Lgs.267/2000).
IL SINDACO
Visto il D.L. 23 febbraio 2020 n.6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e i successivi provvedimenti attuativi di natura normativa e amministrativa;
Visto il DPCM del 04/03/2020 recante misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19;
Visto il DPCM dell’08.03.2020, recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale.
Vista l’Ordinanza n.6/2020 del Presidente della Regione Toscana “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art.32 comma 3 della legge 23 dicembre 1978 n.833 in materia di gestione e sanità pubblica, la quale, fra l’altro, dispone le misure di informazione e prevenzione, dettaglia la profilassi e il trattamento per i soggetti a rischio e formula raccomandazioni relative al percorso assistenziale dei pazienti con sindrome influenzale;
Vista l’Ordinanza n.9/2020 del Presidente della Regione Toscana “Misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio sanitario nazionale” e, in particolare, l’art. 32 che dispone “il Ministro della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”;
Visto l’art. 50 del D. Lgs. 267 del 2000 il quale prevede che il Sindaco adotta, in particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti;
Vista l’ordinanza Sindacale n. 1962 del 5 marzo 2020 con la quale il Sindaco specificava alcune misure da applicare per il contenimento della diffusione della malattia infettiva COVID-19;
Ritenuto opportuno dover adottare ulteriori misure per prevenire la diffusione della citata malattia sul territorio comunale, integrative rispetto all´ordinanza sopracitata ed in linea con le misure già disposte con i suddetti provvedimenti;
ORDINA
1) La chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali e delle partecipate Cosimo de’ Medici S.r.l. ed Isola d’Elba Ambiente s.r.l., comprensivo di tutti i servizi dislocati presso l’ex Caserma De Laugier e del magazzino comunale, con accesso limitato a tutti i cittadini, con il preciso scopo di contenere la diffusione del virus COVID-19, ed a decorrere dal 9 marzo 2020 fino nuove determinazioni, di accedere presso gli Uffici Comunali solo per conclamate necessità e previo appuntamento prediligendo per la richiesta di documenti e informazioni, l´inoltro di istanze in via telematica ai seguenti indirizzi mail o contattando i seguenti numeri telefonici:
- Centralino telefono 0565 937211;
- Vigili Urbani telefono 0565 937252, 0565 937254 email poliziamunicipale@comune.portoferraio.li.it; m.guidetti@comune.portoferraio.li.it; s.frangioni@comune.portoferraio.li.it; m.vannucci@comune.portoferraio.li.it;f.duelli@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Politiche Sociali 0565 937218 – 0565 937280 – 0565 937244, email f.bizzarri@comune.portoferraio.li.it; r.chiari@comune.portoferraio.li.it; s.pelle@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Scuola – Nidi 0565 937 247, 0565 937229, email e.galli@comune.portoferraio.li.it; a.franceschini@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Protocollo 0565 937212, email protocollo@comune.portoferraio.li.it;
- Lavori Pubblici telefono 0565 937234 – 0565 937237 – 0565 937231 email m.ribaudo@comune.portoferraio.li.it; m.mellini@comune.portoferraio.li.it; v.marrazzo@comune.portoferraio.li.it;
- Urbanistica e Edilizia Privata telefono 0565 937233, 0565 937371 e.coltelli@comune.portoferraio.li.it, e.montanelli@comune.portoferraio.li.it; i.belletti@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Tributi telefono 0565 937214, 0565 937217, 0565937219 email tributi@comune .portoferraio.li.it
- Ufficio Ragioneria telefono 0565 937223/0565 937224/ 0565 937249 email ragioneria@comune .portoferraio.li.it;
- Ufficio Personale telefono 0565 937227; 0565 937228 email personale@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Demografici telefono 0565 937204; 0565 937 257, 0565 937265 email m.chiarelli@comune .portoferraio.li.it; p.camporeale@comune.portoferraio.li.it; m.ianni@comune.portoferraio.li.it;
Ufficio Segreteria 0565 937315, 0565 937 211 email a.falagiani@comune.portoferraio.li.it; c.enzo@comune .portoferraio.li.it;
- Ufficio Demanio e Patrimonio telefono 0565 937266, email p.orzati@comune.portoferraio.li.it; p.stacchini@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Ambiente telefono 0565 937239 email p.pagnini@comune.portoferraio.li.it;
- Biblioteca Comunale – Centro Culturale De Laugier 0565 937371, email f.ballone@comune.portoferraio.li.it
- Ufficio Commercio 0565 937370, email e.tonietti@comune.portoferraio.li.it; m.coradazzi@comune.portoferraio.li.it;
- Ufficio Cultura telefono 0565 937305, 0565 937235, email a.palomboi@comune.portoferraio.li.it; l.lambardi@comune.portoferraio.li.it;
- Cosimo de´ Medici Srl 0565 944024, email segreteria@cosimodemedicisrl.it;
- IdEA Srl 0565 904191 info@ideaelba.it;
Nel caso di accesso, per conclamata necessità e previo appuntamento agli Uffici Comunali ed in quelli delle Societá Pubbliche sopra indicate, i cittadini sono tenuti:
- a rispettare pedissequamente le prescrizioni di cui al decalogo divulgato dal Ministero della Salute,
- ad evitare contatti diretti tra loro e con i dipendenti pubblici;
- ad entrare negli uffici uno alla volta su indicazione del funzionario pubblico preposto al ricevimento.
2) Una nuova modulazione dell’orario di lavoro a decorrere della data odierna e fino a nuova disposizione nei seguenti termini:
Il dipendente, previo accordo con il dirigente di riferimento, a decorrere dalla data odierna e sino a nuova disposizione, potrà effettuare la propria prestazione lavorativa settimanale di 36 ore o inferiore in caso di part time sia in orario antimeridiano sia in orario post meridiano effettuando o non effettuando rientri pomeridiani ed eventualmente anche organizzando il proprio orario su 6 giorni lavorativi anziché su 5, in deroga al vigente regolamento;
3) La chiusura del servizio mensa a decorrere dalla data odierna e sino a nuova disposizione
RACCOMANDA
lo scrupoloso rispetto delle sopraindicate misure:
DISPONE
La trasmissione immediata tramite posta pec, della presente ordinanza ai seguenti soggetti:
- Polizia Municipale di Portoferraio
- Stazione Carabinieri di Portoferraio
- Prefettura di Livorno e Ufficio staccato dell’Elba
- Regione Toscana
- ASL di Portoferraio
La pubblicazione, con effetti erga omnes, sul sito istituzionale e all'albo pretorio on line del Comune;
L’inosservanza alla presente Ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla Legge;
AVVERTE
La Polizia Municipale e le forze dell’Ordine sono incaricati della vigilanza e dell’esecuzione della presente Ordinanza;
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR della Toscana ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (per il quale è dovuto il pagamento del contributo unificato nella misura prevista dall’art. 13, commi 6-bis e 6-bis1 del D.P.R. n. 115/2002 e successive modifiche) rispettivamente entro i termini di 60 e 120 giorni dalla data di pubblicazione.
Portoferraio, 09.03.2020
IL SINDACO
Angelo Zini
IL SINDACO DI CAPOLIVERI CHIEDE AL PREFETTO ULTERIORI MISURE DI CONTROLLO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_22/gelsi.JPG[/IMGSX]Andrea Gelsi in ragione degli ultimi provvedenti adottati in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica Coronavirus ed in particolare tenuto conto del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell' 8 marzo 2020 e l'ordinanza n. 9 - 2020 del Presidente della Regione Toscana, visto l'evolversi della situazione di emergenza sul territorio nazionale e visto l'esodo da molte città italiane verso il territorio dell'Isola d'Elba, città sottoposte a misure restrittive per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, senza che sia stato possibile effettuare alcun controllo, ha deciso di intervenire chiedendo alle autorità competenti ed in particolare al Prefetto di Livorno di adottare ulteriori misure di controllo a tutela della precipua salute pubblica.
In considerazione della circostanza che la summenzionata ordinanza n. 9/2020 non prevede purtroppo l’auspicato obbligo di adozione di misure di controllo individuale e di rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in imbarco verso l’Isola d’Elba, (come invece previsto dal Presidente della Regione Campania per l’imbarco verso le Isole del Golfo di Napoli), le misure richieste riguardano una vigilanza attiva sul Porto di Piombino e sul Porto di Portoferraio, nelle modalità ritenute più efficienti ed efficaci, finalizzata all’individuazione di soggetti che possano provenire dalle zone indicate dalla suddetta ordinanza. E’ anche richiesta la predisposizione nell’intero territorio dell’Isola di dovuti appostamenti e/o posti di blocco al fine di individuare eventuali trasgressori alle prescrizioni previste dagli atti regionali e governativi sulla limitazione negli spostamenti da aree geografiche a rischio che prevedevano fra le altre misure anche l'obbligo di comunicare l’ingresso in Toscana negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico e successivamente obbligo dell’isolamento fiduciario volontario.
A supporto di tale richiesta, Capoliveri procederà analogamente utilizzando il servizio di Polizia Municipale per il proprio territorio e al riguardo è stato chiesto ai Sindaci elbani di valutare l’applicazione della stessa misura per quanto di competenza nel proprio territorio comunale.
A notizia del Sindaco, informato dai Vigili Urbani, purtroppo c’è stato un numeroso ed incontrollato arrivo di persone che non risulta si siano sottoposte né all’obbligo di comunicare l’ingresso in Toscana negli ultimi 15 giorni né si siano sottoposte all’isolamento fiduciario volontario.
Il Sindaco ha inoltre richiesto al Prefetto di Livorno, di intervenire presso le Compagnie di Navigazione per sollecitare l’effettuazione di sanificazioni straordinarie delle navi e di adottare ogni misura idonea a garantire l’osservanza delle distanze minime tra passeggeri in attesa degli imbarchi e a bordo anche attraverso la limitazione del numero dei passeggeri da imbarcare, ove necessario, oltre all’applicazione di eventuali misure di prevenzione previsti dai provvedimenti emessi dalle Autorità Statali e Regionali.
E' stata firmata e pubblicata in serata l'ordinanza https://www.toscana-notizie.it/documents/735693/0/Ordinanza+n.+9+Covid-19+.pdf/dfb5e182-eaaf-9d31-0096-b7bb89c27315?t=1583690538020 preannunciata ieri mattina dal presidente della Toscana Enrico Rossi sulla quarantena per chi arriva (o negli ultimi quattordici giorni è arrivato) dalla Lombardia e dalle altre quattordici province dichiarate zona rossa, ovvero Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia
E, SECONDO VOI TUTTA QUESTA GENTE CHE E' GIA' VENUTA ALL' ELBA, DENUNCERA' LA SUA PRESENZA PER FINIRE IN QUARANTENA? QUI E' COMPITO DEI SINDACI INDAGARE SULLA PRESENZA NELLE SECONDE CASE DI QUESTA GENTE PER APPLICARE LA SANZIONE!
Caro utente ASA, che lei/voi siate diventati sensibili ai problemi ambientali, non può farmi altro che piacere benché le motivazioni che portate ad esempio, nel caso del dissalatore, siano quasi prive di fondamento, basta informarsi con minimo di competenza ed un po di onestà intellettuale.
Piuttosto, lo scempio che è stato messo in piedi nella zona di Mola, con stupefacente 'disinvoltura', tra costruzioni, serre, palizzate, bancarelle, sbancamenti, spianate per colture inappropriate etc, che è uno schiaffo alla decenza, quello, caro utente ASA & C., non lo vedi? Non te ne sei mai accorto anche considerate quella zona alla stregua di un feudo su cui nessuno deve metterci il becco? I soldi che vengono fuori da questo schifo sono meno puzzolenti di quelli che secondo te verrebbero fuori dal dissalatore?
Diamo una controllata alle mutande prima di esporle al pubblico, magari non sono poi cosi linde!
Daniele
Sentiamo parlare e vediamo le immagini di questo esodo dalle zone rosse in cerca di salvezza dal contagio e mi domando chi è che ieri, sabato 7/3, ha passato alla stampa la bozza delle disposizioni governative con tanto di carta intestata, firmate poi nelle prime ore di oggi. Il pomeriggio e la notte tra il sabato e la domenica un folto numero di italiani incoscienti si è messa in viaggio per fuggire dalle zone ritenute più pericolose o per paura di essere bloccate lontano dal proprio domicilio contravvenendo a quelle misure che il governo stava per varare per salvaguardare la nostra salute. Penso sarebbe bene scovare questa o queste persone, che sicuramente sono state pagate dal/i giornale/i, applicando pene severe per aver contribuito a creare panico, confusione e contagio.
LUI, un politico vicino alla gente.
Andare per l'Elba oggi sembra una domenica di giugno con la variante che le persone a giro non sono isolani ma turisti scappati dalla loro residenza dove il corona virus sta dilagando. Oggi un caso a Piombino e così finalmente a Portoferraio si è insediata l'unità di crisi che cercherà di fermare i probabili untori a Piombino. E' 10 giorni che il sindaco Papi ha preso la decisione giusta forse perchè è più vicino ai suoi cittadini. E' dal 5 marzo che il consigliere Lanera chiede al sindaco Zini una dura presa di posizione per effettuare controlli a Piombino almeno per indentificare chi proviene dalle zone rosse del contagio dell'alta Italia.Anche il 6 marzo Lanera ha fatto un tragico appello inascoltato per i controlli sul porto di Piombino.
La Regione oggi ha fatto una ordinanza per chi si imbarca che sembra quasi una copia e incolla di quello che da tanti giorni chiedeva Lanera. Questo politico vicino alla gente fin dalla sua elezione di maggio scorso è un punto di riferimento perchè è sempre presente dove c'è bisogno per il bene della città e dei suoi abitanti. E' sua la preoccupazione sul futuro della portualità Toscana, era lui presente dove si preparavano le politiche della navigazione, lui che si è detto preoccupato per il ritardo del nuovo pronto soccorso mentre il PD faceva spicciola propaganda. E' per Lanera se sono riuscito a fare una visita dal medico sportivo a mio figlio,.
E' Lanera che da un po' di energia alla politica della città e i fatti le danno sempre ragione come la denuncia che non era acqua pulita quella che si scaricava nel fosso di S. Giovanni. Questo consigliere che forse ha il torto di appartenere a una formazione politica che ha come credo il bene del cittadino e del territorio in cui vive, cerca con le sue Mozioni e il suo impegno assillante di far risolvere i problemi della città sempre più Mortoferraio per consegnare delle risposte a Ferrayesi.
Paolo
In Italia le porte si chiudono sempre quando è tardi, anzi subito dopo con una tempestività esemplare.
Sarà davvero così complesso anche solo monitorare chi sale verso l'Elba e ovviamente porre in essere le misure preventive e successive per almeno limitare il pericolo del coronavirus???
No, noi pensiamo che come dice Zini se uno arriva da una zona a rischio, si mette in quarantena. Non si reca a fare la spesa, non saluta tutti i conoscenti convinto di essere in una cassaforte sanitaria, anziché su una isola senza una organizzazione sanitaria tale da proteggerci adeguatamente.
Che poi si debba anche limitare l'ingresso ai residenti ed a coloro per questioni di lavoro proprio non possono evitarlo non è una illegalità, solo la nostra forse salvezza, solo Papi come sempre autoritario ha almeno con la sua esperienza dettato qualche regola, bravo Maurizio (vergognoso non sia il nostro referente sanitario di zona).
Ma ancora poco e ci rileggeremo. Tardi, salvo per tutte le successive scuse e scarichi di responsabilità varie.
Solo questione di tempo.......
