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LUIGI LANERA Fdi pubblicato il 11 Marzo 2020 alle 8:08
MISURE ANTIVIRUS INEFFICIENTI E IN RITARDO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/lanera.JPG[/IMGSX] I miei appelli per il contrasto alla diffusione del virus sul nostro territorio sono stati applicati , ad oggi , non in toto e con notevole ritardo . Mi fa sorridere la dichiarazione del presidente della regione Toscana il quale invita i “turisti” giunti sulla nostra isola ad un rientro nei propri luoghi di residenza. Mi permetto di esprimere la mia delusione , in qualità di consigliere comunale e uomo di destra , nel constatare la mancanza di decisionismo e di seria valutazione , da parte di chi ci governa , del pericolo a cui è stata posta la nostra comunità a motivo di una impossibilità di cure specifiche sul nostro territorio . Se le capacità di un amministratore non si palesa in momenti così drammatici , non penso che in futuro si possa sperare di meglio . Luigi Lanera
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SPI - CGIL pubblicato il 11 Marzo 2020 alle 5:35
SPI CGIL ELBA: "SINDACI OCCORRE LA RIANIMAZIONE ALL'OSPEDALE PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS" Emergenza da coronavirus con l'Italia diventata tutta zona protetta. Ma l'isola d'Elba, priva di un servizio sanitario di rianimazione, presso l'ospedale di San Rocco, come può essere protetta in questo momento emergenziale? E' quanto si chiede il sindacato dei pensionati della Cgil dell'isola, con il suo segretario Franco Dari e la segreteria composta da Anna Galli, Fabrizio Antonini, Nello Tarea, Pirro Taddei, Giuseppe Pisani, Paolo Pierini e Luciano Lunghi. " E come deciso a suo tempo - evidenzia il segretario - ci avvaliamo anche della collaborazione esterna del dottor Mario Mellini, primario cardiologo in pensione. Lo specialista e tutto il nostro direttivo, sono preoccupati dalla situazione che si va creando sull'isola, sia per l'arrivo fuori stagione di lombardi e veneti in fuga dalle zone rosse. Quindi sollecitiamo chi di competenza a fare verifiche su tale fatto, per scongiurare eventuali minacce di contaminazioni da coronavirus sull'isola. E la situazione che si è creata fa tornare d'attualità la deficienza a cui è sottoposta l'isola, per la mancanza di un servizio di rianimazione nel nostro nosocomio. Nel caso qualcuno venga contagiato e abbia gravi problemi respiratori, come può accadere in primis agli anziani, il soggetto non potrebbe essere assistito immediatamente e dovrebbe essere trasportato altrove, se le condizioni meteo lo consentono". "Chiediamo quindi ai sindaci isolani di impegnarsi rapidamente sulla questione- dicono i membri della segreteria - rivolgendosi alla regione Toscana e agli organismi sanitari nazionali, per colmare questa grave lacuna della rianimazione mancante. E non possiamo poi non ricordare, anche l'altra deficienza. Il reparto di cardiologia all'ospedale è sotto organico, e non a caso un paio d'anni fa realizzammo un convegno alla Sala della provincia, proprio per evidenziare tale fatto. Abbiamo un solo specialista cardiologo presso il nosocomio e il nostro territorio non se lo può premettere, in particolare d'estate quando abbiamo presenti quasi 200.000 persone. E' assurdo avere un organico così ridotto. A Ischia esiste una unità coronarica completa e operano al cuore, e qui da noi, inoltre, nessun medico sa applicare un pacemaker".
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KOVID 19 - pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 21:42
C'è una testimonianza del vicedirettore della Nazione che non è riuscito a segnalare ai numeri indicati dalla Toscana per il corona virus la sua venuta dalle zone rosse e la sua segnalazione di quarantena, altre testimonianza dicono che hanno chiamato il numero dell'azienda Toscana nord ovest e non ha risposto nessuno altri il 112 nemmeno, addiirittura gli e stato detto che pur venuto dalle zone rosse può andare al lavoro basta rispettare la distanza, c'è qualcosa nell'organizzazione che non funziona.
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ROBERTO PERIA pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 18:26
APOCALYPSE NOW [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/carrello.JPG[/IMGSX] Stanotte e stamani tutta una corsa: prima verso i parcheggi, poi verso i carrelli, infine verso gli scaffali. E poi un tripudio di gente che si affolla e (forse finalmente consapevole) si ridistanzia, si saluta e fa un passo indietro. Si chiama fisarmonica comportamentale: ti viene di fare quello che hai sempre fatto, ma poi ti ricordi e arretri. Nel supermercato il bestiario esplode, diventa felliniano: la signora che si soffia il naso e poi, senza guanto, tasta le mele, il patofobico che sterilizza con la salvietta il manico del carrello, fino ai signori con maschera e boccaglio (le bombole pesano troppo). Oggi è stata un'apocalisse, ma non virale: morale, intellettuale, sociale. Da questa non ci salvano i guanti e le mascherine, ma i libri, la scuola, la cultura... Forse.
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MARIO FERRARI ex Sindaco di Portoferraio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 18:00
[COLOR=darkred][SIZE=4] I RICORDI CHE NON MI ABBANDONANO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ferrari.JPG[/IMGSX] Anche se sarebbe il momento per tutti noi di pensare ad altro, mi trovo costretto a rivangare pagine ormai scivolate nel dimenticatoio della mia passata amministrazione comunale per ricordare a chi propone oggi, in questa congiuntura temporale nefasta, di istituire urgentemente quattro posti letto di alta intensità di rianimazione all’interno dell’ospedale di Portoferraio, che è arrivato secondo. Dà un po’ fastidio, infatti, sentire qualcuno che si erge a paladino della sanità elbana proprio oggi, mentre appena due anni fa per fare da sponda alle manovre interne che si svolgevano alle mie spalle faceva saltare un programma sanitario già concordato con l’ASL e con la Regione, nel quale era previsto il mantenimento dell'attuale organico della chirurgia e che prevedeva anche l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione (con tanto di primariato) con 4 posti letto di alta intensità in aggiunta ai 10 già esistenti di bassa intensità, esattamente al punto 5 del programma. Quel progetto fu approvato dalla conferenza dei sindaci nella quale erano presenti i delegati di Capoliveri e Porto Azzurro (il sindaco di Capoliveri all’epoca era sistematicamente assente alle riunioni) mentre nell’occasione era assente Anna Bulgaresi sindaco di Marciana. Il programma fu subito dopo presentato alla assessore regionale alla sanità Saccardi da me, Gianluigi Palombi e Luciano Rossi, e l’assessore stessa, annuendo, commentò: “questa è una riorganizzazione alla quale avremmo dovuto pensare noi”. Peccato che alla successiva conferenza dei sindaci Barbetti (stavolta presente ed attento), Bulgaresi e il vicesindaco di Porto Azzurro lo bocciarono creando le premesse per far saltare la mia presidenza, probabilmente perché quel piano sanitario che si stava concretizzando, targato Ferrari (e Forza Italia…), cominciava a dare fastidio. E non solo a loro, visto che proprio in quei giorni (tanto per non dimenticare) si manifestò una raccolta di firme abilmente organizzata all’interno della mia compagine amministrativa (raccogliendo anche sottoscrizioni di consiglieri inconsapevoli) da parte di coloro che scelsero quell’occasione per venire allo scoperto e cercare di sfiduciarmi per dare sfogo alle loro ambizioni poi puntualmente naufragate. Oggi Barbetti, che come presidente della conferenza dei sindaci da allora ha taciuto, viene a proporre quello che allora bocciò solo per una diatriba personale nei nostri confronti. Non voglio commentare oltre né aggiungere altro, visto il momento tragico che la Nazione sta affrontando, ma dovevo questa puntualizzazione alla cittadinanza e anche a coloro che, evidentemente inconsapevoli di come sono davvero andate le cose, oggi criticano e chiedono “che cosa avete fatto e dove eravate”. Ci sarà tempo, quando saremo tutti più sereni, di raccontare molte di queste storielle che hanno avuto ripercussioni sulla pelle dei portoferraiesi e di tutti gli elbani. La lista è lunga. Mario Ferrari, ex sindaco di Portoferraio
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Luciano Rossi da Portoferraio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 17:53
[COLOR=darkblue][SIZE=4] SIAMO DIVENUTI DEI NUMERI ..O PEGGIO ANZIANI [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/anziani.JPG[/IMGSX] Molti dicono che sono un pessimista; rispondo che il mio è un pessimismo ragionato, basato su una buona conoscenza e soprattutto su quarant’anni di esperienza trascorsa nelle corsie degli ospedali e nei Pronto Soccorso, che mi hanno reso sicuramente più vecchio, ma anche più esperto. Ieri sera i media hanno usato ufficialmente la parola pandemia, quella che da tempo usavo per sollecitare parenti e amici ad una particolare prudenza, a non sottovalutare il problema del Conavid 19, la sua rapidità di diffusione e l’indice di mortalità, che non è quello della banale influenza invernale. Ma non è questo il problema. Quello che mi ha disgustato della nostrana politica è stata la frase, ripetuta fino alla noia, “non lasciamoci prendere dal panico”, associata anche alla presentazione di facce sorridenti che dicevano: “anch’io ho il corona virus!”. Imbecilli! Così l’epidemia è divenuta pandemia, una parola che non solleva in molti le adeguate preoccupazioni perché non ne conoscono il significato, o quantomeno le reali conseguenze sanitarie, economiche, e la necessità del profondo mutamento del nostro stile di vita. Ma non è neppure questo il problema. Quello che più mi ha amareggiato, sicuramente perché mi coinvolge direttamente, è che nell’accezione comune si è fatta strada che l’infezione prediliga gli anziani, e con patologie intercorrenti. Ed è questo che sistematicamente i media hanno fatto, e continuano a far notare: il dato anagrafico e le complicanze già presenti, a giustificazione dell’evento finale. E così, con il nobile scopo di rassicurare le masse, giustificare la situazione corrente, e una morte da coronavirus, abbiamo sentito sempre più spesso l’espressione “sì, ma era anziano”, o “era affetto da patologie pregresse”, con lo scopo evidente di rassicurare chi anziano non è. Uno scopo nobile, forse, ma cretino, perché non certo capace di impedire ciò che doveva essere impedito: la trasformazione di una epidemia in una pandemia; ed è successo quello che era inevitabile con queste premesse. Allora vorrei ricordare a tutti, in primis ai nostri governanti, ma forse è bene ricordarlo anche a chi oggi, all’occorrenza, è chiamato a gestire la nostra salute, che quando muore un paziente, non muore solo un anziano, muore un papà, o una mamma, o un nonno o una nonna, o una persona alla quale altri hanno legato i ricordi e gli affetti della loro vita, con i momenti di felicità e di sconforto, di ansia e di gioia. Quando muore un anziano muore anche una parte di un giovane che rimane, una mutilazione che solo il tempo potrà guarire, forse. Cari amministratori della cosa pubblica, ricordatevi che non vi potete permettere di gestire gli ammalati come un codice, un protocollo, o un numero, perché sono persone, persone che amano, che guardano crescere i figli, i nipoti, e gioiscono per i loro successi, e soffrono, come loro e più di loro, per le avversità che la vita gli fa incontrare. Un paziente è sempre un uomo o una donna; è sempre una persona con i suoi sogni, le sue aspirazioni e i suoi progetti, che non si legano affatto al suo dato anagrafico. Ed è questo ciò che siete chiamati a governare e a curare. Ma sarà bene ricordare che oggi tutti sono più fragili, anche chi non ha ancora il privilegio di essere anziano, e tutti dovremmo sentire il peso di questa fragilità, dell’ansia e delle preoccupazioni che ne scaturiscono, fino ad arrivare, tutti, a quello che è sempre stata un’utopia: il rispetto per le leggi dello Stato.
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Artigiano da Portoferraio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 17:33
Piccola considerazione di un artigiano. Per consentirmi di pagare contributi, tasse mutuo e interessi passivi oltre non ultimo gli stipendi, sono costretto ad uscire e muovermi non posso fare diversamente! Allora ritengo che agli appelli di molti di stare a casa, io lo potrei fare esclusivamente se bloccano tutto, pagamenti scadenze fiscali, mutui ,interessi e bollette comprese. Così potrei stare a casa anch’io e pure i miei ragazzi. Ma ci vuole le palle da parte del governo per istituire la legge marziale o il coprifuoco. Fermando solo alcuni ed altri invece consentire di andare al lavoro per pagare appunto le tasse e restituire i soldi alle banche, lo puoi limitare certamente il contagio, ma non tagliarlo totalmente alla radice. Buona serata
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Controlli al Porto di Piombino e situazione in Lombardia da Le barriere Check-Point-Charlie a Piombino e Meno di mille posti letto in terapia intensiva in Lombardia pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 16:58
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/barriere.JPG[/IMGSX] Spero che non sia vero che non vengono effettuati controlli alle barriere di Piombino, porta d'ingresso per l'Elba. Lombardia chiede stop a negozi, ditte, mezzi pubblici. Fontana: “Gli ospedali reggono un’altra settimana” La Regione accelera e vuole un’ulteriore stretta: “Altri 15 giorni così non li reggiamo”. Via libera dei sindacati e anche il Pd è d’accordo. E tanti ristoratori milanesi hanno già abbassato la serranda. Orlando (Pd): “C’è una conferenza Stato-Regioni. I governatori non parlino a mezzo stampa” Salvini con Meloni e Tajani: "A Conte abbiamo chiesto di chiudere tutto. Ci è stato detto di no"
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Milanesi pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 16:58
Ma i nostri ospiti hanno capito che devono starsene a casa.???????? ... Non sono in vacanza...... Girellano come le rondini a primavera....... Chi sa se ci avrebbero ospitati così tranquillamente o ci avrebbero sparato
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NOCENTINI GROUP pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 16:50
[COLOR=darkred][SIZE=4] EMERGENZA CORONAVIRUS, NOCENTINI GROUP CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO [/SIZE] [/COLOR]
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portoferraio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 15:41
Pare che neanche oggi dopo il nuovo decreto che limita gli spostamenti se non per gravi necessità o lavoro al porto di Piombino e ovviamente Portoferraio non ci sia nessun controllo.....complimenti...avanti cosi!!
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CAPOLIVERI da CAPOLIVERI pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 15:36
Il governo Renzi in una notte detasso' le buste paga (80 euro) anche per chi non ne aveva bisogno ed aveva un costo annuo di 10 miliardi. L'attuale governo lo ha confermato, per cui sarebbe opportuno lasciare le 80 euro per chi ha una busta paga o pensione bassa, il resto, con una notte si puo' abrogare e dirottare una cifra che si potrebbe aggirare sui 7 miliardi verso la costruzione di nuove unita' di terapia intensiva, anche per l'ospedale di Portoferraio. Questo sarebbe oltretutto un gesto di solidarieta' per noi stessi e verso gli altri.
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Asserragliato in casa da Lungone pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 15:29
Ma secondo voi è normale che in questo momento c'è gente che ospita regolarmente altre persone a casa sua, in barba a chi dice che "si devono evitare gli assembramenti"? E poi ci fanno fare la fila per entrare al supermercato... fossero in una villetta isolata, farebbero col suo e rischierebbero solo loro, ma è un condominio... E sì che uno di casa è un operatore sanitario... ma in che mani siamo? A questi chi glielo spiega che devono evitare contatti con altre persone? Sindaco, qui ci vole un intervento dei vigili...
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L'Elba, l'Italia, l'Europa e i posti letto in terapia intensiva da Oh Bischeri, ma non Vi arrabbiate mai ? pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 13:41
Accidenti Sig. Prianti, se non fosse una cosa drammatica ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate, e cosa faranno ora i sindaci elbani dopo la scoperta del vice-sindaco Barbetti, a cui piaceva la bischerata del Comune Unico ? Come in Italia si sono accorti che ci sono pochissimi letti in terapia intensiva per una nazione di 60 milioni di abitanti e con molti anziani, all'Elba si sono accorti che hanno un ospedale senza letti di terapia intensiva e ora che faranno, li compreranno con i soldi della tassa di sbarco ? Intanto Trump dichiara che il coronavirus è una truffa dei democratici, Macron va a teatro e l'Italia ha tagliato tanto la sanità seguendo gli ordini dell'Europa di tagliare il debito mostruoso che abbiamo, dovuto al virus corruzione e al batterio prescrizione. Bisogna tagliare, ce lo chiede l'Europa, di questa Europa non ne abbiamo certo bisogno, tagliare la sanità e tartassare sempre la povera gente che lavora per dare soldi ai ricchi e alle banche italiane e europee, ma tagliare veramente gli sprechi italiani, stipendi e pensioni esagerati nel pubblico, dalla Presidenza della Repubblica alla Rai, lavori pubblici fatti male e inutili che costano il quadruplo del normale, ma ora anche i ricchi hanno paura, il coronavirus non guarda in faccia a nessuno, ci vuole una terapia intensiva privata in esclusiva. solo per ricchissimi e nessun contatto con la plebe. Vade retro, pussa via brutta bertuccia.
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ALESSANDRO DINI da CAMPO NELL'ELBA pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 13:32
A Ex dipendente ASL TNO Ex dipendente ASL TNO da Empoli pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 10:03: Erano appecoronati al partito che decideva da Firenze e ora nella tragedia starnazzano in cerca di visibilità per dire,in futuro, che loro lo avevano detto.!!!
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CCT informa pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 12:27
NOTA INFORMATIVA CORONAVIRUS Si informano gli organi di informazione che CTT Nord, in tutti i territori in cui opera, ha disposto le seguenti azioni di prevenzione rivolte alla clientela e ai lavoratori, per contrastare la diffusione del coronavirus. Sui mezzi di trasporto è attivo già dal 25 febbraio u.s. un servizio di disinfezione aggiuntivo delle parti esposte al contatto del pubblico e del posto guida, rispetto alle normali operazioni di pulizia previste a carattere di norma giornaliero. Nelle pulizie quindicinali è stata aggiunta la disinfezione sia del “cielo” del mezzo che del pavimento, rispetto alle normali operazioni di pulizia contrattualmente già previste. Ricordiamo alla clientela che in tali frangenti siamo stati costretti a sospendere la vendita dei titoli viaggio a bordo. Si ricorda che è possibile acquistare i titoli di viaggio tramite SMS, oppure on line con la ricarica della propria carta mobile (ove prevista), oltre alla possibilità di acquisto presso le biglietterie aziendali/emettitrici automatiche e presso le rivendite. La salita/discesa dal mezzo avverrà dalla porta centrale/posteriore escludendo il transito dalla porta anteriore e la permanenza delle persone nella parte di corridoio adiacente il posto guida, ciò ovviamente in tutti quei mezzi in cui è possibile operare in tal senso. CTT Nord richiede la collaborazione dell’utenza, al fine di poter garantire il servizio dei giorni a venire di non parlare all’autista e permanere in posizione distante almeno 1 metro in tutte le relazioni interpersonali compiute sia sul mezzo che a terra alle fermate. In ottemperanza ai DPCM in vigore, ricordiamo a tutti le precauzioni da adottare: Misure igienico-sanitarie: a) lavarsi spesso le mani; b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona; c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro; e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva; f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
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x il comune unico da Portoferraio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 11:45
quindi te e qualcun'altro, sareste favorevoli al comune unico per girare liberi e tranquilli tra gli 8 comuni bravo Panchina ...&C. intanto è meglio che te ne stai a Rio e non venire a Portoferraio, ..stai sulla tua panchina a rompere le palle ai tuoi compaesani che ormai ti conoscono! Se il C.U. vuol dire anche questo... behh allora..👎 pensa come sarebbero felici gli abitanti dei paesi vicini a quel paese dell'Elba se sfortunatamente quel paese avesse un paio di casi e non esistesse neppure questo divieto🤘️
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Autocertificazione spostamenti da a da Il Bischero Unico pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 11:16
Nel modulo del ministero dell'interno va scritto vado da Cavo a Marina di Campo per lavoro. Il problema sono i bischeri che non sanno ne' leggere ne' scrivere, e soprattutto quelli che interpretano a modo loro e male le leggi.
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Ex dipendente ASL TNO da Empoli pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 10:03
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/terapia.JPG[/IMGSX] Ho letto ieri le lamentele dell'ex Sindaco di Portoferraio per la mancanza di letti di Terapia Intensiva nell'Ospedale Elbano; leggo oggi l'accorata richiesta di 4 letti di Terapia Intensiva da parte dell'ex Presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Isola d'Elba. Mi domando: questi Signori dove erano gli anni scorsi, quando la sanità elbana è stata massacrata, cosa hanno fatto allora per mantenerla su standard quantomeno accettabili, facendosi parte attiva con l' ASL e la Regione? Si sono fidati delle promesse, talvolta sicuramente irrealizzabili (vedi Corso Infermieri all'Elba), consentendo quanto già programmato dalla D.G. dell'ASL 6 nel 2012: la scomparsa dell'Ospedale all'Elba. e ora si lamentano e chiedono? Ma "mi faccia..no il piacere" diceva Totò! ma almeno con lui si rideva; con questi viene dapiangere
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Autocertificazione da Rio pubblicato il 10 Marzo 2020 alle 8:07
Stando al decreto, per andare da Rio a Portoferraio e ritorno, un cittadino dovrebbe esibire sei volte l’autocertificazione ad altrettanti posti di blocco perchè quattro sono i comuni/territori interessati. Questo è uno dei risultati dell’imbecillità Elbana. Il comune unico no, mi raccomando.... Panchina
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