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Ivano pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 15:59
Egr. sig. Lanera Credevo di essere stato chiaro, ma evidentemente non abbastanza. Colpa sicuramente mia. La mia considerazione nasceva anche dal fatto che secondo i dati del MEF la maggiore evasione fiscale, pari al 41,7% si riscontra nei settori del commercio, trasporti, alloggi e ristorazione dove c’è un valore aggiunto del 21,4%. La Toscana, dove primeggia il turismo e non l’industria ha una media di evasione fra circa il 40 e il 50%. Alla luce di questi dati, pur capendo che chi più ha, più vuole, non trovo giusto spremere ulteriormente la maggior parte dei cittadini, pensionati e lavoratori dipendenti che le tasse le hanno pagate prima, anche per chi evade, continuano a pagarle anche con il Covid 19, a favore di categorie indicate fra i principali evasori. Che poi, anziché prendere i soldi dove ci sono, i governi prendano sempre dai soliti non è una novità. Ed è anche per questo che da sinistra li combatto. Detto questo, sembra proprio che lei voglia catalogare la sua posizione, in contrapposizione ai sinistri, fra i fascisti. A me i fantasmi fascisti non fanno paura, ma … pena. Pena perché non ci sono più le condizioni, almeno ‘per quel fascismo. Mancano gli arditi, manca Marinetti, manca Fiume, il Re … manca Mussolini. Nel ’20 e nel ’21, gli arditi che costituivano la forza fisica del fascismo erano soldati disperati, combattenti, usciti da una guerra. Ora chi pensate di mettere in campo? Casa Pound? Con alla testa la Meloni? Ho pena per chi ci si ritrova. Certo ci sono i bottegai e i piccoli e grandi evasori che foraggiano le dx da dentro e forze esterne tipo Putin da fuori, ma personalmente, a me e tanti altri mancheranno gli anticorpi per il covid 19, non certo quelli, e quanto di altro possa essere necessario, per la sua destra al servizio come sempre delle categorie più abbienti. Saluti da sinistra
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Elbana da Da casa mia... pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 15:52
Pensa che Salvini a Pasqua voleva riaprire le chiese! Con Salvini e qualche altro come lui,a quest'ora ci saremmo già estinti tutti! 😳
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RUGGERO BARBETTI ... Vice Sindaco di Capoliveri pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 14:41
[COLOR=darkred][SIZE=4] CORONAVIRUS: UNO SCUDO PENALE PER LE TASK FORCE TECNICO SCIENTIFICHE [/SIZE] [/COLOR] UN NUOVO GOVERNO CHE SI PRENDA LA RESPONSABILITÀ DI RIMETTERE IN MOTO L'ITALIA [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barbetti.JPG[/IMGSX] La prima domanda è: perché le altre nazioni europee hanno già allentato le restrizioni imposte per limitare i contagi? A questo proposito mi è ritornato in mente il calvario dei membri della Commissione Grandi Rischi, l'organismo consultivo della Protezione civile, al centro del processo intentato nel 2011 dalla procura dell'Aquila con l’accusa di avere fornito “informazioni inesatte, incomplete e contraddittorie alla popolazione, inducendola", secondo la Procura, "a comportamenti imprudenti a sei giorni dal sisma del 2009". La questione centrale del dibattimento, infatti, era la valutazione dell'eventuale condizionamento dei messaggi diffusi dagli esperti sui comportamenti delle persone che, rassicurate dalle affermazioni degli scienziati, preferirono, secondo i magistrati, restare nelle proprie abitazioni, dove trovarono la morte. In pratica i membri della Commissioni furono accusati di non essere riusciti a prevedere il terremoto del 2009 che è un pò come non riuscire a prevedere i miracoli.... Abbiamo fatto ridere il mondo intero. Il risultato di quell'atto di accusa, risoltosi con l'assoluzione solo in Cassazione, è che, senza serenità, oggi la Commissione Grandi Rischi preferisce prendere posizioni generiche che producono, però, tensione e caos nella pubblica opinione e nelle istituzioni. Ecco, questo è quello che probabilmente sta accadendo con le Task Force tecnico scientifiche che supportano, anzi, dovrebbero supportare il Governo in questa emergenza. Diversamente non troverebbero una spiegazione logica tutte queste indecisioni e contraddizioni che caratterizzano l'incerta azione del Primo Ministro Conte il quale a sua volta ammette che le sue decisioni sono frutto dei pareri degli scienziati e degli autorevoli membri delle Task Force governative istituite per l'emergenza. Ho l’impressione che, memori di quanto avvenuto alla Commissione Grandi Rischi, senza serenità e sotto la possibile lente di ingrandimento di PM e Procure, i membri delle Task Force Coronavirus, invece di attestarsi su posizioni generiche, preferiscano prendere posizioni conservative e rigide con in pratica il mantenimento del Lockdown e, anziché fornire pareri esclusivamente scientifici, si rifugino in pareri burocratici che li possano tutelare da eventuali azioni legali nei loro confronti. Il risultato è che così facendo producono non solo disagio e malumore ma anche rabbia e caos nella popolazione e nella filiera delle istituzioni che va dal Governo, alle Regioni financo agli amministratori locali, sulla quale filiera pende l'onere di adottare decisioni importanti proprio sulla base delle restrittive indicazioni delle varie commissioni scientifiche. E qui si crea un corto circuito perchè anche le istituzioni, ad iniziare dal Governo, hanno paura di prendere decisioni diverse da quelle che vengono proposte dalle commissioni scientifiche proprio per non rischiare di essere un possibile bersaglio della magistratura, come ormai la storia, anche recente, ci ha insegnato e ci insegna. A questo punto non si può non evidenziare che c'è, quindi, un problema di opportunità a lasciare in esercizio organismi che non produrranno nulla, salvo procedere a determinare ulteriori e probabilmente inutili allarmismi. Pertanto restano solo due soluzioni sul campo: o il Governo individua una sorta di ombrello, uno strumento di protezione giuridica che consenta alle commissioni di operare in una specie di area protetta da uno scudo penale oppure le Task Force governative di scienziati e tecnici vanno sciolte perché allo stato attuale ogni loro presa di posizione crea solo sconcerto e danni. Quest'ultima soluzione sarebbe, però, l'ennesima sconfitta della politica ad opera della magistratura. La seconda domanda la domanda è: chi si prende la responsabilità di rimettere in moto l'Italia? Alla luce dell'immobilismo del Governo (i peggiori ministri della Repubblica, tanti nel posto sbagliato al momento sbagliato) c’è qualcuno capace che è pronto a farsi carico di questa emergenza? Dopo quasi 60 giorni di Lockdown l'economia di tutta Italia, già precaria, rischia di implodere ed è ormai evidente a tutti il ritardo del nostro Governo sulla risposta alla crisi. Bisogna agire subito a sostegno dell'economia senza preoccuparsi dell'aumento del debito pubblico perché perdere tempo significa sprofondare in una recessione dalla quale potrebbe essere molto difficile venir fuori. Tutte le risorse devono essere utilizzate per proteggere le imprese e i lavoratori. Conoscenza, coraggio e umiltà. Concordo con chi afferma che "Chi vuole governare questo Paese deve aver queste virtù". Ruggero Barbetti V.Sindaco di Capoliveri
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franco da rm pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 14:36
x il sig. Lanera perchè non mi ha dato una risposta alle mie domande? grazie
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UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO PIOMBINO pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 14:35
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/bliz.JPG[/IMGSX] [COLOR=darkred][SIZE=4] PIOMBINO, SEQUESTRATI 1440 KG DI PRODOTTI ITTICI SCADUTI. [/SIZE] [/COLOR] Nella giorni scorsi, nell’ambito di controlli sulla filiera della pesca effettuati dal personale della Guardia Costiera di Piombino, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Direzione Marittima di Livorno, è stato effettuato, presso un importante centro di lavorazione e vendita all’ingrosso di pesce fresco e congelato, un sequestro cautelare di uno stock di 1440 Kg di prodotto ittico. I militari, già sul posto per accertamenti relativi alla tracciabilità di una partita di tonno rosso che risultava sospetta, hanno accertato che numerose scatole di sgombro congelato riportavano in etichetta date di scadenza superate, in alcuni casi, anche da più di un anno. Per questi motivi, oltre al sequestro del prodotto, viene comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro per mancata attivazione delle procedure prescritte nel piano di controllo aziendale. La puntuale attività di controllo svolta dalla Guardia Costiera, ha consentito così di evitare che una ingente quantità di pesce scaduto potesse raggiungere la vendita al dettaglio e le tavole degli ignari consumatori.
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Luigi Lanera pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 13:29
Egr sig Ivano Il suo ragionamento non fa una piega , però la mia proposta si basa sul fatto che ad oggi non ci sono speranze di guadagno per il 2020 e quindi almeno quei soldi delle tasse per L anno passato lasciamoli nelle tasche della gente che dovranno in caso contrario essere costretti ad richiederli allo stato per poter affrontare un periodo nefasto . Se ascolta bene i tg vedrà che alla fine la mia proposta sarà la giusta conclusione per far ripartire L Italia . Colgo L occasione per rispondere all art ( luigino de noialtri ) Ciò che ha detto luigino si è avverato , ma ora più preparati nell affrontare il problema Covid 19 si può pensare di non far morire L economia dell Elba. Ps Mi saluti i suoi amici Sinistri che non hanno idee per questo territorio ma solo paura dei fantasmi fascisti .........
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VOCI DI RIPARTENZA pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 12:49
[COLOR=darkred][SIZE=4] Dario Ferro ci racconta “Foliage”. “Ecco come stiamo lavorando” [/SIZE] [/COLOR] Anche il negozio Foliage, di Portoferraio, si ingegna per cercare di lavorare al meglio in questo periodo. E’ Dario Ferro a raccontarci come si sono organizzati rispettando le norme imposte. “La prima difficoltà è quella di reperire la marce perché i corrieri hanno problemi sia con gli orari delle navi che con le attività chiuse. Stiamo lavorando bene via telefono, salviamo il salvabile, e comunque la risposta c’è da parte della gente. Ci chiedono fiori per vari eventi come i compleanni o per qualche lutto. Un servizio che era necessario ma anche per rimanere attivi a livello psicologico, stare impegnati sul lavoro ci fa ben sperare. http://9QPiWzOTGmA
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 11:27
Lunedì un gruppo di commercianti organizza una manifestazione davanti al comune di Portoferraio per attestare la crisi allo stato attuale e di prospettive. evidentemente la prospettiva è negativa perchè non è possibile capire come evolverà il movimento turistico, perchè la riapertura prevista a giugno forse è troppo lontana ed un allentamento differenziato per regione potrebbe essere opportuno. ma si ha la sensazione che la prospettiva sia negativa anche e soprattutto perchè dalle istituzioni locali non viene nessun segnale, nessuna misura concreta di aiuto. spostare la data di pagamento dei tributi ma lasciandoli invariati, almeno al mome nto, non serve a niente, è fuffa. i comuni devono decidere, intendono finanziare ESA che non svolge servizi e quindi risparmia o intende salvare imprese ed occupazione? non possono tacere, debbono usare il cervello per trovare accordi che salvino un pò tutti e a tutti consentano di respirare. ad esempio sarebbe il caso che i comuni favorissero un accordo tra proprietari dei fondi e commercianti che pagano affitti salati o salatissimi per garantire agli uni un introito per pagare le imposizioni fiscali quantomeno e agli altriun sensibile risparmio che consenta appunto di mantenere in vita l'attività. invece si ha la sensazione di un immane silenzio e peggio ancora di chiacchere astreuse come le richieste di zone franche di regimi fiscali agevolati per l'Isola che anche se qualora possibili, necessitando di una legge chissà se arriverebbero e quando arriverebbero. bisogna cambiare registro e lo devono cambiare anche le associazioni di categoria, sia chiaro.
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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA PORTOFERRAIO pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 11:13
[COLOR=darkblue][SIZE=4] Violavano le acque di mare protette dell’Isola di Montecristo e la zona di mare interdetta dello “Scoglio d’Africa”. Nave chimichiera e Motopesca elbano individuati e sanzionati dalla Capitaneria di Porto. [/SIZE] [/COLOR] Una nave adibita al trasporto di prodotti chimici alla rinfusa, di 4.263 di tonnellate di stazza lorda, battente bandiera estera è passata nei giorni scorsi troppo vicina alla costa dell’Isola di Montecristo. La nave, nel tardo pomeriggio di lunedì 20 aprile, stava navigando in direzione Sud per raggiungere il porto di Napoli (successivo porto di destinazione), quando dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Portoferraio gli è stato intimato via radio di cambiare rotta, portandosi fuori dalle due miglia previste a tutela dei limiti del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ed in particolare dell’Isola di Montecristo. Il comandante della nave aveva, infatti, violato il Decreto Ministeriale 2 Marzo 2012 cosiddetto “Clini-Passera”, che vieta la navigazione nella fascia di mare di due miglia dal perimetro dei parchi marini nazionali, alle navi che trasportano merci e passeggeri superiore alle 500 tonnellate di stazza lorda. La Capitaneria di porto, che stava controllando il traffico marittimo con la supervisione della Sala Operativa della Direzione Marittima di Livorno, attraverso il sistema “PELAGUS” in dotazione alla Guardia Costiera, aveva già informato il comandante della nave del divieto in vigore. Così, i militari elbani hanno fatto immediatamente cambiare rotta all’unità mercantile per portarla alla distanza prevista dalla zona protetta e, in collaborazione con il personale della Capitaneria di porto di Napoli, hanno deferito alla Autorità giudiziaria il comandante e l’ufficiale di guardia in plancia al momento della violazione, che adesso rischiano una sanzione penale. La Guardia Costiera di Portoferraio, anche durante questo periodo di emergenza nazionale, continua a svolgere la propria attività di istituto a salvaguardia e protezione dell’ambiente marino nell’ambito dell’intero Compartimento Marittimo. Proprio nell’ambito di tale attività di controllo, nel corso della giornata di sabato 25 aprile, alle ore 14.50 circa, sempre la Sala operativa della Capitaneria di Porto elbana riscontrava la presenza di un motopeschereccio appartenente alla marineria di Portoferraio in navigazione nella zona di mare prospiciente lo “Scoglio d’Africa”; in tale parte di mare vige un divieto di navigazione e di qualsiasi altra attività marittima, di superficie e subacquea, in base ad una Ordinanza n. 11/2017 del 18/03/2017 emanata dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio per motivi di sicurezza della navigazione. Al comandante dell’unità da pesca è stata successivamente contestata l’inosservanza del rispetto delle norme sulla sicurezza della navigazione, ai sensi dell’articolo 1231 del Codice della Navigazione, ed è stato pertanto deferito alla Autorità giudiziaria.
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COMPAGNIA CARABINIERI PORTOFERRAIO pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 11:06
[COLOR=darkred][SIZE=4] OPERAZIONE “DELFINO ALGERINO”: I CARABINIERI SMANTELLANO UNA RETE DI SPACCIATORI SULL’ELBA. [/SIZE] [/COLOR] Sei mesi di indagini tecniche nell’ambito di un’attività investigativa protrattasi per circa un anno e mezzo, a cavallo tra l’autunno 2017 e l’estate del 2019, otto provvedimenti cautelari per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, più di mezzo chilo di cocaina sequestrata oltre a svariate dosi di marijuana. È questo il bilancio dell'operazione "delfino algerino" con cui i Carabinieri di Portoferraio, coordinati dal PM dr. Massimo Mannucci della Procura della Repubblica di Livorno, diretta dal dr. Ettore Squillace Greco, sono riusciti a smantellare una fitta rete di spaccio che approvvigionava di droga l’isola d’Elba. Tra gli indagati anche un avvocato del Foro di Roma con studio a Livorno, Francesco Mancini, 46enne, finito ai domiciliari, mentre il suo collaboratore albanese Aurel Zhupa, 43enne, è stato tradotto in carcere. Altri sei indagati sono agli arresti domiciliari: si tratta dei fratelli Marco e Andrea Coppola, di 42 e 32 anni, del 27enne Emanuele Maniaci rintracciato a Terrasini, nel palermitano, del 36enne Issam Belemaalem, del 33enne Mohamed Oueslati e del 46enne Benyoucef Bouabdallah, individuato e tratto in arresto a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Tutte le misure sono state eseguite nella mattinata odierna dai Carabinieri di Portoferraio e Livorno, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Firenze e dai militari delle Stazioni Carabinieri di Terrasini (PA) e Pinetamare – Castel Volturno (CE). Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Portoferraio attraverso pedinamenti e servizi di osservazione e anche mediante l’uso di strumentazioni tecniche, hanno consentito di documentare oltre 200 episodi di spaccio al dettaglio di cocaina da parte degli indagati nei confronti di numerosi cittadini elbani, per un volume d’affari di decine di migliaia di Euro. Come ricostruito dalle intercettazioni, i pusher prendevano appuntamento con i loro clienti utilizzando un linguaggio criptico con cui la droga diventava “caffè”, “birra”, “istanze”, “atti”, mentre il luogo dello spaccio diventava “l’ufficio”, il tutto al fine di eludere eventuali ascoltatori sul reale contenuto della conversazione. Lo spaccio interessava acquirenti di diversi Comuni elbani e avveniva soprattutto nel centro di Portoferraio, dove i pusher prendevano appuntamento con i loro clienti, ai quali chiedevano incontri anche in luoghi insospettabili, come negozi e supermercati. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno sequestrato oltre mezzo chilo di cocaina e segnalato alla Prefettura diversi acquirenti come assuntori di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 75 del Testo Unico sugli stupefacenti. Durante l’esecuzione dei provvedimenti cautelari con l’ausilio di una unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze, i militari hanno anche effettuato perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, rinvenendo sostanze stupefacenti e € 8.000 in contanti
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ACQUA DELL'EBA pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 10:49
[COLOR=darkblue][SIZE=4] ACQUA DELL’ELBA LANCIA LO SPOT A FAVORE DEL TURISMO ITALIANO [/SIZE] [/COLOR] Il video in anteprima per gli elbani e da questa sera in onda su La7 Ripartiamo dall’Italia e dall’Isola d’Elba. Un viaggio tra immagini spettacolari dell’Isola d’Elba accompagnate dalla voce narrante di Maurizio Di Maggio, conduttore radiofonico di Radio Monte Carlo e da sempre gran sostenitore del territorio elbano, per la regia di Stefano Muti. E’ lo spot realizzato da Acqua dell’Elba che andrà in onda a partire da stasera sulla rete La7 ma che vuole essere condiviso in anteprima con gli elbani : https://vimeo.com/stefanomuti/download/412371828/7d4809a9c4 Un appello dell’azienda elbana alle istituzioni per risvegliare l’attenzione sul turismo, un settore economico fondamentale che a oggi sembra dimenticato, uno dei pilastri della nostra economia e della nostra cultura che merita la giusta attenzione e aiuti concreti. Lo spot sarà on air a partire da sabato 2 Maggio su diverse piattaforme televisive e digitali, tra cui segnaliamo i passaggi in prime time sulla rete La7 (il 2, 3, 4, 6 e 9 maggio) poco prima delle ore 20.00 tra l’anteprima e i titoli del Tg condotto da Enrico Mentana, uno dei più visti e seguiti dal pubblico italiano “Tornerà il momento del viaggio. E sarà il dono più bello che potremo farci. Alla scoperta della bellezza, Alla riconquista della libertà. #ripartiamodallitalia, dal nostro turismo Alla riscoperta della nostra essenza.”
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Elbana da Portoferraio pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 10:03
La frase "non fare assembramenti" vale per tutti o come al solito i ciclisti solo liberi di fare come li pare? Ho visto gruppi di ciclisti senza mascherina e che non mantenevano la distanza di sicurezza. Fatemi capire come funziona quest'ordinanza sennò che siamo stati a fare quasi 2 mesi in casa?
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Libero da Portoferraio pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 10:00
X RICCARDO ANCILLOTTI. Caro Riccardo hai proprio ragione. Ma purtroppo l’Italia va male proprio perché ci sono persone ignoranti e debosciate come queste. Ma speriamo che se il virus deve prendere a meno prendesse chi si comporta male. Saluti e rispettate le regole, che costa poco.
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Luca da "LA CALATA" PORTOFERRAIO pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 10:00
Portoferraio ieri mattina non sembrava che le persone abbiano capito l'importanza del distanziamento sociale, mascherine,in calata sembrava di essere in una pista per ciclisti e corridori SENZA MASCHERINA e chi di dovere che deve fare i controlli è solo passato.........SE QUESTO è IL COMPORTAMENTO RESPONSABILE DELLE PERSONE SPERIAMO BENE....
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"e' tornato Luigino de noaltri." da Molo Elba pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 9:43
Nel periodo piu' buio della pandemia era scomparsa l'effigie rassicurante di Luigi Lanera: ci mancavano le sue ricette e soluzioni a pronto uso elargite con nonchalance e disinteresse in qualita' di consigliere di minoranza o ancor meglio di "responsabile" nazionale per i trasporti marittimi di Fratelli d'Italia. Ha tentato inutilmente di sostituirlo Roberta Madioni, stella nascente delle scienze delle finanze, resa piu' umana dalle incertezze sui calcoli percentuali e sulla storia delle zone franche. Ora tutti i problemi legati al contagio sono risolti ci assicura Lanera, prossimo alla nomina di responsabile epidemiologo di Fratelli d'Italia, e chiede libero ingresso ai proprietari delle seconde case. Ma come fino a ieri non minacciava il Sindaco di Portoferraio che se non avesse chiuso le barriere a Piombino sarebbe stato il responsabile morale del contagio elbano? Forse da Roma non l'avevano ancora avvisato del nuovo incarico di responsabile sanitario? Effettivamente in queste due settimane di silenzio stampa era a capo chino sui libri a studiare! Chissa' se ora nel suo curriculum affianchera' al titolo di Comandante di Lungo Corso anche quello di Virologo (quello di economista gia' se l'e' guadagnato sul campo con anni di attivita'). Caro Roberto, non sei l'unico a non poterne piu' di leggere queste ricettine preconfezionate a risposta delle legittime preoccupazioni dei cittadini, cerchiamo di essere seri se non riuscite a farlo per rispetto dei lettori fatelo almeno per rispetto di voi stessi.
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Ivano pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 9:25
Sig. Lanera, chiedo cortesemente un chiarimento. Si parla di tasse e di loro azzeramento, ma le tasse da pagare, posticipate, sono relative agli utili della passata stagione, quella 2019, che ha anche visto un incremento della stagione turistica di circa il 4%. Perché dovrebbero essere azzerate? E chi paga al posto loro? La fiscalità generale, ovverosia anche i pensionati e i lavoratori dipendenti e stagionali?
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Confermo quanto detto da Andrea per Porto Azzurro da Porto Azzurro pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 9:12
A Porto Azzurro, pochissima gente in giro ieri, e quei pochi tutti con mascherina e distanziamento di sicurezza. C' è sempre chi vuole fare dell' allarmismo. Non sarà mica quella che si lamentava, allarmata, che c' era qualcuno che lavava la macchina al distributore di Mola? Invece di essere contenti che ci hanno ridato un po' di libertà, indispensabile per ripristinare il nostro benessere psico- fisico, la nostra salute, c' è qualcuno cher si lamenta del relativo, limitato e controllato spiraglio di libertà che ci è stato dato! Sarà mica un detenuto col binocolo puntato sul nostro paese?
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franco da rm pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 8:33
x il sig. Lanera Non sono un medico ma da quanto si sente in tv dai vari professori, virologhi etc, neanche il tampone da sicurezza sia perchè deve essere fatto da esperti e mi sembra che non tutti lo siano, sia che è difficile trovare chi li fa, poi il tampone a quanto dicono da l'effetto ad ora ma se il virus è in incubazione probabilmente non se ne ha traccia, proprio stamattina su la 7 ho sentito che non è possibile avere un libretto sanitario, comunque la si giri è un problema serio, capisco anche chi sull'isola ha paura di un'invasione , che non credo proprio che ci sia, ma anche l'economia isolana va salvaguardata, essendo io proprietario di un appartementino ho desiderio di venire e di fermarmi, una cosa però è certa se mi sentissi male rimarrei a casa, non capisco chi si sposta avendo dei sintomi. Le pongo un problema che qualche camminatore non ha preso bene, se per tutti i motivi validi i proprietari di seconde case non potranno usufruire delle loro proprietà perchè dovrebbero pagare la tari ad importo pieno? lei che ne pensa grazie
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Seconde case pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 8:28
Bravo Lanera, hai centrato il punto! Fatevi promotori con le autorità del fatto che un proprietario di seconda casa che esibisca un tampone negativo o che venga con l’obbligo di stare in quarantena a casa propria, con multa di xmila euro se colto al di fuori del domicilio dichiarato, possa venire nella propria proprietà. In caso di ulteriori impedimenti dovranno essere tagliate tutte le tasse pro tempore di inutilizzo!!!! Se non vi svegliate l’isola muore!!!
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Andrea da Portoazzurro pubblicato il 2 Maggio 2020 alle 7:41
Per chi scrive che a Portoazzurro tutti facevano come li pare rispondo che forse vive su un altro pianeta,qui a portoazzurro prima di tutto ,non girava molta gente nonostante si potesse uscire,secondo da quello che ho potuto vedere quasi tutti stavano alle regole,quindi prima di sparlare,informatevi!!
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