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113524 messaggi.
UMBERTO da rio pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 11:02
Ei 1 fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore 2 orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra 3al nunzio sta, muta pensando all’ultima ora dell’uom fatale; né sa quando una simile orma di piè mortale la sua cruenta polvere 4 a calpestar verrà. ELBANI rendiamo omaggio alla memoria del Grande Napoleone che tanto e bene ha dato all'Elba nel suo esilio
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 10:18
Visto che il Sindaco Zini ha dato notizia di un incontro con i commercianti che avevano previstodi organizzare una manifestazione di fronte al comune di Portoferraio, sorge in tutti l’idea di proporre qualche soluzione ragionata. Ci provo. E’ evidente che per consentire la sopravvivenza delle imprese commerciali e di ristorazione occorre partire da dati di fatto: che la maggioranza delle imprese esercitano su immobili che non sono in proprietà e pagano affitti rilevanti; che le misure di distanziamento rendono insufficienti radicalmente gli spazi a servizio delle attività di ristorazione. sia interni che esterni, quest’ultimi in genere concessi come suolo pubblico dai comuni. Per trovare una soluzione soddisfacente è chiaro che occorre coinvolgere la proprietà immobiliare e le amministrazioni comunali, oltre che l’imprese. Coinvolgerle con la sottoscrizione di un protocollo vincolante in cui tutti mettono qualcosa. I comuni agiscano manovrando la leva dei tributi, i proprietari sospendendo in parte il contratto di affitto per quanto relativo all’importo dei canoni, i commercianti garantendo l’occupazione e l’apertura delle attività per un determinato periodo di tempo ovvero almeno fino al 30 ottobre con riapertura dal 15 dicembre al 10 gennaio. Ma il punto è innanzitutto economico. Si può ridurre al minimo consentito l’IMU, ma non si deve ridurre l’IMU ai proprietari se non addivengono ad un accordo tale per cui riducono almeno per il 2020 il canone di affitto al massimo a tre quattro volte l’importo dell’IMU per non favorire la rendita immobiliare una volta detta parassitaria. Si può rapportare la TARI al reale periodo di apertura dell’attività e di produzione del rifiuto. Si può concedere/raddoppiare il suolo pubblico lasciando inalterata la tassazione dell’anno precedente. In questo modo si può tentare di tenere in piedi tutti. Si chiama solidarietà nella comunità. Sarebbe bello si realizzasse. Da notizie di stampa invece si rileverebbe che l'amministrazione comunale ha incontrato un gruppo di rappresentanti delle attività commerciali che lamentano, come prevedibile, delle problematiche legate alla lunga sospensione del lavoro, che le loro lecite richieste sono un allegerimento delle tasse comunali ed un intervento da parte del Comune affinchè si riesca a trovare un accordo con i proprietari dei fondi per rivedere, almeno per un periodo, i costi degli affitti o pattuire una dilazione dei pagamenti. Mentre il Comune di Portoferraio sta continuando a lavorare per elaborare bandi ed avvisi pubblici per sostenere imprese, attività commerciali e famiglie, tra questi sgravi fiscali, sospensione delle tassazioni comunali e aiuti per gli affitti, che, al momento, precisa il Sindaco, la cosa più complessa è reperire le risorse in attesa di un ulteriore sostegno da parte dello stato. Sparisce la solidarietà sembra rimangono le banalità di pensiero e d’azione.
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 9:42
[COLOR=green][SIZE=4] FICO E FICHETI DELL’ISOLA D’ELBA “… [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fichi.JPG[/IMGSX] Fra gli alberi da frutto ve ne sono alcuni,che hanno fra noi un importanza maggiore di quella che abbiano gli olivi e i gelsi.Viene prima il fico.del quale si vedono piante presso tutte le case e che abbonda nei campi e perfino nelle stesse vigne.Non vi sono però ficheti. Le varietà più comuni portano i nomi di brogiotti neri e bianchi ,di verdecci,pisani,datterie dotati(guttati,colla goccia).del loro frutto se ne secca una quantità piccola:anzi se ne potrebbe fare una utile esportazione quando venissero essiccati in modo conveniente,le qualità essendo eccellenti.Infatti,solo che si calcoli su 4 chilogrammi di fichi secchi a pianta,poco o poco meno potrebbero essere ,tenendo conto di quelli che si consumano freschi e che si computano 20 mila le piante ,si arriva ad un totale di 80.000 chilogrammi che apprezzati purchè preparati con cura ,L. 0.45 al chilogrammo,rappresentano un valore di L.36000,che non è certamente da trascurarsi in un territorio limitato quale è il nostro dell’isola. Sarebbe dunque ottimo consiglio che questa pianta ,la quale gode qui di favorevoli condizioni,che adattandosi alla forte siccità dell’Elba così mirabilmente vi fruttifica ,venisse coltivata più estesamente e si destinasse a sostituire le piante che poco o nulla rendono ,ed a vestire i campi che sono in una squallida e dannosa nudità. Io stimo che se ne avrebbe largo interesse; basterebbe che l’essiccamento venisse fatto in modo che il frutto secco conservasse quella pastosità e quella bella apparenza che gli è necessaria, e non secondo si fa dai nostri contadini,senza attenzione,lasciandoli al sole ed all’ombra indifferentemente ,dopo averli raccolti fuor di tempo e qualche volta mettendoli ad avvampare in forno.Tutto il prodotto ,quale oggi si ottiene è consumato sul luogo ,servendo di companatico nell’inverno…” Parlando delle piante di fico presenti all’Elba ,con queste parole, testualmente, si esprime l’ing Giulio Pullè nel 1879 (“Monografia agraria del circondario dell’isola dell’Elba-con cenno storico-“ Portoferraio 1879.Tipografia elbana,Stab°.Lit° e Fot Marzocchini Livorno) Quanto il Pullè scrive sul fico centoquaranta anni orsono è ancora oggi vero e cioè che “ si vedono piante presso tutte le case e che abbonda nei campi e perfino nelle stesse vigne.Non vi sono però ficheti”. Aggiungo che oggi ancora si vedono ovunque piante di fico passeggiando non solo nella campagna ma anche nel bosco nei tanti terreni abbandonati: si vedono anche passando velocemente lungo la strada in auto. Nel periodo in cui producono fichi le piante sono circondate da fichi caduti a terra e non raccolti. Un patrimonio che si disperde. Nel 1879 ,il Pullè,pur lamentando che il fico non fosse coltivato più estesamente, scrive che i fichi venivano raccolti e seccati per un totale di 800 quintali, con valore economico all’epoca calcolato pari a lire toscane 36000 che convertite(fattore di conversione 6.422) in lire italiane e poi trasformate in euro equivalgono oggi a circa centoventimila euro. Liberale Garbaglia fa sapere che i fichi dell’Elba sono squisiti quando colti e mangiati freschi “…io ho veduto e mangiato di splendide pere e pesche,di saporitissime mandorle,di gustosissime susine,albicocche e ciliegie,di dolcissimi fichi,ma si tratta sempre di produzioni limitate,che potrebbero accrescersi non soltanto per il cosnumo locale,ma eziandio per la esportazione.I fichi dottati dell’Elba ,per esempio,non sono mica inferiori a quelli della Calabria !...” (in pg 135 di “Elba illustrata.Guida dell’Elba”Sandro Foresi editore.Portoferraio 1923) Più recentemente la scuola superiore di S. Anna di Pisa ha fatto sapere (https://www.gonews.it/2018/01/09/agrobiodiversita-santanna-individua-specie-frutti-antichi-allisoladelba/ ) che il fico è una specie di sei specie antiche di frutti dell’Elba: ringrazio , ma non ce ne era poi tanto bisogno che lo dicessero. I miei nonni, quando ero bambino, mi portavano a “Campolungo” a Val Carene, un appezzamento di terreno dove erano e sono ancora presenti piante di fico.Nonna Maria, mentre coglievo un bel fico”buzzone” di colore verde o uno più piccolo “nero” e li mangiavo, mi raccontava come la sua mamma Concetta,mia bisnonna, aveva a lei insegnato a fare stupende marmellate di fico. Ricordo che dopo averli raccolti si mettevano al sole a seccare sopra una stuoia di canne colte lungo il fosso. Con i fichi secchi si preparano meravigliose “ schiacce coi fichi” e il” pinzino” un pane fatto a mano. Ricordo che da bambino, per la festa dell’ascensione quaranta giorni dopo la Pasqua,si saliva a piedi in cima a S.Lucia dove alcune donne tutte vestite in nero e con una pezzola nera in capo (era il modo di vestire della donna che aveva raggiunto una certa età o che era diventata vedova) in panieri ricoperti con foglie di fico vendevano ricotta e formaggio. Ho scoperto poi che il fico ha proprietà medicinali (antinfiammatorie,lassative,bachechiche ecc) e che molti luoghi dell’Elba portano nomi legati al frutto.(Cala del fico,Monte fico,Poggio alla fica,Valle dei fichi ecc) Se queste parole dell’ing Pullè “sarebbe dunque ottimo consiglio che questa pianta ,la quale gode qui di favorevoli condizioni,che adattandosi alla forte siccità dell’Elba così mirabilmente vi fruttifica ,venisse coltivata più estesamente e si destinasse a sostituire le piante che poco o nulla rendono ,ed a vestire i campi che sono in una squallida e dannosa nudità.Io stimo che se ne avrebbe largo interesse…” o quelle di Garbaglia trovassero concreta realizzazione sull’isola, fichi e ficheti potrebbero divenire risorsa economica e creare posti di lavoro per tutto l’anno. Marcello Camici
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Lanera Luigi pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 7:21
Risposta a Spiagge Come hai già detto conosco le problematiche del settore Sarà mia cura sollecitare al sindaco Zini le autorizzazioni necessarie .
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SANIFICA I TUOI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 3:56
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FAUNA NON AUTOCTONA.......BASTA! pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 21:37
Leggo con condivisione totale la denuncia e la narrazione storica di LEGAMBIENTE sul problema ungulati e fauna selvatica introdotta all’Isola d’Elba, come una “sciagurata calamità,” importata negli anni 60/70 dai cacciatori, con appoggio della Regione Toscana nel “ definire area vocata” l’isola d’Elba. Dietro tutte queste diatribe, restano sul campo le centinaia di cittadini che si vedono devastare il proprio territorio, con danni irreparabili a colture ,giardini e manufatti come muri a secco. Sempre Legambiente denuncia come ,”anche i Comuni, non possono non sapere del bracconaggio praticato, sabotaggi e danneggiamenti alle gabbie del Parco, i punti sparo dei selecontrollori disturbati, trappole date dalla Provincia di Livorno ai cacciatori, si sono trasformate in pollai e canili, senza mai catturare un cinghiale.” Cito sempre Legambiente: “La legge regionale sugli ungulati, che affida a chi ha creato il problema, i cacciatori, il compito di risolverlo, si è rilevata un clamoroso fallimento, e all’Elba le battute straordinarie permesse al di fuori della stagione venatoria si sono rilevate un fallimento ancor più grande.” Nella denuncia di LEGAMBIENTE , viene inoltre affrontato un forte rischio pandemia, con possibilità di uno scoppio di zoonosi. Il riferimento del salto di specie fra maiali (e i cinghiali non son altro che maiali selvatici) e l’uomo è già avvenuta nel 2009 con l’influenza suina, causata da un virus simile al COVID-19 , che ha causato più di 18.500 vittime accertate. Di questo rischio sanitario, è molto preoccupata la virologa Roberta Capua, che l’ha evidenziato in un suo intervento nella trasmissione “ DI MARTEDI” su LA7. I SINDACI dovrebbero sapere che essendo i garanti della salute pubblica, vista la devastazione e la massiccia presenza di esemplari non autoctoni sull’Isola d’Elba, sono CHIAMATI in toto a farsi carico del problema, con FATTI CONCRETI, per evitare di esser chiamati in causa, in un futuro, come responsabili della salute pubblica non tutelata. BASTA CON BATTUTE DI CACCIA ,GABBIE,PUNTI SPARO ect…..SERVE ED E’ INDISPENSABILE UN’ERADICAZIONE COMPLETA DI CINGHIALI E MUFLONI Un cittadino danneggiato
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Spiagge da Portoferraio pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 20:52
Con le nuove ordinanze mi sembra che in spiaggia si possa fare un po' di tutto tranne prendere il sole e....LAVORARE!!! Forse sono ottimista ma nel caso ci fosse la possibita' di aprire gli stabilimenti balneari per almeno metà giugno,avremmo bisogno di cominciare a fare la manutenzione.... Sig. LA NERA...lei che conosce il settore e che sa cosa vuol dire preparare un'attivita' sul mare...nautica...può dare voce alle nostre aziende?
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X Franco da Rm da Elba pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 20:04
Senza entrare in polemica: oggi a Roma grazie alla misurazione della temperatura sono stare trovate 5 persone potenzialmente contagiate scese da uno dei Frecciarossa in arrivo da Milano. Non è meglio prevenire ?
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Albergatore da Lacona pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 17:23
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/blabla.JPG[/IMGSX] Caro Bertucci, all'inizio della fase 2 tutti i politici si svegliano dal letargo di anni (non solo quelli di Forza Italia) e cominciano ad imbottirci di io farò, stiamo chiedendo, vedremo il da farsi, noi sempre in prima linea....sembrate il Governo e i direttori dell'USL. Ma perchè il Mugnai o la Tenerini non vengono anche all'Elba ad ascoltare gli imprenditori turistici, baristi e della ristorazione? A noi tutti ci promettono da distante e nessuno viene a sentire le nostre difficoltà perchè tu sai che sono diverse da quelle che conoscono gli amici del tuo Partito che abitano dove hanno tutto. Siamo alla frutta anzi no più in giù. Sei stato un politico locale e lo sai come funziona, annunci, dirette facebook post e foto sui giornali ma mai che si confrontano forse per paura o forse non sanno cosa dire guardandoti in faccia. Via Bertucci, meno parole scritte e più parlate, venite a confrontarvi perchè fra un mese saremo nella cacca quella vera. La Regione fa la sborona con le mascherine prova andare nelle farmacie a vedere se ci sono. Oggi ne ho girate 3 nulla.
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CINGHIALI DEVASTANTI pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 15:57
Dilaga il problema dei cinghiali, legambiente ha detto le cose come stanno... ERADICAZIONE TOTALE, mentre Sindaci di tutti gli schieramenti passati e presente a turno salgono sulla passarella mediatica chiedendo interventi di controllo a destra e manca. E MAI e POI mai, il problema è stato risolto, per interessi di qualche categoria.
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Davide Montauti Sindaco di Campo nell'Elba pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 13:05
Spett.le Parco Nazionale Arcipelago Toscano c.a. Presidente G. Sammuri Regione Toscana Direz. Agricoltura e Sviluppo Rurale Settore Attività Faunistico Venatoria [COLOR=darkblue][SIZE=4] EMERGENZA CINGHIALI NEL COMUNE DI CAMPO NELL’ELBA – RICHIESTA INTERVENTI DI CONTROLLO URGENTE [/SIZE] [/COLOR] Con la presente si richiede alle SS.LL., piuttosto che interventi conseguenti a richiesta del singolo soggetto, la programmazione di regolari abbattimenti nel territorio campese e un “calendario” degli stessi affinché possiamo darne notizia e restituire fiducia ai cittadini. La situazione, che era già drammatica prima del comprensibile fermo degli abbattimenti a causa dell'emergenza COVID, oggi appare oggettivamente insostenibile. Oltre a rappresentare un pericolo costante sulle nostre strade, oggi quotidianamente gli ungulati si addentrano nelle proprietà private all'interno dei centri abitati. Nei paesi di San Piero, Sant’Ilario, Cavoli, Seccheto e Fetovaia ed anche nelle colline antistanti la piana di Marina di Campo, in territori ricompresi sia nel perimetro del Parco che fuori dai suoi confini, devastando regolarmente orti e giardini. Si è rilevato come i danni stiano incominciando a interessare anche le infrastrutture; profondi scavi in corrispondenza dei piantoni dei guard rail, e dei pali di indicazione stradale e delle aree verdi antistanti e negli ultimi giorni degli spazi verdi del parcheggio pubblico di Piazza Pertici a San Piero. Questa Amministrazione, non disponendo di un numero di operai tale da poter ripetere ogni giorno la pulizia delle strade dai materiali franati, né la riapertura di sentieri o la ricostruzione dei tradizionali muretti a secco, in questa particolare situazione ha deciso di risistemare i vari danneggiamenti su strade e sulle aree pubbliche. Questo Comune, la cui economia si basa sulle risorse ambientali e il pregio paesaggistico, non può permettersi di restare indifferente rispetto alla distruzione del proprio territorio, che rappresenta il proprio capitale. I proprietari dei terreni sostengono continue spese per rendere inaccessibili le proprietà così da non vanificare il loro lavoro. Tuttavia gli animali scavano, creando punti di debolezza nelle recinzioni ed entrano comunque nelle proprietà. La maggioranza di essi decidono di abbandonare i terreni, perché non esiste risarcimento per la frustrazione e comunque non tutti hanno la voglia o gli strumenti intellettuali per compilare richieste di risarcimento o di abbattimento. Siamo ben consapevoli che il problema non è di facile né di immediata soluzione, e soprattutto crediamo che l'efficacia di ogni azione che verrà intrapresa per il bene di questo territorio dipenderà dalla sinergia che codesti due spett.li Enti sapranno realizzare, quindi da un piano di interventi complementari. Scrivervi questa nota è stato d'obbligo, essendo il Comune la più diretta espressione delle comunità locali. Riceviamo continue richieste di intervento dai cittadini esasperati; in un momento storico in cui la nostra popolazione ha reagito all'obbligo di distanziamento sociale riavvicinandosi alla terra, pulendo terreni incolti e rimettendoli a frutto, anche per tamponare in qualche maniera l'emergenza economica che sta insorgendo in un territorio la cui unica fonte di reddito per molte famiglie era ed è il turismo, dobbiamo ascoltare e prenderci a cuore più che in passato tali richieste. Peraltro, operando costantemente in prossimità della cittadinanza siamo in grado di “sentire il polso”, gli umori, della popolazione, e il rischio è che oggi le comunità, che valutano il lavoro di noi tutti inefficacie, cerchino di “farsi giustizia” da sole secondo modalità che potrebbero essere pericolose, oltre che illegittime, ma comprensibili. Fiducioso di un favorevole accoglimento della presente, saluto cordialmente. IL SINDACO Davide Montauti
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Federico da Portoazzurro pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 12:52
Anch’io sono un paesano che mi piace andare sulla spiaggia libera il nostro sindaco ha detto che mette gli ombrelloni e sdraio gratuiti per tutti compreso turisti ma gli stabilimenti balneari li tolgono il lavoro non mi sembra una decisione giusta .il grande capo può fare tutto ? Non penso che gli stabilimenti balneari stanno a guardare ? Per fare i venire i turisti metterei anche gli alberghi a 20 € a notte con colazione
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franco da rm pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 12:06
x il geom. Ballini attualmente non c'è nessun test che dia sicurezza neanche i tamponi , chieda ai dottori che ne sanno sicuramente più di noi.
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Gruppo consiliare F.I a fianco dei balneari pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 11:17
BALNEARI E COMMERCIO«FONDO PERDUTO ORMAI UNICA ANCORA. GOVERNO INCAPACE DI FAR ARRIVARE SOSTEGNI E DARE GARANZIE ALLE BANCHE» [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/marchetti.JPG[/IMGSX] «Dopo tanti annunci di milioni e miliardi di liquidità, il Governo si è dimostrato incapace di far arrivare i soldi alle persone e di far arrivare le garanzie proprie e di Sace alle banche che dovrebbero erogarli. Conte chiede un atto d’amore? Ma le banche non sono l’Opera Pia: custodiscono i risparmi di tutti ed è giusto che li tutelino o si mandano tutti i risparmiatori gambe all’aria. E allora, ora tocca alla Regione. Si lascino lavorare le attività, soprattutto i balneari la cui attività si esplicita in gran parte all’aperto e che hanno spesso già adeguato i loro spazi alle nuove esigenze di sicurezza. E sui sostegni, dopo due mesi di ritardi e inconcludenze, si vicari il Governo sulle garanzie alle erogazioni e, sui sostegni, si rastrelli il bilancio regionale in ogni angolino per creare un portafoglio da aprire per le erogazioni a fondo perduto, che ormai con tutto questo ritardo rimangono la sola ancora di salvezza possibile. E non è detto che basti»: parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che così si schiera al fianco di balneari e commercianti che oggi si accingono a dar vita a una controserrata di protesta con presenze simboliche negli stabilimenti e nei negozi. «Dall’avvio del lockdown il Governo si è totalmente dimenticato del settore balneare. Solo con fatica siamo riusciti a rimediare in zona Cesarini rispetto al tempo imprenditorialmente utile la possibilità, per loro, di effettuare manutenzione presso i loro stabilimenti. Ma ora bisogna ripartire. Molti gestori – sottolinea Marchetti – hanno già adeguato i loro arenili ai protocolli anticontagio. Bisogna che li si lasci riaprire. Chi dimostra di avere attuato il protocollo deve poter iniziare a lavorare. E questo vale tanto per i balneari, quanto per i negozianti». Il che non esclude affatto, secondo Marchetti, la necessità delle misure di sostegno economico. Tutt’altro: «Da marzo si sono annunciati i sostegni del Cura Italia. Ebbene: oggi siamo a maggio, primo giorno di ‘fase 2’ e la gran parte di questi imprenditori, negozianti, commercianti non ha ancora visto un centesimo. Peggio – sottolinea Marchetti – spesso non ha avuto nemmeno accesso all’avvio delle pratiche, gravate da stratificazioni burocratiche assurde sempre, assassine in questo grave tempo. Non si aiuta, né si mette in condizione il comparto di riprendere a camminare da sé. E’ un atto di killeraggio economico. Noi non ci stiamo». Marchetti dunque suona la sveglia: «I soldi promessi col Cura Italia vanno erogati erogati e replicati ma non bastano già più. Il prestito, piuttosto che lo slittamento delle scadenze, col passare delle settimane hanno perduto di senso: dopo due mesi senza entrate, ormai la sola possibile ancora per salvare il salvabile è il fondo perduto, possibilmente senza intermediari e dietro autocertificazione. Una forma di helicopiter money dallo Stato all’Iban dell’avente diritto. Non c’è altra soluzione». Il Capogruppo di Forza Italia contesta duramente l’operato del Governo: «Conte ha promesso milioni e miliardi in interventi televisivi in diretta durante i telegiornali serali – incalza – e poi ha lasciato il cerino in mano alle banche che ancora attendono le garanzie promesse dallo Stato e da Sace. E come dovrebbero fare a erogare i soldi, in assenza di garanzie? Conte invoca un atto d’amore: è matto? Le banche non sono enti benefici e i soldi che movimentano sono i risparmi di tutti noi. Volevano abolire la povertà, stanno abolendo persino la sopravvivenza. Coi suoi Dpcm Conte ha creato un corto circuito che rischia di incenerirci tutti». Marchetti chiede coraggio alla Regione: «I cittadini il coraggio hanno dimostrato. Ora lo stesso coraggio deve dimostrarlo la Regione rimettendo in moto le attività, facendosi garante dei prestiti e trovando soldi da far arrivare subito. Ripartire in sicurezza si può e si deve. Oggi».
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STORIE DI TERRA E DI MARE di Carlo Gasparri pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 10:57
[COLOR=darkblue][SIZE=4] IL CORALLO TRA MITO, VERITA' E LEGGENDA [/SIZE] [/COLOR] C' è qualcosa di misterioso e arcaici significati augurali nel corallo , Carlo Gasparri che lo ritiene un dono della natura ci racconta questi significati allegorici e la sua esperienza di "corallaro" Il Corallo si dice che porti fortuna - dice Carlo - e per questo vi propongo questo filmato raccontandovi passate avventure affinché la fortuna, che si dice emani il corallo, finalmente in questi tempi di emergenza sanitaria , ci avvolga strizzandoci benevolmente l'occhio e restituisca quel valore di cui non possiamo fare a meno...LA LIBERTA' Con questo augurio vi lascio alle immagini ed al racconto di Carlo Gasparri che ancora una volta riuscirà ad emozionarci al pari del nostro inimitabile mare....BUONA VISIONE http://pbtIEft3hZU
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Stabilimenti balneari a Porto Azzurro da Porto Azzurro pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 10:33
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/papi1.JPG[/IMGSX] Qui a Porto Azzurro, il nostro sindaco ha preannunciato che non solo non concederà alcun ampliamento agli stabilimenti balneari già operanti nel suo Comune, ma che addirittura prenderà in carico gli spazi delle spiagge disponibili dotandoli di ombrelloni e sedie sdraio gratuiti ad uso dei residenti e dei turisti, con personale che li gestirà controllando il mantenimento del distanziamento, la sanificazione del materiale, il rispetto delle norme igieniche come previsto in base alla attuale emergenza sanitaria. Altro che concessione dell' aumento degli spazi ai gestori degli stabilimenti! E' così che si incentiva il turismo in questa delicata fase. Marinesi, Portoferraiesi, Capoliveresi, Marinesi dite ai vostri sindaci che seguano l' esempio! Vedrete che quando la notizia circolerà a Porto Azzurro i turisti verranno, eccome!
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Tenerini- Bertucci e turismo balneare pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 10:13
[COLOR=darkred][SIZE=4] TENERINI-BERTUCCI: IL PROTOCOLLO È NECESSARIO E URGENTE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/spiaggeli.JPG[/IMGSX] Per il turismo del mare si prospetta una stagione-non-stagione. Solo nella provincia di Livorno la paralisi interessa centinaia di operatori in via diretta, i titolari di stabilimenti balneari, e migliaia nel complessivo settore del turismo balneare. Bisogna intervenire in fretta, senza darsi di gomito l’un l’altro per evitare le responsabilità. Serve coraggio. Che la sinistra non ne sia campionessa lo sappiamo, ma adesso serve lo scatto o crollerà il settore. Forza Italia, capitanata dal coordinatore regionale, l' Onorevole Stefano Mugnai, sta incontrando in questi giorni i professionisti del settore, con la piena volontà di portare in Regione ed in Parlamento protocolli da sottoporre con urgenza agli organi decisionali. Chiara Tenerini e Adalberto Bertucci ribadiscono la necessità di essere prudenti e responsabili, dobbiamo cercare di creare uno “start” che permetta al settore di ripartire e attivare le misure necessarie per immettere liquidità ed aiuti in un settore trainante della nostra economia provinciale che rischia il collasso, proprio per questo condividiamo quanto promosso dalle associazioni di categoria circa la necessità della sottoscrizione da parte di tutti i Comuni dell’ Elba del protocollo d’intesa caratterizzato da alcuni punti fondamentali ed imprescindibili, tra i quali, riduzione dei tributi locali (tari, suolo pubblico), rivedere le concessioni balneari, allungare la stagione. Chiara Tenerini Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia Adalberto Bertucci Coordinatore Isola d’ Elba
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ELBANO da ELBA pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 7:50
SECONDE CASE Speriamo che il prima possibile facciano aprire tutte le seconde case . Qui campiamo , viviamo , ci nutriamo di turismo. Capisco che molti pensionati , dipendenti statali o altri se ne possano infischiare ma pensate alla maggioranza delle famiglie . Il Virus qui non ha fatto praticamente nessun danno , ma la povertà sta già decimando tante famiglie. Se non si riapre subito il turismo sarà una catastrofe sociale . Cerchiamo di avere coraggio e solidarietà. Rispettiamo le regole sanitarie , chi ha paura si barrichi pure in casa , ma non può impedire agli altri di nutrire le proprie famiglie. Grazie
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Elbani da Elba pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 7:24
Cari Elbani, oggi non volete i proprietari di seconde case ma volete che domani arrivino i turisti nelle VOSTRE seconde case che affittate. O NO ???
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Roberto Peria pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 7:18
[COLOR=darkblue][SIZE=4] PENSIERO DELLA NOTTE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/roby1.JPG[/IMGSX] Visto che oggi comincia ufficialmente la fase due, impegniamoci tutti ad essere responsabili. Prima di tutto per il rispetto che dobbiamo alla nostra vita ed a quella degli altri e poi per consolidare e aumentare la nostra libertà. Poter uscire, camminare, circolare non ci fa solo stare meglio, serve agli altri. Faccio il consulente e quotidianamente condivido le ansie, le paure, la disperazione e la speranza di tanti piccoli imprenditori che sono stati violentemente colpiti da questa crisi. Al commerciante, al panettiere, al giornalaio, al barista, al ristoratore, al parrucchiere, all'artigiano serve che circolino le persone e non il virus. Siate responsabili per voi stessi e per loro, che sono un meraviglioso arcipelago di storie, di lavoro, di fatica, di sacrifici, che meritano, dopo tanta ansia, una ripartenza ed un lieto fine. Un abbraccio e una buona notte a tutti. Ce la faremo.
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