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113259 messaggi.
Cosa deciderà il Governatore Rossi per il turismo dell'Elba? da Il soccorso all'Elba è ottimo, puo' venirci in vacanza Obama e il Papa pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 11:13
Con l’avvicinarsi dell’estate bisognerà infatti valutare il numero di posti negli ospedali, dei medici di base e soprattutto la possibilità di intervenire nei casi più gravi di Covid-19 e ogni comune dovrà attrezzarsi per contenere il numero delle persone che arriveranno e quindi si va verso un numero chiuso calcolato sul numero di seconde case e di hotel e per l'Elba visto l'ospedale e il soccorso che abbiamo la vedo brutta, a meno che non arrivi un nuovo decreto vacanze per l'Italia: potrete fare le vacanze solo all'isola d'Elba.
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aldo da portoferraio pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 10:54
risposta a luigi la nera secondo lei le persone su una barca stanno solo sul pozzetto di poppa a mangiare quando sono ormeggiati. e quando devi ormeggiare la barca che devi tirare la drappa? quando a prua in porto sulla barca pigliano il sole? e fanno avavanti e in dietro? no c'è distanza? come uomo di mare a parere mio sei bocciato .una cosa sola ai detto bene le boe e l'unica cosa che tiene a distanza o un posto barca si e uno no, e li si crea sempre distanza .se non mi risponde la capitaneria andrò negli uffici
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uno di Rio pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 10:50
buongiorno a tutti vorrei sapere se qualche persona sa se dal 4 maggio si potrà andare a fare la spesa nei supermercati di portoferraio oppure siamo ancora costretti a farci rapinare qui a rio
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Povero ma in salute da Iene pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 10:42
Andrà a finire che noi elbani rimarremo chiusi in casa e falsi residenti proprietari di seconde case e qualche pazzo turista si godrà la nostra isola lasciandola infestata. Figuriamoci se quelli che l'Elba l'hanno rovinata sono disposti a rinunciare ad un solo euro in cambio di salute collettiva. Qui il bello deve sempre venire!
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CLAUDIO COSCARELLA pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 10:20
[COLOR=orangered][SIZE=4] 4 – MORTALITA' COVID19 : RAFFRONTO FRA GERMANIA ED ITALIA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/coscarella.JPG[/IMGSX] Il 2 aprile il numero di morti per Covid in Germania era dell’1,2%, dieci volte meno che in Italia (11,9%) e molto meno che in Spagna (9,0%), in Olanda (8,6%), nel Regno Unito (8,0%) e in Francia (7,1%). Proviamo solamente ad elencare alcune motivazioni di questa enorme differenza fra i decessi dell'epidemia tedesca e di quella italiana L'INIZIO a)La Germania avrebbe avuto come vettori principali una popolazione giovane, reduce dalle vacanze sulle Alpi austriache e italiane. I giovani infettati dal Covid19 sono spesso asintomatici e meno suscettibili di aggravamenti e di morte. b)In Italia l'epidemia è esplosa con i cluster delle zone rosse lombarde ed i contagi negli ospedali, nelle case di cura e nelle RSA. PREVENZIONE E CURA a) esecuzione di test sierologici molto diffusi ed a richiesta della popolazione, che può eseguire a proprie spese. La Germania (che produce la maggior parte dei propri kit) sta già testando su scala più ampia (120.000 al giorno ) il numero di infezioni nascoste per avere un'idea della reale diffusione della malattia, al fine di un razionale e consapevole isolamento sociale. I soggetti risultati positivi hanno un’età media di 45 anni in Germania e la maggior parte senza sintomi. b) In Italia quarantena obbligatoria in casa, scuole ed esercizi commerciali chiusi. L'esecuzione di tamponi è effettuata sulle persone sintomatiche (e nemmeno su tutti !) ed i test sono a totale carico del servizio sanitario nazionale. L'età media dei Covid Positivi è di 62 anni e sono in gran parte soggetti seriamente sintomatici. L'età media dei decessi è superiore agli 80 anni. DIAGNOSI DEI DECESSI a) I tedeschi non effettuano tamponi post mortem ed individuano la causa del decesso nell'arresto cardiaco o respiratorio e nell'insufficienza d'organo, anche se era risultato positivo al covid. b) In Italia un paziente morto per infarto se aveva il Covid19 viene catalogato come morto per Coronavirus. Vengono effettuati i tamponi post mortem. TERAPIA INTENSIVA a) La Germania ha circa 27000 posti in terapia Intensiva (più alto fra i paesi occidentali) e la medicina di base è caratterizzata da un rapporto con i pazienti privato/mediato dalle assicurazioni. b)In Italia i posti di terapia intensiva sono meno di 5000, ma non hanno tutti la stessa adeguatezza. I medici di base hanno 1500 assistiti, un contratto che disciplina le prestazioni e sono pagati dal Welfare. CONCLUSIONI I due fenomeni non sono paragonabili. Mi piace ipotizzare, con le mie scarse competenze specialistiche del settore, che il “virus tedesco” ha attenuato la sua carica letale nel contagio fra individui giovani ed in salute, mentre in Italia in contagio è esploso in ambiente ospedaliero e case di riposo in soggetti molto defedati, dove il virus si è moltiplicato potenziando la sua virulenza. Ma alcuni esperti tedeschi attendono un picco epidemico con una emergenza sanitaria tra circa due-tre settimane, poiché il 26 marzo la letalità non superava lo 0,5%; il primo aprile era già salita all’1,1%, ed il venerdì 10 aprile su 118.235 casi di positività accertata i morti da Covid risultavano il doppio ( 2,2) rispetto a dieci giorni prima. La tempesta arriverà anche in Germania ? Spero di no supportato dalle evidenze della cronaca, che esperti di tutto il mondo hanno commesso tanti errori di previsione e di programmi, oscillando fra il catastrofismo e la sottovalutazione. Mi sembra che quelli che oramai si definiscono nel linguaggio mediatico “scienziati” troppo spesso dialogano con i super-esperti di economia, in una comunicazione fra “sordi”, senza una visione antropologica degli eventi. In particolare è in corso una pandemia ma quella che noi conosciamo (e di cui parliamo) è una versione mediatica e spettacolarizzata dell'epidemia: isteria di massa raccontata da presunti esperti e da politici accomunati da un linguaggio di propaganda. Ad oggi 20 di aprile questo atteso picco epidemico tedesco non si è ancora visto e se arriverà credo avrà una espressività ridotta, dall'evidenza che sostanzialmente i Germania c'è stata solamente una coda di contagio epidemico ! E' parere di chi scrive che la chiusura delle scuole sia stata l'unica misura utile. Non per diminuire i decessi che hanno altre cause determinanti, ma per prevenire l'esplosione dell'epidemia, che avrebbe paralizzato il sistema sanitario, ospedali e medici di base. Questa misura ha diminuito il numero ma allungato i tempi del contagio nel nord del nostro paese ed impedito che gli effetti dell'esplosione si manifestassero nel sud d'Italia. Le nazioni che non hanno attuato tempestivamente provvedimenti di chiusura delle scuole ed altri stanno fronteggiando una valanga di ricoveri ospedalieri e di decessi per una assistenza medica non adeguata, come per la Spagna, Belgio, Francia ,USA ed anche Italia per un periodo più breve. Nel futuro imminente si dovrà passare alla cosiddetta fase 2, cioè dalle misure generalizzate di lockdown a misure di isolamento e quarantena mirate, regionali e specifiche per settori della vita pubblica e commerciale, con attenzione sanitaria alle persone sintomatiche (da tamponare), a quelle “presunte infettate” esposte al contatto Covid occasionale o parentale ed ai “presunti portatori sani” (con test sierologici). I primi possono essere intercettati facilmente dai sanitari, ma “presunti infettati e portatori sani” possono essere individuati solamente attraverso una App. Il dibattito sulla privacy e sulle libertà individuali, in un mondo globalizzato da un neoliberismo selvaggio dove le persone sono diventate “clienti” non mi appassiona. Anche se il nostro destino imminente sarà quello di diventare clienti-pazienti. Claudio Coscarella
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Luigi Lanera pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 9:57
Egr Aldo Come uomo di mare Ti devo correggere . Tu sai bene che le barche in banchina si toccano tra di loro principalmente nel punto più largo dello scafo . Quindi immaginando di stare seduti nel pozzetto della barca avremmo tranquillamente Diversi metri di distanza tra pozzetto e pozzetto , inoltre quando La barca è all ormeggio Vedi bene che che sia a poppa che a prua ci sono ameno 3 metri di distanza tra le barche a vela normalmente . Ps in alternativa ci sono i campi boa . Un saluto
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Dr.ssa Madioni facci ancora sognare da Rio pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 9:43
Avevo un sogno, che l' Elba diventasse un Porto Franco. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sogno.JPG[/IMGSX] Ed il sogno s’è avverato, l’isola d’Elba finalmente è un porto franco. Merito della franchigia doganale, come rondoni in primavera, bastimenti di ogni foggia e bandiera si esibiscono in leggiadri volteggi contendendo l’ attracco in banchina. Ogni ben di dio di merce va a riempire i magazzini per soddisfare la gente dell’isola sempre piu benestante, raffinata ed esigente. Osservo rapito una giunca cinese che, come perle di un’interminabile collana, snocciola dalla passerella candidi Shih Tzu e Pechinesi destinati all’arredo dei divani delle ville dell’isola. Le attività nascono e fioriscono come margherite nei prati in primavera, non un disoccupato neanche a pagarlo oro, salute e servizi al top. La sera si può dire che non c’è un elbano che non vada a cenare al ristorante dopo l’aperitivo delle 19.00. Insomma un’isola tranquilla e felice se non fosse per un fenomeno che da un po di tempo a questa parte sta creando una situazione di pericolo per il traffico marittimo costiero ed in particolare per quello notturno nel canale di piombino e non poca preoccupazione ai residenti elbani. Succede che un crescente numero di spalloni di nuova generazione, soprattutto Fiorentini, Pisani e Piombinesi, con la compiacenza di alcuni capo-magazzinieri Elbani, naturalmente con falsa residenza, abbiano messo in piedi un intenso traffico di contrabbando di merci di ogni tipo a bordo di potenti gommoni e mezzi veloci, ma anche di barche a vela. Il traffico ha assunto proporzioni tali da essere ritenuta insopportabile da parte degli stalloni autoctoni che da un po’ di tempo hanno deciso di stroncare la concorrenza ingaggiando abborbaggi e scontri furibondi con i continetali, pressochè continui. Un simile casino evidentemente non passa inosservato creando non poche curiosità, invidie e malumori da parte di altre genti del continente incavolate per essere escluse dal godimento di tanto bene. Era prevedibile che prima o dopo il rumore diventatasse tale da giungere alle orecchie di Mattarella che pare si sia incaz@ato con la Dr.ssa Madioni invitandola a dirimere velocemente la questione della guerra degli spalloni, soprattutto fra quelli specializzati nel traffico di benzina e mozzarelle di bufala, i più determinati a mantenere la quota di mercato. La posta in gioco è altissima, si rischia la revoca dello status di Porto Franco. Intanto i funzionari doganali del distaccamento sul porto di Piombino e la guardia di finanza, pressati dai continetali giustamente discriminati e con un malcelato pizzico di perfidia, hanno intensificato fino all’esasperazione i contolli sugli elbani che sbarcano dai traghetti, costretti troppo spesso a spogliarsi completamente ed in qualche caso ispezionati in posizione prona persino con il guanto in lattice. Con frustrazione, rabbia e comprensibile apprensione, gli elbani seguono la vicenda in attesa di buone notizie che fughino ogni paura sul mancato accordo fra gli spalloni e sull’ulteriore inasprimento dei controlli della GdF sul porto di Piombino. Carneade
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Dal 04 maggio dovrebbero arrivare quelli delle seconde case, Elbani siete contenti? da Alfredo Gentili per Il Messaggero pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 9:25
Dopo il 4 maggio cambierà anche il sistema di autocertificazione. Non sarà più necessario per uscire di casa, ma solo per spostarsi in un'altra Regione: resterà molto difficile andare da Milano a Roma o da Napoli a Palermo. E viceversa. Deroga invece per chi vorrà raggiungere le seconde case. Per le attività produttive si partirà, forse anche prima del 4 maggio, da quelle con gli indici di minor rischio: cantieri edili, automotive, moda, mobili e le reti di vendita a esse collegate. Tutte le aziende dovranno avere la patente di sicurezza, garantendo sanificazione degli ambienti, termoscanner, misurazione della saturazione all'ingresso, distanza di sicurezza e protezioni (mascherine e guanti). E, dove possibile, verrà adottato lo smart-working.
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aldo da portoferraio pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 8:31
Durante la stagione faccio lo skipper (padrone marittimo) lavoro con una barca di 15 mt al puntone e porto i clienti all'isola ho avuto tutte le disdette anche in Agosto . Leggendo la risposta dei Lanera Luigi che le barche in banchina hanno già la distanza per questo virus g li do ragione per le barche grosse . per le barche a vela basta guardare nel nostro porto di Portoferraio se da poppa vado a prua non c e nemmeno un metro, per queste estate dimezzeranno i posti barca se la capitaneria mi rispondesse mi farebbe piacere per girarla a tutti gli skipper che negli altri porti parlano solo di questo. padrone marittimo
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STIAMO LAVORANDO PER ..NOI! pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 7:29
[COLOR=darkred][SIZE=4] BABELE ISTITUZIONALE E LA POLITICA DERAGLIA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cetto.JPG[/IMGSX] Nel momento più drammatico del nostro Paese dopo la seconda guerra mondiale non si cerca l'unità di intenti per salvare la pellaccia, ma al contrario si alimentano le fratture, dando uno spettacolo indecoroso in Europa e nel mondo. Commissari che commissariano altri commissari, commissioni tecniche che vanno in conflitto con commissioni scientifiche. cabine di regia senza regia, medici contro medici, regioni contro regioni, regioni contro governo centrale, sindaci contro regione, comunicatori contro comunicatori, insomma una vera babele istituzionale dove spesso la plancia di comando è vuota e la nave procede senza bussola. E i partiti? Si adeguano a questa confusione, o meglio la rappresentano e ne diventano i titolari. Nella maggioranza lo scontro sul MES ha portato ad un voto differente tra il PD e il M5s prima in Europa e poi in Parlamento. Nell’ opposizione un Salvini ormai allo sbando e con la Lega che continua a perdere consensi si differenzia da Berlusconi e da Forza Italia. e a volte anche dal suo vice Giorgetti. Nel momento più drammatico del nostro Paese dopo la seconda guerra mondiale non si cerca l’unità di intenti per salvare la pellaccia, ma al contrario si alimentano le fratture, dando uno spettacolo indecoroso in Europa e nel mondo. E il lavorio per cambiare governo è sempre più intenso. Il nome di Draghi è sempre il più titolato, ma negli ultimi giorni è emerso anche quello di Colao. La politica viene strigliata severamente dal nuovo presidente di Confindustria, Bonomi. I poteri forti e meno forti si stanno muovendo in uno scacchiere altamente scivoloso, dove le conflittualità sociali sono sul punto di esplodere…. Roberto Caputo Per i cittadini intanto…. Sono volatili per diabetici ovverro c@zzi amari
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4 maggio 2020 da Elba pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 19:48
Tutti in attesa di questa data !! Tutti in attesa di mettersi in cammino per Portoferraio per fare la spesa, prevedo lunghe code come non avremo quest’anno nemmeno a Ferragosto, ma non sarebbe più semplice che Coop e Conad allargassero le “offerte” di Portoferraio ai loro supermercati City degli altri comuni elbani in modo da permettere a tutti, limitatamente a questo periodo difficile, di acquistare agli stessi prezzi senza muoverci troppo e smettete di aumentare i prezzi ? E chi ha più di 70 anni e probabilmente la pensione più bassa come fa ? C’è libertà di comportamento è chiaro ma per prevenire perdite da parte dei supermercati e dare un aiuto alle persone potrebbe essere una soluzione. Altrimenti..... ATTENTI ALL’EUROSPIN
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Per favore, facciamo molta attenzione da Milano pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 19:12
Amici elbani, impegnamoci ad analizzare con molta attenzione e comprendere quello che sta succedendo, teniamo gli occhi bene aperti e non facciamoci prendere dalla frenesia della ripartenza costi quel che costi perchè davvero potrebbe costarci molto, ma molto caro. Siamo di fronte a due grandi pericoli, il primo è quello creato da chi approfitta senza scrupoli della crisi e della debolezza delle persone segnate dalle misure restrittive del distanziamento sociale e dalla paura del contagio da una parte e dalle crescenti difficoltà economiche dall’altra per mettere a segno qualche colpo alla bagnaiese che in periodi normali non sarebbe stato possibile. E’ molto significativa l’uscita inopportuna se non addirittura sfacciata dei sindaci di Capoliveri che mira ad estendere molto pesantemente la gestione privata delle spiagge, da un’altra parte si forma un comitato per portare avanti richieste di defiscalizzazione i cui risultati sarebbero solo quelli di foraggiare ulteriormente operatori e commercianti. Il secondo attiene al rischio enorme che si corre ad aprire la stagione turistica mentre siamo ancora in piena fase 1 in cui contagi e morti viaggiano su medie elevatissime da massimo allarme. Si aggiunga poi che ad oggi non c’è uno straccio di strategiara nè per realizzare le condizioni minime di sicurezza sul territorio indispensabili per dare il via progressivo alle attività secondo una pianificazione che neanche questa esiste, nè cosa fare nel caso più che certo di una ripresa incontrollata dei contagi una volta che comincerà ad arrivare gente chissà da dove ed in quale condizione. Quasi certo che l’incontinenza d’arrapamento al soldo avrà la meglio, si abbia perlomeno il buon senso di predisporre alcune strutture dove isolare gli eventuali contagiati perchè sarebbe criminale, viste le esperienze drammatiche vissute nelle regioni del nord dove si sta consumando una strage annunciata soprattiutto per questi motivi, confinare nelle proprie abitazioni i contagiati assieme ai familiari che nell’80% dei casi si infetteranno a loro volta. Facciamolo questo sforzo, ne vale del nostro futuro, sfruttiamo questo periodo difficile di crisi da una parte per attrezzarci ad affrontare un’ondata di ritorno del contagio che con con la riapertura della stagione si verificherà di sicuro e dall’altra di rivedere e migliorare il nostro modo di fare economia. Renato A
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Marietto Micelai da Capoliveri pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 18:31
Caro Sindaco Andrea Gelsi, Ti potrei chiamare anche solo Andrea, perché sono un tuo acceso sostenitore ed elettore con tutta la mia famiglia. Fra i tanti problemi che ti sono caduti addosso, per il periodo che viviamo ora ti capita anche quello della concessione delle nostre spiagge. Scelta difficile ad accostare tutti ce ne vuole. Ma tu pensa anche ai tuoi paesani che ti vogliono bene perché sei un Capoliverese doc. anche noi abbiamo il diritto di avere un po' di spiaggia libera per prendere un po' di sole con la nostra famiglia, spiaggia libera nei limiti della legge stabilita dai comuni e dai loro sindaci. Di solito ci siamo sempre accontentati di un posto senza cura da parte del comune e tanti disagi in queste nuove leggi le spiagge libere devono essere pulite e controllate perché è lì che vanno i paesani, cioè, quelli che votano e applaudono i vostri sforzi, Anche noi paesani abbiamo diritto di goderci il mare. Sicuro che ascolterai le nostre opinioni , ti auguro, buon lavoro.
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Giampaolo da Lacona pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 16:08
Sindaco Gelsi, ho letto la tua intervista sulle spiagge e ti chiedo: ma ti rendi conto di quello che dici. Ma chi ti consiglia. Non mi dire che fai tutto da solo. Ti consiglio di non ascoltare troppo chi hai attorno perchè mi sembra che ti fanno trovare male..
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Paolo Magagnini pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 15:51
[COLOR=darkred][SIZE=4] GRAZIE..GRAZIE..GRAZIE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/assistenze.JPG[/IMGSX] Il Coordinamento Elbano delle Pubbliche Assistenze, insieme ai presidenti delle associazioni, sente il dovere di ringraziare la BANCA DELL'ELBA, EMMEDUE OTTICA e tutti i CITTADINI per le donazioni ricevute per l'acquisto di materiale utile ai nostri volontari soccorritori durante il servizio che svolgono sulle ambulanze e sui mezzi sociali, nonchè i volontari di protezione civile che sono impegnati sulla sanificazione delle strade e per consegnare la spesa e medicinali alle persone che non possono uscire di casa. La raccolta fondi per le Pubbliche Assistenze continua e si ringrazia anticipatamente tutti coloro che vogliono in qualche modo aiutarci. Grazie, grazie davvero a tutti ve ne saremo sempre riconoscenti. IL Coordinatore ANPAS Zona Elba Paolo Magagnini
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Sara da Portoferraio pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 15:31
Ma insomma... il governo ha detto che nessun Italiano restera' senza aiuto, ma ad un lavoratore stagionale come me, che non e' impiegato nel settore Turismo (fatemi capire secondo loro non e' per una motivazione turistica che come ogni anno lavoro da aprile a ottobre...??) ma non ho lavorato in albergo o ristorante, ero impiegata in un altro settore .. insomma io devo rimanere senza bonus (e ad oggi mi ritrovo senza soldi e senza lavoro) perche' al governo hanno deciso che solo quelli di un settore hanno diritto al bonus..??? E io che dovrei fare? E noi beffati da questo Decreto cosa dovremmo fare? io non so piu' come andare avanti e come fare la spesa..! Scusate lo sfogo, ma sono avvilita.
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un Campese doc da Campo pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 15:28
A proposito della balzana idea del Sindaco di Capoliveri,che vorrebbe ampliare le attuali zone di spiaggia in concessione ai privati,mi permetto non solo di meravigliarmi come Andrea possa pensare una cosa del genere !!! Io penso invece che in questa occasione andrebbero riviste tutte le concessioni in senso negativo,e togliere di mezzo tutte le licenze di"Affitto Ombrelloni" attualmente in mano a quasi tutti personaggi prepotenti che già al mattino alle Otto hanno già disposto le loro file di ombrelloni a mò di Stabilimento provocando continui malumori nei turisti che arrivano in spiaggia dopo le Nove,ed inoltre lavorano quasi tutto al nero senza pagare un Euro di tasse. Ora basta !!!!! Sindaci lasciate perdere la possibilità di eventuali voti promessi, e cercate una volta per tutte di andare incontro sia alla cittadinanza che agli"eventuali"clienti. NO ai prepotenti !!!!!
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A "Dal 4 maggio sempre spesa al supermercato più vicino" da Porto Azzurro pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 15:00
Hai perfettamente ragione, anch'io prima andavo all' Eurospin di Portoferraio dove spendevo almeno un 30% in meno e al Superstore almeno il 20%. Adesso da un mese e mezzo a questa parte sono costretto a farmi derubare da questi piccoli supermercati locali del mio paese, i quali, approfittando della situazione hanno anche aumentato i prezzi! E speriamo che il governo dopo il 4 maggio non mantenga il divieto di trasferimento da un comune all' altro: se poi aggiunge il ventilato divieto di quarantena per gli ultra settantenni, come il sottoscritto, addio! Altro che pensare di andare a mare in spiagge lasciate libere dai signori degli stabilimenti balneari, a cui i sindaci spero proprio non concedano un ampliamento per recuperare i posti in dotazione a causa del distanziamento.
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Claudio da Capoliveri pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 14:59
Al tempo di pandemia , purtroppo, nessuno almeno a livello economico si salva. Non vi è attività, arte o professione che non abbia sùbito un qualsiasi regresso dovuto alla attuale situazione eccezionale e speriamo anche passeggera. Su quest'isola il pane quotidiano arriva solo ed esclusivamente dal turismo, che rappresenta il principale volano economico che anche se in maniera diversa interessa tutti i settori produttivi del ns. territorio. Tutto ciò ha un fulcro e cioè il mare. Il mare deve essere un bene di tutti , fruibile, accessibile.. Non deve essere monopolizzato da nessuno. Il politico di turno non ha questo potere, e se crede di avere avuto un idea geniale se la tolga dalla testa. Sentendo che sta prendendo piede la volontà di ampliare le attuali concessioni demaniali, per arrivare di fatto alla saturazione di spiaggia privata, eliminando tutte le aree di arenile libero mi fa davvero inorridire!! Primo perchè come detto il mare deve essere un bene di tutti e non va "pagato" a qualcuno soprattutto in questo momento. Secondo perchè è veramente brutto che qualcuno si stia approfittando della tragedia che stiamo vivendo per procurarsi un disutibile vantaggio.
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FRANCESCO SEMERARO pubblicato il 21 Aprile 2020 alle 12:40
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA FAME E' TORNATA A FARSI SENTIRE NELLE CASE E ANCHE IN STRADA. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/coda.JPG[/IMGSX] Code mai viste al Banco di Pegno di Torino. Agitazioni davanti alle Banche nel Barese. In molte località del sud gente fa la spesa e paga con quello che ha in tasca che a volte non è neanche la metà di quello che ha nel carrello. E' una bomba sociale pronta ad esplodere. Se non si stabilisce e non si decreta con fermezza senza fronzoli o tentennamenti la fase 2 come aspetto economico e aspetto sociale, gli Italiani rischiano la fame quella fame che è stata causa di gravi disordini e rivoluzioni. Dobbiamo andare oltre le mascherine e le polemiche politiche, ora può arrivare la sofferenza della fame. Alla stabilità non aiutano certo 40 giorni di attività bloccate, di stipendi congelati, di bonus non per tutti, di cassa integrazione che tarda ad arrivare e non tutti la prenderanno. Questo stato di cose sta producendo forti tensioni e la fila di gente che si ingrossa davanti al Monte dei Pegni in attesa di impegnarsi la collanina della nonna o la fede nuziale è un chiaro segnale che dopo non ci sarà più nulla da mangiare e si potrebbe arrivare anche all'idiozia di vedere come nemico chi il 27 ritira lo stipendio. Alla crisi sanitaria non eravamo preparati, a quella economica dobbiamo metterci mano il più presto possibile altrimenti sarà una vera tragedia. Dramma che colpirà ancora una volta i più deboli, disabili e gli anziani soli che non vanno, perchè non possono o perchè non sanno dove andare, a chiedere aiuto per curarsi o per mangiare perchè non tutti sanno e non tutti riescono a raggiungere i luoghi di distribuzione pacchi alimentari e buoni pasto. Il povero non è solo chi va a chiedere un aiuto, un sostegno o un buono pasto, ma è bisognoso anche chi è impossibilitato a farlo che una attenta ricerca può scoprire e questo può avvenire solo se la pubblica Amministrazione collabora con le realtà dell'associazionismo e del volontariato. Francesco Semeraro.
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