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comune unico da Elba pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 13:20
Solo il sindaco di Portoferraio fa gli interessi degli elbani? Leggi: Benzina, Zini scrive al Mise Trasporti, Zini chiede l'applicazione dell'orario estivo Ecc Ma gli altri sindaci che ci stanno a fare? Meglio un unico sindaco che conti, piuttosto che 7 di cui 6 che neanche fanno sentire la loro voce.... I problemi dell'isola li deve risolvere Portoferraio. Gli altri pensano a spendere la tassa di sbarco non avendo porti.... Che schifo!
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QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO...MARINESE da elbareport.it pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 12:39
QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO...MARINESE Scritto da Paolo Di Pirro .[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/capitanino.JPG[/IMGSX] .ma veramente brutto, brutto, così brutto che di più non si può. Chiedo scusa, ovviamente mi riferisco, in realtà, al pasticciaccio di Viale Margherita a Marciana Marina, l'ennesimo del genere, purtroppo: la massicciata a mare posta in opera nell'area del “Capitanino” quale opera di tutela urgente di quel tratto di lungomare ritenuto a rischio. Mi è venuto alla mente, automaticamente, il titolo del romanzo di Carlo Emilio Gadda “Quer pasticciaccio brutto di Via Merulana” (nel caso: “Quer pasticciaccio brutto di Viale Margherita”....), un “giallo” senza soluzione, un pasticciaccio appunto, ed è nel rispetto di tale caratteristica “gialla” e dei suoi ingredienti classici che ne voglio scrivere. Credo anche che il tema, nell'occasione, debba essere allargato. Intanto lo scenario: la splendida rada di Marciana Marina ed il suo lungomare, ambedue oggetto di oscene attenzioni costruttive (cementificazione) documentate nel Piano Regolatore del Porto e nel Regolamento Urbano, entrambi approvati a sola maggioranza consigliare nel marzo 2016. Una volta resi esecutivi e realizzati PRP e RU, rada e lungomare sarebbe maturato il delitto perfetto e sarebbero state facilmente rintracciate le vittime, la rada deturpata ed il lungomare. Invece, grazie all'opera di appassionati promotori (sulla stampa spesso identificati come “Di Pirro” ed il “Commercialista”), di comitati civici e di cittadini marinesi, il delitto, all'epoca e finora, è stato sventato. Quindi, i buoni hanno vinto ed il pericolo è stato sventato? Naturalmente no, perché quei due sicari (PRP e RU) sono ancora in circolazione, non sono stati affatto neutralizzati, anzi permangono pienamente operativi e pronti a dare seguito al proprio perverso mandato esecutivo, in quanto, nel frattempo, nessun progetto alternativo e mitigante, oltre che neutralizzante il precedente, è stato finora approvato o quantomeno illustrato dall'Amministrazione comunale di Marciana Marina. Anzi, non è dato proprio sapere quale sia la situazione reale, né dal punto di vista progettuale né, eventualmente, da quella legale: trasparenza zero (eppure i cittadini avrebbero meritato ben altro), mistero tanto, preoccupazione alle stelle. Così, con un precedente perverso progetto ancora valido ed attivabile e con un eventuale progetto alternativo ancora evidentemente inesistente, si è creata una situazione di stallo che alla corrente amministrazione comunale può lasciare spazio solo ad interventi aventi come motivazione (od anche alibi) l'estrema urgenza, il pericolo, la causa di forza maggiore, col rischio di non risolvere i reali problemi (erosione costiera, servizi alla nautica, assetti e miglioramenti paesaggistici e funzionali, tanto per dire) e di inseguire all'infinito le procedure delle toppe inefficaci. E' sotto gli occhi di tutti che questo insieme di “interventi d'urgenza”, quali i ripascimenti per di più orribili, provochino danni paesaggistici ed ambientali anche peggiori di quelli associabili, almeno per quanto riguarda il lungomare, alla esecuzione del Regolamento Urbanistico del 2016: un paradosso ed una sconfitta bruciante per il paese, per la politica, per l'amministrazione attuale che i cittadini, a suo tempo, hanno voluto insediare al posto della precedente proprio per evitare il delitto. Manca il corpo del reato, manca il delitto, è vero, ma i segnali non possono lasciare tranquilli, questa apparente quiete non può lasciare tranquilli, perché è infondata e dovuta più che altro al fatto che troppi marinesi abbiano abbassato la guardia, forse per sfiducia e stanchezza o per “stanca disillusione”, soprattutto sul tema della strategica area portuale e del lungomare. Nè possono lasciare tranquilli, sinceramente, l'atteggiamento ed alcuni comportamenti dell'attuale amministrazione comunale: nessuna forma di partecipazione dei cittadini e di diffusione delle vitali informazioni strategiche, insufficiente spirito di iniziativa, difficoltà nell'associare all'amministrazione ordinaria del piccolo paese un briciolo di visione e di sogno lungimirante. In questo giallo Marciana Marina, è riuscita finora ad evitare l'assassinio legalizzato, ma non sta riuscendo ad evitare continue piccole o grandi pugnalate, quali gli interventi effettuati a pioggia, a toppe, senza che si inseriscano con efficacia in una visione complessiva, in una strategia comprensibile, condivisa ed accettata: si è passati dai “pipiritti” ai vasi-dischivolanti, dalla massicciata del fosso di San Giovanni a quella del Capitanino preceduta dall'altra presso il Circolo della Vela, dai troppi sprechi in discutibile e dissolto arredo urbano al niente assoluto, e via dicendo. Non esiste romanzo giallo che non preveda le figure di “sospettati” di un delitto per ora quasi solo temuto e fiutato nell'aria, ma che sembra purtroppo in corso di maturazione. C'è puzza di bruciato, insomma. Allora, Commissario Francesco Ingramallo, quello del romanzo di Gadda, forse è meglio muoversi comunque in anticipo ed iniziare indagini serie per evitare il peggio che sembra avvicinarsi: chi indicheresti come sospettati ? Personalmente sono certo che mi risponderebbe: sicuramente la precedente e l'attuale amministrazione comunale, entrambe, sia pure per diversi motivi e con diversi gradi di coinvolgimento e responsabilità. Ma anche aggiungerebbe che, alla data, mancano ancora il delitto perfetto ed il corpo “morto” del reato (le note e numerose ferite da pugnalate a parte), non è comprensibile il movente dei sospettati, ancora meno lo è la previsione di scenario a causa della misteriosa assenza di elementi conoscitivi. Un caso rognoso, quindi, un pasticciaccio ma, questa volta, sono certo che il Commissario Francesco Ingramallo non si limiterà a bollare il caso come “giallo” senza soluzione, e che continuerà senza sosta indagini ed interrogatori nella certezza che, prima o poi, aspiranti assassini e complici saranno smascherati e neutralizzati. E tu, Marciana Marina? Beh, “io speriamo che me la cavo”.....
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marinese doc da marciana marina pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 12:18
x paolo di Marciana Marina se fosse stato così bravo il Sig. Di Pirro avrebbe vinto le elezioni del 2012, invece è stato trombato dalla cittadinanza. Portare nel 2017 un trombato come sindaco era da incoscienti ed infatti L'inconsistente Allori Gabriella ha vinto alla grande.
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#Elba2035 pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 11:18
#ELBA2035, PARLA ANGELO ZINI "Il mio sogno per l'Elba è che possa essere un paradiso protetto e valorizzato sia dal punto di vista ambientale,storico,culturale e enogastronomico. Per realizzare ciò servirà un'amministrazione unica e unitaria" Nel video di oggi, l'intervista al Presidente della Comunità del Parco e Sindaco di Portoferraio Angelo Zini, anche lui è uno dei visionari del nostro progetto #ELBA2035. http://KBm-GUX360A
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 10:39
Zio Mauro punta l'attenzione sulla manutenzione urbana e ricorda che il comune di Portoferraio disporrebbe di grandi risorse, avanzo di amministrazione, quindi si domanda perchè non spende? e non manca di fare anche giusta ironia sul fatto che i dipendenti non hanno riscosso salario accessorio, produttività, che sembrerebbe assurdo dato l'avanzo di 17 milioni che attesterebbe che non hanno lavorato e prodotto. una qualche ragione Zio Mauro l'ha, ma dovrebbe approfondire perchè forse la responsabilità non è di tutti i dipendenti, ma di alcuni. forse dovremo separare il grano dall'oglio come si usa dire per scoprire che sono decenni che qualcuno ha assicurato avanzi limitando la spesa. così si sta tranquilli. anche se la città non è proprio messa bene. ma forse questi hanno riscosso.
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CCT pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 9:32
IL CONSIGLIO DI STATO RIGETTA LA ISTANZA CCT [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cct.JPG[/IMGSX] Apprendiamo con sorpresa che il Consiglio di Stato non ha accolto la nostra istanza di so-spensione cautelare dell’affidamento del TPL ad Autolinee Toscane. Attendiamo serenamente l’udienza di merito che si terrà il prossimo 8 Ottobre, nella quale siamo certi riusciremo a fare apprezzare al Collegio giudicante i nostri argomenti e le cen-sure al piano economico finanziario di Autolinee Toscane. Nel frattempo tuttavia la nostra attenzione è essenzialmente rivolta all’indagine avviata dalla procura di Firenze che ha portato nei giorni scorsi, come apprendiamo dalla stampa e dai media, a perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici della Regione Toscana e di Autolinee Toscane. Mobit si è già costituita “persona offesa” in quel procedimento assistita dall’Avvocato Pier Matteo Lucibello del Foro di Firenze. In conseguenza di ciò abbiamo ricevuto notizia dalla Procura che sono ipotizzati, in merito alla procedura di gara, reati di: falso in atto pubblico, abuso di ufficio, turbativa d’asta in concorso, induzione a promettere o dare utilità, che se accertati, alla luce delle indagini, farebbero emergere vizi che minano l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane. Da notizie di stampa, apprendiamo che sarebbe indagata l’intera Commissione di gara, fra cui i dirigenti regionali che hanno diretto ed organizzato la procedura di gara. Mobit si è messa a disposizione della magistratura per collaborare per quanto di sua competenza. Mobit alla luce di quanto sopra, ritiene utile e opportuno che la Regione non proceda oltre con la procedura di gara prima che sia ulteriormente meglio chiarito l’ambito di indagine.
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LIBERO FISCHIO IN LIBERA PIAZZA (S. Pertini)... da REDAZIONE pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 6:30
[COLOR=darkblue][SIZE=3] RIPARTIAMO SCANSANDO BUCHE DEGRADO E SPORCIZIA [/SIZE] [/COLOR] E’ bello sentir parlare di “ripartenza” anche se a onor del vero i nostri amministratori saranno super impegnati con l’imminente inizio lavori al porto, potature a Carpani e pulizia straordinaria a San Giovanni, ma rimangono latitanti nel tentativo di rendere la città accogliente, invitante e decorosa , lo dimostra il percorso che porta alla villa Napoleonica dei mulini e Forte Falcone , questo storico e inimitabile percorso pavimentato in calcare rosa che da sempre è stato il fiore all’occhiello per promuovere l’immagine della città Medicea con il suo immenso patrimonio storico e culturale … oggi versa in condizioni disastrose basta guardare le impietose immagini scattate da Daniela Bianconi che raccontano qualcosa di più sulle attenzioni, volontà e intenzioni dei nostri nuovi “rinascentiPS S.Francesco diceva " .Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile."
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 15 Giugno 2020 alle 4:04
“STORIA DELL’ALBA DELL’UNITÀ D’ITALIA A PORTOFERRAIO E ALL’ELBA (1859- 1860) ATTRAVERSO DOCUMENTI D’ARCHIVIO” [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/libro1.JPG[/IMGSX] E’ pubblicato il nuovo libro di Marcello Camici “ La storia dell’alba dell’unità d’Italia a Portoferraio e all’Elba (1859-1860) attraverso documenti d’archivio” Presentazione di Gabriele Del Sette,docente di storia e filosofia , prefazione di Michelangelo Zecchini,archeologo. Con il patrocinio della camera commercio maremma e tirreno. Editore Marchetti Pisa. Un saggio storico la cui lettura è utile per conoscere come la Toscana ha contribuito al risorgimento d’Italia e come è avvenuta la fine del granducato di Toscana e la sua annessione al regno sabaudo piemontese. Un saggio storico che ricostruisce la storia di Portoferraio e dell’Elba negli anni della seconda guerra d’indipendenza(1859) e della nascita dell’unità della nazione italiana(1860) con il sorgere del regno d’Italia. Attraverso documenti dell’ archivio storico del comune di Portoferraio gli avvenimenti che accadono in questa città e all’Elba centosessanta anni orsono vengono riportati, mese per mese, giorno dopo giorno e sono inframezzati con quelli che avvengono a livello nazionale ed internazionale. Circolari ,decreti ,dispacci e proclami del governo di Toscana,lettere di Bettino Ricasoli,verbali di riunioni del consiglio comunale di Portoferraio e di altri paesi dell’isola ,’offiziali’ scritte sia del governatore militare e civile di Livorno,Biscossi, che da quello dell’Elba,Niccolini,lettere scritte dai gonfalonieri in particolare di Portoferraio,Squarci e Bigeschi. Brevi commenti accompagnano i documenti d’archivio. Si ricostruisce così la vicenda storica di un periodo,1859-1860, noto col nome di “rivoluzione toscana “ dove il municipio si fa stato. “La rivoluzione toscana “ è parte integrante del “ risorgimento d’Italia”. Accadono fatti che da allora sono ancora oggi presenti come la introduzione del metodo elettivo nella scelta dei rappresentanti municipali ,la istituzione della provincia, la nascita dell’ergastolo a Longone e delle prime stazioni di carabinieri reali. Ricordando questa rivoluzione toscana,caduta nell’oblìo, si vengono a conoscere le vicende dell’alba dell’unità d’Italia. Gli anni di studio e lavoro che sono stati necessari per la compilazione del testo non saranno trascorsi invano se le generazioni più anziane potranno riscoprire ciò che hanno imparato sul nostro risorgimento nei banchi di scuola e se le attuali giovani generazioni potranno scoprire il fervore e il sacrifico dei patrioti per realizzare l’unità della nazione italiana. Unità d’Italia dove anche le donne parteciparono a far sorgere la nazione :”... l’Italia è sorta nazione. Se a questo siamo giunti, è in gran parte opera vostra, o donne gentili; perché ogni lutto della patria ebbe le vostre lacrime, ogni atto magnanimo dei suoi figli il vostro plauso…”(Lode alle donne di Toscana. Bettino Ricasoli 21 marzo 1860) “La storia dell’alba dell’unità d’Italia a Portoferraio e all’Elba (1859-1860) attraverso documenti d’archivio “ è saggio storico che chiude il precedente pubblicato nel 2017 intitolato “Storia di Portoferraio e dell’Elba (1815-1818) attraverso documenti d’archivio “dove si narra di un periodo noto col nome di “restaurazione dell’ancient regime”. L’opera si apre con un breve capitolo dedicato alla nascita e fine del dominio asburgo-lorena sull’Elba, che serve non solo per aiutare ad inquadrare il periodo storico ma anche per ricordare che tale dominio è perdurato per oltre un secolo lasciando non poche testimonianze ancora oggi visibili sulle mura di Portoferraio: due croci di Lorena una al forte Falcone e l’altra all’ingresso della Darsena sopra la garitta della batteria di S. Francesco. Queste mura sono chiamate medicee ma meglio sarebbe chiamarle mediceo-lorenesi perché sono state fondate dai Medici e poi ampliate e modificate durante il secolare dominio asburgo-lorenese succeduto a quello mediceo. Dopo questo capitolo ha inizio il saggio vero e proprio nel marzo –aprile 1859 . E’iniziata la seconda guerra per l’indipendenza d’Italia :volontari partono dall’Elba,arruolamento di impiegati civili nell’esercito toscano per la guerra per la causa nazionale,gli atti adesivi dei comuni elbani a quanto fatto dal municipio di Firenze nella nascita del governo provvisorio ,la nuova bandiera tricolore negli uffici pubblici,le offerte per la spesa della guerra, il coinvolgimento delle donne che raccolgono “fila e pezze” per i feriti della guerra e denaro per la causa nazionale,parroci che inseriscono nella messa la colletta pro tempora belli,il controllo sulla stampa per impedire “qualunque esorbitanza”. Terminata la guerra per l’indipendenza, si apre la stagione della scelta degli amministratori locali comunali col metodo elettivo che sostituisce quello dell’imborsazione “cieco ed inintelligente “ (riforma delle rappresentanze comunali fortemente voluta da Ricasoli):nei vari comuni dell’Elba priori e consiglieri(“rappresentanti comunitativi”) sono scelti per la prima volta col metodo dell’elezione .A Portoferraio la elezione degli amministratori è contestata:inoltre viene ripetuta la elezione dei consiglieri supplenti per eleggere il consigliere quinto supplente. Sempre tramite elezione ,sono scelti i deputati dell’isola d’Elba che vanno a Firenze nell’assemblea nazionale toscana dei rappresentanti del popolo toscano:vengono eletti Manganaro e Gemelli. Nasce la legione dei carabinieri toscani, con la dizione “reali”,e all’Elba viene istituito un distaccamento. Comincia anche sull’isola la questione dei rapporti difficili col clero spesso allineato con la posizione del pontefice e dello stato pontifico che sono contrari agli avvenimenti che accadono in Toscana. Gli stabilimenti penali della Linguella con gli ergastolani sono trasferiti da Portoferraio a Longone dove vanno a costituire il primo nucleo del carcere all’ergastolo. Alla fine dl 1859 questi sono alcuni dei gonfalonieri(sindaci) presenti all’Elba la cui nomina continua ad essere di origine governativa e non ancora elettiva : Fabio Squarci a Portoferraio,Giacomo Murzi a Marciana Marina,Giuseppe Danesi a Longone,Rinaldo Giannelli a Rio. Il 1860 inizia con Il dr Eugenio Bigeschi che nel gennaio assume la carica di gonfaloniere di Portoferraio succedendo al dr Fabio Squarci. Il nuovo consiglio comunale di Portoferraio inizia la propria attività deliberando su due importanti questioni :la strada ferrata maremmana e il telegrafo sottomarino. Il dr. Giorgio Manganaro è eletto nel marzo 1860 deputato del collegio di Portoferraio per la VII legislatura nel parlamento subalpino per la prima volta allargato ai rappresentanti di Toscana,sconfiggendo Giuseppe Garibaldi candidato in questo collegio dai democratici elbani. Dopo il risultato del plebiscito si inaspriscono i rapporti con lo stato pontificio,chiamato la “Corte di Roma” All’annessione della Toscana al Piemonte (13-14 aprile 1860) per l’Elba fanno seguito mesi caratterizzati dalla istituzione delle rappresentanze provinciali le quali,sotto la guida di Ricasoli non più nella veste di presidente del consiglio dei ministri ma in quella di governatore generale delle province di Toscana,gettano le basi per la istituzione e la funzione della provincia nel regno d’Italia. Nella istruzione pubblica, un importante regolamento viene introdotto a definire come devono essere svolti gli esami nei ginnasi e nei licei. Arrivano al governatore dell’Elba precise disposizioni ad opporsi e ad impedire a chiunque la riunione, la raccolta e l’ arruolamento di volontari per la spedizione garibaldina dei mille Si gettano le basi per la rivendicazione allo stato della proprietà della palazzina dei mulini da parte della comunità elbana. Disordini e tumulti insorgono a Portoferraio in seguito al rifiuto della banda musicale a suonare per festeggiare la resa di Ancona. Una commissione (Manganaro-Fossi- Leoni) è costituita per ordine del governo del re con lo scòpo di studiare il territorio e l’ambiente dell’isola d’Elba. A Longone i soli cittadini napoletani votano il plebiscito per l’annessione del regno delle due Sicilie alla monarchia costituzionale di Re Vittorio Emanuele II Una insopportabile tassa sul vino elbano nasce con la istituzione del regno d’Italia e una supplica a Sua Maestà parte dal comune di Portoferraio per lenirla. Il 1860 si chiude con una manifestazione “ dei patriottici sentimenti del Municipio di Portoferraio”e con la richiesta del gonfaloniere di Portoferraio al governatore dell’Elba di cambiare il nome della Piazza d’Armi in piazza Vittorio Emanuele II (oggi piazza della repubblica)” il glorioso nome del magnanime Re nostro Vittorio Emanuele II come imperitura memoria del Supremo Campione dell’Italiano Risorgimento ”. SCHEDA TECNICA Titolo: ”Storia dell’alba dell’unità d’Italia a Portoferraio e all’Elba(1859-1860)attraverso documenti d’archivio” Autore : Marcello Camici Tipo :Saggio Storico Editore :Marchetti Pisa Formato:15,5x22,5 cm Rilegatura : Brossura fresata. Con bandelle Numero di Pagine: 416 Codice ISBN: 978-88-99014-49-0 Prezzo Copertina :20 euro Il libro può essere acquistato online ai seguenti link: IBS https://www.ibs.it/search/?ts=as&query=MARCELLO+CAMICI&query_seo=MARCELLO+CAMICI&qs=true LIBRERIA UNIVERSITARIA https://www.libreriauniversitaria.it/ricerca/query/marcello+camici+/reparto/tutti FELTRINELLIihttps://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=marcello+ +camici+&cat1=&prm= RIZZOLI https://www.libreriarizzoli.it/search/?tpr=10&g=marcello+camici+&swe=N&search-input=active MONDADORI https://www.mondadoristore.it/search/?tpr=10&g=MARCELLO+CAMICI+&bld=15&swe=N All’Elba può essere acquistato nelle seguenti librerie A Portoferraio Libreria La Stregata Macondo Mardilibri Punto e virgola Il Tabacchino Infopark A Marciana Marina Libreria Rigola A Campo nell’Elba Libreria Le Civette Libreria Lo Scoglio
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Elbano pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 22:49
Sulla pagina Facebook del Comune di Portoferraio finalmente esce adesso la notizia che dopo gli interventi fatti anche su questo Blog da parte di una persona illuminata che ringrazio a nome di tutti gli elbani sono state fatte le giuste rimostranze alla Autorità Portuale sulle inefficienze del Porto di Piombino . Speriamo che non siano solo promesse ma intanto le rimostranze hanno colpito nel segno. https://www.facebook.com/441993706384132/posts/655571108359723/
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Paolo da MM pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 19:30
Dopo anni che ha fatto opposizione a Ciumei non ho mai capito perché non si sia candidato il bravo Di Pirro contro di lui ma l’attuale sindaca Gabriella Allori la cui inconsistenza è sotto gli occhi di tutti. Oggi dopo l’articolo fatto su Elbareport Di Pirro ha dimostrato di essere il miglior politico degli ultimi 25 anni. Capace e onesto.
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CORSI PER DEFIBRILLATORE DAE pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 18:34
CORSI PER DEFIBRILLATORE DAE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/def1.JPG[/IMGSX] Il Coordinamento Pubbliche Assistenze ANPAS della Zona Elbana informa tutte le imprese, privati e titolari di esercizi pubblici che sono ripresi i CORSI BLSD ESECUTORE e i RETRAINING (anche per chi deve rinnovare e viene da altri enti ) per laici, il corso è destinato a tutti coloro che vogliono per motivi personali , professionali o normativi conseguire un'attestazione sia a livello regionale che nazionale. L'attestato abilita al corretto utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE) e all'esecuzione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare; Il Corso è della durata di 5 ore e gli argomenti che saranno trattati sono: Catena della sopravvivenza/Fasi A-B-C-D / Valutazioni e Tecniche ABC/Procedure Operative con DAE/ Disostruzioni delle vie aeree/ Posizione e massaggio cardiaco in età pediatrica/posizione delle piastre in età pediatrica/ disostruzione delle vie aeree adulto e in età pediatrica/ Posizione laterale di sicurezza con sessioni teorico/pratiche, il costo del corso è 40 €uro mentre per i retraining annuale è di 20 €uro. Per ulteriori informazioni potete scrivere a: formazione.zonaelba@gmail.com oppure telefonare al 331 3477559 - 340 4016893 ( Paolo Magagnini ) oppure al 331 3509023 ( Caliani Paola ). Il corso verrà svolto dai Formatori Regionali abilitati a tale scopo. Al termine del corso verrà rilasciato regolare attestato per uso di Legge.
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Uomo in mare...di Lidia Turrini pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 17:07
Domenica 14/6 nello stretto di Piombino: Anche questa volta l’Angelo custode degli incoscienti ha funzionato.. http://FEESSIsHWDo Notizia in aggiornamento
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Dispiaciuto pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 16:37
Mi piaceva , ogni tanto, andare a vedere la telecamera che inquadrava il porticciolo di Pianosa con un meraviglioso sfondo dell'Elba. Da diversi giorni questo non é più possibile perché ? Forse si é guastata o dava , diciamo , fastidio a qualcuno ? Peccato era veramente un bel vedere un bellissimo porticciolo , anche se in degrado , ed un mare stupendo con tutto quello che la natura esprime. Mi auguro che torni a funzionare anche perché è una bella occasione di pubblicità per entrambi le isole.... speriamo.
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Sanità pubblica e malasanita' pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 16:29
La sanità pubblica è fallita, colpa della politica in questi 20 anni di tagli a discapito della gente più fragile e impossibilitata economicamente a rivolgersi al privato, come è il sistema Lombardia, una sanità per ricchi. Dopo il covid 19, deve essere ricostruito un piano nazionale sanitario, e al centro di tutto ci deve essere il cittadino,.... ma con questi politici nazionali, regionali e locali.... Che abbiamo la vedo dura.
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TAGLI ALLA SANITÀ PUBBLICA. da CAPOLIVERI pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 14:23
Indignatevi, protestate, manifestate, criticate pure l'operato di questo governo, ma cari Italiani, non dimenticate che negli ultimi dieci da TUTTI I GOVERNI SIA DI CENTRO DESTRA CHE DI CENTRO SINISTRA, sono stati fatti tagli alla sanita' per 37 miliardi di euro, ed ora dobbiamo andare in Europa con il cappello in mano per prendere in prestito la stessa cifra da destinare alla stessa sanita'che ci costera' più dell'orzo di Pianosa. Io non dimentico!!
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Sergio Carlotti pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 12:59
[COLOR=darkblue][SIZE=3] IO SONO UNO DI LORO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/carlotti.JPG[/IMGSX] Non sono un agente penitenziario, ma da quasi quaranta anni ci lavoro gomito a gomito ed è per questo che oggi sono fiero di sentirmi uno di loro. “…. pensavo di difendere la società, pensavo di essere parte di uno stato di legalità, dove i buoni sono buoni ed i cattivi i cattivi, ma questo sembra un paese alla rovescia dove la gente scende in piazza per un americano ammazzato dalla polizia americana ma non per un bambino sciolto nell'acido da un mafioso italiano. Continuerò a fare il mio lavoro come sempre, perché io non sono un carnefice, io non sono un cattivo, io non sono un picchiatore, io non sono un aguzzino, io faccio solo e semplicemente l'agente di Polizia Penitenziaria, che fa quello che tanti non sanno fare e che tra l'altro non saprebbero fare. Continuate a difendere i diritti di chi vi ruba in casa, vi aggredisce in strada, vi truffa, vi vende droga, vi ricatta, vi stupra, vi uccide. Io continuo a fare il mio lavoro e se fin'ora ho sempre detto "faccio" non "sono", adesso vi dico: Io SONO un agente di POLIZIA PENITENZIARIA.”
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LA LETTERA APERTA pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 12:52
ECCO PERCHE’ L’AMBULANZA INFERMIERISTICA EQUIVALE A QUELLA CON IL MEDICO. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/ambu.JPG[/IMGSX] La notizia rimbalzata sulla stampa nei giorni scorsi sul paventato taglio dell’ambulanza medicalizzata di Porto Azzurro, dove il servizio sarebbe assicurato da un mezzo India dotato quindi solo di personale infermieristico continua a far discutere. L’argomento è anche uno dei punti all’ordine del giorno previsti nel corso della conferenza dei sindaci sulla sanità, convocata dal presidente Angelo Zini alle 11,30 di lunedì 15 giugno. Riceviamo una lettera che vuole chiarire definitivamente i termini della questione. Ecco il testo integrale: “Sono la legge e la scienza a dirlo, oltre che all'alta evoluzione professionale infermieristica dettata dagli studi universitari e dai percorsi formativi specifici nell'ambito dell'emergenza-urgenza. È un concetto ormai affermato. In tutto il mondo, in tutte le altri parti d’Italia ed in tutto il resto della Toscana sono già presenti ambulanze infermieristiche che garantiscono standard qualitativi di soccorso elevati anche nei casi più gravi di salute. Molte e inequivocabili sono le norme atte a riconoscere l'infermiere come professionista autonomo ad operare su mezzi di soccorso avanzato. È attraverso il Decreto Ministeriale 17/12/2008 che viene circoscritta la definizione di mezzo di soccorso avanzato quando si parla di ambulanza infermieristica allo stesso pari di quando vogliamo darla all'ambulanza con il medico piuttosto che all'automedica. È poi la Delibera N. 237 del 08-04-2013 della Regione Toscana che, richiamando principi già strutturati dal 1992 da Decreto del Presidente della Repubblica, riconosce il livello di autonomia professionale dell’infermiere nel soccorso in ambulanza attraverso l’esecuzione di manovre, compresa la somministrazione di farmaci, salvavita o comunque atte a salvaguardare le funzioni vitali, previste da linee guida internazionali. Una risposta autorizzata e diretta dunque anche a tutte quelle che sono anche le reti tempo-dipendenti che specie in un territorio come l’Isola d’Elba possono fare la differenza anche con il supporto dell’elisoccorso richiedibile da parte dell’infermiere: protocolli che lo autorizzano a gestire l’infarto, l’ictus, il trauma. E non solo, l’assistenza verso il paziente è anche garantita attraverso una formazione avanzata in merito a: arresto cardiaco, difficoltà respiratoria, gestione avanzata delle vie aeree con intubazione, decompressione pneumotorace iperteso, aritmie, crisi convulsive, ipoglicemie, overdose, anafilassi, parto in emergenza, trattamento del dolore, ustioni, morso di vipera, solo per citare alcune delle principali casistiche. Negli anni trascorsi abbiamo assistito a potenziamenti estivi con figure mediche che hanno riportato poi nelle statistiche conclusive un’appropriatezza operativa inferiore ad 1 caso su 10. Il medico è sempre il medico di rete. Nulla da togliere alla figura professionale medica, ma per rispondere a questo è necessario allora parlare di appropriatezza del contesto in cui il medico può mettere a frutto il suo percorso di studi. Un'appropriatezza supportata dalla scienza e non da pareri di esterni ai lavori, come quelli che si sono susseguiti in questi giorni sulla stampa locale, caratterizzati da interessi che di gran lunga si distaccano dal reale impegno nei confronti della salute del cittadino. Numerosi sono gli studi internazionali che hanno evidenziato come in contesti di emergenza-urgenza territoriale gli esiti dei pazienti trattati da team infermieristici specializzati siano paragonabili a quelli trattati da team medici. È da questo che si evince come il medico dell'emergenza possa fornire il proprio fondamentale contributo diagnostico-terapeutico laddove effettivamente abbia gli strumenti, la possibilità clinica ed il supporto dei colleghi specialisti per farlo, ovvero all'interno del Pronto Soccorso. Gli organici dei medici dei Pronto Soccorso, compreso quello elbano, sono attualmente in forte carenza ed è proprio da qui che dovremmo ripartire per tornare a garantire un'offerta medica in questi setting che sia all'altezza di dare una risposta che un territorio peculiare come quello dell'Isola e non solo si merita di continuare a ricevere”. Lettera firmata
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Nuova offerta turistica da Elba pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 12:38
X ACQUA FINO ALLE ...GONADI [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/erba.JPG[/IMGSX] Per Venezia il fenomeno di "Acqua Alta" è una disgrazia invece per i nuovi rinascenti come li definisci stanno mettendo in pratica quello che hanno detto in campagna elettorale " faremo di tutto per dare un nuovo look alla Citta'" eccola così possono nascondere le buche, l'erba che copre i primi piani delle case e le finestre delle scuole, giustificarsi che alle fortezze non esiste il ben minimo ristoro o zona per riparasi in caso di pioggia. Per vedere il fenomeno dell'acqua alta all'Elba si può anche sopportare di aspettare per giorni la nave che ti porti sull'isola. E non lamentiamoci di questa acqua alta profumata di lezzo fognario, Venezia non ce l'ha. La mancata apertura dei musei ai turisti che ne fotografano le entrate è per non farli partecipi del nuovo fenomeno cittadino e anche perchè è colpa del Coronavirus che la si inserisce in tutte le situazioni. Mortoferraio è in piena attività. VERGOGNA, ANDATE A CASA E LA CITTA' NE BENEFICERA'
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"Zio Mauro" da Piombino pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 11:23
PURTROPPO INVECE E' LA TRISTE REALTA' CHE TUTTI VEDONO CHE PORTA E PORTERA' A TRISTI CONSEGUENZE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/toto.JPG[/IMGSX] Allora starebbe a significare che i dipendenti del Comune hanno percepito quella produttività che attendono per i 3 ultimi anni di attività svolta, e quindi il Segretario FP/CGIL Anselmi direbbe cose non vere; che chi ha parlato al Consiglio Comunale del 16/04/2019 avrebbe detto cose non vere; che il consigliere Lanera avrebbe detto cose non vere; che tutti quelli che denunciano problematiche giornalmente anche su questo blog direbbero cose non vere, ecc......ecc...... E poi, alla fine gli effetti sono come " L'ACQUA FINO ALLE GONADI", di poco fa, ma com'è solita abitudine di qualcuno che dovrebbe fare e non solo dire, si farà la solita trita e ritrita falsa autocritica, e la nostra città risorgerà (o rinascerà), più bella e più superba che pria !!!! e come disse Totò.........ma mi faccia il piacere!....si sta cercando di difendere l'indifendibile! 😊
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Napoleone da Elba pubblicato il 14 Giugno 2020 alle 9:39
x ESA da portoferraio pubblicato il 13 Giugno 2020 alle 22:39: Siamo arrivati a meta' giugno e alcune spiagge di portoferraio ancora sono prive di bidoni per la differenziata....a quando il servizio? Immaginate, Cari Elbani,cosa sarebbe l'isola d'Elba con l'unica gestione da Portoferraio che non riesce a gestire neanche il proprio di territorio,figuriamoci quello periferico !!!!
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