[COLOR=darkred][SIZE=4] UNA SGRADEVOLE VETRINA DI BICI ABBANDONATE [/SIZE] [/COLOR]
Era più di un anno fa che nella zona portuale venne effettuata una bella pulizia di... biciclette ci pensò allora la Guardia Costiera di Portoferraio a rimuovere diverse bici che erano state abbandonate in alcune aree del porto. In particolare biciclette che erano state legate a catene e paletti ornamentali del porto, sul ciglio banchina dal Molo Gallo alla banchina Calata Depositi sino alla Calata Italia., ricordo che le bici considerate come rifiuto vennero consegnate al personale Esa (Elbana Servizi Ambientali) per essere smaltite. Oggi la situazione è ..punto e a capo.. e visto il nuovo look dovuto allaviabilità, la scomparsa della baracca “100” partenze, la ripresa del turismo con frequenza costante di ospiti sul porto, sarebbe opportuno che qualcuno decidesse di dare una ripulita, a chi spetterà stavolta? La Guardia costiera? il Comune? oppure Esa che col neo fiorentino super-manger potrebbe dare un primo segnale forte d’impegno per l’ambiente ?
Oppure dobbiamo fidare in qualche altra anima pia che tiene veramente a cuore il decoro del paese’?
113570 messaggi.
SERVIZIO IDROPOTABILE ISOLA D’ELBA
Ho constatato un rifiorire intenso di discussioni riguardanti l’oggetto il chè mi fa molto piacere vista l’importanza che riveste per l’Elba il problema idropotabile.
Sono stati trattati argomenti di dettaglio ai quali nei venti anni di mie pubblicazioni sui media elbani ho dato e ridato più volte risposta. Se si vuole rileggerli basterebbe su “Camminando” richiedere i messaggi a nome Marcello Meneghin ed apparirebbero tutti in fila. In questo caso non voglio ripetermi inutilmente. Ritengo sia più importante introdurre due argomenti che sono fondamentali ma che non sono nemmeno stati toccati negli articoli della attuale polemica scritta su blog. Secondo mè la loro esclusione,che ha avuto luogo in questi giorni, vanifica totalmente la gran parte affermazioni fatte.
In primo luogo io affermo che, decidere delle vere rivoluzioni del sistema idropotabile elbano come è l’introduzione della desalinizzazione prima che la pubblica autorità abbia stilato ed approvato un serio e sufficientemente dettagliato progetto generale nel quale vengano prese le decisioni a livello regionale e non limitatamente alla sola isola dìElba considerata a sé stante è sicuramente, oltre ad un errore fondamentale, una procedura illegale in quanto la vigente legge impone che le grandi opere siano conformi questo progetto generale oppure avente un altro nome ma comunque ad un elaborato che a livello dell’intera regione Toscana prenda le decisivi di base, ripeto a livello dell’intera regione Toscana. Notare bene che non stò parlando di costruire di fatto opere ad estensione regionale io sto parlando di una progettazione ad estensione regionale. Faccio notare che progettare delle opere costa infinitamente meno che costruirle soprattutto quando sono completamente errate come lo è stato per il laghetto Condotto e come lo sarà per il desalinizzatore che non è conforme ad alcun piano regionale sufficientemente dettagliato.
C’è un secondo elemento assolutamente fondamentale e di cui in questi giorni non si fa cenno ed è il problema di base, il fondamento, il vangelo degli acquedotti elbani ed è il seguente.
Il rifornimento idropotabile dell’Elba ha la caratteristica di avere enormi escursioni di portata idrica sia nella produzione che è caratterizzata da grandi disponibilità invernali e scarse estive e sia nei consumi i quali , al contrario, presentano da grandi fabbisogni d’acqua estiva con 150000 presenze per tempi brevissimi ed invece bisogno di poca acqua per tutto il resto dell’anno con 30000 abitanti per tempi lunghissimi. Ora bisogna mettersi in testa che qualunque sia la soluzione definitiva, sia che si facciano dissalatori a iosa, sia che costruisca una nuova condotta sottomarina, sia che si trovino falde ricchissime d’acqua, ripeto qualunque sia la soluzione il rimedio a tale stato effettivo di cose è uno ed uno soltanto: la presenza di grandi capacità di accumulo in grado di livellare le portate riempiendosi quando c’è esubero di acqua per svoltarsi quando l’utenza consuma di più della portata prodotta. Tutto ciò si chiama compensazione delle portate. Ora è inutile arrabattarsi in tanti ragionamenti: ,l’opera da fare per prima è un grande serbatoio comunque costruito purché sia capace di un grande accumulo. Da notare che esistono oltre 50 serbatoi funzionanti ma questi non sono in grado di effettuare a dovere detta compensazione delle portate , essi non si riempiono e svuotano in funzione delle escursioni di cui ho detto, essi lavorano secondo i criteri di un acquedotto particolare come è quello elbano suddiviso in reti e sottoreti poste in serie una dopo l'altra. In questo caso la funzione principale della quasi totalità dei serbatoi esistenti per oltre 300000 mc utili è quella di riempire il serbatoio che segue idraulicamente, il quale a sua volta deve riempire quello ancora più a valle e così via . In conclusione oggi all’Elba le possibilità di compensare le portate è quasi nulla. La prova evidente è che mai, dico mai attraverso gli anni si è riusciti a far fronte ai consumi dell’ora di punta del giorno di massimo consumo. Vi si è invece provveduto con il rifornimento alternato zona per zona oppure ora per ora ma la punta oraria di consumo non si è mai riusciti di soddisfarla compiutamente.
Finisco ripetendo: l’opera da fare per prima qualunque sia la soluzione definitiva non è quella di produrre basse portate continue 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno bensì è quella di vincere le grandi escursioni di potata che ho descritto. Tutte le altre considerazione si può sostenerle solo dopo aver costruito un grande serbatoio.
LA CAMERA IPERBARICA C’E’ MANCANO GLI ADDETTI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/camera.JPG[/IMGSX] Grande scalpore e grande festa per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso , presenti autorità politici in auge o in carriera , pubbliche assistenze schierate , insomma c'erano tutti popolo e paese orgoglioso del rinnovato servizio e della presentazione della nuova e avveniristica camera iperbarica ma …vediamone gli immediati benefici .
Ieri sera intorno alle 20.40 è atterrato il pegaso del 118 per trasferire una paziente dal nostro nosocomio affetta da sintomi di decompressione , la signora aveva fatto due immersioni ripetitive ravvicinate intorno ai 25 metri, quando nel tardo pomeriggio aveva accusato dei problemi riguardanti la decompressione (malattia MDD). Fatta la diagnosi i sanitari in turno nel nostro ospedale , si sono visti costretti ad organizzare, allertando immediatamente il Pegaso del 118, il trasferimento verso la struttura sanitaria di Grosseto , la ragione è semplice NON E' STATO POSSIBILE USARE LA NOSTRA CAMERA IPERBARICA, infatti l'anestesista responsabile che se ne occupava in passato e' andato in pensione e nessuno si e' preoccupato di passare l'incombenza ad un altro medico , anche se a onor del vero in un primo memento si era pensato che sarebbe stato il dottor Testa, ma pero' ad oggi , nessuno gli ha conferito l’incarico , quindi tutto fermo.
Due parole per I nostri politici del "gruppo Rossi" che si erano fatti belli , scusateci ma ci pare che abbiano fatto la figura DEL POVERO CAZZETTA...CHE DIVENTO'' FAMOSO PERCHE' BRUCIO' LA CASA PER VENDERE LA CENERE ....
Operatore
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LE GEREMIADI DI COSMOPOLI [/SIZE] [/COLOR]
Giaculatorie, lagne, lamentazioni, litanie, moccoli e piagnistei
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/valanga1.JPG[/IMGSX] Mezzo paese si lamenta con l’amministrazione per l’illuminazione dei giardini delle Ghiaie divenuto oggetto di vandalismi e covo notturno di sbandati , altre voci si levano per la carenza di parcheggi che ogni giorno si assottigliano dietro un condiscendente “libero tutti” , le persone che vanno a dire una preghiera al caro estinto fanno notare che là dove si era tolta una impalcatura , ne è riapparsa un'altra ma senza operai al lavoro per togliere il pericolo e ripristinare almeno la scritta esterna, un vero coro denuncia le strade impraticabili e anche le auto cicli e motocicli insieme ai conducenti smoccolano chiedendo rispetto e ripristini urgenti, alla meravigliosa spiaggia di Sansone si cade ci si frattura ecc. perché nessuno pensa a mettere quel percorso di guerra in sicurezza, si dice e si documenta che all’ex cantierino c’è una situazione igienico sanitaria da fare paura ma si rimpallano le responsabilità……la calata si rivolta alla chiusura e denuncia una bilancia con due pesi e due misure , insomma tutti chiedono, implorano, criticano ma sembra che in questo immane frastuono ci sia chi non vede..non sente e non parla proseguendo nel tradizionale - facciamo come ci pare e non accettiamo consigli da nessuno -…
Qualcuno ricorderà il Nerone di Ettore Petrolini che racchiudeva molti accenti parodistici sull’oratoria del Duce, in quella geniale satira spiccava un dialogo fra Nerone l’imperatore e Tigellino, capo dei pretoriani che osava criticare . E Nerone gli rispondeva:- A’ Tiggellì, qua si fa perepè perepè. Se voi fà Piripì piripì ti fai un impero per conto tuo.
Questa memoria teatrale per dire che a distanza di tre quarti di secolo c’ è anche nella politica nostrana, qualcuno che credendosi novello Nerone vorrebbe fare come gli pare, mentre per i ferrajesi rimane sempre più difficile capire a chi spetti il ruolo del capo e a chi quello del gregario costretto a piegarsi all’obbedienza.
Un consiglio… amici paesani criticoni, boccaloni e leoni da tastiera …Siate comprensivi…lasciateli parlare , promettere e poi mostrare i muscoli ….non li private di auto incensarsi , lasciateli dire e fare come ogni amministrazione che ha calcato questo bistrattato paese ha fatto da sempre , lasciamo che ci vogliano bene così alla loro maniera …meleggiandoci teneramente e lasciamo l’ultima parola al tempo unico e vero galantuomo che non mente mai!
Buongiorno non entro nel merito dei parcheggi zona farmacia centrale perche non lo conosco, portavo a conoscenza di avere preso un verbale la sera alle 21 30 per un motorino parcheggiato a fianco di un muro in una piazzetta dove non passa un cane e per di piu senza nessun cartello che me lo impedisse .per questo motivo ho chiesto buonsenso.saluti
Hai ragione Vincenzo, l'assessore al traffico messo li ( non si capisce con quale competenza ) e non votato da nessuno !! non solo non si preoccupa di segnaletica, corsie pedonali e traffico ma non risponde neanche alle mail e ai suggerimenti/critiche a lui indirizzate. Quei poveri vigili vengono anche minacciati dal Clan della Pizza, addirittura devono permettere il parcheggio di jeep in Piazza Cavour per tutto il periodo invernale, consentire il passaggio alle loro auto anche dopo le 19:30 nonostante il passaggio in calata mazzini sia vietato..Povera Portoferraio..
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/vigile.JPG[/IMGSX]
Leggo su molti forum critiche e qualche parola di troppo non consona verso i nostri Vigili Urbani che per quanto pochi sono, cercano di fare sempre il meglio di se stessi ed essere disponibili verso il cittadino e la Citta'. Si vedono costretti a multare o far spostare le macchine e motorini da determinate zone del centro storico non per decisione loro ma per chi gli impone gli ordini di servizio.
Se queste ultime stravolgenti scelte fatte dalla nuova amministrazione verso la circolazione ed orari non siano ritenute giuste dalla cittadinanza loro colpa non ne hanno affatto devono solo eseguire quello che gli e'stato imposto da chi gli amministra.
Se poi ritenete che la segnaletica non è curata e montata male in alcuni punti e non ci si capisce nulla fate riferimento all'assessore di competenza o segnalate agli stessi vigili il disservizio che a sua volta faranno una nota sul rapporto di servizio,quest'ultima penso che sia la cosa più logica da fare in un paese civile.
In piu' i vigili impegnati a turno nel controllo serale del mercatino sul Viale Manzoni allungano la loro camminata verso i giardini e il lungomare delle Ghiaie per vigilare che non accadono spiacevoli situazioni di vandalismo o altro, di quest'ultimo potete chiedere testimonianza al bar le Sirene sul lungomare titolare Sig.Allegretti.
Grazie mille per la vostra attenzione.
Saluti Vincenzo Fornino.
Caro Tonacone, non si tratta di fare cassa si tratta di inciviltà, non consentire un passaggio per persone disabili è da terzo mondo !!
Spesso i signori che parcheggiano motorini e macchine vicino alla farmacia centrale sono pensionati e finti "disoccupati" per non dire altro.. che stazionano al bar roma tutto il giorno con un caffè !!
Dopo tante critiche sulla viabilità è partita l'offensiva dei vigili urbani di Portoferraio intenzionati a fare cassa sulla pelle dei residenti. Multe anche ai motorini perché non parcheggiati a norma secondo loro ma che intralciano il passeggio o magari il colpo d'occhio del borgo chissà.
Buonsenso.
Leggo sempre CAMMINANDO, e dopo tanto letto i messaggi di tutti, sono arrivato ad una conclusione.
Un noto campione del ciclismo di molti anni fa, ha coniato una frase che oggi a livello nazionale, regionale e locale pare essere i grande attualità.
GLI È TUTTO DA RIFARE. 🏝
COME TI INDORO LA PILLOLA.
Ho sempre osservato con curiosità le azioni volte a far apparire positive cose che in nella realtà dei fatti, e nella maggioranza di essi usando sempre l'approssimazione e la disinformazione, si sono poi rivelate molto meno positive, costose, o addirittura inutili.
Non desidero entrare nel dettaglio di queste cose, ma evidenzio che la nostra Italia è piena delle famose "CATTEDRALI NEL DESERTO", e su questo ogni giorno "striscia la notizia" ce ne dà un qualche esempio.
Ma stavolta desidero porre l'attenzione su aspetti che mi sembra siano stati un po' tralasciati: mi riferisco alla gestione dell'opera, le strutture che la dovranno gestire, la loro creazione, i costi del personale, il management, e tutti i COSTI che finiranno in bolletta a carico del cittadino.
Pertanto in estrema sintesi chiedo agli "esperti" dell'Opera:
1°) quale struttura operativa gestirà la stessa:....... struttura già esistente ed operativa che la gestirà con l'attuale personale?;
2°) sarà una struttura di nuova costituzione con tutto il proprio apparato manageriale (in ipotesi un'altra municipalizzata con tanto di Presidente, Segretario, Consiglio di Amministrazione, ecc....), con il seguito di stipendi, emolumenti, prebende, ecc.....: ........ed in quanto è stimato il costo?;
3°) una società privata ? (ricordo il Referendum sull'acqua pubblica), ......si potrebbe dire molto su l'esito referendario che avrebbe dovuto eliminare certe storture che ricadevano in bolletta.......;
4°) quanto personale tecnico operativo e impiegatizio sarà da utilizzare per la struttura e relativi costi ?
5°) vi è un calcolo relativo agli altri eventuali costi manutentivi della struttura in relazione alle "fermate programmate" di manutenzione ?.
Mi fermo qui, e sarebbe utile per il cittadino conoscere questi COSTI, che dovrà sostenere in bolletta, anche perchè, in una fase di lunga congiuntura economica, spendere soldi per non averne probabilmente un reale ed effettivo riscontro sia quantitativo che qualitativo, potrebbe fortemente irritare la popolazione.
Negli anni passati, ed anche ora, troppe strutture create ad hoc, per collocare politici trombati o senza incarichi, dirigenze da ricollocare, sono sempre costate in bolletta molto di più per stipendi, prebende e gettoni, che per i reali costi di impianto ed erogazione del bene.
Quindi in definitiva quanto in percentuale inciderà in bolletta il totale costo di gestione del dissalatore, precisando che, fatto salvo il minimo personale operativo (operai per gestire l'impianto), per tutto quello che riguarda approvvigionamenti, stipendi ed altre spese, può essere benissimo sufficiente la struttura idrica attualmente già esistente con tutti i suoi uffici.
In ipotesi si può procedere a riorganizzazione così come sta accadendo in tanti Enti Locali, che a parità, o addirittura incremento di lavoro, non ci sono state coperture di organico, nemmeno dopo uscite dovute a pensionamenti.
In definitiva, agendo "democraticamente" in favore delle popolazioni, è stato deciso da qualcuno di fare "obbligatoriamente e senza altra alternativa il dissalatore", pur avendo condotte colabrodo.
Detto questo, si dovrà vigilare e darne notizia, affinchè personaggi più o meno famosi ne approfittino come è prassi nel nostro bel Paese, ed anche nella nostra zona.
😑
Non è che per caso qualcuno s'è convinto che il territorio di Capoliveri sia diventato un Sultanato dove contano solo le leggi che s'inventano i quattro Pascià?
Sembra proprio un'altro mondo.
Vaporino
Ho notato che ogni tanto un Faccione Ridens appare vicino ad alcuni politici in cerca di gloria e poltrone nella speranza di restare nei loro ricordi fotografici e ottenere,di conserva,almeno uno sgabello per se.
Un vecchio detto recita"ti conosco mascherina" per cui i voti verranno dati per la conoscenza delle doti che ogni canditato porta con se,non con i "selfie"........Auguri !!!
[COLOR=darkblue][SIZE=2] UN ORTO AL CENTRO DISABILI DI CASA DEL DUCA A CURA DEL LIONS CLUB I. D’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Come da anni avviene alla Scuola Primaria di Casa del Duca di Portoferraio, da quest’anno anche all’adiacente Centro Disabili una porzione del resede dell’Istituto è stato adibita ad orto.
L’attività, propedeutica e terapeutica per gli assistiti e assai apprezzata dagli operatori, è stata resa possibile, su segnalazione dei responsabili del Centro, grazie alle risorse messe a disposizione dal Lions Club Isola d’Elba e all’opera di organizzazione e lavoro sul campo condotta dal socio del Club Paolo Cortini con la collaborazione di alcuni membri del personale dell’Istituto, degli stessi assistiti e di volontari esperti di orticoltura.
Ad assistere ad una fase dei lavori e ad elogiare gli ideatori ed attuatori dell’iniziativa per i risultati raggiunti sia in ambito sociale sia in termine di ottima produzione ortofrutticola, venerdì 10, era presente una ristretta delegazione del Lions Club, composta da Francesco Andreani, Paolo Cortini, Gianni Falanca, guidata dal Presidente Avv. Alessandro Moretti.
A conclusione dell’incontro gli assistenti e gli ospiti del centro hanno offerto agli intervenuti confezioni contenenti ortaggi frutto del loro lavoro.
Il sig. Luigi Lanera scrive: "Ho presentato un'interrogazione al governo per sapere se esista una possibile soluzione alternativa rispetto all'installazione di un dissalatore per le necessità idriche dell'isola d'Elba......."
Ciò vuol dire che secondo lei il governo dovrebbe avviare uno studio di fattibilità con obiettivo l'individuazione di sistemi di approvvigionamento idrici alternativi al dissalatore tali da soddisfare e garantire il fabbisogno idrico Elbano?
Ho capito bene. è così oppure l'obiettivo è quello di bloccare la realizzazione del dissalatore?
La ringrazio se vorrà essere più preciso poichè ho dei seri dubbi sul fatto che si possa pensare che il governo si impegni a cercare soluzioni alternative su un qualcosa di già studiato, verificato ed approvato.
Giulia F.
FIORI E PIANTE PER GRAZIA RICEVUTA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/fiacre.JPG[/IMGSX]
Finalmente sembra che a seguito delle reiterate suppliche dei Ferrajesi, San Fiacre, il santo patrono dei giardinieri abbia intercesso con l'amministrazione comunale che da stamani è intenta a far mettere a dimora fiori e piante nelle granitiche vasche di Via Guerrazzi, ci auguriamo che S.Fiacre prosegua nei suoi miracolosi interventi e che finalmente si possa ridare colore al grigio del paese...per il momento ringraziamo il patrono protettore dei giardinieri, dei fiori e delle piante e un grazie all'amministrazione folgorata finalmente sulle strade cittadine ...
PS
Dimenticavo prosegue la disperata ricerca del Santo patrono delle buche affinchè anch'esso "folgori" i nostri prenci .....
[COLOR=darkblue][SIZE=2] ALTRE DUE UNITA’ DA DIPORTO SANZIONATE ALL’INTERNO DELLA ZONA VIETATA NELLE ACQUE ANTINSTANTI L’ISOLA DI PIANOSA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/capit.JPG[/IMGSX] Nell'ambito dell’attività di monitoraggio della zona di tutela biologica dell’Isola di Pianosa, la motovedetta della Capitaneria di Porto di Portoferraio CP 725, temporaneamente dislocata presso il presidio fisso di Pianosa, con l’ausilio del sistema di monitoraggio informatico del traffico “Pelagus”, in dotazione alla Sala operativa della Capitaneria di Porto, nella giornata odierna ha individuato ed intercettato due unità da diporto, entrambe battenti bandiera comunitaria, all’interno del miglio nautico circostante l’Isola di Pianosa, zona di mare, si ricorda, interdetta alla navigazione.
Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di € 676 a carico dei conduttori delle due unità da diporto, con immediato allontanamento dalle acque protette.
Anche per questa stagione estiva, sulla base dell’ormai consueta convenzione stipulata tra il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e la Direzione Marittima della Toscana, è stata dislocata una motovedetta costiera con relativo equipaggio presso il Presidio Estivo della Guardia Costiera Elbana dell’Isola di Pianosa a tutela del versante meridionale del Compartimento Marittimo di Portoferraio che si estende fino all’Isola di Montecristo.
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LA ZONA PORTUALE RINASCE PIU’ GRANDE E PIU’ BELLA CHE PRIA…. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/porto1.JPG[/IMGSX]
Dopo la grandiosa idea di qualche anno fa per la realizzazione della Pista Ciclabile più corta del mondo, ecco che l’ufficio tecnico dell’Autorità Portuale, in piena stagione turistica si cimenta nella trasformazione della viabilità della zona portuale. Forse gli interlocutori locali non hanno spiegato che Calata Italia rientra nella viabilità urbana della città di Portoferraio e non del compendio portuale, anche se l’Amministrazione Comunale, in un recente passatone ne ha ceduto le competenze e giurisdizione. Da Calata Italia non si accede solamente agli imbarchi, ma è principalmente a servizio di un agglomerato di attività commerciali e di servizi cittadini, che necessitano di adeguate aree di sosta e di facile accessibilità. L’ingegno di questi “urbanisti”, è riuscito a rendere un isolato l’intero fronte mare del porticato, Via Carducci sarà la direttrice principale per il porto trasformando Piazza Citi in un snodo dove sarà facile annodarsi con il traffico da / e per Viale Manzoni e per il Centro. Ora più che mai sarà comprensibile l’importanza di via Fucini quale scolmatore di via Carducci, però come si dice, questi come capo sciacquano, come se di teste vuote localmente non si riuscisse a trovarne.
Buon transito a tutti e soprattutto buona fortuna …