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113273 messaggi.
marinese doc da marciana marina pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 18:37
per mirko e per caro mirko l'amministrazione della trasparenza purtroppo per voi (credo solo per te, in quanto questi messaggi gli ha scritti solo una persona sia la domanda che la relativa risposta) in quel poco che ha prodotto è stata trasparente. Non credo la precedente Amministrazione.
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ESA servizi ambientali pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 17:39
RIASSORTIMENTO MATERIALI UTILI PER LE RACCOLTE PORTA A PORTA DOMESTICHE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/esa1.JPG[/IMGSX] Nei giorni da mercoledì 24 giugno a martedi 30 giugno 2020, i riassortimenti dei kit saranno disponibili presso i centri di raccolta comunali tutte le mattine in cui è prevista l’apertura generale del Centro, dalle ore 9,00 alle ore 12,00. - Centro di raccolta Comunale di Portoferraio, loc.Casaccia - Centro di raccolta Comunale di Campo nell’Elba, Loc.Vallone per il rifornimento bidoni - Centro Comunale di raccolta di Capoliveri, Loc.Spernaino - Centro Comunale di raccolta di Marciana, Loc. Literno (Procchio) - Centro Comunale di raccolta di Marciana, Loc. San Rocco - Centro Comunale di raccolta di Marciana Marina, Via Aldo Moro - Isola Ecologica di Lacona, negli orari di apertura Potranno ritirare il kit semestrale di rifornimento, tutti coloro che non sono riusciti a ritirarlo nei precedenti appuntamenti previsti per la consegna. In alternativa sarà possibile ritirare singoli riassortimenti di materiale per tipologia di rifiuto o un kit aggiuntivo mensile. Saranno disponibili presso i centri anche i bidoni casalinghi (giallo, marrone, verde e grigio) che è necessario sostituire. Gli utenti devono accedere con la tessera sanitaria del soggetto intestatario dell’utenza per la quale richiedono la fornitura. Dal 1 di luglio le stesse consegne saranno stabilmente effettuate nei seguenti giorni : - Centro di raccolta di Portoferraio, Loc.Casaccia : martedì e venerdì dalle 9-,00 alle 12,00 - Centro Comunale di raccolta di Capoliveri, Loc.Spernaino : lunedì e giovedì dalle 9,00 alle 12,00 - Centro Comunale di raccolta di Marciana, Loc. Literno (Procchio) : consegna nei giorni di apertura - Centro Comunale di raccolta di Marciana, Loc. San Rocco :consegna nei giorni di apertura - Centro Comunale di raccolta di Marciana Marina, Via Aldo Moro: consegna nei giorni di apertura - Nel Comune di Campo nell’Elba, Loc.Vallone : mercoledì e sabato dalle 9,00 alle 12,00 saranno distribuiti i soli riassortimenti dei bidoni, mentre i sacchi continueranno ad essere distribuiti presso i punti di sosta dell’Ecomobile
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 15:35
IL PATTO Giovanni Frangioni propone all'amministrazione comunale di Portoferraio un patto fra pubblico e privato che promuova il lavoro la città e l’ambiente. In Italia di proposte di patti da parte della politica ne abbiamo sentite molte: mi viene in mente il patto con gli italiani di Berlusconi. “Coinvolgere i cittadini nella sfida della rigenerazione della qualità urbana. In questo senso intendiamo attivare anche nuove forme di partenariato e di partecipazione con tutte le comunità cittadine, sia organizzate che spontanee, attraverso i “patti di collaborazione” allo scopo di garantire una particolare cura del territorio, la rigenerazione di parti della città (specie per le periferie e le frazioni), la realizzazione di progetti di recupero sia ambientali che di immobili comunali, oltre che per favorire eventi culturali che valorizzino il patrimonio storico, culturale, archeologico e ambientale della Città.”(vedi programma elettorale lista cosmopoli rinasce sotto riportato) Questo è un passo testuale del programma elettorale della lista Zini “cosmopoli rinasce”. ”(vedi programma elettorale lista cosmopoli rinasce sotto riportato) /attachments/2/0/20-programma-elettorale-lista-cosmopoli-rinasce-aneglo-zini.pdf Come cittadino che vive a Portoferraio sono in attesa. Marcello Camici
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Sassi di leva da Marciana Marina pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 15:12
Ma l’avete letto il Tirreno di oggi? Ex sindaci e intellettuali per salvare il lungomare... ora va bene tutto, ma chi so questi intellettuali?? 😅 È proprio vero che l’unica maniera di celebrarsi è di autocelebrarsi fra di loro. Intellettuali... ma ci faccia il piacere! 😅 Comunque sembra proprio che la barca sia con l’acqua nella stiva, e si sa bene come si comportino i topi in quella situazione. Povera sindaca, sedotta e abbandonata.
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Al peggio non c'è mai fine da Carpani pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 14:42
Alla rotonda di Carpani c'è un pino tagliato,ormai secco,gli operai hanno tagliato l'erba intorno e l'hanno lasciato lì,l'ASA ci lavora e il pino resta lì.Ma chi lo deve togliere?
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Patrizia da Portiferraii pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 14:42
E così ti sei avviato anche te.....oggi torno indietro con la memoria...quanti anni so passati...50? 51?....e rivivo serate bellissime....ti aspettavo insieme a Salvatore....ci raccontavate le vostre avventure....i vostri lunghi viaggi....DIO quanto abbiamo riso..ma si sa la vita è questa....che la terra ti sia lieve ROBERTO ....AMICO CARO
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Andrea Debunker pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 13:50
“Aspetto risposte che, come di consueto, non verranno”. Piero da Campo (messaggio 135224) sarà accontentato. Ma si prepari alla doccia fredda. “Acqua buona proveniente gratis dal cielo”. Messa giù così è troppo semplice. Scrive il meteorologo Pierluigi Randi: Qui devo per forza sottolineare che l’acqua piovana non è acqua minerale. L’acqua che cade dal cielo contiene pochissimi sali minerali e potrebbe contenere inquinanti assorbiti durante la caduta, quindi è sconsigliato berla. Per anticipare le critiche stile “non c’è più la pioggia di una volta” aggiungo che l’acqua piovana non è mai stata una buona acqua da bere a causa dei pochi sali minerali disciolti. Di conseguenza l’acqua piovana è potabile (nel senso che berla non provoca conseguenze), ma non è minerale (ovvero non possiede proprietà favorevoli alla salute D.Lgs 339/99). Si veda l'articolo completo qui (https://www.bufale.net/bufala-vogliono-avvelenarci-con-le-scie-chimiche-bufale-net/). L'acqua piovana presenta un ph più basso della media dell'acqua pura (ph7): in un cielo per fortuna scarsamente inquinato come il nostro si arriva al massimo a ph6 (https://www.focus.it/cultura/curiosita/che-cosa-ce-nellacqua-piovana) . Questo significa che al suo stato naturale può andar bene per irrigazioni o per operazioni di lavaggio oggetti (lo scarico del water, per esempio), ma non per altri usi domestici, come la cucina o l'igiene orale. Per questo occorrono complessi e costosi processi di depurazione, CHE COMUNQUE NON LA RENDONO POTABILE (https://www.bereacqua.org/bere-acqua-piovana): quindi non può essere immessa in acquedotto: secondo l'articolo 4 del Dlgs 31/2001 l'acqua destinata al consumo umano deve essere salubre e pulita. “Acqua cattiva e costosissima del dissalatore”. In base a quali dati? Ci sono analisi chimiche di un'acqua che non è ancora in distribuzione? Ci sono tabelle dei costi da esibire? “A parità di costi d'impianto” e “Abbiamo una documentata spesa”. Falso. Costo del dissalatore (documentato): 12.460.692,42 euri (https://www.quinewselba.it/firenze-dissalatore-elba-la-regione-va-avanti.htm). Costo del maxiserbatoio (stimato): 103 milioni di euri. (https://www.altratecnica.it/un-maxi-serbatoio-per-lacquedotto/) “Il dissalatore è a rischio guasti, l'acqua che scende per caduta no”. Vera la prima affermazione, per quanto non verrebbe dismessa né la condotta sottomarina né gli attuali pozzi elbani, garantendo quindi sempre il rifornimento. Vero anche che la pioggia non ha mai guasti. Ma c'è qualche piccolo problema: la pioggia non scende a comando, ha un andamento non pronosticabile e i periodi di siccità possono essere lunghi. In conclusione: è legittimo criticare il dissalatore, ma non sugli aspetti economici e tecnici, tutti ben documentati, mentre i progetti alternativi presentano dati di massima. È inutile girarci intorno: tutte le alternative per il momento avanzate non assicurano la soluzione del problema idrico elbano.
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"Zio Mauro" da Piombino pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 13:15
DISSALATORE DI VENTOTENE ISOLE PONTINE.... TUTTO A POSTO? Visto quanto è accaduto con il fenomeno dell'acqua gialla, sulla quale è stata interessata la Procura di Cassino, è un interrogativo da porsi, visto che è risaputo che l'acqua proveniente dai dissalatori possiede caratteristiche particolari che possono dare adito a fenomeni particolari che non rendono fruibile la stessa. "accorto è colui che vede la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti proseguono oltre e devono subire la pena" .. citazione dei Proverbi di Salomone. 😉
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Cittadina da Portoferraio pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 12:12
A proposito di ampliamento di suolo pubblico:era stato concesso perché il distanziamento sociale,potesse aver luogo.Invece i ristoratori,i baristi,le gelaterie, hanno aumentato i tavoli,attaccati tra di loro peggio di prima e chi se la prende dove non batte il sole,sono i pedoni,per non parlare della carenza di posti auto. Oltre che in calata,anche altre vie portoferraiesi,hanno lo stesso problema. Ovvio siamo in Italia:fatta la legge,trovato l'inganno
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Francesca da Per campare doc pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 12:06
La trasmissione che abbiamo visto domenica,non è assolutamente in linea con le puntate passate,sembrava più linea verde,che donna avventura,poi ogni volta che mostravano la mappa dell'Elba,oltre ai comuni,c'era indicata la biodola(da quando è diventata l'ottavo comune dell'Elba?)..
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Per Mirko da Marciana Marina pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 11:39
Caro Mirko, sembra proprio che l'amministrazione della trasparenza sia nascosta nel piu assoluto silenzio. Non una parola sul nuovo ecomostro accanto al moletto, non una parola sulla piscina comunale chiusa, niente di niente su cosa si fara a luglio ed agosto. I valletti e le vallette che una volta giravano con la fotocamera adesso sono spariti. Altri invece propongono una raccolta firme per organizzare il porto. Gli stessi che hanno bloccato a spada tratta il nuovo piano portuale. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
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uno qualunque da rio pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 10:38
Per Sicurezza e stabilità per la rinascita. Alla grazia del “Conte Tacchia” Le zeppe si mettono (come nella foto) sugli arredi, non nelle idee o nei cervelli; Sarebbe molto comodo e produttivo ma non è così !! Impariamo una buona volta a cambiare le idee e non a rattopparle; non è più tempo di pace sociale e compromessi per le storture evidenti IMPOSTE.
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Campese DOC da Campo pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 10:15
OSSERVAZIONI: La scorsa Domenica ho atteso con ansia di vedere la trasmissione di "Donne Avventura" per il fatto che spesso anche involontariamente ho avuto modo di apprezzarne il contenuto. Ma mi è venuto un dubbio a fine trasmissione: Chi ha sponsorizzato la trasmissione,il Comune di Portoferraio e di Porto Azzurro oppure la GAT ? La domanda sorge spontanea in quanto non hanno fatto vedere neanche per un istante: Marciana, Marina Marciana, Poggio,Campo,Cavoli, Fetovaia e pochissimo Capoliveri.mentre si sono molto dilungati con due interviste a privati. Non è stata quindi a parer mio una trasmissione incentrata su tutta l'Isola come mi aspettavo e per questo chiedo lumi per conoscere chi ha sponsorizzato e pagato l'intera trasmissione. Grazie a chi mi risponde.
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HANDICAP E SOCIETA' pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 9:53
[COLOR=darkred][SIZE=2] CAOS I CITTÀ CON L’AMPLIAMENTO GRATUITO DELL’OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/pedoni.JPG[/IMGSX] Negli anni , quante parole abbiamo speso, e quante immagini abbiamo postato pregando e implorando soluzioni….Il più grave e più volte sottolineato è quello delle barriere architettoniche -ostacoli di natura fisica che limitano o impediscono la mobilità e l'autonomia dell'individuo svantaggiato, anziano, disabile. Oggi con la concessione gratuita di ampliare la normale occupazione del suolo pubblico..ecco che si accentua in maniera macroscopica il problema anziani disabili e varia umanità. Pare proprio che i responsabili delle concessioni non abbiano compreso ( e non da adesso) che L'handicap non è una situazione connaturata alla persona, ma una condizione che viene a crearsi nel rapporto uomo-ambiente: la persona disabile risulta letteralmente "ostacolata" e privata di un suo diritto da un ambiente che ne impedisce l'inserimento. Una situazione questa, che crea disagio anche alla parte di popolazione che, pur non avendo handicap fisico, può essere considerata fisicamente debole o soggetta a rischi maggiori (per esempio persone convalescenti, anziani con problemi motori , bambini, ecc….) Niente e ripeto niente è mai stato preso in seria considerazione, così come gli accessi ai marciapiedi dove oggi con la complicità delle nuove concessioni , dopo pochi metri sul marciapiede si trova l’ostacolo di enormi vasi , tavoli e sedie, varia merce esposta dai negozianti , ed un selvaggio prolificare di nuovi dehors con tavoli che occupano buona parte della sede stradale e non permettono il passo mettendo in pericolo pedoni comuni, bambini , anziani e disabili, omettiamo di parlare dei parcheggi riservati in quanto vi stazionano auto e mezzi di persone incoscienti che niente hanno a che vedere con gli handicap se non quello della loro maleducazione. Anche questo dovrebbe FAR parte dei compiti di una buona amministrazione che dovrebbe operare con una sua costante attenzione…. Quindi è giusto concedere (previo attento controllo e rispetto dei luoghi e delle distanze sociali) ai commercianti di ampliarsi , ma è troppo chiedere un maggior impegno e rispetto per i diritti dei cittadini e di chi è più sfortunato di noi? Cari amici di Cosmopoli rinasce” provvedete a far rinascere anche i marciapiedi ed i parcheggi per coloro più sfortunati di noi ( ma con diritti superiori) . Visto che fino ad adesso avete concesso gli spazi con leggerezza . Visto che non controllate distanze sociali e la regolarità degli stessi ampliamenti . Visto che non controllate chi veramente usa e abusa degli stalli gialli riservati ai diversamente abili. Visto che non v’importa se in Calata si debba camminare in strada rischiando di essere stirati. Visto che permettete a tutti di esercitare l’arte di arrangiarsi…… Almeno una volta mettetevi una mano sulla coscienza e abbiate rispetto per anziani, bambini, disabili che magari alle elezioni scorse hanno creduto in voi.
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BLU da Elba pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 7:44
DISSALATORE Il Sig. Zei ha ragione. Un ennesima dimostrazione del fatto che 7 Comuni non contano nulla perché non possono decidere per l' Elba e le decisione le prendono in continente al nostro posto. Serve il Comune dell' Elba . Come al solito si compiono scempi ambientali , con tacito consenso del Parco e di tutte le associazioni pseudo ambientaliste .
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Sicurezza&stabilità per la rinascita... pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 7:34
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Alberto Zei pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 3:37
[COLOR=darkred][SIZE=4] Con “il cerino acceso in mano”, all’ Isola d’ Elba [/SIZE] [/COLOR] Tra ricorsi e controricorsi il TAR al momento ha accolto le motivazioni della ASA, tanto che i lavori per l’ installazione del dissalatore di Mola dovrebbero riprendere in questi giorni di Alberto Zei A qualcuno doveva pur restare il cerino acceso in mano quando, dopo le altalenanti decisioni sull’ approvvigionamento idrico tra i vari Comuni dell’Elba, altri dall’ esterno hanno deciso per tutti. D’altra parte, era anche prevedibile, dal punto di vista della ASA e dell’impresa aggiudicataria, l’ interesse ad installare un dissalatore in una comoda area sulle coste elbane più pianeggianti. Si tratta però di un luogo che per la particolarità ambientale della zona prescelta, confligge in senso generale soprattutto con le esigenze turistico-economiche dell’ intera Isola. La scelta del luogo – L’ area preferita e ottenuta per la realizzazione dell’ impianto di dissalazione è stata quella alle spalle della spiaggia del Lido di Capoliveri, indicata in figura; spiaggia che per la magnificenza orografica e marina di contorno, non ha bisogno di commenti per comprendere il danno economico e paesaggistico arrivato dal ”continente” sotto le apparenze di un rimedio che nella sostanza si rivelerà molto peggiore dello stesso male. Come si vede in figura, la spiaggia è incastonata, similmente ad un gioiello, all’ interno di un lungo golfo chiuso da tre lati. Si tratta di un’ area delicata che non potrà essere immunizzata dall’ inevitabile inquinamento del dissalatore. Infatti, le scorie saline di funzionamento dovranno comunque essere smaltite. Ma dove? In mare, potrebbe essere la pronta risposta. In mare a largo, scaricate da una bettolina? Niente di tutto questo. Partirà dalla spiaggia una tubatura sottomarina in pianta stabile attraverso la quale verrà fatta defluire la salamoia ricavata da circa 80 litri al secondo di acqua di mare. Ma allora da dove viene prelevata l’ acqua per la dissalazione? Semplicemente dal tratto di mare davanti alla stessa spiaggia. Si potrebbe allora pensare quantunque i punti di prelievo e di scarico salino possano essere distanti tra loro, che questi non potranno non risentire in special modo durante le mareggiate da scirocco, l’ effetto di qualche rientro da una parte di ciò che esce dall’ altra. Ma non finisce qui. Da notizie assunte nel luogo, vi sarebbe un altro e ben più delicato problema da chiarire, rappresentato dai liquami di tutti i generi che fuoriescono dal condotto di fognatura sottomarina che convoglia gli scarichi dei numerosi insediamenti abitativi del circondario a qualche centinaio di metri dalla spiaggia del Lido, sul lato ovest delle medesime acque del golfo. Ma dove esattamente? L’ intossicazione salina L’aumento del rapporto salino inevitabilmente causato per un motivo o per un altro dal dissalatore nel mare antistante, è destinato ad un progressivo e cronico avvelenamento di tutta la vegetazione e della fauna ittica presente nell’insenatura con conseguenze facili da immaginare anche altrove. Tali considerazioni non provengono da previsioni pessimistiche indimostrabili ma dall’analisi statistica effettuata sulle conseguenze rilevate in altri siti in cui sono stati installati simili sistemi di dissalazione a “osmosi inversa", come quello di cui si parla. Nel caso della campagna di Mola comprendente i terreni circostanti al dissalatore, non occorre lungimiranza per prevedere che il sale trasportato dalle acque residue dell’ impianto si infiltrerà nelle falde presenti nel sottosuolo. Si verificherà così la salinizzazione della zona interessata con i devastanti effetti agricoli anche al di fuori del circondario. Le problematiche sollevate intorno al dissalatore di Mola necessitano altre precisazioni che per non appesantire l’ articolo, saranno pubblicate nei prossimi giorni.
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CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA LIVORNO pubblicato il 22 Giugno 2020 alle 16:25
[COLOR=darkblue][SIZE=3] NATANTE IMBARCA ACQUA AL LARGO DI LIVORNO – INTERVENGONO CAPITANERIA E VIGILI DEL FUOCO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/avaria.JPG[/IMGSX] Momenti di apprensione a bordo di un’imbarcazione per due coniugi livornesi che, mentre navigavano a circa 6 miglia dalla costa labronica, si sono accorti che da una delle prese a mare dello scafo entrava acqua, che provocava l’arresto del motore. Immediata è partita la richiesta di aiuto, tramite numero blu 1530, alla sala operativa della Guardia Costiera di Livorno che ha subito inviato sul posto la motovedetta CP 867 “Search and Rescue”, che in circa 15 minuti raggiungeva l’unità in difficoltà, prestando i primi aiuti. Nel frattempo veniva allertato il mezzo navale dei Vigili del Fuoco che ugualmente dirigeva sul punto iniziando le operazioni di svuotamento della sentina. Fortunatamente la quantità di acqua in ingresso era comunque limitata e questo ha consentito all’imbarcazione di rimanere in galleggiamento. Vista l’impossibilità del natante di navigare autonomamente, lo stesso veniva assistito e scortato dalle unità di soccorso sino al rientro all’ormeggio nel porticciolo Nazario Sauro a Livorno dove giungeva dopo circa due ore. Molto spavento dunque ma nessuna conseguenza per i due occupanti. La Guardia Costiera ricorda di controllare sempre la piena efficienza della propria imbarcazione prima di iniziare la navigazione.
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Marietto da Portoferraio pubblicato il 22 Giugno 2020 alle 14:59
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/salamoia.JPG[/IMGSX] Volevo intervenire in merito all’intervento da Livorno per quanto riguarda il dissalatore o potabilizzatore. Ho già avuto modo di intervenire più volte sull’argomento e mi permetto di dissentire su quanto espresso. Quando le cose non si vogliono vedere non ci sono versi e ci si deve incaponire all’esasperazione per dimostrare che il dissalatore è l’unico rimedio alla carenza d’acqua. Fu spiegato a più riprese da autorevoli esperti non allineati che per buona pace di chi sostiene il contrario l’Elba l’acqua ce l’ha ma non vi è alcun interesse a poterla sfruttare e fu illustrato da altri come poterla raccogliere senza sprecarla. Quindi io sono assolutamente d’accordo con Piero di Marina di Campo. Al dissalatore o potabilizzatore ci sono alternative, ma quando ci sono soldi (tanti !) in ballo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Lo dimostra anche il modo in cui non sia stata data la possibilità di esprimere un parere contrario e questo atteggiamento a mio avviso fa riflettere. Chi non è allineato al pensiero di ASA, AIT e Regione Toscana va censurato. Di fatto nell’unica occasione che ci fu per ribattere la contrarietà (Incontro al palazzo della Provincia di Portoferraio) del dissalatore ci fu di fatto solo un monologo evitando abilmente il contraddittorio. E quando il Professor Campitelli spiegò come stavano realmente le cose su questo social a qualcuno a Livorno gli è venuto mal di pancia perchè lui espresse con dati inoppugnabili e da persona competente quale è (essendo un Geologo), li sconfessò con fatti concreti che il dissalatore avrebbe fatto solo danni senza essere utile, non ho sentito nessuno smentirlo. Allora al netto di tutti i discorsi io credo che sulla volontà di fare a tutti costi il dissalatore non sia stata detta la verità fino in fondo (pensare male è peccato ma spesso ci si indovina !!). Facciamolo seriamente un confronto ma temo che per qualcuno non sia conveniente farlo. Non so francamente se potremmo evitarlo ma certo è che saranno i fatti a smutandare i saccenti fautori del dissalatore. Peccato che a pagare il conto toccherà ancora a noi nel breve e nel lungo termine
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isolanoinnamorato da livorno pubblicato il 22 Giugno 2020 alle 12:32
Potabilizzatore, una lista di osservazioni lungi da me dire che ASA opera bene, ma per quanto riguarda la scelta del potabilizzatore a Mola non c'è da obiettare. 1. la condotta sottomarina è vecchia e a rischio 2. la condotta prende acqua dove ce ne è gia poca e il terreno sprofonda 3. non è che piova poi così tanto anche se si farebbe comunque bene ad avere tutti le proprie cisterne 4. ci sono troppi pozzi privati, si dice più di 5000 di cui molti non denunciati, da cui troppi emungono gratis troppa acqua sottraendola spesso alle falde di uso dell'acquedotto 5. si poteva fare altrove il potabilizzatore? probabile, ma sempre potabilizzatore sarebbe stato 6. il problema della salamoia che residua dal procedimento esiste, ma forse una imprenditoria seria e innovativa e una regione più aperta avrebbero potuto studiare un progetto per fare sale industriale o alimentare utilizzando quello che è uno scarto di produzione 7. tutto il resto sono chiacchiere in libertà anche quelle dei politici che cavalcano l'onda per farsi vedere e se del caso cambiano parere se gira il vento
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