[COLOR=darkred][SIZE=2] CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME, CAPOLIVERI DELIBERA LA PROROGA FINO AL 31 DICEMBRE 2033. [/SIZE] [/COLOR]
“Decisione importante per tutta l’economia turistica del territorio”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/bara.JPG[/IMGSX] Prorogata fino all’anno 2033 dal Comune di Capoliveri la durata delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative, presenti sul territorio comunale.
Nella seduta di giovedì 25 giugno, la Giunta è dunque intervenuta sul tema delle concessioni demaniali facendo proprio il dettato normativo previsto dalla legge nazionale n. 145 del 2018 nonché del Decreto Rilancio – D.L. n. 34 del 2020, dando la possibilità ai balneari di vedere prorogata fino all’anno 2033 la concessione in loro possesso e consentendo quindi alle imprese di superare il clima di grave incertezza nel quale la categoria versa da tempo.
Grazie a questa delibera, dunque, è stata decisa l’estensione della durata/validità delle concessioni demaniali marittime, in possesso dei concessionari, fino al 31 dicembre 2033 e a tal fine il Comune, come previsto dalla legge, è chiamato:
• a verificare la sussistenza dei requisiti in capo ai concessionari;
• a dare notizia dei procedimenti di estensione di validità delle singole concessioni e delle relative comunicazioni di volontà dei concessionari mediante la pubblicazione all’Albo Pretorio dei relativi atti per la durata di venti giorni;
• a determinare il ricalcolo del valore delle concessioni con riferimento alla nuova scadenza;
“L’amministrazione comunale – spiega il Sindaco Gelsi – in piena applicazione della disciplina vigente e animata dal senso del dovere che ci impone di dare risposte certe al tessuto economico del territorio, soprattutto in momento così difficile come quello che stiamo vivendo a causa della grave emergenza sanitaria imposta dal Covid – 19, ha deciso di seguire le procedure di legge ad estendere le concessioni demaniali esistenti fino a tutto il 2033. Per questo motivo i gestori potranno continuare con serenità la loro attività, sapendo di poter ammortizzare nel tempo anche investimenti strutturali che prima sarebbero stati difficili da affrontare. Un passo in più per rafforzare tutta l’economia turistica del nostro territorio”.
113273 messaggi.
Una nota: l'inquinamento microbiologico del fosso della Madonnina NON è dovuto allo scarico del depuratore; i campionamenti evidenziano che i batteri ci sono anche A MONTE dello scarico. L'acqua del depuratore non fa che portarli fino al mare, prima il fosso in genere si seccava prima di sfociare.
Questo perché, come in tanti altri fossi elbani, ci sono un sacco di scarichi abusivi di gente che risparmia sull'allaccio alle fogne. Di questo problema però all'Elba non si parla mai, tantomeno su Camminando, alla fine il fenomeno è diffuso, si rischia di inimicarsi qualcuno... meglio prenderla con il dissalatore e ovviamente sempre con qualche malvagio personaggio del Continente: ma chi?!? ma com'è che i nomi non escono mai fuori?!? ma pensate che a Piombino stiano h24 a tramare contro l'Elba?!?
Vi svelo un segreto: l'Elba non è il centro del mondo e comunque gli elbani sono bravissimi a danneggiarla da soli senza bisogno di dar sempre la colpa a qualcuno dall'esterno. Scarichi abusivi, discariche abusive (che non penso che vengano coi rifiuti da Piombino caricando i camion sul traghetto per scaricarli qui...), abusi edilizi, privatizzazioni a ufo di spazi pubblici che se qualcuno andasse a fare i confronti fra i tanti cartelli "proprietà privata" con catene e recinzioni, e la realtà catastale delle proprietà vere, sai quanti parcheggetti e giardinetti abusivi scoprirebbe, per non parlare di chi accatasta barche, materiale edilizio, automobili, attrezzi e altri troiai in qualsiasi spiazzo disponibile e lo tratta come suo; e poi ci sono quelli che se non vogliono gente vicino casa interrompono il passaggio sui sentieri... ma su queste cose tutti zitti, meglio attaccare il dissalatore che, giusto o sbagliato che sia, il 90% della popolazione elbana non vedrà neanche mai a meno di qualche chilometro di distanza
[COLOR=darkblue][SIZE=3] INAUGURAZIONE PRONTO SOCCORSO [/SIZE] [/COLOR]
Gran bel pronto soccorso. Nulla da dire.
Ora però bisogna concentrarsi a farlo funzionare con un numero di medici e infermieri adeguati e con servizi di supporto come la radiologia in grossa sofferenza, una ortopedia che deve garantire la reperibilità serale e festiva e una medicina capace di eventuali ricoveri che ora langue anche lei per mancanza di personale sanitario.
Bella giornata e una sicurezza in più nella emergenza urgenza.
Francesco Semeraro
Rispondo per conto del messaggio sul ristorante il Chiasso.. Ciò che e’ indecoroso e’ solo lei signore e signora anonimo/a , perché vede in un qualsiasi esposto o reclamo che si fa rivolgendosi all’amministrazione comunale di capoliveri ci si firma con nome e cognome . Caro signore o signora anonimo/a per quanto mi riguarda non ho da rispondere a lei ma hai nostri clienti .... e i cittadine devono sapere che Luciano in 47 anni di attività ha sempre pagato le tasse ( suolo pubblico affissioni ecc ) e se in questo momento è chiuso per motivi esposti in bacheca e personali non vuol dire che ha fallito o che ha abbandonato e qui la chiudo. Forse lei avrà i suoi interessi ( indegni) forse invidia o cattiveria e abbia il coraggio di firmarsi invece di scrivere cattiverie per rovinare persone o famiglie ! Si vergogni ! Il chiasso precisamente la figlia Elisa
Apparte l’esaurimento nervoso, si sa cosa ci sia scritto sulle letterine marinesi? Ma la trasparenza??????
Per la terza volta invio questo post che, per quanto evidentemente non accampi alcun diritto perchè sia pubblicato, in tutta franchezza non ritengo giusto venga impedito di portare a conoscenza dei cittadini un documento ufficiale che chiarisce diverse cose sia dal punto di vista tecnico che funzionale. Per paura di cosa non si vuole pubblicare?
"Esistono soltanto due cose: Scienza ed Opinione;
la prima genera Conoscenza, la seconda Ignoranza.
Ippocrate
Gentile SIG. Sindaco di CAPOLIVERI, questa mattina ho provato diverse volte a contattare telefonicamente l'ufficio dell'edilizia privata, ma non ci sono riuscito.
Potrei anche andare di persona, ma in tempi di coronavirus è meglio sempre evitare, per cui per cose semplici è più indicato telefonare.
Forse ci sono problemi di linea?
Un residente di CAPOLIVERI.
[COLOR=darkred][SIZE=2] INTERPELLANZA SU AFFIDAMENTO A TERZI DI PARCHIMETRI DI SOSTA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/canovaro.JPG[/IMGSX] Considerato che quest’anno a Rio avremo la novità di una terziarizzazione del servizio di parchimetri pubblici ad una società con sede a Milano, operazione che per il Comune era in attivo fino allo scorso anno, con la presente interpellanza veniamo a chiedere: 1) Quale sia l’atto di indirizzo politico con il quale si è deciso di affidare a terzi il servizio in questione per quattro anni. Considerato anche che si fa riferimento ad una Delibera di Giunta, vecchia di un anno e presumibilmente rimasta inapplicata, (nr. 74 del 26/06/2019) che però prevede solo l’installazione di apparecchi speciali sui parchimetri senza indicare alcuna volontà di terziarizzazione; 2) Per quale motivo non siano stati richiesti almeno tre preventivi per l’assegnazione del servizio, ancorché facoltativi, esistendo in determina un riferimento all’art. 36 comma 2 lett. a) del d.lgs. 50 /2016 senza che si faccia riferimento né al costo annuale del servizio, né alla convenienza per il Comune a non richiederli; 3) Quali siano gli accordi economici con la ditta prescelta, considerato che nello schema di contratto (non si deve parlare di convenzione) è solo accennato (all’art.7) che per il Comune l’operazione non avrà costi, senza accennare alla percentuale o ad altra forma remunerativa , salvo che “….Il Corrispettivo sarà determinato sulla base del rendiconto mensile….” (ma poi viene scritto che la determina deve avere l’attestazione contabile della Ragioneria Comunale “………comportando importo di spesa………”; 4) Quale è stato l’introito complessivo e quello netto ricavato dal servizio parchimetri del Comune nell’anno precedente; 5) Se il servizio verrà svolto solo durante il periodo estivo oppure anche durante il periodo invernale; 6) Se il servizio verrà svolto sugli stalli esistenti oppure si provvederà ad incrementare gli spazi di sosta a pagamento esistenti attualmente; 7) Quale convenienza e quali vantaggi abbiano il Comune e i cittadini in un’operazione di affidamento a terzi; 8) Se non si ritenga illegittima la delibera in base al D.lgs, 267 / 2000 che prevede una discussione in Consiglio Comunale qualora ci siano da concessionare servizi in modo pluriennale. Non risultando nella determina nr. 290 del 8.6.2020 assolutamente leggibili ma piuttosto confusi i termini dell’affidamento, si richiede risposta scritta ai sopra esposti quesiti, nell’auspicio che siano rispettati i termini di risposta previsti dalle leggi vigenti e dai regolamenti
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/night.JPG[/IMGSX] X Campese DOC
Amico il 29, quindi lunedì prossimo, ci sarà un'altra "Donna Avventura" quindi abbi fede però, non ti devi lamentare su questo ottimo blog che è l'unico che da voce ai cittadini e che molti politici dicono di non leggere e poi la metà dei post anonimi sono i loro. (Compreso questo)
Digli al tuo Sindaco e a Dini che in passato era Marina di Campo la regina del turismo e il luogo con più manifestazioni, anche culinarie, e con più eventi di tutta l'isola.
Lo so sono tempi passati dove passeggiare a Campo sia di giorno che di sera era un piacere, è vero anche che ora l'Amministrazione è fortemente impegnata con cose che prima si risolvevano in poco tempo per poi pensare agli ospiti anche di passeggio perchè su tutto veniva Campo e la sua ospitalità.
Non ti lamentare con i produttori di programmi turistici, lamentati con chi non attrae attenzioni.
Campese DEL.
Per X Campese Doc pubblicato il 25 Giugno 2020 alle 21:12:
Leggendo quello che affermi nel Tuo post,pare proprio che Tu viva nel mondo dei sogni.Divertiti !!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=3] ARRIVA LA BIANCHERIA PULITA E SANIFICATA A NOLEGGIO DIRETTAMENTE IN APPARTAMENTO [/SIZE] [/COLOR]
L’INIZIATIVA DELLA LAVANDERIA ILVA DI RIO MARINA TENDE A SEMPLIFICARE L’ACCOGLIENZA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/ilva.JPG[/IMGSX] Una nuova iniziativa a favore dei servizi per i turisti viene proposta dalla lavanderia Ilva che da 40 anni offre già questo servizio a molte strutture alberghiere dell'Isola d'Elba, della Costa Etrusca e della Val di Cornia. Un servizio di noleggio biancheria con consegna a domicilio ai privati. “Abbiamo pensato questo servizio – dice l’ideatore Federico Cavallo - per offrire anche ai privati, agli appartamenti, ai B&B, che rappresentano una grande parte dell'accoglienza dell'Isola d'Elba, la possibilità di usufruire del noleggio di biancheria pulita, sanificata e sicura. La struttura, è in grado di consegnare direttamente a casa del cliente la biancheria necessaria quando serve. Questo per i nostri clienti significa non dover più acquistare biancheria per poter affrontare la stagione e non doversi più preoccupare del lavaggio, dello stiro e degli ingombri anche per il periodo invernale. In questo modo è più facile ottimizzare tempi e costi di gestione. Inoltre – continua Federico Cavallo - abbiamo deciso di non chiedere alcun deposito cauzionale per il noleggio e questo significa un impegno economico ancora minore”.
Insomma un servizio che è compatibile con le difficoltà che le strutture ricettive stanno affrontando in questo momento. Anche gli ordini e i tempi di consegna sono snelli e assolutamente al passo con i tempi. Abbiamo creato una pagina dedicata sul nostro sito web www.ilvaelba.it tramite la quale è possibile effettuare l’ordine come su un normale sito di e-commerce – racconta Federico Cavallo - . Si può scegliere la consegna a domicilio o il ritiro presso la nostra sede. Il cliente verrà contattato dal nostro incaricato per definire modi e tempi di consegna e, ovviamente, anche per il ritiro della biancheria usata. Tramite il sito è poi possibile controllare lo stato dell’ordine in corso e visualizzare lo storico. La consegna è programmata con il cliente in base alle necessità, ed essendo un servizio riservato all’Isola d'Elba siamo in grado, essendo noi sull'Elba, di garantire la consegna entro 48 ore dall’ordine (Domenica esclusa). La biancheria fornita dalla lavanderia ILVA segue un processo di lavaggio certificato in modo da garantire il controllo della biocontaminazione dei tessili in applicazione della norma UNI EN 14065. I set – racconta l’ideatore dell’iniziativa - sono poi sigillati singolarmente, in modo da garantirne l’igiene durante il trasporto. Tutte le certificazioni ottenute da ILVA sono disponibili sul sito aziendale per la consultazione da parte dei Clienti. Avendo appena iniziato questa avventura abbiamo inserito gli articoli di base che consentono ai nostri clienti di accogliere, con un prodotto di qualità garantita e certificata, i turisti che speriamo vengano numerosi anche in questa difficile stagione. Abbiamo intenzione di integrare l'offerta con nuovi articoli, magari proponendo anche oggetti in vendita”.
Anche il costo del servizio è in linea con l’attuale momento di difficoltà delle aziende, infatti – dice Federico Cavallo - Abbiamo cercato di contenere al massimo il prezzo in rapporto al servizio offerto. Per ordini superiori ai 50€ viene omaggiato il contributo al trasporto. Per il pagamento abbiamo attivato molte possibilità. PayPal, Satispay , oppure alla consegna tramite bancomat, carta di credito o in contanti. A richiesta può essere rilasciata fattura, altrimenti verrà emesso scontrino fiscale. In conclusione grazie a questo nuovo servizio all'Isola d'Elba si possono ottimizzare tempi, costi e spazi, proponendo un prodotto pulito, sicuro e certificato, tutto comodamente da casa.
La lavanderia Industriale Ilva si trova a Rio Marina Località al Piano. Telefono 0565 943167. Mail info@ilvaelba.it. Servizio per i privati: (+39) 335 5221873.
[COLOR=darkred][SIZE=2] SPORCIZIA E DEGRADO PENSILINE IN COMPLETO ABBANDONO, FERRAJA E I FERRAJESI NON MERITANO QUESTO” [/SIZE] [/COLOR]
Degrado, sporcizia, senso di abbandono, questa è la fotografia offerta a cittadini e turisti , una cartolina tutt’altro che edificante quella delle pensiline pullman cittadine gestite da ATL , in stato di completo abbandono, amministrazione che non si preoccupa di far tagliare erba, canneti e rami dei pochi alberi che le invadono , le strutture sono contornate di vecchie sedie fatiscenti che prendono il posto delle assenti "sedute" mentre chi attende viene invaso da un forte odore di urina che sale dalla parte posteriore nascosta da canne e da erbe invadenti, pensiline del trasporto pubblico locale che in teoria dovrebbero offrire ricovero agli utenti in attesa dei bus, ma nella realtà dei fatti sono letteralmente abbandonate e fanno pena solo a guardarle.
Ma come si usa dire , per dare un colpo al cerchio ed una alla botte , non possiamo addossare le colpe solo alla società ATL ma se ce ne fosse ancora bisogna ribadiamo soprattutto l’inerzia della nostra rinascente amministrazione che non interviene verso la società gestore e non opera per sfalciare pulire e rimuovere gli ingombranti che le circondano, probabilmte lor signori non usano pulmann in quanto tutti automuniti e intenti alla guida non vedono lo stato del paese , come ai tempi delle carrozze a cavalli e i fiaccherai alle povere bestie applicavano dei paraocchi affinchè non si disraessero nel tragitto….per concludere ci vergoganmo per chi non ha il coraggio di farlo o meglio ancora …di cambiare mestiere per manifesta incapacità.
ESA per favore svuotate i bidoni nelle spiaggie,stamane capobianco rifiuti fuori dai bidoni….
Onestamente non so chi abbia sponsorizzato Donna Avventura, ma non capisco a cosa si riferisca con la questione del comune unico. Ad oggi chi gestisce i soldi fa i propri interessi, perchè risponde in primis agli elettori del proprio territorio. Qualora un giorno l'Elba diventi un territorio unico, non ci sarebbero questi problemi, perchè non saremmo più in concorrenza tra fratelli. Con un assetto amministrativo unico un sindaco si vedrebbe bene da scontentare sistematicamente metà dell'Isola.
ALLA MIA RICHIESTA DI CONOSCERE CHI ABBIA SPONSORIZZATO LA TRASMISSIONI "DONNEAVVENTURA" DELLA PASSATA DOMENICA,NON HO AVUTO ALCUNA RISPOSTA...HO SCRITTO VOLUTAMENTE IN STAMPATELLO PER EVIDENZIARE MAGGIORMENTE LA MIA RICHIESTA MA HO L'IMPRESSIONE CHE A NESSUNO INTERESSI L'ARGOMENTO OPPURE CHI LO HA SPONSORIZZATO NON VUOLE DIRLO.
COMUNQUE I PAESI DIMENTICATI VIVRANNO UGUALMENTE.E C'E' CHI VUOLE IL "COMUNE UNICO !!!!!! MAGARI NEL 2035.AI POSTERI....
[COLOR=darkblue][SIZE=2] SUOLO PUBBLICO, IL COMUNE DI CAPOLIVERI DELIBERA LA POSSIBILITÀ DI AMPLIAMENTO IN CENTRO STORICO, FINO AD UN MASSIMO DI 20MQ., PER LE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/piazza.JPG[/IMGSX] Approvata dalla Giunta comunale, guidata dal Sindaco Andrea Gelsi, una nuova disciplina in materia di occupazione di suolo pubblico tesa a sostenere le imprese di pubblico esercizio.
La decisione, che prevede la possibilità di inoltrare una domanda semplificata per ottenere l’ampliamento a titolo gratuito della superficie di suolo pubblico occupabile, è stata adottata al fine di consentire alle aziende locali di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 che sta incidendo sulla stagione turistica in corso.
Essa è rivolta a tutte le imprese del centro storico che somministrano alimenti e bevande e che sono già in possesso di una autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico.
L’Amministrazione di Capoliveri ha, dunque deciso di introdurre, per la stagione 2020, un regime autorizzatorio semplificato in materia di ampliamento di suolo pubblico delle superfici già concesse, introducendo una procedura speciale che richiede la sola presentazione di una domanda da inviarsi anche per via telematica al competente ufficio tecnico comunale con allegata la sola planimetria; ciò in deroga alle disposizioni statali (DPR 160/2010) e regolamentari già adottate dal Comune e senza l’applicazione dell’imposta di bollo di cui al DPR n. 642/1972, neanche sul provvedimento finale concessorio.
La superficie occupabile dalle aziende interessate dal provvedimento è di un massimo di 20 mq. per ogni attività di somministrazione di alimenti e bevande.
I modelli delle domande, scaricabili direttamente dall’homepage del Comune di Capoliveri potranno essere inviate al seguente indirizzo comune@comune.capoliveri.li.it
Ma se TUTTI abbiamo capito, letto e sentito cosa accade quando ci sono lavori da milioni di euro, cosa succede? più grosso è l'importo e più fa gola a tanti: mafia, ndrangheta, politici, corrotti ecc. ecc.
Avete sentito sugli appalti della metro a MIlano? tira e tira...la corda si rompe!
Ecco che arriva all'Elba il dissalatore, ma chi l'ha chiesto? chi lo vuole, chi lo sponsorizza?... il costo supererà a fine lavori circa 20 milioni di euro, una buona fetta (circa 6 milioni) verranno dalle tariffe idriche dei "coloni", già l'acqua ci costa un occhio per mantenere questo carrozzone ASA venuto da Livorno, figuriamoci quando entrerà in funzione questa tegola!
Siamo proprio come un popolo di "pellerossa" chiusi dentro una riserva sfruttata dai politici del continente!
SVEGLIATEVI popolo di pellerosse!
In Corsica pensate che avrebbero mai iniziato i lavori ?
Rispondo al Signor Debunker,
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/scarico.JPG[/IMGSX] Mi perdoni se anche io esprimo dissenso dalle sue teorie. Non sono che un semplice cittadino con l’unico merito di aver seguito da anni tutta la vicenda e a dire il vero appassionandomi a questo argomento tanto da essermi fatto un’idea magari diversa dalla sua. Devo dire di essere perplesso a leggere che a suo dire non ci siano alternative al dissalatore, scusi oggettivamente Lei a letto cosa stanno determinando I dissalatori di fatto esistenti ?? Allora non creda a me ma vada a leggere e si accorgerà che dove esiste ci sono problemi seri tanto da essere tutto in mano a procure che stanno verificando quanto accade. Allora è permesso o no affermare che i problemi questi dissalatori ne danno o si incorre in reato di lesa maestà ??? No perchè qui mi pare che si neghi l’evidenza. Quindi mi sembra che imporre il dissalatore tout court sia quanto di più sbagliato si possa fare. Non sono per niente d’accordo nel bollare come effimere le alternative al dissalatore. Ho letto non scritto da Lei che d’altra parte sono stati espressi pareri autorevoli che le opinioni di altre persone sono solo perdite di tempo. Io lo scriverò alla noia per me il dissalatore è solo una scelta politica imposta dall’alto in cui anche se si potesse dimostrare che il dissalatore creerà danni irreparabili si dovrà fare a tutti i costi. Troppo strano il silenzio dei nostri amministratori e strano è il comportamento di tutti quelli fin’ora scesi in campo. Perdonatemi ma non ci credo !! Quindi alla domanda di Debunker che elementi abbiamo per esprimere un parere contrario agli effetti che potrebbe causare il dissalatore rispondo semplicemente le esperienze vissute da altre parti e ripeto non si tratta di congetture ma di situazioni attuali e reali. Caro Piero cosa posso dirti sono assolutamente in sintonia con te mi sembra che come me sei rimasto una delle poche voci fuori dal coro.
Potrei citare anche altre situazioni che non so spiegarmi tipo lo scarico del depuratore di Schiopparello nel fosso della Madonnina a Portoferraio in cui guarda caso è ancora attore principale ASA SpA con dati incontrovertibili sull’inquinamento che questo genera ma guarda caso nessuno interviene. Chissà se prendessi una cisterna e con dei tubi scaricassi in mare alle Ghiaie lo stesso identico refluo se dopo 10 minuti i Carabinieri mi venissero ad arrestare. Ma come AsA si ed io no ?? Beh !! Lasciamo perdere che è meglio, ma questa è un’altra storia ma l’ho citata per far capire che tutti questi espertoni possono sbagliare basterebbe ricordare i soldi dei contribuenti sprecati da ASA per l’invaso del Condotto che è rimasta una cattedrale nel deserto perchè anche qui non si è voluto ascoltare pareri di esperti che siccome rappresentavano le voci fuori dal coro erano come “effimere”. Risultato opera inutile e spreco di soldi pubblici perchè come già scritto Il conto toccherà pagarlo sempre a noi. Ma è giusto ricordare a lor signori che non siamo completamente rincoglioniti e abbiamo imparato a capire come funziona la cosa pubblica.
Grazie signor Debunker per la Sua replica e, a mia volta, Le rispondo chiudendo così il nostro pacevole incontro idrico che, diversamente, rischierebbe di diventare un noioso dialogo fra persone che non raggiungeranno mai un’identità di vedute.
Confermando che non sono un addetto ai lavori che pretende di fare il saputo, non mi risulta che i serbatoi esistenti a Mola possano soddisfare le esigenze estive del dissalatore: ho cercato il sito da Lei indicato, ma ‘la ricerca non ha dato alcun esito’.
Idem per tutti gli altri siti riguardanti le statistiche sui periodi di siccità: nessun esito.
Quanto al sito sul ‘ciclo dell’acqua’, ho trovato più conferme alla mia tesi che alla Sua. Non c’è però bisogno che aggiunga altro perché ‘uno qualunque’ mi ha preceduto a sua volta e Le ha già risposto più che esaurientemente. L’invaso sul monte capanne, raccogliendo l’acqua proveniente dalla pendici della montagna prima di defluire nel serbatoio, si arricchisce di tutti i sali minerali da Lei citati come qualsiasi altro fiume o lago rispettando quindi i due cicli che Lei ritiene essenziali. Io non credo comunque che questo arricchimento sia indispensabile, tanto ormai tutti usano per bere l’acqua minerale: mi basta che sia potabile all’occorrenza e buona per tutti gli altri usi. Sarà sempre meglio di quella che si utilizza in tutto il resto d’Italia.
Infine i danni ambientali: dopo la spatafiata mozzafiato di tutti gli enti che avrebbero dato il loro imprimatur (manca solo la sponsorizzazione del cazzaro verde – blu per l’occasione – massimo esperto nazionale, ma arriverà presto, lui di opere inutili o perniciose non se ne fa scappare una), mi arrendo al detto toscano ‘contro la forza, la ragion non vale’: stiamo peggio che in Brasile dove Bolsonaro al nostro confronto è un premio Nobel per l’ambiente!
Non ci resta che servire d’ora in avanti a questi illuminati ambientalisti una congrua dose della nostra preziosa salamoia a titolo di salario, come si usava pagare gli stipendi nel buon tempo antico, chissà che un po’ di sale non gli entri anche nella zucca e si rendano così conto che quello è l’unico effetto benefico delle loro decisioni sul dissalatore. Se poi estendiamo la norma salariale a tutti i dipendenti pubblici che eccellono in minchiate, avremo risolto brillantemente anche il problema dello smaltimento della salamoia senza inquinamento marino.
Dico a te suocera, perchè nuora intenda ( o viceversa)
Caro Piero in campo, nella tua risposta al Sig. Debunker ti ho visto addolcito come l'acqua del dissalatore. Non sei il Piero che eravamo abituati a leggerti. Sarà stata opera del Covid ? Comunque scherzi a parte ti preferisco così moderato. E' risaputo da tutti, che per la realizzazione di un simile impianto, accorrano i pareri favorevoli di tutti gli Enti citati da Debunker ma quanti “troiai” detta all'elbana, si trovano in giro con il beneplacito di queste Autorità? Io mi ero preparato per il Sig. Debunker una risposta meno accattivante e forse è stato meglio che tu mi abbia preceduto. Come fa Il Sig Debunker a pensare che il deposito di iniziativa del Sig. Meneghin, si possa riempire con la pioggia e non riesca a capire che detto deposito è un invaso artificiale nel quale fluiscono i rigagnoli che scorrono nella montagna, dovuti alle infiltrazioni della pioggia e che scorrendo fra le rocce si arricchiscono dei quei sali minerali che trovano lungo il loro percorso? Non saranno acque altamente mineralizzate ma non sono neppure semplici acque piovane. Poi non capisce che i “no dissalatore”non fanno disquisizioni sulla qualità dell' acqua ma sui danni CERTI che produrrà il dissalatore la cui produzione servirà, a parer mio, solo a tamponare le perdite permettendo ad ASA di portare a consumazione l'intera rete idrica senza spendere quei soldi che per contratto, dovrebbero servire al mantenimento del sistema. Vorrò vedere a consumazione avvenuta cosa succederà?.Allora si che si uscirà di casa ad approvvigionarci dell' acqua piovana. Il Sig. Debunker dovrebbe gentilmente rispondere tecnicamente senza portare le solite delibere e i pareri più vari, ai punti da me citati nel messaggio del 21 Giugno non presi in considerazione da alcuno ma che dovrebbero essere oggetto di attenzione perchè sono gli sprechi che sono parte del problema e che potrebbero aiutare a fare valutazioni diverse. Bisogna poi finirla di considerare geni coloro che promuovono il dissalatore e analfabeti quelli che si oppongono e considerare l'acqua del cielo peggiore di quella del mare.